Realizzazione e gestione del Catasto Regionale degli elettrodotti: l'esperienza della regione Piemonte 1 D’Amore G.1, Adda S.1, Bonino A.1, Cassinelli L.2, Costamagna S.3, Turco G.2 ARPA Piemonte – Centro Regionale per le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti, Via Jervis 30, 10015 Ivrea (TO), [email protected] 2 Regione Piemonte – Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale 3 CSI Piemonte – Direzione Servizi Applicativi, Servizi Territoriali Regione Piemonte e Province Riassunto L'esigenza di costituire un catasto regionale degli elettrodotti nasce da necessità di controllo e tutela del territorio e dell'ambiente, nonché da quanto previsto dalla Legge Quadro 36/2001, nella quale viene richiesta l'istituzione di catasti delle sorgenti di campo elettromagnetico. Tale richiesta è stata recepita in Piemonte nell'ambito della legge regionale 19/2004, che attribuisce alla Regione il compito di garantire, d’intesa con ARPA, la realizzazione e la gestione del Catasto stesso. Prima della promulgazione della Legge Quadro, la Regione aveva peraltro già avviato un rapporto di collaborazione con proprietari e gestori di linee ed impianti nell'ambito di un protocollo d'intesa avviato nel 1999, al fine di censire la rete elettrica regionale e costruire un sistema GIS per la rappresentazione del grafo elettrico piemontese ad alta ed altissima tensione. Parallelamente, ARPA Piemonte ha lavorato in ambito CTN-AGF prima e tavolo tecnico APAT poi per definire gli standard di informazione del catasto delle sorgenti elettromagnetiche e le modalità di realizzazione del catasto nazionale. Le due esperienze sono confluite in un'attività comune volta alla definizione delle specifiche del catasto regionale, della struttura della base dati e delle modalità di alimentazione del catasto stesso, fino a confluire nella stesura di una direttiva regionale in attuazione della LR19/04. Nel presente lavoro vengono descritte le attività sopra citate, approfondendo le problematiche incontrate e le soluzioni trovate nell'ambito di un percorso di collaborazione svoltosi anche a livello sovra-regionale, ed entrando nel merito degli aspetti tecnici e gestionali del catasto in via di realizzazione. A) DEFINIZIONE DELLO STANDARD La costituzione del catasto regionale del Piemonte è nata per rispondere a diverse esigenze: da una parte la necessità di caratterizzazione delle sorgenti di campi elettromagnetici sul territorio regionale (ai sensi di quanto previsto dalla legge quadro 36/2001 e dalla legge regionale del Piemonte 19/2004 che recepisce la normativa nazionale), dall’altra la necessità di conoscenza del territorio stesso da parte degli enti regionali e locali. La definizione dello standard della base dati, dal punto di vista dei contenuti, della struttura e della definizione del glossario, ha perciò seguito un percorso all’interno del quale si è cercato di raccogliere e strutturare tutte le esigenze, anche attraverso la partecipazione ai lavori di diversi soggetti (oltre a Regione, Arpa e CSI - Piemonte, anche gli stessi proprietari e gestori della rete elettrica) e il continuo confronto con il sistema nazionale delle Agenzie Questo percorso ha preso l’avvio nel 1999 con una Convenzione tra Regione Piemonte ed Enel S.p.A., la cui finalità era la definizione di un sistema informativo georeferenziato delle infrastrutture e delle sorgenti elettriche contenente tutte le informazioni tecniche e amministrative utili ad entrambi i soggetti per svolgere in modo trasparente e semplificato le proprie attività (procedure autorizzative, progettazione territoriale e urbanistica, progettazione, gestione e manutenzione delle linee, valutazioni preventive nell’ambito dei piani di ristrutturazione e sviluppo della rete, ecc.). Il gruppo di lavoro costituitosi in questa fase preliminare aveva elaborato documento di sintesi contenente una prima individuazione di informazioni utili ai fini della realizzazione dell’archivio, l’implementazione di uno schema di organizzazione delle informazioni (componenti alfanumeriche e geografiche), la definizione di un protocollo di interscambio dati, ed era pervenuto alla realizzazione di un primo sintetico archivio georiferito dell’infrastruttura delle reti elettriche ad alta ed altissima tensione (132, 220, 380 kV) presenti sul territorio Piemontese. Durante l’anno 2000 partiva anche l’attività del Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici con la produzione del documento “Standard per la realizzazione delle banche dati delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico (alte e basse frequenze) – RTI CTN_AGF 4/2001”, alla cui stesura ha partecipato Arpa Piemonte. Queste due esperienze hanno costituito la base per lo sviluppo delle attività sia a livello nazionale (con il documento “Definizione di standard informativo e di procedure di gestione del catasto delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico – RTI CTN_AGF 2/2004 elaborato da un gruppo di lavoro coordinato da Arpa Piemonte), sia a livello regionale in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale 19/2004. L’attività relativa al catasto regionale delle sorgenti di campo elettromagnetico, in specifico, ha focalizzato la necessità di caratterizzare la rete elettrica attraverso: la localizzazione degli elementi della rete elettrica (GIS), dati di tipo amministrativo e i parametri tecnici indispensabili per il calcolo delle emissioni di campi elettrico e magnetico. La definizione della tipologia di dati che il catasto deve contenere per le finalità sopra esposte, la stesura di un glossario univoco e condiviso tra i diversi soggetti, l’aggregazione dei dati in tabelle e i collegamenti tra le stesse, sono stati oggetto di approfondimenti riportati nei paragrafi seguenti 1) CONTENUTI E GLOSSARIO Gli oggetti gestiti dal catasto sono le infrastrutture di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica (elettrodotti) con tensione uguale o superiore a 130 kV, ovvero l’insieme di impianti, linee e stazioni per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica ad alta (132 kV) ed altissima (220 kV, 380 kV) tensione. Per quanto riguarda le linee con tensione inferiore a 130kV, si è scelto, viste le difficoltà nel reperimento e validazione dei dati, di posticiparne la trattazione dopo la realizzazione e sperimentazione del catasto di alta e altissima tensione. Le entità principali su cui è basata la struttura dell’archivio sono la linea, intesa come un insieme di sostegni connessi da conduttori, e l’impianto. I dati di dettaglio sulla linea sono associati agli elementi che la compongono, ossia i tronchi, le tratte e le campate. In Figura n. 1 è riportato lo schema di linea utilizzato per la definizione del data base. Figura 1 – schema di elettrodotto con gli elementi costitutivi Impianto A Impianto B Impianto C LINEA o TERNA Impianto D Impianto A Impianto B TRONCO 1 Impianto D Impianto C TRONCO 2 TRONCO 3 Impianto B Portale Sostegno Sostegno Sostegno TRATTA 1 Impianto B Portale Camp. fittizia Sostegno CAMP.1 CAP.2 Sost. Portale Impianto C TRATTA 2 Sost. Sost. CAMP.3 Sost. CAMP.4 Portale CAMP.5 Impianto C Camp. fittizia Il glossario dei termini sopra utilizzati e di tutta la terminologia che concorre alla definizione del catasto è stato costruito attraverso un lavoro di condivisione con i gestori e proprietari in modo da poter asserire l’univocità e la chiarezza delle denominazioni scelte per i vari elementi. Il glossario così definito, riportato nel paragrafo a), è stato inoltre oggetto di discussione, insieme con la struttura della base dati, con i Sistemi Informativi Regionali Ambientali e le Arpa delle Regioni limitrofe al Piemonte (Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta), al fine di poter arrivare a gestire in modo il più possibile uniforme il flusso dei dati da gestori/proprietari agli Enti preposti alla gestione del catasto. Le terminologie scelte sono anche state approfondite nel gruppo di lavoro per la costituzione del Catasto Nazionale che sta operando proprio in questi mesi. Associati ai vari elementi fin qui individuati sono le seguenti tipologie di dati: - dati anagrafici e legali dei gestori e proprietari; - codifiche, denominazioni e tipologie degli elementi della linea e degli impianti; - dati autorizzativi della linea (tronco, tratta) o impianto; - dati geografici degli elementi della linea e degli impianti; - caratteristiche fisiche e tecniche dell’impianto, sostegno, tronco, tratta e campata. I dati di cui all’ultimo punto sono in specifico tutte quelle informazioni indispensabili per determinare le emissioni in termini di campi elettrici e magnetici, ed in particolare: altezza dei sostegni, schema dei conduttori e delle funi sui sostegni e schema delle fasi, parametro di tesatura dei conduttori e delle funi di guardia, tipologia e sezione del conduttore, portata in corrente in servizio normale ai sensi della norma CEI 11-60, sintesi dei dati di carico forniti dai gestori ai sensi del DPCM 08.07.2003, tensione di esercizio. a) Glossario dei termini utilizzati nel catasto regionale Rete elettrica AT/AAT = Insieme di impianti, linee e stazioni per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica ad alta (132 kV) ed altissima (220 kV, 380 kV) tensione. Le entità principali della rete elettrica AT/AAT sono: la linea, a sua volta suddivisa in tronchi, tratte e campate; i sostegni; gli impianti. Linea (o Terna: sinonimo utilizzato dai proprietari) = Le linee corrispondono ai collegamenti metallici aerei o in cavo, delimitati da organi di manovra, che permettono di unire stazioni allo stesso livello di tensione. Le linee a tre o a più estremi sono sempre definite come più tronchi di linea a due estremi. Gli organi di manovra connettono tra loro componenti delle rete (es. interruttori, sezionatori, …) e permettono di interrompere il passaggio di corrente. Tronco = I tronchi di linea corrispondono ai collegamenti metallici che permettono di unire fra loro due stazioni gestite allo stesso livello di tensione, compresi gli allacciamenti (si veda definizione Stazione elettrica di allacciamento). Si definisce tronco fittizio il tronco che unisce due stazioni adiacenti. Tratta omogenea = La tratta omogenea è una sequenza di campate contigue, avente caratteristiche omogenee di tipo elettrico, di tipo meccanico (es. tipologia del conduttore, configurazione spaziale dei conduttori sui tralicci, tratta singola/doppia/ammazzettata…) e relative alla proprietà e appartenenza alla RTN (Rete di Trasmissione Nazionale). Ad ogni variazione delle caratteristiche si individua una nuova tratta omogenea. Campata = La campata è l'elemento minimo di una linea elettrica; è sottesa tra due sostegni o tra un sostegno e un portale (ultimo sostegno già all’interno della stazione). Sostegno = Il sostegno è l’elemento di supporto meccanico della linea, sia essa aerea o interrata. I sostegni possono essere: sostegni aerei (o tralicci); punti di giunzione; tralicci porta terminali; portali. Sostegno Aereo (o traliccio) = Sono gli elementi di sostegno delle campate delle linee aeree; una particolare tipologia di sostegno aereo è rappresentato dall’Allacciamento che funge da nodo elettrico e quindi da estremo di più tronchi di linea (si veda definizione Allacciamento alla voce Stazione). Punto di giunzione = Sono gli estremi delle campate interrate (o in cavo), punto in cui si collegano due spezzoni di cavo. Ogni giunzione è ispezionabile attraverso un suo pozzetto d’ispezione. Traliccio porta terminali = traliccio in corrispondenza del quale si passa da una tratta interrata ad una aerea; il cavo viene portato in quota lungo il lato del traliccio. Portale = Ultimo sostegno di una linea, posizionato già all'interno della stazione. Impianto = Nell'ambito di una rete elettrica l’impianto corrisponde ad un officina elettrica destinata, simultaneamente o separatamente, alla produzione, allo smistamento, alla regolazione e alla modifica (trasformazione e/o conversione) dell'energia elettrica transitante in modo da renderla adatta a soddisfare le richieste della successiva fase di destinazione. Le stazioni possono essere: Centrali di produzione; Stazioni elettriche di carico; Stazioni elettriche di smistamento, Stazione elettrica di allacciamento in campagna. Centrale di produzione idroelettrica: impianto che trasforma l’energia dell’acqua di un fiume o di uno sbarramento in energia elettrica. Una centrale idroelettrica può comprendere una o più unità di generazione (unità/gruppi), anche se separate, di proprietà e/o controllate dallo stesso produttore e/o autoproduttore. Centrale di produzione termoelettrica: impianto che trasforma l’energia termica dei combustibili in energia elettrica attraverso la creazione di vapore o utilizzando i gas derivati dalla combustione. Stazione elettrica di smistamento: l’energia elettrica una volta prodotta deve essere trasportata e smistata alle diverse utilizzazioni. Tutti i convogliamenti e gli smistamenti avvengono nelle cosi dette stazioni elettriche. Stazione elettrica di carico: stazione elettrica dove si effettua la trasformazione dell’energia . Tali stazioni vengono definite anche Cabina di trasformazione primaria nel caso in cui il proprietario sia una società di distribuzione o Cabina Utente AT quando il proprietario sia un privato, ad esempio uno stabilimento industriale. Stazione elettrica di allacciamento in campagna: è il nodo elettrico che costituisce una giunzione tra più tronchi appartenenti ad una stessa linea elettrica. Nella maggior parte dei casi coincide con un sostegno aereo, mentre in rari casi l’allacciamento può essere realizzato a metà di una campata . Sezione = Si intende per sezione un insieme di sbarre allo stesso livello di tensione elettricamente connettibili tramite organi di manovra. 2) STRUTTURA DELLA BASE DATI La struttura della base dati realizzata è stata progettata per poter gestire in modo flessibile e consistente i dati sopra individuati, ed in particolare in modo da poter contenere strutture ed elementi con un’elevatissima variabilità. La realizzazione della rete elettrica, in effetti, non segue in ogni situazione degli standard definiti ma, in particolare per quanto riguarda la rete a 132kV (di trasmissione ma ancora di più di distribuzione), implementa soluzioni adattate caso per caso. Per questo motivo, ad esempio, la base dati del catasto regionale è pensata per poter contenere i dati sui sostegni sia di tipo unificato ENEL sia di altro tipo, con un numero qualsiasi di conduttori. Si è inoltre previsto, nella gestione del dato, di poter inserire informazioni su un eventuale validazione dello stesso, soprattutto per quanto riguarda l’informazione geografica, ma anche per quella tecnica: è stato ad esempio previsto di specificare un “grado di affidabilità” del dato sulla disposizione geometrica dei conduttori a livello del singolo traliccio (il proprietario comunica se è un dato di progetto o se si tratta di una configurazione verificata direttamente sul campo). E’ inoltre prevista la gestione di uno storico, che tiene traccia delle varie autorizzazioni, della situazione realizzata e di quella precedente, nonché delle eventuali demolizioni, in modo tale da poter seguire nel tempo l’evoluzione della rete avendo non soltanto una più chiara conoscenza e controllo del territorio, ma anche la possibilità di ricostruire i livelli di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici negli anni. Un’idea del tipo di organizzazione dei dati viene fornita di seguito, con un elenco delle principali tabelle previste e delle informazioni in esse contenute, insieme a note relative alle scelte operate. Tabella linee: contiene denominazione, codifica, scelta tra corrente alternata e corrente continua, lunghezza complessiva. Tutte le altre informazioni anagrafiche, tecniche e geografiche sono associate agli elementi di linea di cui sono caratteristiche specifiche. Tabella tronchi: contiene il riferimento alla linea, la codifica del tronco, il riferimento al gestore, gli impianti che ne costituiscono gli estremi, la tensione, le date di costruzione/demolizione, il massimo valore nel periodo di aggiornamento della corrente mediana su 24 ore (le informazioni sui carichi sono registrate dai gestori a livello di tronco; nel caso in cui i dati forniti siano due, riferiti agli estremi del tronco, viene salvato qui il più elevato). Tabella tratte: contiene il riferimento al tronco, i sostegni iniziale e finale, il proprietario (che può essere diverso per le varie tratte di una stessa linea), l’informazione sulla tipologia di tratta (aerea/interrata, singola/doppia/ammazzettata), la tipologia di conduttore (materiale e sezione), il valore di portata in corrente in servizio normale (che dipende esclusivamente dal conduttore). Tabella campate: contiene il riferimento alla tratta, il riferimento ai sostegni che ne costituiscono gli estremi, il parametro di tesatura dei conduttori e della fune di guardia (nel caso di tratta aerea), la configurazione dei cavi interrati (a trifoglio o a terna piana, nel caso di tratta in cavo). A livello di campata è anche detenuta l’informazione relativa alle autorizzazioni. Tabella sostegni: contiene l’identificativo e le coordinate del sostegno, nonché il tipo di validazione delle coordinate stesse (da rilevazioni in campo tramite GPS, da cartografia numerica o altro), l’orientamento del sostegno (specificando se viene fornito rispetto al nord o rispetto all’asse della linea), il collegamento alla tabella di tipo sostegno (aereo, allacciamento, giunzione, portale, traliccio porta terminali) e alle tabelle specifiche per ciascun tipo di sostegno, che permettono di caratterizzare le posizioni e le fasi dei conduttori. Tabella impianti: contiene la denominazione, le coordinate del centro dell’impianto (anche qui con l’eventuale tipo di validazione), la proprietà e le date di costruzione/attivazione/demolizione. Strettamente correlata a questa base dati è l’informazione geografica. I dati forniti dai proprietari saranno organizzati in un grafo GIS della rete elettrica che conterrà tutti gli elementi finora descritti (sostegni, impianti, linee, tronchi, ….); i dati tecnici e geografici saranno quindi consultabili e interrogabili in parallelo. Le componenti anagrafiche, amministrative, tecniche e geografiche relative alle sorgenti elettromagnetiche, descritte nel Catasto, verranno realizzate in termini coerenti e funzionali con il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA). B) LA COSTITUZIONE DEL CATASTO REGIONALE IN ATTUAZIONE DELLA LR 19/2004 A seguito della definizione dei contenuti del catasto e dell’organizzazione della base dati, il passo successivo è stato quello di organizzare il flusso dei dati dai proprietari/gestori agli enti responsabili del catasto stesso, specificando le modalità e le priorità per il popolamento nonché le tempistiche di aggiornamento, e poi le modalità di accesso alle informazioni del catasto da parte di tutti i soggetti interessati. A questo fine, è stato individuato il seguente percorso logico: - Arpa raccoglie i dati forniti dai gestori/proprietari e dalle autorità competenti in campo autorizzativo e popola l’archivio informatizzato; - - la Regione assicura la raccolta e la sistematizzazione delle informazioni, provvedendo anche alla loro diffusione. In particolare, la Regione disporrà di tutte le informazioni contenute nel Catasto realizzando, per le proprie attività di pianificazione, tutela e governo del territorio, specifici servizi di consultazione ed estrazione dati; Province e Comuni disporranno del catasto limitatamente alla propria competenza territoriale, per l’adempimento delle funzioni previste dalla legge regionale 19/2004; Proprietari e gestori, che forniscono ad Arpa i dati per il popolamento, disporranno dei dati del Catasto, limitatamente alle informazioni da essi fornite, e di servizi di consultazione geografica; 1) FLUSSO DEI DATI E MODALITA’ DI POPOLAMENTO Il lavoro svolto ha previsto la messa a punto di uno schema di flusso dei dati per l’alimentazione del catasto. Tale schema prevede che proprietari e gestori della rete elettrica forniscano ad Arpa un’insieme di informazioni secondo le rispettive competenze e secondo tempistiche definite. Tali informazioni sono state classificate in: dati relativi alle autorizzazioni ministeriali, dati relativi alla costruzione e messa in esercizio di nuove linee e/o impianti o modifica degli stessi, dati relativi a impianti e/o linee già esistenti, dati relativi ai passaggi di proprietà e alle demolizioni. Per ciascuna di queste tipologie sono previste scadenze e periodicità che permettano un aggiornamento del catasto tale da seguire in modo il più possibile dinamico le variazioni nella rete elettrica. In particolare, i dati relativi ad impianti e linee già esistenti verranno forniti secondo un cronoprogramma basato su criteri oggettivi, esplicitati più avanti. I dati autorizzativi e quelli relativi alla costruzione e messa in esercizio dovranno essere comunicati nell’arco di un periodo massimo di 60 giorni. I dati relativi ai passaggi di proprietà, alle demolizioni e alle modifiche di tipo tecnico non soggette ad autorizzazione (modifiche delle caratteristiche dei conduttori, delle campate, e dei sostegni) saranno aggiornati annualmente. I dati a cui si è fatto sinora riferimento sono quei dati anagrafici, amministrativi, tecnici e geografici riassunti al paragrafo A: la maggior parte di tali dati devono essere forniti dal proprietario delle linee/impianti mentre il gestore, che in alcuni casi può differire dal proprietario, è tenuto a fornire i dati di corrente (insieme ai dati anagrafici e identificativi di impianti, linee e tronchi) con cadenza trimestrale secondo quanto previsto dal DPCM 08.07.2003. I dati così forniti dovranno essere gestiti da Arpa con inserimento nella base dati, validazione e integrazione con le informazioni derivanti dall’attività di controllo dell’agenzia, e quindi messi a disposizione del sistema regionale e dei soggetti interessati tramite la realizzazione di specifici servizi di consultazione ed estrazione dati, alfanumerici e geografici, rivolti a: - Enti della pubblica amministrazione (Regione, Province, Comuni, ARPA), sviluppati sulla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione della Regione Piemonte (RUPAR), riservati ad utenti predefiniti e appositamente autorizzati; - Gestori/proprietari degli impianti, sviluppati in ambito internet, con accesso riservato; - Cittadini, sviluppati in ambito internet, con accesso libero. La realizzazione di tali servizi dovrà tenere conto sia delle competenze previste dalla L.R. n. 19/2004 sia di quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di riservatezza dei dati personali, commerciali e industriali. Per quanto riguarda il popolamento del catasto con riferimento alle linee e impianti già esistenti, per le quali è stata segnalata dai proprietari la difficoltà nel reperimento dei dati tecnici di dettaglio (quali ad esempio la disposizione dei conduttori e delle fasi sui singoli sostegni, in particolare per linee costruite precedentemente all’unificazione Enel), è stata operata la scelta di una scadenza relativamente ampia (12 mesi) con un cronoprogramma di fornitura dei dati basato su criteri di priorità di seguito specificati. Il primo criterio è legato all’epoca di realizzazione delle linee: data la maggiore facilità di reperimento dei dati, si richiede di fornire prioritariamente quelli relativi alle infrastrutture elettriche costruite successivamente all’anno 1999. Il secondo criterio è dettato da una valutazione di “criticità” delle linee basata sulla densità di edificato intorno alle stesse e sull’entità dei carichi trasportati. Per quanto riguarda il primo parametro, è stata calcolata la densità di edificato ricadente in corridoi di ampiezza determinata in relazione all’obiettivo di qualità ex DPCM 08.07.2003. Tale ampiezza è stata valutata indicativamente per le 3 tensioni considerate (132kV, 220kV, 380kV) come valore medio delle fasce di rispetto calcolate per alcune tratte di linea ai sensi della circolare ministeriale DSA/2004/25291 del 15 novembre 2004. I valori di ampiezza dei corridoi utilizzati sono stati i seguenti: 380kV - 80m (corridoio simmetrico a cavallo della linea) 220kV - 50m (corridoio simmetrico a cavallo della linea) 132kV - 30m (corridoio simmetrico a cavallo della linea) La procedura di elaborazione dati utilizzata ha prodotto per ogni terna un buffer tramite i corridoi succitati, e quindi ha consentito il calcolo dell’area degli edificati ricadente all’interno dell’area di buffer. I livelli GIS di "edificati" utilizzati sono stati i fabbricati presenti in CTR Numerica (anno aggiornamento 1990), con un controllo effettuato tramite gli isolati CTRN da “Rapporto dello Stato del Territorio, dati derivanti da un aggiornamento compiuto con telerilevamento su immagini satellitari” (anno aggiornamento 2001). Il parametro calcolato è stato il rapporto tra il valore in mq dell'area della fascia di rispetto e il valore in mq dell'area edificata da CTRN che ricade all'interno del singolo buffer. A titolo di esempio, vengono riportati in tabella 1 i valori massimi del parametro “densità di edificato all’interno di corridoi di ampiezza determinata sulla base dell’obiettivo di qualità di cui al DPCM 08.07.2003” per ciascuna tipologia di linea (il minimo è 0 per tutte le tipologie). Tabella 1 - Titolo tabella Tensione 132 kV 220 kV 380 kV Codice terna T703 T285 T394 Densità di edificato 28.99 8.76 1.37 Per quanto riguarda il secondo parametro, ovvero le correnti trasportate, sono stati utilizzati i carichi massimi valutati sulla base dei dati raccolti da Arpa negli ultimi anni. Sulla base di ciascuno dei due parametri è stato calcolato un punteggio relativo: il valore di densità di edificato per un determinato tronco è statop normalizzato rispetto al valore massimo tra tutti i tronchi, mentre nel caso delle correnti, si è calcolato il rapporto tra la corrente associata a quel tronco e la corrente massima per la tipologia di linea (raggruppate per tensione). A ciascun tronco di linea è stato quindi assegnato un punteggio ricavato come somma dei punteggi sui due parametri. Il risultato permette di utilizzare una lista di priorità oggettiva per la fornitura dei dati (esempio in tabella 2). Tabella 2 - Titolo tabella Tensione 132 kV Codice terna T703 T543-T239 T701 T475 … Punteggio 1.44 1.06 0.97 0.90 … B) CONCLUSIONI La realizzazione di un catasto regionale degli elettrodotti è un percorso lungo e articolato che richiede un confronto tra diversi soggetti quali ARPA, Regione con le diverse Direzioni che si occupano di ambiente e opere pubbliche e gestori delle linee elettriche. In questo lavoro sono stati illustrati gli aspetti più critici nella definizione del catasto degli elettrodotti nella Regione Piemonte, dalla definizione del glossario e degli standard informativi, in modo coerente con quanto discusso dal sistema delle Agenzie a livello nazionale, alle modalità di popolamento delle basi dati informatiche, dove si è messa a punto una specifica analisi per l’individuazione delle priorità di alimentazione. Obiettivo principale del percorso seguito, ed ancora in itinere, è stato quello di realizzare uno strumento informativo di grande importanza per diversi soggetti pubblici, oltre che per i cittadini, in modo coerente con i Sistemi Informativi Regionali e Nazionali, SIRA e SINA, al fine di poter ottenere la massima integrazione dei dati raccolti con altre tipologie di informazioni ambientali. Bibliografia RTI CTN_AGF 4/2001, “Standard per la realizzazione delle banche dati delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico (alte e basse frequenze)” (G.d’Amore, L.Anglesio, S.Adda, A.Bonino, G.Licitra, F.Francia) RTI CTN_AGF 2/2004, “Definizione di standard informativo e di procedure di gestione del catasto delle sorgenti di inquinamento elettromagnetico" (L. Anglesio, S.Adda, A.Bonino, S.Violanti, M. Angelucci, G. Stievano)