Nessun titolo diapositiva

annuncio pubblicitario
Disturbo della coscienza
La coscienza è la consapevolezza di sé
e dell’ambiente circostante
Principali alterazioni della coscienza:
• Lipotimia (presincope): malessere passeggero
con ronzii auricolari, appannamento della
vista, sudorazione, senso di freddo, sensazione
angosciata di imminente perdita dei sensi
1
Disturbo della coscienza
Sincope: perdita di coscienza improvvisa,
di breve durata, a risoluzione spontanea.
Il soggetto ha una debolezza muscolare
generalizzata ed è incapace di mantenere
la posizione eretta
2
Come riconoscere la lipotimia e la
sincope?
Il soggetto presenta:
malessere con capogiro e/o sensazione che gli oggetti si
muovano, percezione confusa, nausea e vomito, pallore,
sudorazione fredda, ronzii o fischi alle orecchie
3
Perdita di coscienza - Cosa fare?
1. posizionare il paziente sdraiato e con le gambe
innalzate per favorire il massimo apporto di sangue al
cervello
2. liberare il paziente dagli indumenti stretti
3. cominciare la rianimazione di base (BLS- valutazioni)
4. mettere il paziente in posizione laterale di sicurezza,
se non vi è trauma
5. mantenere l’osservazione del paziente
6. chiamare il 118 se non è stato fatto al momento del
BLS
4
Perdita di coscienza
Cosa non fare?
1.
Quando l’infortunato è in stato di incoscienza
non bisogna mai tentare di metterlo a sedere
perché la testa cadrebbe in avanti ciondolando;
la testa che cade in avanti rappresenta sempre
un grave potenziale pericolo ed è di ostacolo
alla respirazione
2. Non si lascia supino l’infortunato in stato di
incoscienza. Anche questa posizione può
determinare asfissia
5
Perdita di coscienza
Cosa non fare?
3. Non dare da bere all’infortunato perché
quest’ultimo non ha il controllo della
deglutizione
4. Quando si ha sospetto di frattura della colonna
vertebrale no posizione laterale di sicurezza
6
Il coma
Totale e prolungata perdita della coscienza con mancata
risposta a stimoli verbali, tattili, dolorifici
Lo stato di alterazione della coscienza può presentarsi:
 come stato confusionale
 come totale perdita della coscienza, con mancata risposta
a stimoli verbali, tattili e dolorifici (coma)
7
Il coma
 Per la valutazione del coma si utilizza una scala
(scala di Glasgow) ove più il punteggio risulta
basso più la percentuale di sopravvivenza del
paziente è scarsa
 Nella valutazione si considerano l'apertura degli
occhi, la migliore risposta motoria e verbale a
stimoli vari
8
Cause
• trauma cranico
• emorragia o ischemia cerebrale
• disturbi metabolici ed endocrini
• infezioni
• intossicazioni
9
Coma - Cosa fare?
• allertare immediatamente il 118
• verificare e monitorare le funzioni vitali
• controllare se vi sono stati traumi o se vi sono
emorragie in atto
10
Coma - Cosa non fare?
1. Quando l’infortunato è in stato di incoscienza
non bisogna mai tentare di metterlo a sedere
perché la testa cadrebbe in avanti ciondolando;
la testa che cade in avanti rappresenta sempre
un grave potenziale pericolo ed è di ostacolo
alla respirazione
2. Non si lascia supino l’infortunato in stato di
incoscienza. Anche questa posizione può
determinare asfissia
11
Coma - Cosa non fare?
3. Non dare da bere all’infortunato perché
quest’ultimo non ha il controllo della
deglutizione
4. Quando si ha sospetto di frattura della colonna
vertebrale
no posizione laterale di
sicurezza
12
L'angina pectoris e l'infarto
 Le malattie cardiovascolari sono la prima causa
di morte nei paesi più industrializzati
 Le forme più comuni di tali patologie sono
l'angina pectoris e l'infarto
13
Malattia coronarica
Le pareti del cuore sono irrorate dalle arterie coronarie
che nascono dal primo tratto dell’aorta, appena fuori dal
ventricolo sinistro.
Tra le principali cause di patologie a danno delle
coronarie vi è l’aterosclerosi, vale a dire una
degenerazione della parete delle arterie, legata al
progressivo deposito di grassi presenti in eccesso nel
sangue (placca aterosclerotica)
14
15
Il dolore toracico cardiaco
E’ provocato da una riduzione dell’apporto di ossigeno,
che è assicurato al cuore dalle arterie coronariche.
Se si riduce la pervietà di queste arterie si riduce
l’apporto di ossigeno
16
Caratteristiche del dolore
toracico cardiaco
sede del dolore: retrosternale, stomaco
irradiazione: gola, mandibola, spalla sinistra,
braccio sinistro, mano sinistra
accompagnato da: sudorazione profusa, nausea,
vomito, angoscia, agitazione
17
Irradiazione del dolore
toracico
18
Angina pectoris
L’angina pectoris è un dolore toracico dovuto ad un
restringimento temporaneo dei vasi coronarici: le
coronarie restringendosi provocano una diminuizione
dell’apporto di sangue al cuore (ischemia)
19
Angina pectoris
L'angina pectoris si presenta molto spesso in
seguito ad eccessiva attività fisica, fumo, pasti
copiosi, esposizioni al freddo, assunzione
incongrua di sostanze eccitanti, situazioni di
stress e crisi di ansia
20
Angina pectoris
Nell'angina pectoris i sintomi sono:
 dolore retrosternale che s'irradia verso:
-uno o entrambi gli arti superiori;
-collo, mascella e mandibola;
-parte superiore della schiena e dell'addome;
 Nausea,pallore, sudorazione algida
 dolore, non influenzato dal respiro, della durata
di 3-5 minuti;
 respiro corto e affannoso.
 Ansia
21
Angina - Cosa fare?
- tranquillizzare il paziente
- impedire sforzi o movimenti
- adagiarlo in posizione semiseduta
- controllare polso e respiro
- chiedere se ha già manifestato in passato episodi
analoghi e se assume farmaci per il cuore
- se sì, aiutarlo ad assumere i suoi farmaci abituali
(nitroderivati)
22
Infarto del miocardio
E’ una condizione clinica in cui si verifica uno
squilibrio acuto tra le richieste di sangue del miocardio
(muscolo cardiaco) e la capacità delle coronarie (vasi
che conducono il sangue per la nutrizione del cuore) di
assicurare tale apporto
zona di necrosi
23
Infarto
L'infarto è la morte di una parte del tessuto
cardiaco
I fattori predisponenti sono:
 ipertensione arteriosa
 alimentazione ricca di grassi
 scarsa attività fisica
 Stress
 fumo
 obesità
24
Infarto
L'infarto si manifesta con un dolore toracico tipico:
 di norma al centro del torace e dietro lo sterno
 di durata, in genere, superiore a venti minuti
 intenso e con irradiazioni al collo, alla
mandibola, agli arti superiori ed all'addome
25
Infarto
Il soggetto con infarto presenta, in genere:
 difficoltà respiratoria
 ansia, irritabilità, angoscia, malessere generale,
vomito
 sensazione di svenimento
 sudorazione fredda
26
Infarto
Il soggetto infartuato può presentare i segni dello
shock:
 polso frequente
 pressione arteriosa bassa
 sudorazione fredda
 pallore
 perdita di coscienza
27
Infarto
 L'infarto può evolvere nell'arresto cardiaco
 La terapia d'urgenza cambia a seconda se
nell'infarto il soggetto ha perso o meno
conoscenza
28
Infarto
Nel soggetto privo di conoscenza si dovrà:
 slacciare le cinture e allentare gli abiti
 aprire e mantenere pervie le vie aeree
 eseguire la rianimazione cardiopolmonare
 controllare i segni vitali
 mettere il soggetto in posizione antishock
 ospedalizzare
29
Infarto




Nel soggetto cosciente si dovrà:
mantenere la vittima calma e immobile
controllare i segni vitali
farlo adagiare in posizione semiseduta
30
Infarto
 Nel caso si dovesse verificare un arresto cardiaco
si procederà alla rianimazione cardiopolmonare
 L'angina e l'infarto sono delle emergenze
 Gli incaricati di primo soccorso dovranno, di
conseguenza, allertare il 118
31
Infarto - Cosa non fare ?
 Non far sdraiare la persona
 Non dare nulla da bere
32
Fare attenzione:
L’infarto può evolvere nell’arresto
cardiaco
33
Accidenti cerebrovascolari acuti
Deficit della vascolarizzazione che
comporta una sofferenza anossica delle
cellule cerebrali coinvolte
34
Attacco ischemico
transitorio TIA
Temporanea e limitata disfunzione
cerebrale
di origine vascolare a rapida
instaurazione e
altrettanto rapida risoluzione
35
Ictus cerebrale
Grave alterazione acuta ed improvvisa,
sempre su base vascolare, delle funzioni
cerebrali causa di morte o di deficit
neurologici perduranti e a volte permanenti
36
Cause
La formazione di un trombo o la presenza
di un embolo determina un’ostruzione
improvvisa di un vaso cerebrale con arresto
del flusso sanguigno verso un’area del cervello.
Se tale ostruzione si risolve spontaneamente entro
pochi minuti non si ha morte cellulare (TIA), che
si verifica invece in caso di infarto cerebrale.
37
Cause
La rottura improvvisa di un’arteria cerebrale o di un
aneurisma, oltre a far mancare l’apporto di ossigeno,
causa una lesione diretta del cervello a causa della
compressione del sangue sulle strutture cerebrali,
alterandone il funzionamento (ictus emorragico)
38
Fattori di rischio
• aterosclerosi
• età avanzata
• ipertensione arteriosa
• diabete mellito
• fumo
39
Segni e sintomi neurologici generali
• cefalea improvvisa importante
• lipotimia e sincope
• alterazioni dello stato di coscienza
• convulsioni
• alterazioni del respiro
• amnesia, sudorazione algida
• perdita controllo sfinteri
40
Segni e sintomi neurologici focali
• alterazioni della motilità a carico di un
distretto corporeo più o meno vasto
• alterazioni della sensibilità a carico di un distretto
corporeo più o meno vasto
• disturbi visivi e del linguaggio
• disturbi dell’equilibrio
• ronzii auricolari
• difficoltà alla deglutizione
41
Convulsioni
Clinicamente la crisi convulsiva può
manifestarsi in molti modi (piccolo male), ma l’evenienza
più frequente è quella di una forma cosiddetta
generalizzata (grande male) in cui possono riconoscersi
tre fasi in successione temporale:
• fase tonica
• fase clonica
• fase post-critica
42
1. Fase tonica
improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra
rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa
30”) e il soggetto può mordersi la lingua
2. Fase clonica
contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca,
cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5
minuti)
3. Fase post-critica
periodo d’incoscienza definito post-critico
stato confusionale, cefalea (durata da pochi minuti
sino a 30-60 minuti)
43
Convulsioni - Cosa fare?
Fase tonica:
• Allertare il 118
• Allontanare i presenti
• Assistere il paziente per evitare traumi secondari
• Allentare gli abiti
• Posizionare un oggetto morbido tra i denti per
evitare morsicature (non oggetti metallici)
• Rimuovere, se possibile, protesi dentarie
• Fare attenzione alle dita
• Controllare costantemente i parametri vitali
44
Convulsioni - Cosa fare?
Fase clonica:
• Proteggere il paziente da traumatismi secondari
(allontanare oggetti pericolosi)
• Non tentare di immobilizzare a forza il paziente
• Allontanare i presenti
• Allentare gli abiti
•Controllare costantemente i parametri vitali
45
Convulsioni - Cosa fare?
Fase post-critica:
• Tenere il paziente supino
• Posizionare su di un fianco se vomita
• Allentare gli abiti
• Controllare costantemente i parametri vitali
• Monitorare il paziente (rischio di stato di grande
male)
46
Shock
E’ una sindrome complessa e molto pericolosa; può
iniziare con una lipotimia e una sincope
Come riconoscerlo:
il soggetto si presenta confuso o in uno stato di torpore,
freddo, pallido con le estremità a chiazze
respiro rapido e superficiale, polso frequente e difficile da
palpare
Tra le cause vi possono essere emorragie ed ustioni,
infarto
miocardico, reazioni allergiche gravi ad es. da puntura
di insetti
47
Shock
 Lo shock rappresenta una grave perturbazione
emodinamica e metabolica dell'organismo,
causata dall'incapacità del sistema circolatorio a
fornire un adeguato apporto ematico agli organi
vitali per:
 diminuzione del volume ematico
 vasodilatazione
 deficit della pompa cardiaca
48
Shock
 L'organo più sensibile allo shock è il cervello
che può subire danni irreversibili
I sintomi e i segni sono:
 volto, labbra ed unghie pallide
 estremità fredde e sudate
 polso frequente e difficile da palpare
 ipotensione
 respirazione rapida e superficiale
 alterazione della coscienza
49
Shock - Cosa fare?
E’ un’emergenza assoluta:
• chiamare immediatamente il sistema di emergenza 118
• posizionare il paziente disteso supino con gli arti
Sollevati (posizione antishock)
• ricoprirlo per evitare perdita di calore (ipotermia)
• se è evidente una perdita di sangue esterna,
comprimere sul punto di sanguinamento con delle garze
o un fazzoletto pulito
50
Shock - Cosa non fare?
Non muovere il paziente
Non somministrare nessun tipo di
bevanda
Non mettere sorgenti di calore
vicino al paziente
51
Insufficienza respiratoria
L’insufficienza respiratoria si ha quando il polmone non
può assicurare un’adeguata ossigenazione del sangue
arterioso
Può essere dovuta ad ostruzione e/o ad inalazione di
sostanze tossiche; si può arrivare fino all’arresto
respiratorio
52
Difficolta’ respiratorie
cause mediche: malattie polmonari, bronchiali,
cardiache e delle prime vie aeree
cause traumatiche: corpi estranei inalati, traumi
del torace, annegamento, folgorazione
cause tossiche: intossicazioni da gas ambientali,
da fumo, farmaci o droghe
53
Frequenza respiratoria nell’adulto
La frequenza respiratoria normale è di 12-20 atti/min
(eupnea)
In pazienti in coma con lesioni cerebrali o intossicazioni
possono comparire disturbi, anche gravi, del ritmo
respiratorio, quali:
• respiro rapido, boccheggiante e superficiale
• respiro in cui si instaurano periodi più o meno
prolungati di assenza di respiro
• diminuizione della frequenza respiratoria (<9 atti/min.)
54
Dispnea
Si intende la respirazione faticosa o difficoltosa a cui
corrisponde un aumento del lavoro respiratorio. Questo
sintomo può essere associato a numerose patologie:
• corpi estranei, edema della glottide
• asma, broncopneumopatie croniche ostruttive
• flogosi delle vie aere
• edema ed embolia polmonare
• infarto miocardico acuto, angina
• crisi epilettica, coma diabetico
55
Insufficienza respiratoria
Nel soggetto con insufficienza respiratoria da
inalazione e cosciente, il paziente deve essere
messo in posizione semiseduta in attesa del 118
56
Insufficienza respiratoria
Nel soggetto vittima di insufficienza respiratoria
da inalazione ed incosciente:
posizione supina
 assicurare la pervietà delle vie aeree
 controllare le funzioni vitali
 chiamare il 118
57
L'insufficienza respiratoria
L'insufficienza respiratoria da ostruzione delle vie
aeree può essere dovuta a ricaduta all'indietro
della lingua, corpi estranei e lesione ai tessuti da
traumi
Gli interventi prevedono:
 la valutazione della coscienza e delle funzioni
vitali e verifica della pervietà delle vie aeree
 manovre per la liberazione delle vie aeree
58
L'insufficienza respiratoria
Le manovre per la liberazione delle vie aeree sono:
 colpi vigorosi nella zona interscapolare
 manovra di Heimlich (in piedi nel soggetto
cosciente e a terra in quello non cosciente)
59
L'insufficienza respiratoria
Nella manovra di Heimlich in soggetto cosciente si
hanno i seguenti passaggi:
 il soccorritore si posiziona dietro alla vittima
 la circonda con entrambe le braccia ai fianchi
 le pone una mano stretta a pugno a metà tra
ombelico e parte inferiore dello sterno
 stringe con l'altra mano il pugno e comprime la
zona dal basso verso l'alto bruscamente
60
L'insufficienza respiratoria
La manovra di Heimlich in
soggetto cosciente!
61
L'insufficienza respiratoria
In caso di incoscienza la vittima andrà sdraiata a
terra e quindi il soccorritore:
 si porrà a cavalcioni, con le proprie ginocchia a
livello delle cosce della vittima o al lato della
stessa
 appoggerà la zona compresa tra mano e polso
sulla regione posta a metà tra ombelico e parte
inferiore dello sterno
 spingerà in alto bruscamente
62
L'insufficienza respiratoria
63
Attacco asmatico
L’asma è una malattia caratterizzata da ostruzione
reversibile
del flusso aereo, infiammazione delle vie aeree e da
una iper-reattività della muscolatura bronchiale a
diversi stimoli.
L’attacco asmatico si caratterizza per un diverso
grado di ostruzione delle vie aeree e può portare
all’arresto respiratorio
64
Attacco asmatico
Cos’è:
è una difficoltà respiratoria improvvisa, causata
da spasmo della muscolatura bronchiale, con
conseguente riduzione del calibro dei bronchi
65
Attacco asmatico
Cosa può scatenare l’attacco asmatico
• reazioni allergiche, infezioni
• inalazioni di sostanze irritanti (vapori, solventi,
fumi)
• stress, esercizio fisico, emotività
66
Attacco asmatico
Come riconoscerlo:
• difficoltà prevalentemente espiratoria
• rumori espiratori, fischi, udibili anche
da chi sta vicino al paziente
• tosse secca, sforzo dei muscoli respiratori
del torace
Il paziente è agitato, tende a mantenere
la posizione seduta
67
Attacco asmatico – Cosa fare?
attivare i soccorsi
rassicurare la persona
porla in posizione seduta
allentare abiti troppo stretti sul torace
coprirla per mantenere il calore corporeo
sorvegliarla e assisterla nell’attesa dei soccorsi
68
Attacco asmatico – Cosa non
fare?
Non far sdraiare la persona !!!
69
Patologia da incendio
ustioni
fumi tossici
traumi
vittima
la vittima di un incendio può essere intossicata senza
essere ustionata, al contrario ustioni gravi sono sempre
concomitanti con una intossicazione da fumo
USTIONATO=INTOSSICATO
70
Principali cause di morte
relative ad incendi
contatto diretto con le fiamme
temperature troppo elevate
deficit di O2
CO
altri gas tossici
fumi
panico
effetti meccanici
1 vittima ogni 2 intossicati
32.4%
57.6%
10%
71
Nel soccorrere chi è stato
coinvolto in un incendio
bisogna considerare che:
• molte vittime contemporaneamente possono subire
lesioni di diversa tipologia
• anche persone apparentemente illese possono
peggiorare successivamente
• i rischi connessi all’incendio possono danneggiare
gli stessi soccorritori
72
Inalazioni di fumi
Incendi di dimensioni limitate possono generare
grandi quantità di fumo
Il fumo impedisce la visibilità e rende difficoltosa la
respirazione
I fumi possono danneggiare le vie aeree a tre livelli:
- glottide: infiammazione ed edema con conseguente grave
compromissione respiratoria
- trachea e bronchi:corrosione della mucosa, deposizione di
fuliggine; la sintomatologia può insorgere anche dopo 48 h
- parenchima polmonare:edema polmonare acuto
73
Come sospettare e valutare
l’intossicazione da fumo
• circostanza
• irritazione di occhi e gola
• fuliggine :presenza nelle secrezioni
• ustioni:colorazione nerastra intorno alle labbra, al naso
e alla bocca
• disfonia (voce rauca)
• disturbi respiratori:sensazione di soffocamento, dispnea,
polipnea, sibili e rantoli
• stato di coscienza:alterazioni anche transitorie o stato
confusionale
74
Cosa fare ?
• spostare rapidamente il paziente in un’area non
contaminata da fumo, mantenendo l’allineamento
del rachide durante lo spostamento
• chiamare il 118
• garantire la pervietà delle vie aeree
75
Trauma
Durante un incendio è possibile che, contemporaneamente
ai danni da inalazione di fumi e alle ustioni, si possano
verificare traumi
Indicazioni generali
• attenzione alla propria sicurezza
• considerare sempre possibile una lesione spinale silente
• verificare se la cavità orale è libera da corpi estranei
• comprimere manualmente sulla sede di sanguinamento in
caso di emorragia esterna
76
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
 Le intossicazioni sono patologie conseguenti ad
inalazioni di gas e vapori
 I gas e i vapori possono determinare azioni
irritanti
immediate
(anidride
solforosa,
ammoniaca, alogeni, isocianati) o un'azione
dannosa più lenta (ozono, gas nitrosi, anidride
carbonica, ossido di carbonio)
77
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
I gas ed i vapori provocano:
 irritazioni agli occhi, alla laringe, alla trachea, ai
bronchi e ai polmoni;
 difficoltà respiratoria;
 cianosi;
 alterazione dello stato di coscienza;
 cefalea;
 nausea e vomito.
78
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
 Il primo soccorso dovrà prevedere
l'allontanamento del soggetto dalla fonte tossica
 Andrà controllata la pervietà delle vie aeree e
somministrato ossigeno da parte di personale
qualificato
 Non andranno somministrate bevande
79
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
 L'ingestione di sostanze tossiche, volontaria o
accidentale, può provocare uno stato di
avvelenamento
 Tra le sostanze tossiche responsabili di
avvelenamenti vanno ricordati i composti
industriali, i medicinali, i prodotti petroliferi e i
pesticidi
80
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
I sintomi e i segni sono rappresentati da:
 ustioni sulla bocca
 odori insoliti dell'alito
 difficoltà respiratoria e alterazioni del polso
 sudorazione
 pupille miotiche o midriatiche
 vomito e diarrea
 convulsioni, alterazione della coscienza fino allo
shock
81
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
Alcune sostanze possono provocare, al contatto,
lesioni alla cute e alle mucose.
Il trattamento in questi casi prevede:
 allontanamento della sostanza
 lavaggio della cute con soluzione fisiologica
82
Le intossicazioni e gli
avvelenamenti
Alcune sostanze molto tossiche, attraverso la cute,
possono passare nel torrente circolatorio e
determinare quadri di alterazione del respiro e
del polso, fino allo shock
83
Cosa e’ una ustione ?
Una ustione è un danno della cute o dei tessuti
sottostanti causato dal contatto con una fonte di calore
o da una corrente elettrica, radiazioni, raggi solari etc..
e rappresenta una delle esperienze più dolorose che
una persona possa provare.
84
85
Ustioni
Le ustioni sono lesioni acute da calore provocate
direttamente dalla fiamma o da contatto con
solidi, liquidi e vapori ad alta temperatura.
Sono ustioni anche le lesioni da causticazione
chimica da acidi e basi forti e le lesioni da
corrente elettrica
86
Ustioni
L’origine può essere:
• TERMICA - da fiamme , radiazioni , liquidi
bollenti ed oggetti roventi
• CHIMICA - da vari acidi , basi e sostanze caustiche
• ELETTRICA - da corrente elettrica
• LUCE - da intensa e prolungata esposizione alla
luce solare
• RADIAZIONI - da una fonte di tipo nucleare
87
Ustioni
Possono essere classificate in tre gradi in base
alla profondità della lesione
I° grado: ustione superficiale, si presenta
come un arrossamento cutaneo (eritema)
88
Le ustioni
2° grado: compaiono bolle o/e vescicole
e dolore
3° grado: distruzione di tutti gli strati della
cute ed anche dei tessuti sottostanti
(cute carbonizzata)
89
Il tronco costituisce il 36% della superficie totale del
corpo
Testa e collo 9 %
Arti inferiori 18% ciascuno
Arti superiori il 9% ciascuno
l’ustione che occupa una superficie > al 10% negli
adulti e al 5% nei bambini, comporta squilibri
di carattere generale
90
Le ustioni
La gravità dipende da:
 profondità
 sede
 estensione
 natura dell'agente ustionante
91
Sono considerate gravi:
• le ustioni che interessano il tratto respiratorio,
i tessuti molli e le ossa
• le ustioni di 2° e 3° al viso, inguine, mani, piedi e
articolazioni principali
• le ustioni in persone di età > 60 anni ed < a 8 anni
92
Nelle ustioni esiste il pericolo di :
• infezioni
• shock
• disidratazione
93
Le ustioni
L'intervento consiste in:
 arrestare l'azione lesiva
 usare acqua ed estintori in caso di abiti in fiamme
 infilare i guanti e coprire di garze o teli sterili
94
Ustioni - Cosa fare?
Ustioni di 1° :
• Bagnare con acqua fredda, asciugare senza
strofinare ed impolverare con talco
• Coprire delicatamente con garze sterili e fasciare
Tutte le altre:
• Medicare asetticamente, usare garze mai cotone
• Soffocare eventuali fiamme presenti sul corpo
• Verificare se il paziente è cosciente
• Attivare tempestivamente il 118
• Non rimuovere abiti che aderiscono alle ustioni,
non applicare pomate o sostanze grasse o ghiaccio
• Dare da bere, posizione antishock nelle ustioni di 3
grado
• Se è il caso, valutazioni come da BLS
95
Ustioni - Cosa fare?
In caso di ustioni da corrente elettrica cercare
sia l’ustione d’entrata che d’uscita della corrente
e trattarle entrambe come ustioni di 3°.
In caso di ustioni chimiche lavare con acqua
corrente in abbondanza.
Ricordare che l’ac. solforico e la calce viva
reagiscono con l’acqua producendo calore, pertanto, in
questo caso, il lavaggio va proseguito per almeno 10’
96
Ustioni - Cosa non fare?
 Non aprire le vesciche
 Non asportare lo strato di cute che forma il tetto
delle vesciche
 Non ricoprire le ustioni con sostanze grasse con
pomate o sostanza grasse senza l’indicazione di
un medico
 Dar da bere all’ustionato, se vuole, ma non
somministrare bevande alcoliche
 Mai correre con gli abiti in fiamme
97
Le ustioni: indicazioni di
carattere generale
Va evitato assolutamente:
 togliere gli indumenti
 toccare con le mani le zone ustionate
 applicare pomate e sostanze varie
98
Scarica