La Turchia - Gentis 2013

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La Turchia
Questo è un gran Paese, che riunisce in se tutte le particolarità del
bacino mediterraneo, con i suoi interessanti luoghi da visitare e le sue
infinite cose da vedere. Il carattere della gente ha assorbito per secoli
gli usi ed i costumi dell'Asia centrale, e si è amalgamato con le culture e
con le civiltà di questa terra, ereditandone, gli alti pregi che ne fanno un
popolo pieno di qualità.
Il quadro geografico
Durante l'Impero Ottomano e prima della I Guerra Mondiale, la Turchia
occupava un vasto territorio che si estendeva dalle coste Adriatiche fino
al Golfo Persico, cioè fino all'Oceano Indiano.
Ora è costituita da una gran
parte in Asia (25 mila Km2),
detta Anatolia e da una piccola
parte in Europa, detta Tracia
Orientale.
Protraendosi
da
Occidente
verso Oriente, la Turchia è
formata da un altopiano che
raggiunge la media di 800m, altopiano Anatolico centrale.
Verso l'Anatolia orientale, può
raggiungere invece i 2.500m., e alcune vette raggiungono i 4.000m. A
Nord, questi monti si estendono parallelamente al Mar Nero e la loro
altitudine media e di 1.500m., Mentre verso oriente raggiungono i 3.600m
e formano una catena detta “Pontica”.
Nelle regioni dell'Anatolia occidentale, i monti si allineano di fronte al
mar Egeo e dai loro versanti, scendono fiumi come il Meandro, il Caistro,
il Pattolo ed il Selino che irrigano antiche città piene di leggende e
vallate fertilissime. Il percorso dei fiumi è tanto intrecciata che la natura
circostante sembra un lavoro di merletto. A sud invece, i monti Tauri
mediterranei sono ricchi di fiumi ingrossati dallo scioglimento delle nevi
che prima di gettarsi nel mare, irrigano ed inondano le valli, le fertilizzano
bagnando gran parte della regione. Dopo la zona Tuz Golu (Lago Salato),
proseguendo verso Oriente, si incontrano altipiani e vulcani spenti. Il più
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alto di questi è il monte Ararat (Agri Dagi, 5.156m.) che si trova nella
parte più orientale della Turchia. Il lago più grande della Turchia e il lago
di Van (3.600Km2), in Anatolia Orientale.
Su questi altipiani il pascolo è l'allevamento degli animali è molto
sviluppato. La valle più fertile della zona è quella di Igdilr, dove nascono
due grandi fiumi, il Tigre l'Eufrate che irrigando gran parte dell'Anatolia
Sud-orientale, tracciano i confini della Mesopotamia del Nord e
abbandonano poi la Turchia.
A settentrione, verso il mar Nero, le montagne sono parallele alla costa e
dove terminano formano pianure fertili come quelle di Bafra e di
Carsamba, oppure scendono a picco sul mare. Nella regione di Marmara,
tra l'Anatolia e l'Europa, non vi sona montagne, ma solo collinette e
pianure fertili. Il clima e la
vegetazione della Turchia sono
in prevalenza mediterraneo,
con estati calde e gli inverni
miti e piovosi. Nell’altopiano
dell'Anatolia
centrale
e
soprattutto in quello orientale
il clima è continentale, mentre
la regione del mar Nero,
soprattutto nella parte orientale, e molto ricca di piogge.
Gli altipiani dell'Anatolia centrale ed orientale sono generalmente aridi e
quasi desertici, sono circondati da monti ricchi di foreste e la parte
settentrionale e costituita da una folta boscaglia che produce nocciole in
grandissima quantità.
Storia dell'Anatolia - o Asia Minore
In Asia Minore (Anatolia) si trovano tracce di insediamenti risalenti
100.000 anni a.C. (periodo paleolitico), nella zona di Karain (Antalya) Vi
sono resti di un gran numero di siti archeologici di 8.000 a.C. es.: Cay
(7.250-6.750 a.C.) e Hacilar (7.040 a.C.) dove si nota l'esistenza di una
civiltà pre-ceramica. Nel ricchissimo sito di Catalhoyuk (6.500-5.650 a.C.)
si sono notati 12 strati di agglomerati urbani, abitati non da popolazione
rurale, ma da popolazione urbana variabile da 5.000 a 1.000 abitanti
dotati di un'incredibile organizzazione sociale. Dopo la fondazione di Can
Hasan (5.500 a.C.), il primo strato di Troia (3.500 a.C.) e la prima
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comunità rurale di Alisar, l'Asia Minore s'intorpidisce per un lungo
periodo. Solo all’inizio dell'Età del Bronzo, si riscontra un rinnovo di civiltà
a Troia mentre ad Est del paese (Beyce Sultan) continua il periodo
calcolitico. Fino alla fine del terzo millennio, l'Asia Minore subì l'influenza
della cultura Attita che durerà per tutto il periodo dell'Età del Bronzo,
la civiltà Attita è l’unica che si sia sviluppata oltre la Mesopotamia. Le
relazioni culturali e commerciali tra l'Asia Minore e la Mesopotamia
cominciano con gli Accadi (2.350 a.C.) fino alla fine del regno degli Assiri
(8.00 a.C.). Ad Ovest, con la fondazione della II Troia, la civiltà
continentale si amalgama con la sua cultura. Durante il periodo della III
Troia (2.200-1.800 a.C.) gli
Attiti
sono
annientati
e
sostituiti
dagli
Ittiti,
scomparendo dalla Storia.
Durante
questa
transizione
incomincia "la storia scritta" a
Kultepe, l'antica Kanish, per
merito dei mercanti assiri che
introdussero la scrittura, dalla Bassa Mesopotamia fino al Nord.
Gli ittiti - XVIII al XII a.C.
L'Antico impero fu dominato da re deboli e mal organizzati, che vennero
ben presto detronizzati, unificando il nuovo impero con capitale: Hattusa
- Bogazkoy. Gli Ittiti con la vittoria sul regno dei Mitanni formarono un
potente Stato in Asia Minore dal XV al XIV a.C.
Poi sconfissero i barbari “Keska”, situati tra le montagne pontiche e si
appropriarono dei loro territori nella regione di Marmara e nella pianura
dell'Eufrate. Nel XIII a.C. affrontarono la Siria in una battaglia che
termino con il primo trattato di pace del mondo, "II trattato di
Qadesh", firmato col Faraone Ramsete II nel 1.285 a.C..
L’impero Ittita, minacciato dai suoi vicini, e dai barbari provenienti da est,
fu definitivamente sconfitto nel VII a.C. L’impero Ittita fu la più
importante civiltà conosciuta nell'Asia Minore e nel mondo dalla nascita
della "storia scritta", i siti più celebri furono: Hattusa, Yazilikaya,
Alacahoyuk, Malatya, Karkamis, Sakizkoy, Zincirli, Karatepe ecc..
dove gli scavi archeologici rinvennero opere di grande valore artistico.
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Gli Urarti ed i Frigi
Queste popolazioni apparvero 1.000 anni prima di cristo, nel momento in
cui gli Ittiti sparivano dalla scena della Storia. Si installarono intorno al
lago di Van, nelle vaste steppe e portarono con loro una nuova cultura. Gli
Urarti sono la continuazione di elementi Urri nei quali si riscontra un'alta
tecnica nei lavori dei metalli, i manufatti sono stati scoperti nei siti che si
estendono su una vasta regione, come quelli di Altintepe, Toprakkale e
Cavustepe, sono i principali dell'Asia Minore orientale, fino al VI a.C.
I Frigi, erano una popolazione indoeuropea storicamente stanziata in
Anatolia occidentale, nella regione che da loro prese il nome di Frigia,
dove si stabilirono nel XII secolo a.C. La loro capitale fu Gordio
Dopo aver superato lo stretto dei Dardanelli o del Bosforo, si installarono
ad Ovest e al centro dell'Asia
Minore dove fiorì la loro
grande civiltà. Il loro nome
apparve per la prima volta in
documenti Achei, durante la
guerra di Troia, di cui erano
considerati loro alleati.
Sono state riportate alla luce,
numerose e preziose opere da
loro lasciate nei siti di Gordio, Aslankaya, Alisar, Alaca e Pazarh. Il
loro regno fu completamente distrutto dall'invasione persiana nel VI sec.
a.C.
I Lidi i Lici ed i Cari
Queste tre civiltà erano presenti in Asia Minore occidentale dal VII sec.
a.C,. Si ritiene che i Cari erano i discendenti dei Leleghi, popolo emigrato
in Asia Minore dalla civiltà di Micene (Creta), i Lidi ed i Lici sono
considerati come popolazioni locali dell'Asia Minore. Il regno della Licia
(600 al 200 a.C.) con capitale Xanthos, ci ha lasciato opere, nate dalla sua
originale cultura, mentre Sardi, capitale del regno della Lidia, subì
l'influenza dell'arte greca. Si ritiene, che i Lidi siano stati i primi a
coniare le prime monete d'oro al mondo, ma è certo che fu la pianura
attraversata dal fiume Patoclo, "il torrente d'oro" - Gediz Cayi - il luogo
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dove fiorì e si sviluppò questa cultura, di cui il leggendario re Creso
rimane il simbolo della sua prosperità e della sua ricchezza.
I principali siti abitati dai Cari furono Smyrna, Izmir, Afrodisia,
Alicarnasso e Bodrum, famosa per il mausoleo, tomba di Mausolo, Satrapo
persiano, monumento considerato una della sette meraviglie del mondo e
Mileto, prima città fondata dai Leleghi.
I popoli venuti dal mare
Queste invasori che negli annali egizi prendono l'appellativo di "Popoli del
mare" si installarono, a partire dal XII a.C. non solo in Asia Minore ma
anche in Medio Oriente.
Gli Achei, i Leleghi, Gli Ioni, gli Eoli, i Dori, i Greci, gli Elleni, i
Micani giunsero di volta in
volta lasciando le terre aride
e rocciose della Grecia e
delle isole egee per quelle
fertili e prospere dell'Asia
Minore. Per dirigersi verso il
mar
Nero
dovevano
attraversare i Dardanelli e
quindi pagare un dazio di
transito marittimo ai Troiani, il cui rifiuto provocò la famosa guerra di
Troia, che Omero canto nell'Iliade.
Le leggendarie vicende di divinità mitologiche, di Paride ed Elena sono
favole! La realtà di quella guerra era solo una questione economica.
I “popoli del mare”, si fusero col popolo anatolico e ne ereditarono non
solo la cultura, ma anche il culto religioso. Per centinaia di anni in Anatolia
si veneravano Dee-Madri, Cibele, Kekoba, Eo ecc ..
L’influenza della loro cultura, offuscò pian, piano la figura di Giove
lasciando il posto in Ionia ad Artemide ed in Caria ad Afrodite. Forse
anche il culto della Madonna è l’eredità di queste divinità femminili
venerate in Anatolia.
Queste popolazioni assorbirono così intensamente la cultura dell'Anatolia
da farne una sintesi straordinaria. Non dobbiamo meravigliarci, se in
questi luoghi sono nati Talete, Diogene, Strabone ecc., oppure se la
filosofia, la matematica, la geometria, l’astronomia, l’astrologia, la pittura,
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la scultura, ecc… e tutte le scienze positive e le arti plastiche sbocciate
in Anatolia, furono i frutti che maturarono poi, nella Grecia antica.
L’invasione dei Persiani
I Medi, dopo aver distrutto il regno degli Assiri nell'ultimo periodo del
VII sec. a.C., invasero la Mesopotamia, in seguito scomparvero dalla
storia, lasciando il posto ai Persiani di origine ascemita.
I Persiani dopo aver invaso l'Anatolia, all'inizio del V sec. a.C. durante
l'impero di Ciro e di Serse, con alterne vicende combatterono contro i
Greci a Maratona, Salamina e Platea. Il loro dominio sulle terre
anatoliche durerà fino alla seconda meta del IV sec. a.C.
Dal periodo ellenistico in poi
Alessandro Magno nel 334 a.C. penetrò in Anatolia, passando dallo
Stretto dei Dardanelli e porto
in queste terre una ricca e
fiorente civiltà. Dopo aver vinto
la
guerra
contro
Dario,
distrusse l'impero persiano,
dominando su tutta l'Asia fino
all'India. Per questa ragione, in
molte regioni dell'Asia era
considerato come una divinità.
In Egitto era venerato come figlio di Amon. Ed i persiani si prostravano al
suo passaggio. La grandezza di Alessandro è stata quella di aver unificato
le due civiltà, occidentale ed orientale, al massimo del loro splendore.
Dopo la morte di Alessandro, l'impero fu diviso in tre satrapie, Siria,
Egitto, Pergamo.
Il regno di Pergamo, si estendeva in gran parte in Eolia e in Ionia
ereditando l'influenza greca. In Anatolia furono fondate città prestigiose
come Hierapolis, Antalya ecc ...
La cultura portata dal re del Ponto Mitridate e quella del regno di
Bitinia si unirono alla corrente orientale, lasciandoci innumerevoli
capolavori artistici. Durante il periodo ellenistico, si assistette ad un
fiorente sviluppo delle arti e delle scienze. In architettura si raggiunse un
apice mai superato fino ad allora. Soprattutto la scuola Ionica, ci ha
lasciato i più bei templi come: l'Artemision di Efeso, quello di Apollo di
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Didima e di Evramos. L'urbanistica si sviluppo particolarmente a Priene,
Mileto, Teos e Magnesia.
La cultura sboccio ad Efeso ed a Pergamo, che con la scoperta della
pergamena, furono celebri per le loro biblioteche che comprendevano
ciascuna più di 200.000 volumi e furono anche centri intellettuali e di
scienza dei più prestigiosi di tutto il Medio Oriente.
I Romani: Quando nel 133 a.C. il re di Pergamo, Attalo III morì
lasciando, per accordi precedentemente presi il suo regno ai Romani, essi
sbarcarono sulle coste dell'Asia Minore e malgrado la resistenza del re
del Ponto, Mitridate, che sconfissero, divennero i padroni di tutta l'Asia
Minore. Arricchendo con opere architettoniche le città di Efeso, di
Mileto, di Focea, di Tarso, di
Philadelfia, di Tralle, di Asses.
Ne costruirono delle nuove
come: Iconium - Konya, Cesarea
- Kayseri, Sebaste - Sivas. In
Panfilia
contribuirono
allo
sviluppo delle città di Perge,
Side,
Aspendos,
Cannos,
Antifellos, Myra, Termessos ecc .. Di questo periodo non si può non
ricordare il regno di Antioco II che governo sui Commogeni in Asia
Minore Orientale, durante il periodo romano (dal 63 al 34 a.C.) e fece
costruire sui monte Nemrut uno splendido santuario funebre hieothesion, che si può ammirare ancora oggi.
Il Cristianesimo e Bisanzio: è risaputo che secondo l'Antico Testamento,
l'Arca di Noè si arena sul monte Ararat (Agri dagi) e che il patriarca
Abramo avrebbe vissuto a Harran, San Paolo nacque a Tarso e viaggiò per
tutto il paese, San Pietro visitò spesso Antiochia e utilizzò per la prima
volta la parola "cristiano" in una grotta della città, San Giovanni scrisse il
suo Vangelo ad Efeso dove la Vergine Maria visse i suoi ultimi anni e dove
mori.
La prima delle Sette chiese dell'Apocalisse fu costruita in Anatolia, i
primi Concili Ecumenici cristiani ebbero luogo a Nicea/Iznik, ad Efeso e in
Calcedonia. Nel 330 a.C., quando l'imperatore Costantino il Grande
decise di trasferire a Costantinopoli oggi Istanbul la capitale dell'Impero
d'Oriente, il suo primo compito fu quella di proclamare il Cristianesimo
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come religione di Stato, e Costantinopoli divenne ben presto la culla della
cultura. La storia bizantina è così vasta che queste poche righe non
permettono di descrivere le splendide opere d'arte che hanno lascito a
Istanbul ed in Asia Minore.
L'Impero di Bisanzio respinse sia le invasioni arabe nel VII sec., che
molte altre invasioni barbariche nel XI sec., ma dovette piegarsi di fronte
a quelle dei Latini che lo invasero con le spedizione della II Crociata.
Quando l'Imperatore Romano d’Oriente Diogene fu sconfitto nel 1071 dai
primi turchi selgiuchidi a Manzikert - Malazgirt, l'Impero era ormai in
declino e fu definitivamente conquistato nel 1.453 d.C., con la presa di
Costantinopoli, lasciando dietro di se migliaia e migliaia di capolavori di
un'incommensurabile bellezza.
I selgiuchidi, gli ottomani e la repubblica Turca
Fuggendo dal loro paese nativo, nelle sterili e aride steppe dell'Asia
Centrale e cercando una terra
più fertile ed accogliente,
alcune tribù nomadi turche
giunsero dall'Est per stabilirsi
prima solo ad Ovest e in
seguito in tutta l'Asia Minore,
dove si assimilarono con le
popolazioni locali in una
singolare sintesi, da cui
nacque una eterogenia civiltà che creo un immenso e potente impero il
quale con la sua impronta marcò la Storia. Durante la seconda meta
dell'XI sec. cominciarono le incursioni mongole, e due secoli dopo, nel
XIII sec., i Selgiuchidi; ed infine nel XV e nel XVIII sec. gli Ottomani, i
quali crearono un vasto impero, che lasciò in tutta l'Asia Minore splendide
opere artistiche e culturali. I primi invasori turchi furono i Selgiuchidi, si
accontentarono di istaurare un regime di tipo feudale, rispettando, la
religione ed i costumi delle popolazioni esistenti già durante il periodo
bizantino, dando prova di una grande tolleranza. Gli Ottomani
continuarono l’opera iniziata dai Selgiuchidi, che permise per tanti secoli a
questo mosaico di culture e di popoli la possibilità di coabitare in pace e
fratellanza.
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Prima dell'avvento dei Turchi, l'Asia Minore era sulla strada della “Via
della Seta e delle Spezie”, già conosciuta e percorsa da Marco Polo. Per
rendere sicure le strade commerciali tra l'Europa e l'Estremo Oriente,
diventate pericolose per le scorrerie del brigantaggio, i Selgiuchidi
costruirono sulle strade percorse dai carovanieri, i caravanserragli.
Gli Ottomani ed i Turchi abbandonarono le loro abitudini nomadi per
diventare popoli sedentari e cominciarono a costruire opere
architettoniche
molto
originali che toccarono il
loro massimo splendore e
perfezione ad Istanbul e
che estesero poi in tutto il
paese, come: moschee,
hammam (bagni turchi),
ospizi, madrasa (scuole di
teologia coranica) ecc..
Istanbul ed altre città ottomane divennero centri culturali e di scienza di
importanza mondiale. Alla caduta del vecchio Impero Ottomano, alla fine
delle I Guerra Mondiale e dopo una cruenta guerra d'Indipendenza sorse
la giovane repubblica turca, divenendo la prima nazione laica nel mondo
Islamico.
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