Giulio Carlo Argan nasce a Torino nel 1909, passa l’infanzia presso il manicomio provinciale di Torino dove il padre è economo capo e frequenta numerosi medici psichiatri. Dopo il liceo classico al Liceo Cavour, nel 1927 comincia a frequentare la scuola di pittura di Casorati. Nel 1927 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza ma nel novembre dello stesso anno, dopo aver assistito ad una lezione di Lionello Venturi, decide di cambiare Facoltà. Frequenta l’Università a Roma tra il 1927 e il 1931, avrebbe dovuto laurearsi con una tesi sui Futuristi ma a seguito di una polemica intercorsa tra il gruppo stesso e Lionello Venturi è costretto a cambiare l’argomento della sua ricerca laureandosi con una tesi su Sebastiano Serlio. Nel 1932 frequenta il Corso di Perfezionamento e segue i corsi tenuti da Pietro Toesca. Esegue due tesine del Corso di Perfezionamento una su Francesco Di Giorgio Martini e l’altra sui fratelli Lorenzetti e la Basilica inferiore di San Francesco d’Assisi. Nel 1933 diventa assistente volontario presso l’Università di Roma e a luglio dello stesso anno partecipa ad un concorso per quattordici posti come ispettore ai musei e alle gallerie. Vince il concorso e viene destinato alla Soprintendenza di Torino. Il 23 maggio del 1934 viene trasferito da Torino a Trento e continua nel frattempo i suoi studi sulla Storia dell’architettura. Il 17 novembre del 1934 vince la libera docenza in Storia dell’arte medievale e moderna, nell’agosto nello stesso anno è chiamato a dirigere la Galleria Estense di Modena che era stata diretta in passato da Adolfo Venturi. Negli anni accademici 1936 -37 ottiene corsi liberi pareggiati di Storia dell’arte all’Università di Roma. Il 16 settembre del 1936 diventa soprintendente ai monumenti di Verona e prosegue l’insegnamento presso l’Università di Roma. Tra il 1937 e il 1939 aderisce al PNF ed è nominato in una commissione per il Premio Cremona voluto da Farinacci. Dal 1941 al 1943 svolge corsi presso l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Storia dell’arte tedesca, nel 1943 si iscrive al Partito Socialista di Unità proletaria. Nel 1944 partecipa al salvataggio delle opere d’arte dai danni bellici. Dopo la liberazione, dal 1946, trascorre un anno presso il Warburg e il Courtauld Institute. Dal 1947 insegna Storia della critica d’arte nella Scuola di Perfezionamento di Storia dell’arte a Roma; dal 1948 al 1955 insegna Storia dell’arte all’Università per stranieri di Perugia. Nel 1955 vince la cattedra presso l’Università di Palermo in Storia dell’arte medievale e moderna. Il suo insegnamento riguarda prevalentemente l’architettura barocca a Roma sul quale argomento aveva scritto diversi articoli e testi. Nel 1959 viene chiamato dal Consiglio di facoltà ad insegnare per trasferimento Storia dell’arte moderna presso l’Università di Roma dove continua a tenere corsi sulla Storia dell’architettura barocca a Roma. Oltre ai suoi studi sull’architettura farà parte di diverse giurie di arte contemporanea e scriverà per Sansoni i tre volumi della Storia dell’arte italiana nel 1968, anni nei quali solidarizza con i movimento studentesco. Nel 1969 fonda la rivista “Storia dell’arte”. Nel 1973 studia il Neoclassicismo e il Romanticismo e nel 1974 cura il volume sul Revival. Dopo lunga militanza nel Partito Socialista aderisce al Partito Comunista e nel 1976 viene eletto Sindaco di Roma per il Partito Comunista italiano. Nel 1979 partecipa al Convegno Internazionale di Bologna con un discorso su “Città ideale e città reale”. Nel 1982 termina la sua attività accademica e regala alla Facoltà di Lettere ventimila volumi della sua biblioteca. Argan conclude la sua militanza politica e civile nel 1983 con la sua elezione in Senato per il PCI, anno in cui collabora stabilmente per l’Unità e Rinascita. Viene eletto Senatore a vita nel 1987 e continua a partecipare a convegni fino alla morte, avvenuta nel 1992.