I principi attivi delle erbe medicinali

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I principi attivi delle erbe medicinali
Scritto da Administrator
Domenica 12 Giugno 2011 16:49 -
Le sostanze chimiche contenute in pianta che ne influenzano la sua attività terapeutica sono
dette principi attivi. Le piante producono queste sostanze per far fronte a diverse loro necessità:
accumulare sostanze di riserva, combattere i parassiti, necessità di combattere le variazioni
climatiche, ecc. Per questi motivi i principi attivi non sono mai presenti nella stessa quantità in
un pianta e possono variare sensibilmente a seconda del luogo di crescita. Ad esempio piante
che sono innocue e benefiche in Italia sono addirittura velenose in altre nazioni.
La parte di pianta che contiene i principi attivi viene definita droga.
Esistono diversi tipi di principi attivi, quelli più utilizzati in fitoterapia sono:
Alcaloidi:
Gli alcaloidi sono composti organici azotati da utilizzare con estrema cautela in quanto hanno
effetti sia deprimenti, sia eccitanti e, agendo direttamente sul sistema nervoso, possono
produrre effetti molto pericolosi.
In generale le piante con un alto contenuto in alcaloidi sono quindi da sconsigliarsi per uso
domestico se non sotto controllo medico. Tuttavia esistono un certo numero di piante che
contengono alcaloidi meno tossici ed il cui uso e' diffuso da lungo tempo. Ad esempio gli
alcalodi del caffe' e del te' e quelli contenuti nelle foglie di tabacco sono da secoli usati da
parecchi popoli nel mondo. Ranuncolacee, Solanacee e Papaveracee sono famiglie di piante
particolarmente ricche di alcaloidi.
Dei duemila alcaloidi noti ricordiamo la morfina ad azione sedativa, la codeina ad azione
bechica, l'atropina come parasimpaticolitico, la chinina ad azione antimalarica, la scopolamina e
la josciamina.
Amidi:
Sono principi attivi con un alto grado di digeribilità derivanti dalla trasformazione dello
zucchero e per questo motivo normalmente vengono utilizzati come supporto per altri principi
attivi. Sempre in virtù della loro digeribilità vengono anche impiegati come base per prodotti
dietetici.
Glucosidi:
Sono composti chimici derivati dalla combinazione di una frazione glucidica (zuccherina) con
altre molecole di varia natura chimica dotate di una funzione alcolica. Sono sostanze dotate di
un grosso potenziale sul corpo umano per cui vanno usate con estrema cautela, dato che molte
di esse sono velenose. In medicina se ne usano dosi infinitesimali, soprattutto di glucosidi
cardiotonici (per rafforzare l'attività del miocardio), di cardiocinetici (importanti stimolatori del
cuore) e di antrachinonici (per curare alcune affezioni dell'apparato digerente). Tra i glucosidi
troviamo anche i cianogenetici, pericolosissimi perchè in dosi elevate provocano l'arresto
respiratorio e cardiaco. La digitale e' una pianta particolarmente ricca di glucosidi (digitossina,
digossina) e molti farmaci cardiotonici hanno nella loro composizione derivati degli alcaloidi di
questa specie officinale.
Mucillagini:
Le mucillagini sono il prodotto di processi vegetativi vitali. Chimicamente sono polisaccaridi
eterogenei che, a contatto con l'acqua, si dilatano formando soluzioni colloidali viscose. Hanno
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una certa efficacia nel contrastare le infiammazioni delle vie respiratorie, le irritazioni del tubo
digerente e le infiammazioni intestinali. Alcune piante della famiglia delle Malvacee come l' altea
e la malva sono particolarmente ricche di mucillagini e per questo vengono usate per ridurre i
sintomi delle infiammazioni del cavo orale e faringeo.
Oli essenziali:
Sono sostanze oleose non solubili in acqua ma solubili in alcol, etere o solventi organici. La
costituzione chimica è molto complessa e varia. Ritroviamo idrocarburi, alcoli, aldeidi, chetoni,
fenoli. Gli oli essenziali sono dotati di elevata volatilità (soprattutto in vapore acqueo) e intenso
profumo. Si possono estrarre tramite distillazione in corrente di vapore, per spremitura della
scorza (in taluni frutti) o tramite l'utilizzo di solventi organici o grassi.
Gli oli essenziali sono dotati di diverse proprietà: alcuni sono antisettici, altri agiscono
sull'apparato cardiocircolatorio, respiratorio, nervoso, digerente, endocrino e urinario. Hanno
generalmente azione stimolante sulla pelle e sulle mucose e si associano agli oli essenziali
azioni espettoranti e fluidificanti. Sono molto utilizzati anche in campo cosmetico.
Sono, comunque, preparati non esenti da controindicazioni ed intolleranze anche serie per
l'azione irritante sulle mucose dei composti fenolici e neurotossica di alcuni composti terpenici.
Molte piante appartenenti alle famiglie delle Labiate (es. menta, salvia) ed Ombrellifere (es.
anice, finocchio) sono particolarmente ricche di oli essenziali.
Principi amari:
I principi amari appartengono a famiglie chimiche diverse fra loro, ma hanno in comune il
sapore fortemente amaro.
Alcuni di essi, ingeriti in dosi appropriate, aiutano la digestione aumentando l'emissione di
succhi gastrici.
Normalmente si preparano con una base alcolica.
I principi amari si trovano principalmente in piante delle famiglie delle Labiate e Composite.
Tannini:
Le sostanze tanniche o tannini sono un gruppo eterogeneo di composti poliidrossifenolici.
Sono solubili in acqua e alcol e sono presenti in grandi quantità nei vegetali. Cortecce, radici,
frutti, foglie e galle sono particolarmente ricchi di tannini. Hanno potere astringente e per questo
vengono utilizzati per curare le ferite e aumentare il potere cicatrizzante della pelle. Per uso
esterno si utilizzano per curare emorroidi, ferite, infiammazioni; per uso interno contrastano le
diaree e le enteriti. Purtroppo, a causa della loro composizione chimica, sono difficili da digerire
e possono provocare disturbi gastrointestinali se assunti in quantità elevate.
Informazioni in parte tratte da:
"Curarsi con le erbe e con le piante medicinali" Edizioni Demetra
"Curarsi con le erbe" di Laura Mantovani, Edizioni Artemisia
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