Appunti sui tipi di cellula 1) Cellula procariote ( = non ha il nucleo): tipica dei batteri; possono essere autotrofi e/o eterotrofi; possiedono anche una parete cellulare formata da sostanze tipiche. 2) Cellula eucariote ( = ha il nucleo): animale, vegetale e fungina; mentre sia la c. animale che quella fungina sono eterotrofe, quella vegetale è autotrofa. La c. vegetale si distingue da quella animale per almeno 3 caratteristiche: - parete cellulare formata da cellulosa; - vacuolo centrale; - cloroplasti. La c. fungina si distingue da quella vegetale per possedere: - la parete cellulare fatta per lo più di chitina e non di cellulosa; - la presenza nel citoplasma di gocciole di grassi e di glicogeno (tipico polisaccaride del regno animale, non presente nella cellula vegetale) con funzione di riserva; - la presenza di ife ( = filamenti che insieme costituiscono il corpo del fungo detto anche micelio) con o senza setti (micelio settato o m. cenocitico); - assenza dei cloroplasti. Autotrofi ed eterotrofi Negli eucarioti, gli organuli cellulari deputati alla produzione di energia sono i mitocondri e i cloroplasti, mentre nei procarioti tali processi avvengono a livello della membrana plasmatica. Gli organismi che dipendono da fonti esterne di molecole biologiche, per ricavare sia l’energia sia le molecole che servono come materiale da costruzione, sono chiamati eterotrofi (etero- deriva dalla parola greca che significa «altro» e trophé significa «nutrirsi»). Tutti gli animali e i funghi, come molti organismi unicellulari, sono eterotrofi. L'uomo è anch'esso eterotrofo ed ha bisogno di principi nutritivi suddivisi in ben 6 categorie differenti (glucidi, lipidi, protidi, acqua, vitamine, sali minerali). Sono detti invece autotrofi gli organismi che, letteralmente, «si nutrono da soli», cioè che non hanno bisogno di molecole biologiche complesse provenienti da fonti esterne per ricavare energia o da usare come materiali da costruzione. Gli autotrofi, infatti, sono in grado di sintetizzare le proprie molecole ricche di energia a partire da sostanze molto semplici. Ad esempio le piante, organismi fotosintetici, per la loro sopravvivenza necessitano fondamentalmente di CO2 + H2O (a loro volta liberate dalla respirazione) + luce solare (fotosintesi), più i sali minerali; la stessa fotosintesi produce C6H12O6 (glucosio) e O2, che sono il punto di partenza della respirazione. Alcuni semplici organismi unicellulari sono invece chemiosintetici: essi catturano l’energia liberata da particolari reazioni chimiche per attivare i loro processi vitali, anche in assenza di luce, come avviene per i batteri che vivono sul fondo degli oceani. prof. Luigi Cenerelli a.s. 2015-2016