Chiesa di Bologna Sussidio per l’adorazione eucaristica nelle giornate eucaristiche “Quarant’ore” Congresso Eucaristico Diocesano 2007 1 2 PRESENTAZIONE Nelle nostre parrocchie è felice consuetudine ritrovarsi ogni mese il primo giovedì o venerdì e la prima domenica per l’adorazione eucaristica, pregando particolarmente per le vocazioni. Il Centro Diocesano Vocazioni prepara annualmente schemi per l’animazione di questi momenti così importanti. Fra i vari appuntamenti che segnano il cammino delle nostre parrocchie un posto di rilievo è costituito dall’annuale esposizione prolungata nelle giornate eucaristiche, che tradizionalmente viene denominata “Quarant’ore”. È occasione provvidenziale per celebrare, adorare e meditare con più fede il Mistero Eucaristico1. Per facilitare l’adorazione eucaristica personale e comunitaria durante le “Quarant’ore” l’Ufficio Liturgico, dopo aver consultato la Commissione Diocesana per la Liturgia, ha predisposto questo sussidio, ove sono stati raccolti testi della Sacra Scrittura, del tesoro della Tradizione della Chiesa, di invocazioni e di canti. I testi delle letture sono suddivisi in due schemi: il primo intitolato “Mistero delle fede. Non i sensi, ma la fede prova questa verità”, e il secondo intitolato “La presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucaristia”. Nelle premesse vengono date alcune indicazioni celebrative sia per la Messa sia per l’adorazione eucaristica durante i giorni della solenne esposizione prolungata. Infatti le proposte dei due schemi di testi per le adorazioni eucaristiche sono collegate alle proposte di letture per le 1 Cfr Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico, n. 94. 3 celebrazioni eucaristiche. Si desidera così sottolineare come l’adorazione eucaristica sia il prolungamento della Messa. Questo libretto si affianca a quello predisposto con i testi per la Liturgia delle Ore nelle giornate delle “Quarant’ore”. Ai pastori e ai loro collaboratori è demandato il compito di utilizzare questo sussidio secondo le necessità delle comunità che servono per aiutare i fratelli e le sorelle a fare della celebrazione eucaristica il sole della propria vita. Bologna, 15 agosto 2007, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Don Amilcare Zuffi Direttore Ufficio Liturgico Diocesano 4 PREMESSE La celebrazione eucaristica 1. Nelle domeniche, solennità, feste, ferie d’Avvento dal 17 dicembre, mercoledì delle ceneri, lunedì e martedì e mercoledì della Settimana Santa, Ottava di Natale e di Pasqua, si utilizzano i formulari e le letture del Calendario Generale. 2. Nelle ferie d’Avvento fino al 16 dicembre, del Tempo di Natale a cominciare dal 2 gennaio, del Tempo di Quaresima, del Tempo di Pasqua dopo l’Ottava di Pasqua, si utilizzino: • formulari della Messa votiva dell’Eucaristia (cfr Messale Romano pp. 287; 839-840); • letture scelte fra i brani proposti nei cicli della solennità del SS.mo Corpo e Sangue di Cristo oppure fra i brani proposti dal Lezionario per le Messe “ad diversa” e votive (cfr pp. 400-435) seguendo, eventualmente, i suggerimenti indicati di seguito: 5 Proposte di letture per le Messe: schema A Fuori del Tempo Pasquale I Lettura: Deuteronomio 8,2-3.14-16 (Lezionario pag. 406 n. 4); Salmo 33 (Lezionario pag. 407); II Lettura: 1 Corinzi 11,23-26 (Lezionario pag. 413 n. 2); Vangelo: Giovanni 21,1-14 (Lezionario pp. 433-434 n. 8). I Lettura: 1 Re 19,4-8 (Lezionario pag. 408 n. 5); Salmo 22 (Lezionario pag. 409); II Lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. l); Vangelo: Luca 9,11-17 (Lezionario pp. 423-424 n. 2). I Lettura Esodo 16,2-4 12-15 (Lezionario pag. 402 n. 2); Salmo 77 (Lezionario pag. 403); II Lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3); Vangelo: Giovanni 6,24-35 (Lezionario pp. 428-429 n. 5). Nel Tempo Pasquale I Lettura : Atti 2,42-47 (Lezionario pag. 412 n. l); Salmo 144 (Lezionario pag.413); II Lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. l); Vangelo: Luca 24,13-35 (Lezionario pp. 425-426 n. 3). I Lettura : Atti 10,34.37-43 (Lezionario pag. 414 n. 2); Salmo 147 (Lezionario p. 415); II Lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3); Vangelo: Giovanni 6,51-59 (Lezionario pp. 431-432 n. 7). 6 Proposte di lettura per le Messe: schema B Fuori del Tempo Pasquale I lettura: Genesi 14,18-20 (Lezionario pag. 400 n .1); Salmo 109 (Lezionario pag. 401); II lettura: 1 Corinzi 10,16-17 (Lezionario pag. 416 n. 1); Vangelo: Marco 14,12-16.22-26 (Lezionario pp. 422-423 n. 1). I lettura: Esodo 24, 3-8 (Lezionario pag. 404 n. 3); Salmo 115 (Lezionario pag. 405); II lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3); Vangelo: Giovanni 6,1-15 (Lezionario pp. 427-428 n.4). I lettura: Proverbi 9, 2-6 (Lezionario pag. 411); Salmo 147 (Lezionario pag. 411); II lettura: 1 Corinzi 11, 23-26 (Lezionario pag. 418 n. 2); Vangelo: Giovanni 6, 41-52 (Lezionario pp. 430-431 n.6 ). Nel Tempo Pasquale I lettura: Atti 2, 42-47 (Lezionario pag. 412 n. 1); Salmo 144 (Lezionario pag. 413); II lettura: Ebrei 9,11-15 (Lezionario pag. 420 n. 3); Vangelo: Giovanni 6, 51-59 (Lezionario pp. 431-432 n.7). I lettura: Atti 10, 34. 37-43 (Lezionario pag. 414 n.2); Salmo 147 (Lezionario pag. 415); II lettura: 1 Corinzi 11, 23-26 (Lezionario pag. 418 n. 2); Vangelo: Giovanni 21, 1-14 (Lezionario pp. 433-434 n.8). 7 3. Nelle ferie del Tempo Ordinario si utilizzino: • formulari della Messa votiva dell’Eucaristia (cfr Messale Romano pp. 287; 839-840); • letture scelte fra i brani proposti nei cicli della solennità del SS.mo Corpo e Sangue di Cristo oppure fra i brani proposti dal Lezionario per le Messe “ad diversa” e votive (cfr pp. 400-435), seguendo eventualmente gli schemi suggeriti al numero precedente. La Liturgia delle Ore 1. Nelle domeniche, solennità, feste, ferie d’Avvento dal 17 dicembre, mercoledì delle ceneri, lunedì e martedì e mercoledì della Settimana Santa, Ottava di Natale e di Pasqua, si utilizzano i formulari e le letture del Calendario Generale. 2. Nelle ferie d’Avvento fino al 16 dicembre, del Tempo di Natale a cominciare dal 2 gennaio, del Tempo di Quaresima, del Tempo di Pasqua dopo l’Ottava di Pasqua, del Tempo Ordinario, si potranno utilizzare i testi riportati nel presente sussidio. L’adorazione eucaristica 1. Durante la celebrazione della Messa non si può fare l’esposizione e l’adorazione eucaristica. 2. È bene alternare momenti di adorazione silenziosa e personale a momenti di adorazione comunitaria. 8 3. Le adorazioni comunitarie guidate prevedano tempi di silenzio alternati a canti, letture bibliche, salmi, preghiere litaniche, brevi monizioni, letture patristiche. La processione eucaristica Nei luoghi ove le “Quarant’ore” terminano abitualmente con una processione eucaristica, per la benedizione conclusiva si tenga presente quanto indicato nel Benedizionale (cfr pp. 51-54). 9 TESTI PER L’ADORAZIONE EUCARISTICA 10 Schema A Mistero della fede: Non i sensi, ma la fede prova questa verità Gli schemi qui proposti andranno integrati con preghiere, canti e litanie (cfr appendice pp. 49-86). 1. PRIMA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 11, 23-26 Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Rit. Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza. Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? – 11 Dal Salmo 115 Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Rit. Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. Sì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella; hai spezzato le mie catene. Rit. Offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. Rit. SECONDA LETTURA Dalle «Catechesi» di Gerusalemme Cat 22, Mist 4, 13-6.9 II Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: Prendete e mangiate: questo è il mio corpo. E preso il calice rese grazie, e disse: Prendete e bevete; questo è il mio sangue (cfr Mt 25, 26; 1 Cor 11, 23). Poiché egli ha proclamato e detto del pane: «Questo è il mio corpo», chi oserà ancora dubitare? E poiché egli ha affermato e detto: «Questo è il mio sangue» chi mai dubiterà, affermando che non è il suo sangue? Perciò riceviamoli con tutta certezza come corpo e sangue di Cristo. Nel segno del pane ti vien dato il corpo e nel segno del vino ti vien dato il sangue, perché, ricevendo il corpo e il sangue di Cristo, tu diventi concorporeo e consanguineo di Cristo. Avendo ricevuto in noi il suo corpo e il suo sangue, ci trasformiamo in portatori di Cristo, anzi, secondo san Pietro, diventiamo consorti della natura divina. Un giorno Cristo, 12 disputando con i giudei, disse: Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue, non avrete in voi la vita (cfr Gv 6, 53). E poiché quelli non capirono nel giusto senso spirituale le cose dette, se ne andarono via urtati, pensando che li esortasse a mangiare le sue carni. C’erano anche nell’Antica Alleanza i pani dell’offerta, ma poiché appartenevano all’Antico Testamento, ebbero termine. Nel Nuovo Testamento c’è un pane celeste e una bevanda di salvezza, che santificano l’anima e il corpo. Come infatti il pane fa bene al corpo, così anche il Verbo giova immensamente all’anima. Perciò non guardare al pane e al vino eucaristici come se fossero semplici e comuni elementi. Sono il corpo e il sangue di Cristo, secondo l’affermazione del Signore. Anche se i sensi ti fanno dubitare, la fede deve renderti certo e sicuro. Bene istruito su queste cose e animato da saldissima fede, credi che quanto sembra pane, pane non è, anche se al gusto è tale, ma Corpo di Cristo. Credi che quanto sembra vino, vino non è, anche se così si presenta al palato, ma Sangue di Cristo. Di queste divine realtà già in antico Davide diceva nei salmi: “L’olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore” (Sal 103, 15). Ebbene sostieni la tua anima, prendendo quel pane come pane spirituale, e fa’ brillare il volto della tua anima. Voglia il cielo che col volto illuminato da una coscienza pura, contempli la gloria del Signore come in uno specchio, e proceda di gloria in gloria, in Cristo Gesù, Signore nostro. A lui onore, potestà e gloria nei secoli dei secoli. Amen. 13 2. PRIMA LETTURA Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo 3, 14.20-22 Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assise presso il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese». Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Is l2, 2-6 Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza. Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. Rit. Lodate il Signore, invocate il suo nome; manifestate tra i popoli le sue meraviglie, proclamate che il suo nome è sublime. Rit. Cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi, ciò sia noto in tutta la terra. Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele. Rit. 14 SECONDA LETTURA Dal trattato “Contro le eresie “ di sant’Ireneo, vescovo Lib. 5, 2, 2-3 Se la carne non viene salvata, allora né il Signore ci ha redenti col suo sangue, né il calice dell’Eucaristia è la comunione del suo sangue, né il pane che spezziamo è la comunione del suo corpo. Il sangue infatti non viene se non dalle vene e dalla carne e da tutta la sostanza dell’uomo nella quale veramente si è incarnato il Verbo di Dio. Ci ha redenti con il suo sangue, come dice anche l’Apostolo: in lui abbiamo la redenzione e la remissione dei peccati per mezzo del suo sangue (cfr Ef 1, 7). Noi siamo sue membra, ma siamo nutriti dalle cose create, che egli stesso mette a nostra disposizione, facendo sorgere il suo sole e cadere la pioggia come vuole. Questo calice, che viene dalla creazione, egli ha dichiarato che è il suo sangue, con cui alimenta il nostro sangue. Così pure questo pane, che viene dalla creazione, egli ha assicurato che è il suo corpo con cui nutre i nostri corpi. Il vino mescolato nel calice e il pane confezionato ricevono la Parola di Dio e diventano Eucaristia, cioè Corpo e Sangue di Cristo. Da essi è alimentata e prende consistenza la sostanza della nostra carne. E allora come possono alcuni affermare che la carne non è capace di ricevere il dono di Dio, cioè la vita eterna, quando viene nutrita dal Sangue e dal Corpo di Cristo, al quale appartiene come parte delle sue membra? Lo dice l’Apostolo nella lettera agli Efesini: «Siamo membra del suo corpo» (Ef 5, 30) della sua carne e delle sue ossa (cfr Gn 2, 2-3); e queste cose non le dice di un uomo spirituale e invisibile - uno spirito infatti non ha né ossa né carne (cfr Lc 24, 39) - ma di un uomo vero, che consta di carne, nervi e ossa, e che viene 15 alimentato dal calice che è il Sangue di Cristo e sostenuto dal pane, che è il Corpo di Cristo. Il tralcio della vite, piantato in terra porta frutto a suo tempo, e il grano di frumento caduto nella terra, e in essa dissolto, risorge moltiplicato per virtù dello Spirito di Dio, che abbraccia ogni cosa. Tutto questo poi dalla Sapienza è messo a disposizione dell’uomo e, ricevendo la Parola di Dio, diventa Eucaristia, cioè Corpo e Sangue di Cristo. Così anche i nostri corpi, nutriti dall’Eucaristia, deposti nella terra e andati in dissoluzione, risorgeranno a suo tempo, perché il Verbo dona loro la risurrezione, a gloria di Dio Padre. Egli circonda di immortalità questo corpo mortale, elargisce gratuitamente l’incorruzione alla carne corruttibile. In questa maniera la forza di Dio si manifesta pienamente nella debolezza degli uomini. 3. PRIMA LETTURA Dal vangelo secondo Giovanni 15, 1-8 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 16 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Parola del Signore. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 103 Rit. Per tua grazia, Signore germoglia la terra. Benedici il Signore, anima mia. Signore, mio Dio, quanto sei grande! Rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto. Rit. Fai crescere il fieno per gli armenti e l’erba al servizio dell’uomo, perché tragga alimento dalla terra: il vino che allieta il cuore dell’uomo; l’olio che fa brillare il suo volto e il pane che sostiene il suo vigore. Rit. Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature. Rit. Tutti da te aspettano che dia loro il cibo in tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni. Rit. 17 SECONDA LETTURA Dai «Trattati» di san Gaudenzio di Brescia, vescovo Tratt. 2 Cristo è lui solo che è morto per tutti. È lui il medesimo che si trova nel sacramento del pane e del vino anche se sono molte le assemblee nelle quali si riunisce la Chiesa. È il medesimo che immolato ricrea, creduto vivifica, consacrato santifica i consacranti. La carne del sacrificio è quella dell’Agnello divino, il sangue è quello suo. Infatti il Pane disceso dal cielo ha detto: “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 6, 51). Molto giustamente il suo sangue viene indicato anche sotto il segno del vino. Lo disse egli stesso nel vangelo: «Io sono la vera vite» (Gv 15, 1). Il vino offerto nella Messa come sacramento della passione di Cristo è il suo sangue. Per questa ragione il patriarca Giacobbe aveva profetizzato di Cristo, dicendo: Egli laverà nel vino la sua veste e nel sangue dell’uva il suo mantello (cfr Gn 49, 11). Avrebbe infatti lavato nel proprio sangue la veste del nostro corpo, di cui egli stesso si era rivestito. Egli, creatore e signore di tutte le cose, produce il pane dalla terra e dal pane produce sacramentalmente il suo corpo, poiché lo ha promesso e lo può fare. Egli inoltre che ha fatto dell’acqua vino, del vino fa il suo sangue: «È la Pasqua del Signore» (Es 12, 11), cioè il passaggio del Signore. Queste parole ti ammoniscono di non credere terrestre quello che è diventato celeste. Il Signore “passa” nella realtà terrestre e la fa suo Corpo e suo Sangue. Quello che ricevi è il corpo di colui che è pane celeste e il sangue di colui che è la sacra vite. Infatti mentre porgeva ai suoi discepoli il pane consacrato e il vino, così disse: «Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue» (Mt 26, 26-27). Crediamo 18 dunque a colui al quale ci siamo affidati: la verità non conosce menzogna. Quando infatti diceva alle turbe sbigottite che il suo corpo era da mangiare e il suo sangue da bere, molti sussurravano: «Questo linguaggio è duro, chi può intenderlo?» (Gv 6, 60). Per cancellare con il fuoco celeste quei pensieri aggiunse: «È lo Spirito che da la vita; la carne invece non giova a nulla. Le parole che vi ho dette, sono spirito e vita» (Gv 6, 63). 4. PRIMA LETTURA. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippèsi 2, 1-13 Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è conforto derivante dalla carità, se c’è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con l’unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma piuttosto quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 19 Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che e al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre. Quindi miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 117 Rit. Rendiamo grazie a Dio nostro Salvatore. La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo; ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Rit. Dona, Signore, la tua salvezza, dona, Signore, la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore; Dio, il Signore è nostra luce. Rit. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Celebrate il Signore, perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. 20 Rit. SECONDA LETTURA Dalle «Opere» di san Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa Opusc 57, 1-4 L’Unigenito Figlio di Dio, volendoci partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura e si fece uomo per far di noi da uomini dèi. Tutto quello che assunse, lo valorizzò per la nostra salvezza. Offrì infatti a Dio Padre il suo corpo come vittima sull’altare della croce per la nostra riconciliazione. Sparse il suo sangue facendolo valere come prezzo e come lavacro, perché, redenti dalla umiliante schiavitù, fossimo purificati da tutti i peccati. Perché rimanesse in noi, infine, un costante ricordo di così grande beneficio, lasciò ai suoi fedeli il suo Corpo in cibo e il suo Sangue come bevanda, sotto le specie del pane e del vino. O inapprezzabile e meraviglioso convito, che dà ai commensali salvezza e gioia senza fine! Che cosa mai vi può essere di più prezioso? Non ci vengono imbandite le carni dei vitelli e dei capri, come nella legge antica, ma ci viene dato in cibo Cristo, vero Dio. Che cosa di più sublime di questo sacramento? Nessun sacramento in realtà è più salutare di questo: per sua virtù vengono cancellati i peccati, crescono le buone disposizioni, e la mente viene arricchita di tutti i carismi spirituali. Nella Chiesa l’Eucaristia viene offerta per i vivi e per i morti, perché giovi a tutti, essendo stata istituita per la salvezza di tutti. Nessuno infine può esprimere la soavità di questo sacramento. Per mezzo di esso si gusta la dolcezza spirituale nella sua stessa fonte e si fa memoria di quella altissima carità, che Cristo ha dimostrato nella sua passione. 21 Egli istituì l’Eucaristia nell’ultima cena, quando, celebrata la Pasqua con i suoi discepoli, stava per passare dal mondo al Padre. L’Eucaristia è il memoriale della passione, il compimento delle figure dell’Antica Alleanza, la più grande di tutte le meraviglie operate dal Cristo, il mirabile documento del suo amore immenso per gli uomini. 5. PRIMA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 2, 19-22 Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito. Parola di Dio. SALMO RESPONSOR1ALE Salmo 121 Rit. Costruisci, Signore, l’unità del tuo popolo. Quale gioia, quando mi dissero: « Andremo alla casa del Signore ». E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! Gerusalemme è costruita come città salda e compatta. – 22 Rit. Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore. Rit. Salgono, secondo la legge di Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i seggi del giudizio, i seggi della casa di Davide. Rit. Domandate pace per Gerusalemme: sia pace a coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi. Rit. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: « Su di te sia pace! ». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. Rit. SECONDA LETTURA Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo 272 Disc. Ciò che voi vedete sull’altare, l’avete già visto la scorsa notte, ma non sapete ancora ciò che è veramente: voi ne ignorate il profondo significato sacramentale. Quello che voi vedete è un pane e un calice: i vostri occhi ve lo fanno vedere. Ma la vostra fede deve ancora apprendere che questo pane è il Corpo di Cristo; questo calice (o piuttosto ciò che il calice contiene), è il Sangue di Cristo. Questo breve enunciato deve essere sufficiente alla vostra fede. Ma la fede chiede di essere illuminata: se voi non credete, dice il profeta, non comprenderete. Siete in diritto di dirmi ora: voi ci ordinate di credere: bene, ma spiegateci quel che ci dite di credere, perché 23 noi possiamo comprendere. E io immagino ciò che ciascuno di voi può pensare: sappiamo benissimo come nostro Signore Gesù Cristo ha preso carne umana, è nato dalla Vergine Maria. È stato allattato e nutrito come un piccolo bambino; è cresciuto; è arrivato all’età adulta; è stato messo a morte sulla croce; è stato deposto dalla croce e messo nella tomba; è risuscitato il terzo giorno; nel giorno da lui stabilito è salito al cielo e vi ha portato il suo corpo; e di là ritornerà a giudicare i vivi e i morti; là siede alla destra del Padre. Come può dunque il pane essere il suo Corpo? Come può il calice, o meglio ciò che il calice contiene, essere il suo Sangue? Tali cose, fratelli, si chiamano sacramenti, perché il loro senso profondo non è quello che i sensi ci mostrano. Ciò che noi vediamo non è altro che l’apparenza materiale; ciò che noi dobbiamo comprendere, è il contenuto spirituale. Se voi volete avere la conoscenza del Corpo di Cristo, ascoltate l’Apostolo: Siete voi stessi il corpo e le membra di Cristo. Se dunque voi siete il corpo e le membra di Cristo, allora sulla mensa del Signore vi è il vostro proprio segno sacramentale: voi ricevete il segno sacramentale di ciò che voi siete. E voi rispondete “Amen” proprio a ciò che voi siete, dando con ciò il vostro assenso. Siate dunque ciascuno un membro del corpo di Cristo, perché il vostro “Amen” non sia menzognero. Ma perché è stato scelto il pane come segno? Non vi darò una spiegazione mia: ascoltiamo l’Apostolo. Quando egli parla di questo sacramento, dice: Poiché c’è un solo pane, noi tutti formiamo un solo corpo. Comprendete tutto ciò e rallegratevi: questo vuoi dire unità, verità, pietà, carità. Un solo pane: quale è dunque questo pane? È la moltitudine riunita in un solo corpo. Il pane, voi lo sapete, non è fatto di un solo grano di frumento, ma di molti. Quando sono stati pronunciati su di voi gli 24 esorcismi, voi siete stati anche macinati. Quando siete stati battezzati, voi siete stati impastati insieme con quell’acqua per diventare una sola pasta; quando avete ricevuto il fuoco dello Spirito Santo, voi siete stati insieme cotti nel forno. Siate dunque veramente ciò che siete, e ricevete ciò che siete. Ecco quanto l’Apostolo dice del pane. Egli poi ci insegna sufficientemente come dobbiamo intendere il calice, anche se non lo dice. In effetti ciò che vale per l’apparenza visibile del pane, vale anche per quella del vino. Voi sapete, fratelli, come si fa il vino. Il ceppo di vite porta molti grappoli, ma il loro succo si riunisce per formare un solo liquore. Così dunque Cristo nostro Signore ci dà un segno di ciò che noi siamo; egli vuole che noi viviamo uniti con lui: è il segno sacramentale della nostra pace e della nostra unità che egli consacra sulla mensa. 6. PRIMA LETTURA Dal libro del profeta Ezechiele 34, 11-16 Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge, quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi, dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. 25 Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d’Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata; avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Salmo 22 Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Rit. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Rit. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. Rit. 26 SECONDA LETTURA Dai «Discorsi sul Cantico dei cantici» di san Bernardo, abate cfr. Disc.31, 8-10 Come diciamo che presso i nostri padri c’erano l’ombra e la figura, mentre a noi risplende per grazia la stessa verità di Cristo presente nella carne, così non possiamo negare che anche noi, rispetto al secolo futuro, viviamo, per così dire, nell’ombra della verità, come dice l’Apostolo: «La nostra coscienza è imperfetta, imperfetta la nostra profezia» (1 Cor 13, 9) e anche: «Non ritengo ancora di esservi giunto» (Fil 3, 13). Come può non esserci differenza tra colui che cammina nella fede e chi è già nella visione? Il giusto, dunque, vive di fede, il beato esulta nella visione; perciò l’uomo santo vive sulla terra nell’ombra di Cristo; l’angelo santo in cielo, esulta nello splendido lume della gloria. È provvidenziale l’ombra della fede: essa tempera i riflessi all’occhio annebbiato e lo prepara a sostenere la luce; sta scritto infatti: Con la fede purifica i cuori (cfr At 15, 9). La fede dunque non soffoca la luce, ma la filtra. L’ombra della fede conserva per me, in un ripostiglio sicuro, proprio tutto quello che gli angeli vedono apertamente, per rivelarmelo a suo tempo. Anche la madre del Signore viveva all’ombra della fede; tanto che a lei fu detto: «Te beata che hai creduto» (cfr Lc 1, 45). Accolse nel suo seno l’ombra preziosa del corpo di Cristo quando udì: «Su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo» (Lc 1, 34). E non è un’ombra comune quella che viene formata dalla potenza dell’Altissimo. C’è infatti una tale forza nella carne di Cristo mentre si fa ombra per la Vergine, che, cosa impossibile a una donna mortale, essa, concepito un corpo vivificante, accolse nel suo grembo la presenza della divina maestà e ne sostenne la luce inaccessibile. 27 Forza da cui ogni altra forza contraria è vinta. Forza e ombra che scaccia i demoni, protegge gli uomini; forza che dà vita, ombra che dà sollievo. Viviamo perciò nell’ombra di Cristo, noi che camminiamo nella fede e ci nutriamo della sua carne per avere la vita. La carne di Cristo è veramente cibo. E chi sa che proprio per questo egli non sia presentato in questo passo nell’immagine di un pastore a cui la sposa si volge per chiedergli: “Dimmi dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al meriggio” (Ct 1, 7). Buon pastore è quello che da la vita per le sue pecore! La vita per loro, la carne a loro: quella in riscatto, questa in cibo. Cosa veramente stupenda! Egli è pastore, Egli è pascolo, Egli è salvezza. 28 Schema B La presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucaristia Gli schemi qui proposti andranno integrati con preghiere, canti e litanie (cfr appendice pp. 49-86). 1. PRIMA LETTURA Dal vangelo secondo Marco 6, 34-44 In quel tempo, Gesù vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi sull’erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al ciclo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 29 Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Parola del Signore. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 106 Rit. Ascolta, Signore, il grido dei poveri. Celebrate il Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. Lo dicano i riscattati del Signore, che egli liberò dalla mano del nemico e radunò da tutti i paesi, dall’oriente e dall’occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno. Rit. Vagavano nel deserto, nella steppa, non trovavano il cammino per una città dove abitare. Erano affamati e assetati, veniva meno la loro vita. Rit. Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. Li condusse sulla via retta, perché camminassero verso una città dove abitare. Rit. Ringrazino il Signore per la sua misericordia, per i suoi prodigi a favore degli uomini; poiché saziò il desiderio dell’assetato, e l’affamato ricolmò di beni. Rit. 30 SECONDA LETTURA Dal «Trattato sui misteri» di sant’Ambrogio, vescovo Cfr nn. 52-54.58 Noi constatiamo che la grazia ha maggiore efficacia della natura. Che dire della benedizione data da Dio stesso, dove agiscono le parole medesime del Signore e Salvatore? Giacché questo sacramento che tu ricevi si compie con la parola di Cristo. A proposito delle creature di tutto l’universo tu hai detto: «Egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste» (Sal 32, 9). La parola di Cristo, dunque, che ha potuto creare dal nulla quello che non esisteva, non può cambiare le cose che sono in ciò che non erano? Infatti non è meno difficile dare alle cose un’esistenza che cambiarle in altre? Ma perché servirci di argomentazioni? Serviamoci dei suoi esempi e proviamo la verità del mistero con il mistero stesso della Incarnazione. Forse che fu seguito il corso ordinario della natura quando Gesù Signore nacque da Maria? È chiaro che la Vergine ha generato al di fuori dell’ordine della natura. Ebbene, quello che noi ripresentiamo è il corpo nato dalla Vergine. È la vera carne di Cristo che fu crocifissa, che fu sepolta. È dunque veramente il sacramento della sua carne. Lo stesso Signore Gesù proclama: «Questo è il mio corpo». Prima della benedizione delle parole celesti il termine indica un particolare elemento. Dopo la consacrazione ormai designa il Corpo e il Sangue di Cristo. Egli stesso lo chiama suo sangue. Prima della consacrazione lo si chiama con altro nome. Dopo la consacrazione è detto sangue. E tu dici: «Amen», cioè, «È così». Ciò che pronunzia la bocca, lo affermi lo spirito. Ciò che enuncia la parola, lo senta il cuore. Anche la Chiesa, vedendo una grazia così grande, esorta i suoi figli, esorta i suoi intimi ad accorrere ai sacramenti dicendo: 31 «Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, o cari» (Ct 5, 1). In quel sacramento c’è Cristo, perché è il Corpo di Cristo. Non è dunque un cibo corporale, ma un nutrimento spirituale. Questo nutrimento rinsalda il nostro cuore e questa bevanda «allieta il cuore dell’uomo» (Sal 103, 15). 2. PRIMA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini Fratelli, benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto, nella sua benevolenza, aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: 32 1, 3-10 il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 32 Rit. Della grazia del Signore è piena la terra. Esultate, giusti, nel Signore: ai retti si addice la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Rit. Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la terra. Rit. Il piano del Signore sussiste per sempre, i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede. Rit. Ecco, l’occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Rit. L’anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo. In lui gioisce il nostro cuore e confidiamo nel suo santo nome. Rit. 33 SECONDA LETTURA Dalla Lettera enciclica «Dominum et vivificantem» di Giovanni Paolo II, papa Cfr nn. 61-62 La più completa espressione sacramentale della «dipartita» di Cristo per mezzo del mistero della Croce e della Risurrezione è l’Eucaristia. In essa si realizza ogni volta sacramentalmente la sua venuta, la sua presenza salvifica: nel sacrificio e nella comunione. Si realizza per opera dello Spirito Santo, all’interno della sua propria missione. Mediante l’Eucaristia lo Spirito Santo realizza quel «rafforzamento dell’uomo interiore» di cui parla la lettera agli Efesini. Mediante l’Eucaristia le persone e le comunità, sotto l’azione del Paràclito consolatore, imparano a scoprire il senso divino della vita umana, richiamato dal Concilio: quel senso, per cui Gesù Cristo «svela pienamente l’uomo all’uomo», suggerendo «una certa similitudine tra l’unione delle Persone divine e l’unione dei figli di Dio nella verità e nella carità». Una tale unione si esprime e si realizza specialmente mediante l’Eucaristia, nella quale l’uomo, partecipando al sacrificio di Cristo, che tale celebrazione attualizza, impara anche a «ritrovarsi attraverso un dono di sé», nella comunione con Dio e con gli altri uomini, suoi fratelli. Per questo i primi cristiani, sin dai giorni successivi alla discesa dello Spirito Santo, «erano assidui nella frazione del pane e nelle preghiere», formando in questo modo una comunità unita nell’insegnamento degli apostoli. Così essi «riconoscevano» che il loro Signore, risorto e già asceso al cielo, nuovamente veniva in mezzo a loro, nella comunità eucaristica della Chiesa e per suo mezzo. Guidata dallo Spirito Santo, la Chiesa sin dall’inizio espresse e confermò se stessa mediante l’Eucaristia. E così è stato sempre, in tutte le generazioni 34 cristiane fino ai nostri tempi, fino a questa vigilia del compimento del secondo Millennio cristiano. Certo, dobbiamo, purtroppo, constatare che questo Millennio, ormai trascorso, è stato quello delle grandi separazioni tra i cristiani. Tutti i credenti in Cristo, dunque, sull’esempio degli Apostoli, dovranno mettere ogni impegno nel conformare pensiero e azione alla volontà dello Spirito Santo, «principio di unità della Chiesa», affinché tutti i battezzati in un solo Spirito per costituire un solo corpo, si ritrovino fratelli uniti nella celebrazione della medesima Eucaristia, «sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità!». 3. PRIMA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei 12, 18-19.22-24 Fratelli, voi non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola. Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a mirìadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell’aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele. Parola di Dio. 35 SALMO RESPONSORIALE Salmo 99 Rit. Beato il popolo che appartiene al Signore. Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza. Rit. Riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. Rit. Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome. Rit. Buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione. Rit. SECONDA LETTURA Dalle «Orazioni» attribuite a santa Brigida Oraz. 2; Revelationum S. Birgittae libri 2; Roma 1628, pp. 408-410 Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver predetto prima del tempo la tua morte, per aver trasformato in modo mirabile, durante l’ultima Cena, del pane materiale nel tuo corpo glorioso, per averlo distribuito amorevolmente agli apostoli in memoria della tua degnissima passione, per aver lavato loro i piedi con le tue mani sante e preziose, dimostrando così l’immensa grandezza della tua umiltà. Onore a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver sudato sangue dal tuo corpo innocente nel timore della passione e della 36 morte, operando tuttavia la nostra redenzione che desideravi portare a compimento, mostrando così chiaramente il tuo amore per il genere umano. Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato condotto da Caifa e per aver permesso nella tua umiltà, tu che sei giudice di tutti, di essere sottoposto al giudizio di Pilato. Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere stato deriso quando, rivestito di porpora, sei stato coronato di spine acutissime, e per aver sopportato con infinita pazienza che il tuo volto glorioso fosse coperto di sputi, che i tuoi occhi fossero velati, che la tua faccia fosse percossa pesantemente dalle mani sacrileghe di uomini iniqui. Lode a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver permesso con tanta pazienza di essere legato alla colonna, di essere flagellato in modo disumano, di essere condotto coperto di sangue al giudizio di Pilato, di esserti mostrato come un agnello innocente condotto all’immolazione. Onore a te, Signor mio Gesù Cristo, per esserti lasciato condannare nel tuo santo corpo, ormai tutto inondato di sangue, alla morte di croce; per aver portato con dolore la croce sulle tue sacre spalle, e per aver voluto essere inchiodato al legno del patibolo dopo essere stato trascinato crudelmente al luogo della passione e spogliato delle tue vesti. Onore a te, Signore Gesù Cristo, per aver rivolto umilmente, in mezzo a tali tormenti, i tuoi occhi colmi di amore e di bontà alla tua degnissima Madre, che mai conobbe il peccato, né mai consentì alla più piccola colpa, e per averla consolata affidandola alla protezione fedele del tuo discepolo. 37 Benedizione eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver dato, durante la tua mortale agonia, la speranza del perdono a tutti i peccatori, quando hai promesso misericordiosamente la gloria del paradiso al ladrone che si era rivolto a te. Lode eterna a te, Signor mio Gesù Cristo, per ogni ora in cui hai sopportato per noi peccatori sulla croce le più grandi amarezze e sofferenze; infatti i dolori acutissimi delle tue ferite penetravano orribilmente nella tua anima beata e trapassavano crudelmente il tuo cuore sacratissimo, finché, venuto meno il cuore, esalasti felicemente lo spirito e, inclinato il capo, lo consegnasti in tutta umiltà nelle mani di Dio Padre, rimanendo poi, morto, tutto freddo nel corpo. Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver redento le anime col tuo sangue prezioso e con la tua santissima morte, e per averle misericordiosamente ricondotte dall’esilio alla vita eterna. Sii benedetto, Signor mio Gesù Cristo, per aver lasciato che la lancia ti perforasse, per la nostra salvezza, il fianco e il cuore, e per il sangue prezioso e l’acqua che da quel fianco sono sgorgati per la nostra redenzione. Gloria a te, Signor mio Gesù Cristo, per aver voluto che il tuo corpo benedetto fosse deposto dalla croce ad opera dei tuoi amici, fosse consegnato nelle braccia della tua addolorata Madre e da lei avvolto in panni, e che fosse rinchiuso nel sepolcro e custodito dai soldati. Onore eterno a te, Signor mio Gesù Cristo, per essere risuscitato dai morti il terzo giorno e per esserti incontrato vivo con chi ha prescelto; per essere salito, dopo quaranta giorni, al cielo, alla vista di molti, e per aver collocato 38 lassù, tra gli onori, i tuoi amici che avevi liberati dagli inferi. Giubilo e lode eterna a te, Signore Gesù Cristo, per aver mandato nel cuore dei discepoli lo Spirito Santo e per aver comunicato al loro spirito in immenso e divino amore. Sii benedetto, lodato e glorificato nei secoli, mio Signore Gesù, che siedi sul trono nel tuo regno dei cieli, nella gloria della tua maestà, corporalmente vivo con tutte le tue santissime membra, che prendesti dalla carne della Vergine. E così verrai nel giorno del giudizio per giudicare le anime di tutti i vivi e di tutti i morti: tu che vivi e regni col Padre e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen. 4. PRIMA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei 9, 11-15 Fratelli, Cristo, venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue, procurandoci così una redenzione eterna. Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca sparsi su quelli che sono contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire il Dio vivente? 39 Per questo egli è mediatore di una Nuova Alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che è stata promessa. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Salmo 22 R. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Rit. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Rit. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. Rit. 40 SECONDA LETTURA Dai «Trattati sul Vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo Cfr Tratt. 26, 14-16 Allora i giudei presero a discutere tra loro, dicendo: Come può darci costui la sua carne da mangiare? (Gv 6, 53). Discutevano tra loro perché non riuscivano ad intendere il pane della concordia, e non volevano accettarlo; poiché coloro che mangiano un tale pane, non litigano tra loro, appunto perché essendoci un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo. E per mezzo di questo pane Dio fa abitare in una medesima casa coloro che possiedono un medesimo spirito (Sal 67, 7). Poiché, litigando tra loro, si domandano come possa il Signore dare in cibo la sua carne, non stanno a sentire; ma egli soggiunge ancora: In verità, in verità vi dico: se non mangerete la carne del Figlio dell’uomo e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Voi non sapete come si possa mangiare né quale sia la maniera di mangiare questo pane: tuttavia se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Egli non diceva queste cose a dei morti, ma a dei vivi. E affinché essi, credendo che parlava di questa vita, non riprendessero a litigare, così prosegue: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna. Per contro, non ha questa vita, chi non mangia questo pane e non beve questo sangue. Senza di questo pane possono, sì, gli uomini avere la vita temporale, ma la vita eterna assolutamente non possono averla. Chi, dunque, non mangia la sua carne e non beve il suo sangue, non ha in sé la vita, che invece ha chi mangia la sua carne e beve il suo sangue. Nell’uno e nell’altro caso vale l’aggettivo eterno. Non è così di questo pane che serve a sostentare la 41 vita temporale. Chi non mangia di questo pane non vive: il che però non significa che chi ne mangia vivrà. Accade, infatti, che molti di quelli che mangiano, chi per vecchiaia, chi per malattia, chi per altro motivo, muoiono. Questo non succede con quel pane e con quella bevanda, che sono il Corpo e il Sangue del Signore. Chi non ne mangia non ha la vita; chi ne mangia ha la vita, e la vita eterna. Il Signore, però, affinché non si creda che siccome con questo cibo e con questa bevanda ci è stata promessa la vita eterna, mangiandone si possa anche sfuggire alla morte del corpo, si è degnato chiarire questo eventuale malinteso. Infatti dopo aver detto: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna, subito aggiunge: E io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Gv 6, 55), affinché intanto abbia la vita eterna secondo lo Spirito, e viva nella pace riservata agli spiriti dei santi; e quanto al corpo, non viene privato della vita eterna, ma deve attendere la risurrezione dei morti, che avverrà nell’ultimo giorno. 5. PRIMA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 5, 5-11 Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 42 Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriarne pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 39 Rit. Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte. Ho sperato: ho sperato nel Signore ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Rit. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto. Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: «Ecco, io vengo. Rit. Sul rotolo del libro, di me è scritto di compiere il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero, la tua legge è nel profondo del mio cuore ». Rit. Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. Rit. 43 SECONDA LETTURA Dal «Commento al Vangelo di Giovanni » di san Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa Possiamo considerare quattro cose riguardo al sacramento dell’Eucaristia: le specie eucaristiche, l’autorità di colui che ha istituito questo mistero, la verità del sacramento e la sua utilità. La specie del sacramento, che qui è il pane: Venite, e mangiate il mio pane (Pro 9, 5). Ed è il pane per questa ragione: l’Eucaristia è il sacramento del Corpo di Cristo: ma corpo di Cristo è la Chiesa, nella quale i molti fedeli diventano l’unità di un solo corpo; l’Eucaristia perciò è il sacramento dell’unità della Chiesa: tutti siamo un unico corpo (Rm 12, 5). Ora poiché il pane è formato da diversi grani, per questo è opportuno che specie di questo sacramento sia il pane. L’autore di questo sacramento cioè il Cristo: benché infatti sia un sacerdote a consacrare, è il Cristo stesso a dare efficacia alla celebrazione sacramentale, anzi il sacerdote non consacra se non in persona di Cristo. Ed è per questa ragione che mentre negli altri sacramenti il sacerdote parla con parole proprie - cioè della Chiesa - in questo sacramento usa le parole del Cristo stesso; poiché, come il Cristo per volontà propria diede il proprio corpo alla morte così per virtù propria dà se stesso in cibo: Prese il pane, benedisse, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiate questo è il mio corpo (Mt 26, 26) - perciò dice: Che «io » darò. La verità di questo sacramento Gesù la dichiara dicendo: È la mia carne. Non dice «Significa la mia carne», ma «È» la mia carne; poiché effettivamente ciò che si assume è davvero il Corpo di Cristo. Ma lo chiama «carne», perché essendo questo sacramento memoriale della passione del Signore (1 Cor 11, 26), 44 e avendo il Cristo subito la passione nella propria debolezza (2 Cor 13, 4), appunto per alludere alla debolezza per la quale è morto, preferisce dire: La mia carne - il termine «carne», infatti significa debolezza. L’utilità di questo sacramento è grande e universale. Grande, in quanto è causa in noi ora della vita spirituale, e un giorno della vita eterna. Infatti, essendo questo il sacramento della passione del Signore, produce come proprio effetto tutto ciò che è causato dalla passione del Signore: la distruzione della morte, che fu distrutta dal Cristo con la propria morte, e la restituzione della vita, che fu compiuta dal Cristo con la sua risurrezione. Universale, poiché la vita che dona non è soltanto la vita di un singolo uomo, ma di per sé è la vita di tutto il mondo, per la quale è bastante la morte di Cristo: Egli è espiazione per i nostri peccati: non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo (1 Gv 2, 2). E occorre notare che in questo sacramento accade diversamente che negli altri: gli altri sacramenti hanno effetto sui singoli (nel Battesimo, per esempio, è solo il battezzato a ricevere la grazia), invece nell’immolazione di questo sacramento l’effetto è universale, e non viene conseguito soltanto dal sacerdote, ma anche da tutti quelli per i quali egli prega e da tutta la Chiesa sia dei vivi che dei defunti; e la ragione è che in questo sacramento è contenuta la causa stessa universale di tutti i sacramenti, cioè il Cristo. 45 6. PRIMA LETTURA Dal vangelo secondo Giovanni 13, 1-15 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi». Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi». Parola del Signore. 46 SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 15 Rit. Sei tu, Signore, l’unico mio bene. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Rit. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. Rit. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Rit. SECONDA LETTURA Dal «Martirio di san Policarpo» Cfr nn. 13, 2-16, 2 Quando il rogo fu pronto, Policarpo deposte le vesti e sciolta la cintura incominciò a slegarsi i calzari, cosa che precedentemente non faceva, perché ogni fedele si affrettava a chi prima riuscisse a toccargli il corpo. Per la santità di vita era venerato prima del martirio. Subito furono apprestati gli attrezzi necessari per il rogo. Mentre stavano, per inchiodarlo egli disse: «Lasciatemi così. Chi mi dà la forza di sopportate il fuoco mi concederà anche, senza la vostra difesa dei chiodi, di rimanere fermo sulla pira».Non lo inchiodarono ma lo legarono. Con le mani dietro la schiena e 47 legato come un capro scelto da un grande gregge per il sacrificio, gradita offerta preparata a Dio, guardando verso il cielo disse: «Signore, Dio onnipotente Padre di Gesù Cristo tuo amato e benedetto Figlio per il cui mezzo abbiamo ricevuto la tua conoscenza, o Dio degli angeli e delle potenze di ogni creazione e di ogni genia dei giusti che vivono alla tua presenza. Io ti benedico perché mi hai reso degno di questo giorno e di questa ora di prendere parte nel numero dei martiri al calice del tuo Cristo per la risurrezione della vita eterna dell’anima e del corpo nella incorruttibilità dello Spirito Santo. In mezzo a loro possa io essere accolto al tuo cospetto in sacrificio pingue e gradito come prima l’avevi preparato, manifestato e realizzato, Dio senza menzogna e veritiero. Per questo e per tutte le altre cose ti lodo, ti benedico e ti glorifico per mezzo dell’eterno e celeste gran sacerdote Gesù Cristo, tuo amato Figlio, per il quale sia gloria a te con lui e lo Spirito Santo ora e nei secoli futuri. Amen». Appena ebbe alzato il suo Amen e terminato la preghiera, gli uomini della pira appiccarono il fuoco. La fiamma divampava grande. Vedemmo un prodigio e a noi fu concesso di vederlo. Siamo sopravvissuti per narrare agli altri questi avvenimenti. Il fuoco facendo una specie di voluta, come vela di nave gonfiata dal vento girò intorno al corpo del martire. Egli stava in mezzo, non come carne che brucia ma come pane che cuoce, o come oro e argento che brilla nella fornace. E noi ricevemmo un profumo come di incenso che si alzava, o di altri aromi preziosi. 48 Alla fine gli empi, vedendo che il corpo di lui non veniva consumato dal fuoco, ordinarono al confector di avvicinarsi e di finirlo con un pugnale. E fatto questo, zampillò molto sangue che spense il fuoco, tutta la folla rimase meravigliata della grande differenza tra gli infedeli e gli eletti. 49 50 A P P E N D I C E 51 SIMBOLO APOSTOLICO Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen. 52 PREGHIERE TE DEUM Noi ti lodiamo, Dio * ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, * tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli * e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo * il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra * sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli * e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; * la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio, * e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, * eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre * per la salvezza dell’uomo. Vincitore della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. * Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. 53 Soccorri i tuoi figli, Signore, * che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria * nell’assemblea dei santi. [*] Salva il tuo popolo, Signore, * guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, * lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, * di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: * in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, * pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, * non saremo confusi in eterno. [*] Quest’ultima parte dell’inno si può omettere. AL SIGNORE GESÙ Gesù, Figlio di Dio, Signore dei vivi e dei morti, Salvatore del mondo, abbi pietà di noi. Per la tua croce e la tua risurrezione, mandaci lo Spirito di verità: facci conoscere il Padre, edifica la tua Chiesa, guidaci al Regno eterno. Amen. 54 Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me! Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo morendo hai dato la vita al mondo, liberami da ogni colpa e da ogni male, fa’ che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da te. PREGHIERA A GESÙ CRISTO REDENTORE DELL’UOMO Guida: Signore Gesù, donaci un cuore umile e semplice, perché contempliamo con meraviglia sempre nuova il mistero dell’Incarnazione, quando tu, Figlio dell’Altissimo, nel grembo della Vergine, santuario dello Spirito, sei divenuto nostro Fratello. Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo, oggi e nei secoli eterni. Guida: Gesù, inizio e compimento dell’uomo nuovo, converti a te i nostri cuori, perché, abbandonati i sentieri dell’errore, camminiamo sulle tue orme per la via che conduce alla vita. Fa’ che, fedeli alle promesse del Battesimo, viviamo con coerenza la nostra fede, 55 testimoniando con impegno la tua parola, perché nella famiglia e nella società risplenda la luce vivificante del Vangelo. Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo, oggi e nei secoli eterni. Guida: Gesù, potenza e sapienza di Dio, accendi in noi l’amore per la divina Scrittura, dove risuona la voce del Padre, che illumina e infiamma, nutre e consola. Tu, Parola del Dio vivente, rinnova nella Chiesa lo slancio missionario, perché tutti i popoli giungano alla conoscenza di te, vero Figlio di Dio e vero Figlio dell’uomo, unico Mediatore tra l’uomo e Dio. Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo, oggi e nei secoli eterni. Guida: Gesù, sorgente di unità e di pace, rafforza la comunione nella tua Chiesa, dona slancio al movimento ecumenico, perché tutti i tuoi discepoli, con la forza del tuo Spirito, diventino tra loro una cosa sola. Tu che ci hai dato come norma di vita il comandamento nuovo dell’amore, rendici costruttori di un mondo solidale, in cui la guerra sia vinta dalla pace, la cultura della morte dall’impegno per la vita. Tutti: Lode e gloria a te, o Cristo, oggi e nei secoli eterni. 56 Guida: Gesù, Unigenito del Padre, pieno di grazia e di verità, luce che illumina ogni uomo, dona a chi ti cerca con cuore sincero l’abbondanza della tua vita. A te, Redentore dell’uomo, principio e fine del tempo e del cosmo, al Padre, fonte inesauribile d’ogni bene, allo Spirito Santo, sigillo dell’infinito amore, ogni onore e gloria nei secoli eterni. Tutti: Amen. ALLO SPIRITO SANTO Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. 57 Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che é arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. PREGHIERA PER LA PACE Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso, Signore della pace e della vita, Padre di tutti. Tu hai progetti di pace e non di afflizione, condanni le guerre e abbatti l’orgoglio dei violenti. Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani, a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia. 58 Ascolta il grido unanime dei tuoi figli, supplica accorata di tutta l’umanità: mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza, minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare. In comunione con Maria, la Madre di Gesù, ancora ti supplichiamo: parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli, ferma la logica della ritorsione e della vendetta, suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove, gesti generosi e onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa più fecondi delle affrettate scadenze della guerra. Concedi al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra. Amen. PREGHIERA PER IL IV CONVEGNO ECCLESIALE DI VERONA Guida: O Dio, nostro Padre origine e fonte della vita. Nel tuo Figlio fatto uomo hai toccato la nostra carne e hai sentito la nostra fragilità. 59 Nel tuo Figlio crocifisso e risorto hai vinto la nostra paura e ci hai rigenerati a una speranza viva. Guarda con bontà i tuoi figli che cercano e lottano, soffrono e amano, e accendi la speranza nel cuore del mondo. Tutti: Nel tuo grande amore, rendici testimoni di speranza. Guida: Cristo Gesù, Figlio del Padre, nostro fratello. Tu, obbediente, hai vissuto la pienezza dell’amore. Tu, rifiutato, sei divenuto pietra angolare. Tu, agnello condotto alla morte, sei il buon pastore che porta l’uomo stanco e ferito. Rivolgi il tuo sguardo su di noi, stranieri e pellegrini nel tempo. Fa’ di noi pietre scelte e preziose, e la tua Chiesa sarà lievito di speranza nel mondo. Tutti: Nel tuo grande amore, rendici testimoni di speranza. Guida: Santo Spirito, gioia del Padre, dono del Figlio. Soffio di vita, vento di pace, sei tu la nostra forza, tu la sorgente di ogni speranza. 60 Luce che non muore, susciti nel tempo testimoni del Risorto. La nostra vita sia memoria del Figlio, i nostri linguaggi eco della sua voce, perché mai si spenga l’inno di gioia degli apostoli, dei martiri e dei santi, fino al giorno in cui l’intero creato diventerà un unico canto all’Eterno. Tutti: Nel tuo grande amore, rendici testimoni di speranza. PREGHIERA PER L’ITALIA Guida: O Dio, nostro Padre, ti lodiamo e ringraziamo. Tu che ami ogni uomo e guidi tutti i popoli accompagna i passi della nostra nazione, spesso difficili ma colmi di speranza. Fa’ che vediamo i segni della tua presenza e sperimentiamo la forza del tuo amore, che non viene mai meno. Tutti: Gloria a te, o Padre, che operi tutto in tutti. Guida: Signore Gesù, Figlio di Dio e Salvatore del mondo, fatto uomo nel seno della Vergine Maria, ti confessiamo la nostra fede. Il tuo Vangelo sia luce e vigore per le nostre scelte personali e sociali. La tua legge d’amore conduca la nostra comunità civile a giustizia e solidarietà, a riconciliazione e pace. 61 Tutti: Gloria a te, o Figlio, che per amore ti sei fatto nostro servo. Guida: Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, con fiducia ti invochiamo. Tu che sei maestro interiore svela a noi i pensieri e le vie di Dio. Donaci di guardare le vicende umane con occhi puri e penetranti, di conservare l’eredità di santità e civiltà propria del nostro popolo, di convertirci nella mente e nel cuore per rinnovare la nostra società. Tutti: Gloria a te, o Spirito Santo, che semini i tuoi doni nei nostri cuori. Gloria a te, o Santa Trinità, che vivi e regni nei secoli dei secoli. PREGHIERA SULLE NOSTRE CITTÀ E PAESI Guida: Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie, Dio di bontà infinita, per i grandi segni del tuo amore, profusi nel corso dei secoli sulle generazioni umane che hanno edificato questa nostra casa comune. Tutti: Benedetto sei tu, Signore, Dio dei Padri nostri. Benedetto il tuo nome glorioso e santo. Benedetto sei tu nel tuo tempio santo e glorioso, degno di gloria nei secoli (cfr. Dan 3,52). Guida: Tu hai posto in Cristo tuo Figlio la pietra angolare, che unisce tutti gli uomini; la pietra fondamentale, da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza. 62 Tutti: Stringiamoci a Cristo, pietra viva, scelta e preziosa davanti a Dio, per essere impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale (cfr. 1 Pt 2,4-5a). Guida: Guarda benigno le nostre città e paesi: a te sono noti i loro peccati e le loro virtù, le loro ricchezze e le loro miserie, i loro gesti di bontà e le loro debolezze, ma la tua provvidenza è più grande dei nostri stessi abbandoni. Tutti: Trattaci secondo la tua benevolenza, secondo la grandezza del tuo amore. Salvaci con i tuoi prodigi; dà gloria, Signore, al tuo santo nome (cfr. Dan 3). Guida: Non privarci del tuo aiuto, o Padre: veglia sulle case e sulle famiglie, sui quartieri e sulle comunità, sui seggi e sulle cattedre, sulle scuole, sugli ospedali, sulle officine, sui cantieri e sulle molteplici espressioni della operosità quotidiana. Tutti: Il Signore nel Tempio santo. Il Signore ha il trono nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo. Le sue pupille scrutano ogni uomo. Il Signore scruta giusti ed empi. Giusto è il Signore, ama le cose giuste; gli uomini retti vedranno il suo volto (cfr. Sal 10). Guida: Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati, che cercano uno spazio di vita e di speranza. Tutti: Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore (cfr Sal 12). 63 Guida: Fa’ che non si estingua nelle nuove generazioni la fede trasmessa dai padri; resti vivo e coerente il senso dell’onestà e della generosità, la concordia operosa, l’attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati, la premurosa apertura verso l’umanità che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera per un avvenire di giustizia e di pace. Tutti: Salva il tuo popolo, Signore, e la tua eredità benedici; guidali e sostienili sempre (cfr. Sal 27). Guida: Intercedano per noi la Vergine Madre, i Santi, i nostri Patroni e Protettori e tutti i testimoni del Vangelo i cui nomi sono scritti nel libro della vita. Tutti: Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli (cfr. Dan 3). Guida: Risplenda il tuo volto, o Padre, sulle nostre Chiese e sulla nostra Nazione; la tua benedizione ci accompagni nel cammino del tempo verso la patria futura, per Cristo nostro avvocato e mediatore, che è asceso accanto a te nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Tutti: Amen. Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio, nei secoli dei secoli. Amen. (cfr. Ap 8, 12). 64 LITANIE ACCLAMAZIONI Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima. Benedetta la sua santa e immacolata concezione. Benedetta la sua gloriosa assunzione. Benedetto il nome di Maria, vergine e madre. Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. I SANTI NOMI DEL SIGNORE Il coro celebri i santi nomi del sommo Signore. Messia, Salvatore, Emmanuele, Dio delle schiere, Dio nostro. Unigenito, via, vita, mano, consustanziale al Padre. 65 Principio, primogenito, sapienza, potenza infinita. Alfa, capo della Chiesa, fine di tutto il creato. Origine e fonte del bene, nostro avvocato e mediatore. Agnello, pecorella, giovenco, ariete, serpente, leone, verme. Bocca della verità, Parola di vita, splendore, sole, gloria, luce e icona del Padre. Pane, fiore, vite, monte e porta, pietra angolare. Angelo, sposo, pastore, profeta, sacerdote. Immortale, Dio onnipotente, Gesù Signore. Ci custodisca sempre: A Lui per tutti i secoli sia gloria. Amen. 66 STORIA DELLA SALVEZZA Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Padre che sei nei cieli, Figlio, redentore del mondo, Spirito Santo Paraclito, Trinità santa, unico Dio, abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi Gesù, figlio diletto del Padre, Sapienza divina, Splendore della sua gloria, abbi pietà di noi Gesù, figlio di Adamo, discendenza di Abramo, germoglio santo di Davide, abbi pietà di noi Gesù, compimento della profezia, pienezza della legge, destino dell’uomo, abbi pietà di noi Gesù, dono del Padre, concepito per opera dello Spirito, figlio della Vergine Maria, abbi pietà di noi Gesù, nato per la nostra salvezza, rivelato ai pastori, manifestato ai magi, abbi pietà di noi Gesù, luce delle genti, gloria di Israele, attesa delle nazioni, abbi pietà di noi Gesù, battezzato nel Giordano, consacrato dallo Spirito, inviato dal Padre, abbi pietà di noi Gesù, tentato nel deserto, orante sul monte, glorioso sul Tabor, abbi pietà di noi Gesù, maestro di verità, parola di vita, via al Padre, abbi pietà di noi 67 Gesù, guarigione degli infermi, consolazione degli afflitti, misericordia dei peccatori, abbi pietà di noi Gesù, via e porta della salvezza, pastore e agnello, risurrezione e vita, abbi pietà di noi Gesù, condannato a morte, coronato di spine, di piaghe coperto, abbi pietà di noi Gesù, inchiodato al legno, nella terra seppellito, dai morti risuscitato, abbi pietà di noi Gesù, disceso negli inferi, asceso nei cieli, datore dello Spirito, abbi pietà di noi Gesù, atteso dalla Sposa, premio dei Giusti, pienezza del Regno, abbi pietà di noi A te Gesù, il Vivente, A te Gesù, Vivente nella Chiesa, A te Gesù, Vivente nei secoli eterni, la lode e la gloria la lode e la gloria la lode e la gloria. DIO E UOMO Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi Padre che sei nei cieli, Figlio, redentore del mondo, Spirito Santo Paraclito, Trinità santa, unico Dio, Gesù, vero Dio, figlio del Padre, Gesù, vero uomo, nato da Maria, Gesù, redentore del mondo, Gesù, messia e salvatore, A te la lode e la gloria 68 Bellezza increata, Divina sapienza, Vita senza fine, Sicura speranza, A te la lode e la gloria Gesù, luce d’eterna luce, Gesù, stella radiosa del mattino, Gesù, alba dell’uomo nuovo, Gesù, giorno senza tramonto, A te la lode e la gloria Gloria dei Patriarchi, Pienezza della Legge, Compimento delle Profezie, Autore della nuova Alleanza, A te la lode e la gloria Cristo, parola vivente del Padre, Cristo, rivelatore del Padre, Cristo, annunciatore della Buona Novella, Cristo, profeta del Regno, A te la lode e la gloria Divino maestro, Sommo Sacerdote, Re della Gloria, Unico mediatore, A te la lode e la gloria Gesù, mite ed umile, Gesù, santo verace, Gesù, testimone fedele, Gesù, agnello e pastore, A te la lode e la gloria Nostro fratello ed amico, Nostra guida ed avvocato, Nostro cammino e meta, Nostra pace e riposo, A te la lode e la gloria Signore della gloria, crocifisso, Signore, risorto da morte, Signore, asceso alla destra del Padre, Signore, datore dello Spirito, A te la lode e la gloria 69 Pasqua divina, Pasqua della Nuova Alleanza, Pasqua della Chiesa, Pasqua eterna, A te la lode e la gloria Gesù, “Dio con noi”, Gesù, sposo della Chiesa, Gesù, presenza ineffabile, Gesù, gaudio perenne, A te la lode e la gloria Gesù, primo ed ultimo, Gesù, Signore della Storia, Gesù, giudice universale, Gesù, Vivente e Veniente, A te la lode e la gloria Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi. GESÙ NOSTRO REDENTORE Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi Padre, che sei nei cieli, Figlio, redentore del mondo, Spirito Santo Paraclito, Trinità santa, unico Dio, Gesù, Santo di Dio, Gesù, il solo giusto, Gesù, figlio obbediente, Gesù, volto della misericordia divina, 70 donaci la tua salvezza Redentore dell’uomo, Salvatore del mondo, Vincitore della morte, Principe forte e vittorioso, donaci la tua salvezza Gesù, servo del Signore, Gesù, uomo dei dolori, Gesù, solidale con i poveri, Gesù, clemente con i peccatori, donaci la tua salvezza Cristo, nostra riconciliazione, Cristo, nostra vita, Cristo, nostra speranza, Cristo, nostra pace e concordia, donaci la tua salvezza Gesù, parola che salva, Gesù, mano tesa ai peccatori, Gesù, via che guida alla pace, Gesù, luce che vince la tenebra, donaci la tua salvezza Gesù, sostegno dei deboli, Gesù, pace dei tribolati, Gesù, sollievo dei sofferenti, Gesù, misericordia dei peccatori, donaci la tua salvezza Gesù, difesa degli offesi, Gesù, accoglienza degli esclusi, Gesù, giustizia degli oppressi, Gesù, patria degli esuli, donaci la tua salvezza Cuore di Cristo, trafitto dalla lancia, Cuore di Cristo, vittima di espiazione, Cuore di Cristo, ricco di misericordia, Cuore di Cristo, sorgente di santità, donaci la tua salvezza Sangue di Gesù, prezzo del nostro riscatto, Sangue di Gesù, versato per i nostri peccati, Sangue di Gesù, sigillo del nuovo Patto, Sangue di Gesù, bevanda e lavacro, donaci la tua salvezza 71 Gesù, Agnello di Dio, Gesù, Agnello senza macchia, Gesù, Agnello Redentore, Gesù, custode del libro della vita, donaci la tua salvezza Gesù, porta della Città della pace, Gesù, primizia della nuova Creazione, Gesù, lampada dell’eterna Gerusalemme, Gesù, custode del libro della vita, donaci la tua salvezza Signore, da te zampilla l’acqua viva, Signore, da te fluisce il sangue redentore, Signore, per te ci è dato lo Spirito, Signore, per te è riaperto il Paradiso. donaci la tua salvezza Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, Agnello di Dio, che togli i peccati dal mondo, abbi pietà di noi abbi pietà di noi abbi pietà di noi INVOCAZIONI IN ONORE DELLA SANTISSIMA EUCARISTIA Santissima Eucaristia Dono ineffabile del Padre Segno dell’amore supremo del Figlio Prodigio di carità dello Spirito Santo Frutto benedetto della Vergine Maria Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo Sacramento che perpetua il sacrificio della croce Sacramento della nuova ed eterna Alleanza Memoriale della morte e risurrezione del Signore Memoriale della nostra salvezza Sacrificio di lode e di ringraziamento Sacrificio di espiazione e di propiziazione Dimora di Dio con gli uomini Banchetto delle nozze dell’Agnello Pane vivo disceso dal cielo 72 noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo Manna nascosta piena di dolcezza Vero Agnello pasquale Viatico della Chiesa pellegrinante Rimedio della nostra quotidiana infermità Farmaco di immortalità Mistero della fede Sostegno della speranza Vincolo della carità Segno di unità e di pace Sorgente di gioia purissima Sacramento che germina i vergini Sacramento che dà forza e vigore Pregustazione del banchetto del cielo Pegno della nostra risurrezione Pegno della gloria futura noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo noi Ti adoriamo INVOCAZIONI DALLE LITANIE AL SACRO CUORE DI GESÙ Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Cuore di Gesù, Figlio dell’eterno Padre abbi pietà di noi Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo Nel grembo della Vergine Maria abbi pietà di noi Cuore di Gesù, sostanzialmente unito al Verbo di Dio abbi pietà di noi Cuore di Gesù, ardente di amore abbi pietà di noi Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori abbi pietà di noi 73 Cuore di Gesù, in cui sono tutti i tesori della sapienza e della scienza abbi pietà di noi Cuore di Gesù, dalla cui pienezza tutti abbiamo ricevuto abbi pietà di noi Cuore di Gesù, fonte della vita abbi pietà di noi Cuore di Gesù, propiziazione per i nostri peccati abbi pietà di noi Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte abbi pietà di noi Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia abbi pietà di noi Cuore di Gesù, fonte di ogni consolazione abbi pietà di noi Cuore di Gesù, vita e risurrezione nostra abbi pietà di noi Cuore di Gesù, vittima per i peccatori abbi pietà di noi Cuore di Gesù, salvezza di chi in te spera abbi pietà di noi Cuore di Gesù, salvezza di chi in te muore abbi pietà di noi Cuore di Gesù, delizia di tutti i santi abbi pietà di noi INVOCAZIONI DALLE LITANIE ALLA DIVINA MISERICORDIA Signore, pietà Signore, pietà 74 Cristo, pietà Signore, pietà Cristo, pietà Signore, pietà Misericordia di Dio, che scaturisci dal seno del Padre confido in te Misericordia di Dio, che abbracci tutto l’universo confido in te Misericordia di Dio, che scendi al mondo nella persona del Verbo incarnato confido in te Misericordia di Dio, che scorresti dalla ferita aperta del Cuore di Gesù confido in te Misericordia di Dio, racchiusa nel Cuore di Gesù confido in te Misericordia di Dio, che ci giustifichi attraverso Gesù Cristo confido in te Misericordia di Dio, che ci accompagni per tutta la vita confido in te Misericordia di Dio, che ci sollevi da ogni miseria confido in te Misericordia di Dio, sorgente d’ogni nostra gioia confido in te Misericordia di Dio, che abbracci tutte le opere nelle tue mani confido in te Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi confido in te Misericordia di Dio, speranza unica dei disperati confido in te Misericordia di Dio, che ispiri speranza contro ogni speranza confido in te 75 ACCLAMAZIONI DA “LODI DI DIO ALTISSIMO” Tu sei santo; Tu sei forte; Tu sei grande; Tu sei l’Altissimo Onnipotente; Tu Signore, unico Dio che compi opere meravigliose. A te la lode e la gloria Tu, unico Dio in tre Persone; Tu, Signore Iddio degli dei; Tu il bene; Tu ogni bene; Tu il sommo bene. A te la lode e la gloria Tu, Signore vivo e vero; Tu sei amore, carità; Tu sei sapienza; Tu sei umiltà; Tu sei pazienza. A te la lode e la gloria Tu sei bellezza; Tu sei riposo; Tu sei sicurezza; Tu sei gioia e letizia; Tu sei la nostra speranza. A te la lode e la gloria Tu sei giustizia; Tu sei comprensione; Tu ogni nostra sovrabbondante ricchezza; Tu sei splendore; Tu sei mansuetudine. A te la lode e la gloria Tu sei protettore; Tu sei custode; Tu sei difensore; Tu sei fortezza; Tu sei sollievo. A te la lode e la gloria Tu sei la nostra speranza; Tu sei la nostra dolcezza; Tu sei la nostra eterna vita; Tu Dio onnipotente, misericordioso, Salvatore. A te la lode e la gloria 76 CANTI 1 ADORO TE DEVOTE 1 Adoro te devote, latens Deitas, quae sub his figuris vere latitas; tibi se cor meum totum subjicit, quia te contemplans totum deficit. 2 Jesu, quem velatum nunc adspicio, oro, fiat illud, quod tam sitio: ut te revelata cernens facie, visu sim beatus tuae gloriae. Amen. traduzione conoscitiva: 1 O Gesù ti adoro, ostia candida, sotto un vel di pane nutri l’anima. Solo in te il mio cuore si abbandonerà, perché tutto è vano se contemplo te. 2 Ora guardo l’Ostia, che ti cela a me, ardo dalla sete di vedere te: quando questa carne si dissolverà, il tuo viso, luce, si disvelerà. Amen. 77 2 GENTI TUTTE - ADORIAMO IL SACRAMENTO 1 GENTI tutte proclamate il mistero del Signor, del suo corpo e del suo sangue che la vergine donò e fu sparso in sacrificio per salvar l’umanità. 2 Dato a noi da madre pura, per noi tutti s’incarnò. La feconda sua parola tra le genti seminò; con amore generoso la sua vita consumò. 3 Nella notte della cena coi fratelli si trovò. Del pasquale sacro rito ogni regola compì e agli apostoli ammirati come cibo si donò. 4 La parola del Signore pane e vino trasformò: pane in carne, vino in sangue, in memoria consacrò! Non i sensi, ma la fede prova questa verità. 5 ADORIAMO il Sacramento che Dio Padre ci donò. Nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì. Al mistero è fondamento la parola di Gesù. 6 Gloria al Padre onnipotente, gloria al Figlio Redentor, lode grande, sommo onore all’eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore alla santa Trinità. Amen. 78 3 DOV’È CARITÀ E AMORE 1. Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore: godiamo esultanti nel Signore! Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con cuore sincero. Rit.: Dov’è carità e amore, qui c’è Dio. 2. Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo, evitiamo di dividerci tra noi: via le lotte maligni, via le liti! E regni in mezzo a noi Cristo Dio. Rit. 3. Chi non ama resta sempre nella notte e dall’ombra della morte non risorge: ma se noi camminiamo nell’amore, saremo veri figli della luce. Rit. 4. Nell’amore di colui che ci ha salvati, rinnovati dallo Spirito del Padre, tutti uniti sentiamoci fratelli e la gioia diffondiamo sulla terra. Rit. 5. Imploriamo con fiducia il Padre santo, perché doni ai nostri giorni la sua pace: ogni popolo dimentichi i rancori ed il mondo si rinnovi nell’amore. Rit. 6. Fa che un giorno contempliamo il tuo volto nella gloria dei beati, Cristo Dio, e sarà gioia immensa, gioia vera: durerà per tutti i secoli, senza fine! Rit. 79 4 INNI E CANTI Inni e canti sciogliamo fedeli, al Divino Eucaristico Re; Egli ascoso nei mistici veli, cibo all’alma fedele si dié. Rit. Dei tuoi figli lo stuolo qui prono, o Signor dei potenti Te adora; per i miseri implora perdono, per i deboli implora pietà. Per i miseri implora perdono, per i deboli implora pietà. Sotto il velo che il grano compose su quel trono raggiante di luce, il Signor dei signori s’ascose per avere l’impero dei cuor. Rit. Signore, che, dall’Ostia radiosa, sol di pace ne parli e d’amor, in te l’alma smarrita riposa, in te spera chi lotta e chi muor. Rit. 5 LA CREAZIONE GIUBILI 1 La creazione giubili insieme agli angeli. Ti lodi, ti glorifichi, o Dio altissimo. Gradisci il coro unanime di tutte le tue opere: beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità! 80 2 Sei Padre, Figlio e Spirito, e Dio unico: mistero imperscrutabile, inaccessibile. Ma con amore provvido raggiungi tutti gli uomini: beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità! 3 In questo tempio amabile ci chiami e convochi, per fare un solo popolo di figli docili. Ci sveli e ci comunichi la vita tua ineffabile: beata sei tu nei secoli, gloriosa Trinità! 6 LODATE DIO 1 Lodate Dio, schiere beate del cielo. Lodate Dio genti di tutta la terra: cantate a Lui, che l’universo creò, somma sapienza e splendore. 2 Lodate Dio, padre che dona ogni bene. Lodate Dio, ricco di grazia e perdono, cantate a Lui, che tanto gli uomini amò, da dare l’unico Figlio. 3 Lodate Dio, uno e trino Signore. Lodate Dio, meta e premio dei buoni, cantate a Lui, sorgente d’ogni bontà, per tutti i secoli. Amen. 81 7 MISTERO DELLA CENA 1 Mistero della Cena è il Corpo di Gesù. Mistero della Croce è il Sangue di Gesù. E questo pane e vino è Cristo in mezzo ai suoi. Gesù risorto e vivo sarà sempre con noi. 2 Mistero della Chiesa è il Corpo di Gesù. Mistero della pace è il Sangue di Gesù. Il Pane che mangiamo fratelli ci farà. Intorno a questo altare l’amore crescerà. 8 NOI CANTEREMO GLORIA A TE 1 Noi canteremo gloria a Te, Padre che dai la vita, Dio d’immensa carità, Trinità infinita. 2 Tutto il creato vive in Te, segno della tua gloria; tutta la storia Ti darà onore e vittoria. 3 La tua Parola venne a noi, annuncio del tuo dono; la tua promessa porterà salvezza e perdono. 82 4 Dio s’è fatto come noi, è nato da Maria; Egli nel mondo ormai sarà Verità, Vita e Via. 5 Cristo è apparso in mezzo a noi, Dio ci ha visitato; tutta la terra adorerà quel Bimbo che ci è nato. 6 Cristo il Padre rivelò, per noi aprì il suo cielo; Egli un giorno tornerà, glorioso, nel suo Regno. 7 Manda, Signore, in mezzo a noi, manda il Consolatore, lo Spirito di santità, Spirito dell’amore. 8 Vieni, Signore, in mezzo ai tuoi; vieni nella tua casa; dona la pace e l’unità, raduna la tua Chiesa. 9 NULLA MI MANCHERÀ 1. Nulla con te mi mancherà, rifiorirà questa mia vita. I miei nemici vincerai, mi mostrerai la tua alleanza. 83 2. Accanto a te grazia e bontà, serenità, pace infinita. con olio il capo mi ungerai, mi sazierai con esultanza. 3. Pascoli ed acque troverò; camminerò per il tuo amore. Vivi con me, sei fedeltà: felicità del mio destino! 4. La notte più non temerò ; ti seguirò, sei buon pastore. Insieme a me a te l’eternità avanza sul mio cammino. 10 PANGE LINGUA – TANTUM ERGO 1 Pange lingua, gloriosi corporis mysterium, sanguinisque pretiosi, quem in mundi pretium, fructus ventris generosi, rex effudit gentium. 2 Nobis datus, nobis natus ex intacta Virgine, et in mundo conversatus, sparso verbi semine, sui moras incolatus miro clausit ordine. 3 In supremae nocte coenae recumbens cum fratribus, observata lege plene, cibis in legalibus, cibum turbae duodenae se dat suis manibus. 84 4 Verbum, caro, panem verum verbo carnem efficit: fitque sanguis Christi merum; et, si sensus deficit, ad firmandum cor sincerum sola fides sufficit. 5 TANTUM ERGO Sacramentum veneremur cernui: et antiquum documentum novo cedat ritui: praestet fides supplementum sensuum defectui. 6 Genitori, Genitoque laus et jubilatio, salus honor, virtus quoque sit et benedictio: Procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. 11 TU, FONTE VIVA 1 Tu, fonte viva: chi ha sete, beva! Fratello buono, che rinfranchi il passo: nessuno è solo se tu lo sorreggi, grande Signore! 2 Tu, pane vivo: chi ha fame, venga! Se tu lo accogli, entrerà nel Regno: sei tu la luce per l’eterna festa, grande Signore! 3 Tu, segno vivo: chi ti cerca, veda! Una dimora troverà con gioia: dentro l’aspetti, tu sarai l’amico, grande Signore! 85 12 TU SEI COME ROCCIA 1 Tu sei come roccia di fedeltà: se noi vacilliamo, ci sosterrai perché tu saldezza sarai per noi. Certo non cadrà questa tenace rupe! 2 Tu sei come fuoco di carità: se noi siamo spenti, c’infiammerai, perché tu fervore sarai per noi. Ecco: arderà nuova l’inerte vita! 3 Tu sei come lampo di verità: se noi non vediamo, ci guarirai, perché tu visione sarai per noi. Di te la città splende sull’alto monte! 13 TU SEI VIVO FUOCO 1 Tu sei vivo fuoco che trionfi a sera, del mio giorno sei la brace. Ecco, già rosseggia di bellezza eterna questo giorno che si spegne. Se con te, come vuoi, l’anima riscaldo, sono nella pace. 2 Tu sei fresca nube che ristori a sera, del mio giorno sei rugiada. Ecco già rinasce di freschezza eterna questo giorno che sfiorisce. 86 Se con te, come vuoi, cerco la sorgente, sono nella pace. 3 Tu sei l’orizzonte che s’allarga a sera, del mio giorno sei dimora. Ecco, già riposa in ampiezza eterna questo giorno che si chiude. Se con te, come vuoi, m’avvicino a casa, sono nella pace. 4 Tu sei voce amica che mi parli a sera, del mio giorno sei conforto. Ecco, già risuona d’allegrezza eterna questo giorno che ammutisce. Se con te, come vuoi, cerco la Parola, sono nella pace. 5 Tu sei sposo ardente che ritorni a sera, del mio giorno sei l’abbraccio. Ecco, già esulta di ebbrezza eterna questo giorno che sospira. Se con te, come vuoi, mi consumo amando, sono nella pace. 14 TUTTA LA TERRA CANTI A DIO 1 Tutta la terra canti a Dio, lodi la sua maestà! Canti la gloria del suo nome: grande, sublime santità! Dicano tutte le nazioni: 87 non c’è nessuno uguale a te! Sono stupendi i tuoi prodigi, dell’universo tu sei re! 2 Tu solo compi meraviglie con l’infinita tua virtù. Guidi il tuo popolo redento dalla sua triste schiavitù. Si, tu lo provi con il fuoco e vagli la sua fedeltà: ma esso sa di respirare nella tua immensa carità. 3 Sii benedetto, eterno Dio, non mi respingere da te. Tendi l’orecchio alla mia voce, venga la grazia e resti in me. Sempre ti voglio celebrare, fin che respiro mi darai. Nella dimora dei tuoi santi spero che tu mi accoglierai. 88 INDICE Presentazione ................................................................... 3 Premesse ........................................................................... 5 La celebrazione eucaristica ................................................ 5 La Liturgia delle Ore ......................................................... 8 L’adorazione eucaristica .................................................... 8 La processione eucaristica ................................................. 9 Testi per l’adorazione eucaristica ................................ 10 SCHEMA A: Mistero della fede. Non i sensi, ma la fede prova questa verità ........................................ 11 SCHEMA B: La presenza di Cristo nel sacramento dell’Eucaristia ................................................ 29 Appendice ....................................................................... 51 Simbolo apostolico .......................................................... 52 Preghiere .......................................................................... 53 Te Deum ........................................................................ 53 Al Signore Gesù ............................................................ 54 Preghiera a Gesù Cristo Redentore dell’uomo .............. 55 89 Allo Spirito Santo .......................................................... 57 Preghiera per la pace ..................................................... 58 Preghiera per il IV Convegno ecclesiale di Verona ...... 59 Preghiera per l’Italia ...................................................... 61 Preghiera sulle nostre città e paesi ................................ 62 Litanie .............................................................................. 65 Acclamazioni ................................................................. 65 I santi nomi del Signore ................................................. 65 Storia della salvezza ...................................................... 67 Dio e uomo .................................................................... 68 Gesù nostro Redentore .................................................. 70 Invocazioni in onore della Santissima Eucaristia .......... 72 Invocazioni dalle litanie al Sacro Cuore di Gesù .......... 73 Invocazioni dalle litanie alla Divina Misericordia ........ 74 Acclamazioni da “Lodi di Dio Altissimo” .................... 76 Canti ................................................................................. 77 Indice ............................................................................... 89 90 91 __________________________ Pro manuscripto a cura dell’Ufficio Liturgico Diocesano e del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi Via Altabella, 6 - 40126 Bologna - tel. 051.64.80.777 - fax 051.235.207 posta elettronica: [email protected]. 92