LE MOLTE FACCE DELLA GENETICA DELLE POPOLAZIONI Questo documento è pubblicato sotto licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/deed.it Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Molti intenti diversi ● Nella genetica delle popolazioni coesistono intenti diversi, da quello dello sviluppo di modelli puramente teorici (genetica matematica) a quello della definizione del rapporto fra variabilità genetica e adattamento (genetica ecologica), a quello dello studio della struttura genetica delle popolazioni indipendentemente dalla variazione morfologica (genetica demografica), a quello dello studio dell'associazione quantitativa fra polimorfismi genetici e malattie (epidemiologia genetica), a quello della gestione delle risorse naturali (genetica della conservazione), a quello della selezione dei prodotti di piante e animali più utili all'uomo (miglioramento genetico), a quello dell'attribuzione di un dato campione di DNA all'individuo che ne è stato la fonte (genetica forense). Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica teorica ● ● La genetica delle popolazioni è forse la disciplina biologica che più si è avvantaggiata dell'apporto della matematica L'accettazione della genetica stessa come valida disciplina scientifica è stata in larga parte dovuta agli sviluppi della teoria matematica della selezione naturale e dello studio della correlazione fra consanguinei che soprattutto Fisher, Haldane e Wright, svilupparono negli anni 20 del secolo scorso, e che culminarono in tre opere pubblicate quasi contemporaneamente: ● The genetical theory of Natural Selection (Ronald H. Fisher, 1930) ● Evolution in Mendelian Populations (Sewall Wright, 1931) ● The causes of Evolution (John B.S. Haldane, 1932) Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Un semplice modello matematico ● ● Uno dei modelli matematici più semplici che si possano formalizzare nella genetica delle popolazioni riguarda la situazione di due ceppi batterici B1 e B2 che si trovino a crescere nello stesso mezzo di coltura Se la divisione cellulare non è sincronizzata, e l'incremento delle masse batteriche (M1 e M2 ) per unità di tempo sono rispettivamente w1 e w2, le due masse varieranno nel tempo seguendo la dinamica dM1/dt = w1M1 e dM2/dt = w2M2. Ora, noi siamo interessati a come varia la proporzione relativa dei due ceppi nel corso del tempo. Se chiamiamo p la proporzione di cellule del ceppo B1, cioè p = M1/ (M1 + M2), si trova che dp/dt = sp(1 – p), dove s = w1 – w2 Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini La crescita logistica La forma dell'equazione dp/dt = sp(1 – p) è quella dell'equazione logistica. Nella forma integrata, l'andamento di p nel corso del tempo è rappresentato da una curva sigmoide, che ha una fase di aumento della velocità di crescita seguita da una fase di rallentamento, con il raggiungimento di un asintoto a tempi infiniti. Se ragioniamo nei termini della genetica delle popolazioni, possiamo pensare che A1 sia un nuovo allele vantaggioso che si origina per mutazione in una popolazione batterica in cui esiste solo l'allele A2 0 .9 0 .8 s = 0 .1 0 0 0 .7 fr e q u e n z a a lle lic a 1 pt = 1− p0 −st 1+ e p0 1 s = 0 .0 7 5 0 .6 0 .5 0 .4 0 .3 s = 0 .0 5 0 0 .2 0 .1 0 0 50 100 g e n e r a z io n i Aumento della frequenza di un allele con p0 = 0.01 nel corso delle prime 100 generazioni di selezione favorevole costante (s) Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini I passaggi dell'integrazione Da: http://www.zoology.ubc.ca/~bio301/Bio301/Lectures/Lecture11/Overheads.html Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Il significato del modello ● ● Che cosa abbiamo imparato da questo esercizio? Il modello ci fornisce una risposta controintuitiva rispetto alla dinamica di A1 nella popolazione ● ● ● è ovvio che la sua frequenza aumenterà nel corso delle generazioni, ma l'aumento della frequenza sarà più lento quando essa è vicina a 0 o vicina a 1, rispetto a quando essa è vicina a 0,5 ciò significa che se le mutazioni favorevoli accadono casualmente nel corso del tempo ci possiamo attendere di osservare più alleli rari che alleli con frequenze intermedie al limite, la completa sostituzione di A2 con A1 non avviene mai, perchè più l'allele si avvicina alla fissazione, più la velocità del suo aumento diminuisce Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini I modelli matematici nella genetica delle popolazioni ● ● Il modello appena descritto è molto semplice, e può essere arricchito in vari modi, considerando ad esempio popolazioni diploidi con coefficienti di selezione variabile per genotipo, grandezze della popolazione finita, fluttuazione dei coefficienti di selezione, ecc., ma la conclusione cui siamo arrivati è interessante e non ovvia. Qual è dunque il ruolo della modellistica matematica nella genetica delle popolazioni? Qualcuno può sostenere che la matematizzazione di un problema dia semplicemente veste quantitativa a conclusioni che sono raggiungibili col ragionamento puramente qualitativo. L'esempio visto mostra che questo non è vero; in generale, in molti casi è avvenuto che siano state raggiunte conclusioni sbagliate sulla base del ragionamento intuitivo, quando la teoria matematica ha poi fornito uno schema concettuale che ha dato risposte più adeguate. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica ecologica ● La genetica ecologica si occupa della genetica dei caratteri ecologicamente importanti, ovvero di quei caratteri che sono in relazione con la fitness, come la sopravvivenza e la riproduzione, o che più in generale, sono importanti nel determinare l'adattamento degli individui al loro ambiente naturale, sia biotico che abiotico. ● ● La genetica ecologica si pone dunque l'obiettivo di determinare quali sono le variabili ambientali che determinano una variazione della fitness a seconda della variazione fenotipica degli individui. La variazione genetica che non risulta in variazione fenotipica fra individui è di interesse solo marginale per la genetica ecologica La parola chiave di questa disciplina è il termine “adattamento”. Da nome astratto, questa parola è diventata nome concreto: “un adattamento” è un carattere fenotipico che si è evoluto come risposta ad una precisa pressione selettiva. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Il polimorfismo del colore in Cepaea ● Un esempio classico di studi di genetica ecologica sono quelli del colore e delle striature delle chiocciole del genere Cepaea, che sono caratteri molto variabili all'interno della stesse popolazioni e sono controllati da una serie di allelli multipli di loci strettamente concatenati ● Gli uccelli che le predano scelgono più spesso gli individui a guscio molto colorato, e tuttavia questi “morfi” non vengono mai totalmente eliminati dalle popolazioni. È possibile che esistano meccanismi di vantaggio dell'eterozigote e di selezione dipendente dalla frequenza che mantengono elevato il polimorfismo genetico (e fenotipico) per questo carattere. L'eliminazione completa di certi morfi, favorendone altri più adatti a condizioni momentanee, sarebbe deleterio per la specie che diventerebbe tanto specializzata da non essere più in grado di rispondere a condizioni ambientali diverse. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Ecological genetics and natural selection in molluscs Jones JS., Science 1973 182(112):546-52 Polymorphic snails of the genus Cepaea have been widely used for research in ecological genetics. Natural selection by selective predation is important in controlling morph frequencies in some populations of C. nemoralis in England. The importance of environmental selection in affecting other patterns of local genetic differentiation of population structure (area effects) is a matter of controversy. Some authors emphasize divergent evolution of whole gene pools between area effects, while others feel that climatic selection acting on individual loci is important. Analysis of 500,000 C. nemoralis snails from throughout Europe shows that there is a strong positive association between gene frequencies at the shell color locus and mean summer temperature, but that no climatic correlations are obvious at other loci. Another species, C. vindobonensis, which has a much simpler system of polymorphism than does C. nemoralis, was investigated in Yugoslavia, in a region where there is known to be intense microclimatic differentiation because of the accumulation of cold air in frost hollows. There was a striking tendency for snails with lightly pigmented shell bands to be found in places with a warm microclimate. Physiological and behavioral experiments demonstrate that this is due primarily to differential energy absorption from sunshine by the different shell phenotypes. As in C. nemoralis, other C. vindobonensis phenotypes show no detectable association with the environment. It is possible that genes whose frequencies cannot be related to environmental selection may have evolved strong linkage interactions with other genes in the population's gene pool. Selection by the ecological environment and the genetic environment may therefore both be important in controlling the genetic structure of snail populations Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica demografica ● ● ● ● La genetica demografica è in qualche modo opposta alla genetica ecologica in quanto gli oggetti predominanti di studio sono i loci selettivamente neutrali, quelli la cui variazione genetica per definizione non ha conseguenze sul sulla fitness dei diversi genotipi Le frequenze alleliche di tali loci fluttuano nel tempo e nello spazio solo per effetto del caso, e ciò significa che un campione sufficientemente grande di tali loci consente di stimare i parametri demografici delle popolazioni, dalla grandezza effettiva, ai livelli di strutturazione, al tempo di divergenza Una grande parte degli studi di genetica delle popolazioni sono di fatto “genetica demografica”, in quanto hanno lo scopo esplicito di determinare la struttura delle popolazioni e risolvere le incertezze tassonomiche basandosi sullo studio di marcatori neutrali Probabilmente per questo l'espressione demographic genetics non è molto usata, essendo forse preferito semplicemente il termine population genetics Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Epidemiologia genetica ● ● ● L'epidemiologia classica e la genetica classica sono discipline in un certo senso contrapposte, in quanto la prima si occupa di malattie comuni la cui causa predominante è di origine ambientale, mentre la seconda si occupa di malattie rare la cui causa scatenante è quasi esclusivamente di origine genetica L'epidemiologia genetica si trova all'interfaccia fra queste due discipline in quanto si occupa di malattie relativamente comuni che hanno una importante componente di suscettibilità genetica. Newton Morton, uno dei padri fondatori della disciplina, nel suo libro Genetic Epidemiology (1982) ne dà le seguente definizione: “una scienza che tratta con l'eziologia, la distribuzione e il controllo delle malattie in gruppi famigliari, e con le cause ereditarie delle malattie nelle popolazioni” Le varianti genetiche che si dimostrano specificamente associate a determinate malattie diventano, nell'epidemiologia genetica, semplici fattori di rischio, la cui interazione con gli altri fattori determina alla fine la presenza/assenza della malattia in soggetti specifici. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini I metodi dell'epidemiologia genetica ● ● ● ● Studi di aggregazione famigliare: esiste una componente genetica per la malattia di interesse, che sia indipendente dall'eventuale condivisione di ambienti specifici predisponenti? Esiste un aumento di rischio per i parenti degli affetti? Analisi della segregazione: qual è il modello genetico più verosimile che rende conto dell'aggregazione famigliare (oligogenico – uno o pochi geni di suscettibilità – o poligenico)? Analisi di linkage (concatenazione): dove si trova il gene di suscettibilità sulla mappa genetica? Studi di associazione: quali alleli di quali loci sono associati alla malattia? Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini I Genome-Wide Association Studies Il sequenziamento dei genomi ci ha messo a disposizione centinaia di migliaia di polimorfismi di singolo nucleotide (SNP, pronunciato “snip”), e gli avanzamenti della biotecnologia consentono attualmente di tipizzare un singolo individuo anche per un milione di SNP a costi ragionevoli. Il tipo più comune di approccio negli studi GWA è quello caso-controllo, in cui vengono confrontati due grandi campioni di individui, rispettivamente i sani e gli affetti dalla condizione di interesse La figura riporta i risultati di uno studio sulla suscettibilità all'asma nella popolazione adulta giapponese (Hirota et al, 2011). Ciascuna colonna colorata rappresenta uno dei 22 autosomi umani, e il colore è in realtà costituito da circa 460.000 punti, ciascuno dei quali mostra la probabilità (in ordinata) che un dato SNP sia associato alla malattia. Lo studio comprendeva 1.532 pazienti e 3.304 controlli e ha portato all'identificazione di 3 nuovi loci di suscettibilità Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Miglioramento genetico ● ● ● Il miglioramento genetico delle piante e degli animali di interesse economico è stato praticato fino ad anni molto recenti esclusivamente al livello fenotipico, operando prevalentemente su caratteri a variabilità continua, trascurando le caratteristiche della variabilità genetica sottostante Ciò era reso possibile dal fatto che in ambienti costanti e controllati le correlazioni dei caratteri fra consanguinei consentono di calcolarne l'ereditabilità; a sua volta, il valore dell'ereditabilità consente di calcolare l'incremento della media di un carattere nella prole conoscendo la differenza fra la media dei genitori scelti per la riproduzione e quella della popolazione generale Quindi per questa via si potevano (e si possono) impiantare programmi di selezione economici perché dall'esito prevedibile. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini I QTL ● ● ● Con l'avvento della genomica è ora possibile tentare di decifrare l'”architettura genetica” di ciascun dato carattere. È lo stesso approccio che nell'epidemiologia genetica porta all'identificazione dei loci i cui alleli sono associati più o meno fortemente allo sviluppo di un fenotipo Tuttavia mentre i caratteri dell'epidemiologia genetica sono usualmente trattati come dicotomici (presenza/assenza), nel miglioramento genetico i caratteri sono per loro natura quantitativi Questo ha portato all'uso del termine Quantitative Trait Loci (QTL) per gli oggetti principali di indagine di questa disciplina. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica della conservazione ● La genetica della conservazione si pone l'obiettivo di minimizzare il rischio di estinzione delle specie minacciate. Deriva in larga parte dalla genetica demografica, ma ha la sua peculiarità. Fra gli obiettivi specifici si possono elencare: ● ● ● ● ● l'identificazione di specie o popolazioni che si trovano a rischio a causa della ridotta variabilità genetica l'identificazione di situazioni di frammentazione delle popolazioni che possono ridurre a livelli critici la grandezza effettiva la definizione delle unità di gestione all'interno delle specie la gestione della riproduzione delle piccole popolazioni allo scopo di minimizzare l'inincrocio lo sviluppo e il mantenimento di banche tissutali e di DNA per scopi legali (commercio illegale di animali e di loro parti) e per preservare l'informazione genetica di piante o animali che possono non esistere più in futuro. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini Genetica forense ● La genetica forense ha due aspetti principali, che riguardano sia l'uomo che gli animali, che si possono riassumere nei due termini “criminalistica” e “indagine di paternità” ● ● ● Nel primo caso l'obiettivo è di determinare la probabilità che una particolare traccia biologica, raccolta generalmente sul luogo in cui è avvenuto un reato, appartenga ad un dato individuo noto per altra ragione; nel secondo caso si tratta di determinare la probabilità che un dato individuo sia effettivamente il padre biologico di un pretendente. I due aspetti differiscono in quanto il primo è basato sull'identità genetica dei due campioni messi a confronto, mentre il secondo si basa sull'accertamento di un rapporto di parentela biologica fra due dati individui All'atto pratico, un ventaglio enorme di situazioni diverse ricade nell'uno o nell'altro campo, ma tutti i casi sono accomunati dal fatto che un giudice deve ad un certo momento emettere una sentenza in cui l'analisi del DNA assume spesso un ruolo decisivo. Genetica delle popolazioni a.a. 11-12 prof. S. Presciuttini