Manuale per il SW di gestione dei metadati

Convenzione Regione Basilicata – Centro Interregionale
Sistema Cartografico di Riferimento
Manuale per l’uso del software
di gestione dei Metadati
Versione 2.0
Maggio 2002
Sommario
1.
2.
Manuale per il software di gestione dei metadati ........................................................................ 1
1.1.
Introduzione ......................................................................................................................... 1
1.2.
Regole generali per la compilazione delle schede di metadati ............................................ 3
1.3.
Tema e maschere collegate .................................................................................................. 4
1.4.
Edizione e maschere collegate ............................................................................................. 8
1.5.
DataSet e maschere collegate ............................................................................................. 14
Documenti di riferimento ........................................................................................................... 16
Convenzione Centro Interregionale – Regione Basilicata
1. Manuale per il software di gestione dei metadati
1.1.
Introduzione
Il presente documento è diretto ai responsabili della gestione dei metadati presso ciascuna
Amministrazione, fra quelle che hanno aderito al Repertorio Cartografico Nazionale nell’ambito
dell’Intesa GIS.
Il software di gestione dei metadati consiste in un database di Microsoft Access 2000
(Repertorio.mdb), in cui sono state sviluppate delle maschere di caricamento dei metadati,
memorizzati in apposite tabelle. Le due maschere principali, attraverso le quali è consentita la
navigazione nel database sono: BancaDati (figura 1) e Tema (figura 4).
Una BancaDati raccoglie uno o più Temi in un insieme omogeneo per produttore/proprietario e/o
per disciplina d’interesse e/o per area geografica. Un Tema può essere relazionato ad una o più
BancheDati; dalla maschera Tema è possibile creare l’associazione del Tema corrente ad una o più
BancheDati.
Figura 1 – Maschera BancaDati (maschera iniziale). Evidenziate in rosso le tipologie di Banche Dati di cui è
composto il Database.
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Le entità di tipo geografico, cuore del Repertorio [1], sono catalogate nel database secondo la
gerarchia strutturale Tema – Edizione - DataSet (si veda la Figura 2), nella quale Tema è
superclasse di Edizione, che a sua volta è superclasse di DataSet: in questo modo un DataSet eredita
tutte le proprietà dell’Edizione e del Tema ai quali appartiene [2].
Dalla maschera Edizione è possibile esportare i dati relativi ad una data Edizione in un file in
formato XML (figura 6 (a)), secondo il DTD proposto da ISO/TC 211 nella norma 19115 –
Metadata [3]. Dalla maschera Tema si possono esportare i dati relativi a tutte le sue Edizioni
generando un file XML per ogni Edizione (figura 4 (a)). I nomi dei suddetti file rispettano la
seguente regola: il prefisso “ED” è seguito dal numero identificativo dell’Edizione (es. ED450.xml).
Contemporaneamente, se sono state compilate le maschere Entità ed Attributi (non obbligatorie),
viene generato anche un file relativo al “Feature Catalogue” (es. FC450.xml) che rispetta un DTD
realizzato dal Centro Interregionale sulla base della norma ISO/DIS 19110, analogamente a quanto
fatto da ISO/TC 211 per la norma 19115.
Figura 2: Struttura gerarchica del Repertorio Cartografico
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1.2.
Regole generali per la compilazione delle schede di metadati
La compilazione delle schede di metadati prevede, da parte dell’utente, l’inserimento di dati in
apposite caselle di testo nelle maschere del Repertorio.mdb. Ciascuna casella di testo è etichettata
con una definizione esplicativa (Titolo, Anno di pubblicazione, ecc.): l’etichetta è di colore rosso
quando il relativo campo è obbligatorio secondo lo schema dei metadati, altrimenti è di colore nero.
La stessa regola vale per i pulsanti di comando delle maschere, che a loro volta richiamano altre
maschere nel database. Etichette, pulsanti di comando e caselle di testo di colore blu sono di tipo
informativo, il loro scopo è quello di favorire l’utente nelle operazioni di compilazione.
Il software di gestione genera autonomamente gli identificativi degli oggetti (Id_Tema, Id_BD,
Id_Entità, ecc.) e propone per le maschere Edizione e DataSet la stessa Estensione del Tema a cui
appartengono [1]. Tuttavia, mentre i codici identificativi non possono essere modificati dall’utente,
ciò è sempre permesso per le Estensioni, utilizzando un pulsante di comando (Modifica Estensione)
presente nelle tre maschere Tema, Edizione e DataSet.
Figura 3: Defini zione dei tipi di Estensione
La modifica dell’Estensione richiama la relativa maschera nella quale è possibile selezionare la
tipologia di Estensione (figura 3) da assegnare all’entità geografica:

L, per le entità amministrative secondo la classificazione dell’ISTAT

Q, per entità riconducibili ad un quadro d’unione di una cartografia, di ortofoto, ecc.
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
A, per altre tipologie di entità amministrative (parchi, autorità di bacino,ecc.)

X, per entità definibili attraverso le coordinate del bounding box ed, eventualmente, il nome
dell’area
Scelta la tipologia, l’utente dovrà selezionare la specifica Estensione che, alla chiusura della
maschera, verrà assegnata al Tema, all’Edizione o al DataSet corrente.
Di seguito vengono illustrate le azioni da svolgere per la compilazione delle maschere, a partire da
quelle delle tre entità di tipo geografico.
1.3.
Tema e maschere collegate
(a)
(b)
(c)
Figura 4 – Maschera Tema
Al livello più alto della gerarchia strutturale del database c’è il Tema, che è contraddistinto da una
serie di attributi propri e di relazioni con altri oggetti (tabelle) del database.
Attributi propri:

Titolo, campo di testo, obbligatorio, compilabile dall’utente; rappresenta il nome con il
quale una data risorsa è conosciuta

Scala, denominatore del rapporto di scala, selezionabile da un menu a discesa. Il campo è
obbligatorio
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
Contenuto, campo di testo compilabile dall’utente che consiste in una relazione descrittiva
del Tema, dei suoi contenuti, dell’area di interesse, ecc.

Scopo, campo di testo compilabile dall’utente che consiste in una relazione tendente a
giustificare la creazione del Tema

Manutenzione e Frequenza di aggiornamento, campo di testo compilabile dall’utente e
menu a discesa, rispettivamente. Descrivono le modalità e i tempi con cui un dato Tema è
modificato, aggiornato, sostituito, ecc.
Relazioni con altri oggetti nel database:

BancheDati, due pulsanti di comando nella maschera Tema consentono all’utente di
associare il Tema attuale ad una BancaDati esistente e di modificare le Note nella tabella di
relazione BancaDati–Tema. Dalla maschera BancaDati è invece possibile gestire l’aggiunta
e l’eliminazione di BancheDati nel Repertorio Cartografico.

Soggetti, un pulsante di comando nella maschera Tema (figura 4 (b)) permette di accedere
alla maschera Tema-Soggetti (figura 5), con la quale è possibile associare al Tema corrente
un Soggetto esistente generando così un nuovo record nella tabella Tema-Contatti (i termini
Soggetto e Contatto sono considerati sinonimi). Ogni Soggetto partecipa alla relazione con il
Tema con uno specifico Ruolo (vedi figura 5 nella parte evidenziata in rosso), selezionabile
da un menu a discesa. Dalla maschera è anche possibile aggiungere un nuovo Soggetto nel
database e successivamente associarlo al Tema; l’aggiunta comporta l’apertura della
maschera Soggetti (indipendente dalle altre maschere del database) in cui l’utente deve
inserire i riferimenti del nuovo Soggetto: nome, posizione, organizzazione, indirizzo, ecc. in
apposite caselle di testo. Nella maschera Soggetti è possibile effettuare una ricerca per
Nome, Organizzazione e Indirizzo. Dalla maschera Tema-Soggetti è anche possibile
eliminare la relazione attuale con il pulsante di comando Elimina Soggetto, o modificare sia
il Ruolo sia gli attributi del Soggetto con il pulsante Modifica Soggetto. Sono considerati
obbligatori i ruoli “Proprietario” e “PuntoDiContatto” per i Temi.
Lo stesso ragionamento è valido per la relazione BancheDati-Soggetti gestita a partire dalla
maschera BancaDati.
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Figura 5 – Maschera Soggetti

KeyWord, una lista sulla maschera Tema mostra tutte le parole chiave (KeyWord) associate
al Tema corrente. Le parole chiave sono suddivise per Tipi, un menu a discesa (Filtra per
Tipo) permette di visualizzare solo le KeyWord di un dato Tipo; un pulsante di comando
(Mostra tutti i Tipi) ripristina tutte le parole chiave associate al Tema. Si possono aggiungere
o eliminare parole chiave dalla tabella di relazione Tema-KW per mezzo del pulsante di
comando Modifica KeyWord, che apre la corrispondente maschera. Quest’ultima mostra una
lista con tutte le KeyWord memorizzate nel database, suddivisibili per Tipo, e una lista con
tutte le KeyWord associate al Tema; per mezzo di due pulsanti di comando si possono
associare nuove KeyWord o eliminarle dall’associazione Tema-KW. Il pulsante di comando
Nuove KeyWord apre la maschera Keyword nella quale è possibile aggiungere nuove parole
chiave nel database specificando la parola, il tipo, il codice padre e il codice livello. Ad
esempio, la parola Ambiente di livello = 1 e padre = 0, ha come figlio la parola Fisico di
livello = 2 e padre = 1 (= Id_Keyword della parola padre). Con questa semplice regola le
KeyWord vengono generate in una struttura ad albero, che permette poi di associare al Tema
la parola composta Ambiente Fisico (Dettaglio), disponibile nella lista delle KeyWord

Categorie Principali, una lista sulla maschera Tema mostra tutte le Topic Category
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associate al Tema corrente. Un pulsante di comando apre la maschera Tema-Categorie il cui
funzionamento è del tutto analogo a quello della maschera Tema-KW. Le Categorie
Principali sono derivate direttamente dalla Norma 19115 del comitato tecnico 211 dell’ISO
e danno una descrizione generale del Tema, al contrario delle parole chiave che possono
entrare in un dettaglio sempre crescente (Ambiente, Ambiente Fisico, ecc.)
Nella maschera sono presenti anche due pulsanti di comando per aggiungere un nuovo Tema e per
eliminarne uno esistente, in quest’ultimo caso si eliminano dal database anche tutte le Edizioni, tutti
i DataSet e tutti i record nelle tabelle di relazione (BD_Tema, Tema_Categorie, ecc.) relativi al
Tema in questione.
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1.4.
Edizione e maschere collegate
(c)
(a)
(d)
(b)
(e)
Figura 6 – Maschera Edizione
Dalla maschera Tema un pulsante di comando apre la maschera Edizione (figura 6), che mostra tutte
le Edizioni del Tema corrente: se ad esso non è associata alcuna Edizione, all’utente viene chiesto se
desidera aggiungerne di nuove, in tal caso viene aperta la maschera Edizione con un record definito
dall’identificativo del Tema e da quello dell’Edizione (non modificabili dall’utente) e la stessa
Estensione del Tema corrente (modificabile dall’utente).
Un’Edizione rappresenta un’istanza reale di un Tema (una Carta, un Atlante, un CD-ROM
multimediale, ecc.) ed è definita da una serie di attributi propri e di relazioni con altre tabelle del
database. In seguito il termine Carta sarà utilizzato come sinonimo di Edizione, poiché la
maggioranza dei Temi che attualmente sono catalogati nel Repertorio Nazionale sono proprio riferiti
alla cartografia.
Attributi propri:

Data di pubblicazione, campo di testo compilabile dall’utente. Il campo, obbligatorio,
contraddistingue le diverse Edizioni di un Tema
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
Periodo del rilievo, campo di testo compilabile dall’utente, che riassume l’intervallo di
tempo in cui sono stati eseguiti tutti i rilievi e/o le date di pubblicazione/produzione delle
fonti di dati utilizzati nella redazione della Carta

Sistema di riferimento geografico, dei menu a discesa permettono di selezionare il Datum,
l’Ellissoide, la Proiezione e il Sistema di Coordinate riferiti all’Edizione

Stato, un menu a discesa permette di selezionare lo status (ad esempio: Completo, Archivio
Storico, ecc.) dell’Edizione corrente. Campo obbligatorio

Lingua, un pulsante di comando Lingua permette, attraverso l’apertura della relativa
maschera, di selezionare una o più lingue utilizzate nell’Edizione (per le legende, i toponimi,
le definizioni, ecc.). Campo obbligatorio

Vincoli, due menu a discesa permettono di selezionare il tipo di restrizione sia per l’accesso
che per l’uso della Carta; un campo Note permette all’utente di aggiungere ulteriori
informazioni relative alle restrizioni sulla Carta. Esempi di restrizione sono quelle dovute ad
un brevetto, al copyright, ecc.

Sicurezza, un menu a discesa ed un campo di testo permettono all’utente di definire il
sistema di sicurezza a cui eventualmente l’Edizione è sottoposta. Il Tipo di sicurezza nella
quasi totalità dei casi risulta essere Non Classificato (quindi nessun sistema di sicurezza è
definito), come, ad esempio, per la cartografia di uso civile

File di Esempio, due campi di testo e un menu a discesa permettono di definire un file
grafico associato alla Carta, come quelli che si possono trovare nei CD-ROM dimostrativi o
sulle pagine WEB di molti Enti. Il File di Esempio deve essere fornito, unitamente al file
XML dell’Edizione, con lo stesso nominativo e formato indicati nel Nome file di Esempio

Titolo dell’Edizione, campo di testo utilizzato dal software di consultazione dei metadati,
sviluppato dal Centro Interregionale [5]. Il titolo dell’Edizione serve a distinguere due
Edizioni con la stessa data di pubblicazione, che differiscono per altri aspetti
(rappresentazione, contenuto informativo, ecc.); ad esempio, per una Carta dell’Uso del
Suolo si potrebbe avere per Titolo dell’Edizione: “Edizione del 2000 – con limiti del Parco”,
oppure “Edizione del 2000 – con limiti dei Comuni”
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Relazioni con altri oggetti nel database:

Entità, un pulsante di comando nella maschera Edizione (figura 6 (b)) permette di accedere
alla maschera Entità (figura 7), nella quale sono specificati tutti gli elementi che consentono
una possibile classificazione dell’Edizione in Strati Informativi. Questi elementi
corrispondono a campi di testo compilabili dall’utente e da menu a discesa: il Nome
dell’Entità, la sua Definizione, la Fonte dei dati, i Riferimenti, il Tipo di Entità secondo la
distinzione in Strati Informativi data dal Gruppo di Lavoro sui DB Topografici [4], le
informazioni riguardanti la Topologia, la Geometria ed il Numero di Oggetti di cui consiste
l’Entità
(a)
Figura 7 – Maschera Entità. Evidenziate in rosso le informazioni relative alla Topologia ed alla Geometria
dell’Entità.

Attributi, un pulsante di comando nella maschera Entità (figura 7 (a)) permette di accedere
alla maschera Attributi (figura 8) relativi all’Entità corrente. Nella maschera Attributi sono
presenti dei campi di testo compilabili dall’utente che riguardano il Nome del singolo
Attributo, la sua definizione, la fonte, il dominio, il valore e la spiegazione dell’accuratezza
dell’Attributo, l’eventuale unità di misura e la risoluzione, la frequenza di misura
dell’Attributo, la data d’inizio valore (relativa al rilievo, alla fonte legislativa, ecc.) e la data
di fine valore.
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Si pensi ad esempio ad una Entità di nome Rete viaria per una Carta topografica vettoriale in
scala 1:10.000; questa Entità appartiene al tipo Viabilità, Mobilità e Trasporti,
rappresentabile come oggetto geometrico di tipo arco con topologia ad una dimensione.
Tale Entità, derivata (fonte) da una classificazione e da una successiva fotointerpretazione di
ortofoto digitali, ha un Attributo, di nome Lunghezza, applicabile a tutti gli elementi
dell’Entità (archi in questo caso), il cui dominio è definito dai numeri reali positivi; l’unità
di misura è il metro, la risoluzione è 10 metri ed è dipendente dalla fonte dei dati e dalla
scala (la risoluzione è un parametro di qualità locale di una cartografia e corrisponde alle
dimensioni del più piccolo particolare rappresentato nella cartografia vettoriale e alla
lunghezza del lato del pixel nel formato raster); il valore dell’accuratezza è del 90%
(l’accuratezza è il grado di precisione nel posizionamento di linee e punti sulla Carta,
dipende da come gli elementi geografici possono essere riportati su una Carta; l’accuratezza
è determinata dalla scala, dalla qualità della fonte dei dati, dallo spessore delle linee adottato
nella rappresentazione per i formati cartacei). È importante inoltre indicare la metodologia
utilizzata e i test eseguiti per ottenere la stima dell’accuratezza, ciò corrisponde ad una
dettagliata relazione che può essere riportata nel campo di testo Accuratezza Spiegazione
Figura 8 – Maschera Attributi
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
Metadati, un pulsante di comando nella maschera Edizione (figura 6 (c)) permette di
accedere alla maschera Metadati (figura 9) e quindi di selezionare il Responsabile dei
Metadati (obbligatorio) per l’Edizione corrente. Il pulsante di comando Mostra
Responsabile nella maschera Metadati apre la maschera Soggetti con il solo Soggetto
corrente. Il pulsante Nuovo Responsabile apre la maschera Soggetti dalla quale è possibile
associare un record esistente o aggiungerne uno nuovo che, dopo la compilazione da parte
dell’utente e la chiusura della maschera Soggetti con il pulsante di comando Registra,
diviene il nuovo Responsabile dei Metadati per l’Edizione corrente; chiudendo la maschera
Soggetti con il pulsante di comando Chiudi, non si cambia il Responsabile dei Metadati.
Altre informazioni obbligatorie nella scheda di Metadati sono: la Data di Compilazione
(campo compilato automaticamente dal SW, una volta registrata la maschera Metadati
corrente) e lo Standard dei Metadati (selezionabile da un menu a discesa) utilizzato per
descrivere la Carta
Figura 9 – Maschera Metadati.
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
Qualità, un pulsante di comando nella maschera Edizione (figura 6 (d)) permette di accedere
alla maschera Qualità (figura 10), nella quale sono specificati i valori che consentono una
possibile valutazione qualitativa di una data Edizione. Tutti gli elementi di qualità sono
relativi ad uno (in questo caso lo Scopo sarà dataset) o più gruppi di DataSet (Scopo series)
che costituiscono l’Edizione. Per ogni scheda di qualità sono riportati tutti i Report associati
ad essa (figura 10, parte evidenziata in rosso): il tipo di Report va scelto fra le classi
riportate nella norma ISO/DIS 19115, quali: Consistenza Logica, Accuratezza Posizionale,
Completezza, ecc. Maggiori dettagli in merito sono riportati nei documenti ISO relativi alle
norme 19113 - Quality principles e 19114 - Quality evaluation procedures [6], [7], i relativi
documenti possono essere richiesti al Centro Interregionale.
Figura 10 – Maschera Qualità. Evidenziata in rosso la maschera Qualità-Report.
È possibile aggiungere ulteriori Edizioni al Tema corrente per mezzo del pulsante di comando
Duplica: in tal caso viene duplicato il record corrente nella tabella Edizione e la maschera relativa si
posiziona sul nuovo record: il codice identificativo è gestito dal software, mentre è possibile
modificare i valori degli altri campi della tabella.
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1.5.
DataSet e maschere collegate
Figura 11 – Maschera DataSet. Evidenziata in rosso la tabella Formati da cui è possibile scegliere il formato del
DataSet corrente (tale lista può essere ampliata nel caso in cui il formato del DataSet corrente non sia contenuto
in essa).
Dalla maschera Edizione il pulsante di comando DataSet (figura 6 (e)) apre la relativa maschera
(figura 11), che mostra tutti i DataSet dell’Edizione corrente: se a questa non è associato alcun
DataSet, all’utente viene chiesto se desidera aggiungerne di nuovi, in tal caso viene aperta la
maschera DataSet con un record definito dall’identificativo del Tema, da quello dell’Edizione e da
quello del DataSet (non modificabili dall’utente) e la stessa Estensione dell’Edizione corrente
(modificabile dall’utente).
Per ogni Edizione nel database possono esserci uno o più DataSet, a seconda del tipo di Estensione,
dell’Autore del singolo DataSet e dei Formati in cui l’Edizione può essere distribuita. Si pensi ad
esempio ad una Carta relativa ad una Provincia, questa può essere distribuita con un DataSet per
ognuno dei Comuni che la interessano; oppure si pensi ad una Edizione di una CTR al 10.000, la
naturale suddivisione in DataSet è quella relativa alle Sezioni del quadro di unione.
Un DataSet rappresenta la più piccola parte di una Edizione che può essere considerata omogenea
rispetto a tutti gli attributi presenti nella gerarchia Tema-Edizione-DataSet. Un DataSet è definito da
una serie di attributi propri e di relazioni con altre tabelle del database.
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Attributi propri:

Autore, è il Soggetto responsabile della produzione del singolo DataSet. All’interno di una
CTR del 2000, ad esempio, il lotto A è stato realizzato da una Ditta/Ente/Raggruppamento
diverso da quello che ha realizzato il lotto B. La gestione dell’Autore è del tutto analoga a
quella già mostrata per il Responsabile dei Metadati nella maschera Metadati

Data di produzione, campo di testo compilabile dall’utente. Il campo, obbligatorio,
contraddistingue le diverse date con cui i singoli DataSet di una Edizione sono consegnati
dall’Autore al Proprietario del Tema (e quindi dell’Edizione e del DataSet)

Data del rilievo, campo di testo, obbligatorio, compilabile dall’utente, che riassume
l’intervallo di tempo in cui sono stati eseguiti tutti i rilievi e/o le date di
pubblicazione/produzione delle fonti di dati utilizzati nella produzione del singolo DataSet

Credit, è l’elenco delle persone e delle organizzazioni che sono coinvolte nella produzione
del singolo DataSet. Si pensi, ad esempio, ad una Ditta che per conto dell’Autore ha svolto i
rilievi necessari alla produzione del DataSet

Ambiente nativo, è l’insieme degli strumenti e delle risorse utilizzate nella produzione del
singolo DataSet
Relazioni con altri oggetti nel database:

Formati, una lista sulla maschera DataSet mostra tutti i Formati (figura 11, parte
evidenziata in rosso), e le loro descrizioni, in cui può essere distribuito ogni singolo
elemento di una Edizione. Il pulsante di comando Modifica Formati consente di aggiungere
o eliminare dei Formati dalla tabella di relazione Formati_DS, per mezzo dell’apertura della
relativa maschera: in quest’ultima è possibile con un menu a discesa selezionare i Formati
per tipo (Cartaceo o Numerico) e per mezzo di due pulsanti di comando aggiungere e
eliminare dei Formati dalla tabella di relazione Formati_DS; il funzionamento è analogo a
quello della maschera KeyWord di un Tema. Il pulsante di comando Modifica Descrizione
Formato permette di cambiare la breve descrizione del Formato associato al DataSet
È possibile aggiungere ulteriori DataSet all’Edizione corrente per mezzo del pulsante di comando
Duplica: in tal caso viene duplicato il record corrente nella tabella DataSet e la maschera relativa si
posiziona sul nuovo record: il codice identificativo è gestito dal software, mentre è possibile
modificare i valori degli altri campi della tabella.
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2. Documenti di riferimento
[1]. Convenzione Regione Basilicata - Centro Interregionale per il Sistema Cartografico di
Riferimento, Architettura del Repertorio Cartografico. Versione 3.1. Roma 5 novembre 2001
[2]. Gruppo di Lavoro sulle Specifiche per i Data Base Topografici, Specifiche per la realizzazione
dei Data Base Topografici di interesse generale – Specifiche di tipo generale: Modello
Concettuale, Modello dei Dati Spaziali (WG 01 N 1002). Colorno (PR) 25 gennaio 2001
[3]. ISO/TC 211 Geographic Information/Geomatics – ISO/DIS 19115 Geographic Information,
Metadata - 20 agosto 2001
[4]. Gruppo di Lavoro sulle Specifiche per i Data Base Topografici, Specifiche per la realizzazione
dei Data Base Topografici di interesse generale – Indice generale (WG 01 N 1001). Colorno
(PR) 25 gennaio 2001
[5]. Sito del Centro Interregionale: http://www.centrointerregionale.it/
[6]. ISO/TC 211 Geographic Information/Geomatics – ISO/DIS 19113 Geographic information Quality principles - 8 gennaio 2001
[7]. ISO/TC 211 Geographic Information/Geomatics – ISO/DIS 19114 Geographic Information Quality evaluation procedures - 31 agosto 2000
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