I Veda - Guida India

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I Veda
La parola Veda trae le sue origini dalla radice sanscrita Vid, sapere, che a sua volta deriva dal
proto-indoeuropeo
Weid,
sapere o vedere, come il latino
videre
I testi contenuti nei Veda sono considerati dagli indù Shruti, cioè rivelati, e rappresentano
dunque la
Sapienza eterna,
immutabile e sacra dell'Induismo. Questi testi sarebbero stati rivelati dalla divinità ai
Rishi
, mitici saggi veggenti, ma secondo la tradizione fu il
Rishi
Krishna Dwaipayana, meglio conosciuto come
Veda Vyasa
, colui che ne editò la raccolta, affidando poi a 4 suoi discepoli la redazione finale. Molti storici
considerano i Veda come uno dei più antichi testi sopravvissuti dell'antichità e il cui nucleo
centrale si fa risalire alla
 tarda età del bronzo
, pur con parti molto più recenti datate attorno al 500 a.C. Bisogna comunque tener in conto che
la precedente ed esclusiva tradizione orale di questi testi é certamente di gran lunga anteriore.
I Veda si dividono in quattro testi differenti: RigVeda, YajurVeda, SamaVeda e AtharvaVeda.
I primi tre vengono chiamati collettivamente Trayam Brahma Sanatanam, il Veda triplo ed
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I Veda
eterno, mentre il quarto,
Atharvaveda
, presumibilmente posteriore, non venne completamente accettato come parte integrante dei
testi
Shruti
se non dopo l'epoca di
Manu
, che nomina solo una volta nel suo Codice
le rivelazioni avute dal saggio
Atharva
.
Ogni Veda si divide in diverse sezioni: Mantra o Samhita, Brahmana, Aranyakas e Upanish
ad
. La
parte
Mantra
è certamente la più antica, mentre le ultime due furono redatte probabilmente intorno
all'800-600 a.C.
I Mantra si presentano con differenti forme letterarie a seconda del Veda:
- RigVeda: versi di lode in metrica, composti per essere recitati a voce alta e plegarie
liturgiche da recitarsi durante i sacrifici.
E' il testo principale ed il più antico, una
collezione di 1028 inni dedicati a diverse divinità di un vasto pantheon ma tra le quali spiccano
Indra, Rudra, Varuna e Agni. Dal 2007, é stato nominato
Patrimonio dell'Umanità
dall'Unesco.
- YajurVeda: in prosa e con versi, presumibilmente atti ad essere mormorati durante i
sacrifici del fuoco.
- SamaVeda: sostanzialmente una riorganizzazione degli inni del RigVeda in metrica
cantabile.
- AtharvaVeda: parzialmente in metrica, contiene formule magiche ed incantesimi ma
anche leggende e testi secolari.
I Brahmana sono composti in prosa e si dividono a loro volta in due parti: una che codifica ed
interpreta i rituali di sacrificio e l'altra che ne commenta il lato filosofico. Contengono spiegazioni
e leggende associate ai vari inni. I sacrifici e il loro minuzioso rituale erano subordinati alla
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I Veda
comprensione mistica del rituale stesso. La conoscenza era fondamentale per poter focalizzare
l'obiettivo ed ottenere il vantaggio richiesto attraverso i sacrifici.
Gli Aranyakas sono testi destinati a coloro che scelgono di dedicare la vita alla ricerca della
sapienza, vivendo in eremi o nelle foreste Aranyas - e focalizzano
principalmente il lato filosofico dei sacrifici e dei rituali.
Le Upanishad sono commenti aggiunti ai Veda, dove si tenta di esplicare la natura profonda
della realtà. Questi trattati mistici si occupano della natura di Dio e della relazione tra l'anima e
la materia, rappresentando la vera fruizione del pensiero filosofico e religioso vedico. In essi si
manifesta la grande libertà di pensiero espressa in alcuni dei più grandiosi inni del
RigVed
a; l'incessante ricerca di risposte, l'aspirazione verso le più alte verità si dipanano attraverso
diversi punti di vista. Le Upanishad divennero col tempo i
veri Veda
dei filosofi indù e da queste derivarono le
sei
Darshana
, scuole principali, del pensiero indù.
Lo studio dei Veda divenne obbligo religioso per i maschi appartenenti alle 3 caste superiori in
tarda età vedica, mentre è più che probabile che in origine fosse aperto anche alle donne. I
Sudra, della 4a casta, ne erano esclusi. Metodi sofisticati di apprendimento mnemonico
vennero messi a punto per assicurare la preservazione dei testi, discipline sussidiarie come i
Vedanga
e letteratura esegetica vennero in seguito sviluppati nelle scuole vediche.
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I Veda. Mantramanjari.
Testi fondamentali della rivelazione vedica
a cura di Raimon Panikkar
Ed: BUR Biblioteca Universale Rizzoli, 2001
pp. 1222,
2 voll
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I Veda
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