Genetica del cancro Lezione 19 By NA 1 Il tumore come network Carcinoma del colon Le cellule mutate iniziano a duplicarsi in modo incontrollato Displasia. Le cellule perdono morfologia Cancro invasivo Le cellule divengono invasive e metastatizzano Processo di vascolarizzazione Iperplasia Le cellule conservano morfologia Cancro in situ Le cellule perdono il contatto con il tessuto Esempio di progressione a tappe da tumore benigno a tumore maligno By NA 2 Modalita’ di espressione Gli oncosoppressori vengono definiti recessivi. Perche? /Perche’ per manifestare il fenotipo e’ necessario che entrambi gli alleli siano mutati (anche se le mutazioni possono essere diverse) M Attenzione: in questo caso il fenotipo di cui si parla e’ quello della cellula non dell’individuo! Il tumore va considerato come un “individuo” : all’interno dell’organismo ci sono cloni (“individui”) che non manifestano il fenotipo perche’ hanno un allele wild-type . Una cellula di questi cloni per caso muta l’allele wild-type : perde la funzione e si manifesta il tumore Gli oncosoppressori sono geni la cui funzione normale non e’ sensibile alla quantita’ di prodotto: il mancato funzionamento di un allele non ne pregiudica la funzione. By NA 3 Oncosoppressori gatekeepers Questi oncosoppressori vengono definiti “gatekeepers”: (guardiani) perche’ regolano funzioni cellulari fondamentali come l’innesco della proliferazione, del differenziamento e dell’apoptosi. La conoscenza del loro meccanismo di azione ha introdotto il concetto di APLOINSUFFICENZA . MAPLOINSUFFICENZA: condizione in cui la mancata funzionalita’ di un allele non provoca la comparsa del fenotipo, ma mette la cellula in condizioni di “debolezza”. La cellula e’ eterozigote e il gene puo’ ancora svolgere la funzione, ma e’ una funzione non completamente efficace By NA 4 Oncosoppressori gatekeepers esempi LLa perdita del prodotto del gene NF1, mutato nella neurofibromatosi di tipo 1, conduce ad una incontrollata attivita’ di ras. LAPC, coinvolto nella FAP, regola la trasmissione di un segnale dalla superficie cellulare al nucleo, che porta all’espressione di c-MYC LLa perdita di p53 genera la sindrome di Li-Fraumeni, sottraendo le cellule al processo di apoptosi By NA 5 Altri oncosoppressori By NA 6 Retinoblastoma Servira’come modello per chiarire la teoria del doppio colpo che e’stata formulata da Knudson per spiegare il diverso comportamento nei due tipi di retinoblastoma ereditario e non. E servira’come modello per comprendere come si puo’ impostare la ricerca dei geni che controllano le funzioni di base della vita cellulare By NA 7 Retinoblastoma * e’un tumore maligno della retina che si sviluppa nei primi anni di vita * puo’essere monolaterale (solo un occhio colpito) o bilaterale (entrambi gli occhi) * si puo’manifestare in forme sporadiche o ereditarie diagnosticate a 7-10 anni, generalmente monofocali (solo in un punto dell ’occhio) By NA diagnosticate nel primo anno di vita, multifocali (piu ’punti di un occhio) 8 Genetica del retinoblastoma retinoblastoma bilaterale retinoblastoma monolaterale non-penetrante Apparente trasmissione dominante... By NA 9 Alfred Knudson Nel 1971 Alfred Knudson analizzo ’casi di bambini con retinoblastoma sia monolaterale che bilaterale Osservo’che: * al momento della diagnosi, i bambini che avrebbero sviluppato tumori bilaterali erano piu’piccoli di quelli per i quali i tumori sarebbero rimasti monolaterali; * con l’aumentare dell’eta’, la frequenza con cui venivano diagnosticati i casi bilaterali cresceva in maniera esponenziale, mentre quella relativa ai casi monolaterali aumentava molto piu’lentamente. By NA 10 Modello del “doppio colpo” Knudson propose un modello ( two-hit hypothesis ) secondo il quale, affinche ’si abbia il retinoblastoma, e ’necessario che in una linea di cellule retiniche si verifichino due distinti eventi mutazionali I evento (“hit”) II evento (“hit”) * I soggetti con retinoblastoma ereditario hanno ereditato una di queste mutazioni, la quale, pertanto, e ’presente in tutte le loro cellule retiniche e, quindi, e evento perche ’si produca il tumore. ’necessario un secondo * Il retinoblastoma sporadico, invece, si forma solo quando due eventi mutazionali indipendenti avvengono nella stessa linea cellulare. Cio ’si realizza piu ’raramente, per cui l ’insorgenza e ’piu ’tardiva e i tumori sono invariabilmente monolaterali. By NA 11 Il gene del retinoblastoma (Rb) Il primo indizio sulla posizione del gene Rb e ’stato fornito da soggetti rari affetti da retinoblastomi bilaterali, concomitanti anomalie congenite e assenza di familiarita ’ delezion e 13q13q14 By NA L ’analisi cromosomica di questi pazienti ha dimostrato la presenza di una delezione del braccio lungo del cromosoma 13 di dimensione variabile ma con condivisione delle bande 13q13-q14: questa osservazione suggeriva che in tale regione si localizzasse un gene predisponente al retinoblastoma 12 Rb ed esterasi /Questi bambini presentavano anche una delezione di una copia del gene per l ’enzima esterasi D , enzima di funzione sconosciuta ma facilmente dosabile. Presenta un polimorfismo con due alleli, evidenziabile mediante elettroforesi di proteine. /I bambini con una delezione a carico di 13q14 producevano meta ’ della quantita ’normale di esterasi D ed esprimevano invariabilmente un solo allele. IL’esterasi con il suo polimorfismo era lo strumento ideale per studiare il gene del retinoblastoma By NA 13 Linkage di esterasi e Rb L ’analisi di linkage esaminando la segregazione del polimorfismo dell ’esterasi D in famiglie con retinoblastoma ereditario e prive di delezione: gli alleli dell ’esterasi D segregavano nelle famiglie insieme al carattere retinoblastoma (lod score>3), fornendo indicazione che il gene predisponente alla malattia fosse localizzato a livello della banda 13q14. By NA 14 Verifica dell ’ipotesi di Knudson *Una mutazione in un gene del cromosoma 13 che costituirebbe al primo evento secondo l ’ipotesi di Knudson e ’ presente nelle cellule normali dei portatori *Il secondo evento sarebbe consistito nella perdita della copia normale rimanente di questo gene... Per testare questa ipotesi si e ’usata nuovamente l ’esterasi D , espressa nelle cellule del retinoblastoma, per vedere quali suoi alleli fossero espressi II tumori analizzati erano stati ottenuti da soggetti eterozigoti per il polimorfismo dell ’esterasi D e non portatori di delezione costituzionale del cromosoma 13. By NA 15 Verifica dell ’ipotesi di Knudson J Atteso: entrambi gli alleli avrebbero dovuto essere espressi L Osservato: solo un allele viene espresso in 2/3 dei tumori analizzati ? Mil secondo evento consisteva probabilmente in una delezione che includeva i loci sia dell’esterasi D che del retinoblastoma Per la verifica del secondo evento, si puo ’ricorrere a tecniche di biologia molecolare, come il Southern Blot di DNA dei soggetti di una famiglia affetta usando sonde del cromosoma 13 per testare la perdita di eterozigosita ’(LOH) By NA 16 LOH *La LOH si puo ’applicare sia ai tumori familiari che a quelli sporadici, suggerendo che, in entrambi i casi, gli eventi che conducono allo sviluppo del tumore interessino un locus sul cromosoma 13. I C’e’ una cosa da tenere presente: le cellule tumorali hanno lo stesso background genetico delle normali perche’ appartengono allo stesso individuo: le differenze fra loro sono imputabili al processo tumorale, non alla variabilita’ genetica e questo permette di utilizzare anche gli sporadici * Nei casi familiari, gli alleli mantenuti nel tumore erano invariabilmente quelli ereditati dal genitore affetto By NA 17 Clonaggio del gene del retinoblastoma * la ricerca del gene si è concentrata sulla banda 13q14 e si sono cercate le sequenze espresse nelle cellule retiniche normali, che risultassero mutate nei soggetti affetti da retinoblastoma familiare *il punto di partenza è stato fornito dalla scoperta di un gruppo di tumori che presentavano una delezione omozigote corrispondente ad una sequenza di DNA clonata dalla regione 13q14 By NA 18 Clonaggio del gene del retinoblastoma *Nel retinoblastoma il trascritto era assente o di dimensioni molto diversi dal normale *pazienti con retinoblastoma ereditario portatori di tumori con delezioni omozigoti presentavano delezioni eterozigoti nei tessuti costituzionali..... Ipotesi di Knudson confermata! Rb e ’un oncosoppressore By NA 19 Ricerca delle mutazioni MIn molti casi le mutazioni non consistono in delezioni o alterazioni a carico del gene tali da poter essere individuate con Southern blot, ma in mutazioni puntiformi piu’difficili da evidenziare Itest molecolare: sequenziamento esonico dopo PCR per rivelarle By NA 20 Meccanismi di acquisizione della seconda mutazione + + Rb -- + Rb Non disgiunzione e duplicazione mutazione puntiforme C.O mitotico + delezione Rb Conversione genica Rb By NA Rb + Rb Rb Rb Rb + Rb x Rb 21 Perdita di eterozigosita’ LOH famiglia con figlia affetta da retinoblastoma: RFLP dell’esterasi D Cellule tumorali omozigote By NA eterozigote eterozigote LOH 22 Perdita di eterozigosi per identifiare un TS By NA 23 Perdita di eterozigosi / instabilita’ By NA 24 come funzionano i TS By NA 25 controllo dell’integrita’ del genoma By NA 26 Il materiale didattico e’ presente in rete: http://www.dipartimentodibiologiabari.it/didattica NON sono dispense, ma un ausilio allo studio sul libro By NA 27