MARZO 2017
A TU PER TU CON IL PROF.LABANCA
I DENTI DEL GIUDIZIO
I denti del giudizio, detti anche ottavi
(perché ottavi elementi dentali partendo
a contare dal centro della bocca), sono
i quattro denti che occupano l’ultima e
quindi più interna posizione nell’arco
dentale: sono i terzi ed ultimi molari a
spuntare e la loro comparsa stabilisce
il completamento della dentizione
permanente.
Sono normalmente quattro, ma in alcuni
casi possono anche essere di più
(iperdentia) o non necessariamente essere
tutti presenti (ipodonzia).
La curiosa denominazione “denti del
giudizio” si deve al fatto che generalmente
compaiono tra i 18 e i 25 anni, cioè
in quel momento della vita nel quale
tradizionalmente si matura e si diventa
“giudiziosi”.
Se crescono correttamente e sono
presenti con il proprio antagonista, i denti
del giudizio possono contribuire alla
masticazione come un normale molare.
Molto spesso però sono solo parzialmente
erotti (cioè in arcata).
Viene quindi da chiedersi: perché
crescono i denti del giudizio?
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La risposta va cercata nella storia! Gli
uomini primitivi si nutrivano mangiando
carni crude e alimenti duri e difficili da
masticare: necessitavano quindi di una
dentatura resistente e di mascelle forti.
Si è inoltre ipotizzato che la comparsa
di questi molari in età tardiva potesse
servire a compensare l’usura degli
altri denti: il tipo di alimentazione e le
inesistenti cure dentarie provocavano
infatti la precoce perdita dei denti ed
il terzo molare andava a svolgere una
funzione di riserva mantenendo più a
lungo la funzione masticatoria.
La dieta che seguiamo e gli alimenti che
mangiamo noi oggi sono invece molto
diversi. Non necessitando più di una
masticazione vigorosa, l’evoluzione ha
fatto in modo che la nostra conformazione
scheletrica cambiasse e che mandibole
e mascelle si riducessero di dimensione,
lasciando talvolta poco spazio per
permettere ai denti di crescere, ma
lasciando in realtà più spazio per la parte
encefalica del nostro cranio. In pratica
dovremmo, rispetto ai nostri antenati,
avere più intelligenza e meno capacità
triturante!
I denti del giudizio hanno quindi perso la
loro vera utilità ma continuano a crescere
perché sono un retaggio del passato,
pervenuto direttamente dai nostri antenati
ominidi.
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Quando è il momento della crescita degli
ottavi, si possono presentare scenari
diversi nella nostra bocca.
A volte i denti del giudizio crescono
normalmente, al pari di tutti gli altri denti,
e sono a tutti gli effetti dei veri e propri
terzi molari. Altre volte possono non
esistere proprio e quindi non comparire
mai. Se invece ci sono ma lo spazio non
è sufficiente, i denti del giudizio possono
anche non spuntare, rimanendo quindi
inclusi e coperti completamente dall’osso
e dalla gengiva, oppure comparire
solo in parte, cioè quando non trovano
lo spazio sufficiente per concludere la
crescita, rimanendo ancorati nell’osso
mascellare o mandibolare.
La mancata eruzione dei denti del
giudizio ha tendenzialmente due cause:
1. L’assenza di spazio relativa alla
conformazione della mandibola o della
mascella.
2. L’asse di crescita del dente non
orientato correttamente (ad esempio
orizzontalmente e in questo caso il dente
cresce facendo pressione sul molare
antecedente).
Se i denti del giudizio crescono allineati o
se non spuntano e i pazienti non avvertono
alcuna problematica specifica, allora non
c’è bisogno di alcun intervento.
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Purtroppo però spesso i denti del giudizio
causano complicazioni:
possono provocare mal occlusione,
pressione sui denti contigui causando
disallineamenti, ma anche diverse
patologie come carie, ascessi, cisti,
alitosi o formazione di tasche gengivali.
• Sono colpiti da carie o pulpiti: in
questo caso difficilmente si consiglia la
devitalizzazione od otturazione, ed è al
contrario preferibile estrarre il dente del
giudizio malato.
• Sono danneggiati da ascessi, cisti,
granulomi dentali.
In tutti questi casi è necessario rivolgersi
all’odontoiatra e valutare un’eventuale
estrazione dei denti del giudizio
problematici.
Va però anche ben tenuto a mente che
la presenza del dente del giudizio,
se asintomatico, non costituisce di
per sé un problema o un motivo per
doverlo estrarre, cosa che anzi risulta
sconsigliata dalla letteratura scientifica
internazionale.
I denti del giudizio vengono infatti estratti
quando producono problemi gravi o
invalidanti.
Le cause che portano all’estrazione di
questi elementi dentari possono quindi
essere:
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• Sono cresciuti in modo scorretto,
non allineati con gli altri denti e in una
posizione anomala che li espone a rischi
di carie e gengiviti e che non permette
una corretta igiene orale.
• Non si sono sviluppati completamente
e causano mal di denti ricorrenti o
infiammazioni gengivali.
• Sono completamente inclusi nella
gengiva o addirittura incastrati nell’osso
mandibolare e portano allo sviluppo di
cisti.
• Sono cresciuti orizzontalmente e
spingono sui secondi molari, provocando
dolore alla masticazione.
• Sono in sovrannumero.
• Sono scheggiati o rotti.
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