Curriculum vitae di Roberto Finelli

Curriculum vitae di Roberto Finelli (professore di prima fascia) SSD: M/Fil 06
Roberto Finelli è nato il 4-7-1945 a Roma, dove risiede
Tel. (office) : 06 57338537
e-mail: [email protected]
Nel 1971 si è laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma con una tesi su
«L’idea di ragione nella filosofia di A. Banfi» (relatore prof. Gennaro Sasso, correlatore prof. Guido
Calogero).
1971-1980. Borsista, prima, e contrattista, poi, presso l’Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Roma, dove ha svolto attività di ricerca e di attività didattica seminariale
presso la cattedra di Storia della filosofia I il cui insegnamento era svolto dal prof. Gennaro Sasso.
1980-1993 Ricercatore confermato presso il Dipartimento di studi filosofici ed epistemologici
dell’Università di Roma “La Sapienza”, dove ha continuato a svolgere attività di ricerca e attività
didattica seminariale presso la cattedra di Storia della filosofia I.
1993-2002 Professore associato di Storia della storiografia filosofica presso il Dipartimento di
Scienze Filosofiche dell’Università di Bari.
2002-2005 Professore straordinario di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Scienze
Filosofiche dell’Università di Bari.
2005-2008 Professore ordinario di Storia della filosofia moderna presso il Dipartimento di Scienze
Filosofiche dell’Università di Bari.
Dal 1 novembre 2008 Professore ordinario di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Filosofia
dell'Università di Roma Tre
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Curriculum vitae di Roberto Finelli (professore di prima fascia) SSD: M/Fil 06
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Roberto Finelli ha iniziato la sua attività di ricerca dedicandosi allo studio sia dell’idealismo che del
materialismo tedesco del primo Ottocento. Ha ritenuto infatti che entrambi questi due ambiti della
cultura filosofica tedesca dovessero essere studiati parallelamente, per una definizione più precisa
sia del loro impianto filosofico generale che, più in particolare, della loro antropologia, quale visione
dell’essere umano. Soprattutto ha lavorato, sia sul piano della ricostruzione filologica che sul piano
della storia delle idee, al nesso tra l’idealismo di Hegel e il materialismo di K. Marx
Di quest’ultimo ha curato insieme a F.S.Trincia, a muovere dal manoscritto originario, una nuova
traduzione italiana di Zur Kritik des Hegelschen Staatsrechts del 1843, associando all’edizione critica
del testo un commentario, ampio e analitico, con lo scopo di accompagnare il lettore nella sua
difficile decifrazione. Questo volume è stata pubblicato nella collana dell’Istituto di Filosofia
dell’Università di Roma per i tipi dell’Edizioni dell’Ateneo (K.Marx, Critica del diritto statuale
hegeliano, trad. e commentario di R.Finelli e F.Trincia, Roma 1983
La necessità di contestualizzare i temi e le categorie dell’importante manoscritto marxiano della Zur
Kritik des Hegelschen Staatsrechts nell’ambito del Vormärz tedesco e dello Junghegelianismus, con
particolare riferimento all’opera di Ludwig Feuerbach, aveva consentito, frattanto, la pubblicazione
di un volume di saggi, anch’esso in collaborazione con F.S. Trincia, dal titolo Critica del soggetto e
aporie della alienazione. Saggi sulla filosofia del giovane Marx, Franco Angeli, Milano 1982
L’approfondimento dell’opera marxiana, considerata sempre nel suo nesso problematico con
l’hegelismo, ha avuto come esito la pubblicazione di una monografia dedicata alla ricostruzione
critica dell’intero percorso del pensiero di Marx, dalle opere giovanili ai testi della maturità:
Astrazione e dialettica dal romanticismo al capitalismo. Saggio su Marx, Bulzoni, Roma 1987. La tesi
centrale di questa monografia è che l’opera della maturità di Marx si possa comprendere solo a
condizione di comprendere la differenza tra un’astrazione di carattere logico-conoscitivo e
un’astrazione di carattere reale. Giacché «astrazione logica» ed «astrazione reale» rimandano a due
campi dell’esperienza umana profondamente diversi e sono a fondamento di due economie con leggi
e statuti non facilmente sovrapponibili, che sono da un lato quelli dell’economia conoscitiva e della
produzione di generalizzazioni concettuali e dall’altro quelli dell’economia produttrice della ricchezza
materiale. Sottolineare l’importanza della categoria dell’astrazione reale nell’interpretazione della
modernità nell’opera matura di Marx ha significato inoltre mostrare la fragilità e l’eccessivo
semplicismo dell’antropologia dello stesso Marx, presente sopratutto nelle opere del primo periodo e
fondata, invece, sulla categoria umanistica di alienazione: come ha significato approfondire
criticamente l’improponibilità scientifica del materialismo storico sul piano dell’interpretazione della
storia.
Successivamente Finelli si è volto ad approfondire la tematica della formazione e della genesi del
pensiero di Hegel. I suoi studi hanno avuto come oggetto i testi giovanili hegeliani, dove la tematica
antropologica ed etico-sociale appare avere una priorità rispetto a quella logica e ontologica, che
diventerà dominante solo nella maturità della filosofia di Hegel. In particolare Finelli ha approfondito
la questione di una fondazione antropologica della dialettica hegeliana nel contesto del
protoidealismo tedesco e dei rapporti tra Hegel, Hölderlin e Schelling. Da questa ricerca è nata la
pubblicazione di una monografia hegeliana, dal titolo Mito e critica delle forme. La giovinezza di
Hegel (1770-1801), edita presso gli Editori Riuniti, Roma 1996. Tale testo è stato tradotto in lingua
tedesca: Mythos und Kritik der Formen. Die Jugend Hegels (1770-1801), Peter Lang Verlag,
Frankfurt a. M. 2000.
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A muovere dalle esigenze didattiche per l’insegnamento della Storia della filosofia, particolarmente
nell’ambito della filosofia tedesca, Finelli ha poi pubblicato, in collaborazione con altri autori, un
testo manualistico di storia della filosofia moderna e contemporanea dal punto di vista soprattutto
antropologico-politico. Questo testo manualistico è uscito presso l’editore Liguori, dal titolo Le
libertà dei moderni. Filosofie e teorie politiche della modernità, Napoli 2004 (in cui ha curato i
capitoli dedicati a Kant, Fichte, Hegel, Junghegelianismus, Marx, Kierkegaard, Schopenhauer,
Nietzsche, Bergson, Husserl, Heidegger).
Successivamente ha nuovamente dedicato i suoi studi al rapporto tra idealismo e materialismo
tedesco con un nuovo testo dedicato al confronto tra la ricchezza e la complessità dell’antropologia
hegeliana e i limiti della filosofia marxiana della storia: Un parricidio mancato. Il rapporto tra Hegel
e il giovane Marx, Bollati Boringhieri, Torino 2004. Questo testo sta per uscire in edizione inglese
con il titolo A failed Parricide. Hegel and the young Marx presso la casa editrice olandese Brill di
Leiden.
A latere della sue ricerche sull’antropologia di Hegel, Finelli ha esteso i suoi studi all’ambito
dell’antropologia e dell’epistemologia psicoanalitica, indagando specificamente quanto la teoria e la
clinica freudiana consentino di mettere a tema un pensiero non logico-discorsivo bensì a-linguistico
e “rappresentativo”. Su questo tema ha pubblicato vari saggi, Freud e la genesi del «pensiero», in
«La Cultura», 3, 1992, pp.435-451; Mente e corpo tra due e tre, in «Almanacchi nuovi», 2/3, 1995,
pp. 132-139; Al di là di una logica del sì e del no, in «Psicoterapia e istituzioni», 1, 1998, pp.61-76;
Le tre logiche della ‘Vorstellung’ nella filosofia della mente di S.Freud, in «Nuova civiltà delle
macchine», XXIV, n. 2, 2006, pp. 16-25..
Più recentemente ha pubblicato una raccolta di saggi di varia natura, Tra moderno e postmoderno.
Saggi di filosofia sociale e di etica del riconoscimento (Pensamultimedia, Lecce 2006), in cui ha
riunito i suoi ultimi studi sulla fortuna della filosofia tedesca dell’800 nel dibattito etico-politico più
contemporaneo e, nell’orizzonte più specifico della cosiddetta «Rehabilitierung der praktischen
Philosophie», oltre che sull’antropologia e l’etica dell’Anerkennung (riconoscimento).
Infine ha curato e introdotto per le edizioni Newton Compton una nuova traduzione di alcune delle
opere più significative di Sigmund Freud (tra cui L’Io e l’Es, L’uomo Mosé e la religione monoteistica,
il Compendio di psicoanalisi). Nelle introduzioni a questi scritti ha esposto la sua ipotesi della
presenza nell’opera di Freud di una teoria della mente basata sull’esistenza di “tre logiche”, ciascuna
rispondente a una funzione specifica del nostro apparato psichico.
Roberto Finelli ha svolto conferenze e periodi di studio nelle università tedesche di Berlin (Freie
Universität), Bremen. Hamburg e Oldenburg. Dal 2005 è co-direttore della rivista «post filosofie»,
dedicata alla connessione tra i problemi della filosofia pratica e la tematica fichtiano-hegeliana del
«riconoscimento».
E’ co-direttore della collana di studi filosofici “Humanities” presso l’editore Pensa-multimedia di
Lecce. E’ membro della «Societas Hegeliana» e del Comitato Scientifico del Centro Studi “Franco
Fortini” dell’Università di Siena.
Dal 2011 è' direttore della rivista on-line di filosofia e scienze umane: "Consecutio temporum.
Hegeliana. Marxiana. Freudiana" (www.consecutio.org)
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Curriculum vitae di Roberto Finelli (professore di prima fascia) SSD: M/Fil 06
PUBBLICAZIONI 2009-2014
Mito e critica delle forme. La giovinezza di Hegel (1770-1803), Pensa editore, Lecce 2010 (Nuova
edizione).
“Perché l’inconscio non è strutturato come un linguaggio”, in S. Freud, Compendio di psicoanalisi, tr. it. a
cura di R. Finelli e P. Vinci, Newton Compton, Roma 2010.
“Freud, Mosè e il monoteismo”, in S. Freud. Mosè e il monoteismo, tr.it. a cura di R. Finelli e P. Vinci,
Newton & Compton, Roma 2010.
“Antonio Gramsci. La rifondazione di un marxismo senza corpo”, in P.P. Poggio (a cura di), L'Altronovecento,
Jaca Book, Milano 2010.
“La "scomposizione" della personalità e la funzione dell'Io come "sintesi" nell'opera di Freud”, in S. Freud,
L’Io e l’Es – Inibizione, sintomo e angoscia, tr, it. a cura di R. Finelli e P. Vinci, Newton & Compton, 2010.
“Riflessioni sparse su identità, negazione, alterità”, in F. Migliorino (a cura). Scarti di umanità. Il Nuovo
Melangolo, Genova, 2011, p. 13-35.
“Il declino irresistibile dell’ideologia del postmoderno”, in Consecutio temporum. Hegeliana,
Marxiana, Freudiana, n.2, 2012 (ww.consecutio.org)
“Guido Calogero ed Ernst Cassirer: un incontro a distanza”, in Consecutio temporum. Hegeliana,
Marxiana, Freudiana, n.3, 2013 (ww.consecutio.org)
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