1 Corso di Comunicazione Internazionale a.a 2012/2013 Paul A. Herbig, Marketing Interculturale, cap.6 L’influenza delle culture sulla pubblicità 2 La pubblicità È lo strumento di comunicazione che serve a: spianare la strada alla forza di vendita; aumentare la diffusione del prodotto; migliorare l’immagine della marca; promuovere l’immagine aziendale. 3 Funzione della pubblicità Comunicare un prodotto/marca al potenziale consumatore 4 È essenziale… conoscere i potenziali clienti così da essere in grado di comunicare con loro in modo efficace e soddisfare un loro desiderio o bisogno. 5 Ogni consumatore risponde agli stimoli pubblicitari in maniera differente, a seconda: della propria cultura; del proprio sistema di valori; della propria prodotto. percezione rispetto al 6 Pubblicità internazionale Nei mercati internazionali il processo di comunicazione è più complesso perchè avviene in contesti eterogenei dal punto di vista linguistico, del grado di alfabetizzazione e di altri aspetti culturali che, se sottovalutati, portano i destinatari del messaggio a fraintendere il significato delle parole e dei simboli utilizzati nello stesso. 7 Standardizzazione dei messaggi pubblicitari Pubblicità utilizzata a livello internazionale senza alcuna modifica nel tema, nel testo o nelle immagini, a eccezione ovviamente della traduzione qualora necessaria. 8 Elemento più facile da standardizzare è quello visivo: Es. Campagna pubblicitaria basata su un’unica strategia globalizzata è la John Deere, produttrice di trattori: poiché questo prodotto per la sua stessa natura viene percepito pressoché allo stesso modo in quasi tutti i mercati, la standardizzazione permette all’azienda di mantenere un’immagine coerente a livello mondiale. 9 La Levi’s ha creato degli spot pubblicitari sul prodotto jeans, consistenti unicamente di musica e immagini senza alcun tipo di riferimento linguistico, superando anche il problema del plurilinguismo in Europa, e mettenti in evidenza qualità di virilità, coraggio e resistenza. 10 Raramente, tuttavia, si fa ricorso alla standardizzazione pura poiché i messaggi pubblicitari dovrebbero essere adattati alla cultura locale tenendo conto di taluni punti: Diverse regolamentazioni Polonia,Brasile, Australia); locali (es. Diversa efficacia degli stili comunicativi (es. Canada, Svezia, Turchia, Francia); Diverso ruolo dell’umorismo (elevato in Giappone); 11 • Diffidenza verso la pubblicità comparativa (es. Stati Uniti vs. Giappone) 12 Vantaggi Svantaggi • Immagine uniforme nei paesi • Minore complessità nella pianificazione • Efficace e efficiente sfruttamento idee creative • Economie di scala nella pubblicità • Rischio di essere considerati stranieri • Sindrome del “not invented here” • Perdita efficacia comunicativa • Costi di coordinamento 13 L’influenza della cultura sulla pubblicità Nel campo della pubblicità, la localizzazione di campagne pubblicitarie internazionali consiste nell’adattare la comunicazione delle compagnie alla specificità del contesto locale dei Paesi ospitanti destinatari della campagna. 14 Cultura High context Low context 15 High context società fortemente colletivista; concezione del tempo non lineare (società policroniche); pubblicità in cui le informazioni sono convogliate in modo non verbale, con un alto contenuto immaginativo, vivacità e numerose immagini. Low context società individualista; concezione del tempo lineare (società monocroniche); pubblicità prevalentemente verbali che lasciano poco all’immaginazione. 16 Elementi simbolici 17 I simboli sono degli elementi astratti che rappresentano idee e sentimenti, percepiti e interpretati in maniera differente secondo la cultura di appartenenza. Essi non sono universali: • i serpenti simboleggiano il pericolo in Svezia, mentre in Corea rappresentano la saggezza; • in Arabia Saudita è illegale utilizzare simboli con connotazioni ebraiche o cristiane nelle pubblicità. 18 I colori Anche il significato legato ai colori è assai variabile: nei paesi occidentali il lutto è associato al colore nero, mentre in oriente il colore del lutto è il bianco. in molti Paesi tropicali il verde è associato al pericolo e a connotazioni negative. In Cina il rosso è associato al matrimonio e alla felicità ma simboleggia l’occulto per alcuni paesi dell’Africa. 19 Umorismo e riferimenti sessuali Bisogna prestare attenzione al senso dell’umorismo e ai riferimenti sessuali poiché la loro espressione ed efficacia varia di cultura in cultura: il famoso “British Humor” non sempre viene tradotto in maniera efficace persino in altri paesi anglofoni; per quanto riguarda i riferimenti collegati alla sfera sessuale, spesso nelle pubblicità occidentali vengono ritratte donne in situazioni sessualmente esplicite, che possono essere considerate immorali e inappropriate da altre culture. 20 Anche quando si cerca di ovviare alle differenze culturali dando spazio agli elementi visivi e non-verbali, bisogna tenere conto del fatto che i movimenti del corpo sono interpretati diversamente nelle varie culture: in Giappone puntarsi l’indice al petto esprime l’intenzione di fare un bagno; in India i baci sono ritenuti offensivi e dunque vietati in televisione, cinema e nei luoghi pubblici. 21 Contatto fisico Altra caratteristica è quella del contatto fisico poiché ogni cultura ne assegna un significato diverso: Low-touch culture Bassa tendenza al contatto fisico (Nord America, Germania, Inghilterra). High-touch culture Uso frequente del contatto fisico (Italia, Spagna, Francia e Paesi Arabi). 22 Tuttavia nel caso delle culture dette hightouch culture, ognuna di esse esprime un diverso orientamento rispetto a chi, cosa, quando e come manifestare il contatto fisico. “Drakkar Noir” : 23 Pubblicità interculturale I problemi legati alle differenze culturali possono presentarsi nel momento in cui i potenziali clienti traducono il messaggio pubblicitario all’interno dei propri schemi cognitivi. 24 L’immagine rude e virilie del Malboro Man a Hong Kong… La DeBeers Giappone… in 25 Come puntualmente accade quando si ha a che fare con culture diverse i problemi di traduzione possono essere imbarazzanti. 26 La Estée Lauder ha deciso di non esportare in Germania il proprio cosmetico Country Mist quando ha scoperto che la parola mist (“foschia”) in tedesco significa letame; il nome è stato dunque sostituito con “Country Moist”. 27 28 Il nome Coca-Cola in Cina è stato inizialmente reso con gli ideogrammi 蝌蝌齦蠟 che vengono letti con la pronuncia/suono "Ke-ke-kenla”="mordi il girino di cera" oppure "cavallo femmina riempito di cera" a seconda del dialetto. Dopo una seria ed accurata ricerca la bevanda è ora conosciuta e pubblicizzata come ”ke-kou-ke-le" ( 可口可乐 ), frase che significa "felicità in bocca” 29 La compagnia USA Braniff Airlines nei ispanici… La Parker Pen in Messico… aerea paesi 30 Molti degli equivoci nelle pubblicità interculturali sono dovuti all’inadeguatezza delle ricerche di marketing. La pubblicità di un dentifricio nel sudest asiatico sottolineava le proprietà sbiancanti del prodotto: uno spot inefficace in una zona dove si masticano foglie di areca allo scopo di avere denti più scuri, considerati simbolo di prestigio sociale. Negli anni '80 era uscita la famosa pubblicità del detersivo Dash in cui sulla sinistra c'erano i panni sporchi, mentre sulla destra quelli lavati con Dash. Poco dopo, però, le vendite nei paesi arabi crollarono a causa appunto della pubblicità perché, in questi paesi, leggendo da destra a sinistra, vedevano i capi bianchi e puliti, che, dopo essere stati lavati con Dash, diventavano sporchi. 31 D’altra parte, le aziende maggiormente sensibili alle differenze culturali apportano le opportune modifiche nel messaggio pubblicitario. 32 Analogamente, la Coca Cola ha effettuato delle operazioni di R&S per analizzare la cultura in Pakistan. “Ramadan Offer”: tipico esempio di adattamento alla cultura locale dove le ragazze indossano abiti islamici. In generale le culture presentano preferenze ben precise in fatto di pubblicità: In Francia il fattore emotivo è molto più presente, rispetto alla pura informazione, così come l’umorismo e le battute; negli spot americani appaiono spesso celebrità in veste di testimonial, presentano un contenuto informativo e argomentativo maggiore; la pubblicità britannica tende ad essere più basata sull’intrattenimento, caratterizzata da un sottile umorismo e fortemente incentrata su elementi visivi. 33 Le pubblicità sul mercato ispanoamericano Gli operatori nord-americani nelle campagne pubblicitarie sul mercato ispano-americano commettono principalmente due errori: 1. Utilizzare con i consumatori ispanici le stesse strategie di marketing che hanno successo con i non-ispanici: 2. Ritenere di poter utilizzare la stessa campagna pubblicitaria con tutti gli ispanici: 34 35 Una soluzione potrebbe basarsi su: una strategia di marketing che faccia perno sulle somiglianze basilari tra le varie comunità ispaniche che può aprire la strada ad una campagna nazionale. Esempio: 36 La pubblicità in Giappone Fa leva sulle emozioni, sulla creazione di un’atmosfera felice e sulla sensibilità nei confronti del colore e del design; negli spot prevale un uso di simboli e spiccata gestualità; non contengono informazioni riguardo il prodotto, si tratta di pubblicità emotiva che mira a creare nel consumatore un sentimento positivo nei confronti del prodotto; i paragoni diretti con i concorrenti non sono ammessi in una cultura in cui attaccare o screditare un rivale è del tutto impensabile. 37 Esempio dello stile poco informativo è quello della Toyota che ha creato due diverse versioni di uno spot per una delle sue automobili: una diretta (Engine), contenente informazioni sulle qualità tecniche e meccaniche dell’automobile; la seconda sul valore simbolico di indipendenza correlato al possesso di un’auto. 38 Caso America- Cina • In cinese, “Fang fang” significa fragranza e risuona come qualcosa di dolce e piacevole, al punto che il termine è stato adoperato per la marca di un rossetto. Quando il prodotto venne esportato nei paesi anglofoni non riscosse successo perché “fang” in inglese viene tradotto in “dente affilato di un cane” oppure “dente avvelenato di un serpente” . • Un altro bene di importazione cinese è la batteria “White Elephant”(白象). Letteralmente, la traduzione sembra corretta, ma, nei paesi anglofoni con la definizione di “elefante bianco” si intende qualcosa di inutile, per cui nessuno ha acquistato il prodotto. 39 La traduzione delle carte da gioco cinesi 马戏牌 扑克牌 è “Maxipuke. Tuttavia, in inglese “puke” significa vomito, termine che sicuramente non ha invogliato il consumatore ad orientarsi verso il prodotto. Un traduttore dovrebbe tradurre tenendo conto dei diversi ambienti geografici e culturali: nella cultura cinese, l’espressione “美就是更白 ,更细,更光泽”(It is more beautiful that whose skin is white, smooth and sheen), in America risulta offensiva perché prevale il “melting pot” e le distinzioni razziali sono solitamente improprie. Influenze interculturali sulla regolamentazione della pubblicità Il governo malese ha un codice sulla pubblicità, sulla cui applicazione vigila l’emittente Radio Television Malaysia (RTM) del Ministero dell’Informazione. Lo scopo è quello di proteggere la propria popolazione islamica dagli eccessi della pubblicità e del marketing occidentale. 40 41 Tra le regolamentazioni figurano: gli spot pubblicitari devono essere girati nel territorio malaysiano con modelli locali; il divieto di pubblicizzare carne di maiale, bevande alcoliche e sigarette; le donne devono essere vestite in modo decoroso. 42 Caso Seiko “L’uomo ha inventato il tempo, Seiko l’ha perfezionato” protesta di un religioso musulmano modifica dello slogan. Ogni paese ha le sue regolamentazioni in campo pubblicitario È vietato: pubblicizzare sigarette e tabacco(Italia e Francia, spot televisivi illegali da 1989); bevande alcoliche: pubblicità parzialmente o totalmente proibita in Europa come pure in India e Argentina; pubblicizzare farmaci (Belgio); utilizzo di forestierismi ( Francia); uso di superlativi (Germania, Cina); uso di pubblicità comparativa (Paesi Europei: caso Philip Morris in cui il tabacco è paragonato ad altri prodotti); 43 44 Kuwait : 32 minuti di pubblicità al giorno nelle ore serali (è vietato uso superlativi, linguaggio scurrile, pubblicità comparativa, pubblicità di sigarette, farmaci, alcol, compagnie aeree e dolciumi); Arabia Saudita: vieta pubblicità chiaroveggenti, presenza donne negli spot; di pubblicità Benetton vietata nel mondo arabo: ritenuta oscena. 45 Parecchi Paesi europei, Stati Uniti e Cina hanno stabilito delle regolamentazioni rigide in materia di pubblicità indirizzata ad un pubblico di minori: in Svezia e Norvegia è vietata la pubblicità indirizzata ai bambini; alcuni Paesi arrivano al punto di vietare la pubblicità per un periodo di tempo prima o dopo i programmi per bambini (in genere cinque minuti). 46 Altri tipi di canale Disponibilità di canali alternativi: fattore da considerare prima di iniziative pubblicitarie globali (Es. India, cinema ambulanti); Tv: Europa occidentale e meridionale; Radio: Europa centrale e settentrionale; Quotidiani: Scandinavia, Germania e Giappone; Ex URSS: canali di proprietà dello stato = pubblicità non consentita; oggi il ruolo della pubblicità mira ancora a fornire informazioni ed enfatizza vantaggi razionali; Orikomi e “Pubblicità in movimento”: Giappone; 47 Cartellonistica stradale: strumento più efficace in Messico in cui le strade sono intasate dal traffico e la gente passa una elevata quantità di tempo all’aria aperta; Europa dell’Est bassa percentuale di automobili, per questo elevato numero di cartelloni soprattutto visibili ai pedoni; Taxi tappezzati di pubblicità( Gran Bretagna); Immagini sui treni per i pendolari: fenomeno esteso in Europa Centinaia di ore per televendite: in Asia e anche in Italia. 48 Conclusioni La pubblicità è uno strumento essenziale che permette alle aziende di farsi conoscere non solo a livello locale ma anche internazionale. L’azione pubblicitaria ha successo in un mercato estero quando: stimola una reazione emotiva nel pubblico legata ai propri desideri e ambizioni; non offende la sensibilità del pubblico; comprende e rispetta le regolamentazioni locali delle pubblicità; 49 50 si adegua ai singoli mercati secondo le esigenze specifiche; attua delle ricerche dettagliate evitando problemi linguistici e traduttivi; individua il pubblico target all’interno del mercato; verifica la disponibilità dei canali comunicativi attraverso i quali pubblicizzare il prodotto; contatta il personale madrelingua per la traduzione del messaggio pubblicitario. 51 Grazie per l’attenzione