Teatro del Giglio

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Dentro il Teatro del Giglio: la parola all’amministrazione.
Un’azienda speciale 10 anni dopo la conversione
Più
di tre secoli
sono passati da quando si
inaugurò per la prima volta
il teatro con due opere:
“Attila
in
Capua”
e
“Seiano”; da allora subendo
l’evolversi delle vicende
storiche
e
politiche,
inizialmente sostenuta dalla
Repubblica Lucchese seguì
un periodo di decadenza che
solo con Maria Luisa di
Borbone
si
ebbe
la
ricostruzione del teatro e il
nome “Teatro del Giglio”.
Sotto il Granducato di
Toscana
avvenne
la
cessione al Comune nel
1856 che portò ad una
ripresa dell’attività, anche se
vi fu un aumento dei costi di
allestimento che non garantì
la stagione primaverile.
La crisi del teatro
italiano che colpì dalla
seconda metà del ‘900 ebbe
effetti anche sul Teatro del
Giglio
allora
sotto
l’Amministrazione
Comunale. Il 30 maggio del
1978 il Consiglio Comunale
deliberò di affidare la
gestione del teatro a una
commissione nominata dal
consiglio stesso, purtroppo
con un numero troppo vasto
di persone che impediva
un’effettiva
operatività
(sindaco, assessore delegato,
5 consiglieri comunali di cui
2
di
minoranza,
un
rappresentante
dell’Amministrazione
provinciale designato dal
Consiglio Provinciale, un
rappresentante
delle
Associazioni
Culturali
cittadine, un rappresentante
delle
Organizzazioni
Sindacali e due esperti nelle
attività teatrali nominate dal
Consiglio Comunale, ai
lavori della Commissione
partecipa il Direttore del
teatro con funzioni di
consulenza). Pochi anni
dopo la gestione fu snellita,
comprendendo
nella
Commissione di gestione: il
Sindaco o suo delegato con
funzioni di Presidente,
Assessore alla Cultura, due
consiglieri comunali di
maggioranza e due di
minoranza,
un
rappresentante
dell’Amministrazione
Provinciale.
Questa
impostazione presupponeva
anche che il Teatro del
Giglio continuasse ad essere
gestito dal Comune, che
venisse
tenuta
una
contabilità finanziaria e che
il
capitolo
di
rendicontazione
venisse
compreso nel bilancio del
Comune di Lucca.
L’entrata
nell’Unione Europea segnò
una svolta, lo Stato italiano
dovette iniziare ad apportare
modifiche
affinché
l’intervento dello Stato
sociale non pregiudicasse i
criteri
di
economicità
dell’attività
stessa,
il
cosiddetto New Public
Management. Cercare di
separare
i
poteri
di
indirizzo-strategici da quelli
gestionali, affinché gli enti
locali
svolgessero
un’attività di indirizzo e
controllo. Alla gestione per
raggiungere
criteri
di
economicità, seguendo una
logica di efficacia ed
efficienza,
venne
riconosciuta un’autonomia
gestionale.
La legge 142/90 contiene
notevoli cambiamenti per
gli enti locali, non recepiti
dal teatro fino al 1997, anno
in cui il Teatro del Giglio,
prima di gestione comunale,
diventò Azienda speciale
con
l’amministrazione
Lazzarini (prevista per i
comuni e province nell’art.
22, definita nell’art. 23).
I membri del Consiglio di
Amministrazione sono di
nomina del Sindaco, coloro
che
si
occupano
di
indirizzare il Teatro. Anche
il Direttore Generale viene
nominato dal sindaco, però
in questo caso sussiste un
contratto
a
tempo
determinato.
Il controllo viene
effettuato tramite il bilancio
consuntivo,
in
quanto
l’azienda
speciale
ha
l'obbligo del pareggio di
bilancio
da
perseguire
attraverso l'equilibrio dei
costi e dei ricavi, compresi i
trasferimenti. Se vi sono
costi maggiori dei ricavi per
due esercizi consecutivi il
Consiglio
di
amministrazione
decade.
L’ambiente teatrale è spesso
oggetto di cambiamenti che
non sono preventivamente
decisi, perciò nel tentativo
di ammortizzare scostamenti
dal bilancio previsionale
ogni tre mesi vengono
apportate
modifiche
a
questo comprendendo i
cambiamenti avvenuti.
Il bilancio previsionale
viene redatto quando si ha
certezza dei finanziamenti
più importanti, cioè quelli
forniti dal comune di Lucca.
Quando
il
bilancio
preventivo del Comune
viene
approvato
dal
Consiglio Comunale.
Il Teatro del Giglio prima
del
1997
tiene
una
contabilità finanziaria (le
entrate
e
le
uscite),
successivamente anche per
dare maggior grado di
autonomia e una risposta
più celere alle richieste
dell’ambiente teatrale, come
azienda speciale vi è una
separazione
nella
rendicotazione.
Tenendo
una contabilità generale
(economica e patrimoniale).
Il
controllo
del
Comune viene attuato sia
con l’approvazione del
bilancio previsionale sia con
quello consuntivo.
Secondo l’art. 23
l’ente
locale
oltre
a
controllare i risultati di
gestione deve provvedere
alla copertura di eventuali
costi sociali, il Comune
rimane uno dei maggiori
finanziatori del “Teatro del
Giglio”, insieme allo Stato e
alla Regione Toscana.
Azienda Teatro del Giglio
di Lucca ente di rilevanza
regionale
e
nazionale
soggetto a cui la Regione e
lo Stato riconosce un
particolare rilievo quali poli
produttivi di eccellenza.
La Regione eroga
contributi
annuali
o
pluriennali ai teatri di
tradizione, e il Teatro del
Giglio ha avuto l’onore di
avere questa qualifica nel
1985. Questi finanziamenti
vengono ottenuti grazie alla
stagione lirica, garantendo
una certa qualità dello
spettacolo (un numero di
prove).
L’Azienda speciale
riesce ad ottenere delle
entrate
grazie
alle
sponsorizzazioni:
della
Fondazione
Cassa
di
Risparmio di Lucca, Cassa
di Risparmio di Lucca SpaBipielle di Lodi, Lucar
BMW, Gesam Spa, la new
entry della Coop Toscana e
altri sponsor che hanno
accolto singole iniziative.
L’Azienda
Teatro
del Giglio di Lucca con il
Progetto Giacomo Puccini,
ha ottenuto 100.000,00 euro
nel 2005 dal FUS.
Il Teatro del Giglio
ha
notevoli
costi
di
allestimento degli spettacoli
di prosa, anche se i costi
artistici vengono coperti
dagli introiti derivanti dalla
vendita dei biglietti. Ancor
maggiori vengono sostenuti
per le opere liriche, ove i
prezzi tariffari praticati
sarebbero in grado di
coprire solo il 10% dei costi
sostenuti.
I prezzi tariffari
uniformati ai loro valori di
mercato, cercando di far
rimanere inviariato il prezzo
rispetto a quelli storici. Il
prezzo dei biglietti non ha
alcuna relazione con lo
spettacolo
stesso,
un
esempio ecclatante è il
prezzo dei biglietti della
lirica.
L’Azienda speciale
si è resa promotore di varie
iniziative di avvicinamento
ai cittadini, inserendo nella
Stagione Teatrale anche il
progetto “Teatro Ragazzi”
pensato ai più giovani, che
riesce a richiamare un
discreto numero di utenti.
Vi sono vari progetti fra cui
l’Osservatorio,
per
un
avvicinamento al teatro da
parte delle scuole medie
superiori, Retropalco per un
teatro diverso, “vivere il
teatro”, e la produzione
all’interno del teatro stesso
di opere liriche. Un esempio
la versione di Madama
Butterfly presentata due
anni fa che ha permesso di
ottenere
delle
entrate,
concedendo la messa in atto
in altri teatri.
Il Teatro del Giglio ha
cercato di migliorare il
servizio offerto, ma anche
aggiungendone altri fra cui
il servizio Biblioteca del
Teatro del Giglio in cui vi
sono presenti opere teatrali,
libri, riviste…
Dieci anni sono
passati dal cambiamento
formale in Azienda Speciale,
ma il Teatro del Giglio
continua a rimanere una
delle aziende più importanti
in
ambito
culturale.
Promotore di nuovi servizi,
innovativa alle richieste dei
cittadini sia per i spettacoli
più richiesti, sia mettendo in
atto, grazie a Retropalco,
quelli meno conosciuti.
L’Azienda
speciale
ha
cercato di migliorare i
servizi offerti, soprattutto
nella qualità di essi e questo
lo si può notare nei
finanziamenti ottenuti da
vari
enti
per
la
presentazione di progetti e
attività di tradizione.
Dietro alla stagione
teatrale si può notare
un’articolata
amministrazione che cerca
di rispondere alle richieste
in tempi rapidi, la ricerca di
economicità con il pareggio
dei
costi
e
ricavi
(comprendendo
i
trasferimenti).
Questi cambiamenti sono
stati resi possibili grazie alla
trasformazione in Azienda
Speciale… passi verso un
continuo miglioramento.
Liang Ting Ting Luisa
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