Nuovo studio sulla sicurezza dei pazienti: lacune nella sicurezza

Comunicato stampa
Programma pilota progress! Chirurgia sicura
Nuovo studio sulla sicurezza dei pazienti:
lacune nella sicurezza della chirurgia
svizzera?
Zurigo, 13 marzo 2013 – Gli errori chirurgici, come scambi di lato o d’intervento, infezioni oppure corpi
estranei dimenticati nel sito chirurgico sono un tabù; tuttavia si verificano anche in Svizzera. Con
l’utilizzo sistematico della checklist chirurgica, è possibile evitare numerosi incidenti o arginarli tempestivamente. Malgrado ciò, questa misura di sicurezza elementare non viene attuata a tappeto in Svizzera,
come emerge da un nuovo studio della Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti che ha coinvolto 1.000
professionisti tra chirurghi, anestesisti e personale di sala operatoria. Per colmare questa lacuna e fare
radicare l’utilizzo corretto della checklist quale standard vincolante in tutta la Svizzera, ha inizio un progetto pilota per la migliore gestione della sicurezza in chirurgia.
Nonostante in numerose sale operatorie svizzere si lavori con checklist, lo stato delle conoscenze e
dell’attuazione della stessa è ancora molto eterogeneo. Come dimostrano diversi studi, si verificano ancora
troppi errori evitabili:
•
•
•
il 65 % di tutti gli eventi indesiderati è riconducibile al settore della chirurgia e circa il 40 % di essi viene giudicato evitabile (studio ollandese)1.
In Svizzera 2 pazienti su 100 muoiono in seguito a un intervento chirurgico. La Svizzera, con questo risultato,
è nella media europea2.
In 14 interventi chirurgici su 100.000 condotti in Svizzera vengono dimenticati corpi estranei nell’organismo
del paziente3.
Errare humanum est – anche in sala operatoria
Il Prof. Dr. med. Pietro Giovanoli, direttore della clinica di
chirurgia plastica e chirurgia della mano dell’ospedale
universitario di Zurigo, afferma ciò che un medico fatica
ad ammettere apertamente: “Nella mia carriera mi sono
accorto di errori che con l’osservanza rigorosa di controlli
di sicurezza avrebbero potuto essere evitati.” Naturalmente gli errori si verificano ovunque lavorino degli esseri
umani e la sala operatoria non fa certo eccezione. Tuttavia, una causa di questa situazione è l’applicazione non
costante della checklist chirurgica. La ristrettezza dei tempi, la routine clinica o una sopravvalutazione di sé
possono indurre a concludere velocemente, accorciare alcuni passaggi o addirittura ometterne. È qui che si
inserisce il programma pilota triennale progress! Chirurgia sicura della Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti. L’obiettivo è l’utilizzo costante e corretto della checklist per ridurre così il numero di incidenti nella medicina
invasiva. Lo slogan del programma “Operazione Chirurgia sicura – ai professionisti la verifica” riassume
questo concetto in maniera significativa. La responsabile del programma Paula Bezzola, vice amministratore
delegato della Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti, sottolinea: “È come volare: nessun pilota alzerebbe in
volo il proprio aereo senza aver controllato sistematicamente la checklist. Questo dovrebbe diventare altrettanto ovvio in sala operatoria come nella cabina di pilotaggio.”
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Osservanza degli standard qualitativi, miglioramento della comunicazione
Gli studi basati sull’evidenza dimostrano che la checklist chirurgica aumenta la sicurezza dei pazienti 4,5, incentivando e unificando l’osservanza costante degli standard (ad es. identificazione del sito da operare, profilassi antibiotica tempestiva, tra le altre), e che migliora la comunicazione spesso inibita dalla struttura gerarchica
dell’équipe. “Il fatto che tutti i membri di un’équipe siano consapevoli della propria importanza e della propria responsabilità per la sicurezza è un elemento decisivo”, sottolinea il Dr. med. Claude Oppikofer, chirurgo plastico di
Montreux. “Pertanto, incoraggiamo attivamente tutti gli individui coinvolti in un intervento chirurgico a segnalare
qualsiasi problema riscontrato.” L’anticipazione di potenziali rischi non aumenta soltanto la sicurezza, ma anche
l’efficacia e l’efficienza e si traduce inoltre in un risparmio di tempo e costi.
Lo studio dimostra che la checklist non è ancora uno standard a livello universale
Il punto di partenza del programma progress! Chirurgia sicura a dicembre del 2012 è stato il sondaggio iniziale
“Sicurezza dei pazienti in chirurgia”. Per la prima volta, quasi 6.000 persone tra medici con attività chirurgica ed
invasiva e personale di sala operatoria e anestesisti con mansioni direttive sono stati intervistati in merito a utilizzo, conoscenze e atteggiamento nei confronti delle checklist. Le circa 1.400 risposte hanno reso chiara la necessità di ottimizzazione:
•
per il 17 % degli intervistati, l’uso della checklist non rientra ancora nella quotidianità lavorativa (Fig. 1).
> “Questa cifra sorprende e non dovrebbe essere tale. L’applicazione della checklist deve divenire un rituale,
un must per tutti i professionisti, senza eccezioni per qualsiasi intervento” afferma il Prof. Dr. med. Ralph Schmid, presidente della Società Svizzera di Chirurgia SGC e direttore della clinica di chirurgia toracica presso
l’Inselspital di Berna.
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Almeno una persona ogni 10 che lavora con la checklist dell’OMS ritiene addirittura che questa la ostacoli nelle proprie mansioni (Fig. 2).
> “Questo lascia supporre che lo strumento non venga utilizzato correttamente. Se implementata correttamente, la checklist sgrava il lavoro dell’équipe e non richiede risorse supplementari” dichiara la direttrice del programma Paula Bezzola.
•
Il cambio di prospettive aiuta: quando gli specialisti diventano pazienti. La maggioranza preponderante
(87 %) degli specialisti desidererebbe che la checklist dell’OMS venisse utilizzata qualora dovessero essere
essi stessi sottoposti a un intervento (Fig. 3).
> “Se ci si mette nei panni dei pazienti, risulta chiaro che sono necessari standard qualitativi vincolanti per tutti
i pazienti, a prescindere dall'ospedale svizzero nel quale vengono operati" continua Paula Bezzola.
•
Solo uno specialista su tre utilizza tutte le tre parti della checklist dell’OMS. I controlli prima e dopo
l’intervento vengono trascurati. In Svizzera si utilizzano diverse checklist. Solo appena il 32 % degli intervistati utilizza l'intera checklist dell'OMS con le tre parti "Sign in" per la preparazione dell'intervento, “Team time
out” prima dell’incisione e “Sign out” dopo l’intervento. La maggior parte degli operatori (il 60 % dei chirurghi e
l’80 % del personale di sala e degli anestesisti) utilizza solo la parte centrale.
> Il Prof. Dr. med. François Clergue, direttore del dipartimento di anestesia, farmacologia e medicina intensiva
degli ospedali universitari di Ginevra, spiega: “Il controllo deve iniziare già prima: ad esempio, è necessario che
il paziente confermi la propria identità e il tipo d’intervento prima dell’anestesia. Inoltre, i controlli devono essere eseguiti fino all’ultima fase, vale a dire fino al conferimento delle informazioni per l’ulteriore trattamento.”
> “La necessità di recupero a questo proposito è urgente, in quanto solo la totalità delle misure conduce
all’obiettivo di garanzia della qualità” prosegue Paula Bezzola.
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Responsabilità poco chiare. Solo uno specialista su quattro è stato in grado di rispondere correttamente
all’80 % delle domande tecniche sulla checklist dell'OMS (Fig. 4), sebbene il 90 % degli specialisti reputi la
checklist uno strumento importante per incentivare la sicurezza dei pazienti (Fig. 5). Inoltre, 6 persone su 10
hanno la sensazione di non avere alcuna influenza sulla decisione in merito all’applicazione della checklist
(Fig. 6).
> “Il senso della checklist deve essere inculcato meglio: tutti devono avere sempre ben presente che serve per
la sicurezza dei pazienti” spiega la direttrice del programma Paula Bezzola. Inoltre, il Prof. Dr. med. Pietro Giovanoli aggiunge: “Il controllo costante non deve avvenire a piacimento personale. Tuttavia, questo può accadere solo quando tutti i gruppi professionali interessati comprendono lo scopo di questi briefing."
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La sicurezza è una questione di équipe e di coordinamento
I risultati dello studio indicano chiaramente che affinché la checklist venga utilizzata in maniera efficace, la funzione di riferimento/modello dei coordinatori è decisiva. Sono tuttavia necessari anche l’attecchimento a livello aziendale globale e l’impegno di ogni singolo, dal chirurgo operante al personale di sala addetto fino alla direzione della
clinica. Gli errori possono essere evitati solo se è possibile una comunicazione aperta e se tutti contribuiscono a
creare una rete di sicurezza comune. “Per lo sviluppo e il radicamento di questa cultura della sicurezza sono necessarie le condizioni di base giuste: l’adeguamento della checklist alle situazioni locali, la formazione di tutti i
collaboratori e, infine ma non meno importante, un cambiamento di mentalità. La checklist deve consolidarsi come
misura di sicurezza elementare, fino a quando diventa una cosa ovvia" riassume Paula Bezzola.
Novità: progetto di approfondimento per una migliore gestione della sicurezza
Per supportare le aziende svizzere che espletano un’attività chirurgica invasiva nel settore della gestione della
sicurezza, la Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti lancia un progetto di approfondimento. È rivolto a gruppi
di progetto interprofessionali (chirurgia, anestesia, infermieri di sala operatoria, gestione della qualità e direzione
ospedaliera) e offre un programma allettante:
•
know-how professionale di gestione della sicurezza – corso consolidato e orientato verso la pratica.
Esperti di sicurezza competenti dei settori sanitario, dell’aviazionee di altre professioni ad alto rischio mettono a
disposizione le proprie conoscenze specialistiche in quattro interessanti workshop (della durata di 1 giornata).
•
Contesto interprofessionale – una rete forte. Il know-how e il supporto di tutta l’équipe contano.
•
Valutazioni e conferimento di conoscenze – radicamento sistematico nella propria azienda. Gli istituti
partecipanti contribuiscono a rilevamenti di valutazione unitari, alle attività per il conferimento delle conoscenze e definiscono insieme gli obiettivi di miglioramento.
Le aziende interessate possono iscriversi entro il 3 giugno 2013: www.patientensicherheit.ch
Referenti per richieste stampa
•
Paula Bezzola, MPH, responsabile programma progress! e vice amministratore delegato della Fondazione
per la Sicurezza dei Pazienti, tel. 043 244 14 80, [email protected]
•
Prof. Dr. med. Pietro Giovanoli, direttore della clinica di chirurgia plastica e di chirurgia della mano
dell’Ospedale universitario di Zurigo, tel. 044 255 33 39, [email protected]
•
Prof. Dr. med. Ralph Schmid, presidente della Società Svizzera di Chirurgia SSC e direttore della clinica di
chirurgia toracica presso l’Inselspital di Berna. Contatto stampa /SSC, Grazia Siliberti, santémedia,
079 616 86 32, [email protected]
•
Dr. med. Claude Oppikofer, specialista in chirurgia plastica ed estetica FMH, Montreux, tel. 021 963 49 07,
[email protected]
•
Prof. Dr. med. François Clergue, direttore del dipartimento di anestesia, farmacologia e medicina intensiva
degli Ospedali universitari di Ginevra, 022 382 74 02, [email protected]
Potete scaricare ulteriori informazioni, grafici e immagini relativi al programma pilota progress! Chirurgia
sicura dall’indirizzo: http://www.patientensicherheit.ch/fr/prestations/Programmes-pilotes-progress-/progress-La-S-curit--en-chirurgie/Mat-riel-d-information-et-de-soutien.html
Il resoconto dei risultati dello studio, come pure i recapiti per un esempio di pazienti anonimo sono disponibili
su richiesta al numero di telefono 043 244 14 83 oppure all’indirizzo e-mail [email protected]
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Il Programma pilota progress! Chirurgia sicura (2013 – 2015)
Il programma pilota è stato messo a punto dalla Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti e verrà implementato dalla
stessa. Le basi sono state elaborate in stretta collaborazione con numerosi esperti della sanità svizzera e il programma sarà supportato dalle organizzazioni seguenti.
Associazioni specialistiche:
(Le associazioni specialistiche sono elencate in francese, poiché non sono disponibili tutti i nomi in italiano.)
Société Suisse d’Anesthésiologie et de Réanimation SSAR/SGAR
Société Suisse de Chirurgie SSC/SGC
Société Suisse de Dermatologie et Vénéréologie SSDV/SGDV
Société Suisse de Gynécologie et d’Obstétrique SSGO/SGGG
Société Suisse de Chirurgie de la Main SSCM/SGH
Société Suisse de Médecine Intensive SSMI/SGI
Société Suisse de Chirurgie Pédiatrique SSCP/SGKC
Société Suisse de Neurochirurgie SSNC/SGNC
Société Suisse d’Orthopédie et de Traumatologie SSOT/SGOT
Société Suisse d’Oto-Rhino-Laryngologie et de Chirurgie cervico-faciale SSORL/SGORL
Société Suisse de Chirurgie Plastique, Reconstructive et Esthétique SSCPRE/SGPARC
Société Suisse de Chirurgie du Rachis SSCR/SGS
Société Suisse de Chirurgie Cardiaque et Vasculaire Thoracique SSCC/SGHC
Société Suisse d’urologie SSU/SGU
Société Suisse d’Ophtalmologie SSO/SOG
Société Suisse de Chirurgie maxillo-faciale SSCOMF/SGMKG
et leur organe faîtier fmCh - Foederation Medicorum Chirurgicorum Helvetica
Associazioni professionali del personale di sala operatoria e degli infermieri anestesisti:
Association Suisse des Techniciens de salle d'opération diplômes (ES) APS TSO/SBV TOA
Vereinigung für leitendes OP-Personal LOPS
Fédération suisse des infirmières et infirmiers anesthésistes FSIA/SIGA
Soins infirmiers domaine opératoire Suisse SIDOPS/SIGOP
Il programma è parte integrante della strategia federale per la qualità nel settore sanitario svizzero e viene finanziato in maniera determinante dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti
La Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti è una piattaforma nazionale per lo sviluppo e la promozione della
sicurezza dei pazienti in Svizzera. Si avvale di reti e collaborazioni, che hanno lo scopo di favorire
l’apprendimento dagli errori e di incoraggiare la cultura della sicurezza presso gli istituti sanitari. Per questo motivo, la Fondazione coopera in via partecipativa e collaborativa con i fautori del sistema sanitario. La sicurezza
dei pazienti è sempre l’obiettivo principale.
All’indirizzo www.securitedespatients.ch troverete le indicazioni di base sulla sicurezza dei pazienti, cifre e dettagli, come pure informazioni approfondite su progetti, formazione e corsi. Nello shop online sono a disposizione
pubblicazioni come materiale informativo, libri, quick-alert e articoli del mese da scaricare oppure ordinare.
Cifre e fatti sulla sicurezza dei pazienti
http://securitedespatients.ch/fr/Portrait/S-curit--des-patients/Faits.html
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Immagini da scaricare
http://www.patientensicherheit.ch/fr/prestations/Programmes-pilotes-progress-/progress--La-S-curit--enchirurgie/Mat-riel-d-information-et-de-soutien.html
Opuscolo programma pilota progress! Chirurgia sicura
Checklist Chirurgia sicura
Risultati dello studio “Sicurezza dei pazienti in chirurgia” del dicembre 2012 (estratto)
Fig. 1: frequenza dell’applicazione di una checklist
Fig. 2: percezione degli intervistati del fatto che la
(non solo la checklist dell’OMS, ma anche altre chec-
checklist dell’OMS li ostacoli nelle proprie mansioni
klist)
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Fig. 3: desiderio degli intervistati che la checklist
Fig. 4: risposte corrette alle domande tecniche sulla
dell’OMS venga utilizzata qualora dovessero essere
checklist dell’OMS
essi stessi dei pazienti
Fig. 5: opinione degli intervistati sull’uso della checklist
Fig. 6: competenza decisionale percepita dagli inter-
dell’OMS: incentivo sull’attenzione per la sicurezza dei
vistati in merito all’uso della checklist dell’OMS
pazienti
Bibliografia
1
Zegers M, de Bruijne MC, de KB, Merten H, Groenewegen PP, Van der Wal G, et al. The incidence, rootcauses, and outcomes of adverse events in surgical units: implication for potential prevention strategies. Patient
Saf Surg 2011;5:13.
2
Pearse RM, Moreno RP, Bauer P, Pelosi P, Metnitz P, Spies C, et al. Mortality after surgery in Europe: a 7 day
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3
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4
Borchard A, Schwappach DLB, Barbir A, Bezzola P. A Systematic Review of the Effectiveness, Compliance,
and Critical Factors for Implementation of Safety Checklists in Surgery. Ann Surg 2012;256(6).
5
van Klei WA, Hoff RG, van Aarnhem EE, Simmermacher RK, Regli LP, Kappen TH, et al. Effects of the introduction of the WHO „Surgical Safety Checklist“ on in-hospital mortality: a cohort study. Ann Surg 2012
Jan;255(1):44-9.
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