Festa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Venerdì 19 maggio 2006 dalle ore 20 – MalpensaFiere – Busto Arsizio (Va) Matrioska e Bassistinti in concerto skatenati Aperta la prevendita dei biglietti presso tutte le filiali della Bcc di Busto garolfo e Buguggiate Informazioni: www.festabcc.it Tutto in una notte: la notte di venerdì 19 maggio è dedicata alla musica ska ed ai suoi fan. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate apre la sue tre giorni di festa annuale nei capannoni di MalpensaFiere a Busto Arsizio (Va) con un grande concerto dei Matrioska e dei Bassistinti. Alle ore 20 apriranno i cancelli. E’ previsto un happy hours dalle ore 20 alle ore 22 con dj set, a seguire alle 22 concerto dei Bassistinti. Alle 23,30 sarà la volta dei Matrioska. Ingresso 7 euro con consumazione. Alla fine dei concerti, dopo l’una di notte ingresso gratuito con dj set con Mr. White e Mr. Black (ska, punk, reggae, dancehall, elettronica). L’evento è organizzato dall’agenzia Eo Ipso (www.eoipso.it). Bassistinti I Bassistinti, varesini doc, si esibiranno venerdì 19 maggio (inizio ore 22) nel corso della prima serata della festa targata Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Una serata all’insegna della musica giovane, che non mancherà di divertire, con il suo ritmo allegro e spensierato, anche i meno giovani che prenderanno parte all’inaugurazione della seconda “Festa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate”. Il gruppo tiene alta la bandiera dello ska, ritmo musicale nato nel cuore dei Caraibi, e, in particolare, i Bassistinti seguono uno stile estremamente fedele a quello della scuola giamaicana, che risente maggiormente delle influenze reggae. Il risultato è un genere apprezzato dal grande pubblico, come dimostrano i molteplici apprezzamenti che la critica specializzata ha riservato agli ultimi lavori della formazione varesina. I Bassistinti, sette ragazzi che da oltre dieci anni suonano assieme (la band è nata nel 1994), hanno all’attivo quattro album. Dopo aver fatto la “gavetta” suonando un po’ ovunque, hanno inciso il primo disco nel 1998, intitolato “Bassin’Core”, caratterizzato da una vocazione ska–punk. Tre anni più tardi, nel 2001, hanno realizzato “Covered Skank”, una raccolta di cover di canzoni famose, tra le quali: “A message to you rudy” degli Special (famosa per essere stata la colonna sonora di una nota pubblicità di auto) e “Monkey Man” del giamaicano Toots Hibbert. Con questa incisione si inizia a delineare lo “stile Bassistinti”, caratterizzatp da un’originale miscela di suoni inglesi e giamaicani e che diventerà, in seguito, il “marchio di fabbrica” della band. Con l’album del 2002, “Mosquito Latino”, in cui sono presenti diversi elementi rock e dub, il gruppo allarga la schiera dei propri fan, raggiungendo notorietà a livello nazionale. L’ultimo album è datato 2004. Si tratta di “Don’t cry for me”, che ha segnato un punto focale nella maturazione artistica della formazione varesina e un cambiamento radicale nella composizione della “famiglia”: l’ingresso nella band di quattro nuovi musicisti con formazione jazz, infatti, ha dato come risultato un suono molto più complesso, tecnico e differente. "Uno ska con voglia di jazz", come hanno detto i più autorevoli critici musicali. Matrioska Il gruppo milanese sarà la band principale del venerdì sera durante la Festa della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Nati nel 1996 hanno fatto tutta la gavetta fino a calcare i palchi più blasonati della musica “indie”. Nel 2002, hanno scalato le classifiche della trasmissione tv “All Music”. Hanno alle spalle una carriera di tutto rispetto, costruita sulla passione per lo ska e sulla volontà di creare una musica che sappia “far ballare senza freni la gente”, come loro stessi dicono. Formatasi tra le provincie di Milano e Brescia, la band propone un sound personalissimo, nato dalla passione per lo ska giamaicano e arricchitosi con una sapiente fusione di pop, rock’n’roll, e punk. Nati nel 1996, i Matrioska hanno varcato i confini nazionalinel 1998, portando nei festival musicali di Francia e Svizzera il loro primo cd singolo: “Can che abbaia divora”. Un lavoro che li ha definitivamente consacrati tra i “mostri” europei dello ska, confermando la notorietà che già si erano conquistati dal Nord al Sud della nostra Penisola. Dopo quella prima esperienza, il gruppo ha prodotto il primo album, “Passi se la prassi”, a cui è seguito, nel 2001, “Stralunatica”: un disco che ha fatto storia e nel quale si miscelano influenze pop e punk sempre più consistenti. Il 2002 è l’anno dell’affermazione: con l’album “La domenica mattina”, il più conosciuto e venduto, i Matrioska scalano le classifiche di “All Music” (trasmissione musicale satellitare, riproposta in Italia dal network Rete A), raggiungendo notorietà e imponendo il proprio stile musicale anche ad un pubblico fino ad allora digiuno di ritmi ska. Nel 2004 la band incide “La Prima Volta”. In quest’’ultimo album andato alle stampe, le influenze pop e rock allargano ulteriormente la schiera dei fedelissimi e i concerti live dei Matrioska si popolano di un pubblico che abbraccia quattro generazioni. Il mondo Ska Modus Vivendi Occhiali scuri, cravatta, cappello classico. L’abbigliamento “ska”. Perché? Molti accostano i Blues Brothers (Belusci e Ankroid) a questo modo di apparire. Errore. I BB hanno ispirato Tarantino e il suo "Le Iene", mentre le radici dell’abbigliamento di chi suona e vive ska, in Italia, sono da ricercarsi da tutt’altra parte. Si deve tornare tra la metà degli anni ’70 e la fine degli ’80, quando dal Regno Unito arrivavano mode e stili in quantità eccezionale. La società italiana era in pieno fermento, i movimenti studenteschi e giovanili riprendevano fiato e, così, sotto quelle spinte i giovani si “spaccarono”. Nacquero i Mod (amanti del Rocksteady, derivazione dello Ska), gli Skinheads (Ska), i Punk (punk). Poi arrivarono i “paninari” (house music) e i “metallari” (heavy metal). Una storia lunga 15 anni. Lo stile ska odierno si rifà a quello dei Mod. Luogo di nascita: Torino. Simbolo: la Lambretta. Ma la storia va avanti. E con lei le mode. La globalizzazione ha fatto il resto: ognuno veste e ascolta ciò che vuole. Ed è giusto così. Dal R&B allo SKA La musica Ska nasce in Giamaica nella seconda metà degli anni ’50. Il contesto storico dell’isola era caratterizzato da una povertà estesa. La musica consisteva nell’unico mezzo di evasione. Sulla base del Rythm & Blues americano, caratterizzato dalle influenze Swing e Be Pop, all’inizio degli anni ’60 le influenze artistiche dei musicisti dell’isola diedero vita allo Ska (il termine deriva da un suono onomatopeico di una parola “patois”, lo slang giamaicano). Questa nuova concezione della musica, caratterizzata da ritmi veloci e semplici dove voce e fiati avevano il sopravvento, nel corso degli anni darà vita ad altri generi che sono ancora oggi apprezzati in tutto il mondo: il Rocksteady e il Reggae. Il primo gruppo che improvvisò un concerto Ska si chiamava “Satellites”, che subito dopo sarà cambiato in “Skatalites”. La prima canzone che ebbe successo fu “My Boy Lollipop" di Millie Small; registrata in Inghilterra nel 1964 per la Island Records vedeva all’armonica un giovanissimo Rod Stewart. In Italia, lo Ska arriverà dall’Inghilterra a metà degli anni ’70. Ufficio stampa Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso Info: Chiara Porta. 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