clinic Casi Clinici Internazionali fresh Special Special Un giorno senza un sorriso è un giorno perso. Charlie Chaplin clinic Casi Clinici Internazionali clinicspecial<< index È con grande piacere che noi di Tokuyama Dental vogliamo dire un caloroso Grazie a tutti i nostri ‘amici’, professionisti internazionali che hanno voluto, con slancio, condividere con noi le loro esperienze cliniche con i nostri materiali. Questo ci ha spinto a realizzare questa piccola raccolta per metterla a disposizione della nutrita Tokuyama Community di dentisti che potrà approfondire come i materiali Tokuyama possano aiutarli nella pratica clinica quotidiana. Augurandovi una buona lettura e visione, ci auspichiamo che sempre più professionisti vorranno testimoniare il piacere di mettersi in gioco! DOTT. Leandro Pereira Restauri estetici diretti nel settore frontale ..................................................................... 04 Prof. Simone Grandini E DOTT. Giulio Pavolucci Il riattacco del frammento .................................. 07 Prof. JEAN-PIERRE ATTAL “Maskage” di una lesione in smalto .................................................................................... 09 DOTT. Gianluca Plotino Cementazione di corone in disilicato di litio ................................................................... 10 DOTT. Gianluca Plotino Cementazione di intarsio in disilicato di litio ................................................................. 11 DOTT. Theodoros Tasopoulos Rifacimento “chair-side” di protesi incongrua .......................................... 12 DOTT. Alessio Casucci E ODT. Rodolfo Colognesi Riabilitazione del paziente edentulo ........... 14 DOTT. JORDI MANAUTA Onlay soluzione indiretta chairside ................................................................................................ 18 DOTT. JORDI MANAUTA Chiusura di diastema - Effetto con maggiore traslucenza........................................... 19 DOTT. STEFANO SERRA Chiusura di diastema - Effetto con minor traslucenza .................................................. 22 DOTT. Engin Taviloğlu Ripristino e restauro di frattura su denti anteriori .......................................................... 23 DOTT. Mauro Belluz Caso clinico riabilitato con Asteria ................................................................................................... 24 DOTT. carsten Stockleben Faccette dirette da 13 a 23 ............................................................................................. 26 DOTT. GIANFRANCO POLITANO Revisione di sigillature preventive incongrue .................................................... 29 DOTT. LORENZO GRAIFF Coronoplastica additiva e Maryland metal-free ............................................................... 30 DOTT. Domenico Lafornara Riabilitazione estetico-morfologica dell’arcata superiore ....................... 32 DOTT. ANDREA FABIANELLI Restauro diretto di II classe con Estelite Asteria ...................................................... 34 DOTT. GIORGIO ATZERI Ripristino estetico e morfologico nei settori latero-posteriori .................................... 36 DOTT. ANGELO SONAGLIA Terapia minimamente invasiva in giovane paziente .................................................. 37 MARCO BAMBACE Riabilitazione estetica degli incisivi superiori a seguito di trauma sportivo ................ 38 Tutti i casi clinici su 2 clinic clinic 3 Estelite Σ Quick Estelite Asteria Restauri estetici diretti nel settore frontale 6 DOTT. Leandro Pereira Libero professionista in São Luís Un approccio Bio-Emulation™ Questa giovane paziente aveva avuto un incidente che le aveva causato la frattura degli incisivi centrali superiori. È inoltre possibile rilevare la presenza di carie palatalmente. Sono stati effettuati restauri con resina composita per rafforzare gli elementi interessati e ripristinare un bel sorriso. Situazione iniziale 7 8 Figg. 6-8 Dopo aver bisellato i margini incisali dei due elementi centrali, è stata effettuata una “micro-sabbiatura” con particelle di ossido di alluminio da 25 micron. È stata poi effettuata la mordenzatura con acido fosforico e sono state eseguite le corrette procedure di adesione, seguite dall’applicazione di uno strato di smalto palatale- OcE di Estelite Asteria. È stata usata la tinta OPA2 di Estelite Σ Quick come strato dentinale opaco interno e i mammelloni sono stati invece ricreati con la tinta A3,5 Body di Estelite Asteria. 9 10 11 Figg. 9-11 Dopo l’applicazione di un composito fluido trasparente incisale, è possibile caratterizzare ulteriormente i restauri con i colori Estelite Color, come ad esempio il colore WHITE. È stato poi applicato uno strato sottile di A1 di Estelite Σ Quick , a cui è seguita la fotopolimerizzazione. La stratificazione finale è stata eseguita con la tinta smalto OcE di Estelite Asteria. 1 Figg. 1-3 Foto della situazione iniziale, che evidenziano dettagli come l’entità dell’esposizione dentale con le labbra a riposo, la profondità delle fratture e la presenza di carie, facilmente rilevabile tramite l’uso di filtro Polar Eyes di Emulation. 2 4 13 Figg. 12-14 Le faccette sui laterali sono state eseguite con uno strato sottile di smalto OcE e, dopo la rifinitura con dischi grossi, è possibile aprire la diga di gomma per facilitare le procedure di “contouring e texturing”. 3 Figg. 4-5 La selezione del colore è stata effettuata usando incrementi di composito che dovrebbero essere fotopolimerizzati e successivamente verificati utilizzando foto “cromo calibrate” con e senza filtro “polarizzato” Polar Eyes. 4 12 14 5 clinic clinic 5 16 17 18 19 Una procedura minimamente invasiva per ripristinare estetica e funzione Prof. Simone Grandini DOTT. Giulio Pavolucci Università di Siena Figg. 15-17 Tutte le superfici vengono quindi lucidate fino a conseguire una lucentezza elevata, usando pasta lucidante sia diamantata che in ossido di alluminio. I Estelite Asteria Estelite Asteria 15 Il riattacco del frammento Vengono proposte diverse tecniche per il ripristino dei denti anteriori traumatizzati, molte delle quali richiedono stratificazioni particolarmente complesse che alle volte risultano complicare il lavoro del professionista. Oggi è possibile utilizzare un approccio un materiale l semplificato paziente, con Y. di 9 anni, che si richiede è solo due masse nella stratificazione presentato in urgenza nostra (dentina e smalto), comealla è stato per il caso di seguito descritto. osservazione in seguito ad un trauma. 20 Una volta accertato che si trattasse 21 Figg. 18-21 Immagini finali una settimana dopo il trattamento, che evidenziano le eccellenti proprietà ottiche e di superficie sia di Estelite Asteria che di Estelite Σ Quick, di Tokuyama Dental. I l paziente, Y. di 9 anni, si è presentato in urgenza alla nostra osservazione in seguito ad un trauma. Una volta accertato che si trattasse di un semplice incidente (il bambino stava giocando con gli amici ed è Prima 6 Dopo caduto), è stata effettuata la visita. clinic di un semplice incidente (il bambino stava giocando con gli amici ed è caduto), è stata effettuata la visita. All'esame 1 obiettivo il paziente 2 presentava frattura Il paziente, Y. diuna 9 anni, si è presentato intraumatica urgenza alla nostra osservazione in seguito ad un trauma. Una volta accertato che si trattasse di un semplice incidente (il bambino stava giocando con gli amici ed è caduto), è stata effettuata la visita. All’esame obiettivo il paziente presentava una frattura traumatica di III classe di Ellis (con esposizione pulpare) a carico dell’elemento 1.1, mobilità fisiologica dell’ 1.1 e degli altri elementi, una lieve tumefazione nella parte interna del labbro superiore, lieve dolorabilità e scarso controllo della placca (Figure 1-2). Il paziente aveva con sé parte del frammento fratturato che è stato immediatamente immerso in soluzione fisiologica. di III classe di Ellis (con esposizione pulpare) a carico dell'elemento 1.1, mobilità fisiologica dell' 1.1 e degli altri elementi, una lieve tumefazione nella parte interna del labbro superiore, lieve dolorabilità e scarso 1 2 L’esposizione pulpare era piccola e non sanguinante, per cui si è deciso di procedere con il riattacco del frammento e la ricostruzione diretta della parte mancante. Dopo aver effettuato anestesia locale con articaina, si è proceduto con l’isolamento del campo operatorio; il montaggio della diga di gomma è stato abbastanza difficile a causa della dentizione mista. E’ stata effettuata una lieve pulizia delle superfici con uno spazzolino da profilassi, dopodiché è stato applicato il sistema adesivo Tokuyama EE-Bond (7a generazione con mordenzatura dello smalto) sia sul dente che sul frammento; quest’ultimo è stato riposizionato con l’interposizione di un sottilissimo strato di composito clinic 7 Estelite Asteria 9 10 evidenziato ladel presenza di unalucidatura Figura 15 il paziente è ntegrazione restauro; la reare le traslucenze è stato stato dimesso e ricontattato mimeticità del composito utilizzato e to lo smalto TE tra i periodicamente nei giorni successivi a sua semplicità di stratificazione, ci elloni, mentre l'areola è stata Prof. Simone Grandini anno permesso di ottenere per un avere notizie sull'eventuale [email protected] otta con la dentina A2. Figura Prof. Simone Grandini ttimo risultato senza la necessità di sintomatologia pulpare. Dr. Giulio Pavolucci e intervenire. [email protected] Dr. Giulio Pavolucci [email protected] Prof. JEAN-PIERRE ATTAL Università di Paris Descartes (Paris 5) 5 Dr. Giulio Pavolucci [email protected] 8 Prof. Simone Grandini [email protected] Dr. Giulio Pavolucci [email protected] 11 Dr. Giulio Pavolucci [email protected] [email protected] incremento di dentina A2. Secondo le indicazioni del produttore, la dentina re1/3 intervenire. è stata portata in superficie nel medio, mentre è stato lasciato spazio 8 zione del restauro; la Simone Grandini Prof. Fig. 1 Un incisivo centrale con lesione bianca e marrone. Fig. 2 Dopo infiltrazione in profondità, con l’ausilio di una resina a bassa viscosità (vedasi Ref. 1), la lesione bianca è scomparsa ed è necessario otturare la piccola perdita di sostanza dentale. Fig. 3 Viene applicato un piccolo quantitativo di Asteria (Tokuyama Dental) nella tinta A2B. Fig. 4 Dopo la lucidatura, l’effetto mimetico di Asteria è evidente. [email protected] Prof. Simone Grandini [email protected] 16 si può apprezzare l'ottima Infiltrazione profonda associata con una piccola ricostruzione utilizzando un composito estetico SupraNano Sferico Prof. Simone Grandini [email protected] 12 13 14 Nella foto di controllo a 7 giorni la rifinitura Figura 14 e la Figura 16 si può apprezzare l'ottima La massa dentina ha mascherato alla perfezione la linea di passaggio tra dente e ura Figuraflowable 15 (Figure il paziente restauro,NE mentre smalto NE ed il traslucente hannoPer creato una zona incisale 3-4-5). Dopoèla polimerizzazione, è stato creato un doppio per un sottile strato di smalto nello1/3 incisale (FiguraTE10). ricreare le dall'aspetto del tutto naturale. bisello vestibolare e palatino lungo la rima di frattura per aumentare la forza traslucenze lo smalto TE tra i mammelloni, mentre l’areola integrazione del restauro; la è stato utilizzato dimessodi adesione e del ricontattato frammento (Figure 6-7); nello stesso momento sono stati Prof. è stata riprodotta con la dentina A2 (Figura 11). Dopo la rifinitura (Figura Simone Grandini mimeticità composito utilizzato regolarizzati i margini, ed è stato fatto un piccolodel bisello di preparazione per 12)[email protected] eela lucidatura (Figura 13) il paziente è stato dimesso e ricontattato camente lanei giorni diretta successivi ricostruzione della parte mancante. periodicamente nei giorni successivi per avere notizie sull’eventuale Dr.ciGiulio Pavolucci semplicità di stratificazione, E’ stato applicato nuovamentelail sua sistema adesivo (Figura 8), ed è stata sintomatologia pulpare. Nella foto di controllo a 7 giorni (Figura 14) si può vere notizie [email protected] Prof.semplificata Simone Grandini impostata sull'eventuale una stratificazione a mano libera (Figura 9). L’analisi apprezzare l’ottima integrazione del restauro. La mimeticità del composito hanno permesso un e la sua semplicità di stratificazione, ci hanno permesso di ottenere estetica fatta inizialmente aveva evidenziato la presenza didiunaottenere marcata utilizzato [email protected] atologia pulpare. zona di traslucenza incisale e una netta aureola sul bordo. Come primo un ottimo risultato senza la necessità di re intervenire. Dr.ottimo GiulioNE Pavolucci risultato senza la necessità di dentina ha mascherato alla perfezione la linea di passaggio tra strato è stato applicato uno smalto (Estelite Asteria), seguito da un La massa foto di controllo a 7 giorni “Maskage” di una lesione in smalto Estelite Asteria 6 3 4 2 1 2 13 1 1 1 9 7 8 4 5 1 3 14 2 1 2 1 9 8 5 0 1 1 4 15 3 1 3 2 1 9 0 16 1 4 1 5 1 4 3 2 10 15 3 14 15 soluzione fisiologica. a parte un incremento dideldentina A2. stato creato un doppio bisello labbro dente cheinterna sul frammento; econdo le indicazioni del e palatino lungo la rima riore, e scarsovestibolare ultimolieve è dolorabilità stato riposizionato L'esposizione era piccola roduttore, la dentina è stata di frattura perpulpare aumentare la forza edi ollo della placca. Figure 1-2 nterposizione di un sottilissimo non sanguinante, per cui siFigure è deciso ortata in superficie nel 1/3 medio, adesione del frammento 8-9; di composito flowable. Figuremarcata zona di traslucenza incisale dinello con il riattacco del mentre stato lasciato unprocedere stesso momento sono stati ziente èaveva con sé spazio parte per del e una netta areola sul bordo. Come frammento ricostruzione ottile strato di smalto 1/3 regolarizzatie la i margini, ed èdiretta stato mento fratturato che NE è nel stato primo strato è stato applicato uno della ncisale. Figura 12 immerso unmancante. piccolo bisello di ediatamente infattoparte la polimerizzazione Figura 6, èsmalto NE (Estelite Asteria), seguito preparazione per la ricostruzione ione fisiologica. creato un doppio biselloda un incremento di dentina A2. Dopo effettuato anestesia er ricreare le traslucenze è stato diretta aver della parte mancante. 3 olare e palatino lungo la rimaSecondo le 4 indicazioni del tilizzato lo smalto TE tralocale i con articaina, si è proceduto osizione pulpare era piccola e tura per aumentare la forza diproduttore, la dentina è stata mammelloni, mentre l'areola è stata con E' stato applicato nuovamente il sanguinante, per cuiFigure si è deciso one del frammento 8-9;portata in superficie nel 1/3 medio, prodotta con la dentinaincisale A2. Figura a zona di traslucenza sistema adesivo Figura 10, ed è stata rocedere con il riattacco del stesso momento sono stati mentre è stato lasciato spazio per un 3 netta areolaricostruzione sul bordo. Come impostata una stratificazione mento rizzati ei lamargini, ed è diretta statosottile strato di smalto NE nel 1/3 stratomancante. è stato applicato uno semplificata a mano libera. Figura 11 parte un piccolo bisello diincisale. Figura 12 opo la rifinitura Figura 14 e la NE (Estelite Asteria), seguito L’analisi estetica fatta inizialmente razione per la ricostruzione ucidatura Figura 15 il paziente è incremento A2. aveva 6 di dentina 7 la presenza di una evidenziato averparte effettuato anestesia atato della mancante. Per ricreare le traslucenze è stato dimesso e ricontattato do indicazioni del m e con le articaina, si è proceduto utilizzato lo smalto TE tra i eriodicamente nei giorni successivi tore, la dentina è stata ato applicato nuovamente ilmammelloni, mentre l'areola è stata avere notizie sull'eventuale aerin superficie nel 1/3 medio, ma adesivo Figura 10, ed è statariprodotta con la dentina A2. Figura pulpare. Prof. Simone Grandini entomatologia è stato lasciato spazio per un [email protected] tata una stratificazione13 strato di smalto NE nel 1/3 Dr. Giulio Pavolucci ificatafoto a mano libera. Figura 11 [email protected] e.ella Figura 12di controllo a 7 giorni si estetica fatta inizialmente Dopo la rifinitura Figura 14 e la igura 16 si può apprezzare l'ottima clinic dente e restauro, mentre lo smalto NE ed il traslucente TE hanno creato una zona incisale dall’aspetto del tutto naturale. Ref .1 Attal J-P, Atlan A, Denis M, Vennat E, Tirlet G. White spots on enamel: Treatment protocol by superficial or deep infiltration (part 2). Int Orthod. 3 févr 2014. clinic 9 1 DOTT. Gianluca Plotino Libero professionista in Roma Cementazione di intarsio in disilicato di litio DOTT. Gianluca Plotino Libero professionista in Roma Estecem Estecem Cementazione di corone in disilicato di litio 2a Fig. 1 Situazione preoperatoria con due corone incongrue dal punto di vista estetico sugli elementi 11 e 21. Fig. 2a Immagini intraoperatorie dei monconi preparati e sbiancati. 1 Fig. 1 Cavità preparata ed isolata per la cementazione. 2b 2 3 Fig. 2 Prova dell’intarsio in disilicato di litio. Fig. 3 Estelink Bond da applicare in cavità. 3 Fig. 2b Immagini intraoperatorie dei monconi preparati e sbiancati. Fig. 3 Le corone in disilicato di litio stratificato (Odt. Fabrizio Loreti) cementate con Estecem una settimana dopo la cementazione. La facile ed efficace rimozione degli eccessi di cemento dal solco garantisce una rapida guarigione dei tessuti. 4 Fig. 4 Cavità dopo le fasi adesive. 5 6 Fig. 5 Universal Primer da applicare sul manufatto da cementare. Fig. 6 Estecem Universal applicato in cavità. 4 Fig. 4 Controllo a 6 mesi del caso finito. Tokuyama dice 5 Il Dott. Gianluca Plotino è stato uno dei primi dentisti italiani ad avere l’opportunità di provare questo nuovo cemento. 10 Fig. 5 Radiografia di controllo a 6 mesi. clinic 6 Fig. 6 Estecem Universal utilizzato per la cementazione. 7 Fig. 7 Estecem Universal applicato sul manufatto da cementare. 8 9 Fig. 8 Le fasi di cementazione dell’intarsio. clinic Fig. 9 L’intarsio appena dopo la cementazione (Odt. Fabrizio Loreti). 11 DOTT. Theodoros Tasopoulos Libero professionista in Atene Sofreliner Tough S/M Sofreliner Tough S/M Rifacimento “chair-side” di protesi incongrua Fig. 5 La protesi è stata posizionata intraoralmente e lasciata per almeno 5 minuti (tempo di assestamento) in occlusione. Allo scopo di regolare il bordo dell’area vestibolare nella bocca del paziente, sono stati fatti eseguire movimenti delle guance e delle labbra. 5 Con l’utilizzo di ribasanti morbidi. Fig. 6 Con un bisturi è stato rimosso il materiale in eccesso. Sofreliner Tough S (Soft)/M (Medium) di Tokuyama è indicato come materiale per la ribasatura morbida auto polimerizzante a lungo termine per protesi per applicazioni post-implantare e post-estrattiva. Può costituire un’ utile opzione di trattamento offrendo una riproduzione facile e diretta dei tessuti orali nelle basi protesiche, evitando il periodo temporaneo di edentulia che caratterizza le ribasature in laboratorio. Fig. 7 Tramite la fresa grigia (COARSE POINT) utilizzata con velocità di rotazione inferiore a 15.000 RPM è stato rifinito l’eccesso di Tokuyama Sofreliner Tough M/S. 6 7 Fig. 8 Per ottenere una rifinitura più omogenea, la superficie della protesi è stata lucidata con la fresa di finitura applicando una leggera pressione non superiore a 8.000 RPM. In questo caso, il paziente (sesso maschile, 65 anni, bruxista) si è presentato nella nostra clinica privata lamentando una protesi mascellare poco aderente e relativo dolore e fastidio. Il paziente lamentava inoltre difficoltà di fonazione, cattiva masticazione e trauma dei tessuti a contatto con la mascella. Fig. 9 La protesi è stata così ribasata con successo e consegnata al paziente. Fig. 1 Sono stati rimossi circa 1-2 mm di resina acrilica dalla superficie della base della protesi. Fig. 2 Le flange della protesi sono state fresate con una preparazione a spalla (90°). La protesi è stata accuratamente detersa con alcol etilico e fatta asciugare. 1 8 2 Fig. 3 È stato applicato uno strato sottile di primer adesivo sulla superficie da improntare e sui bordi periferici della protesi con un brush asciutto e pulito. È stato lasciato asciugare per almeno 1 minuto. 3 12 9 * Dettaglio d’utilizzo di Sofreliner Tough S primer. Fig. 4 La pasta Tokuyama Sofreliner Tough M/S è stata dispensata direttamente sulla superficie “adesivizzata” della protesi. Il tempo di lavoro è 1,5-2 minuti, alla temperatura ambiente di 23°C (73°F). 4 clinic clinic 13 Con ripristino di protesi esistenti DOTT. Alessio Casucci ODT. Rodolfo Colognesi Libero professionista in Montelpulciano (SI) Odt libero professionista in Rovigo L’edentulia è una condizione che influenza in modo determinante non solo la funzione masticatoria ma anche importanti aspetti della di vita di relazione dei pazienti. La riabilitazione dell’edentulo può essere affrontata oggi con diverse soluzioni protesiche, gli impianti da questo punto di vista costituiscono uno strumento molto efficace, tuttavia il percorso riabilitativo implantare è spesso articolato e richiede risorse economiche non sostenibili da tutti i pazienti. A tal proposito i condizionatori tissutali possono essere utili al clinico per poter migliorare le condizioni di adattamento alle protesi preesistenti durante i percorsi riabilitativi più lunghi o per il loro ripristino funzionale ovviando temporaneamente alla costruzione di nuove riabilitazioni. Nel case report presentato vengono descritti i passaggi clinici e di laboratorio eseguiti per il ripristino funzionale di un paziente edentulo portatore di due riabilitazioni protesiche totali incongrue. introduzione La condizione di edentulia ha importanti conseguenze nella funzione masticatoria, nella fonetica e nella vita di relazione dei pazienti. La riabilitazione con la protesi totale permette il loro ripristino funzionale. È stato dimostrato in molti studi come la soddisfazione 1 del portatore di protesi totale sia principalmente legata alla sua capacità di adattamento ai manufatti protesici ed in minima parte alla loro qualità 2-3. Tuttavia il rispetto dei principi base della protesi totale è essenziale per poterne garantire un adeguato funzionamento e per ridurre i disagi più frequenti come ulcerazioni e instabilità. La corretta copertura delle aree di supporto ed il loro adattamento ai tessuti sono elementi di provata importanza per garantire 14 stabilità e ritenzione dei corpi protesici durante la funzione. Il posizionamento di impianti osteointegrati, soprattutto nella mandibola, ha notevolmente migliorato la qualità di vita dei pazienti edentuli 4. Tuttavia l’utilizzo della protesi totale rimane un passaggio obbligatorio durante i periodi di guarigione dopo le estrazioni o nel periodo di osteointegrazione degli impianti. Inoltre è sempre mediante i principi base della protesi totale che è possibile pianificare correttamente anche le riabilitazioni implanto-supportate 5. L’impiego di materiali ribasanti per tecniche dirette ed indirette possono essere oggi un ausilio molto efficace sia nel miglioramento dell’adattamento di protesi esistenti incongrue, sia per la gestione dei periodi di guarigione post chirurgici 6. È inoltre utile tener presente clinic come spesso questi materiali permettano di migliorare la soddisfazione di pazienti che si trovano nell’impossibilità di sostenere trattamenti definitivi a supporto mucoso o implantare.7 1a Fig. 1a Foto frontale - prima. 1b Rebase II Sofreliner Tough S Riabilitazione del paziente edentulo caso clinico Un paziente di 74 anni edentulo in entrambe le arcate si è presentato alla nostra attenzione evidenziando numerose difficoltà nella gestione delle protesi realizzate circa 8 anni prima. Al colloquio effettuato in prima visita ha lamentato la necessità di dover utilizzare le protesi con ingenti quantità di adesivo, senza per altro ottenere una soddisfacente stabilità. Il paziente ha escluso la possibilità di inserire impianti, per motivi economici e di salute generale poiché affetto da diabete ed ipertensione. Il piano di trattamento provvedeva di ripristinare le vecchie protesi in modo da ridare la funzionalità al paziente in breve tempo. Alla visita il piano occlusale risultava parallelo al piano bipupillare ed al piano di Camper, le protesi in occlusione mantenevano una posizione stabile e ripetibile in centrica, anche se erano presenti alcuni contatti anteriori. 2 Fig. 1b Foto frontale - dopo. Fig. 2 Arcate edentule. Fig. 3 Valutazione centrica o piano occlusale La protesi superiore non aveva un contatto uniforme sulla mucosa e mancava di sigillo periferico; la protesi inferiore, ribasata precedentemente con un materiale morbido, lasciava scoperte importanti zone di supporto. 3 Fig. 4 Valutazione dell’adattamento della protesi superiore ed inferiore In prima seduta sono state registrate delle impronte preliminari panoramiche che consentiranno di estendere i bordi delle protesi. Fig. 5 Registrazione delle impronte preliminari Una volta realizzati i modelli preliminari con gesso di terza classe è stato eseguito un tracciato andando a coprire adeguatamente le aree di supporto. Fig. 6a Confezionamento dei modelli preliminari 1 Berg E. Acceptance of full dentures. Review. Int Dent J. 1993; 43 (Suppl 1):299–306 2 Mericske-Stern R: Clinical evaluation of overdenture restorations supported by osseointegrated titanium implants: A retrospective study. Int J Oral Maxillofac Implants 1990; 5:375-383 3 Langer A, Michman J, Seifert I: Factors influencing satisfaction with complete dentures in geriatric patients. J Prosthet Dent 1961;11:1019-1031 4 Heydecke G, Locker D, Awad MA, Lund JP, Feine JS. Oral and general health-related quality of life with conventional and implant dentures. Community Dent Oral Epidemiol. 2003;31(3):161-168. 5 Misch CE. Treatment options for mandibular implant overdenture: An organized approach. In: Contemporary implant dentistry, 2nd ed. St. Louis: Mosby; 1998. p. 175-92. 6 Pisani, M.X.; de Luna Malheiros-Segundo, A.; Balbino, K.L.; de Freitas Souza, R.; de Freitas Oliveira Paranhos, H.; da Silva, C.H.L. Oral health related quality of life of edentulous patients after denture relining with a silicone-based soft liner. Gerodontology 2011, 29, 474–480. 7 Kimoto, S.; Kimoto, K.; Gunji, A.; Kawai, Y.; Murakami, H.; Tanaka, K.; Syu, K.; Aoki, H.; Toyoda, M.; Kobayashi, K. Clinical effects of acrylic resilient denture liners applied to mandibular complete dentures on the alveolar ridge. J. Oral Rehabil. 2007, 34, 862–869 4 Fig. 6b Esecuzione del tracciato Per la protesi superiore si evidenziava un’insufficiente copertura del palato e delle zone necessarie al sigillo periferico, sia il frenulo anteriore che quelli laterali necessitavano invece di essere scaricati per poterne consentire la mobilità. La protesi inferiore risultava sottoestesa sia sul lato vestibolare che linguale. Fig. 7 Valutazione estensione delle protesi Utilizzando i modelli preliminari si procede all’adeguamento dei bordi con resina autopolimerizzabile a freddo al fine di coprire correttamente le aree di supporto. Fig. 8 Allungamento protesi con resina a freddo La lunghezza e gli spessori della protesi vengono verificati in bocca chiedendo al paziente di eseguire alcuni movimenti funzionali. 5 clinic 15 Fig. 20a-20b Fasi di iniezione della resina per la protesi superiore Una volta che il silicone ha completato la fase d’indurimento le protesi sono state riposizionate in articolatore per un controllo occlusale, rifinite con il kit fornito dal fabbricante e quindi consegnate. Fig. 21 Controllo occlusale in articolatore e rifinitura protesi Fig. 22 Consegna 11 Fig. 10 Procedure step by step eseguite per la ribasatura con resina rigida delle due arcate Le protesi sono state riposizionare in bocca ed è stato valutato che non fossero presenti punti di pressione o interferenze occlusali. A questo punto è stato deciso di ribasare le protesi con un materiale morbido per facilitare l’adattamento del paziente alla nuova situazione. È stato eseguito un bisello di circa 1 mm sul bordo periferico esterno. Si è poi provveduto ad applicare l’adesivo sui bordi e su tutta la superficie della base protesica per facilitare il legame tra il materiale morbido e la resina. 6b Fig. 11 Rifinitura degli eccessi di resina e preparazione bisello bordo periferico Il materiale Sofreliner Tough® S (Soft) (Tokuyama Dental Corporation Tokyo Japan) è stato quindi distribuito uniformemente all’interno della protesi. Sofreliner Tough S Rebase II 6a Fig. 9 Controllo lunghezza e adattamento delle basi in cavo orale Per eliminare contatti anteriori preesistenti ed alcune interferenze è stato effettuato un molaggio selettivo. Dopo le opportune verifiche le protesi sono state ribasate con una tecnica diretta utilizzando Tokuyama Rebase II (Tokuyama Dental Corporation Tokyo Japan) al fine di migliorare l’adattamento delle basi ai tessuti. Una volta applicato l’adesivo, si è miscelata la resina rispettando scrupolosamente le indicazioni del fabbricante e quest’ultima è stata posizionata all’interno delle protesi durante la fase plastica. A questo punto viene chiesto al paziente di chiudere più volte i denti in modo da centrare le basi sulle aree di supporto ed il bordo periferico è stato modellato con movimenti funzionali invitando il paziente a parlare e deglutire. Infine, ad indurimento quasi completo del materiale, è stato effettuato un leggero trimming dei frenuli evidenziandone l’attività. Dopo la polimerizzazione in acqua la resina in eccesso è stata rifinita e lucidata. 12 conclusioni Come è stato descritto nel caso proposto, l’utilizzo di materiali specifici per tecniche di ribasatura diretta ed indiretta sono un valido aiuto in situazioni di inadeguato supporto ed adattamento delle basi protesiche. Inoltre risultano di sicura efficacia anche nella gestione di protesi post estrazioni o dopo la chirurgia implantare. Queste metodiche possono permettere al paziente con ridotte disponibilità economiche di migliorare la funzionalità delle proprie protesi senza dover affrontare nell’immediato un nuovo percorso riabilitativo. Fig. 12 Applicazione adesivo e materiale morbido Fig. 13 Fasi della ribasatura morbida Le protesi, una volta ribasate e opportunamente rifinite, sono state consegnate al paziente che le ha utilizzate per alcune settimane con un buon adattamento. 7 Fig. 14 Consegna protesi ribasate Visto il riscontro positivo ottenuto in questa fase si è deciso di eseguire una ribasatura indiretta delle protesi per offrire una soluzione più stabile e duratura al paziente. Si rilevano due impronte utilizzando le protesi, si registrano la relazione centrica e l’arco facciale di trasferimento. 13 14 15 16 17 18 19a 19b 20a 20b 21 22 Fig. 15 Rilevazione dati per il laboratorio Ribasatura indiretta: i modelli sono stati sviluppati con gesso di quarta classe e montati in articolatore e prima di rimuovere le protesi vengono posizionati sul verticolatore per mantenere l’esatta posizione del corpo protesico. 8 Fig. 16 Preparazione modelli e montaggio articolatore Le protesi dopo essere state rimosse dai modelli sono state preparate per la ribasatura indiretta, ripulendo la superficie delle basi dai materiali precedentemente usati, in questo modo è stato creato lo spazio per il nuovo materiale che verrà iniettato. Quindi dopo aver riposizionato le protesi sul verticolatore si procede a sigillarle sul modello con cera in modo da mantenerne l’esatta posizione. Fig. 17 Fasi di preparazione alla ribasatura indiretta I modelli sono stati posizionati sulla muffola Trasformer (Pagnacco Italia) bloccando stampo e controstampo con il silicone consigliato. Sono stati utilizzati differenti controstampi a seconda dell’ampiezza delle arcate. 9 10 16 Fig. 18 Posizionamento dei modelli in muffola Dopo aver rimosso la protesi inferiore dal modello, è stata ripulita dalla cera e sgrassata, quindi sono stati preparati nel controstampo i canali di entrata ed uscita per la tecnica di iniezione. Il modello è stato isolato e contestualmente la superficie della base protesica è stata trattata con l’apposito adesivo, è stata chiusa la muffola ed è stato iniettato il Sofreliner Tough® M (Medium) (Tokuyama Dental Corporation Hard Tokyo Japan). Fig. 19a-19b Fasi di iniezione della resina per la protesi inferiore La stessa metodica è stata usata per la protesi superiore con l’accorgimento di predisporre due ulteriori canali di sfogo poiché, data l’ampiezza della superficie, venisse consentita un’adeguata distribuzione del materiale durante l’iniezione. clinic clinic 17 Figura 1 SemiOnlay Semi-Indiret Indiret to eè Tecnica di realizzazione in Studio Estelite Asteria con 3B. a1 ato Dente 46 dopo il trattamento È stata presa un’impronta in alginato endodontico. Per l’esecuzione di un (Hydrogum 5, Zhermack), facendo Onlay, l’accesso alla camera pulpare è attenzione che la superficie stato ricostruito e preparato con dell’impronta fosse priva di bolle. Estelite Asteria A3B. ndo Figura 1 Onlay SemiSemi -Indiret Indire t to Tecnica di Tecnica realizzazione in studio di realizzazione in Studio cie lle. a2 I solchi occlusali sono stati caratterizzati È stata presa un’impronta in alginato con Estelite Color Dark Brown. Il (Hydrogum 5, Zhermack), facendo manufatto è stato rifinito e lucidato in attenzione che la superficie situ sul modello siliconico per ottenere nto un eè con ata 3B. tra a1 o). dell’impronta fosse priva di bolle. un adattamento marginale ottimale e un Figura 2 punto di contatto preciso dell’Onlay. Figura 2 Onlay SemiSemi -Indiretto DOTT. JORDI MANAUTA Libero professionista in Sestri Levante (GE) 2 minuti più tardi, è stata sviluppata Onlay SemiSemi -Indiretto l’impronta con un silicone fluido extra Tecnica di realizzazione in Studio Figura 3 I solchi occlusali sono stati caratterizzati Per la cementazione è stato utilizzato lo Dente 46 dopo iltardi, trattamento endodontico. 2 minuti piùcomposito è stata sviluppata stesso utilizzato per la Per l’esecuzione di un Onlay, l’accesso alla l’impronta con un silicone fluido extra realizzazione del manufatto protesico, camera pulpare è stato ricostruito e preparato con Estelite Asteria A3B. duro 85/90 Shore-A (Die per rapida, Bisco). leggermente riscaldato migliorarne Figura 3 la scorrevolezza. I solchi occlusali sono stati caratterizzati Figura 6 con Estelite Color Dark Brown. Il ato zati ndo n. Il ocie in lle. ere nte a2 eun la ay. ica a5 ella con tro oata lo to. rtra la a4 o). co, za. a6 unte in eeto la 3 punto di contatto preciso dell’Onlay. stata modellata la struttura del dente ÈÈ stata presa un’impronta in alginato (Hydrogum È stata presa un’impronta in alginato (Hydrogum Onlay SemiSemi -Indiretto 5, con Zhermack), facendo attenzione che lala 5, Zhermack), facendo attenzione che la Figura 5 due masse, A3B per riprodurre Tecnica di realizzazione in Studio superficie dell’impronta fosse priva di bolle. superficie dell’impronta fosse priva di bolle. dentina e OcE per lo smalto. La tecnica sezionale prevede la realizzazione della Per la cementazione è stato utilizzato lo cresta marginale prima, con manufatto è stato rifinito e lucidato in stesso composito per la stratificazione anatomicautilizzato verso il centro realizzazione del manufatto protesico, a completamento. situ sul modello siliconico per ottenere leggermente riscaldato per migliorarne Figura 4 un adattamento marginale ottimale e un Il restauro è stato premuto in situ in punto di contatto preciso dell’Onlay. lento e costante fino aldel completo È modo stata modellata la struttura dente Figura 5 assestamento. Gli eccessi sono con la 4 due masse, A3B per riprodurrestati la scorrevolezza. successivamente rimossi. dentina e OcE per lo smalto. La tecnica Figura 7 due È stata modellata del dente con sezionale prevedelalastruttura realizzazione della Per la cementazione è stato utilizzato lo masse, A3B per riprodurre la dentina e OcE cresta marginale prima, conla stesso composito utilizzato per per lo smalto. La tecnica sezionale prevede la realizzazione realizzazioneanatomica della cresta marginale prima, Dr. Jordi Manauta stratificazione verso il centro del manufatto protesico, [email protected] con stratificazione anatomica verso il centro a a completamento. leggermente riscaldato per migliorarne completamento. Figura 4 la scorrevolezza. A cementazione terminata, il restauro si Figura 6 è presentato con un’integrazione a3 rne situ sul modello siliconico per ottenere 2 un adattamento marginale ottimale e un 6 I solchi occlusaliè sono caratterizzati Il restauro statostati premuto in situ incon Estelite Color Dark Brown. Il manufatto è stato modo lento e costante finomodello al completo rifinito e lucidato in situ sul siliconico per ottenere un adattamento marginale . assestamento. Gli eccessi sonoottimale stati e un . punto di contatto preciso dell’Onlay. successivamente rimossi. Onlay SemiSemi-Indiretto 1a Dr. Jordi Manauta [email protected] Per la cementazione è stato utilizzato lo stesso composito utilizzato per la realizzazione del manufatto protesico, leggermente riscaldato per migliorarne la scorrevolezza. . . Figura 7 eccellente, che verrà maggiormente ica tati ella ssi. apprezzata una volta idratato il dente. Figura 8 Il restauro è stato premuto in situ in con a7 tro to. modo lento e costante fino al completo è presentato con un’integrazione assestamento. Gli eccessi sono stati eccellente, che verrà maggiormente 8 apprezzata una volta idratato il dente. 7 a4 successivamente rimossi. Figura 7 Il restauro è stato premuto in situ in modo lento e costante fino al completo assestamento. Gli eccessi sono stati successivamente rimossi. o si one nte Dr. Jordi Manauta [email protected] te. 18 Dr. Jordi Manauta A cementazione terminata, il restauro si è presentato con un’integrazione Dopo il risciacquo del gel mordenzante abbiamo asciugato bene la zona e si è proceduto a ibridizzare la stessa utilizzando un adesivo Self-Etching (Tokuyama Bond-Force). 9 Figura 8 A cementazione terminata, il restauro si è Restauro ultimato. presentato con un’integrazione eccellente, che verrà maggiormente apprezzata una volta idratato il dente. Dr. Jordi Manauta . . . [email protected] clinic . Dr. Jordi Manauta [email protected] 1b 2 Nella situazione iniziale possiamo apprezzare un diastema di 3 mm e l’usura del margine incisale su entrambi gli incisivi centrali. Subito dopo la valutazione del colore, la diga di gomma è posizionata al fine di ottenere un campo operatorio asciutto e pulito. 3 . . [email protected] A cementazione terminata, il restauro si Effetto con maggiore traslucenza Tecnica di realizzazione in Studio Figura 6 5 Chiusura di diastema Questo caso clinico vuole evidenziare alcuni “trucchi e suggerimenti” al fine di realizzare la chiusura di un ampio diastema con soluzione alla portata di tutti, trattando al tempo stesso delle lesioni cervicali e l’usura sul margine incisale. Il principale vantaggio di questa tecnica risiede nell’uso razionale di una “tecnica a singola tonalità”, concentrandosi maggiormente nella fase di build-up, nella modellazione di ogni singolo incremento piuttosto che focalizzare l’attenzione sul colore ottenuto sull’area del margine, che con l’uso di un materiale come Asteria nelle tonalità “body” è, il più delle volte, poco appariscente. duro 85/90 Shore-A (Die rapida, Bisco). Tecnica di realizzazione in Studio 1 1 2 3 5 4 6 1 7 9 8 DOTT. JORDI MANAUTA Libero professionista in Sestri Levante (GE) Tecnica di realizzazione in Studio con Estelite Color Dark Brown. Il Figura 5 SemiOnlay Semi-Indiretto manufatto è stato rifinito e lucidato in a3 a8 1 Onlay soluzione indiretta chairside 1 2 1 5 2 3 5 2 63 4 5 6 3 74 6 7 4 8 7 8 Estelite Asteria A3B. un Estelite Asteria nto 4 Una mordenzatura acida selettiva dello smalto (Selective Etching Technique) è stata eseguita per 15 secondi e risciacquata immediatamente. 5 Dopo aver eseguito le fasi adesive e dopo aver polimerizzato per 1 minuto l’adesivo, potremo procedere alla stratificazione. Dovremo ricostruire prima la parte apicale del diastema, in questo caso la modellazione a “mano libera” è la soluzione, ed è facile eseguirla in considerazione del fatto che avremo un campo visivo ampio grazie al diastema. In questo caso abbiamo utilizzato Asteria A3B. Dopo aver ricostruito l’area apicale del diastema, ci proietteremo su quale sarà il contorno finale. In questo modo potremo fare una “curva” immaginaria che dovrebbe arrivare al punto di contatto certo. . . clinic 19 Estelite Asteria Estelite Asteria 6 Delle matrici sezionali per i settori posteriori sono state posizionate verticalmente, e sono state contemporaneamente bloccate con un cuneo. Questo tipo di soluzione permette di appoggiarsi al build up precedente e provvede ad ottenere un’ottima forma in ogni dimensione, grazie alla “curvatura/bombatura” delle matrici che imita quella del dente naturale. 9 Dopo aver posizionato l’uncino ed avere compiutamente osservato sia i difetti della modellazione che dell’intera area cervicale, utilizzeremo una fresa diamantata a granulometria grossa a bassa velocità e correggeremo gli eccessi di composito così come rimuoveremo lo smalto colorato difettoso. 7 8 Dopo la chiusura della porzione mesiale del 1.1, con una pinzetta chirurgica rimuoveremo la matrice e procederemo a ripristinare l’altra porzione mesiale del 2.1 del nostro diastema. Dopo la polimerizzazione rimuoveremo la seconda matrice. 10 14a 14b Possiamo apprezzare la forma subito dopo la rimozione della diga di gomma, dove possiamo notare una buonissima integrazione nell’area del diastema ed una corretta integrazione nell’area incisale. E’ obbligatorio non fare alcuna correzione o considerazione in merito al colore subito dopo il restauro. Dobbiamo attendere per la completa reidratazione del dente e la guarigione dei tessuti molli. Nell’immagine di controllo possiamo vedere come l’integrazione nell’area del diastema è corretta e nel bordo incisale l’integrazione è migliorata e l’effetto alone è ora più evidente. Sebbene alcune correzioni nella forma potrebbero migliorare il “micro” aspetto del restauro al momento non sono necessarie, in un prossimo futuro potremo facilmente intervenire aggiungendo o sottraendo materiale o anche entrambe le cose. 11 Dopo questa correzione, mordenzeremo in maniera selettiva le pareti smaltee al fine di ripetere gli step di adesione. Si noti come le aree di dentina non sono mordenzate in considerazione del fatto che stiamo utilizzando un sistema adesivo self-etching. Subito dopo l’applicazione dell’adesivo, siamo in grado di continuare con la stratificazione, in questa imagine possiamo apprezzare come il sovracontorno mesiale è compensato aggiungendo del composito per ricostruire il corretto profilo d’emergenza ed evitando di avere un difetto nella porzione mesiale. Il sovracontorno dell’elemento 1.1 sarà trattato esattamente con la stessa operatività, una volta completato l’elemento in esame potremo posizionare l’uncino nell’altra zona. 15 La situazione iniziale evidenzia il diastema, l’usura incisale e la sostanza cervicale perduta. 16 L’immagine finale evidenzia la chiusura del diastema, il restauro del bordo incisale e della zona cervicale, il tutto eseguito utilizzando una singola massa in più incrementi e tempi differenti. Questa dimostra come una tecnica di stratificazione con una “massa singola”, quando razionalmente pianificata e con l’ausilio di materiali di alta qualità, possa essere fattibile, realizzabile e predicibile. 13 12 La perdita di struttura smaltea a causa dei precedent difetti è adesso selettivamente ricostruita con la stessa tonalità di composito. 20 È importante prestare attenzione ai sovracontorni nelle parti apicali del diastema che, inevitabilmente, potremo avere in ricostruzioni così estese. Abbiamo sempre sottolineato il fatto che più volte una riduzione supplementare è necessaria per rifinire queste zone delicate così come per i difetti cervicali. A tale scopo utilizzeremo un uncino 212. Così scopriremo i difetti che ci aspettavamo potessero emergere, come il sovracontorno mesiale, e potremo ora iniziare a trattare le lesioni cervicali. Una volta che il difetto mesiale è stato corretto e che la regione cervicale è stata restaurata, potremo concentrarci sul bordo incisale dove il principale “trucco” starà sempre nella ricostruzione con una singola massa. Se stiamo progettando di utilizzare per non più di 1 mm la tinta body, che è molto differente in opacità paragonata con lo smalto naturale presente nella zona incisale, creeremo l’effetto di un alone opaco incisale, rendendo il dente con un effetto naturale. Se invece stiamo progettando di ricostruire più di 1 mm, le scelte di colore, il materiale da restauro e la preparazione saranno differenti. clinic clinic 21 Effetto con minor traslucenza DOTT. STEFANO SERRA Libero professionista in Sassari Caso clinico La paziente si era presentata alla mia osservazione con un diastema molto marcato e con la richiesta di migliorare il suo aspetto estetico e l’armonia del volto, si è così deciso di eseguire la chiusura del diastema utilizzando la tecnica diretta. DOTT. Engin Taviloğlu Libero professionista in Istanbul Ripristino e restauro di frattura su denti anteriori Ho avuto l’opportunità di essere il primo dentista in Turchia a poter testare “con mano” il nuovo composito di Tokuyama, Asteria e sono stato piacevolmente sorpreso nello scoprire le interessanti caratteristiche che ha. Le mie prime impressioni sono state che è un materiale molto facile da utilizzare nelle procedure di stratificazione, ha una semplice e comprensibile gamma colori ed è facile da modellare. Inoltre, questo composito ha un’eccellente corrispondenza cromatica finale, ed elevate performance di brillantezza e lucentezza, e questo è importante per ottenere un ottimo risultato estetico nella nostra pratica clinica quotidiana. 1 Estelite Asteria Estelite Asteria Chiusura di diastema Dott. Engin Taviloğ lu 2 L’analisi degli elementi dentari ha evidenziato una minor traslucenza ed una maggiore cromaticità degli stessi, per questo è stato necessario bilanciare le tonalità in fase di ricostruzione e chiusura del diastema; pertanto utilizzando più tinta Body e minor quantità di tinta Enamel. Nella chiave in silicone (mascherina) è evidente la quantità di composito necessario per finalizzare la ricostruzione estetica degli elementi. caso clinico Una giovane paziente di 10 anni si è presentata alla mia osservazione con la frattura dei 2 incisivi centrali dovuta ad un trauma. Il restauro è stato effettuato in una seduta con l’ausilio di una mascherina in silicone, utilizzando il nuovo composito Estelite Asteria nella massa body A2B, e la massa smalto WE per l’aggiunta di qualche sfumatura bianca. È possibile valutare il valore e la buona corrispondenza cromatica attraverso la foto polarizzata. 3 Risultato al termine del restauro. L’integrazione estetica prima e dopo il restauro. 1 E n g i n T a v i l o ğ l u e-kompozit 2 3 Prima e dopo il restauro. Si apprezzino la completa armonia ed il risultato estetico ottenuti. 22 clinic clinic 23 EE Bond Estelite Asteria Caso clinico riabilitato con Asteria DOTT. Mauro Belluz Libero professionista in Milano Giovane paziente con lesione cariosa profonda a carico dell’elemento 1.6 2 3 Isolamento del campo operativo. 4 La cavità d’accesso al termine della terapia endodontica. Mordenzatura selettiva dello smalto con Tokuyama Etching Gel HV. Ho iniziato da poco il mio training clinico con Asteria, ma sin dal primo caso effettuato con questo materiale composito ho potuto apprezzare il suo handling eccellente anche in caso di ricostruzioni complesse, l’estrema semplicità nella valutazione del colore da utilizzare grazie alla possibilità della personalizzazione della scala colori con la Custom Shade Guide e la corrispondenza tra quanto ottenuto con i campioni colore ed il risultato finale del restauro, nonché la ridotta necessità di stratificazione per ottenere risultati eccellenti in ogni situazione clinica. Dott. Mauro Belluz caso clinico Il caso clinico presentato è quello di un giovane paziente con lesione cariosa profonda a carico dell’elemento 1.6. L’elemento risulta leggermente dolente agli stimoli termici. La rimozione della lesione cariosa porta alla esposizione del cornetto pulpare ed alla successiva necessità di trattamento endodontico dell’elemento. 1 Dopo Foto iniziale della zona interessata. clinic 6 Applicazione di EE Bond (Tokuyama Dental). 8 Prima 24 5 Il restauro completato alla rimozione della diga e dopo il controllo occlusale. 7 Stratificazione dentinale della masse di dentina A3B (Estelite Asteria) con modellazione anticipata delle cuspidi e caratterizzazione dei solchi con Estelite Color Dark Brown. Il restauro completato dopo la stratificazione di smalto OcE (Estelite Asteria). 9 Il quadrante con i restauri completati a carico di 17-16 e 15. clinic 25 Con Estelite Σ Quick DOTT. carsten Stockleben Libero professionista in Hannover I moderni compositi dentali sono materiali ad elevate prestazioni con una vasta gamma di applicazioni cliniche. Dopo oltre 50 anni questi materiali hanno raggiunto un livello sorprendente di qualità, ma c’è ancora spazio di miglioramento, poiché le esigenze sono in continua evoluzione. Le esigenze richieste ad un buon composito per le aree principali sono le seguenti: Estetica Buona corrispondenza cromatica, uniformità e brillantezza della superficie di lunga durata. Durabilità Resistenza all’abrasione senza danni al dente antagonista, bassa contrazione. Lavorabilità Semplicità e praticità nelle proprietà di handling del materiale. Da non dimenticare Oggigiorno si richiede una soluzione che faccia risparmiare tempo, possibilmente senza ridurre la qualità. Tokuyama, una riconosciuta società giapponese nel campo dentale, ha ulteriormente migliorato il suo composito Estelite Σ. Come indica l’aggiunta di “QUICK” nel nome Estelite Σ Quick, il tempo di polimerizzazione è stato notevolmente ridotto grazie ad un’interessante modifica del fotoiniziatore, mentre il tempo di lavoro è stato esteso del 40%. Con i compositi tradizionali la fotopolimerizzazione viene avviata dal camforchinone (CQ) e dall’ammina, processo in cui il CQ viene consumato. Più CQ è disponibile, più breve è il tempo di fotopolimerizzazione. Lo svantaggio più rilevante di un’elevata percentuale di CQ nel composito è che anche la polimerizzazione avviene molto velocemente alla luce ambientale, riducendo così il tempo di lavoro. Con il sistema CQ/ammina è sempre necessario trovare un compromesso tra il tempo di polimerizzazione e quello di lavoro. Il problema è stato risolto sviluppando l’iniziatore RAP (Radical Amplified Photo-polymerisation) in sostituzione dell’ammina. Con questo sistema la polimerizzazione può essere avviata con un piccolo quantitativo di CQ perché il CQ, attivato dalla luce, viene rigenerato e la reazione fotochimica viene intensificata dagli iniziatori RAP. Dal punto di vista pratico questo sviluppo permette di estendere il tempo di lavoro per il dentista e allo stesso tempo ridurre il tempo di polimerizzazione. Invece di 55 secondi, con luce ambiente di 10.000 lux, per l’applicazione sono disponibili almeno 90 secondi. Questa finestra di tempo ulteriore è molto utile se devono essere effettuate diverse otturazioni in parallelo o se è necessario effettuare una modellazione estetica complessa. Inoltre il materiale può essere polimerizzato con una lampada alogena potente in 10 secondi invece che 30 secondi come in precedenza, con un risparmio di tempo prezioso in caso di tecniche di stratificazione complesse e maggiore comfort del paziente, non dovendo quest’ultimo tenere aperta la bocca per così tanto tempo. La differenza veramente significativa tra Estelite Σ Quick ed altri compositi è costituita dalla dimensione e forma dei filler. Invece di “frantumare” un blocco grezzo, come avviene di solito, ed ottenere così riempitivi di varie dimensioni, generalmente di forma non omogenea, Tokuyama adotta un approccio tecnico completamente diverso ottenendo così proprietà eccezionali dei materiali. Usando il metodo SOL-GEL, vengono sviluppate in soluzione particelle sferiche di 0,2μm SiO2-ZrO2 (silicio e zirconia). Questo permette di ottenere un riempitivo di dimensione e forma omogenee, con un contenuto di filler dell’82% in peso. Grazie all’omogeneità del riempitivo Estelite Σ Quick vanta ora eccellenti proprietà estetiche e fisiche: Effetto camaleonte L’elevata diffusione e trasmissione della luce incidente permette la corrispondenza cromatica. Il materiale è eccezionale grazie alla sua corrispondenza cromatica estremamente elevata con il tessuto dentale da trattare, tanto che in molti casi non è necessario effettuare dei biselli sul margine per i restauri anteriori. 26 clinic Estelite Σ Quick Estelite Σ Quick Faccette dirette da 13 a 23 Riflesso della superficie e brillantezza di lunga durata La superficie lucidata e molto liscia di Estelite Σ Quick riflette i raggi di luce incidente in modo molto simile allo smalto naturale, secondo il principio fisico “l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione”. Anche dopo un lungo periodo di tempo questa brillantezza rimane invariata perché, anche dopo la perdita parziale delle particelle di riempitivo minuscole ed uniformemente distribuite, permane una superficie liscia. I riempitivi asferici di dimensioni diverse invece, spargono la luce diffusamente rendendo più difficile ottenere una superficie naturale. Dopo un lungo periodo di utilizzo la brillantezza scompare perché la perdita di tali riempitivi di dimensioni e forme non omogenee aumenta l’asperità della superficie e di conseguenza la luce incidente viene riflessa in modo ancora più diffuso. Resistenza all’abrasione Un materiale riempitivo ideale dovrebbe innanzitutto subire una bassa abrasione durante l’uso e inoltre causare meno danni possibili all’antagonista. Estelite Σ Quick è in grado di conseguire questo equilibrio grazie alla superficie liscia e all’uniformità dei suoi riempitivi Supra Nano Sferici. Questo prodotto è estremamente resistente all’usura e causa un’abrasione limitata all’antagonista. Bassa contrazione L’elevata percentuale di riempitivi omogenei permette una bassa contrazione lineare di solo il 1,3%. Il rischio di fratture dello smalto/ dentina o di fratture coesive che causano discromia marginale ed ipersensibilità postoperatoria viene quindi ridotto. Lavorabilità e range di applicazione Estelite Σ Quick è caratterizzato da estrema facilità di lavorabilità e buona stabilità. Inoltre si presta ottimamente alla modellazione. Ciò rende possibile effettuare agevolmente ricostruzioni estetiche anteriori e ottenere contour anatomici di una certa complessità nei settori posteriori. Grazie alla sua gamma cromatica e ai diversi gradi di opacità non è solo un eccellente materiale per i restauri estetici più complessi con diverse masse, ma è anche ideale per i restauri semplici monomassa delle classi da I a V. Uso clinico Il passo più importante per ottenere un restauro estetico di successo è senza dubbio la determinazione del “colore giusto”. A questo segue l’analisi della distribuzione del colore, gli effetti ottici e l’anatomia del dente, senza dimenticare il suo ambiente naturale. “Se il colore non è quello giusto”, non importa quanto siano perfetti la stratificazione del colore e la modellazione, perché il restauro sarà sempre evidente, anche ad un occhio inesperto. Estelite Σ Quick soddisfa molti di questi requisiti grazie alle sue eccezionali proprietà già descritte. Sono necessari però degli accorgimenti per compensare le discrepanze tra tessuto dentale e composito. In generale, è consigliabile “riprodurre” la struttura anatomica esistente della massa dentinale e lo strato esterno sottile dello smalto. I colori OA sono ideali per la massa dentinale perché sono abbastanza traslucenti per fornire un buon effetto camaleontico, ma allo stesso tempo sono abbastanza opalescenti da imitare il nucleo più scuro e nascondere una lieve discromia. Lo spessore della massa dentinale diminuisce costantemente dal margine cervicale al bordo incisale. Ciò dovrebbe essere subito preso in considerazione durante il processo di stratificazione, di modellazione tridimensionale e di caratterizzazione della superficie dentinale. La successiva applicazione dello smalto, ossia i colori molto traslucidi A, B e C di Estelite Σ Quick, può quindi essere usata per conseguire effetti molto belli di profondità e tonalità. Nell’area del bordo incisale il colore completamente traslucente CE (Clear Enamel) può conferire effetti di trasparenza molto belli. Per ottenere un buon risultato, è importante rimanere nella corretta stratificazione anatomica fin dall’inizio. Può capitare facilmente di eccedere con il “sovracontorno”, quindi una volta finita la procedura il materiale deve essere rimosso con strumenti rotanti per conferire un buon contorno al restauro o alla faccetta diretta. In alcune circostanze potrebbe andare distrutto tutto il sistema di tonalità perdendo così l‘effetto estetico. Ciò è spesso causato da una massa dentinale eccessivamente voluminosa avente lo scopo di contrapporsi agli effetti di traslucenza della parte più scura del cavo orale, causando l’effetto di “restauri grigi”. In tali casi può essere utile utilizzare un accorgimento: invece di stratificare la superficie palatale della ricostruzione nella tonalità di smalto traslucido A, usare la tonalità OPA2, che ha un livello elevato di opacità. In questo modo si blocca l’oscurità del cavo orale. OPA2 è inoltre abbastanza intenso da coprire lo scolorimento, relativamente brutto, del substrato dentale caratteristico per esempio dei denti devitalizzati. OPA2 non è però abbastanza opaco da coprire il metallo. In tali casi è necessario intensificare con cautela l’opacità con colori più coprenti. CASO CLINICO Una paziente di 47 anni voleva migliorare il proprio sorriso. Era già stata trattata con chirurgia orale e terapia ortodontica alla fine degli anni novanta; gli elementi 12, 11 e 22 erano già stati otturati con composito e l’elemento devitalizzato 21, a cui era già stata applicata un corona, nel 2001 è stato finalizzato con una corona “metal-free”. In una prima visita era stata condotta un’analisi estetica e si erano analizzati i parametri di trattamento. È apparso chiaro che la paziente preferiva una terapia non invasiva. I restauri esistenti, clinic 27 • Detersione delle superfici dentali • Abrasione e riduzione dei restauri in composito esistenti e corona 21 • Modellazione di prova dei colori e stratificazione del colore in punti di interesse strategico, polimerizzando il materiale. Le tonalità scelte erano OPA2, OA2, A2, A1, CE e WE • Rimozione del wax-up di prova e ulteriore detersione delle superfici dentali • Procedura convenzionale della tecnica di adesione per smalto/dentina e ceramica • Modellazione delle parti palatali dei bordi incisali con l’aiuto della mascherina in silicone usando la tonalità OA2 • Copertura della porzione grigia sull’elemento 21 e parti profonde in composito con OPA2 • Modellazione dei nuclei dentinali in OA2 • Modellazione dalle zone cervicali, affusolate verso il centro, in A2 • Modellazione delle porzioni smaltee centrali ed incisali in A1 • Modellazione delle aree incisali e prossimali adiacenti con CE e WE • Levigatura accurata con frese di finitura in acciaio • Lucidatura con dischi di lucidatura e gommini in silicone 1 2 Con restauri adesivi diretti 1 Fig. 1 Caso iniziale: giovane paziente con presenza di vecchie sigillature incongrue con margini frastagliati, pigmentati ed infiltrati a carico degli elementi 35 36 37. 3 Fig. 1 Situazione iniziale di una ricostruzione estetica anteriore con Estelite Σ Quick. Fig. 2 Situazione iniziale dopo chirurgia orale/terapia ortodontica combinate. Le ricostruzioni in composito esistenti sono in situ da 9 anni. Per la paziente l’asimmetria nell’area gengivale non costituisce un problema, data la lunghezza del labbro superiore, e quindi non è da correggere. L’elemento 21 è devitalizzato, molto discromico e presenta una corona “metal-free”. Dopo un approfondito colloquio, la richiesta esplicita della paziente è stata quella di modificare l’aspetto dei denti anteriori in modo meno invasivo possibile. Le ricostruzioni esistenti dovevano rimanere intatte. Fig. 3 Primo piano della situazione iniziale. 4 DOTT. GIANFRANCO POLITANO Libero professionista in Roma Estelite Asteria Σ Quick Procedura 5 2 3 Fig. 2 Isolamento e preparazione: dopo aver isolato gli elementi da trattare si procede alla rimozione delle vecchie sigillature ed alla preparazione cavitaria. Nonostante l’approccio alla preparazione sia ispirato ai principi di odontoiatria minimamente invasiva, utilizzando la fresa diamantata (801 006 100mn) piu’ piccola che il mercato ci mette a disposizione il costo biologico pagato dal paziente in questo tipo di revisioni rimane molto alto, sopratutto tenendo in considerazione il fatto che si sta revisionando una terapia preventodontica eseguita in maniera incongrua. Fig. 3 Si decide di eseguire restauri adesivi diretti. Il restauro viene eseguito utilizzando una tecnica di stratificazione ultra semplificata chiamata Monolaminar-technique (Politano/Bazos in pubblicazione). Le preparazioni rimangono nel 95% della superficie trattata nello spessore dello smalto. La dentina naturale sottostante è capace di trasmettere cromaticità al restauro, a patto di utilizzare una massa a media traslucenza come Tokuyama Estelite Σ Quick nel colore A2 capace di emulare il comportamento ottico dello smalto rimosso durante la preparazione cavitaria e di mediare la trasmissione del croma proveniente dalle dentine. Si decide di eseguire il restauro utilizzando solo la massa A2 ed un supercolore brown. 6 Fig. 4 Risultato finale con faccette dirette sugli elementi da 13 a 23. Fig. 5 Condizione subito dopo aver completato 6 faccette con Estelite Σ Quick. Fig. 6 Primo piano della situazione finale. ConclusionI Estelite Σ Quick è un sistema di composito versatile con eccezionali proprietà, sia per le ricostruzioni estetiche difficili che per i restaurii semplici delle classi I-V. Tra le caratteristiche più rilevanti possiamo annoverare l’eccellente effetto camaleontico, la brillantezza di lunga durata, un tempo di lavoro esteso e un tempo ridotto di polimerizzazione. In poche parole: è un piacere usare Estelite Σ Quick! 28 Revisione di sigillature preventive incongrue tra cui la corona sul 21, dovevano rimanere e la simmetria lungo la linea gengivale non le dava fastidio data la lunghezza del labbro superiore. l denti dovevano diventare più brillanti ed armoniosi, leggermente più lunghi ed avere una migliore guida dentale. Con queste informazioni è stato effettuato un wax-up in laboratorio e nell’appuntamento successivo è stato posizionato nella bocca della paziente il mock-up, sul quale si basava. La paziente ha gradito il risultato, e si è parlato di alcune lievi modifiche in relazione alla fase di implementazione finale. In alternativa alla modellazione con tecnica diretta, si è parlato nuovamente di faccette indirette sottilissime e di una nuova corona, ma è stato deciso di continuare con l’approccio non invasivo. Sul wax-up è stata creata una mascherina palatale in silicone come guida per rendere la modellazione più semplice. clinic 5 4 Fig. 4 Al termine della stratificazione, i restauri vengono lucidati tramite gommini siliconici a coppa ed a minipunta e brillantati tramite l’utilizzo a secco di uno spazzolino a setole sintetiche da profilassi. Avere a disposizione un composito come l’Estelite Σ Quick, dalle eccellenti doti di lucidabilità e brillantezza, ci da l’opportunita’ di ridurre drasticamente i tempi operativi da dedicare a questa importante fase del restauro adesivo diretto. clinic Fig. 5 Alla rimozione della diga si può iniziare a percepire l’ottimo mimetismo del composito e l’aspetto naturale dei restauri eseguiti in una tempistica clinica reale e sostenibile. 29 terapia(endo-orto-implanto- Estelite Asteria protesica). Coronoplastica additiva e Maryland metal-free Fase ortodontica di riallineamento del gruppo frontale superiore. Figura 2 OPT all’inizio della terapia(endo-orto-implantoprotesica). Dott. Lorenzo Graiff dell’emergenza dell’elemento 1 Fase ortodontica di Guarigione a 1 settimana dalla riallineamento del gruppo plastica gengivale. frontale superiore. Figura 5 Figura 2 Paziente femmina di 53 anni: OPT all’inizio della terapia (endo-orto-implantoprotesica). 22 provvisorio. Montaggio della diga di Figura 3 gomma e particolare della gengivale formaPlastica degli elementi 11 eper 12 condizionare la formadi prima dell'intervento GuarigioneFase a 1 ortodontica settimana dalla di plastica gengivale. riallineamento del gruppo dell’emergenza coronoplastica. dell’elemento Figura 5 frontale superiore. Figura 6 22 provvisorio. Figura 2 Elemento 22 provvisorio Figura 3 ribasato e inserito nel Guarigione a 1 settimana dalla Montaggio della diga di sezionale. Mordenzatura con acido plastica gengivale. gomma e particolare della Figura 4 forma degli elementi 11 e 12 Plastica gengivale per prima dell'intervento di condizionare la forma coronoplastica. dell’emergenza dell’elemento Figura 6 22 provvisorio. 1 1 1 3 13 4 ortofosforico al 39% Figura 5 (Tokuyama Etching Gel HV) Elemento 22 provvisorio ribasato e inserito nel e protezione degli elementi 21 e sezionale. Elemento 22 provvisorio Mordenzatura con acido ortofosforico al 39% (Tokuyama Etching Gel HV) e protezione degli elementi 21 e Figura ribasato e inserito nel7 Coronoplastica additiva sezionale. terminata ( sono state 4 utilizzate due masseFigura Estelite Asteria, A2B e YE). Before Fase della coronoplastica 7 addittiva sull'elemento 12. Mordenzatura con acido8 Figura ortofosforico al 39% Visione palatale durante Mordenzatura con acido ortofosforico al 39% la (Tokuyama Etching Gel HV) e faseediprotezione cementazione (Tokuyama Etching Gel HV) deglidel protezione degli elementi 21 e elementi 21 e 13 con matrici trasparenti. ponte Maryland in e.max-CAD. 13 con matrici trasparenti. Figura 10 Figura 7 Figura 9 addittiva sull'elemento 12. fase di cementazione del 10 [email protected] Figura 8 Visione palatale durante la fase di cementazione La visione frontale del caso del ponte Maryland in e.max-CAD. ultimato: coronoplastica addittiva di 11 e 12 (Estelite Asteria A2B e YE) e ponte clinic Figura 3 Fase ortodontica di riallineamento del gruppo frontale superiore.Guarigione a 1 settimana dalla plastica gengivale. Figura 5 Elemento 22 provvisorio ribasato e inserito nel Montaggio della diga di sezionale. Coronoplastica additiva gomma e particolare della terminata ( sono state Figura 4 forma degli elementi 11 e 12 utilizzate due masse Estelite primaAsteria, dell'intervento di A2B e YE). coronoplastica. Figura 9 5 Figura 6 Guarigione a 1 settimana dalla plastica gengivale. 1 52 63 5 74 9 6 8 17 0 18 1 12 ortofosforico al 39% Visione palatale durante la (Tokuyama Etching Gel HV) e fase di cementazione del protezione degli elementi 21 e ponte Maryland in e.max-CAD. 13 con matrici trasparenti. Figura 10 Figura 7 Coronoplastica additiva 3 Plastica gengivale per condizionare la forma dell’emergenza dell’elemento 22 provvisorio. 6 Dr. Lorenzo Graiff terminata ( sono state [email protected] utilizzate due masse Estelite 8 Asteria, A2B e YE). Figura 9 Fase della coronoplastica addittiva sull’elemento Visione vestibolare del ponte 12. Fase della coronoplastica Maryland appena cementato. addittiva sull'elemento 12. Dr. Lorenzo Figura 11 Graiff . . 2 5 9 6 10 7 9 11 8 10 12 11 Dr. Lorenzo Graiff . . Montaggio della diga di gomma e [email protected] della forma degli elementi 11 e 12 prima dell’intervento di coronoplastica. Mordenzatura con acido . . Visione vestibolare del ponte Fase della coronoplastica Maryland appena cementato. 11 addittiva sull'elemento 12. Dr. Lorenzo Figura 11 Graiff . Maryland in e.max-CAD, 30 22 provvisorio. . . 9 Coronoplastica additiva terminata (sono state utilizzate due masse Estelite Asteria, A2B e YE). . . [email protected] Figura 8 La visione frontale del caso Visione palatale durante la ultimato: coronoplastica fase di cementazione del Maryland in e.max-CAD, Visione palatale durante la After 2 addittiva di 11inee.max-CAD. 12 (Estelite ponte Maryland Asteria A2B e YE) e ponte Figura 10 Figura 8 Figura 10 Figura 2 dell’emergenza dell’elemento Dr. Lorenzo Graiff [email protected] Fase della coronoplastica ponte Maryland in e.max-CAD. frontale superiore. condizionare la forma 13 con matrici trasparenti. ribasato e inserito nel Montaggio dellaFigura diga di7 Coronoplastica additiva sezionale. Dr. Lorenzo Graiff gomma e particolare della [email protected] terminata ( sono state Figura 4 forma degli elementi 11 e 12 utilizzate due masse Estelite prima dell'intervento di Asteria, A2B e YE). coronoplastica. Figura 9 Figura 6 Figura 3 13 con matrici trasparenti. Elemento 22 provvisorio 2 1 3 52 4 63 74 9 8 10 11 riallineamento del gruppo Plastica gengivale per Paziente femmina di 53 anni: Plastica gengivale per DOTT. LORENZO GRAIFF Figura 1 condizionare la forma Libero professionista in Padova Le caratteristiche camaleontiche di Estelite Asteria hanno permesso di ottenere un ottimo mimetismo della plastica additiva dei due incisivi; l’ottimale passaggio cromatico è stato raggiunto infatti con l’impiego prevalente di un’unica massa body. L’utilizzo poi di piccole quantità di massa smalto hanno consentito di rendere più naturale ed estetico il margine incisale ricostruito degli elementi 11 e 12. Anche per la cementazione del ponte Maryland in E-max è stata impiegata una massa smalto (Estelite Asteria NE): il nuovo composito Tokuyama presenta infatti anche un’ottimale consistenza per essere impiegato nella cementazione adesiva di restauri indiretti in composito o ceramica senza la necessità di essere preriscaldato. Figura 1 Fase ortodontica di Estelite Asteria OPT all’inizio della eseguito da Odt. Alfredo Rizzati Portomaggiore (FE) Figura 12 . Visione vestibolare del ponte Maryland appena cementato. Visione vestibolare del ponte Maryland appena cementato. Dr. Lorenzo Figura 11 Graiff [email protected] La visione frontale del caso Visione vestibolare del ponte eseguito da Odt. Alfredo Maryland appena cementato. Rizzati Portomaggiore (FE) clinic ultimato: coronoplastica Figura 12 addittiva di 11 e 12 (Estelite Dr. Lorenzo Graiff [email protected] . . La visione frontale del caso ultimato: coronoplastica additiva di 11 e 12 (Estelite Asteria A2B e YE) e ponte Maryland in e.max-CAD, eseguito da Odt. Alfredo Rizzati Dr. Lorenzo Graiff Portomaggiore (FE). [email protected] . . . 12 . 31 Estelite Asteria Estelite Asteria Riabilitazione estetico-morfologica Dell’arcata superiore Dott. Domenico Lafornara Libero professionista in Martina Franca (TA) Dopo aver valutato insieme al paziente le possibilità terapeutiche, e facendo seguito alla sua richiesta, ho optato per un ripristino estetico e morfologico dell’arcata interessata utilizzando la tecnica diretta, al fine di preservare e conservare il più possibile la sostanza dentale naturale. 6 7 Si procede alla mordenzatura acida dello smalto presente. L’uso imprescindibile della diga di gomma per la fase adesiva e prima della pulizia con pomice. Dott. Domenico Lafornara Situazione iniziale 8a 8b Stratificazione delle masse di Estelite Asteria. 1 2 Si procede alla selezione della forma e colore. Condivisione con il paziente. 5a 5b 4 32 Prima del trattamento. 3 Dopo il restauro si possono apprezzare un’eccellente integrazione cromatica ed una buona tessitura. clinic clinic 33 i margini interprossimali ed il gradino cervicale. Estelite Asteria Figura 8 Restauro diretto di II classe con Estelite Asteria Le una piccola comunicazione Si applica l’adesivo vicino all’uncino per prescelto avere la DOTT. ANDREA FABIANELLI secondo le indicazioni del certezza dell’isolamento Libero professionista durante produttore. le fasi della adesione e della in Cortona (AR) Figura 12 ricostruzione. ll’esame clinico si notano Figura 10 L’adesivo viene polimerizzato co si sioni A tuire ione el 15. elementi 14 e 15 che al successivo esame radiografico si confermano essere due lesioni cariose grado D2 di Lutz. sioni otano La visione laterale lascia intuire la presenza di una lesione Figura 2 cariosa più estesa a carico del 15. esioni ante areti ntuire Si effettua l’accesso alle lesioni esione ia si cariose a e occlusale, proteggendo i denti tà e adiacenti con dei pezzetti di uato matrice del 15. La inizialmente dentina per metallica l’eliminazione delle infetta è interprossimali residue. via ridurrestrato l’infiltrazione marginale e elementi con un primo di per migliorare l’adattamento del 0.5 mm di composito fluido (Estelite Flow Quick High Flow). la presenza di una lesione materiale da restauro stesso al Successivamente cariosa più estesa a caricoviene del 15.ricostruita la parete interprossimale cervicale.con con2 uno smalto Estelite Asteria WE, e la cavitàgradino che residua Figura Figura 14 L’ultimo strati orizzontali del body Estelite Asteria colore A3B. Viene applicata la diga. occlusale viene ricostruito con mezzo millimetro Estelite i restauri Si smalti completano Si le dentina pareti Figura 3 Asteria NE e WE, e vengono inseriti degli stains permodellano simulare stratificando con masse interprossimali uno smalto pigmentazioni nei solchi. Il restauro viene lucidato e laAsteria, digacon tinta (Estelite Body, Asteria WE e trasformando la Si effettua l’accesso alle lesioni rimossa. colore A3B) con degli smalti cariose occlusale, proteggendo i denti La dentina l’eliminazione 34 Figura 7 con della parete istessa, molto Si lucidano restauri con sottile. dischi Figura 15 abrasivi, punte e coppette èpareti stata completamente rimossa e ad un interprossimali residue. inizialmente per controllo con escavatore a mano Figura 4 3 i tessuti residui sono duri. via Figura 4con escavatore a mano controllo Figura Con delle6 applicata rosette inla zirconia Viene diga. si rimuove la dentina infetta e Si elimina lo sottominato rammollita, a smalto bassa velocità e conraffreddamento delle frese ad anello rosso su con effettuato contrangolo moltiplicatore. tramite getto d’aria. Figura Figura 57 4 Con delle rosette in zirconia si Figura 6 rimuove la dentina infetta e rammollita, a bassa velocità e cervicale. Figura 8 tramite getto d’aria. con La dentina infetta è stata interprossimali ed il gradino Figura 8 i piccola clinic Si elimina lo smalto sottominato vicino all’uncino per prescelto avere la Si applica l’adesivo certezza dell’isolamento durante secondo le indicazioni del le fasi della adesione e della produttore. ricostruzione. Figura 12 Figura 9 Si applica della diga liquida su piccola I restauri Dr. Andrea Fabianelli [email protected] ultimati comunicazione dopo 8 11 9 1 2 10 13 14 6 15 7 18 19 20 Figura 12 Vengono messe delle matrici con lampada ad alta potenza. sezionali Figura 13 separatori e dei cunei. di composito flowable (Estelite L’adesivo viene polimerizzato ridurre l’infiltrazione marginale e Vengono messe delle matrici per migliorare l’adattamento del 10 sezionali con degli anelli materiale restauro separatori da e dei cunei. stesso al Figura 13 Si applica della diga liquida su cervicale. mLe cavità sono finalmente preparate gradino Figura 11 e pronte per essere restaurate. Si applica un primo sottile strato di composito flowable (Estelite Quick High Flow) al fine di ridurre l’infiltrazione marginale e per migliorare l’adattamento del gradino cervicale. Figura 14 compensato dalla flessibilità della parete istessa, molto Si lucidano restauri con sottile. dischi Figura 15 abrasivi, punte e coppette siliconiche. (Estelite Asteria, Body, interprossimali con tinta uno smalto produttore. colore A3B) e trasformando con degli smalti Asteria WE la Figura 12 occlusali (Estelite tinte seconda classe inAsteria, una prima Smalto, colori NE e WE). classe. peggioramento del L’adesivoIl viene polimerizzato Figura 16 fattore cavitario viene con lampada ad alta potenza. Quick High Flow) al fine di ridurre ridurre l’infiltrazione marginale e l’infiltrazione marginale e per Visione laterale del restauro. per migliorarel’adattamento l’adattamentodel del migliorare Figura 18 materiale da restauro stesso materiale da restauro stessoalal gradino cervicale. gradino cervicale. I restauri vengono brillantati con Figura 14 feltrini e paste lucidanti. Figura 19 Si modellano Figura 17 Figura 18 17 vengono brillantati con I restauri feltrini e paste lucidanti. Si lucidano i restauri con dischi abrasivi, punte e coppette siliconiche. Dr. Andrea Fabianelli ultimati. Figura 20 ultimati dopo Figura 21 . . la rimozione della diga e controllo Con delle punte diamantate Prima le pareti fattore cavitario viene 18 I restauri ultimati dopo la compensato dalla flessibilità rimozione della diga erestauro. controllo Visione laterale della parete stessa,del molto sottile. occlusale. Figura 15 Figura 21 Visione laterale dei restauri [email protected] restauri anelli Si completano i restauri Si applica l’adesivo prescelto stratificando con masse dentina secondo le indicazioni del (Estelite Asteria, tinta Body, produttore. colore A3B) e con degli smalti Figura 11 12 occlusali (Estelite Asteria, tinte abrasivi, punte e coppette Si applica un primo sottile strato siliconiche. di composito flowable (Estelite Figura 17 Quick High Flow) al fine di ridurre l’infiltrazione marginale e Visione laterale del restauro. per migliorare l’adattamento del Figura 18 materiale da restauro stesso al Si completano i restauri gradino cervicale. 15 vengono Istratificando restauri brillantati con con masse dentina Figura 14 feltrini e paste lucidanti. (Estelite Asteria, tinta Body, la . . 12 1 3 11 1 6 4 12 1 7 5 13 1 8 14 1 9 15 20 12 Si applica l’adesivo prescelto secondo le indicazioni del produttore. 16 Si modellano le pareti Si completano i restauri Figura 19 colore A3B) e con degli smalti Si interprossimali modellano conleuno pareti smalto stratificando con masse dentina occlusali (Estelite Asteria, tinte Asteria WE trasformando la (Estelite Asteria, tinta Body, colore interprossimali con uno smalto Andrea Fabianelli . Visione laterale dei Smalto, colori NE einWE). seconda classe una restauri [email protected] A3B) e. con degli smalti occlusali Asteria WE trasformando ultimati. Figura 16 Il peggioramento del fattore classe. (Estelite Asteria, tinte Smalto, colori seconda classe in una prima cavitario NE e WE). Figura 20 viene compensato dalla classe. Il peggioramento del flessibilità della parete stessa, Si lucidano i restauri con dischi fattore cavitario viene molto sottile. I restauri punte ultimatie dopo la abrasivi, coppette compensato dalla flessibilità rimozione della diga e controllo siliconiche. della parete stessa, molto sottile. occlusale. Figura 17 Figura 15 Figura 21 interprossimali con uno smalto Dr. Andrea Fabianelli . Visione laterale dei restauri Asteria WE trasformando la [email protected] . Visione laterale del restauro. ultimati. seconda classe in una prima Figura 18 Figura 20 classe. Il peggioramento del Visione laterale del restauro. I degli Smalto, colori NE e WE). matrici Vengono messe L’adesivo viene delle polimerizzato Figura 16 con degli anelli separatori una piccola comunicazione vicino sezionali con lampada ad alta potenza. Figura 14 all’uncino per avere la certezza e dei cunei. Dr. Andrea Fabianelli . Si completano i restauri [email protected] 13. Si dell’isolamento applica l’adesivo prescelto durante le fasi della Figura Si lucidano i restauri con dischi stratificando con masse dentina Si modellano le pareti adesione e della ricostruzione. secondo le indicazioni del compensato dalla flessibilità Figura 13. Dr. Andrea Fabianelli Si completano i restauri Si lucidano istessa, restauri con sottile. dischi [email protected] . della parete molto Si le dentina pareti 13modellano 14 stratificando con masse abrasivi, punte e coppette Figura 15 Si applica un primo sottile strato interprossimali con tinta uno smalto (Estelite Asteria, Body, siliconiche. L’adesivo polimerizzato applica unflowable primo sottile strato diSicomposito (Estelite Asteria WEviene lacon colore A3B) e trasformando con degli smalti Figura 17 lampada ad alta potenza. di composito flowable (Estelite Quick High Flow) al fine di seconda classe inAsteria, una prima occlusali (Estelite tinte classe. Il peggioramento del Smalto, colori NE e WE). fattore16 cavitario viene Figura con Figura 11 Si applica un primo sottile strato Quick High Flow) al fine di con 9lampada ad alta potenza. 19 1 1 2 10 13 6 14 7 15 18 19 1 20 L’adesivo viene polimerizzato Figura 10 occlusale. occlusale. subsonico si montate su strumento rifiniscono i margini interprossimali Figura 21 Dr. Andrea Fabianelli . ed il gradino cervicale. [email protected] . contrangolo moltiplicatore. preparate e pronte per essere una Figura 20 8 Leconcavità sonoad anello finalmente delle frese rosso su restaurate. ultimati. comunicazione rimozione della diga e controllo Visione laterale dei restauri margini 7 Con delle punterimossa diamantate completamente e ad un cervicale. Figura 17 Figura 19 rifiniscono anelli Figura 19 feltrini e paste lucidanti. Con delle punte diamantate con montate su strumento subsonico con raffreddamento effettuato Figura 6 5 siliconiche. Si effettua l’accesso alle lesioni cariose inizialmente via del restauro. Visione per laterale occlusale, proteggendo Figura 18 i denti adiacenti con dei pezzetti di matrice metallica durante l’eliminazione I restauri vengono brillantati con delle pareti interprossimali residue. i tessuti residui sono duri. rimuove la dentina infetta e rammollita, a bassa velocità e con montate controllo escavatore a mano i su con strumento subsonico Dr.eAndrea Fabianelli . rammollita, a bassa velocità raffreddamento effettuato tramite residui sono si tessuti rifiniscono i duri. margini [email protected] . Si getto elimina lo smalto sottominato con d’aria. raffreddamento effettuato contrangolo Figura 5 moltiplicatore. infetta delle Figura 7 con tramite delle frese add’aria. anello rosso su getto fattore cavitario viene Figura 16 compensato dalla flessibilità durante contrangolo moltiplicatore. Con delle rosette in zirconia si pareti metallica interprossimali ed il gradino stata seconda classe inAsteria, una prima occlusali (Estelite tinte classe. Il peggioramento del Smalto, colori NE e WE). via si si rimuove la dentina infetta e Figura 6 urante per con delle frese ad anello rosso su Con delle rosette zirconia i tessuti residui sonoin duri. tti di inizialmente matrice Si2 effettua l’accesso alle lesioni cariose inizia lalaterale ricostruzione degli La visione lascia intuire Si elimina lo smalto sottominato controllo con escavatore a mano denti di composito flowable (Estelite pareti Figura 4 via Figura 1 durante completamente rimossa e ad un 5 esioni cariose grado D2 di Lutz. m Si applica un primo sottile strato adiacenti con dei pezzetti di All’esame clinico si notano due aree La visione laterale lasciai intuire occlusale, proteggendo denti la Figura 2 presenza unadei lesione cariosa discromiche distali agli elementi adiacenti dicon pezzetti di più estesa del 15. durante 14 e 15 che al successivo esame matricea carico metallica Viene applicata la diga. radiografico si confermano essere delleè stata pareti La l’eliminazione dentina infetta due lesioni Figura 3 cariose grado D2 di interprossimalirimossa residue. e ad un completamente Lutz. fico i disi onia si cariosa più estesa a carico del 15. Figura 3 1 denti he al la presenza di una lesione degli materiale da restauro stesso al Figura 13 Quick High Flow) al fine di Viene applicata la diga. Figura 1 alivia agli con lampada ad alta potenza. Dott. Andrea Fabianelli A anelli Figura 11 della diga liquida su Si applica confermano essere due lesioni CASO CLINICO ll’esame clinico si notano Una giovane paziente si presenta alla nostra osservazione due aree discromiche distali agli per un check up di routine. All’esame clinico e con elementi 14 e 15 che al transilluminazione vengono rilevatesuccessivo aree discromiche distalisi esame radiografico agli elementi 14 e 15. Il successivoconfermano accertamento radiologico essere due lesioni evidenzia due lesioni cariose distalicariose a carico elementi gradodegli D2 di Lutz. 1 predetti. Dopo l’applicazione di digaFigura di gomma, un’attenta escavazione dei tessuti infetti e l’applicazione di adesivo ll’esame clinico si notano La visione laterale lascia intuire smalto-dentinale, due aree discromichevengono distali agli applicate matrici sezionali e si al finalmente sezionali con degli Figura 9 separatori e dei cunei. due aree discromiche distali agli agli sono con separatori e dei cunei. Si applica Figura 11 della diga liquida su una preparate e pronte per essere Vengono restaurate.messe delle matrici 14 e la 15 lucidatura che al Le caratteristiche del composito Asteriaelementi rendono successivo esame radiografico si veloce e brillante, con una estetica e un mimetismo eccellente. cavità Figura 9 sezionali 1 1 1 2 2 1 2 3 6 13 2 3 4 7 24 3 46 5 35 46 57 8 4 57 8 9 A tano r rifiniscono 19 vengono brillantati con I restauri feltrini e paste lucidanti. I restauri vengono brillantati con feltrini e paste lucidanti. Figura 19 Visione laterale dei restauri ultimati. Figura 20 I restauri ultimati dopo 20 Dr. Andrea Fabianelli [email protected] Visione laterale dei restauri ultimati. Dr. Andrea Fabianelli [email protected] . . Dr. Andrea Fabianelli [email protected] . . . . la occlusale. Dr. Andrea Fabianelli [email protected] . Dopo . Dr. Andrea Fabianelli [email protected] . . I restauri ultimati dopo la rimozione della diga e controllo occlusale. “Le caratteristiche del composito Asteria rendono la lucidatura veloce e brillante, con una estetica e un mimetismo eccellente.” clinic . . Dr. Andrea Fabianelli [email protected] rimozione della diga e controllo Figura 21 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 2 Estelite Asteria si Dr. Andrea Fabianelli 35 Dott. GIORGIO ATZERI Libero professionista in Olbia Terapia minimamente invasiva DOTT. ANGELO SONAGLIA Libero professionista in Frascati (Roma) Estelite Asteria Estelite Asteria Ripristino estetico e morfologico nei settori latero-posteriori In giovane paziente CASO CLINICO Alla mia osservazione si è presentato un giovane paziente di 8 anni, M.G., con dentizione mista per il ripristino dell’elemento 22. La versatilità del composito Asteria che grazie al suo mimetismo ed all’elevato grado di integrazione cromatica, permette di mascherare delle discromie ed ottenere risultati estetici elevati anche nei settori latero-posteriori. 1 Frattura di 2 classe di Ellis del 22. 1 Lesione cariosa profonda di II classe nell’elemento 1.6. Il primo molare presenta anche carie secondaria. 2 Restauro ultimato, si noti l’eccellente grado di integrazione con il dente naturale. 36 3 Isolamento del campo operatorio e rimozione dei prismi di smalto non sostenuti e regolarizzazione della cavità. Prova della chiave in silicone. 3 Preparazione cavitaria dell’elemento, si noti profonda discromia nel fondo della cavità. Restauro eseguito mediante stratificazione di Estelite Asteria, si noti come non sia più evidente la discromia riportata nella precedente foto. 4 Stratificazione della massa smalto. 4 2 5 7 Grazie all’estrema lavorabilità del materiale è semplice ottenere una “reale” morfologia anatomica del restauro. clinic Stratificazione della massa smalto vestibolare. 5 6 Posizionamento della massa dentina e realizzazione dell’aureola incisale. 8 Ultimo strato di dentina. 9 Rifinitura e lucidatura con gommini e feltrini. clinic Restauro appena ultimato e controllo a sette giorni di distanza. 37 A seguito di trauma sportivo Estelite Asteria EE Bond Riabilitazione estetica degli incisivi superiori 10 MARCO BAMBACE Stud. 5 anno Università di Padova Insegnamento di odontoiatria conservativa Titolare Prof. Marco Calabrese Stratificazione della massa Estelite Asteria A2B con cui viene interamente coperto il bisello della preparazione. 13 1 3 2 Il paziente si presenta alla nostra osservazione in seguito ad un trauma sportivo che ha provocato la frattura coronale parziale dell’elemento 2.1 e pressoché totale dell’elemento 2.2 senza peraltro arrivare all’ esposizione pulpare. Dopo test di vitalità pulpare (che ha dato esito positivo) si procede al rilevamento dell’impronta, alla realizzazione di una ceratura diagnostica ed al confezionamento di una mascherina guida in silicone. 4 Preparazione e rifinitura del bisello con frese diamantate da 40 micron. 7 Dopo aver risciacquato il gel per 15 secondi con getto d’acqua sotto aspirazione, le superfici vengono asciugate con un leggero getto d’aria e viene applicato il sistema adesivo Tokuyama EE-Bond con tecnica “brushing motion” per almeno 10 secondi. Dopo un’attesa di altri 10 secondi, l’adesivo viene asciugato per 10 secondi di cui i primi 5 in modo diretto per fare evaporare il solvente, e di seguito con getto d’aria moderato per altri 5 secondi per uniformarne lo spessore. L’adesivo viene poi polimerizzato per 10 secondi. 38 Lucidatura con gommino per composito. 11 12 Stratificazione dell’ultimo strato di composito Estelite Asteria WE utilizzando un pennello per composito in setola naturale. 14 Rifinitura del restauro con fresa multilama montata su manipolo contrangolo anello rosso. 15 Brillantatura con spazzolino in carburo di silicio e pasta diamantata. Isolamento del campo operatorio mediante l’utilizzo della diga di gomma. Controllo a distanza di 15 giorni. Si osservino la perfetta integrazione ed il mimetismo dei restauri.* 6 5 Mordenzatura acida selettiva dei soli margini di smalto con Tokuyama Etching Gel HV ed attesa di 15 secondi. Visione incisale della mordenzatura selettiva. 9 8 Stratificazione di un sottile strato di Estelite Asteria WE utilizzando la mascherina guida in silicone (riproduzione della porzione palatale del restauro). Stratificazione della massa Estelite Asteria WE per realizzare la parete prossimale ed il punto di contatto. Prima e dopo Prima e dopo * I denti verranno seguiti nel tempo al fine di valutarne la vitalità. clinic clinic 39