commissione continentale - Ministero degli Affari Esteri

Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
Ministero degli Affari Esteri
COMMISSIONE CONTINENTALE
PER I PAESI ANGLOFONI EXTRAEUROPEI
(Adelaide, 12-14 novembre 2004)
DOCUMENTO CONCLUSIVO
SOCIETÀ, INTEGRAZIONE, EVOLUZIONE ED INNOVAZIONE
REALTÀ E PROSPETTIVE DELLE DONNE: MEDIATRICI FRA
CULTURE E GENERAZIONI
Venerdì 12 novembre 2004
Le relazioni della prima giornata della Commissione dedicate a “Società, Integrazione,
Evoluzione ed Innovazione – Realtà e Prospettive delle Donne: Mediatrici fra Culture e
Generazioni” hanno toccato una serie di tematiche comuni circa il ruolo della donna
nell’emigrazione, in rapporto al tema principale dei lavori, mettendo in rilievo le
esperienze e le realtà delle donne in diversi Paesi di area anglofona.
Le relazioni hanno inoltre riconosciuto il valore ed il contributo, spesso silenzioso, delle
donne emigrate e il modo in cui le varie generazioni hanno affrontato e affrontano i vari
cambiamenti nell’ambito familiare, sociale, professionale e della partecipazione alla vita
delle società di accoglienza. Le donne emigrate hanno avuto e continuano ad avere un
ruolo importantissimo nel tramandare la tradizione, la lingua e la cultura italiane.
Si è sottolineata l’importanza della famiglia come contesto al quale è particolarmente
legata l’identità della donna e quello in cui porta il peso più grande. Una delle sfide
delle donne è stata quella di battersi per la propria individualità e indipendenza da una
cultura patriarcale, anche se ogni generazione di donne ha avuto a che fare con
problematiche diverse, a seconda del particolare momento storico. In questo percorso la
prima generazione di donne ha creato molte opportunità per le generazioni seguenti
grazie ad enormi sacrifici.
Fu soprattutto attraverso l’istruzione che le donne cominciarono e continueranno a
costruirsi una posizione nelle nuove società come professioniste vere e proprie e non
solo madri, mogli e figlie. Oggi molte donne della seconda e terza generazione si sono
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inserite con sicurezza nei diversi campi professionali come la sanità, l’istruzione, il
welfare, il mondo degli affari, della legge e delle arti.
Dalle esperienze comuni, anche attraverso generazioni e società diverse, le donne
hanno sviluppato una notevole sintonia di intenti che ha avuto un ruolo essenziale nel
plasmare leggi tese alla parità dei diritti uomo-donna adottate ormai in tutti i Paesi
dell’area anglofona. Tuttavia si nota che il cammino verso il raggiungimento della
parità di fatto è ancora lungo, perché c’è spesso una notevole discrepanza fra
legislazione ed esperienza vissuta.
Mentre la parità è un fatto storico irreversibile per le italiane delle nuove generazioni,
per le donne anziane i problemi di isolamento rimangono fonte di preoccupazione e
richiedono una presa di coscienza delle condizioni che cambiano secondo il loro ruolo
economico, sociale e culturale.
La donna italiana all’estero oggi rappresenta una grande forza economica e morale che
le dà un potere decisionale da tenere in considerazione nella programmazione politica
riguardante gli Italiani all’estero.
Le leggi in vigore non sono sufficienti a superare i problemi delle disuguaglianze tra i
generi nella società, pertanto occorre un grande impegno sociale ed educativo da parte
di entrambi i sessi per poter attuare e creare veri e propri cambiamenti sociali.
Il cammino è ancora lungo e la Commissione indica alcuni punti di riferimento per le
azioni future del CGIE e del Governo italiano.
In conclusione si propongono le seguenti strategie:
1. creare le condizioni di sostegno sociale e adottare gli strumenti legislativi necessari a
promuovere l’aumento della rappresentanza femminile a tutti i livelli di attività civili e politiche,
nei Paesi di appartenenza e all’interno delle rappresentanze degli Italiani all’estero e soprattutto
nel CGIE;
2. dare supporto alle varie reti e ai programmi di mentoring per le donne italiane all’estero. E’
importante dare alle donne pari opportunità, ma è anche importante costruire i sistemi di
supporto che facilitino le loro scelte e permettano anche di mantenerle;
3. approvare strategie atte a migliorare la condizione delle donne anziane emigrate;
4. riconoscere che in tante società le donne sono ancora le vittime principali di atti di violenza
sia all’interno della famiglia che al di fuori e questo richiede particolare attenzione per
sensibilizzare a questo riguardo la comunità in generale.
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