ZERO... Viale Premuda 46 20129 Milano t: +39 02

ZERO...
Viale Premuda 46
20129 Milano
t: +39 02 87234577
f: +39 02 87234580
[email protected]
www.galleriazero.it
skype: G.Zero
About a work #6
Michael Fullerton
Opening 16 Settembre 2015 alle 19.00
Fino al 26 Settembre 2015
Martedi - Venerdi dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.00
Sabato dalle 15.00 alle 19.00
Prussian Blue 2015
Il ritratto è il centro del lavoro di Micheal Fullerton, e i suoi dipinti, le stampe e le sculture cercano di sfidare
molti dei presupposti esistenti intorno al soggetto. Gran parte della sua ricerca riflette su come le
informazioni siano distribuite e registrate nella vita contemporanea, e quale sia il ruolo della pittura in
un’epoca sempre più dominata dalle tecnologie digitali.
A un primo sguardo i soggetti delle opere presenti in mostra potrebbero sembrare estranei gli uni agli altri.
Tuttavia, come spesso accade nel lavoro di Fullerton, essi sono collegati fra loro da una complessa rete di
associazioni ed idee, con riferimenti all’economia, al concetto di bellezza, alla memoria storica, alla
pubblicità e ai media.
Benché la pittura di Fullerton utilizzi tecniche tradizionali - che deliberatamente rimandano al lavoro di artisti
del diciassettesimo e diciottesimo secolo - i soggetti rappresentati sono tutti personaggi contemporanei.
Fullerton è consapevole che i ritratti sono raramente immagini neutrali, ma piuttosto rappresentazioni
codificate di un determinato status, potere e posizione sociale. L’artista seleziona i suoi soggetti
accuratamente, con un particolare interesse verso il loro vissuto, l’ambito in cui lavorano e la loro
affiliazione politica. Egli è interessato a come la pittura possa contenere e trasmettere informazioni sul
soggetto rappresentato, e a come la rappresentazione stessa - in particolare nella storia e nei media - si
relazioni al potere.
Il titolo di questo progetto, Prussian Blue, prende il nome dal complesso composto chimico di uno dei primi
colori sintetici mai creati. Fin dalla sua produzione agli inizi del Settecento questo composto aveva una
varietà di applicazioni. Esso veniva principalmente utilizzato come tintura e vernice, o come il blu
tradizionale delle cianografie. Tuttavia, fu successivamente scoperto che questo composto era un prodotto
secondario dell’acido cianidrico Zyklon B, il gas utilizzato nei campi di concentramento nazisti. Le pareti
delle camere a gas sono tuttora macchiate di blu come risultato dell’utilizzo di queste sostanze. Il modo in
cui un colore possa caricarsi di un significato sociale e politico è di particolare interesse per Fullerton.
Se osservato nella sua forma di pigmento, è difficile realizzare la totalità delle implicazioni politiche e sociali
del blu di Prussia. In tutto il lavoro di Fullerton l’abisso che divide ciò che vediamo da ciò che sappiamo è
continuamente sondato, quasi ad insinuare che quando giudichiamo qualcosa per il suo valore nominale,
raramente ne abbiamo una visione completa.
- Julie-Ann Delaney -