Giovanni Fioriti Editore s.r.l. via Archimede 179, 00197 Roma tel. 068072063 - fax 0686703720. E-Mail [email protected] – www.fioriti.it www.clinicalneuropsychiatry.org Medicina: diretta da Gilberto Corbellini P.Gluckman, A.Beedle, M.Hanson Principi di medicina evoluzionistica Traduzione italiana di Cristina Giampà Cavaggioni Edizione italiana a cura di Gilberto Corbellini e Fabio Zampieri La scienza evoluzionistica può essere vista come il 'principio organizzante' fondamentale di tutta la biologia. Le scienze biologiche e biomediche possono essere completamente integrate con l'aiuto di un kit evoluzionistico. Insieme alla scoperta della natura dell'eredità particolata (il gene) e le scienze della biologia molecolare e dello sviluppo, la biologia evoluzionistica fornisce la base della nostra conoscenza sia della funzione di un organismo sia del suo rapporto con l'ambiente fisico, sociale e biotico. Perciò un'effettiva comprensione della biologia, salute e malattia umana richiede la conoscenza dei principi evoluzionistici e di come questi hanno modellato i processi biologico e biomedico sia a livello individuale che a livello di popolazione. Anche se questo imperativo è ben apprezzato nelle altre scienze biologiche, la medicina è stata lenta nel riconoscere la biologia evoluzionistica come scienza fondamentale. Tuttavia, i progressi nelle aree dell'evoluzione batterica, della genomica e dell'epigenomica indicano che il pensiero evoluzionistico ha molto da aggiungere alla medicina moderna. Indice Prefazione all’edizione italiana Prefazione Pag. XIII » XV » 3 » » » » » » » » 6 11 14 15 16 19 22 24 » » » 25 27 28 » » » » » » » » » » » » » » » 31 41 43 44 45 46 47 50 50 50 55 56 59 60 61 » » » » 62 62 64 65 » » » 66 68 72 » » » 73 74 75 Parte 1 FONDAMENTI DI BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA CAPITOLO 1 INTRODUZIONE 1.1 Cos’è malattia? 1.2 Cos’è l’evoluzione: principi fondamentali 1.2.1 La selezione 1.2.2 Variazione ed ereditarietà 1.2.3 Sviluppo e corso della vita 1.3 Il tempo 1.4 Vincoli 1.5 Non siamo soli 1.6 In che modo le discussioni evoluzionistiche convivono con le altre prospettive biologiche 1.7 Evoluzione e medicina Punti chiave CAPITOLO 2 LA TEORIA EVOLUZIONISTICA 2.1 Introduzione 2.2 Cosa spiega la teoria evoluzionistica? 2.3 Come funziona l’evoluzione? 2.3.1 La variazione 2.3.1.1 La mutazione 2.3.1.2 La ricombinazione 2.3.1.3 Vincoli alla variazione 2.3.2 La selezione 2.3.2.1 La selezione artificiale 2.3.2.2 La selezione naturale 2.3.2.3 La selezione sessuale 2.3.2.4 Livelli di selezione 2.3.2.5 Geni come unità di selezione 2.3.2.6 Il fenotipo esteso 2.3.3 L’ereditarietà 2.4 Aree tematiche di discussione e limiti del ragionamento adattazionista 2.4.1 L’evoluzione ha una direzione? 2.4.2 La selezione non è casuale 2.4.3 La selezione è l’unico meccanismo dell’evoluzione? 2.4.4 Qualunque caratteristica di un organismo è un adattamento? 2.4.5 Come evolvono le specie? 2.4.6 Quant’è veloce l’evoluzione? 2.4.7 Come possiamo spiegare i tratti che sembrano ridurre la fitness? 2.5 Conclusioni Punti chiave CAPITOLO 3 LA BASE MOLECOLARE DELLA VARIAZIONE E DELL’EREDITARIETA 3.1 Introduzione 3.2 La base molecolare della variazione genetica umana 3.2.1 Cos’è un gene? 3.2.2 La mutazione come causa di variazione della sequenza nel genoma 3.2.3 Polimorfismi a livello di singolo nucleotide (SNP) 3.2.4 Gli indel 3.2.5 Numero variabile di ripetizioni in tandem (VNTR) 3.2.6 Gli elementi transponibili 3.2.7 Il polimorfismo strutturale 3.3 Che differenze ci sono fra due genomi individuali qualsiasi? 3.3.1 La ricombinazione come fonte di variazione 3.3.2 Aplotipi e linkage 3.4 Fattori che incidono sulla variazione 3.4.1 In che modo la deriva incide sulla diversità 3.4.2 Gli effetti molecolari della selezione 3.4.3 Segni di selezione 3.5 Dal genotipo al fenotipo 3.6 Perché la selezione non ha eliminato le malattie monogeniche dalle popolazioni? 3.7 Non esiste un gene singolo per le malattie comuni 3.8 Ereditarietà non genetica 3.9 Conclusioni Punti chiave » » » 77 78 78 » » » » » » » » » » » » » » 80 81 84 85 85 87 87 88 89 91 92 97 97 98 » » » » » 104 106 111 113 114 » » » » » » » 117 121 125 126 128 128 129 » » » » » » » » 130 132 135 139 141 142 146 147 » » » » » » » » 149 151 152 153 153 155 156 156 CAPITOLO 4 EVOLUZIONE E SVILUPPO 4.1 Introduzione 4.2 Lo sviluppo: preordinato o plastico? 4.3 Lo sviluppo è importante? 4.4 La plasticità dello sviluppo 4.5 Le risposte agli stimoli ambientali durante lo sviluppo 4.5.1 Perturbazione dello sviluppo 4.5.2 Le risposte adattative durante lo sviluppo 4.5.2.1 Risposte immediatamente adattative: affrontare le conseguenze 4.5.2.2 Risposte adattative predittive 4.6 I meccanismi epigenetici 4.7 Gli effetti intergenerazionali 4.8 Apprendimento e istinto 4.9 L’evoluzione della novità 4.10 Conclusioni Punti chiave CAPITOLO 5 L’EVOLUZIONE DEI CICLI VITALI 5.1 Introduzione 5.2 Una panoramica generale della teoria dei cicli di vita 5.2.1 I compromessi chiave nei cicli vitali 5.2.1.1 Numero dei figli contro qualità dei figli 5.2.1.2 Riproduzione attuale contro riproduzione futura 5.2.1.3 Età contro dimensioni alla maturità 5.2.1.4 Fecondità contro durata della vita 5.2.2 Mortalità estrinseca e intrinseca 5.2.3 Mortalità estrinseca ed età d’insorgenza del menarca 5.2.4 Durata della vita e invecchiamento 5.2.5 Le teorie evoluzionistiche della senescenza 5.3 Dimensioni e forma del corpo 5.3.1 L’allometria 5.3.2 La variazione nella crescita e nello sviluppo 5.4. La crescita nella specie umana 5.4.1 Le fasi della crescita 5.4.2 La pubertà 5.5 Analisi evoluzionistica delle caratteristiche distinte della crescita umana 5.5.1 La fase infantile 5.5.2 Lo scatto di crescita puberale 5.5.3 Il declino riproduttivo e la menopausa 5.6 Conclusione: interpretiamo il ciclo vitale dell’uomo Punti chiave » » » » » » » » » 160 161 164 167 170 170 174 174 178 » » » » » » 182 183 185 187 188 189 » » » » » » » » » » » » » » » 191 191 193 193 198 199 200 201 202 202 209 210 214 217 220 » » 220 224 » » » » » 225 225 228 229 230 CAPITOLO 6 EVOLUZIONE E ORIGINI DELLA DIVERSITA UMANA 6.1 Introduzione 6.2 Il clade di ominoidi 6.3 L’evoluzione degli ominini 6.3.1 La linea temporale e le specie 6.3.2 Il bipedismo 6.3.3 Le dimensioni del corpo 6.3.4 Viso, mandibola e dentatura 6.3.5 Il tratto gastrointestinale 6.3.6 La scimmia senza peli 6.3.7 Il cervello degli ominini 6.3.8 La fabbricazione degli utensili 6.3.9 Il linguaggio 6.3.10 Cultura e società 6.3.11 L’evoluzione culturale 6.4 L’adattamento umano alle pressioni selettive locali 6.4.1 Origini e migrazioni degli ominini: di nuovo fuori dall’Africa 6.4.2 La variazione provocata dalla migrazione 6.4.3 La variazione causata dal cambiamento degli stili di vita 6.5 Gli uomini continuano a evolvere? 6.6 Le implicazioni sociali della diversità umana 6.7 Conclusione Punti chiave PARTE 2 SPIEGARE LA MALATTIA UMANA DA UNA PROSPETTIVA EVOLUZIONISTICA CAPITOLO 7 LA RIPRODUZIONE 7.1 Introduzione 7.2 La riproduzione sessuale 7.3 Perché si è evoluto il sesso? 7.4 La determinazione del sesso 7.5 Strategie riproduttive 7.6 La scelta del partner 7.7 Le differenze sessuali nella specie umana 7.8 Differenze di genere nella morbilità e nella mortalità » » » » » » » » 235 237 238 242 243 245 251 252 7.9 Il ciclo riproduttivo umano 7.9.1 La pubertà 7.9.2 La sincronizzazione della pubertà 7.9.3 Perché le mestruazioni? 7.9.4 La gravidanza 7.9.5 La placenta 7.9.6 Le interazioni madre-figlio 7.9.7 La regolazione della crescita fetale 7.9.8 Il conflitto nello sviluppo 7.9.9 Allattamento e cure postnatali 7.9.10 La menopausa 7.10 Conclusione: riproduzione ed evoluzione Punti chiave » » » » » » » » » » » » » 254 254 255 260 261 262 265 267 270 271 272 276 277 » » » » 281 282 286 286 » 287 » » » » 289 292 294 295 » » » » 301 301 302 304 » 304 » » » 309 311 315 » » » » 318 322 322 326 » » » 327 327 328 » » » » » » » 331 335 336 337 339 343 345 CAPITOLO 8 ADATTAMENTO METABOLICO NUTRIZIONALE 8.1 Introduzione 8.2 Strategie per l’accumulo energetico 8.3 La dieta umana: una storia evolutiva 8.3.1 Gli ominini prima dell’agricoltura 8.3.1.1 Testimonianze anatomiche della qualità della dieta nei primi esseri umani 8.3.1.2 Popolazioni moderne di raccoglitori: cosa ci insegnano? 8.3.2 La rivoluzione neolitica 8.3.3 La moderna transizione nutrizionale 8.3.4 Sazi ma nutriti male 8.4 In che modo il cambiamento dell’ambiente aumenta il rischio di malattia? 8.4.1 Un genotipo ‘parsimonioso’? 8.4.1.1 Alla ricerca dei geni parsimoniosi 8.4.1.2 C’era un susseguirsi di abbondanza e carestia? 8.4.1.3 La carestia post-agricoltura ha selezionato i geni parsimoniosi? 8.5 La novità evolutiva spiega le attuali tipologie di obesità e sindromi metaboliche? 8.6 Una prospettiva evolutiva: l’anello mancante? 8.6.1 Conseguenze maladattative di un processo adattativo 8.6.2 La plasticità dello sviluppo nello scenario della novità evoluzionistica 8.6.3 Altre traiettorie possibili dello sviluppo 8.7 Conclusione Punti chiave CAPITOLO 9 LE DIFESE 9.1 Introduzione 9.2 Predazione e violenza co-specifica 9.2.1 Lo stress 9.2.2 Cambiamenti dello sviluppo nelle risposte allo stress: previsione adattativa 9.3 Affrontare le infezioni 9.3.1 I commensali 9.3.2 L’emergenza per i patogeni 9.3.3 Virulenza 9.3.4 La resistenza agli antibiotici 9.3.5 Microbiota e genoma umano 9.3.6 Immunità innata 9.3.7 Immunità adattativa 9.3.8 La vaccinazione 9.3.9 La disregolazione del sistema immunitario 9.3.9.1 La malattia autoimmune 9.3.9.2 La regolazione nello sviluppo dell’immunità 9.3.9.3 Allergie e disturbi infiammatori cronici 9.4 Altre minacce 9.5 Ferite 9.6 Sonno e riparazione 9.7 Conclusioni Punti chiave CAPITOLO 10 ORGANIZZAZIONE SOCIALE E COMPORTAMENTO » » » » » » » » » » » » 346 348 352 353 353 354 354 356 357 358 359 360 10.1 Introduzione 10.2 Fattori biologici della cultura e del comportamento 10.3 L’evoluzione del cervello e del comportamento umani 10.4 L’evoluzione del comportamento sociale 10.4.1 L’altruismo 10.4.2 Egoismo e geni egoisti 10.4.3 Emozioni: algoritmi darwiniani della mente 10.4.4 Amore, gelosia, matrimonio ed eredità 10.4.5 Il comportamento di gruppo e la moralità 10.4.6 Credenza e religione 10.4.7 L’apprendimento 10.5 Prospettive evoluzionistiche sulla psicologia 10.6 Psichiatria evoluzionistica 10.6.1 Tratti e disturbi della personalità 10.6.2 Disturbi dell’umore 10.6.2.1 L’ansia 10.6.2.2 Le fobie 10.6.2.3 La depressione e il disturbo bipolare 10.6. Le psicosi 10.7 Conclusione Punti chiave » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » 363 364 366 368 370 374 378 378 381 382 383 384 387 388 389 390 390 391 393 394 396 PARTE 3 UNA CORNICE EVOLUZIONISTICA PER LA SALUTE E LA MALATTIA CAPITOLO 11 PRINCIPI EVOLUZIONISTICI APPLICATI ALLA PRATICA MEDICA 11.1 Introduzione 11.2 Principi fondamentali di medicina evoluzionistica 11.3 Perché l’evoluzione ha lasciato il nostro corpo vulnerabile alla malattia? 11.4 Una classifica evoluzionista dei meccanismi remoti che modulano il rischio di malattia 11.4.1 Percorso 1: un mismatch evolutivo o un nuovo ambiente 11.4.2 Percorso 2: fattori associati al ciclo vitale 11.4.3 Percorso 3: meccanismi di difesa eccessivi o incontrollati 11.4.4 Percorso 4: perdere la corsa evolutiva agli armamenti 11.4.5 Percorso 5: conseguenze delle limitazioni evolutive 11.4.6 Percorso 6: un allele apparentemente dannoso è mantenuto dalla selezione bilanciante » » » 401 403 405 » 406 » » 406 411 » 413 » » 414 414 » 416 11.4.7 Percorso 7: selezione e competizione sessuale e loro conseguenze 11.4.8 Percorso 8: le conseguenze della storia demografica 11.5 Evoluzione culturale e malattia 11.6 Prospettive evoluzionistiche e cancro 11.6.1 Ambienti nuovi e cancro 11.6.2 Rapporti con i tratti del ciclo vitale 11.6.3 Il cancro e la corsa evoluzionistica agli armamenti 11.6.4 La storia demografica 11.7 Capire la malattia da una prospettiva evoluzionistica 11.7.1 L’anamnesi 11.7.2 Una valutazione evoluzionistica dei segni e sintomi clinici 11.8 Implicazioni per la prevenzione e la terapia 11.9 Le sfide di una prospettiva evoluzionistica in medicina 11.10 Conclusione Punti chiave » » » » » » » » » » 417 418 420 420 422 423 425 426 426 426 » » » » » 427 429 430 432 433 12.1 Società ed evoluzione 12.2 Religione ed evoluzione 12.3 Darwinismo sociale, eugenica e pensiero politico 12.4 Le direzioni della ricerca 12.5 Il futuro di Homo sapiens » » » » » 436 438 439 441 442 APPENDICE Tappe miliari nella storia della medicina evoluzionistica di Gilberto Corbellini e Fabio Zampieri » 445 Indice analitico » 455 CAPITOLO 12 CONCLUSIONE: EVOLUZIONE, MEDICINA E SOCIETA Prefazione all’edizione italiana Questa traduzione dei Principles of Evolutionary Medicine segna una nuova fase nello sviluppo della medicina evoluzionistica nella veste di disciplina influente. Il libro fu pubblicato nella sua prima edizione nel 2009, cioè nell’anno delle ricorrenze darwiniane (e lamarckiane, dato che Philosophie zoologique venne pubblicato nel 1809) in cui nuove eccitanti informazioni circa l’origine dell’uomo hanno richiamato l’attenzione di un vasto pubblico, e da allora l’evoluzione è ancor più fermamente un punto fisso nel dibattito pubblico. Recentemente l’American Association of Medical Colleges ha sostenuto che la scienza dell’evoluzione biologica dovrebbe divenire uno dei bagagli conoscitivi fondamentali dell’educazione medica pre-clinica. Vediamo un numero sempre maggiore di università proporre corsi di medicina evoluzionistica a livello universitario e post universitario – un censimento recente elencava circa 40 di questi corsi. Cresce di continuo il riconoscimento dell’importanza delle considerazioni evoluzionistiche negli studi sulla condizione umana attuale. Dopo il 2009 è cresciuta la consapevolezza che la medicina sta affrontando nuove sfide globali, le quali hanno ottenuto uno spazio importante tanto nei media quanto nelle riviste scientifiche. Queste sfide conferiscono una rilevanza nuova alla medicina evoluzionistica. Il tema dell’epidemia potenziale di influenza A, del suo contenimento e prevenzione, mette in rilievo l’importanza della co-evoluzione, della virulenza e delle modalità di trasmissione fra specie, che vengono discusse nel capitolo 9. In aggiunta, è sempre più chiaro il fatto che certe malattie non trasmissibili, soprattutto il diabete, le malattie cardiovascolari, le malattie polmonari croniche e alcune forme di cancro, stanno diventando dei problemi di salute pubblica rilevanti, non solo nei paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo. L’incidenza di tali malattie è cresciuta rapidamente nel corso dell’ultima decade anche in luoghi imprevedibili come l’Africa sub-sahariana. Fino a poco tempo fa le malattie non trasmissibili erano considerate in gran parte patologie del benessere. Oggi tuttavia è ampiamente accettato il fatto che il concetto di ‘mismatch’, proprio della medicina evoluzionistica, fornisce una prospettiva molto più utile per analizzare il problema e progettare interventi appropriati. In anni recenti la biologia molecolare ha compiuto grandi passi avanti che hanno gettato nuova luce sul modo in cui i campi dell’ecologia, della biologia evoluzionistica e dello sviluppo possano essere integrati – in una sorta di ‘eco-evodevo’.1 Fra le nuove scoperte, la più importante ha riguardato il ruolo giocato dai processi epigenetici dello sviluppo, che mediano l’interazione fra genoma e ambiente e influenzano il rischio di ammalare, in particolare di malattie non trasmissibili. L’epigenetica sta indicando una nuova via per la comprensione del modo in cui il rischio di malattia si modifica nel corso della vita d’un individuo e sta permettendo l’individuazione di nuovi marcatori biologici a esso legati. Sta mettendo in discussione inoltre la visione tradizionale secondo cui la selezione naturale opera sul genotipo attraverso il fenotipo per mediare il cambiamento evoluzionistico. Potrebbe darsi, invece, che le modificazioni epigenetiche indotte dall’ambiente siano in realtà d’importanza molto più critica per l’evoluzione. Tali modificazioni potrebbero infatti modulare il genotipo attraverso la promozione di mutazioni in zone bersaglio (target) del genoma. La ricerca epigenetica è stimolata dal bisogno della medicina di comprendere i fattori ereditabili di rischio di malattia, che non sono spiegabili adeguatamente sulla base della variazione genetica data. Attraverso queste ricerche la medicina stessa può chiarire meglio i processi evolutivi, e viceversa, ciò che ha costituito appunto il punto di partenza di questo libro. Più in generale, la medicina evoluzionistica sposta l’attenzione da una considerazione dicotomica di salute e malattia a una prospettiva maggiormente contestualizzata. Sarà necessaria, infine, una sintesi in cui i biologi evoluzionisti che si occupano dell’evoluzione contemporanea sviluppino programmi accademici in associazione con i ricercatori in ambito medico. Lo straordinario potenziale dell’integrazione degli studi biomedici, sociali e antropologici nella comprensione della determinazione del genotipo, del fenotipo e dell’epigenotipo degli individui porta a un’analisi dei processi che avvengono nel corso della vita che non potrebbe essere possibile per altre specie biologiche. Facendo ciò, gli studi sulla biologia umana hanno molto da offrire alla cognizione dell’evoluzione contemporanea. Le discussioni in medicina evoluzionistica sono particolarmente stimolanti. Speriamo che questa nuova traduzione sia d’aiuto ai lettori italiani per impegnarsi più a fondo in quest’area eccitante e innovativa delle scienze della salute. Peter Gluckman, Alan Beedle, Mark Hanson Maggio 2011 Prezzo: € 42,00, pp. 479 ISBN: 978-88-95930-44-2 [email protected] www.fioriti.it