Parco Pineta
d i A pp i a n o G e n t i l e e T r a d at e
ciliegio
Prunus avium
Portamento: albero che può raggiungere i 40 metri di altezza con
chioma irregolarmente ramificata di aspetto piramidale. Sempreverde.
Foglie: verde-glauco, aghiformi riuniti a mazzetti di due (3-7 cm).
Corteccia: rosso-arancio squamosa in gioventù. Con l’età diventa
bruna e fessurata, ma in alto resta color rosso-arancio.
Frutto: strobili (pigne) ovato-coniche lunghe da 3 a 8 cm.
Habitat: specie pioniera. Predilige terreni poveri, come le brughiere di pianura ed i pendi aridi e soleggiati di montagna.
Utilizzo: legname da opera (mobili) ed un tempo in edilizia (travi
di tetti e ponteggi).
Note: presente nel parco dove, a causa di assenza di cure colturali,
è in regressione per la maggiore vitalità delle latifoglie, castagno e
robinia in particolare, e per attacchi parassitari, come ad esempio
un fungo (Lophodermium seditiosum).
caducifoglie
conifera
pino silvestre
Pinus sylvestris
Portamento: albero che può raggiungere i 20 (35) metri di altezza,
con chioma ampia e piramidale.
Foglie: verde scuro, semplici, picciolo di 5 cm, lamina ovato-oblunga, con nervature rilevate. Lamina fogliare, seghettata ai margini, e
acuminata all’apice.
Corteccia: rosso-bruno con numerose lenticelle orizzontali. Con
l’età si sfalda in strisce orizzontali.
Frutto: drupe sferiche (ciliegie) rosso-scuro.
Habitat: predilige zone calde e soleggiate, meglio se su terreno
calcareo.
Utilizzo: legname da opera (mobili, impiallacciati, parquet, doghe
per botti).
Note: presente nel Parco come specie accessoria, nei querceti e
nei robinieti, più raramente nei castagneti.
Parco Pineta
guida rapida
di Appiano Gentile e Tradate
( 031 988430 - * [email protected]
www.parcopineta.org
al riconoscimento
delle specie arboree
presenti nel Parco
castagno
Castanea sativa
2017
Portamento: albero che può raggiungere i 20 (25) metri di altezza
con tronco scanalato e chioma ovale allungata. Specie molto pollonifera, ottima per la ceduazione.
Foglie: verde intenso, semplici con picciolo breve e lamina ovatooblunga, dentata ai margini ed acuminata all’apice.
Corteccia: grigio-cinerea liscia.
Frutto: acheni ovoidi (5-10 mm) verdognolo, con ampia brattea trilobata (lobo centrale più lungo).
Habitat: predilige zone calde e soleggiate su terreni profondi e
sciolti.
Utilizzo: dato l’elevato potere calorifico produce la miglior legna
da ardere.
Note: presente nel Parco, in lenta espansione anche grazie alle piantine forestali, distribuite gratuitamente dal Parco Pineta, e per i numerosi interventi di miglioramento boschivo realizzati dal Parco Pineta.
Ottima per consolidare sponde e pendii.
project >
picture credits > vittore arrigoni, andrea mologni
carpino bianco
Carpinus betulus
Portamento: albero che può raggiungere i 20 (35) metri di altezza assai
ramificato e con chioma molto espansa. Specie molto longeva, con buona capacità pollonifera, ottima per la ceduazione.
Foglie: verde scuro, semplici, con breve picciolo, lamina oblungo-lanceolata e ornata ai margini da numerosi dentelli in corrispondenza delle
nervature.
Corteccia: bruno-rossastra e liscia in gioventù, grigio-olivastra e rugosa
negli esemplari adulti.
Frutto: acheni (castagne) bruni, protetti da un riccio che può contenerne
fino a tre.
Habitat: predilige zone calde e soleggiate, con terreni acidi o neutri.
Utilizzo: legname da opera (mobili, botti da vino, impiallacciati), pali per
frutteti e vigneti, estrazione del tannino e per produzione di ottimo miele.
Note: presente nel Parco, in espansione nelle vecchie pinete. E’ attaccato
di recente da un insetto (cinipide) che causa galle sulle foglie e dagli anni
cinquanta da un fungo noto come cancro del castagno, che negli ultimi
anni ha ridotto la sua virulenza anche grazie alla diffusione di ceppi ipovirulenti del fungo (vaccinazione delle piante).
Portamento: albero che può raggiungere i 45 (50) metri di altezza
con ampia chioma irregolarmente ramificata di forma ovata.
Foglie: verde scuro, semplici, con picciolo brevissimo (2-8 mm) e
lamina con 5-7 paia di ampi lobi.
Corteccia: grigia e liscia in gioventù, nerastra e fessurata negli
esemplari adulti.
Frutto: acheni (ghiande) ovato-oblunga lunghe da 1 a 4 cm, protette da cupole di squame appressate.
Habitat: predilige zone soleggiate, con terreni freschi, fertili e profondi.
Utilizzo: legname da opera (mobili, botti da vino, parquet).
Note: presente nel Parco dove è in regressione per la competizione di latifoglie esotiche come robinia e quercia rossa, per l’assenza
di cure colturali e per i cambiamenti climatici (riduzione della piovosità e lunghi periodi di siccità soprattutto in primavera).
quercia farnia
Quercus robur
Pinus strobus
Robinia
Robinia pseudoacacia
ontano nero
Portamento: albero che può raggiungere i 30 metri di altezza, con
chioma conica. Sempreverde.
Foglie: verde-bluastro, aghiformi riuniti a mazzetti da cinque, lunghi
5-15 cm.
Corteccia: grigio-verde cupo liscia. Con l’invecchiamento la corteccia si fessura.
Frutto: strobili (pigne) ovato-coniche lunghe da 8 a 20 cm.
Habitat: pianta di origine nord-americana a rapida crescita. Preferisce terreni freschi, profondi ed acidi.
Utilizzo: utilizzato per produrre cellulosa, quindi carta.
Note: presente nel Parco, ma solo in impianti artificiali. I boschi di
Pino Strobo sono facilmente riconoscibili per la mancanza di sottobosco, sia erbaceo che arbustivo.
Viene attaccato da un afide biancastro (Eupuneus strobi) e da un
piccolo coleottero, il bostrico (Ips typographus). Specie originaria
del Nord-America.
Portamento: albero che può raggiungere i 20 (25) metri di altezza
con aculei robusti, poco ramificato e con chioma leggera. Specie
molto pollonifera, ottima per la ceduazione.
Foglie: verde chiaro, composte con 4-10 coppie di foglioline ovali
con margine intero.
Corteccia: grigio-bruna rugosa, fessurata con l’età.
Frutto: legume coriaceo contenente 4-10 semi bruno-nerastri.
Habitat: specie frugale, indifferente al substrato, specie pioniera.
Essendo azotofissatrice migliora le condizioni del terreno.
Utilizzo: legna da ardere. Pianta mellifera con bellissimi fiori bianchi, da cui le api ricavano un ottimo miele molto dolce.
Note: specie originaria del Nord-America. Presente nel Parco, in
forte espansione lungo le aste fluviali e nei coltivi abbandonati. Nel
territorio del Parco Pineta è presente Robinia viscosa, una specie
molto simile, ma con una bellissima fioritura rosata.
Portamento: albero che può raggiungere i 20 (35) metri di altezza,
con chioma espansa ovato-piramidale. Specie pollonifera, ottima
per la ceduazione.
Foglie: verde intenso, semplici, picciolate con lamina ovato-romboidale doppiamente dentata ai margini.
Corteccia: bruno-verdognola, liscia e lucida, tende a screpolarsi
con l’età.
Frutto: strobili a squame legnose, di colore rosso-bruno. Il seme è
un achenio ovale con ali strette.
Habitat: specie che si adatta a tutti i terreni, specie se argillosi, purchè ricchi d’acqua. Cresce anche in terreni torbosi e lungamente
allagati.
Utilizzo: legname poco utilizzato, se non per lavori di intaglio e
tornitura.
Note: presente nel Parco, lungo tutti i corsi d’acqua e nelle zone
umide.
betulla
quercia rossa
ciliegio tardivo
Portamento: albero che può raggiungere i 25 (30) metri di altezza, con
chioma ampia ed ovoidale.
Foglie: verde intenso, semplici, picciolate con lamina ovato-romboidale
doppiamente dentata ai margini.
Corteccia: bianca, liscia e sottile, tende a sfaldarsi. Con l’età rugosa e
scura.
Frutto: achenio ovoide bialato.
Habitat: specie pioniera, poco longeva che predilige i terreni leggeri
e sabbiosi.
Utilizzo: mobili, tetti (soprattutto nei paesi scandinavi) ed artigianato
locale. Nei paesi nordici, nei periodi di carestia, veniva macinata ed utilizzata come alimento assieme alla farina. La linfa di primavera, molto ricca
in zuccheri veniva utilizzata, in passato, come sciroppo ricostituente.
Note: presente nel Parco, come specie accessoria e pioniera (assieme a
robinia e pioppo tremulo colonizza i terreni abbandonati).
Portamento: albero che può raggiungere i 25 (50) metri di altezza
con ampia chioma irregolarmente ramificata di forma ovata.
Foglie: verde chiaro, semplici, molto grandi e lamina con 7-11 paia
di ampi lobi, con 1-3 dentelli apicali. In autunno acquistano un caratteristico color rosso mattone.
Corteccia: grigia, liscia. In età adulta diviene fessurata e rugosa.
Frutto: acheni (ghiande) ovato-oblunga lunghe 3-5 cm, protette da
cupole di squame appressate.
Habitat: pianta di origine nord-americana. Molto rustica e cresce
velocemente.
Utilizzo: legname da opera (mobili) e legna da ardere.
Note: specie originaria del Nord-America, introdotta nel nostro territorio per la prima volta nel 1792 dal conte Luigi Castiglioni; presente nel Parco ed in notevole diffusione; entra in forte competizione
con le nostre specie, prendendo il sopravvento in pochi anni.
Portamento: albero dal portamento variabile, talvolta presenta un fusto
che, dopo qualche metro di crescita eretta si piega. è una latifoglia che
raggiunge 18-22 metri di altezza.
Foglie: caduche, con la caratteristica di essere corte ed ovate se in
ombra, mentre strette e lunghe con margine appuntito se al sole. Il colore
è verde sfumato di rosso nelle foglie giovani. Lunghezza media 10 cm.
Hanno la lamina lucente, glabra sia nella pagina inferiore che superiore, il
margine seghettato. Le foglie se sfregate odorano di mandorla.
Corteccia: nei rami giovani è rosso-bruna mentre sul tronco è possibile
osservare squame brune.
Frutto: piccola drupa sferoidale e simile ad una ciliegia raggruppata in
grappoli, rossa quando acerba e bruna a maturazione, che avviene in
settembre-ottobre.
Habitat: specie ubiquitaria, presente principalmente nella zona nordovest e sud-est.
Utilizzo: legna da ardere.
Note: specie originaria del Nord-America, molto infestante.
caducifoglie
conifera
esotica
pino strobo
Betula alba
Quercus rubra
Alnus glutinosa
Prunus serotina