PROGETTI A CONCORSO 2009-2010 - VINCITORI PROGETTO N. 9 CDR / 175/04 RESPONSABILE PROGETTO: FRANCESCO ONIDA FINANZIAMENTO: € 50.000,00 Titolo del progetto: TRATTAMENTO DELLA GRAFT-VERSUS-HOST-DISEASE ACUTA REFRATTARIA ALLA TERAPIA STEROIDEA ATTRAVERSO L’INFUSIONE DI CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI DI DERIVAZIONE ADIPOCITARIA PRELEVATE DA SECONDO DONATORE ED ESPANSE “EX-VIVO”. Unità Operativa: Centro Trapianti di Midollo Osseo Direttore: Prof. Giorgio Lambertenghi Deliliers (e-mail: [email protected]) Responsabile Scientifico del progetto di ricerca: Dott. Francesco Onida Ricercatore Universitario - e-mail: [email protected] Unità Operative collaboranti: - U.O. Immunologia dei Trapianti di Organi e Tessuti - Cell Factory "Franco Calori" Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena Responsabile Dott Paolo Rebulla - Cattedra e Servizio di Anatomia Patologica – Dipartimento Medicina Chirurgia e Odontoiatria Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena Responsabile: Prof. Guido Coggi Background del progetto: Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE) allogeniche viene utilizzato per il trattamento di diverse patologie oncoematologiche. Nonostante la profilassi immunosoppressiva, questo tipo di strategia terapeutica è spesso seguita dalla malattia da trapianto verso l’ospite di tipo acuto (aGvHD), una complicanza immunologica potenzialmente molto grave che colpisce il fegato, la cute e l’intestino. I corticosteroidi ad alte dosi rappresentano il trattamento di prima linea, ma nella aGVHD di grado III e IV il 70-80% dei pazienti risulta ad essi refrattario. Ulteriori trattamenti immunosoppressivi sono efficaci solo sporadicamente. Le cellule staminali mesenchimali (MSC), grazie alle loro caratteristiche immunomodulatorie, rappresentano un’alternativa terapeutica potenzialmente molto efficace. Le MSC svolgono la loro funzione immunomodulatoria a diversi livelli e con diversi meccanismi, in particolare: l’interazione tra MSC e cellule dendritiche porta alla secrezione di citochine antinfiammatorie capaci di sbilanciare la risposta T-helper di tipo 1 verso una risposta T-helper di tipo 2. l’interazione tra MSC e linfociti T causa l’attivazione e la proliferazione di linfociti T regolatori e la conseguente down regolazione della risposta T-suppressor mediata. Queste caratteristiche, aggiunte alla “non immunogenicità” intrinseca delle MSC (dovuta all’assenza sulla superficie della membrana di antigeni di istocompatibilità di casse II e delle molecole costimolatorie), fondano il razionale su cui basare una strategia di terapia cellulare contro la GvHD acuta. Ai fini di utilizzo clinico per il trattamento della GVHD, è necessario un numero di MSC pari a 1x106/kg di peso corporeo del paziente. Le MSC sono presenti nel midollo solo in piccola percentuale. Diversi studi hanno dimostrato che MSC di derivazione adipocitaria (aMSC), se coltivate in vitro, possiedono un maggior potenziale proliferativo e sono in grado, quindi, di generare più rapidamente un’adeguata dose cellulare da utilizzare a scopo clinico. Obiettivi principali del progetto: Obiettivo principale: - valutazione della fattibilità e dell’efficacia dell’infusione di aMSC, prelevate da secondo donatore ed espanse ex-vivo, in pazienti sottoposti a trapianto allogenico di CSE affetti da aGvHD di grado III e IV refrattaria alla terapia steroidea. Obiettivi secondari: - valutazione della capacità di espansione “ex-vivo” - caratterizzazione immunologica ed immunofenotipica delle aMSC. Fasi del progetto: Preparazione del prodotto cellulare 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. validazione del donatore prelievo del tessuto adiposo mediante lipoaspirazione accettazione del campione di lipoaspirato produzione di AD-MSC secondo procedure GMP validate presso la Cell Factory del Centro di Medicina Trasfusionale, Terapia Cellulare e Criobiologia criopreservazione delle ADMSC in aliquote di 15 x 107 AD-MSC per unità controllo di qualità del prodotto finito ricevimento della richiesta selezione del prodotto in base alla quantità richiesta rilascio del prodotto (previo controllo di qualità rapido su campione rappresentativo in vial). Fase clinica 1. selezione dei pazienti e sottomissione del consenso informato 2. richiesta da parte del Centro Trapianti alla Cell Factory del prodotto cellulare “AD-MSC espanse ex vivo” da secondo donatore (selezionato e validato) in dose pari a 1x106/kg del peso corporeo del paziente 3. infusione del prodotto cellulare al paziente 4. valutazione del profilo di tossicità del prodotto infuso (secondo la scala di tossicità WHO) 5. valutazione dell’efficacia del prodotto infuso 6. valutazione della risposta clinica a breve termine 7. valutazione dell’impatto della terapia a lungo termine attraverso la valutazione della mortalità correlata a trapianto, della sopravvivenza globale, della sopravvivenza libera da malattia e dell’incidenza delle recidive di malattia 8. monitoraggio a lungo termine dei pazienti mediante periodiche visite di follow-up ed esami ematochimici Risultati attesi: 1. Conferma della fattibilità dell’infusione di aMSC derivate da secondo donatore ed espanse “ex vivo” nei pazienti con aGVHD refrattaria alla terapia steroidea dopo trapianto allogenico di CSE. 2. Produzione di dati sull’efficacia clinica sufficienti a disegnare successivi studi di fase III. Personale necessario: Unità Operative: 3 Ricercatori strutturati: 3 Personale a contratto, borsisti: 2 Distribuzione risorse: Spese per borse / collaborazioni : 25.000,00 Spese per manutenzione attrezzature scientifiche, acquisto materiali di consumo, pubblicazioni: 20.000,00 Spese per partecipazione a manifestazioni scientifiche: 5.000,00 Durata del progetto: 24 mesi