LICEO “G. PIAZZI – C. LENA PERPENTI” Sospensioni di giudizio-Indicazioni di lavoro estivo Anno Scolastico 2015-2016 Disciplina: STORIA-GEOGRAFIA Docente: LAURA BUCCI Classe: 2 Sezione: B Liceo: Linguistico Libri di testo: Titolo Colonne d’Ercole (vol. 1) Colonne d’Ercole (vol. 1) Autore MARISALDI MARISALDI Editore Zanichelli ed. Zanichelli ed. CONTENUTI DISCIPLINARI I contenuti delle tre discipline - storia, geografia e cittadinanza/costituzione – si sono variamente intrecciati nel corso dell’anno; gli aspetti di costituzione/cittadinanza sono stati affrontati anche in collegamento con altre discipline. VOLUME 1 GEOGRAFIA Introduzione al concetto di consumo sostenibile attraverso lettura e analisi dei seguenti testi: "Impronta ecologica, consumismo e sostenibilità" e "Quiz su impronta idrica" (v. anche programma di Italiano). Il mare fra le terre: Mediterraneo e Mar Nero (cap. 11) - Caratteristiche geologiche e principali aspetti fisici (mari e stretti, isole e penisole, catene montuose, fiumi) e politici (stati) della regione. Il clima dell’area mediterranea. L'area mediterranea tra risorse e problemi: beni storico-artistici e ambientali, rotte commerciali e navi da crociera, forte antropizzazione e turismo, sfruttamento delle risorse del mare e del suolo; la questione dei confini delle acque territoriali. Il Mar Nero: caratteristiche geografiche e storico-economiche di un luogo di confine tra climi e culture diverse; lo sfruttamento eccessivo delle risorse e l’instabilità politica attuale. Lettura - "Relazione sul turismo responsabile nel Mediterraneo" di Michelle Sabban (v. anche programma di Italiano). COST.-CITTADINANZA - La tutela dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico nella Costituzione (art. 9). L’Italia pre-romana L'età del Bronzo e la prima età del Ferro in Europa e in Italia, area periferica aperta alle influenze esterne. La presenza in Italia di Greci, Fenici e Celti. Scheda – “L'antico paesaggio degli Italici”, p. 310: piste e tratturi, le coste antiche, le paludi di Ravenna. Gli Etruschi – Le origini tra mondo autoctono e influenze esterne; le risorse minerarie e l’impatto ambientale del loro sfruttamento; il controllo del mar Tirreno; la ricchezza dell'artigianato e della società (lingua pre-indoeuropea, ruolo influente delle donne, tombe principesche, l'arte della divinazione). Il rapporto con Roma (re etruschi, introduzione dell’aruspicina e dell’arco). Le origini di Roma La favorevole posizione geografica (colli, fiume e soprattutto Isola Tiberina); realtà storica (ritrovamenti archeologici sui colli, legami con Etruschi e Greci) e leggende (da Enea a Romolo; la sfida tra i gemelli e il rito della fondazione; il ratto delle Sabine). Roma monarchica tra sovrani leggendari e realtà storica - Le azioni fondanti della nuova realtà urbana attribuite ai primi quattro sovrani, il dominio etrusco con l’appoggio del popolo e la restaurazione aristocratica. Approfondimento - Confronto tra il mito romano degli Orazi e dei Curiazi e il dipinto di David "Il giuramento degli Orazi": i valori del mondo romano e quelli della Rivoluzione Francese (con alunni francesi). La società della Roma arcaica (con rimandi ad argomenti già spiegati in latino) - I tratti fondamentali della struttura socio-politica della Roma arcaica, in particolare patrizi e plebei Le istituzioni politiche della Roma repubblicana: sistema misto tra aristocrazia e timocrazia, con magistrature elettive, gratuite, collegiali e temporanee; composizione e funzioni del Senato e delle principali assemblee dei cittadini (in particolare i comizi centuriati e il meccanismo timocratico di voto); le principali magistrature (in particolare consoli, pretori, censori e dittatore). La secolare lotta dei plebei per le rivendicazioni (in particolare tribunato e Leggi delle XII tavole) tramite la secessione, nel corso dei conflitti per la conquista del Lazio (contro Etruschi, Lega Latina, Equi e Volsci e Veio); la formazione della nobilitas. La conquista romana e l’organizzazione dell’Italia Roma alla conquista della Italia peninsulare: i principali eventi (guerre contro Sanniti e contro Taranto/Pirro), l’organizzazione delle conquiste (ager publicus, municipia cum/sine suffragio, colonie romane/latine, socii con foedera aequa/iniqua), i primi effetti sulla società romana (introduzione del manipolo, diffusione della ricchezza e degli schiavi, riduzione della lotta sociale, Appio Claudio Cieco con censo in reddito monetario, via Appia e primo acquedotto. Lo scontro con Cartagine Elementi fondamentali della civiltà cartaginese (in particolare controllo sul Mediterraneo occidentale, truppe mercenarie terrestri e potente flotta). La prima guerra punica: l’espansionismo romano verso la Sicilia, terra fertile e al centro delle rotte commerciali del Mediterraneo; la costruzione della flotta e l’adozione dei corvi portano Roma alla vittoria sul mare. Una nuova forma di organizzazione delle conquiste (la provincia) e nuove direzioni di espansione (Sardegna, Corsica, mar Adriatico, Galla Cisalpina). La seconda guerra punica: la reazione cartaginese all’espansione di Roma nel Mediterraneo occidentale; principali eventi (in particolare Canne e Zama); la strategia di Annibale e le ragioni del suo fallimento (isolamento per legame di Roma con socii, controllo del Mediterraneo da parte della flotta romana, fazione cartaginese ostile ad Annibale). Gli effetti sullo stato sociale (in particolare la perdita di potere da parte dell'oligarchia senatoria a favore di generali come Publio Cornelio Scipione l'Africano e l'appoggio alla guerra da parte dei finanzieri della classe equestre). La svolta imperialistica Il concetto di "guerra difensiva" e gli eventi in sintesi della conquista del Mediterraneo orientale (distruzione di Corinto, terza guerra punica e distruzione di Cartagine e Numanzia). Gli effetti delle conquiste sulla società e sull'economia di Roma: l’emergere dei limiti di una costituzione adatta ad una città-stato (assemblee a Roma; magistrature ridotte, di breve durata e in mano a poche famiglie; assenza di burocrazia statale); l'ascesa della classe equestre (in particolare tramite il meccanismo degli appalti) in competizione con la nobilitas senatoria; la diffusa corruzione e lo sfruttamento delle province; l'impoverimento dei piccoli proprietari e l'aumento del proletariato urbano (massa politicamente instabile e problema di ordine pubblico); l'affluenza di schiavi e la diffusione della villa (azienda agricola a manodopera servile, coltivazioni di prestigio e allevamenti). L’incontro con il mondo greco: il tentativo di un impossibile ritorno al mos maiorum (Catone e il partito dei conservatori) e l’influenza dell’ellenismo nei costumi, nella cultura, nell’edilizia e nella letteratura di Roma (Graecia capta ferum victorem cepit). Verso la fine della repubblica Il tentativo dei Gracchi: la riforma agraria di Tiberio osteggiata dai senatori; il progetto politico più ampio di Gaio con appoggio iniziale di plebe e cavalieri, ma poi ostilità generale contro la cittadinanza ai socii. Lo scontro tra optimates e populares. L’ascesa di Mario, homo novus; la riforma dell’esercito: cause immediate (guerra giugurtina) e profonde (crisi dei piccoli proprietari terrieri), gli aspetti principali (arruolamento aperto ai nullatenenti, riorganizzazione dell’equipaggiamento e dell’addestramento), conseguenze immediate (vittoria sui Cimbri e i Teutoni) e di lunga durata (l’esercito come strumento politico in mano ai generali vittoriosi). dalla dittatura di Silla (liste di proscrizione e fallimentare tentativo di restaurazione aristocratica) Il ruolo dell’esercito nella lotta per il potere La guerra sociale (il problema della cittadinanza ai socii) e l’ascesa di Silla; la rivolta delle province con Mitridate e la prima guerra civile tra Mario (populares) e Silla (optimates). La dittatura di Silla(liste di proscrizione e fallimentare tentativo di restaurazione aristocratica). L’ascesa di Pompeo e Crasso, tra successi militari ed epurazioni (vittoria sugli ultimi sostenitori di Mario in Spagna e sulla rivolta servile di Spartaco ad Occidente, su pirateria e Mitridate ad Oriente). L’ascesa di Cicerone (homo novus vicino agli optimates) e il suo ruolo nel fallimento della congiura di Catilina. L'appoggio di Crasso a Cesare, discendente di nobile famiglia; il disaccordo tra Pompeo e il senato dopo la campagna in Oriente e l'accordo con Crasso e Cesare (primo triumvirato). L'ascesa di Cesare: dal ruolo secondario nel primo triumvirato alle scelte strategiche nell'anno del consolato e alla conquista della Gallia; la morte di Crasso e l'inevitabile scontro con Pompeo (seconda guerra civile); la dittatura e le riforme cesariane; le ragioni della congiura. Lettura – Le immagini di Cesare (p. 377): l’uso delle immagini nella propaganda. Video - Il discorso di Marco Antonio sul corpo di Cesare, tratto dalla tragedia "Giulio Cesare" di Shakespeare (link inviato dalla docente). La fine della repubblica L’ascesa di Ottaviano, erede di Cesare, tra Marco Antonio e Senato, grazie all’uso spregiudicato dell’esercito e della propaganda. Il secondo triumvirato (magistratura straordinaria per riformare lo stato e vendicare Cesare), le liste di proscrizione e la morte di Cicerone, la fine dei congiurati a Filippi, la divisione del potere tra Marco Antonio ad oriente ed Ottaviano ad occidente; la strategia di Ottaviano come difensore dei valori tradizionali romani contro l'oriente di Marco Antonio e Cleopatra; la dichiarazione di guerra contro l'Egitto e la vittoria di Ottaviano ad Azio. VOLUME 2 L’IMPERO ROMANO Il principato di Augusto I fattori favorevoli: il bisogno di pace dopo tre guerre civili, il controllo dell'esercito, la restaurazione formale della repubblica, l'accorta scelta dei collaboratori (Agrippa e Mecenate), l'utilizzo spregiudicato della propaganda (dal culto del Divo Cesare alle statue dell'imperatore, dal foro all'Ara Pacis, dal panem et circenses all'Eneide), la lunga durata del regno. Il consolidamento del potere in particolare attraverso i poteri vitalizi garantiti da imperium proconsolare e tribunicia potestas. La costruzione del nuovo regime da parte di Ottaviano Augusto attraverso sistematiche riforme - La novità dei funzionari imperiali (praefecti, legati, procuratores). L'azione riformatrice di Augusto su Senato e classe equestre con il potere della censura. La riorganizzazione amministrativa di Roma, capitale imperiale, dell'Italia (con decurioni locali) e dell'impero (province del principe/del popolo ed Egitto). La riforma dell'esercito (in particolare l'apertura ai provinciali e il corpo speciale dei pretoriani). La ricerca di risorse costanti e sicure attraverso censimento e catasto, riorganizzazione delle finanze (fiscus/aerarium/erario militare tramite procuratores) e nuovo sistema monetario. COST.-CITTADINANZA legislatura/legislazione. - Il consiglio dei ministri; voto di fiducia ed elezioni anticipate; differenza Gli spazi dell'impero romano La razionalizzazione romana del paesaggio - Cenni su centuriazione del paesaggio agricolo. Le vie di comunicazione nell'impero romano: direzioni e tracciati delle principali vie consolari, la differente velocità dei viaggi per terra e per mare, le principali rotte delle naves onerariae e i principali porti, la Tabula Peuntingeriana. Scheda – Le strade dell’Europa (p.46): l'evoluzione dei viaggi nel tempo (le strade del commercio e della fede nel Medioevo, il Grand Tour dell'aristocrazia europea dal XVII secolo. La marginalità della provincia di Sondrio nell'impero romano (in particolare la Valtellina) (SCHEDA PREDISPOSTA DALLA DOCENTE). L’età Giulio-Claudia La natura del principato: il concetto di dinastia (erede adottato e messo in posizione di rilievo) all'interno del rapporto con le altre forze politiche (senato, pretoriani, esercito, popolo romano e delle province); il giudizio negativo della storiografia antica filosenatoria (Tacito e Svetonio) e la più complessa valutazione degli storici moderni. Le due fasi del principato di Tiberio (prima buon rapporto con il senato, poi strapotere dei pretoriani di Seiano e i processi per lesa maestà). La politica autocratica e il comportamento squilibrato di Caligola uniscono nella congiura contro di lui le forze politiche in gioco. Il principato di Claudio tra prosecuzione della politica di Augusto e innovazioni per una buona amministrazione dell’impero (in particolare creazione di una rete burocratica efficace affidata ai liberti, integrazione dei provinciali, conquista della Britannia). Lettura - "Claudio e l'integrazione della nobiltà gallica", p. 38. Nerone: dall’iniziale equilibrio con il Senato sotto il controllo di Agrippina e Seneca alla svolta autocratica che gli aliena senatori e pretoriani. La dinastia Flavia e il consolidamento dell’impero L’anno dei quattro imperatori. L’ascesa di Vespasiano, generale vittorioso sul campo, eletto lontano da Roma e primo imperatore non appartenente alla nobilitas romana; il rafforzamento del regime imperiale con la Lex de imperio come dimostrazione del ruolo sempre più determinante dell'esercito nella nomina imperiale (scheda p. 80); sistemazione dei confini con un limes definito e guarnigioni permanenti, repressione della rivolta giudaica; risanamento delle finanze soprattutto attraverso potenziamento dei tributi e nuove imposte (in particolare quella ai fullones); l’amministrazione dell’impero secondo logiche già seguite da Claudio (opere pubbliche come il Colosseo a Roma, ma anche politica di integrazione di italici e provinciali). Il breve principato di Tito e l’eruzione del Vesuvio. Domiziano: prosecuzione delle scelte paterne nella prima parte (in particolare provvedimento protezionista dei produttori di vino italici, primo indizio della futura crisi della penisola), successiva svolta autocratica e fine della dinastia. COST.-CITTADINANZA - La diaspora ebraica e altre diaspore: La diaspora: cause e conseguenze della dispersione di un popolo; la storia della diaspora ebraica; la diaspora di Armeni, Curdi e Zingari (scheda p. 48). GEOGRAFIA La globalizzazione (cap. 8): cos'è, legame con cambiamenti economici e culturali provocati in età moderna dalle scoperte geografiche e scientifiche; colonizzazione (differenza con quella antica), decolonizzazione e neocolonialismo; le grandi aree geo-economiche. Gli indicatori di sviluppo (dal reddito nazionale lordo - RNL- all'indice di sviluppo umano -ISU); il ruolo delle multinazionali nella decolonizzazione; la globalizzazione dei mercati e la delocalizzazione (cause e conseguenze). L’economia globale: le istituzioni economiche internazionali (WTO, FMI, Banca Mondiale); le multinazionali; la finanza nel mondo globale; effetti positivi e aumento della disuguaglianza tra ricchi e poveri. L'Organizzazione delle Nazioni Unite (cap. 23, vol. 1): fondazione, obiettivi e principali organismi; limiti strutturali all'azione dell'ONU (in particolare diritto di veto dei membri permanenti). Lettura - "La quarta rivoluzione industriale passa da Davos" di Marco Panara. Lettura - "La denuncia: l’1% della popolazione possiede più del restante 99%" di Giuliana Ferraino. Il principato adottivo (la scelta del migliore) Nerva e l'inizio degli imperatori adottivi. Traiano: l’apogeo dell’impero con l’optimus princeps, generale spagnolo e primo imperatore provinciale concorde con Senato provincializzato; guerre di espansione (in particolare conquista della Dacia con sua romanizzazione) e massima estensione dell'impero romano; ricchezze dalle conquiste ed interventi dello stato. Adriano: la rinuncia all’espansione territoriale, la fortificazione dei confini (in particolare Vallo in Britannia e fossatum Africae) e la creazione di un legame sempre più stretto tra soldati e territorio; la conoscenza diretta dell’impero e il boom edilizio nelle province e a Roma; la stabilizzazione della burocrazia e del diritto (editto perpetuo). Pace e prosperità sotto Antonino il Pio. I primi segnali di crisi Marco Aurelio: la coesistenza di due imperatori (Lucio Vero), l’epidemia dopo la guerra con i Parti e i suoi effetti sull’economia e sull’esercito, l’attacco sul confine renano e danubiano da parte di Quadi e Marcomanni. La fine del principato adottivo e dell’epoca d’oro con Commodo. Luci e ombre del II secolo: massimo livello di benessere e integrazione, efficiente organizzazione burocratica e relativa autonomia amministrativa delle città, ma distanza sempre più ampia (anche di fronte alle legge) tra honestiores/humiliores e scarsa mobilità sociale; sviluppo economico delle province, città come centri di consumo, prevalenza del lavoro libero su quello servile, ma inizio crisi Italia, latifondi sempre più ampi e assenza di mentalità imprenditoriale/sviluppo industriale. COST.-CITTADINANZA - Differenza tra legge ordinaria e legge costituzionale; come può essere revisionata la Costituzione (art. 138), a parte la forma repubblicana (art. 139). Roma e gli altri Il rapporto dei Romani con gli altri popoli all’interno dell’impero: globalizzazione culturale (operata in particolare da esercito), ma rapporto paritario latino-greco nella parte orientale, varianti geografiche del latino parlato per effetto delle lingue di substrato ad occidente e resistenze locali. I barbari oltre il limes: tribù spesso rivali, controllate da aristocrazie guerriere, con economie precarie e movimenti migratori dalle steppe asiatiche verso l’impero; il rapporto di Roma con i barbari, serbatoio di manodopera, ripopolamento ed esercito (in particolare da Marco Aurelio i reparti etnici chiamati "numeri"). Cenno a vie della seta e delle spezie. GEOGRAFIA L'Europa: il problema dei confini geografici in un continente nato da eventi storici (in particolare diffusione del cristianesimo oltre i confini dell'impero romano, nuovo impero non mediterraneo da Carlo Magno in poi, contrasto con l'Islam) e culla della civiltà occidentale (dal colonialismo al nazismo, ma anche scienza moderna, democrazia, liberismo e socialismo, welfare state e Progetto Erasmus); principali caratteristiche fisiche e climatiche. La nascita dell’Europa politica: gli eventi fondamentali della storia europea del Novecento, la CEE. Nascita di Unione Europea, "eurozona" e "zona Schengen"; le istituzioni europee (Commissione e Parlamento, Consiglio dell'Unione e Consiglio europeo, Banca Centrale Europea). Il futuro dell'Europa in bilico tra maggiore potenza commerciale mondiale e un ruolo politico ancora da definire. Il Cristianesimo Il contesto culturale romano (religione ufficiale, culti privati e misterici, religio licita), il contesto della Palestina (l’attesa del Messia e opposizione ai Romani), la predicazione di Cristo (richiami alla tradizione ebraica, messaggio rivoluzionario sul piano religioso e sociale, ma non sul piano politico); la diffusione nelle città dell’impero e la svolta ecumenica per opera soprattutto di Paolo di Tarso, “Apostolo dei Gentili”. Le ragioni sociali delle prime persecuzioni contro una comunità chiusa, basata su valori e comportamenti estranei al resto della popolazione. La sostanziale tolleranza da parte dello stato (cfr con lettere Traiano/Plinio il Giovane) nel corso del I e del II secolo. La romanizzazione la cristianizzazione della provincia di Sondrio (SCHEDA PREDISPOSTA DALLA DOCENTE). La dinastia dei Severi L'origine africana di Settimio Severo; il ruolo dominante dell'esercito a scapito del Senato; la politica a favore dei militari, sostenuta con le risorse delle conquiste, l'annona militaris e il conio di monete con inferiore quantità di metallo prezioso, con conseguente inizio di inflazione. Caracalla e la Constitutio Antoniniana (segnale del crescente potere dell’imperatore e attestazione dell’avvenuto processo di integrazione). La crisi del III secolo d.C La fine dei Severi e l'epoca dell’anarchia militare: la nuova dinastia dei Sassasinidi a oriente e la pressione dei popoli barbarici sul limes reno-danubiano; Massimino il Trace (primo imperatore barbarico, mai a Roma), Decio (prima persecuzione generale contro i cristiani), Aureliano (Roma si cinge di nuove mura). Il Cristianesimo si diffonde tra le élite cittadine, si organizza gerarchicamente con presbiteri e vescovi (anche per la gestione delle sempre più ampie risorse comunitarie) e agisce attivamente anche sul piano culturale (letteratura apologetica); l’inizio delle persecuzioni da parte del potere imperiale (cristiani visti come causa dell’ira degli dei e ostilità per stato dentro lo stato). Diocleziano e la ricostruzione dell’impero tra continuità e novità La ricostruzione dell’impero dopo l'anarchia militare attraverso le riforme a tutti i livelli: il passaggio da principato a dominato (imperatore dominus et deus); la tetrarchia come soluzione per la gestione e la difesa dell’impero e per la successione; amministrazione basata su suddivisione in prefetture, diocesi e province; il duro prelievo fiscale basato su bilancio di previsione e rilevazione catastale, con entrate più certe, ma immobilità sociale; riforma monetaria e Editto dei prezzi; la riforma militare (coscrizione obbligatoria per aumentare effettivi, rafforzata doppia linea difensiva con comitatus e limitanei); la persecuzione delle nuove religioni, in primis i cristiani, in quanto nemici dell'ordine tradizionale e centri di potere autonomo. La svolta di Costantino e Teodosio Le scelte di Costantino tra novità e continuità: dalla vittoria a Ponte Milvio alla riunificazione dell’impero; l’alleanza con il Cristianesimo (dall’Editto di Milano ai privilegi concessi alla Chiesa cattolica; l’utilizzo dei cristiani come funzionari; la convocazione imperiale del Concilio di Nicea e la condanna della dottrina ariana come atti politici); la scelta della più vitale parte orientale (Costantinopoli come "nuova Roma"); continuità nelle scelte amministrative (i ministeri) e militari (in particolare reparti mobili); il conio del solidus d’oro e la sempre più ampia forbice sociale tra ricchi e poveri. Da Costantino a Teodosio: le lotte tra i vari imperatori; il fallito tentativo di restaurazione del paganesimo da parte di Giuliano l'Apostata; lo spostamento degli Unni verso occidente e la pressione dei Goti sul confine danubiano; il disastro di Adrianopoli. La svolta verso un cambiamento radicale ad opera di Teodosio, in particolare il cristianesimo come religione di stato con l’Editto di Tessalonica e l’insediamento dei Goti come federati all’interno dell’impero; la divisione definitiva dell'impero in due parti dopo la sua morte. L'appropriazione da parte del cristianesimo di autori, luoghi di culto e riti del mondo pagano. La fine dell’impero in Occidente Popoli in movimento: le probabili cause (pressione degli Unni e cambiamenti climatici); il concetto storiografico di migrazione-invasione da parte di interi popoli, in particolare Visigoti e Vandali e il sacco di Roma nel 410 e nel 455. L'emergenza continua soprattutto contro Visigoti, Vandali ed Unni, fronteggiata dai generali Stilicone e Flavio Ezio, ma con l'ostilità della corte; il trasferimento della capitale a Ravenna e le reazioni al saccheggio di Roma; il prestigio della Chiesa; la deposizione di Romolo Augustolo, le cause interne ed esterne della "fine silenziosa" dell’impero in Occidente. Il superamento della tradizione storiografica del 476 d.C. come data di cesura verso i secoli bui del Medioevo. Breve lettura a p. 237 di riflessione sulle analogie tra i barbari del tardo antico e i flussi migratori moderni (da "Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano" di Alessandro Barbero). COST.-CITTADINANZA e GEOGRAFIA - Il referendum abrogativo. Lettura articolo "Sì o no alle trivelle, cosa sapere per votare al referendum" di A. Cianciullo sul referendum del 17 aprile 2016. COST.-CITTADINANZA - Modulo di Educazione alla Legalità con classe II A ling (v. programma di Italiano). L’ALTO MEDIOEVO L’Occidente germanico I caratteri generali delle popolazioni germaniche conquistatrici, seminomadi con società patriarcale e guerriera, personalità del diritto e giustizia attraverso faida, ordalia e duello; la conoscenza pregressa del mondo romano e l’arianesimo. Le modalità di rapporto con la popolazione romana e gli effetti di questa scelta sulla durata dei regni romano-germanici (in particolare per i Vandali, per i Visigoti e, soprattutto, per i Franchi, dopo la conversione al cattolicesimo di Clodoveo). Gli effetti di lunga durata del contatto: l’introduzione del guidrigildo, le prime leggi scritte barbariche e l’assunzione di ruolo politico da parte di rex e duces. Il regno ostrogoto di Teodorico: vantaggi e limiti di un progetto di strutturata convivenza tra difesa dell'identità gotica e collaborazione alla pari con il mondo romano (cfr, con Franchi e Vandali); gli effetti del buon governo in Italia; il ruolo dell'imperatore bizantino e della Chiesa Cattolica nella fine della collaborazione. Impero d'Oriente Le ragioni della sopravvivenza della parte orientale (in particolare la favorevole posizione geografica). Giustiniano e il progetto di restaurazione dell’impero romano, soprattutto tramite le leggi (Corpus Iuris Civilis) e la tentata riconquista territoriale della parte occidentale (in particolare la guerra greco-gotica). L’insediamento dei popoli slavi nei Balcani. Il rapporto tra potere temporale e potere spirituale a Oriente (cesaropapismo) e a occidente (netta distinzione di ambito); il monachesimo ascetico orientale e la Regola benedettina (monastero luogo di preghiera e centro di produzione). I Longobardi e l’evoluzione del ruolo della Chiesa tra VI e VIII secolo L’arrivo in Italia con Alboino divisi in "fare e la resistenza bizantina; l’inizio della secolare frammentazione territoriale dell’Italia; dai saccheggi iniziali alla graduale integrazione con il mondo romano (il nuovo ruolo del re, l’Editto di Rotari, la conversione al cattolicesimo). Il papato di Gregorio Magno: la riconosciuta supremazia del vescovo di Roma all’interno della Chiesa occidentale e nell’amministrazione del Patrimonium Petri; il riconoscimento da parte degli altri sovrani del potere politico esercitato de facto dal papa e il gioco di alleanze con Longobardi, Franchi e Bizantini. Il contrasto tra papa e imperatore bizantino sull’iconoclastia; cenni alla rappresentazione del Cristo come "Christus triumphans/patiens". La legittimazione giuridica del potere temporale del papa con il Privilegio di Sutri, concesso dal re longobardo Liutprando. L’ascesa dei Franchi L’evoluzione del regno franco dai Merovingi alla dinastia carolingia, in particolare il maestro di palazzo Pipino il Breve e la sua consacrazione a re dei Franchi in cambio del riconoscimento al papa del potere temporale sull’Italia centrale e l’alleanza contro i Longobardi. La fine della dominazione longobarda in Italia per opera di Carlo Magno. Le guerre di Carlo Magno contro Sassoni (conversione forzata al Cristianesimo), Avari (diffusione della staffa, della ferratura dei cavalli e dell'arco) e Arabi (Roncisvalle e Chanson de Roland) fino alla creazione del più vasto regno dopo la caduta dell'impero d'occidente. La curtis I fattori che ne favorirono la formazione (calo demografico, crisi delle città e dei commerci su larga scala); la struttura (pars dominica e pars massaricia variamente articolate, pagamento in natura con prodotti e corvées); l’evoluzione del ruolo del dominus da padrone a signore e del contadino da colono a servo della gleba (confronto schiavitù classicaservitù della gleba); la foresta come risorsa nella realtà e come mondo "altro" nell’immaginario medievale. Il sistema feudale Le origini (tradizione personalistica germanica e bisogni di un sovrano altomedievale); la creazione di una rete di legami attraverso la concessione di un beneficio (personale, revocabile e non ereditario); l’investitura feudale (termini e riti). Il Sacro Romano Impero L’incoronazione a Roma di Carlo Magno e la nascita del Sacro Romano Impero; il confronto con l'impero romano (sacralità, minore estensione, dimensione continentale europea). L’organizzazione dell’impero carolingio: l’adozione del sistema feudale per il reclutamento dell’esercito e l’amministrazione del territorio attraverso comitati e marche; contrasto alla spinta centrifuga feudale tramite missi dominici e capitolari. Gli Arabi (in sintesi) Il contesto geografico e socio-culturale (vie carovaniere e commerci tra Occidente e Oriente, cultura tribale e politeismo); la predicazione di Maometto tra religione e politica (monoteismo radicale e teocratico; i legami con il Cristianesimo e l’Ebraismo; i popoli del libro); la conquista della Mecca. I principi fondamentali (il Corano, i cinque pilastri dell’Islam); il ruolo della donna nel Corano; la divisione tra Sunniti e Sciiti. I principali termini dell’islamismo: islam, sunna, shari’a, umma, halal, inshallah. COST.-CITTADINANZA - - Lettura "Integralismi e fondamentalismi", p. 264. STRATEGIE Durante l’estate ripassa gli argomenti svolti nel corso dell’anno scolastico, IN PARTICOLARE curando le seguenti parti: - i moduli di GEOGRAFIA relativi a globalizzazione, ONU, Europa; - i moduli di STORIA da Augusto in poi. Il programma è stato scritto in modo da mettere a fuoco gli elementi fondamentali di ciascun argomento, quindi leggilo attentamente prima di ripassare ogni parte. In particolare, ricorda che studiare storia significa: - collocare nel tempo e nello spazio gli eventi analizzati, osservando sia ciò che si sviluppa nel tempo (diacronia) sia gli eventi che si verificano nello stesso momento (sincronia); - individuare gli elementi caratterizzanti delle civiltà studiate; - cogliere i principali rapporti di causa ed effetto; - cogliere l’evoluzione dei fattori di lunga durata (per es. il rapporto imperatore-esercito). Nel ripasso, quindi, non limitarti a memorizzare i dati, ma metti in gioco queste abilità, svolgendo anche queste attività: - riprendi gli schemi già fatti e risistemali o costruiscili da capo; - costruisci una tabella sinottica con le principali vicende dell’impero d’Occidente e dell’impero d’Oriente (evidenzia gli eventi comuni con un colore diverso) dalla morte di Teodosio all’VIII secolo d.C.; - predisponi scalette scritte che ti aiutino a presentare oralmente percorsi per argomenti, del tipo: l’evoluzione del rapporto tra Romani e Barbari dai primi scontri ai regni romano-barbarici, oppure l’evoluzione del Cristianesimo… insomma, sulla falsariga delle domande più generali che ho fatto durante le interrogazioni, soprattutto alla fine dell’anno. RICORDA – È molto importante che il tuo linguaggio diventi più ricco, quindi in ogni attività indicata sopra fai particolare attenzione ai termini che non conosci: cercali nel vocabolario e memorizzane il più possibile. Buon lavoro Sondrio, 10 giugno 2016 Laura Bucci Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.lgs n. 39 del 1993 AMM-2015-16 Scrutini finali – sospensione di giudizio Pagina 7 di 7