La Politica Economica e i Tassi di Cambio In questa lezione: • Studiamo la politica economica con cambi fissi e flessibili. 267 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Partendo dalla condizione di equilibrio: Y = C + I + G − IM / ε + X Sottraendo C+T da entrambi i lati e ricordando che S=Y-C-T, otteniamo: S = I + G − T − IM / ε + X Usando la definizione di esportazioni nette e riordinando i termini, otteniamo: NX = S + (T − G ) − I Un avanzo commerciale corrisponde a un eccesso di risparmio sull’investimento. Un disavanzo commerciale corrisponde, invece, a un eccesso di investimento sul risparmio. Infatti un disavanzo commerciale comporta un debito netto nei confronti del resto del mondo. E’ per questo che un paese che investe più di quanto risparmia ( I > S + (T − G ) ), dovrà prendere a prestito la differenza dal resto del mondo ( NX<0 ). L’opposto accade per un avanzo commerciale. 268 Risparmio, investimento e disavanzo commerciale Ne deriva che…. 1. Un aumento dell’investimento deve riflettersi in un aumento del risparmio privato, del risparmio pubblico o in un peggioramento del saldo commerciale. 2. Un aumento del disavanzo di bilancio deve riflettersi in un aumento del risparmio privato, in una riduzione dell’investimento o in un peggioramento del saldo commerciale. 3. Un paese con un alto tasso di risparmio, pubblico o privato, deve avere o un elevato tasso di investimento o un significativo avanzo commerciale. 269 Gli effetti della politica fiscale in economia aperta Un aumento della spesa pubblica provoca un aumento della produzione, un incremento del tasso di interesse e un apprezzamento del tasso di cambio. 270 Gli effetti della politica fiscale in economia aperta Che cosa accade alle varie componenti della domanda in corrispondenza di una politica fiscale espansiva? Il consumo e la spesa pubblica chiaramente dell’incremento del reddito e la seconda per ipotesi. aumentano, il primo a causa Ciò che accade all’investimento è ambiguo. Da un lato la produzione aumenta, inducendo un incremento dell’investimento. Dall’altro, il tasso di interesse aumenta, riducendo la spesa per investimenti. Le esportazioni nette dipendono dalla produzione estera, dalla produzione nazionale e dal tasso di cambio. Le esportazioni nette diminuiscono sia per effetto dell’apprezzamento sia a causa dell’aumento della produzione. 271 Gli effetti della politica monetaria in economia aperta Una stretta monetaria provoca una riduzione della produzione, un incremento del tasso di interesse e un apprezzamento del tasso di cambio. 272 Gli effetti della politica monetaria in economia aperta Una stretta monetaria fa aumentare il tasso di interesse, rendendo i titoli nazionali relativamente più convenienti e provocando un apprezzamento del cambio. Domanda e produzione si riducono sia per effetto dell’apprezzamento sia a causa del maggior tasso di interesse. 273 Le parità, le parità mobili, le bande di oscillazione e lo Sme All’estremo opposto dei paesi che adottano tassi di cambio flessibili, ci sono i paesi che operano in regime di tassi di cambio fissi. Questi paesi mantengono un tasso di cambio fisso in termini di qualche valuta estera o ancorano la loro moneta al dollaro o a un insieme di valute estere. In regime di cambi fissi, le oscillazioni del cambio sono rare e si definiscono svalutazioni e rivalutazioni. Tra i due estremi, ci sono paesi che operano in parità mobile del tasso di cambio, cioè il tasso di deprezzamento viene predeterminato nei confronti di una valuta estera. Un altro tipo di accordo si ha quando i paesi mantengono i loro tassi di cambio bilaterali all’interno di bande di oscillazione, com’è stato il Sistema monetario europeo (Sme). 274 Tassi di cambio fissi e politica monetaria La parità dei tassi di interesse è data da: (1 + it ) = (1 + it* ) Et Ete+1 e Supponiamo di ancorare il tasso di cambio a qualche livello, Et = Et +1 otterremo: (1 + i ) = (1 + i ) ⇒ i = i * t t t * t Sotto l’ipotesi di tasso di cambio fisso e di perfetta mobilità dei capitali, il tasso di interesse interno deve quindi essere uguale al tasso di interesse estero. 275 Tassi di cambio fissi e politica monetaria Ora che i=i*, avremo che la LM diventa: M = YL(i*) P In un sistema di cambi fissi, la banca centrale rinuncia alla politica monetaria come strumento di politica economica. Con un tasso di cambio fisso, il tasso di interesse interno deve essere uguale al tasso di interesse estero. E l’offerta di moneta deve essere aggiustata allo scopo di mantenere il tasso di interesse a quel livello. 276 La politica fiscale con tassi di cambio fissi Se in un sistema di cambi fissi la politica monetaria non può più essere usata come uno strumento di politica economica, che cosa ne è della politica fiscale? Con tassi di cambio fissi, la politica fiscale è più efficace di quanto non lo sia con tassi di cambio flessibili, in quanto essa richiede una politica monetaria accomodante. In regime di cambi flessibili, una politica fiscale espansiva farebbe aumentare la produzione da YA a YB. Con cambi fissi, anche la LM si deve spostare e il reddito aumenta da YA a Yc. 277 Perché avere cambi fissi? • Fissando il tasso di cambio, si rinuncia a uno strumento efficace nella correzione degli squilibri commerciali e nel controllo del livello di produzione aggregata. • Ancorandosi a un dato tasso di cambio fisso, un paese rinuncia anche al controllo del suo tasso di interesse. Inoltre deve seguire l’andamento del tasso di interesse estero, correndo il rischio di effetti indesiderati sulla sua attività economica. • Nonostante il paese mantenga una piena disponibilità della politica fiscale, un solo strumento di politica economica non sempre è sufficiente. Che cosa spinge allora alcuni paesi ad ancorare il tasso di cambio? Perché 15 paesi europei – presto seguiti da altri – hanno adottato una moneta comune? Dobbiamo vedere che cosa succede non solo nel breve periodo, ma anche nel medio periodo, quando il livello dei prezzi si può aggiustare. Dobbiamo considerare anche la natura delle crisi del tasso di cambio. 278