Il senso dell`etica pratica Per cominciare

Il senso dell’etica pratica
Paolo Dordoni
Università Complutense di Madrid
Per cominciare...
L´uso della espressione etica applicata (applied
ethics)
„Applicata“ in quanto si riferisce a
- problemi concreti
- contesti peculiari di riferimento
- Modalità di gestire tali problemi
¿ Applicata = pratica? Approfondimento intorno alla
modalità peculiare di gestire i problemi (per
applicazione) contesto pubblico e lavorativo
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Le tappe
• Le ragioni di una riabilitazione della filosofia pratica e del progetto al
suo interno di una “applied ethics”.
• Etica applicata: una prima approssimazione
• Lo scacco della “applied ethics”
• Il “progetto” della etica applicata:
Del campo di una etica applicata: seconda approssimazione
Della trama di una etica applicata: terza approssimazione
• Dall’ “etica applicata” alla “etica pratica”
• Riflessioni sulla propria prassi
La riabilitazione della
filosofia pratica
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Per quale ragione si sentì il bisogno di
riabilitare la filosofia pratica?
(ovvero una filosofia capace di fornire
orientamenti morali, principi ispiratori per
l’agire adeguati ad un tempo a contesti
specifici?)
Riedel Manfred. Rehabilitierung der praktischen Philosophie. Vol. 1, 2.
Rombach Freiburg 1971-1974.
• Esistenza di nuovi problemi e interrogativi etici (bioetica, ecologia,
globalizzazione...) (inadeguatezza di una etica descrittiva o di una
metaetica)
• Insoddisfazione per le modalità tradizionale di gestire le questioni
etiche.
Un’etica uguale per tutti/ un’etica di alcune comunità/ etica delle
professioni/ “etichetta”.
• La pressione delle questioni in gioco/ la crisi della neutralità scientifica
quale assunto di partenza/ l’inadeguatezza di criteri soltanto
individuali.
• La consapevolezza dei limiti del nostro conoscere e la necessità di
sviluppare lavori transdisciplinari.
• L’esigenza crescente di partecipazione e di responsabilità.
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“Etica applicata”
Una prima approssimazione
Che cosa ci si può aspettare da un’etica che
- non si limita a descrivere il ragionamento morale (etica descrittiva)
- non si riduce alla chiarificazione del significato delle espressioni
utilizzate (meta-etica)
ma che
si impegna a fornire degli orientamenti capaci di fornire criteri etici per le
nostre azioni?
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Risolvere i problemi che le si pongono:
- con un metodo...
- ricorrendo a un ragionamento tecnico
- “applicando” (conoscenze o procedure)
Il bisogno di un metodo
La richiesta di un metodo per la soluzione dei
“problemi” etici
Ci sono dei problemi
Vi è il desiderio e il bisogno di risolverli
Vi è il desiderio di risolverli con metodo
Vale la pena chiedersi però se:
sia sempre possibile risolvere i problemi
se i problemi abbiano sempre e solo una soluzione
se sia sempre possibile risolverli con un “metodo”
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Il ricorso a un ragionamento di tipo tecnico
Ragione tecnico / strumentale:
- In grado di permettermi di raggiungere un obiettivo
- Non in grado di mettere in questione i valori in gioco
Qual è la decisione più razionale da prendere?
Applicando...
• Sistema di conoscenze da impiegare / norme principi etici
• Distanza tra teoria e pratica.
• Modello caso/regola – calcolo razionale delle probabilità e
dei valori in gioco
• Procedura ripetibile / algoritmo
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Lo scacco della applied ethics
Metodo possibile? (obiettività, distacco, ...)
Sapere tecnico? (comunicazione, argomentazione...)
Applicazione come modalità più soddisfacente di
risolvere i problemi?
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Il “progetto” della etica applicata
Del “campo” di una etica applicata
Della “trama” di una etica applicata
Il campo dell’etica applicata
Seconda approssimazione
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Un luogo comune:
- Non esiste la possibilità di determinare valori assoluti che valgano
incondizionatamente, per tutti e in ogni tempo.
L‘etica è una questione di scelte e di valori che sono personali, relativi.
(crisi di un ordine naturale, normativo; unica autorità infallibile, la ragione
umana illuminista)
- Alcune possibili conseguenze
- primato del diritto sull‘etica e conseguente distinzione tra uno spazio
pubblico e uno privato, tra società (estranei) e comunità (amici).
Dall‘etica applicata ci si aspetta di trovare modalità per regolare il dissenso
insanabile tra individui e di giungere a decisioni razionali nonostante i dissensi
di fondo. (Procedure, metodologie, capaci di dare risposte a questi problemi)
Teoria della decisione razionale
• Scegliere razionalmente in condizioni di incertezza e
pluralismo valoriale
• Assunti di partenza
•
Ciascuno cerca di raggiungere ciò che vuole in condizioni di incertezza (che
dipende dal caso o dalla presenza di altri soggetti agenti)
• Qual è il modo migliore per raggiungere lo scopo
prefissato in situazione strategiche e parametriche?
•
Ragione “strategica” (misura e calcola)
• La logica soggiacente
Spesso dilemmatica/ non in grado di mettere in questione i fini
Gauthier D. Morals by agreement. Oxford University Press. New York
1986.
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Un ritorno al passato
-
Esistono valori „assoluti“, che valgono incondizionatamente, per tutti e in
ogni tempo.
L‘etica deve preservare tali valori. (esistenza un ordine naturale, normativo;
unica autorità infallibile, la ragione umana)
- Alcune possibili conseguenze
- primato dell‘etica sul diritto; dominio del pubblico sul privato, primato di una
comunità morale particolare
(confessionalità e ricorso all‘esperto); necessità di preservare il valore
oggettivo (controllo, educazione, persuasione...)
Dall‘etica applicata ci si aspettano delle risposte che siano capaci di dirci cosa
dobbiamo o non dobbiamo fare accudendo a un insieme di conoscenze etiche
già stabilite e a una procedura di decisione pressoché infallibile.
Versione moderna - Etica confessionale
• Esiste un insieme stabilito di principi morali, o di norme
morali. Si tratta di stabilire se nella situazione concreta x si
esemplifichi un caso “y” da sussumere sotto una regola
etica “z” già data.
• Modello sillogistico, mitigato dall’uso della prudenza nella
considerazione del caso concreto quale esempio concreto
di applicazione della regola.
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Versione post-moderna
• Etica del discorso
• La ragione sarebbe di per sé etica, intersoggettiva
• Per non agire irrazionalmente bisognerebbe garantire le
condizioni di possibilità stessa della ragione
(intersoggettività, reciprocità...)
• Ciò che contribuisce a preservare una comunità ideale di
comunicazione è dovuto / bisogna garantire le condizioni
per poter decidere intersoggettivamente (procedure
consensuali)
• Apel. K.O. Trasformazione della filosofia I, II. Habermas J. Teoria
dell’agire comunicativo. I.II.
Rispetto (interpr.1-non interf)
Rispetto (interpet. 2 difesa verità)
Tutela della differenza
Difesa della verità/razionalità
Il campo dell‘etica applicata
Egocentrismo..........................
...........autoritarismo
Timore della
Intolleranza
Timore della
Arbitrarietà
Relativismo
Dogmatismo
Ragione strategica
Etica applicata / procedura / calcolo
Ragione deduttiva
tica applicata / sistematica - sillogistica
Se non si vuole cadere negli estremi bisogna:
Ripensare forme di tolleranza e di razionalità diverse
Dalla non interferenza e dalla ragione matematica
Verso un’etica pratica
Accettare il dialogo e la ragionevolezza
Ripensare il Rispetto
Verso una etica “pratica”
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Assunto di partenza
• Relativo vs assoluto
O si dà una conoscenza etica oggettiva, valida per tutti o si dà una conoscenza etica
soggettiva, valida solo per ciascuno
Tolleranza/rispetto differenza
(Interessi e preoccupazioni)
Ricerca di un criterio razionale
(Interesse e preoccupazioni)
Timore della
Intolleranza
Tiimore della
Arbitrarietà
Il campo dell‘etica pratica
Relativismo
Ragione strategica
•
Dogmatismo
Ragione deduttiva
Oltre la dicotormia relativo assoluto
Individuale distinto da individualista /Relativo distinto da relativista
Assoluto distinto da assolutista (dim. Sogg e oggett livello formale.)
La trama dell’etica applicata
Terza approssimazione
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La “trama” della etica applicata
•
•
•
•
Le “aspettative”
Gli “interessi” e le “preoccupazioni”
La logica di fondo
Dell’orizzonte di fondo, del modo di
guardare ai problemi
Aspettative di un’ etica applicata
•
Risolvere o per lo meno avere la capacità di risolvere in modo definitivo (con
certezza) il problema morale legato a una determinata situazione. (che cosa
devo fare in questa situazione X?)
OVVERO
•
Scoprire l’unica soluzione corretta tra le possibili (considerazione dei
problemi etici in modo analogo a quelli matematici).
ricorendo a :
- la conoscenza di di ciò che è bene e giusto in generale (da applicare alla
situazione concreta)
- un metodo/procedimento infallibile da usare per ogni situazione.
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Corollari
• Carattere “desiderativo”
• Impresa morale “obbligante” capace di coinvolgere ogni nostro sforzo
• Tendenza a assumere i tratti di un atteggiamento dogmatico una volta
realizzata
Interessi e preoccupazioni
• Interesse e preoccupazione: rispettivamente ciò alla cui realizzazione
diamo un valore positivo o negativo.
• Preoccupazione: caduta nel relativismo o nel dogmatismo (arbitrarietà
e indifferenza), nell’eccesso di responsabilità
• Interesse nella verità e nella capacità della nostra ragione, il rispetto
degli altri quando tale rispetto è legato a una determinata visione etica,
preservare le differenze.
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La logica di fondo o dei presupposti
epistemologici
• Della convinzione di poter risolvere sempre i problemi etici.
• Il ricorso a un modello deduttivo o a una procedura infallibile
• Conoscenza assoluta di ciò che è giusto/buono; conoscenza certa del
caso; metodo logicamente valido; procedura valida
A implica B
Se vi è un’ etica applicata (a), allora si può stabilire con assoluta certezza cosa
sia giusto o buono (per tutti) in una situazione X. (b)
Tolleranza/rispetto differenza
(Interessi e preoccupazioni)
Ricerca di un criterio razionale
(Interesse e preoccupazioni)
Non b
a
Timore della
Intolleranza
Timore della
Arbitrarietà
Non a
Il vincolo logico
b
“Non B implica non A”
Relativismo
“A implica B”
Dogmatismo
Ragione strategica
Ragione deduttiva
Non (A implica B)
Non vale (Se vi è un’ etica applicata (a), allora si può stabilire con assoluta certezza
(per tutti) cosa sia giusto o buono in una situazione X (b)).
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A ssu n to d i p a rten za
R e la t iv o v s a s s o lu t o
O s i d à u n a c o n o s c e n z a e t ic a o g g e t t iv a , v a lid a p e r t u t t i o s i d à u n a c o n o s c e n z a e t ic a
s o g g e t t iv a , v a lid a s o lo p e r c ia s c u n o
.
.
A im p lic a B
S e v i è u n ’ e t ic a a p p lic a t a ( a ) , a llo r a s i p u ò s t a b ilir e c o n a s s o lu t a c e r t e z z a c o s a
s ia g iu s t o o b u o n o ( p e r t u t t i) in u n a s it u a z io n e X . ( b )
r is p e t t o ( in t e r p r e t . N o n in t e r f )
( I n t e r e s s i e p r e o c c u p a z io n i)
R is p e t t o ( in t e r p e t . D if e s a v e r it à )
( I n t e r e s s e e p r e o c c u p a z io n i)
Non b
a
T im o r e d e lla
I n t o lle r a n z a
T iim o r e d e lla
A r b it r a r ie t à
Non a
b
“ N o n B im p lic a n o n A ”
“ A im p lic a B ”
R e la t iv is m o
D o g m a t is m o
R a g io n e t e c n ic o s t r a t e g ic a
R a g io n e g e o m e t r ic a d e d .
E tic a a p p lic a ta / p r o c e d u r a fo r m a le
e tic a a p p lic a ta / siste m a tic a
N o n ( A im p lic a B )
N o n v a le ( S e v i è u n ’ e t ic a a p p lic a t a ( a ) , a llo r a s i p u ò s t a b ilir e c o n a s s o lu t a c e r t e z z a
( p e r t u t t i) c o s a s ia g iu s t o o b u o n o in u n a s it u a z io n e X ( b ) ) .
.
.
•
O lt r e la d ic o t o r m ia r e la t iv o a s s o lu t o
I n d iv id u a le d is t in t o d a in d iv id u a lis t a /R e la t iv o d is t in t o d a r e la t iv is t a
A s s o lu t o d is t in t o d a a s s o lu t is t a ( d im . S o g g e o g g e t t . F o r m a le e m a t e r ia le )
G e s t io n e d iv e r s a in c e r t e z z a / m o d a lit à d iv e r s a in t e n d e r e il r is p e t t o e il p lu r a lis m o
Del modo di impostare i problemi
• Il modo con cui si impostano i problemi etici o dello sguardo adottato
• Il ruolo delle attitudini nel ragionamento morale: “attitudine
dilemmatica e problematica”
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L’attitudine
• L’attitudine in quanto abito, disposizione
exis, habitus
• L’attitudine in quanto atteggiamento, modo di
essere “attitudine” ≠ (conoscenze e abilità). In
questo caso un modo di atteggiarsi di fronte ai
problemi etici tali da impostarli nella forma di
dilemmi morali
L’attitudine dilemmatica
ƒ Vi sono solo due alternative possibili:
(una positiva, l’altra negativa, una affermativa, l’altra
negativa)
ƒ Tali alternative si escludono reciprocamente
Aut/aut “o” come disgiunzione esclusiva (una sola è vera)
O sei in cucina o sei in giardino
Vel “o” come disgiunzione inclusiva, “oppure” (almeno una è vera)
Mi ha comprato o il libro o il giornale.
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Conseguenze di tale attitudine
9 Le questioni tendono a assumere la forma di tragedie
9 Empasse, situazione di stallo nel momento decisionale
9 Trasformazione del ragionamento etico in uno “tecnico”
“strumentale”. (il metodo come risolutore dei problemi)
9 Semplificazione della complessità della situazione e drammaticità della
scelta.
9 Irrigidimento della discussione
9 Astrazione dalla concretezza della situazione, dal suo contesto, dalle
sue relazioni
9 Atteggiamento decisionista in luogo di deliberativo
9 Linguaggio dei doveri, diritti
Verso una etica pratica
Dall’etica applicata all’etica pratica
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Oltre il dilemma: verso una etica pratica
• L’accettazione che nei conflitti etici possa non esservi una
soluzione come possano esservi più soluzioni, nella
consapevolezza che non vi è un metodo univoco per
risolvere una volta per tutte la questione in gioco.
• L’accettazione dei limiti del nostro conoscere:
Certezza vs. Incertezza
Conoscenza assoluta, universale e necessaria vs.
conoscenza probabile, contestuale e contingente
Razionalità vs. ragionevolezza
• L’accettazione che ciò che è relativo non è relativista, che
ciò che è individuale non è individualista
Le sfide di una etica pratica / pars destruens
•
Presupposti epistemologici
•
Aspettative
•
Orizzonte di riferimento
•
Preoccupazioni e interessi
•
Non serve né un sistema di etica né
un procedimento perfetto per
orientare le nostre azioni / relativo
– assoluto; oggettivo / soggettivo
•
Non ci si aspetta di risolvere i
problemi etici definitivamente
•
Non ogni problema è un dilemma,
né una tragedia
•
Si cerca di preservare la razionalità
senza venir meno al rispetto delle
differenza: ricerca della
ragionevolezza.
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Le sfide di una etica pratica pars/costruens
• Come è possibile recuperare il valore della scelta individuale senza
cadere nel relativismo e nell’individualismo?
• Come è possibile preservare una razionalità dell’agire senza cadere nel
dogmatismo e nell’assolutismo?
• Come rispettare le persone, tenuto conto dei limiti del nostro
conoscere? (uscire dalla disgiunzione tra rispetto incondizionato delle
differenze e rispetto incondizionato della giustizia)
Per una attitudine problematica
• Problema:
deriva dal greco próblema pro-bállo letteralmente gettare avanti. Il
problema non ci offre una soluzione ma ci costringe a pensare, ci
spinge avanti, per cosí dire, ci invita a riflettere.
• Attitudine problematica
Atteggiamento grazie al quale ci si dispone in ascolto, alla ricerca di
una soluzione ragionevole, segnata dalla incertezza, dalla probabilitá,
dalla consapevolezza dei limiti del nostro stesso conoscere,
dall’apporto inevitabile delle prospettive altrui.
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Riflessioni intorno alla propria prassi
Primato della applicazione?
Insufficienza di una etica professionale (dimensione pubblica)
Responsabilità in gioco
Ricerca di modelli di ragionamento differenti da quelli
tecnico scientifici
Collaborazione a un pluralismo differente
...
Perché pratica?
• L’idea di Praxis (Aristotele, MacIntyre)
• L’idea di “esperienza” (Gadamer)
• L’idea di “prudenza” (Aristotele)
• Il sapere di non sapere socratico
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