MALDI Matrix Assisted Laser Desorption Ionisation Matrice cristallina (anziché liquida). Fascio di fotoni (anziché di atomi). Adatto per composti simili a quelli analizzabili con FAB, ma a più alta sensibilità (100-1000 volte meglio) e con molti meno limiti nelle dimensioni dell’analita: pesi molecolari fino a 3-400 kDa. Gli ioni prodotti sono generalmente “a singola carica”. L’analizzatore è solitamente “TOF” (time of flight). IONIZZAZIONE MALDI In condizioni di “alto vuoto” impulsi laser colpiscono la sonda su cui sono cocristallizzati matrice e campione. L’energia del laser viene trasferita in un lasso di tempo estremamente breve (pochi ns) non si ha decomposizione termica delle molecole. Le molecole di matrice assorbono la maggior parte dell’energia del laser limitando: DECOMPOSIZIONE/DANNEGGIAMENTO DEL CAMPIONE e/o FRAMMENTAZIONE DEGLI IONI. Il flusso laser viene controllato attraverso un sistema di attenuazione del raggio al fine di evitare: INCREMENTO DEL RUMORE DI FONDO e SATURAZIONE DEL DETECTOR. Gli ioni prodotti vengono accelerati dalla superficie dei cristalli (nella sorgente) all’analizzatore mediante applicazione di una differenza di potenziale. Detector Griglia di estrazione + Laser Matrice Assorbe l’energia della luce laser e “la trasmette al campione” + + + + - + Campione ionizzato + Bersaglio Campione + matrice PROPRIETÀ DELLA MATRICE 9Deve essere attivata con una certa lunghezza d’onda laser (in genere 330nm). 9Deve avere caratteristiche di solubilità simili a quelle dell’analita. 9Deve avere un protone disponibile da donare durante la ionizzazione. 9Dovrebbe avere un’affinità per il protone minore di quella dell’analita. 9Dovrebbe essere chimicamente inerte nei confronti dell’analita. 9Normalmente ha natura di solido cristallino. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA MATRICE 9 Assorbire la maggior parte dell’energia del laser proteggendo le molecole di analita dalla foto-dissociazione. 9 Isolare spazialmente le molecole dell’analita evitando la formazione di possibili aggregati. 9 Dare origine a reazioni fotochimiche che garantiscano la ionizzazione del campione. Struttura di alcune matrici: MATRICE Acido sinapinico DHB (Ac. 2,5-Diidrossibenzoico) Super-DHB α-ciano (Ac. α-ciano-4-idrossi cinnamico) HABA (Ac. 2’-(4-idrossifenilazo)benzoico) THAP (1) (2,4,6-triidrossiacetofenone) HPA (1) (Ac. 3-idrossipicolinico) Ditranolo (2) IAA (2) Additivi 1. 2. Citrato d’ammonio Ag-TFA ANALITA Proteine/glicoproteine/polimeri polari Proteine/glicoproteine/zuccheri/polimeri polari Proteine/glicoproteine/zuccheri/polimeri polari Peptidi Peptidi/proteine Oligonucleotidi Oligonucleotidi Polimeri non polari Polimeri non polari Dried droplet Preparazione del campione • Viene preparata una soluzione satura di matrice; generalmente in una soluzione (0,1% TFA : CH3CN) (2:1) • La soluzione dell’analita è preparata (preferibilmente nello stesso solvente) ad una concentrazione di ~ 5-10 pmol/µl • Matrice e analita vengono miscelati in rapporto molare da 100:1 a 50000:1 • 0,3-2 µl di miscela finale sono deposti sul target e fatti essiccare Thin layer Simile al dried droplet, ma matrice e analita non sono pre-miscelati. • Un piccolo volume di matrice solubilizzata in un solvente organico quale acetone o etanolo viene deposta sul target (l’essiccamento è rapido). • Il campione viene deposto sopra alla matrice essiccata. Double thin layer • Il campione miscelato alla matrice viene deposto su uno strato di matrice essiccata Suggested MALDI preparation The sample should NOT contain any: • • • • • • • • AzideSDS Brij 35 Tris base CHAPS Triton X-100, Treduced Triton X-100 DMSO Tween DMF Zwittergent Glycerol any other detergent ** Phosphate buffers Salts and buffers >100 mM ** The following components are ACCEPTABLE: • • • • • Acetic or formic acid Guanidine/HCl 4M Hexafluoroisopropanol up to 40% Sodium chloride 10 mM Urea 1M ** Common Problem MALDI - Produzione degli ioni Il meccanismo esatto non è stato ancora completamente chiarito. Si presume sia dovuto alla conversione dell’energia elettronica assorbita dalle molecole di matrice in energia rotazionale, traslazionale e oscillatoria, che determina la distruzione dei cristalli matrice/analita e il loro “dissolvimento esplosivo” VAPORIZZAZIONE DELLE MOLECOLE DI CAMPIONE Probabilmente nel passaggio delle molecole di campione alla fase gassosa, esse “si caricano”. PROBABILE MECCANISMO DI FORMAZIONE DEGLI IONI ESPT: Excited-state proton transfer M + hν – matrix-matrix reactions: M* + M (M - H)- + MH – matrix ion - neutral analyte reactions: M* + A M* (M - H)- + AH + + Proton transfer continued: – deprotonation: (M - H ) - + A M + (A - H)- • not predicted to occur due to low gas phase basicity of matrix anions compared to typical analytes • could occur by electron capture: A + e(A - H)- + H• ANALIZZATORE TOF (Time of Flight) Una volta prodotte, le molecole ionizzate vengono accelerate in un campo elettrico. L’energia cinetica che ogni ione acquisisce è funzione del rapporto massa/carica (m/z). Gli ioni accelerati entrano nel tubo di volo con differente velocità e raggiungono il rivelatore in tempi differenti, dando segnali distinti (le prime ad arrivare saranno le specie con il rapporto m/z più basso) . Durante “il volo” le molecole cariche di analita verranno anche separate da quelle di matrice. MODALITA’ DI ANALISI (MALDI) •Linear (positive/negative) -minor risoluzione di massa, ma maggiore sensibilità •Reflectron (positive/negative) -maggior risoluzione, minor sensibilità •Delayed Extraction -offre una migliore risoluzione, specialmente ai più alti pesi molecolari Continuous Extraction Delayed Extraction MALDI-TOF Sorgente Bersaglio Detector Reflectron Reflectron Detector lineare REFLECTRON: Serie di anelli con potenziale crescente agiscono da specchi elettrostatici Gli ioni con uguale massa (anche con leggera differenza di energia) vengono rallentati, riflessi e nuovamente accelerati dal reflectron. Spettrometri di massa TOF LINEAR REFLECTING Fattori che influenzano la qualità dell’analisi MALDI: * Grandezza dei cristalli * Energia del laser * Voltaggio del detector * Voltaggio di accelerazione * Tempo di estrazione * Numero di impulsi laser * Velocità di evaporazione * Concentrazione del campione * Rumore di fondo * Parametri di scansione SPETTROMETRIA DI MASSA MALDI Intervallo di massa: 1-400000 Da Limiti di analisi: 10-15 – 10-18 moles Accuratezza: 0.1 – 0.01% Sensibilità: 1 µL contenente 100 fmol – 10 pmol Consumo di campione: Meno di 1 pmol Esempi di spettro di massa MALDI: Spettro MALDI-TOF del peptide Angiotensina II Si evidenzia la “composizione isotopica” del peptide Spettro MALDI-TOF di un anticorpo monoclonale La ionizzazione MALDI può talvolta determinare la formazione di ioni multicarica 1 unita di m/z => segnali relativi ad una molecola recante una singola carica positiva [3 13C] ..06,.. [2 13C] ..05,.. [1 13C] ..04,.. [4 13C] (5802.64+1)/1 =5803.64 [solo 12C] (5803.64+1)/1 =5804.64 [1 13C] ∆ picco 12C - picco 13C = 1 => ione monocarico (1+) [5 13C] ..08,.. (5802.64+2)/2 =2902.32 [solo 12C] (5803.64+2)/2 =2902.82 [1 13C] ∆ picco 12C - picco 13C = 0.5 => ione bicarico (2+) [6 13C] ..09,.. [7 13C] ..10,.. [8 13C] ..11,.. Dalla differenza tra i picchi di massa realativi alla distribuzione isotopica di uno ione riesco a risalire allo stato di carica di quel determinato ione ..12,.. ..13,.. Insulina M•+ Dimero Trimero Insulina M•+2 Con la spettrometria MALDI, anche le forme multimeriche preesistenti in soluzione possono essere rivelate MALDI Vantaggi: • • • • • • • Analisi rapida e compatibile con la presenza di impurezze Possibilità di analisi di miscele complesse Accuratezza elevata sui bassi pesi molecolari Richiede piccole quantità di campione Ottiene buoni risultati con masse elevate Fornisce misure di massa assolute Può essere usato per analisi diretta di sequenza (PSD) Limiti: • • • • E’ richiesto un analizzatore di massa compatibile con tecniche di ionizzazione a impulso (TOF) Non compatibile con tecniche LC/MS La scelta della matrice dipende dalle caratteristiche del campione Gli ioni possono entrare in collisione “disperdendosi” SELDI-ToF-MS Surface-Enhanced Laser Desorption/Ionization-Time of Flight-Mass Spectrometry SELDI ProteinChip® è una tecnica di spettrometria di massa che permette la separazione cromatografica di una proteina sulla superficie di un chip. Miscele complesse (es. siero) vengono deposte direttamente sul chip in piccoli volumi e quindi sottoposte a specifici lavaggi in modo tale da allontanare le componenti non desiderate. Le più comuni fasi leganti sui chip per SELDI possono essere: • Scambio cationico • Scambio anionico • Affinità per metalli • Idrofobica • Fase inversa • Enzimi DNA/Proteine • Anticorpo/Antigene • Recettore/Ligando • ………. Proteomics Using Ciphergen’s SELDI Technology Surface Enhanced Laser Desorption Ionization ← Surface Chemistries Ogni chip lega gruppi specifici di proteine, in funzione della fase legante presente sul Protein chip ←Protein Chips Es: Il siero di animali di controllo o di animali trattati farmacologicamente viene deposto sui chip. Dopo opportuni lavaggi e trattamenti, ogni spot viene analizzato separatamente. Ogni spettro di massa prodotto rappresenterà le proteine che sono state legate sulla superficie del chip. PROCEDURA PER ANALISI SELDI Spettro di massa prima della purificazione su chip Spettro di massa dopo la purificazione su chip Esempi di applicazioni SELDI: • Fingerprinting/Biomarker discovery analisi di proteine provenienti da due diversi stati, es. campioni da tessuto patologico rispetto a quelli da tessuto normale • Tossicologia analisi di biomarkers di tossicità • Caratterizzazione di una Proteina (Compresa identificazione di nuovi ligandi e caratteristiche della proteina) • Sviluppo di saggi (semplificazione o sviluppo di metodologie esistenti) • On-chip peptide mapping mediante digestione con enzimi proteolitici (es. Tripsina)