l’esposizione ad agenti biologici dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. RISCHIO BIOLOGICO NEGLI ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DELLE CARNI dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. DEFINIZIONE DI AGENTE BIOLOGICO Si definisce agente biologico: - qualsiasi microrganismo (batteri, virus), anche se geneticamente modificati; - endo o ectoparassita. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI Gli agenti biologici possono essere ripartiti in 4 gruppi: • Gruppo 1: presentano poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; • Gruppo 2 : possono causare malattie nell’uomo e costituire un rischio per i lavoratori; poco probabile la propagazione nella comunità: Clostridi (Tetano), Leptospire, Streptococchi, Erisipelotrix (Erisipeloide). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI BIOLOGICI • Gruppo 3 : possono causare malattie gravi nell’uomo e possono propagarsi nella comunità (Tubercolosi, Antrace Febbre Q, Brucellosi ) ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche. • Gruppo 4 : causano malattie gravi in soggetti umani con elevato grado di propagazione nella collettività per i quali non sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche (Morbillivirus Equino). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. IL PERICOLO BIOLOGICO NEI LAVORATORI ADDETTI ALL’INDUSTRIA DELLE CARNI Sono interessati i lavoratori di : • macelli; • sezionamenti; • laboratori di trasformazione /lavorazione (salumifici, prosciuttifici) • aziende di preparazione carni (spiedini, arrotolati, ecc.); • macellerie. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. PERSONALE INTERESSATO NELLA ZONA VAL DI NIEVOLE Tipologia Attività N°Attività N°Addetti Macello 5 21 Sezionamento 12 92 Salumificio/prosciutti ficio 10 56 Preparazione 3 8 Totale 30 177 dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. PRINCIPALI ZOONOSI CHE INTERESSANO GLI ADDETTI ALLA MANIPOLAZIONE DELLE CARNI dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO E’ una malattia tipica del suino sostenuta da Erysiphelotrix rhusiopathiae. Si può presentare in due forme: •Acuta con febbre e comparsa, sulla cute, di tipiche lesioni di forma romboidale di colore rosso – violaceo; •Cronica con interessamento articolare e spesso endocarditi. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO Nell’uomo può causare il c.d. erisipeloide che si manifesta con comparsa di lesioni localizzate al punto di ingresso del microbo (generalmente mani) o anche con lesioni articolari o endocardiache. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO I Lavoratori interessati, (macellatori, sezionatori, addetti ai salumifici), possono infettarsi manipolando carni di suini affetti da mal rossino attraverso soluzioni di continuo della cute. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO Il rischio di infezione è maggiormente presente nelle fasi di macellazione (jugulazione, appendimento, eviscerazione e divisione in mezzene), salvo che la malattia venga diagnosticata in fase di visita ante-mortem (problematica in quanto le setole spesso coprono le lesioni) nel qual caso l’animale viene escluso dalla macellazione. In questa fase è necessaria l’adozione di D.P.I. da parte del personale addetto alle operazioni di macellazione; dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. MAL ROSSINO Meno importante è il rischio nelle fasi successive di lavorazione (sezionamento, trasformazione) in quanto la malattia viene diagnosticata con certezza alla visita post mortem e il suino affetto viene sequestrato e distrutto. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. ANTRACE E una malattia causata dal Bacillus Anhtracis, germe sporigeno le cui spore resistono per anni nell’ambiente esterno. Negli animali è conosciuta come Carbonchio ematico. Colpisce bovini, equini, e ovi – caprini che si infettano pascolando o alimentandosi con foraggi prodotti sui c.d. “campi maledetti” ricchi di spore. Nei ruminanti ha un andamento setticemico iperacuto/acuto. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. ANTRACE Storicamente la malattia nell’uomo è conosciuta come la “malattia dei conciatori”. L’uomo può infettarsi attraverso: il contatto con carni di animali ammalati tramite lesioni cutanee nel qual caso si può avere una infezione localizzata (pustola carbonchiosa) che può evolvere verso una forma setticemica, oppure tramite inalazione delle spore (Carbonchio polmonare). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. ANTRACE dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. ANTRACE La sua recente ricomparsa in alcuni allevamenti dell’Italia Meridionale ha messo l’accento su questa malattia molto più diffusa in passato ma che, grazie alla resistenza del suo agente eziologico, deve rendere gli operatori del settore molto attenti a prevenire eventuali infezioni nell’uomo. Si rende quindi necessaria l’adozione di idonee misure di protezione. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. TUBERCOLOSI Malattia infettiva contagiosa sostenuta prevalentemente da Micobacterium bovis ma anche da M. tubercolosis e M. Avium. La principale via di contagio per l’uomo è quella aerogena in caso di tubercolosi polmonare aperta dell’animale ma riguarda il personale a contatto con gli animali vivi (addetti alle stalle). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. TUBERCOLOSI Altra modalità di contagio è quella alimentare tramite il latte e derivati in caso di mastite tubercolare. La tubercolosi può , però, anche essere trasmessa per via cutanea attraverso il contatto con visceri infetti al macello. Si rende pertanto necessaria l’adozione di mezzi di protezione per il personale addetto alla macellazione. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. BRUCELLOSI L’agente eziologico è rappresentato dalla Brucella nelle sue diverse specie (Melitensis, Abortus, Suis) che possono infettare l’uomo. La brucella viene eliminata dall’animale ammalato attraverso le urine, il latte e soprattutto con i prodotti abortivi (feto, placenta ecc.) dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. BRUCELLOSI Il contagio nell’uomo si può realizzare attraverso: •contatto cutaneo attraverso lesioni della pelle con materiale infetto (urine, latte, prodotti abortivi); • via respiratoria (durante il parto di ovini infetti; •via alimentare (latte o formaggi). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. BRUCELLOSI Nell’uomo la malattia è conosciuta come febbre Maltese o febbre ondulante ed è caratterizzata dalla presenza di febbre che regredisce di notte per ripresentarsi il mattino. Alla febbre si accompagnano dolori muscolari, articolari, ossei ed interessamento della milza e del fegato. La malattia può durare diversi mesi. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. BRUCELLOSI I lavoratori interessati sono quelli addetti alla macellazione (specialmente quelli che eviscerano gli animali )che possono venire in contatto con organi infetti (utero, vescica, mammelle). Risulta necessaria l’adozione di dispositivi di protezione. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. FEBBRE Q E’ una zoonosi sostenuta da Coxiella burnetii e viene trasmessa dal bovino all’uomo. I bovini eliminano il germe durante il parto o l’aborto ma anche attraverso il latte, le feci e le urine. E’ possibile anche la trasmissione, al macello, per contatto con materiale infetto (utero, urine). dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. FEBBRE Q La malattia nell’uomo provoca febbre, cefalea, ed altri sintomi similinfluenzali. Può anche provocare una polmonite. Il rischio riguarda gli addetti alla macellazione dei bovini per i quali risulta necessario l’adozione di idonee misure di protezione. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. LEPTOSPIROSI La leptospirosi è una malattia infettiva sostenuta da varie specie di leptospire. Quella più importante per gli addetti alla lavorazione delle carni è la L. pomona. L’animale maggiormente responsabile per la sua trasmissione è il suino nel quale la malattia ha spesso decorso asintomatico con lesioni renali di nefrite interstiziale. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. LEPTOSPIROSI dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. LEPTOSPIROSI L’eliminazione delle leptospire avviene per via urinaria. Gli operatori più soggetti a questo pericolo sono i macellatori. L’infezione avviene per via cutanea tramite ferite della pelle, per via congiuntivale (schizzi di urina che possono verificarsi in caso di rottura della vescica durante l’eviscerazione ) e per via respiratoria. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. LEPTOSPIROSI I sintomi nell’uomo includono febbre molto alta, mal di testa, dolori muscolari, vomito, dolori addominali, diarrea, esantema. Nei casi più gravi si possono sviluppare danni renali, epatici e casi di polmonite e meningite. Poiché la malattia è molto presente negli allevamenti suini e solo la visita post-mortem può mettere in evidenza il problema, risulta necessaria la protezione delle mani, degli occhi , della bocca e del naso degli addetti alla eviscerazione. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. STREPTOCOCCOSI Malattia causata da Streptococcus suis, è una zoonosi emergente per la gravità delle conseguenze che può comportare nell’uomo (da semplici quadri di faringite a gravi forme di sordità e meninigite). L’uomo si può contagiare attraverso tagli e abrasioni della pelle. Nel suino ha spesso decorso asintomatico per cui gli animali infetti non mostrano alcun sintomo di malattia e/o lesioni anatomo/patologiche. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. STREPTOCOCCOSI I dati epidemiologici mostrano che la malattia nell’uomo è molto diffusa in aree del Sud-Est Asiatico mentre in Europa ha un andamento sporadico. In tutte le fasi della lavorazione delle carni suine è necessaria la protezione degli addetti attraverso la adozione di idonei D.P.I. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. TETANO Il tetano è una grave malattia causata da una potente tossina che agisce sul sistema nervoso centrale e provoca spasmi della muscolatura striata. Questa tossina è prodotta dal Clostridium Tetani, germe sporigeno molto diffuso in natura che si può rinvenire spesso nell’intestino degli animali. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. TETANO L’infezione avviene per l’ingresso, tramite ferite della cute ,delle spore del Clostridium. I Lavoratori interessati sono quelli addetti alla eviscerazione degli animali che possono venire a contatto, per rotture dell’intestino, con le spore del C.Tetani. Il rischio si controlla agevolmente mediante la vaccinazione antitetanica avendo cura di rispettare i previsti richiami. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. CONCLUSIONI La normativa attuale della sicurezza sul Lavoro prevede l’obbligo della prevenzione del rischio biologico sui luoghi di lavoro e individua, tra le attività che possono comportare la presenza di agenti biologici, quelle che prevedono il contatto con animali e/o con prodotti di origine animale. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. CONCLUSIONI Le attività oggetto dell’indagine sono pertanto interessate ad effettuare la valutazione del rischio biologico. Dalla breve disamina sulle principali zoonosi trattate si evince che si tratta di patologie che possono avere ripercussioni anche gravi sulla salute degli operatori. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. CONCLUSIONI Nonostante dall’indagine condotta non sono emersi dati di patologie nei lavoratori causate dagli agenti biologici che abbiamo trattato, il rischio di una loro insorgenza è sempre attuale per cui la valutazione del pericolo biologico, oltre a essere un dovere “legale” dovrebbe essere visto dalle aziende come un dovere “morale” nel quadro più generale della salvaguardia della salute dei lavoratori. dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V. Grazie per l’attenzione dott. Paolo Viola - Medico Veterinario U.F.C. S.P.V.