Roma, 3 giugno 2014 COMUNICATO STAMPA Elettroni e protoni danzano in coppia al ritmo della fotosintesi clorofilliana Una ricerca coordinata dalla Sapienza ha descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per immagazzinare l’energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno (o meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una “corrente” di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come l’ATP. Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati rivelati, lʹesatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla comprensione di questo intricato congegno è arrivato da un team di ricercatori italiani, il cui studio è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista statunitense PNAS. Il gruppo, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (ERC) MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia. Sapienza Università di Roma
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Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica, chimica, e biologia, è stato condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori europei. “La scoperta – afferma Leonardo Guidoni‐ aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi naturale è anche di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. In particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta verso l’economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio.” I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Leonardo Guidoni nel congresso sul “Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi enzimatica per la produzione di energia”, che si terrà all’University College di Londra dal 4 al 6 giugno. Focus Progetto Europeo MultiscaleChemBio Nellʹambito del programma ʺIDEASʺ del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC) il progetto quinquennale MultiscaleChemBio è stato finanziato per il quinquennio 2009‐2015. Il progetto del quale è responsabile Leonardo Guidoni, riguarda lo sviluppo di metodi multiscala per la chimica computazionale e la loro applicazione allo studio di sistemi di interesse biofisico, chimico e biochimico. Utilizzando metodi di Meccanica Quantistica e l’utilizzo di supercalcolatori, sono studiate le complesse proteine che sono coinvolte nella fotosintesi delle piante. Le stesse tecniche computazionali sono anche applicate per studiare il funzionamento di materiali inorganici per la fotosintesi artificiale: le cosiddette “foglie artificiali”. Il progetto ha come istituzione ospitante la Sapienza Università di Roma e come istituzione partner L’Università degli Studi de L’Aquila. Info Leonardo Guidoni Responsabile scientifico del progetto ERC [email protected] foglia artificiale
Simulato al computer 'comportamento' di una foglia
Risultato apre via a future energie rinnovabili
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Il 'comportamento' di una foglia è
stato simulato al computer, ricostruendo per la prima volta il
modo in cui elettroni e protoni si muovono in coppia nella
fotosintesi clorofilliana. Il risultato, ottenuto
nell'università Sapienza di Roma, apre la strada allo sviluppo
di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. E'
stato pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze
degli Stati Uniti (Pnas) e viene presentato in questi giorni a
Londra, in un convegno all'University College, dal coordinatore
della ricerca, Leonardo Guidoni.
"La scoperta aggiunge un prezioso tassello nella comprensione
dei meccanismi con cui la natura si è evoluta per catturare ed
accumulare l'energia del sole'', osserva il coordinatore della
ricerca, Leonardo Guidoni. ''Capire come funziona la fotosintesi
naturale - spiega - è anche di fondamentale importanza per
cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie
in grado di produrre energie rinnovabili''. Le simulazioni al
calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di
carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei
protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi
istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera
coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia.
Finora molti laboratori americani ed europei hanno cercare di
riprodurre la fotosintesi, realizzando prototipi della
cosiddetta foglia artificiale, ossia dispositivi composti di
materiali in grado di produrre idrogeno dall'acqua utilizzando
la luce solare. Secondo Guidoni ''nei prossimi venti anni il
successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l'economia a idrogeno''. In questo caso, prosegue,
''il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come
oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera
sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio''.
(ANSA).
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Il segreto per produrre energia
pulita in una foglia
Articolo pubblicato il: 04/06/2014
Una scoperta che “aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la natura si è
evoluta per catturare e accumulare l’energia del sole” perché “capire come funziona la fotosintesi naturale è
di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di
produrre energie rinnovabili”. Così Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto
europeo MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, a cui si deve un’importante scoperta che potrebbe
aprire nuovi scenari nella produzione di energia pulita. La ricerca coordinata dalla Sapienza ha infatti
descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni si
muovano in maniera sequenziale e coordinata. Uno studio che permetterà di sviluppare nuove
tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il
processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per immagazzinare l’energia necessaria per
svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue
componenti: ossigeno da una parte e idrogeno (o meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo
di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille e altre
molecole presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una
‘’corrente’’ di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come
l’Atp.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati
rivelati, l’esatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla
comprensione di questo intricato congegno è arrivato dal team di ricercatori italiani guidato da Leonardo
Guidoni, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista statunitense “Pnas”. Il gruppo ha rivelato come gli
elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in
maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il movimento degli
elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, più pesanti e di carica
positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata, come se
eseguissero un ballo di coppia. Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica,
chimica, e biologia, è stato condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su
supercalcolatori europei.
’’Ricalcando il processo fotosintetico presente in natura - spiega Guidoni - sono stati sviluppati, in numerosi
laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un
dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la
luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l’economia a idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi,
verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio’’.
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Leonardo
Guidoni nel congresso sul ‘’Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi enzimatica per la
produzione di energia’’, all’University College di Londra da oggi al 6 giugno. Nell’ambito del programma
“Ideas” del Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc) il progetto quinquennale MultiscaleChemBio è stato
finanziato per il quinquennio 2009-2015. Il progetto del quale è responsabile Leonardo Guidoni, riguarda lo
sviluppo di metodi multiscala per la chimica computazionale e la loro applicazione allo studio di sistemi di
interesse biofisico, chimico e biochimico. Utilizzando metodi di Meccanica Quantistica e l’utilizzo di
supercalcolatori, sono studiate le complesse proteine che sono coinvolte nella fotosintesi delle piante. Le
stesse tecniche computazionali sono anche applicate per studiare il funzionamento di materiali inorganici per
la fotosintesi artificiale: le cosiddette ‘’foglie artificiali’’. Il progetto ha come istituzione ospitante la Sapienza
Università di Roma e come istituzione partner L’Università degli Studi de L’Aquila.
Ricerca: Sapienza, in fotosintesi clorofilla danza elettroni e
protoni
04 Giugno 2014 - 16:31
(ASCA) - Roma, 4 giu 2014 - Elettroni e protoni che danzano in coppia al ritmo della fotosintesi
clorofilliana. Una ricerca coordinata dall'universita' La Sapienza ha descritto alcuni dei passi
fondamentali della fotosintesi clorofilliana, evidenziando proprio come elettroni e protoni si muovano in
maniera sequenziale e coordinata. Lo studio che permettera' di sviluppare nuove tecnologie in grado di
produrre energie rinnovabili, e' pubblicato sulla prestigiosa rivista PNAS. Da milioni di anni piante e
batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per immagazzinare
l'energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di
questo complesso processo biologico siano ormai stati rivelati, l'esatto meccanismo del processo e'
tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla comprensione di questo intricato congegno e' arrivato
dal team di ricercatori italiani, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto
europeo (ERC) MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni,
prodotti dalla reazione di elettrolisi dell'acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera
sequenziale e coordinata. ''La scoperta - afferma Leonardo Guidoni - aggiunge un prezioso tassello
nella comprensione dei meccanismi con cui la Natura si e' evoluta per catturare ed accumulare
l'energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi naturale e' anche di fondamentale importanza per
cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. In
particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi
laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un
dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall'acqua utilizzando la luce
solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l'economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziche' essere ricavato da fonti fossili come
oggi, verra' prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il
territorio''. red-gbt
4/6/2014 Posta InfoSapienza SAPIENZA Università di Roma - Re: Energia pulita dalla foglia artificiale: uno studio italiano rivela come riprodurre in laboratorio l…
Ufficio Stampa <[email protected]>
Re: Energia pulita dalla foglia artificiale: uno studio italiano rivela come
riprodurre in laboratorio la fotosintesi naturale - FOTO E VIDEO ALLEGATI
1 messaggio
[email protected] <[email protected]>
A: Ufficio stampa e comunicazione <[email protected]>
04 giugno 2014 13:43
ENERGIA. RICERCA SAPIENZA SVELA MECCANISMI FOTOSINTESI CLOROFILLA
ELETTRONI E PROTONI SI MUOVONO MANIERA SEQUENZIALE E COORDINATA
(DIRE) Roma, 4 giu. - Una ricerca coordinata dall'Universita' La
Sapienza di Roma ha descritto alcuni dei passi fondamentali della
fotosintesi clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni
si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Lo studio che
permettera' di sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre
energie rinnovabili, e' pubblicato su Pnas (Proceedings of the
national academy of sciences).
Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di
fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per
immagazzinare l'energia necessaria per svolgere le loro funzioni
vitali. Il primo passo di tale processo consiste nella scissione
dell'acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno
(o meglio protoni ed elettroni) dall'altra. Questo meccanismo di
elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato
aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole presente
nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente
generando ossigeno ed una "corrente" di protoni ed elettroni in
seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente
energetiche come l'Atp.
"Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo
complesso processo biologico siano ormai stati rivelati, l'esatto
meccanismo di tale processo e' tuttora avvolto nel misterospiega una nota della Sapienza- un grosso aiuto alla comprensione
di questo intricato congegno e' arrivato da un team di
ricercatori italiani, il cui studio e' stato pubblicato di
recente sulla prestigiosa rivista statunitense Pnas". (SEGUE)
(Com/Ran/Dire)
13:25 04-06-14
NNNN
ENERGIA. RICERCA SAPIENZA SVELA MECCANISMI FOTOSINTESI CLOROFILLA -2-
(DIRE) Roma, 4 giu. - Il gruppo, guidato da Leonardo Guidoni,
responsabile scientifico del progetto europeo (Erc)
MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, "ha rivelato come
gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi
dell'acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera
sequenziale e coordinata".
Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come "il
movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente
correlato a quello dei protoni, piu' pesanti e di carica
positiva" e "in alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si
muovono in maniera coordinata, come se eseguissero un ballo di
https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=3b208ef38a&view=pt&search=inbox&th=14666b129ae086d4&siml=14666b129ae086d4
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4/6/2014 Posta InfoSapienza SAPIENZA Università di Roma - Re: Energia pulita dalla foglia artificiale: uno studio italiano rivela come riprodurre in laboratorio l…
coppia".
Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari
tra fisica, chimica, e biologia, e' stato condotto attraverso
simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori
europei.
"La scoperta- afferma Guidoni- aggiunge un prezioso tassello
nella comprensione dei meccanismi con cui la Natura si e' evoluta
per catturare ed accumulare l'energia del sole. Capire come
funziona la fotosintesi naturale e' anche di fondamentale
importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di
nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. In
particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in
natura sono stati sviluppati, in numerosi laboratori sperimentali
americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia
artificiale, ossia un dispositivo composto di materiali
sostenibili in grado di produrre idrogeno dall'acqua utilizzando
la luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle
ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta verso
l'economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziche' essere
ricavato da fonti fossili come oggi, verra' prodotto direttamente
dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto
il territorio."
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele
Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Guidoni nel congresso
sul 'Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi
enzimatica per la produzione di energia', che si terra'
all'University College di Londra dal 4 al 6 giugno.
(Com/Ran/Dire)
13:25 04-06-14
NNNN
https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=3b208ef38a&view=pt&search=inbox&th=14666b129ae086d4&siml=14666b129ae086d4
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Foglie artificiali: scoperta la danza di protoni ed
elettroni
La realizzazione della foglia artificiale sempre più vicina grazie alla scoperta di
scienziati italiani
Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.06.2014
Uno studio di ricercatori italiani pubblicato sulla rivista PNAS ha scoperto come si muovono
elettroni e protoni durante la fotosintesi clorofilliana. La scoperta sarà utile per la realizzazione
della cosiddetta foglia elettronica.
Il sogno della foglia artificiale, un dispositivo in grado di produrre energia su modello delle foglie
naturali, è stato definito il “Sacro Graal” dagli scienziati. Riuscire a riprodurre il meccanismo
misterioso che consente alla piante di produrre energia significherebbe poter avere energia
sostenibile ed economica anche nei paesi in via di sviluppo.
La ricerca, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (ERC)
MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, e condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, ha
scoperto che elettroni e protoni danzano in coppia al ritmo della fotosintesi clorofilliana.
Il contesto della scoperta è il meccanismo, ancora misterioso, della fotosintesi colorifilliana, più
precisamente del “Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole
presente nelle foglie”, si spiega in un comunicato.
In questo processo necessario all’elettrolisi, cioè la scissione dell’acqua in ossigeno e idrogeno.
“La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una “corrente” di protoni ed
elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come l’ATP”,si legge
ancora nel comunicato che continua spiegando come la ricerca “ha rivelato come gli elettroni e i
protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in
maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il
movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, più
pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera
coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia”.
“La scoperta – afferma Leonardo Guidoni- aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei
meccanismi con cui la Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire
come funziona la fotosintesi naturale è anche di fondamentale importanza per cercare di imitarla,
attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili”.
Gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology l’anno scorso avevano dato notizia di aver
prodotto la prima foglia artificiale sostenibile, ma da questo annuncio a produrre un prototipo
commerciabile potrebbe passara ancora qualche decennio. Spiega infatti Guidoni che “In
particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi
laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un
dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la
luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una
forte spinta verso l’economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti
fossili come oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e
distribuita su tutto il territorio.”
La ricerca è stata condotta utilizzando metodi di meccanica quantistica e supercalcolatori europei.
Partner della ricerca è anche l’Università degli Studi de L’Aquila.
Energia pulita dalla foglia artificiale
Una ricerca coordinata dalla Sapienza ha descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi clorofilliana. Lo
studio permetterà di sviluppare nuove tecnologie nel settore delle rinnovabili
Complesso proteico del Fotosistema 2 Fonte immagine: © Leonardo Guidoni
4 GIU 2014 13:10
Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per
immagazzinare l’energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale processo consiste
nella scissione dell’acqua nelle sue componenti:ossigeno da una parte e idrogeno (o meglio protoni ed elettroni)
dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di
proteine, clorofille ed altre molecole presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando
ossigeno ed una “corrente” di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente
energetiche come l’Atp.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati rivelati,
l'esatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero.
Un grosso aiuto alla comprensione di questo intricato congegno è arrivato da un team di ricercatori italiani, il cui
studio è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista statunitense Pnas. Il gruppo, guidato da Leonardo
Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (Erc)MultiscaleChemBio, coordinato dall'Università La
Sapienza di Roma, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua
innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore
hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei
protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera
coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia.
Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica, chimica e biologia, è stato condotto
attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori europei.
“La scoperta – afferma Leonardo Guidoni – aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi
con cui la Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi
naturale è anche di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie
in grado di produrre energie rinnovabili".
"In particolare - spiega Guidoni - ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in
numerosi laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un
dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la luce solare".
"Nel prossimo ventennio - conclude Guidoni - il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l’economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi,
verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio".
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Leonardo
Guidoni nel congresso sul “Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi enzimatica per la produzione
di energia”, che si terrà all’University College di Londra dal 4 al 6 giugno.
Dalle piante la salvezza dell’umanità. Dalla fotosintesi il
segreto per l'energia green
Una ricerca coordinata da La Sapienza è riuscita per la prima volta a descrivere una sorta di
"danza di coppia compiuta da elettroni e protoni". Simulazioni di meccanica quantistica apriranno
la strada ad una rivoluzione quanto mai verde
Mercoledì, 4 giugno 2014 - 15:35:00
Il segreto per l'energia del futuro potrebbe essere sotto i nostri occhi, da sempre. E' nel processo della
fotosintesi clorofiliana utilizzato da milioni di anni da piante e batteri per immagazzinare l'energia della luce
solare. Una ricerca coordinata dall'Università capitolina La Sapienza ha descritto alcuni dei passi
fondamentali di questo processo basilare per la vita, evidenziando come elettroni e protoni si muovano in
maniera sequenziale e coordinata. "Una danza di coppia al ritmo della fotosintesi clorofilliana".
Poprio partendo da questa caratteristica, lo studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista statunitense
PNAS, permetterà di sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. Il primo passo di
tale processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno (o
meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2,
un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole presente nelle foglie. La luce solare viene
assorbita direttamente generando ossigeno ed una “corrente” di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per
la sintesi di molecole altamente energetiche.
Il gruppo di studiosi, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo
MultiscaleChemBio, e coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla
reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e
coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica
negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi
istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia.
Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica, chimica, e biologia, è stato condotto
attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori europei. “La scoperta – afferma
Leonardo Guidoni- aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la Natura si è
evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi naturale è anche
di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di
produrre energie rinnovabili. In particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati
sviluppati, in numerosi laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale,
ossia un dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la
luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l’economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi,
verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio.”
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Leonardo
Guidoni nel congresso sul “Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi enzimatica per la
produzione di energia”, che si terrà all’University College di Londra dal 4 al 6 giugno.
mercoledì 4 giugno 2014, 13:37 di F.F.
Una ricerca coordinata dall’Universita’ Sapienza di Roma ha
descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi clorofilliana, evidenziando come elettroni e
protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Lo studio che permettera’ di sviluppare
nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili, e’ stato pubblicato sulla rivista Pnas. Da
milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce
solare per immagazzinare l’energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di
tale processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e
idrogeno (o meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel
cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole presente
nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una “corrente” di
protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come
l’ATP. Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano
ormai stati rivelati, l’esatto meccanismo di tale processo e’ tuttora avvolto nel mistero. Un grosso
aiuto alla comprensione di questo intricato congegno e’ arrivato da un team di ricercatori italiani. Il
gruppo, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (ERC)
MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti
dalla reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera
sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il movimento degli
elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, piu’ pesanti e di carica
positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata, come se
eseguissero un ballo di coppia. Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra
fisica, chimica, e biologia, e’ stato condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica
eseguite su supercalcolatori europei. “La scoperta a ha affermato Guidoni- aggiunge un prezioso
tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la Natura si e’ evoluta per catturare ed
accumulare l’energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi naturale e’ anche di
fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in
grado di produrre energie rinnovabili. In particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente
in natura sono stati sviluppati, in numerosi laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi
della cosiddetta foglia artificiale, ossia un dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di
produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle
ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta verso l’economia ad idrogeno, dove il
combustibile, anziche’ essere ricavato da fonti fossili come oggi, verra’ prodotto direttamente dal
sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio”.
Il segreto per produrre
energia pulita in una foglia
04 giugno 2014
Uno studio italiano rivela come riprodurre in laboratorio la fotosintesi naturale
Roma Una scoperta che “aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la
natura si è evoluta per catturare e accumulare l’energia del sole” perché “capire come funziona la
fotosintesi naturale è di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove
tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili”. Così Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del
progetto europeo MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, a cui si deve un’importante scoperta
che potrebbe aprire nuovi scenari nella produzione di energia pulita. La ricerca coordinata dalla
Sapienza ha infatti descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi clorofilliana, evidenziando
come elettroni e protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Uno studio che permetterà di
sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. Da milioni di anni piante e batteri,
attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per immagazzinare l’energia
necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale processo consiste nella scissione
dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno (o meglio protoni ed elettroni)
dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato
aggregato di proteine, clorofille e altre molecole presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita
direttamente generando ossigeno ed una ‘’corrente’’ di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la
sintesi di molecole altamente energetiche come l’Atp.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati
rivelati, l’esatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla
comprensione di questo intricato congegno è arrivato dal team di ricercatori italiani guidato da
Leonardo Guidoni, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista statunitense “Pnas”. Il gruppo ha rivelato
come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare,
si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il
movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei protoni, più pesanti
e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata,
come se eseguissero un ballo di coppia. Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra
fisica, chimica, e biologia, è stato condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su
supercalcolatori europei.
’’Ricalcando il processo fotosintetico presente in natura - spiega Guidoni - sono stati sviluppati, in
numerosi laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia
un dispositivo composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la
luce solare. Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte
spinta verso l’economia a idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come
oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il
territorio’’.
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da
Leonardo Guidoni nel congresso sul ‘’Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi
enzimatica per la produzione di energia’’, all’University College di Londra da oggi al 6 giugno.
Nell’ambito del programma “Ideas” del Consiglio Europeo delle Ricerche (Erc) il progetto quinquennale
MultiscaleChemBio è stato finanziato per il quinquennio 2009-2015. Il progetto del quale è responsabile
Leonardo Guidoni, riguarda lo sviluppo di metodi multiscala per la chimica computazionale e la loro
applicazione allo studio di sistemi di interesse biofisico, chimico e biochimico. Utilizzando metodi di
Meccanica Quantistica e l’utilizzo di supercalcolatori, sono studiate le complesse proteine che sono
coinvolte nella fotosintesi delle piante. Le stesse tecniche computazionali sono anche applicate per
studiare il funzionamento di materiali inorganici per la fotosintesi artificiale: le cosiddette ‘’foglie
artificiali’’. Il progetto ha come istituzione ospitante la Sapienza Università di Roma e come istituzione
partner L’Università degli Studi de L’Aquila.
ELETTRONI E PROTONI DANZANO IN COPPIA AL
RITMO DELLA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA
Comunicato stampa - editor: M.C.G.
Una ricerca coordinata dalla Sapienza ha descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi
clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Lo
studio che permetterà di sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili, è
pubblicato su PNAS
Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce
solare per immagazzinare l’energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di
tale processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e
idrogeno (o meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel
cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole
presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una
“corrente” di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente
energetiche come l’ATP.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai
stati rivelati, l’esatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto
alla comprensione di questo intricato congegno è arrivato da un team di ricercatori italiani, il cui
studio è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista statunitense PNAS. Il gruppo, guidato
da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (ERC) MultiscaleChemBio,
coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di
elettrolisi dell’acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e coordinata.
Le simulazioni al calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica negativa,
sia strettamente correlato a quello dei protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi
istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata, come se eseguissero un ballo di
coppia.
Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica, chimica, e biologia, è stato
condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori europei.
“La scoperta – afferma Leonardo Guidoni- aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei
meccanismi con cui la Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire
come funziona la fotosintesi naturale è anche di fondamentale importanza per cercare di imitarla,
attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. In particolare,
ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi laboratori
sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un dispositivo
composto di materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la luce solare.
Nel prossimo ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta
verso l’economia ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come
oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il
territorio.”
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da
Leonardo Guidoni nel congresso sul “Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi
enzimatica per la produzione di energia”, che si terrà all’University College di Londra dal 4 al 6
giugno.
Focus
Progetto Europeo MultiscaleChemBio
Nell’ambito del programma "IDEAS" del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC) il progetto
quinquennale MultiscaleChemBio è stato finanziato per il quinquennio 2009-2015.
Il progetto del quale è responsabile Leonardo Guidoni, riguarda lo sviluppo di metodi multiscala per
la chimica computazionale e la loro applicazione allo studio di sistemi di interesse biofisico,
chimico e biochimico. Utilizzando metodi di Meccanica Quantistica e l’utilizzo di supercalcolatori,
sono studiate le complesse proteine che sono coinvolte nella fotosintesi delle piante. Le stesse
tecniche computazionali sono anche applicate per studiare il funzionamento di materiali inorganici
per la fotosintesi artificiale: le cosiddette “foglie artificiali”. Il progetto ha come istituzione ospitante
la Sapienza Università di Roma e come istituzione partner L’Università degli Studi de L’Aquila.
Una ricerca italiana
Elettroni, protoni e la fotosintesi clorofilliana
Una ricerca coordinata dalla Sapienza ha descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi
clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata.
Lo studio che permetterà di sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili, è
pubblicato su «PNAS»
Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce solare per
immagazzinare l'energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale processo consiste nella
scissione dell'acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno (o meglio protoni ed elettroni) dall'altra.
Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed
altre molecole presente nelle foglie. La luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una «corrente»
di protoni ed elettroni in seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come l'Atp.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati rivelati, l'esatto
meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla comprensione di questo intricato
congegno è arrivato da un team di ricercatori italiani, il cui studio è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista
statunitense «PNAS». Il gruppo, guidato da Leonardo Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (Erc)
MultiscaleChemBio, coordinato dalla Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di
elettrolisi dell'acqua innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al
calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente correlato a quello dei
protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le particelle si muovono in maniera coordinata,
come se eseguissero un ballo di coppia.
Lo studio, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica, chimica e biologia, è stato condotto attraverso
simulazioni di meccanica quantistica eseguite su supercalcolatori europei.
«La scoperta – afferma Leonardo Guidoni - aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei meccanismi con cui la
Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l'energia del sole. Capire come funziona la fotosintesi naturale è anche
di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre
energie rinnovabili. In particolare, ricalcando il processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi
laboratori sperimentali americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un dispositivo composto di
materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall'acqua utilizzando la luce solare. Nel prossimo ventennio, il
successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta verso l'economia ad idrogeno, dove il
combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi, verrà prodotto direttamente dal sole in maniera
sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio».
I risultati della ricerca scientifica, condotta con Daniele Narzi e Daniele Bovi, saranno presentati da Leonardo Guidoni nel
congresso sul «Confronto tra approcci teorici e sperimentali alla catalisi enzimatica per la produzione di energia», che si
terrà all'University College di Londra dal 4 al 6 giugno.
(Fonte Università La Sapienza
Fotosintesi clorofilliana nella ricerca Università
La Sapienza
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Elettroni e Protoni danzano in coppia al ritmo della
fotosintesi clorofilliana
Una ricerca coordinata dalla Sapienza ha descritto alcuni dei passi fondamentali della fotosintesi
clorofilliana, evidenziando come elettroni e protoni si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Lo
studio che permetterà di sviluppare nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili, è
pubblicato su PNAS
La ricerca Università La Sapienza: fotosintesi clorofilliana
Da milioni di anni piante e batteri, attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano la luce
solare per immagazzinare l’energia necessaria per svolgere le loro funzioni vitali. Il primo passo di tale
processo consiste nella scissione dell’acqua nelle sue componenti: ossigeno da una parte e idrogeno
(o meglio protoni ed elettroni) dall’altra. Questo meccanismo di elettrolisi avviene nel cosiddetto
Fotosistema 2, un complicato aggregato di proteine, clorofille ed altre molecole presente nelle foglie. La
luce solare viene assorbita direttamente generando ossigeno ed una “corrente” di protoni ed elettroni in
seguito utilizzata per la sintesi di molecole altamente energetiche come l’ATP.
Nonostante alcuni dettagli del funzionamento di questo complesso processo biologico siano ormai stati
rivelati, l’esatto meccanismo di tale processo è tuttora avvolto nel mistero. Un grosso aiuto alla
comprensione di questo intricato congegno è arrivato da un team di ricercatori italiani, il cui studio è
stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista statunitense PNAS. Il gruppo, guidato da Leonardo
Guidoni, responsabile scientifico del progetto europeo (ERC) MultiscaleChemBio, coordinato dalla
Sapienza, ha rivelato come gli elettroni e i protoni, prodotti dalla reazione di elettrolisi dell’acqua
innescata dalla luce solare, si muovano in maniera sequenziale e coordinata. Le simulazioni al
calcolatore hanno mostrato come il movimento degli elettroni, di carica negativa, sia strettamente
correlato a quello dei protoni, più pesanti e di carica positiva. In alcuni precisi istanti, entrambe le
particelle si muovono in maniera coordinata, come se eseguissero un ballo di coppia.
Lo studio sulla fotosintesi clorofilliana, che ha connotazioni prettamente multidisciplinari tra fisica,
chimica, e biologia, è stato condotto attraverso simulazioni di meccanica quantistica eseguite su
supercalcolatori europei.
“La scoperta – afferma Leonardo Guidoni – aggiunge un prezioso tassello nella comprensione dei
meccanismi con cui la Natura si è evoluta per catturare ed accumulare l’energia del sole. Capire come
funziona la fotosintesi naturale è anche di fondamentale importanza per cercare di imitarla, attraverso
lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di produrre energie rinnovabili. In particolare, ricalcando il
processo fotosintetico presente in natura sono stati sviluppati, in numerosi laboratori sperimentali
americani ed europei, prototipi della cosiddetta foglia artificiale, ossia un dispositivo composto di
materiali sostenibili in grado di produrre idrogeno dall’acqua utilizzando la luce solare. Nel prossimo
ventennio, il successo delle ricerche in questo campo potrebbe dare una forte spinta verso l’economia
ad idrogeno, dove il combustibile, anziché essere ricavato da fonti fossili come oggi, verrà prodotto
direttamente dal sole in maniera sostenibile, economica e distribuita su tutto il territorio.”
I risultati della ricerca scientifica sulla fotosintesi clorofilliana, condotta con Daniele Narzi e Daniele
Bovi, saranno presentati da Leonardo Guidoni nel congresso sul “Confronto tra approcci teorici e
sperimentali alla catalisi enzimatica per la produzione di energia”, che si terrà all’University College di
Londra dal 4 al 6 giugno.