www.fisiokinesiterapia.biz Animal virus classification: DNA Viruses Family Pox Herpes Adeno Papova Genome <---------------------------------------dsDNA--------------------------------------> Capsid symmetry Complex Envelope <-----------------Yes------------------> e.g. Vaccinia virus Parvo Hepadna ssDNA Partial dsDNA <---------------------------------------------Icosahedral--------------------------------------------------> Herpes simplex virus 2 <-----------------------------No------------------------------> Human adenovirus Papilloma AdenoAssociated Yes Hepatitis B Famiglia Parvoviridae 2 sottofamiglie: Densovirinae: virus di insetti Parvovirinae: virus di animali a sangue caldo 3 generi Parvovirus Eritrovirus Dependovirus Sono specie-specifici • Virus icosaedrici, senza pericapside, piccoli (O 18-26 nm). • Molto stabili (resistono a pH, solventi, temp. fino a 50°C) • Genoma a ssDNA (1-2 x103Kd) • Replicano nel nucleo (intermedio a dsDNA). • Possiedono 3 proteine principali: – VP1, VP2 e NSP (alcuni anche VP3) Parvovirus umani Parvovirus: RA-1 (Associato all’ artrite reumatoide) Eritrovirus: B19 (Eritema infettivo, varie forme di anemie) Dependovirus: AAV 1-5 (Nessuna associazione patologica) Parvovirus B19 1. Classificazione 2. Caratteristiche molecolari: struttura del capside e del genoma 3. Interazione virus-cellula 4. Epidemiologia: prevalenza e trasmissione dell’infezione 5. Patogenesi 6. Risposta Immunitaria 7. Manifestazioni cliniche 8. Diagnosi 9. Terapia Classificazione •Parvoviridae Famiglia Sottofamiglia • Densovirinae • Parvovirinae • Genere • • • • • Parvovirus Parvovirus autonomi Erythrovirus B19 Dependovirus AAV 1-6 Parvovirus B19: caratteristiche molecolari Genoma: DNA monocatenario, lineare, 5.6 kb Capside: icosaedrico, 25 nm 95% VP2 (58 kDa) 5% VP1 (83 kDa) Struttura del genoma IR ITR ITR NS VP1 VP2 1 1000 2000 3000 4000 ITR: sequenze terminali ripetute invertite, 383 nt IR: sequenza interna unica codificante, 4830 nt NS: proteina non strutturale, 77 kDa VP1: proteina capsidica, 83 kDa VP2: proteina capsidica, 58 kDa 5000 Interazione virus-cellula • ATTACCO DEL VIRUS ALLA CELLULA Il recettore cellulare è il GLOBOSIDE (antigene eritrocitario di gruppo P). Il globoside è presente nella membrana plasmatica di: • precursori eritroidi midollari • endotelio • cellule trofoblasiche placentari • megacarioblasti, megacariociti Interazione virus-cellula • INTERNALIZZAZIONE E TRASLOCAZIONE NEL NUCLEO • REPLICAZIONE E TRASCRIZIONE DEL DNA VIRALE: La replicazione di parvovirus B19 è condizionata da: • Sensibilità, presenza dello specifico recettore cellulare • Permissività, presenza di fattori intracellulari correlati alla fase S INFEZIONE RESTRITTIVA La replicazione di parvovirus B19 ha effetto citotossico: •legata alla produzione di proteina NS •legata all’accumulo di virioni intracellulari Replicazione B19 Epidemiologia: prevalenza e trasmissione • infezione molto diffusa • a 15 anni di età il 50% degli individui possiede IgG anti-B19 Il virus può essere trasmesso: • per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie l’andamento stagionale è prevalentemente primaverile, con picchi epidemici ogni 4-6 anni • per via ematica: tramite sangue ed emoderivati • per via transplacentare Patogenesi • la trasmissione dell’infezione avviene per via aerea: • un primo sito di replicazione è a livello delle mucose nasali e orali • segue una viremia primaria di bassa intensità • il virus va a localizzarsi nel midollo osseo: • si ha intensa replicazione nei precursori eritroidi • segue una viremia secondaria (1012 particelle virali/ml) • alla viremia secondaria segue la localizzazione negli organi bersaglio (tutte le cellule con recettore e permissive alla replicazione virale) • la trasmissione transplacentare porta all’infezione di organi bersaglio fetali Schema patogenetico dell’infezione da B19 Manifestazioni cliniche • Eritema infettivo o quinta malattia • Artropatie e artralgie • Crisi aplastiche transitorie in anemie emolitiche • Anemie croniche in infezioni persistenti • Idrope fetale Eritema infettivo o quinta malattia • Manifestazione tipica dell’età pediatrica caratterizzata da esantema simil-rubeolico dovuto al danneggiamento endoteliale mediato dagli immunocomplessi Eruzione maculo-papulare con aspetto reticolato Eruzione a “guance schiaffeggiate” Manifestazioni artritiche accompagnate da artralgie • rare in età pediatrica (10%) • frequenti in età adulta (35% degli uomini e fino all’85% delle donne) • articolazioni colpite: piccole articolazioni delle mani e dei piedi, spesso con distribuzione simmetrica Crisi Aplastica Transitoria (TAC) • in soggetti con funzionalità midollare alterata (es. anemie emolitiche croniche) o in stress eritroide (emorragie, assenza di ferro) • è caratterizzata dall’assenza di percursori eritroidi nel midollo osseo e di reticolociti nel sangue periferico •Caduta del tasso di Hb •Possono essere presenti trombocitopenia e neutropenia Infezione nell’ospite immunodepresso • l’insufficiente o anomala Risposta Immunitaria nei confronti del virus consente l’instaurarsi di infezioni persistenti o ricorrenti, a livello midollare, con conseguente ipoplasia eritrocitaria midollare e quindi anemia cronica • in questi casi sono possibili manifestazioni cliniche evidenti a livello di diversi organi bersaglio, per esempio a livello midollare o articolare, eventualmente correlate all’intensità della viremia Infezione in gravidanza • il passaggio transplacentare del virus può portare a morte fetale o allo sviluppo di idrope fetale • il tasso di trasmissione transplacentare è del 30-50% • l’idrope fetale è causa di morte fetale con una incidenza del 2-9 % • la regressione dell’idrope non porta di norma a danni permanenti al feto Diagnosi • DIAGNOSI VIROLOGICA: per determinare la presenza del virus direttamente nel campione biologico • DIAGNOSI SIEROLOGICA: per determinare lo stato immunitario dei pazienti nei confronti del virus DIAGNOSI SIEROLOGICA • E’ rivolta alla ricerca di anticorpi specifici di classe IgG e IgM diretti nei confronti di B19 • la risposta immunitaria prevalente è diretta principalmente verso epitopi conformazionali della proteine capsidiche • la risposta immunitaria diretta verso la proteina NS è meno prevalente • saggi immunoenzimatici • saggi di Western-blot • saggi di immunofluorescenza Risposta immunitaria • produzione di IgM e IgG • produzione di IgA: possono giocare un ruolo importante nella protezione dell’infezione per via naso-faringea • la risposta anticorpale porta alla clearance del virus dal circolo e all’eliminazione dell’infezione, con efficacia variabile fra diversi individui • l’incapacità di sviluppare un’adeguata risposta immunitaria favorisce la persistenza del virus a livello di organi bersaglio e nel circolo sanguigno DIAGNOSI VIROLOGICA E’ rivolta alla ricerca degli acidi nucleici virali: • nel sangue (fase viremica) • nei tessuti (presenza ed espressione virale) • nei tessuti e fluidi fetali (dimostrazione di infezione intrauterina) • RICERCA DEGLI ACIDI NUCLEICI VIRALI: • metodi di ibridazione molecolare con sonde ad acidi nucleici (Ibridazione su filtro, Ibridazione in situ) • metodi di amplificazione degli acidi nucleici virali (PCR) Ibridazione su filtro in formato dot-blot Ibridazione in situ su cellule di midollo osseo Ibridazione in situ su tessuto epatico Ibridazione in situ su liquido amniotico Terapia L’infezione da virus B19 può essere trattata: • mediante somministrazione di immunoglobuline Dosi elevate: 0.4-1.0 g/kg/die per 5-10 giorni Il trattamento con immunoglobuline può essere di aiuto in caso di insufficiente risposta immunitaria e persistenza dell’infezione • mediante trasfusioni trasfusione in corso di crisi aplastica transitoria trasfusione intrauterina in corso di idrope fetale Dependovirus: AAV 1-5 (Nessuna associazione patologica) utili come vettori genici Integrano nel DNA cellulare con alta frequenza Non sono associati ad alcuna manifestazione clinica Genoma semplice ….ma DNA di sole 5Kb L’ integrazione può avere effetti non facilmente controllabili