somministrazione far.. - Facoltà di Medicina e Chirurgia

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LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
La
somministrazione
dei farmaci
Infermieristica Clinica
Dott.ssa R. Fiorentini
Dott.ssa E. Palma
Descrivere i nomi, le vie di somministrazione e gli effetti
dei farmaci
Descrivere le misure di sicurezza da prendere nella
somministrazione dei farmaci
Identificare le varie forme sotto le quali il farmaco può
essere disponibile
Descrivere gli interventi infermieristici in relazione alla
somministrazione dei farmaci (valutazioni prima, durante
e dopo la somministrazione)
Essere consapevole degli aspetti legali e delle
responsabilità dell’Infermiere legate alla somministrazione
di farmaci
Saper gestire in modo corretto e sicuro la
somministrazione dei farmaci
Istaurare una corretta relazione d’aiuto con l’utente
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LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI
Practical skills:
LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI
Saper somministrare correttamente i farmaci
secondo le diverse vie
Saper calcolare correttamente il dosaggio
prescritto
Mettere in atto tutte le misure per una
somministrazione sicura
Saper osservare/valutare/riferire eventuali effetti
avversi di un farmaco dopo la somministrazione
Conoscere e saper compilare correttamente tutta
la modulistica relativa alla somministrazione
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La somministrazione dei farmaci
rappresenta un punto di vitale
importanza nella pianificazione generale
del trattamento infermieristico e medico,
ed è una delle principali responsabilità
dell’infermiere
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L’infermiere e la somministrazione dei
farmaci: DEFINIZIONI
L’OMS definisce il farmaco, o principio
attivo, come una sostanza in grado di
indurre, attraverso le sue proprietà
chimiche o fisico-chimiche, variazioni
funzionali nell’organismo
Il farmaco è un medicamento quando, a
dosi opportune, determina variazioni utili
in senso terapeutico, profilattico o
diagnostico, mentre si comporta come
tossico o veleno quando causa variazioni
dannose per l’organismo
L’infermiere e la somministrazione dei
farmaci: DEFINIZIONI
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L’infermiere e la somministrazione dei
farmaci: DEFINIZIONI
Tutti i medicinali sono costituiti da principi attivi e
da vari eccipienti.
Gli eccipienti sono componenti inattivati del medicinale,
privi di ogni azione farmacologica, hanno la funzione di:
proteggere il principio attivo dagli agenti esterni che
potrebbero danneggiarlo
aumentare il volume per consentire la preparazione di
compresse o di qualsiasi altra forma farmaceutica di
dimensioni accettabili
rendere stabili le soluzioni o sospensioni evitando la
sedimentazione del principio attivo sul fondo dei contenitori
facilitare l’assorbimento del principio attivo nell’organismo
rendere il sapore dei medicinali più gradevole
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Tutti i medicinali sono costituiti da principi
attivi e da vari eccipienti.
Il principio attivo è il componente dei
medicinali dal quale dipende la sua azione
curativa.
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La somministrazione
dei farmaci
CENNI DI
FARMACOCINETICA E
FARMACODINAMICA
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L’infermiere e la somministrazione dei
farmaci: LE VARIABILI IN GIOCO
Le tre fasi dell’interazione farmaco organismo
effetti
• EFFETTO TERAPEUTICO
• EFFETTI COLLATERALI
• SISTEMICA
• LOCALE
AZIONE
SEDE
• SINERGISMO
CASUALE
PSICOLOGICA
SINTOMATICA
PREVENTIVA
Meccanismo
d’azione
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Definizioni
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Definizioni
FARMACOCINETICA = studia il cammino
del farmaco all’interno dell’organismo vivente
dal momento della sua introduzione a quello
della sua eliminazione.
Durante questo percorso si manifestano le
seguenti fasi:
Assorbimento
Distribuzione
Biotrasformazione o metabolismo
Eliminazione
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FARMACODINAMICA = studia come il
composto chimico produce i suoi effetti
biologici, si occupa cioè del meccanismo
d’azione e degli effetti del farmaco sul substrato
vivente
FARMACOTERAPIA = è l’applicazione del
farmaco nella prevenzione, nel trattamento o
nella diagnosi delle malattie, e il suo utilizzo
nella modifica delle funzioni fisiologiche
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Farmacocinetica
Definizioni
TOSSICOLOGIA = si occupa degli effetti
tossici e dannosi delle sostanze chimiche;
studia inoltre i sintomi e la terapia delle
intossicazioni e l’identificazione dei veleni
FARMACOGNOSIA = studia le piante e
gli estratti di origine animale che possono
contenere principi attivi da impiegare
come farmaci
La farmacocinetica è influenzata da :
Età
della persona assistita
( massa corporea)
Sesso (contraccettivi orali)
Particolari malattie (malattie cardiache)
Peso
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FARMACOCINETICA
Farmacocinetica
ASSORBIMENTO:
è un processo attraverso cui il farmaco entra nel circolo
sanguigno.
La via di somministrazione influenza la velocità e la
completezza dell’assorbimento di un farmaco.
più veloce
Via
endovenosa
meno veloce
Via
intramuscolare
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Via
sottocutanea
Via orale
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DISTRIBUZIONE:
è il processo mediante il quale un
farmaco è depositato sulle cellule e
tessuti bersaglio.
La distribuzione dipende dall’efficacia
del sistema circolatorio, dalla quantità
di farmaco legato alle proteine e
dall’affinità dei tessuti alla sostanza
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FARMACOCINETICA
BIODISPONIBILITÀ
METABOLISMO:
è il processo di cambiamento chimico di
un farmaco nel corpo. Quando il farmaco
è stato distribuito alle cellule e ha reagito
con esse, viene sottoposto a cambiamenti
chimici. Il metabolismo dei farmaci ha
luogo principalmente nel fegato.
Alterazioni nella funzione epatica, (dovuta
anche all’età), possono influenzare la
velocità con cui i farmaci sono
metabolizzati
la quantità di farmaco presente
nel tempo nel torrente
circolatorio e quindi disponibile
per l’attività farmacologica in
quanto in forma idonea a
raggiungere la sede di azione
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FARMACODINAMICA
FARMACOCINETICA
ESCREZIONE:
di rimozione dei farmaci o
dei suoi metaboliti dal corpo.
I reni eliminano la maggior parte dei
metaboliti dei farmaci, ma alcuni sono
eliminati anche a livello epatico,
polmonare e intestinale.
Una riduzione della funzionalità renale
influenza l’efficacia dell’eliminazione
dei farmaci
processo
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L’attività dei farmaci è il risultato
dell’interazione chimica tra il farmaco e
le cellule del corpo, per produrre una
risposta biologica.
Gli effetti possono essere locali o
sistemici.
Gli effetti dei farmaci sono monitorati
attraverso i cambiamenti nelle condizioni
cliniche del paziente
Es. riduzione dolore …
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FARMACODINAMICA
FARMACODINAMICA
EFFETTI TERAPEUTICI:
sono gli effetti desiderati e intenzionali di un
farmaco
promuovono la stato di salute,
prevengono le malattie,
alleviano il dolore,
curano o rallentano i processi patologici.
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FARMACODINAMICA
EFFETTI COLLATERALI:
un qualsiasi altro effetto oltre a quello
terapeutico.
Gli effetti collaterali si possono verificare
per un’eccessiva efficacia terapeutica (es.
ipotensione, stipsi, depressione
respiratoria)
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FARMACODINAMICA
REAZIONI SECONDARIE:
effetti collaterali minori.
Molte di queste sono innocue, alcune sono
indesiderabili e potenzialmente pericolose.
L’infermiere deve prestare attenzione alle
reazioni avverse del farmaco, in particolar
modo quando si inizia una terapia , o si
aggiunge un nuovo farmaco
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REAZIONI DA IPERSENSIBILITA’:
si verificano quando il paziente è
insolitamente sensibile agli effetti
terapeutici o agli effetti secondari
di un farmaco.
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FARMACODINAMICA
FARMACODINAMICA
TOSSICITA’:
TOLLERANZA:
si verifica quando il paziente sviluppa
una diminuzione della risposta al
farmaco e richiede un aumento del
dosaggio per raggiungere l’effetto
terapeutico
è il risultato di un sovradosaggio o di una
presenza prolungata dei farmaci nel sangue a
causa di alterazioni del metabolismo e
dell’escrezione.
Le conoscenze relative alla potenziale tossicità
dei farmaci permettono di indirizzare
l’accertamento infermieristico verso un precoce
riconoscimento, al fine di prevenire lesioni
permanenti
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FARMACODINAMICA
FARMACODINAMICA
TOSSICITA’:
La tossicità può influenzare e danneggiare in
modo permanente la funzione degli organi
rene ( nefrotossicità)
Cervello ( neurotossicità )
Fegato ( epatotossicità)
Sistema immunitario ( immunotossicità)
Cuore ( cardiotossicità)
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INTERAZIONI
Le interazioni tra i farmaci si verificano quando
gli effetti di un farmaco sono alterati dalla
presenza di un altro farmaco o cibo.
Questa interazione può determinare:
sinergismo un potenziamento degli effetti del
farmaco
antagonismo dove l’effetto del farmaco può
diminuire
incompatibilità tra farmaci quando un
farmaco può precipitare dalla soluzione se
mescolato con altri farmaci
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FARMACODINAMICA
FARMACO ALLERGIA:
le reazioni allergiche propriamente dette sono a
patogenesi immunologica (i farmaci più frequentemente
coinvolti sono le penicilline)
Assolutamente sconsigliata la
primo contatto con l’allergene resta sempre
pratica del anche se in
asintomatico e ormai
quindivecchia
passa inosservato
“pomfo”
verificare
realtà l’organismo
inizia per
a produrre
gli laanticorpi specifici
presenza di reazioni allergiche
nella seconda somministrazione ( o contatto) con
da farmaci –losoprattutto
negli non self
l’allergene, l’organismo
riconosce come
!!! dopo il primo
(avendo già prodottoantibiotici
gli anticorpi
contatto) e scatena immediatamente la reazione allergica
FARMACODINAMICA
La reazione allergica si può manifestare con
diversi livelli di gravità a seconda della
sintomatologia.
Lievi reazioni allergiche possono produrre
orticaria, prurito o riniti e possono insorgere da
pochi minuti a due settimane dopo la
somministrazione di un farmaco.
Le reazioni cutanee, di solito migliorano subito
dopo l’interruzione della terapia, specie in
concomitanza con l’uso di antistaminici
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FARMACODINAMICA
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GLI EFFETTI DEI FARMACI:
Le
gravi reazioni allergiche producono
sintomi come l’affanno, dispnea, edema
della lingua e dell’epiglottide, ipotensione e
tachicardia e si verificano subito dopo la
somministrazione del farmaco.
Una grave reazione allergica è detta
reazione anafilattica e richiede immediati
interventi medici, perché può risultare
fatale.
Il trattamento prevede l’interruzione del
farmaco e la somministrazione di
adrenalina, liquidi endovena, corticosteroidi
e antistaminici
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Anche la conoscenza degli intervalli temporali relativi al
farmaco è utile per la previsione degli effetti:
1.
2.
3.
4.
5.
ESORDIO DELL’AZIONE
PICCO DELL’AZIONE
DURATA DELL’AZIONE
PLATEAU
EMIVITA
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GLI EFFETTI DEI FARMACI:
1.
1.
1.
ESORDIO DELL’AZIONE: periodo di tempo
trascorso dopo la somministrazione del farmaco
prima che questo dia origine a una risposta
PICCO DELL’AZIONE: tempo che intercorre
affinchè il farmaco raggiunga la sua più alta
concentrazione e quindi la sua massima efficacia
DURATA DELL’AZIONE: arco temporale
durante il quale il farmaco è presente in
concentrazione ancora sufficientemente elevata da
dare luogo a una risposta
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GLI EFFETTI DEI FARMACI:
1.
PLATEAU: concentrazione sierica (nel
sangue) raggiunta e mantenuta dopo dosi
ripetute e fisse
1.
EMIVITA: tempo medio necessario per
osservare la riduzione del 50% delle
concentrazioni di un farmaco nel sangue.
Rappresenta quindi un indice della
permanenza in circolo di un farmaco e
quindi, almeno in linea teorica, della durata
del suo effetto.
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Il paziente e la terapia
Il paziente, quando riceve delle prescrizioni relative a
farmaci, dovrebbe atterervisi scrupolosamente.
COMPLIANCE: si riferisce all’aderenza alle
prescrizioni
Il paziente “compliante” segue attentamente le
indicazioni
Il paziente “non compliante” tende a trascurare tali
indicazioni (a volte in buona fede perché non ha
capito o non ricorda le raccomandazioni), a non
assumenre i farmaci o a modificare da solo i dosaggi.
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La somministrazione
dei farmaci
PRINCIPALI CATEGORIE
DI FARMACI
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
Farmaci cardioattivi: Antiaritmici
Farmaci utilizzati per la regolarizzazione del ritmo cardiaco
Elementi assistenziali: con il paziente che presenta aritmie, e
soprattutto nel paziente che assume un farmaco
antiaritmico per la prima volta, è necessario avere un
atteggiamento di stretta sorveglianza per valutare
eventuali condizioni in grado di scatenare aritmie per cui
è necessario:
Rilevare la frequenza cardiaca: possibile bradiaritmia
Possibili problemi di stipsi: aumentare l’apporto di
fibre e acqua;
Avvisare i pazienti della possibilità di comparsa di
artralgie, rush cutanei e febbre
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
FARMACI INOTROPI POSITIVI. - Digitalici
Le principali azioni di questi farmaci consistono in :
Aumento della forza di contrazione del muscolo
cardiaco
Rallentamento del tempo di conduzione atrioventricolare
Aumento dell’eccitabilità elettrica e
dell’automatismo del tessuto contrattile e di
conduzione ventricolare. Il risultato di questi effetti
si traduce in un aumento della contrattilità e un
aumento della gittata. Trovano indicazioni nella
tachicardia sopraventicolare. Infermieristica Clinica
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
I betabloccanti : agiscono sui beta recettori del
cuore,vasi, bronchi, pancreas e fegato. Riducono il
lavoro cardiaco (<FC, > contrattilità)
Quelli idrosolubili vengono escreti dal rene e in caso di
insufficienza renale possono accumularsi con un
aumento del loro effetto.
Quelli liposolubili possono accumularsi nelle cellule del
SNC provocando depressione psichica, allucinazioni e
incubi notturni.
Tutti i betabloccanti possono rallentare la funzionalità
cardiaca, possono inoltre aggravare la patologia
asmatica e quella diabetica.
INDICAZIONI: ipertensione (in associazione a
diuretici), angina.
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
NITRATI O NITRODERIVATI:
agiscono prevalentemente come dilatatori venosi.
Sono in grado di dare anche vasodilatazione
arteriolare con conseguente riduzione delle
resistenze periferiche e riduzione della
pressione del ventricolo sx.
Essendo potenti vasodilatatori possono causare
rossore, mal di testa, ipotensione, tachicardia,
vertigini
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
DIURETICI. I principi farmacologici di elezione
Elementi assistenziali possono produrre vari
effetti collaterali: cefalea, insonnia, confusione,
rush cutanei, alterazione della motilità
intestinale
ANTIPERTENSIVI: riduzione della pressione
arteriosa.
La riduzione della PA porta ad una riduzione del
rischio di ictus cerebrale, scompenso cardiaco
e insufficienza renale
agiscono generalmente attraverso il blocco del
riassorbimento di sodio all’inizio del tubulo
contorto distale, o inibendo il riassorbimento
del cloro a livello della branca ascendente
dell’ansa di Henle.
Sono usati, a seconda della tipologia, nel
trattamento della ipertensione, nell’insufficienza
cardiaca e nella ridotta funzionalità renale
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
ANTICOAGULANTI:
prevenire la formazione di trombi,
sono ampiamente usati nella
prevenzione e trattamento della
trombosi venosa profonda.
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
FARMACI PER IL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE
IPNOTICI E ANSIOLITICI:
presentano caratteristiche comuni: molti
ansiolitici(sedativi) possono indurre sonno se
somministrati a dosaggi elevati e molti ipnotici
possono dare sedazione e ridurre l’ansia quando
somministrati a dosi basse.
Il principio attivo più utilizzato è rappresentato
delle BENZODIAZEPINE
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
Questi farmaci possono generare dipendenza con
sindrome di astinenza che si può sviluppare
dopo una sospensione della benzodiazepina .
La sintomatologia è caratterizzata da :
Insonnia
Ansia
Perdita dell’appetito
Tremori
Disturbi sensoriali
CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
ANTIBIOTICI: vasta gamma di farmaci ad
azione antibatterica. Ogni antibiotico è
specifico per uno o una serie di batteri
La scelta degli antibiotici da utilizzare è il punto
fondamentale nella terapia delle infezioni
batteriche. Tale scelta può orientarsi su:
antibiotici a largo spettro che agiscono sia
contro Gram+ che Gram Antibiotici specifici individuati con
l’antibiogramma
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
ANTIBIOGRAMMA: è un esame di
laboratorio per valutare la sensibilità o la
resistenza agli antibiotici di una specie
batterica, individuata in un materiale
biologico prelevato, es. urine, escreato,
muco. L’antibiogramma oltre a
permettere la scelta dell’antibiotico più
adatto al caso, permette anche di
monitorare l’evoluzione della resistenza
batterica
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CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE DELLE
PRINCIPALI CATEGORIE DI FARMACI
Categoria Sensibile S: l’infezione causata dal ceppo
presuntivamente responsabile di quella infezione, può
essere trattata con quell’antibiotico al dosaggio usuale
Categoria Intermedia I: che l’infezione causata dal
ceppo presuntivamente responsabile, può essere
trattata con quell’antibiotico a un dosaggio
leggermente più alto di quello usuale senza
raggiungere livelli tossici
Resistente R: i ceppi resistenti sono quelli non
inibiti dalle concentrazioni sistemiche dell’antibiotico
ai dosaggi normali e anche a quelli più alti
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Le forme farmaceutiche
La somministrazione
dei farmaci
LE FORME
FARMACEUTICHE
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Le forme farmaceutiche
forme farmaceutiche
forme farmaceutiche speciali
polveri
sistemi transdermici
sospensioni
microcapsule
emulsioni
liofilizzati
applicazioni della
microincapsulazione
granulati
compresse
tecnologie avanzate nella
microincapsulazione
capsule
liposomi
preparazioni iniettive
sistemi osmotici
colliri
inserti oculari
preparazioni isotoniche
formulazioni mucoadesive e
delitescenti
preparati per via inalatoria
preparazioni suppositorie
radiofarmaci e mezzi di
contrasto
preparazioni dermatologiche
medicinali omeopatici
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Forme farmaceutiche orali
Le principali abbreviazioni di uso
corrente:
cp. =
cps.
gtt.=
fl.
flac.
compressa
=
capsula
gocce
=
fiala
=
flacone
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Le forme farmaceutiche
COMPRESSE (cp)
Dischetti solidi ottenuti per
compressione di polveri, possono
avere un’incisione per dividerle
facilmente.
Possono essere anche
effervescenti, solubili o masticabili.
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Le forme farmaceutiche
COMPRESSE (cp)
COMPRESSE AD AZIONE PROTRATTA
lento rilascio del principio attivo, copertura
farmacologica protratta, riduzione del numero di
somministrazioni quotidiane, miglior controllo del
sovra o sottodosaggio.
Sono indicati dai suffissi RM (rilascio modificato),
CR (rilascio controllato), R (retard), depot, crono
COMPRESSE AD AZIONE RAPIDA: possono
contenere dal lattosio che accelerano l’assorbimento da
parte dello stomaco
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Le forme farmaceutiche
Le forme farmaceutiche
COMPRESSE (cp)
CAPSULE (cps)
Sostanze liquide o solide racchiuse
in un involucro di gelatina a forma
ovoidale o sferica costituite da un
involucro gelatinoso che contiene la
dose di medicamento in polvere, in
forma liquida od oleosa.
Hanno lo scopo di far arrivare il
principio attivo opportunamente
protetto nella sede in cui questo va
rilasciato
COMPRESSE ENTERICHE, RIVESTITE o
GASTRORESISTENTI:
hanno un rivestimento esterno resistente agli acidi
gastrici e solubile in ambiente alcalino per cui si
dissolvono liberando il principio attivo a livello
intestinale
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Le forme farmaceutiche
PILLOLE
Miscuglio di forma sferica
di uno o più medicamenti
con sostanze emollienti
PASTIGLIE
Preparazioni da sciogliere
lentamente in bocca
(eccipienti dolcificanti)
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Le forme farmaceutiche
POLVERI
Si sciolgono in acqua e
devono essere ingerite
in soluzione.
CIALDE o CACHET
Ostie contenenti polveri
medicamentose.
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Le forme farmaceutiche
GRANULI
I granulati si sciolgono solitamente in acqua,
in genere multidose, spesso sono
effervescenti per migliorarne la palatabilità,
come per esempio per la Citrosodina®.
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Le forme farmaceutiche
SCIROPPI
Soluzioni acquose di uno o più medicamenti
con dolcificanti (soluzione concentrata di
zucchero) o altre sostanze aromatiche
Facilitano la somministrazione di
medicamenti poco gradevoli al gusto, in
particolare rivolti ai bambini
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Le forme farmaceutiche
Le forme farmaceutiche
SOSPENSIONI
SOLUZIONI e GOCCE (gtt)
preparati liquidi, in cui i medicamenti
sono disciolti in acqua e alcool, in
recipienti muniti di contagocce
COLLIRI
sono soluzioni o sospensioni sterili,
acquose od oleose destinate a
trattamenti oculari
particelle di farmaco finemente suddivise e
disperse in un mezzo liquido, che
precipitano quando la sospensione viene
lasciata immobile
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Le forme farmaceutiche
SUPPOSITORI (supp.)
forma solida mista a gelatina
la sostanza attiva viene miscelata con eccipienti cha
danno alla preparazione forma e consistenza tali da
permettere l’introduzione nella cavità naturale dove
il farmaco viene rilasciato ed assorbito
supposte anali,
ovuli vaginali,
candelette uretrali.
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Le forme farmaceutiche
CREME, GEL, UNGUENTI, PASTE e
POMATE
Preparazioni semisolide per applicazione
esterna su cute o mucose, contengono
eccipienti quali: vaselina, lanolina. La
distinzione tra le forme è fatta a seconda dei
componenti presenti
EMULSIONI
Medicamenti grassi disciolti in acqua.
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Le forme farmaceutiche
Le forme farmaceutiche
INFUSI
Si ottengono
versando acqua calda su
sostanze
medicamentose.
IMPACCHI
possono essere caldi o freddi,
asciutti o umidi, può essere
associato alla applicazione di
pomate e unguenti.
DECOTTI
Si ottengono facendo
bollire in acqua delle
sostanze medicamentose.
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Le forme farmaceutiche
FORME TRANSDERMICHE
I sistemi terapeutici transdermici (o cerotti) sono
sistemi multilaminati semipermeabili che sono
applicati sulla pelle per semplice pressione, come i
normali cerotti e rilasciano il farmaco lentamente
attraverso la cute.
Offrono il grande vantaggio di non essere "invasivi"
e per questa ragione, i farmaci in commercio sotto
forma di cerotti transdermici sono molto numerosi
(es. scopolamina, nitroglicerina, estradiolo,
clonidina, nicotina, testosterone e fentanile).
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TINTURE
Soluzioni di solventi con sostanze
vegetali medicamentose.
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Le forme farmaceutiche
FORME INIETTABILI
Soluzioni sterili di medicamento in fiale
o flaconi sigillati.
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Le forme farmaceutiche
Il confezionamento dei farmaci
LIPOSOMI
Confezionamento primario
microsfere
cave formate da uno o più doppi
strati lipidici , fin dagli anni '70 sono stati utilizzati
come veicoli di farmaci
attualmente sono utilizzati per diversi
trattamenti: antibiotici, antitumorali, di
sensibilizzazione
Confezionamento secondario
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Il confezionamento primario
Il confezionamento primario
(il contenitore del farmaco) secondo la
farmacopea Ufficiale, deve possedere una
serie di requisiti a tutela della qualità,
efficacia e sicurezza d’uso del farmaco
stesso.
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Contenitore a diretto contatto con il medicinale
(blister contenente le compresse,tubo contenente la
crema,flacone contenente lo sciroppo,ecc.)
Contenitore esterno di cartone o altro materiale (sul
quale è indicato il nome del medicinale,la data di
scadenza, codice a barre ecc.) che contiene e protegge
il contenitore primario
Conservare sempre i farmaci nel loro confezionamento
secondario
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PRESCRIZIONE MEDICA
• Scheda di terapia integrata (STI)
• Scheda di terapia unica (STU)
Schede dove vengono riportate dal medico
tutte le informazioni relative alla
prescrizione e dall’infermiere quelle
relative alla somministrazione, in modo da
consentirne la tracciabilità; è parte
integrante della documentazione clinica
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La prescrizione dei farmaci
Le fasi del processo …
La decisione di istaurare, modificare, terminare una
terapia è di competenza medica.
Questo atto medico si concretizza con una
prescrizione.
Prescrizione significa scritto prima: l’Infermiere non deve
accettare di somministrare farmaci se non c’è una
indicazione scritta in modo leggibile, firmata dal medico
e completa in tutte le sue parti.
PRESCRIZIONE MEDICA
Contenuti della scheda:
•
Prescrizione farmacologica:
- nome del farmaco
- dose
- vie di somministrazione
•
- tempi e modalità di somministrazione
Registrazione di avvenuta somministrazione
•
•
Reazioni
Firma di chi prescrive e di chi somministra
La scheda di terapia integrata consente il monitoraggio dell’azione
terapeutica
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PRESCRIZIONE DEI FARMACI
Ogni prescrizione deve contenere:
cognome e nome dell’assistito
Nome del farmaco ( nome commerciale o
principio attivo)
Dose (quantità), forma farmaceutica es.
compressa), posologia ( frequenza di
somministrazione)
Via di somministrazione
Nome del medico prescrivente
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
• PRESCRIZIONE URGENTE: indica che il
farmaco va somministrato immediatamente e
solo per una volta
• SOMMINISTRAZIONE SINGOLA: deve essere
data solo per una volta ad orario stabilito
• PRESCRIZIONE PERMANENTE: può essere
data per un tempo tot finchè non ne viene
indicata la sospensione
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
Segno = viene definito come “ qualunque manifestazione
obiettiva di una malattia o di una disfunzione”
Sintomo = generalmente soggettivi, cioè riferiti dal
paziente
Sono quindi da considerare accettabili dizioni del tipo: “somministrare una fiala dell’antipiretico x se la
temperatura corporea supera tot
- “ somministrare una fiala del diuretico x se la pressione
arteriosa supera i valori tot.
- Più insidioso e pericoloso la somministrazione di terapia
su prescrizione condizionata a sintomi dove il sintomo è
riferito dal paziente e quindi non rilevabile
oggettivamente dall’infermiere.
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
PRESCRIZIONI CONDIZIONATE:
Le dizioni più comuni che si ritrovano nella prassi
sono terapia “ al bisogno”, “ se occorre”, “
all’insorgere del dolore”. All’interno delle
prescrizioni condizionate può essere utile
operare una distinzione tra le prescrizioni
condizionate basate su segni clinici rilevabili
oggettivamente dall’infermiere oppure su sintomi
• PRESCRIZIONI ORALI E PRESCRIZIONI
TELEFONICHE
“la prescrizione di farmaci sulla base di una
prescrizione orale può essere accettata solo in
casi di emergenza”
“ le istruzioni telefoniche date ad un infermiere
per la somministrazione dei farmaci, anche in
una situazione di emergenza, non sono
accettabili. Questa pratica coinvolge l’infermiere
in una procedura potenzialmente pericolosa per
i paziente
Perché……………………………………………
……
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
• PRESCRIZIONE SECONDO PROTOCOLLO
Il protocollo a cui fare riferimento è un protocollo
terapeutico. In questo caso può essere sufficiente
una prescrizione in cartella clinica del tipo “terapia
secondo protocollo 1”
Il protocollo deve essere inserito all’interno della
cartella clinica e deve essere sottoscritto dal medico
richiedente
Inoltre il protocollo deve essere costituito con tutti gli
elementi di una prescrizione di terapia con
particolare riguardo al farmaco , alla dose, al tempo,
alla via di somministrazione
Le prescrizioni OFF LABEL
• La prescrizione di farmaci, per indicazioni non
previste dalla scheda tecnica o non ancora
autorizzate al commercio, è consentita purché
la loro efficacia e tollerabilità sia
scientificamente documentata.
• In tali casi, acquisito il consenso scritto del
paziente debitamente informato, il medico si
assume la responsabilità della cura ed è tenuto a
monitorarne gli effetti.
Il foglietto illustrativo
• RACCOMANDAZIONE n° 1 MARZO 2008
• RACCOMANDAZIONE n°7 MARZO 2008
Farmaci prescrivibili Farmaci da banco
Composizione
Composizione
Forma farmaceutica e contenuto
Come si presenta
Categoria farmacoterapeutica
Che cosa è
Indicazioni farmacoterapeutiche
Perché si usa
• RACCOMANDAZIONE n° 12 AGOSTO
2010
controindicazioni
Quando non deve essere usato
Precauzioni per l’uso
Precauzioni per l’uso
Interazioni
Quali medicinali o alimenti
possono modificare l’effetto del
medicinale
• RACCOMANDAZIONE 14, OTTOBRE
2012
Avvertenze speciali
E’ importante sapere che
Dose, modo e tempo di
somministrazione
Come usare questo medicinale
(Quanto, per quanto tempo, come)
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La somministrazione
dei farmaci
IL DOSAGGIO
L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: dosaggio
DOSE:
Quantità determinata e proporzionata di una o
più sostanze per ottenere un determinato effetto
o risultato.
Dose
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L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: dosaggio
POSOLOGIA
Prescrizione della quantità di farmaco da
somministrare
Posologia
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giornaliera
d’attacco
TERAPEUTICA
TOSSICA
LETALE
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DOSE - POSOLOGIA - TEMPO
Il termine dose è riferito alla quantità di farmaco
richiesta per produrre un determinato effetto
curativo
La posologia è il numero di dosi di farmaco che
l’assistito deve assumere nelle 24 ore per
ottenere l’effetto terapeutico desiderato
Il tempo è legato sia all’orario di
somministrazione sia alla quantità di tempo o
durata della somministrazione del farmaco
stesso
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DOSE - POSOLOGIA - TEMPO
È di fondamentale importanza
rispettare la posologia
farmacologica prescritta per
ottenere l’effetto desiderato del
farmaco nei tempi necessari
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La dose del farmaco, si esprime con unità
di peso (mg, gr), o volume (ml, cc) o
unità biologiche(U) per eparina o insulina;
Non deve essere sottodosata perché
risulterebbe insufficiente per ottenere
l’effetto terapeutico;
né sovradosata, perché potrebbe
provocare effetti nocivi sulla persona
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dose terapeutica: quantità di farmaco
che determina il massimo effetto
terapeutico con i minimi effetti collaterali
dose giornaliera: si riferisce alla
quantità di farmaco prescritta da
somministrare in un giorno in un’unica
dose o in dosi frazionate nella giornata
dose massima: è la quantità massima di
farmaco che può essere tollerata senza
che si verifichino effetti tossici
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La somministrazione
dei farmaci
LE VIE DI
SOMMINISTRAZIONE
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L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: vie di somministrazione
Le vie di somministrazione
RESPIRATORIA
• Inalazioni
PARENTERALE
ENTERALE
• Sublinguale
• Orale
• Rettale
VIE DI
SOMMINISTRAZIONE
TOPICA
•Intradermica
•Sottocutanea
•Intramuscolare
•Endovenosa
•Endoarteriosa
•In organi o cavità
corporee
i farmaci possono essere somministrati
per diverse vie, ognuna delle quali
presenta caratteristiche, vantaggi e
svantaggi che possono influire
notevolmente sull'effetto del farmaco
introdotto nell'organismo.
• Cute
• Mucose
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VIE DI SOMMINISTRAZIONE
Forme per la via sublinguale
La via di somministrazione scelta per un
farmaco dipende dalle sue proprietà e
dall’effetto desiderato, dalle condizioni
fisiche e mentali della persona assistita.
Numerosi sono i fattori che influenzano
la scelta
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COMPRESSE SUBLINGUALI
(compresse capaci di dissolversi rapidamente quando
poste al di sotto della lingua, sul pavimento del cavo
orale)
questa via viene utilizzata in quanto i farmaci assunti
per via sublinguale (nitroglicerina) evitando il circolo
portale, manifestano gli effetti terapeutici in maniera
assai più veloce, raggiungono rapidamente il circolo
ematico, grazie alla ricca vascolarizzazione presente nel
pavimento del cavo orale
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Via sublinguale: tecnica di
somministrazione
verificare la prescrizione medica
preparare il farmaco
e’ necessario spiegare alla persona assistita, che la
compressa non deve essere inghiottita, ma mantenuta al
di sotto della lingua fino al suo completo scioglimento.
se la persona e’ autosufficiente, fornire la compressa che
posizionerà autonomamente
verificare che compaia l’effetto desiderato ed effettuare
eventuali specifici controlli legati al tipo di farmaco
somministrato
registrare l’avvenuta somministrazione sulla scheda di
terapia prevista nella unita’ operativa
Le vie di somministrazione
VIA ORALE
è la via di somministrazione più pratica e comoda (capsule,
compresse, confetti, sciroppi, emulsioni, sospensioni,
soluzioni) e richiede soltanto la disponibilità del paziente.
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Le vie di somministrazione
VIA ORALE
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Le vie di somministrazione
possibili inconvenienti
alcuni farmaci (salicilati - aspirina®), irritano la mucosa
gastrointestinale: e a dosi elevate possono provocare
emorragie gastrointestinali e gastriti erosive;
altri farmaci non possono essere assunti per via orale
perché vengono inattivati o distrutti dagli enzimi del succo
gastrico e/o dalla forte acidità (insuline); altri ancora,
infine, non sono assorbibili dalla mucosa gastro-intestinale.
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VIA ORALE
assorbimento gastrointestinale: la velocità di
assorbimento attraverso la mucosa gastrointestinale
dipende dal tempo di dissoluzione delle compresse
Questo consente di realizzare preparazioni ad azione
prolungata (forme retard a lento rilascio) e assorbimento
per periodi di 8 e più ore.
vantaggi:
somministrazioni distanziate nel tempo ed eliminazione
degli inconvenienti sempre possibili quando un farmaco
raggiunge troppo rapidamente un'alta concentrazione
nell'organismo.
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Le vie di somministrazione
Le vie di somministrazione
VIA TRANSCUTANEA
la somministrazione per via cutanea è indicata per azioni
locali; comunque, il controllo dell'assorbimento attraverso
gli strati più interni della pelle, permette di ottenere anche
effetti sistemici (sistemi transdermici).
VIA RETTALE
offre buone possibilità alternative quando il paziente
non può utilizzare la via orale; tuttavia,
assorbimento rettale: è spesso troppo irregolare
ed incompleto per garantire una adeguata affidabilità
quando la terapia esige regolarità ed accuratezza nei
dosaggi
la velocità di assorbimento aumenta con la temperatura
La via rettale è una via d’elezione nella terapia d’urgenza
delle convulsioni del bambino (es. VALIUM™ rettale)
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Le vie di somministrazione
VIA INALATORIA
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Le vie di somministrazione
la vascolarizzazione polmonare permette il rapido
assorbimento dei farmaci (stato gassoso o soluzioni
atomizzate) che possono essere inalati come aerosol ed
entrare facilmente in circolo
L’azione può anche essere solo locale (epinefrina nel
trattamento dell'asma bronchiale).
svantaggi
azione irritante di molti farmaci sugli epiteli polmonari.
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VIA INIETTIVA ENDOVENOSA
È la preferita:
se c’è necessità di intervento e/o controllo
rapido
massima efficacia della terapia
per sostanze che non sono assorbite in modo
adeguata da altre vie (es. emoderivati)
per i farmaci irritanti
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Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA ENDOVENOSA
Il farmaco è immesso totalmente e direttamente
nel circolo ematico e quindi la biodisponibilità è
legata solo alla capacità di uscire dal letto vasale
L’iniezione venosa può essere effettuata
come bolo unico
come infusione continua a velocità controllata
Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA ENDOVENOSA
la somministrazione di farmaci per via iniettiva (endovenosa,
sottocutanea, intramuscolare, flebo, ecc.) presenta,
rispetto a quella orale, alcuni
vantaggi fondamentali
by-passaggio del filtro epatico
il dosaggio accurato
effetti terapeutici più rapidi e controllabili
le vie iniettive costituiscono l'unica alternativa possibile
quando il paziente non vuole o non può assumere farmaci
per via orale.
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Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA ENDOVENOSA
Svantaggi
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Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA ENDOVENOSA
Svantaggi
Le iniezioni endovenose, pur permettendo dosaggi
accuratissimi ed effetti immediati, possono dare, più di
qualsiasi altra via di somministrazione, reazioni sfavorevoli
ed imprevedibili.
La via ev deve essere evitata se non indispensabile (es.
nell'anestesia chirurgica, dove le sostanze iniettate devono
essere accuratamente dosate e la somministrazione
avviene nel corso dell'intervento in funzione della risposta
del paziente); oppure quando è necessaria la
somministrazione di volumi elevati di farmaco (fleboclisi).
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La via endovenosa comporta dei rischi se non si ricorda
che una volta immesso in circolo il farmaco non
è più recuperabile!!!!
TEMPO DI CIRCOLO
braccio-lingua (normalmente di 10-15 sec.)
braccio-polmoni (normalmente di 6 sec.)
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Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA SOTTOCUTANEA
Le iniezioni sottocutanee sono spesso utilizzate per
la somministrazione di farmaci e garantiscono un
assorbimento abbastanza uniforme.
Le vie di somministrazione
VIA INIETTIVA INTRAMUSCOLARE
La via parenterale più frequente è indubbiamente
quella intramuscolare che consente un rapido
assorbimento dei farmaci in soluzione acquosa
Assorbimento completo entro 10-30 min
Quando i farmaci sono in soluzione oleosa o in
particolari forme deposito, possono essere
ottenuti assorbimenti lenti ed uniformi.
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Le vie di somministrazione
Le abbreviazioni di uso comune
VIA
ASSORBIMENTO
VANTAGGI
SVANTAGGI
orale
variabile
semplice e veloce
impossibilità di un dosaggio ad
personam
intramusc
ottimo
olare
adatta per i farmaci
idrosolubili e per quelli
oleosi e/o irritanti
non sempre bene accetta dal
paziente
sottocute
ottimo
adatta per alcuni farmaci
idrosolubili
adatta per volumi limitati di
farmaco
endovena
non esiste
problema di
assorbimento
effetti immediati; è possibile
un dosaggio accurato
non può essere usata per
farmaci non solubili e soluzioni
oleose; possibili reazioni
avverse
rettale
irregolare e
incompleto
per alcune indicazioni
irregolarità degli effetti sistemici
vaginale
irregolare e
incompleto
indicata per azioni locali
può dare effetti sistemici
indesiderati
nasale
ottimo
rapido effetto
non è sempre utilizzabile; può
essere irritante
dermica
variabile
indicata per azioni locali
per os. =
i.m.
=
e.v.
=
s.c.
=
i.d.
=
U.I.
=
c.c.
=
ml.
=
può dare effetti sistemici
indesiderati
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orale
intramuscolo
endovena
sotto cute
intradermica
unità internazionali
centimetri cubici
millilitri (= c.c.)
PROCESSO
La somministrazione
dei farmaci
IL PROCESSO DELLA
SOMMINISTRAZIONE
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
ALLESTIMENTO
PRESCRIZIONE
DISTRIBUZIONE
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
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L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: la prescrizione
ASSUNZIONE
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PROCESSO
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
PRESCRIZIONE
ALLESTIMENTO
PRECONDIZIONI ALLA
SOMMINISTRAZIONE:
DISTRIBUZIONE
-
Consenso informato
Prescrizione medica
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
ASSUNZIONE
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Le responsabilità del medico
la visita medica è il
presupposto per
raccogliere l’anamnesi e
identificare la diagnosi:
Il medico deve:
Raccogliere
l’anamnesi ed effettuare
l’esame obiettivo
Diagnosticare la malattia
Prescrivere la terapia per la
guarigione o il miglioramento dei
segni e sintomi
Controllare la risposta alla terapia
Modificare la terapia se necessario
NO
prescrizioni
telefoniche!
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci
La legge 42/99, in base alla quale
l’infermiere non è più il mero
esecutore di prescrizioni mediche, ma
soggetto responsabile di quel
complesso di procedure in cui si
sostanzia la somministrazione dei
farmaci
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Il profilo professionale
dell’Infermiere (Decreto
Ministeriale 739/1994), specifica al
terzo comma dell’art. 1 che compete
all’infermiere la “corretta applicazione
delle prescrizioni diagnosticoterapeutiche”
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
IL CODICE DEONTOLOGICO
DELL’INFERMIERE (2009)
Art.1 “l’infermiere è il professionista sanitario
responsabile dell’assistenza infermieristica”
Art.7 . “l’infermiere orienta la sua azione al bene
dell’assistito, di cui attiva le risorse sostenendolo nel
raggiungimento della maggiore autonomia possibile,
in particolare quando vi sia disabilità, svantaggio o
fragilità”
Art. 9 “l’infermiere, nell’agire professionale, si impegna
ad operare con prudenza al fine di non nuocere”
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
IL CODICE DEONTOLOGICO
DELL’INFERMIERE (2009)
IL CODICE DEONTOLOGICO
DELL’INFERMIERE (2009)
Art. 13 “ l’infermiere assume responsabilità in base al
proprio livello di competenza e ricorre, se
necessario, all’intervento o alla consulenza di
infermieri esperti o specialisti. Presta consulenza
ponendo le proprie conoscenze ed abilità a
disposizione della comunità professionale
Art. 22 “ l’infermiere conosce il progetto diagnosticoterapeutico per le influenze che questo ha sul
percorso assistenziale e sulla relazione con
l’assistito”
Art. 29 “l’infermiere concorre a promuovere le
migliori condizioni di sicurezza dell’assistito e dei
familiari e lo sviluppo della cultura dell’imparare
dall’errore. Partecipa alle iniziative per la gestione
del rischio clinico”
Art. 48. “l’infermiere, ai diversi livelli di responsabilità,
di fronte a carenze o disservizi provvede a darne
comunicazione ai responsabili della struttura in cui
opera o a cui afferisce il proprio assistito”
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La giurisprudenza in merito
Sentenza Corte di Cassazione n. 1878 del 2000
DUBBI SULLA PRESCIZIONE MEDICA:
compete all’infermiere l’obbligo di
richiesta di chiarimenti
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Le responsabilità del farmacista
Il farmacista:
È lo specialista nel campo della chimica
farmacologica, della classificazione, azione e
somministrazione di farmaci.
interpreta le prescrizioni,
dispensa i farmaci,
controlla l’uso dei farmaci
educa il pubblico sulle questioni sanitarie e
farmacologiche
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Le responsabilità del farmacista
PROCESSO
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
Il farmacista:
ALLESTIMENTO
PRESCRIZIONE
Nelle strutture sanitarie è responsabile:
del mantenimento di una organizzazione che
dispensa farmaci a un vasto gruppo di individui
dello stoccaggio della farmacia
del controllo delle date di scadenza
della restituzione dei farmaci non utilizzati
DISTRIBUZIONE
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
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PROCESSO
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
PRESCRIZIONE
ALLESTIMENTO
DISTRIBUZIONE
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
ASSUNZIONE
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Le responsabilità dell'infermiere
Prima di far assumere il farmaco al paziente
si effettua il
secondo controllo
del farmaco
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
ASSUNZIONE
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PROCESSO
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
PRESCRIZIONE
ALLESTIMENTO
DISTRIBUZIONE
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
ASSUNZIONE
L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
L’infermiere deve sempre verificare lo stato di
salute dell’assistito ed effettuare un’anamnesi
farmacologica prima di somministrare qualsiasi
farmaco:
• Informazioni riguardanti la terapia recente ed
attuale dell’assistito
• Conoscenze sulle eventuali allergie,
• Conoscenze sulle abitudini alimentari
• Informazioni su farmaci autosomministrati
dall’assistito stesso
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
L’INFERMIERE HA LA RESPONSABILITÀ DI
Somministrare i farmaci senza errori
Aiutare le persone all’assunzione dei farmaci in
modo appropriato e privo di rischi
Conoscere la farmacocinetica e la farmacodinamica
della sostanza somministrata
Conoscere le implicazioni legali concernenti la
somministrazione
Conoscere le tecniche da applicare per una
corretta preparazione e somministrazione
Pianificare il processo infermieristico nell’assistenza
della persona che riceve farmaci
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
L’INFERMIERE DEVE SAPERE
(possesso di conoscenze)
In quanto di ogni farmaco somministrato l’infermiere
dovrà conoscere
Nome commerciale e principio attivo
Dosaggio normale
Vie di somministrazione
Effetto terapeutico desiderato
Effetti collaterali comuni
Effetti tossici e non desiderati
Controindicazioni ed interazione con altri farmaci
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L’infermiere e la
somministrazione dei farmaci
Nonostante sia il medico il responsabile della
prescrizione dei farmaci, gli infermieri hanno la
responsabilità di:
osservare
continuamente le condizioni della persona
assistita e fornire al medico le informazioni necessarie per
la diagnosi e per la continuazione della terapia
esaminare la persona ogni volta che si somministra il
farmaco, per assicurarsi che non ci siano
controindicazioni
somministrare il farmaco in modo privo di rischi
osservare la risposta della persona al farmaco
riferire al medico la risposta del paziente
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PROCESSO
“TERAPIA FARMACOLOGICA”
PRESCRIZIONE
ALLESTIMENTO
DISTRIBUZIONE
REGISTRAZIONE
DELLA PRESCRIZIONE
Le responsabilità dell’OSS
Provv. Stato Regioni 22/2/2001:
Aiutare
il paziente ad assumere i farmaci
con l’infermiere nella distribuzione
Aiutare il paziente ad assumere una posizione
confortevole e adatta al tipo di somministrazione
Collaborare con l’infermiere nel controllo delle
scadenze dei farmaci e nella sistemazione
all’interno dell’armadio farmaceutico
Collaborare con l’infermiere nella valutazione del
paziente rispetto alle indicazioni terapeutiche e
effetti collaterali
Collaborare
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Le responsabilità dell'infermiere
Dopo aver somministrato il farmaco si
effettua il
terzo controllo
del farmaco
SOMMINISTRAZIONE
DISPONIBILITA’
IN REPARTO
ASSUNZIONE
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FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
La compliance è più comunemente
associato ad un concetto paternalistico
dove la persona è passiva nell’assumere
ciò che il medico prescrive e il piano
terapeutico non si basa su di un’alleanza
terapeutica o un contratto stabilito tra il
paziente e il medico
La concordance è definita come un accordo
raggiunto tra il paziente e operatore
sanitario che rispetti le credenze e i
desideri della persona nel definire se e
come assumere i farmaci, ovvero come
“processo decisionale condiviso” rispetto
alla gestione dei farmaci
(Snowden,2008)
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FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
L’aderenza è generalmente definita
come il livello di assunzione dei farmaci
da parte dei pazienti secondo la
prescrizione medica (Lehane et al, 2009).
È preferito da molti esperti in quanto
ingloba dimensioni sia della compliance che
della concordance
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FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
La scarsa aderenza al regime
terapeutico è molto diffusa e
contribuisce ad un notevole
peggioramento della malattia, alla
riacutizzazione di forme patologiche
croniche ed un aumento dei costi
sanitari
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FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
Le cause più frequentemente associate alla scarsa aderenza
sono riconducibili alla presenza di :
Problemi di natura psicologica o come reazione alla malattia
Insufficienti informazioni, inadeguato follow-up o piano di dimissione
Presenza di patologie asintomatiche ma che necessitano di
trattamento(es. ipertensione)
Scarsa fiducia del paziente o beneficio del trattamento
Scarsa relazione tra sanitari e paziente
Limitazioni fisiche che riducono le abilità necessarie ad assumere i
farmaci
Barriere alla cura e alla terapia
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La somministrazione
dei farmaci
IL PROCESSO DELLA
SOMMINISTRAZIONE,
ULTERIORI
CONSIDERAZIONI
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FAVORIRE L’ADERENZA ALLA TERAPIA
FARMACOLOGICA
Per migliorare l’aderenza è indicata la combinazione di interventi
educativi diversi:
Fornire istruzioni chiare e semplici
Informare il paziente sullo stato clinico, sull’efficacia e utilità del
trattamento
Far emergere il vissuto, le credenze, preoccupazioni e difficoltà e
fornire rinforzi positivi
Coinvolgere i familiari, badanti ecc.
Semplificare il regime terapeutico quotidiano e personalizzarlo allo
stile di vita del paziente
Adeguare gli orari, i dosaggi, e la distribuzione della terapia nella
giornata
Facilitare la possibilità di contattare medici ed infermieri
migliorando la qualità della comunicazione con i pazienti
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FATTORI PSICOSOCIALI
E’ necessario valutare:
la motivazione
l’atteggiamento del paziente nei riguardi
della terapia
la dipendenza da farmaci e l’uso non
corretto
il livello di comprensione della persona
assistita e le sue conoscenze circa la
terapia
l’appoggio dei caregivers
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BISOGNI SPECIALI
L’infermiere incontra dei pazienti che
necessitano di un’assistenza speciale
per l’assunzione dei farmaci:
bambini
Disabili
anziani
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CONSIDERAZIONI PEDIATRICHE
BAMBINI :
porre sempre particolare attenzione ai
dosaggi dei farmaci
Valutare la capacità del bambino di
assumere farmaci
Mettere in opera tecniche che possono
aiutare il bambino a capire ed affrontare
l’iniezione
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CONSIDERAZIONI PEDIATRICHE
A differenza dell’adulto nel quale esiste
generalmente un dosaggio medio del
farmaco per tutti, in pediatria devono
essere prese in considerazione tutte
quelle variazioni funzionali degli organi nei
vari stadi maturativi e le variazioni del
peso corporeo legate all’età; infatti la
posologia dei farmaci va sempre
rapportata al peso corporeo
(dose/Kg/die)
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CONSIDERAZIONI PEDIATRICHE
Inoltre osservate attentamente il
bambino dopo la somministrazione
per la rilevazione di effetti benefici
o reazioni collaterali.
Spesso i bambini non sono in grado
di riferire esattamente le reazioni
ai farmaci
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SOMMINISTRARE
FARMACI A UN BAMBINO
I genitori possono essere un’utile risorsa per
l’infermiere
L’infermiere si dovrà informare dai genitori
la reazione usuale del bambino ai farmaci e,
modificare il suo modo di agire in modo da
garantire chi il bambino assuma il farmaco
Il bambino può accettare di buon grado i
farmaci se somministrati dai genitori sotto
supervisione dell’infermiere
CONSIDERAZIONI GERIATRICHE
PERSONE ANZIANE:
presentano dei problemi particolari
nell’assunzione dei farmaci.
Poiché l’invecchiamento modifica il
metabolismo e la funzionalità degli
organi, gli anziani spesso richiedono
una dose ridotta del farmaco.
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IMPORTANTE
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FARMACI E RENE
DURANTE TUTTO IL CORSO DELLA TERAPIA
E’ NECESSARIO CONTINUARE
L’OSSERVAZIONE AL FINE DI IDENTIFICARE
EVENTUALI MODIFICHE POSITIVE O
NEGATIVE NELLE FUNZIONI FISIOLOGICHE
BASANDOSI ANCHE SUI DATI DI
LABORATORIO, SUI PARAMETRI VITALI E
SULLE RISPOSTE OGGETTIVE O
SOGGETTIVE DEI PAZIENTI
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Il rene rappresenta l’organo più importante
per l’eliminazione della maggior parte dei
farmaci. I reni sono estremamente
vulnerabili agli effetti lesivi dei farmaci :
Sono altamente perfusi e quindi hanno
contatto con le massime concentrazioni di
tutti i farmaci presenti nel sangue
Sono organi estremamente complessi dal
punto di vista funzionale ed anatomico
Farmaci possono raggiungere
concentrazioni tossiche nei tubuli e nelle
cellule renali
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INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
Per interazione farmacologica s’intende un
fenomeno per cui gli effetti di un farmaco
vengono modificati in presenza di un altro
farmaco, di un prodotto a base di erbe, di
alimenti o bevande
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INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
INTERAZIONI
Le interazioni tra i farmaci si verificano quando gli
effetti di un farmaco sono alterati dalla presenza
di un altro farmaco o cibo.
Questa interazione può determinare:
sinergismo un potenziamento degli effetti del
farmaco
antagonismo dove l’effetto del farmaco può
diminuire
incompatibilità tra farmaci quando un farmaco
può precipitare dalla soluzione se mescolato con
altri farmaci
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INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
L’interazione può avere effetti positivi :
molte associazioni di farmaci sono
prescritti proprio in virtù della possibilità
di una interazione farmacologica
Le interazioni con effetti negativi possono
dar luogo a conseguenze significative dal
punto di vista clinico
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INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
Gli alimenti possono variare la velocità e l’entità
di assorbimento dei farmaci
Cibi caldi, solidi e viscosi rallentano lo
svuotamento gastrico pertanto diminuiscono
la velocità di assorbimento di alcuni farmaci
ottenendo effetti farmacologici più rallentati.
Cibi freddi, liquidi accelerano il passaggio
attraverso lo stomaco e quindi riducono
l’intervallo di tempo tra l’assunzione del
farmaco e la comparsa dei suoi effetti
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INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
Per stomaco pieno s’intende il periodo
che intercorre tra l’inizio di ingestione di
un pasto e la presumibile fine dei processi
digestivi quindi 3 o 4 ore circa che
seguono l’inizio di un pasto .
La variabilità dell’intervallo è in rapporto
alla quantità e qualità degli alimenti ingeriti
INTERAZIONI TRA FARMACI ED
ALIMENTI
Per stomaco vuoto si intendono quei momenti in
cui lo stomaco è privo di contenuto alimentare e
corrisponde in genere ad un’ora prima o oltre le
4 ore dopo il termine del pasto
Il liquido e la bevanda con cui si assume il
farmaco può avere notevole influenza sui farmaci
in terapia es. succo di pompelmo
L’acqua naturale è la scelta più opportuna a
temperatura ambiente, la sua azione è anche
meccanica poiché impedisce che il farmaco
aderisca alle pareti dell’esofago
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SOMMINISTRAZIONE SICURA
DEI FARMACI
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
LINEE GUIDA PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI
FARMACI:
NON SOMMINISTRARE
MAI UN FARMACO
SCONOSCIUTO
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-
Gli infermieri che somministrano i farmaci sono
responsabili delle proprie azioni. Chiedere
spiegazioni su qualsiasi prescrizione venga
valutata come inappropriata o illeggibile
-
Conoscere i farmaci da somministrare. E’
necessario conoscere le indicazioni alla
somministrazione. Reperire tutte le informazioni
necessarie se non si conosce il farmaco
-
Non utilizzare farmaci liquidi che hanno un
aspetto torbido o che hanno cambiato colore
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
Calcolare
accuratamente le dosi dei
farmaci. Se non si è sicuri effettuare un
doppio controllo chiedendo a un
infermiere esperto
Somministrare solo farmaci preparati
personalmente
Prima di somministrare un farmaco
identificare il paziente se possibile
chiamarlo per nome e cognome
Non lasciare i farmaci sul comodino del
paziente
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
Se
un paziente vomita subito dopo l’assunzione di
un farmaco per via os, informare il medico
Quando
un farmaco, per qualsiasi ragione, non è
stato somministrato, registrare sempre il fatto e le
motivazioni e avvisare il medico
Se
è stata effettuata una somministrazione errata
informare immediatamente il medico
Valutare
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI
FARMACI
Per
ogni farmaco che
l’infermiere somministra è
necessaria la prescrizione
medica
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
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la risposta del paziente al farmaco
PRESCRIZIONE URGENTE: indica che il
farmaco va somministrato
immediatamente e solo per una volta
SOMMINISTRAZIONE SINGOLA: deve
essere data solo per una volta ad orario
stabilito
PRESCRIZIONE PERMANENTE: può
essere data per un tempo tot finché non
ne viene indicata la sospensione
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
PRESCRIZIONE SECONDO PROTOCOLLO
Il protocollo a cui fare riferimento è un protocollo
terapeutico. In questo caso può essere sufficiente
una prescrizione in cartella clinica del tipo “terapia
secondo protocollo 1”
Il protocollo deve essere inserito all’interno della
cartella clinica e deve essere sottoscritto dal medico
richiedente
Inoltre il protocollo deve essere costituito con tutti gli
elementi di una prescrizione di terapia con
particolare riguardo al farmaco , alla dose, al tempo,
alla via di somministrazione
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI
FARMACI
L’infermiere si rende garante di tutte
le procedure, dettate dalla migliore
letteratura e manualistica
internazionale che ha sintetizzato
nella regola delle 8 G
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Controllo della prescrizione e preparazione
del quantitativo di farmaco richiesto
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
Identificare
il giusto paziente
il giusto farmaco
Somministrare la giusta dose
Somministrare il farmaco all’ora giusta
Somministrare il farmaco dalla via giusta
Conoscere la giusta conservazione
Effettuare il giusto approccio alla persona
Effettuare il giusto monitoraggio
REGOLA DELLE 8 G
Selezionare
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
GIUSTO PAZIENTE
La prima “regola” della somministrazione dei
farmaci, il giusto paziente, prevede che il farmaco
sia dato al paziente cui è stato destinato.
Gli errori possono essere evitati se l’infermiere
- identifica il paziente (NON dire è lei Rossi
Mario? … meglio chiedere il nome al paziente o
chiamarlo per nome e cognome)
- controlla il numero del letto con quello scritto
sulla scheda della terapia
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
GIUSTO FARMACO
Il farmaco somministrato è quello prescritto ed è
anche quello appropriato per la persona assistita.
Errori più comuni si possono verificare quando:
- Il medico prescrive un farmaco che non è
appropriato per la persona assistita
- l’infermiere somministra un farmaco che non ha
preparato lui
- l’infermiere sbaglia nell’identificare un farmaco
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
I rischi di somministrare un farmaco sbagliato
possono essere ridotti:
- utilizzando il sistema delle singole dosi di
farmaco
- somministrando solo farmaci che sono stati
preparati dallo stesso infermiere che
somministra
- conoscendo i principi attivi e i nomi
commerciali dei farmaci e le ragioni per cui
sono assunti dai pazienti, ascoltando anche le
informazione che da il paziente
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GIUSTA DOSE
Il farmaco è somministrato nella dose prescritta e
che questa sia appropriata per la persona assistita
Errori più frequenti:
- il medico prescrive o l’infermiere somministra dosi
inappropriate per il paziente
- l’infermiere trascrive la prescrizione
scorrettamente nella scheda di registrazione dei
farmaci del paziente
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L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: GIUSTA DOSE
gr. = grammo mg. = milligrammo
l. = litro
ml. = millilitro = cm3
PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE :
- Nella lettura della prescrizione medica
- Durante il calcolo dei dosaggi
- Usare gli appositi misurini per i farmaci liquidi e tenerli all’altezza degli
occhi
- Usare le specifiche siringhe per i farmaci parenterali
- Per le gocce, contarle facendole cadere in un cucchiaio
UN IPERDOSAGGIO PUO’ AVERE
CONSEGUENZE MOLTO GRAVI O FATALI
!!!!
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L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: GIUSTA DOSE
100 mg. : 50 ml = 3 mg. :
(50x3) : 100 = 1,5 ml
1 litro (l.)
0,001 (l.)
1 gr.
0,001 gr.
=
=
=
=
1000 ml.
1 ml.
1000 mg.
1 mg.
=
=
1000 cm3
1 cm3 (c.c.)
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
GIUSTA VIA
Il farmaco deve essere somministrato per la via
prescritta e che la via prescritta sia sicura e
appropriata per la persona assistita
Le prescrizioni dei medici dovrebbero sempre
indicare la via di somministrazione. Se una via non
è specificata o sembra inappropriata, l’infermiere
dovrebbe controllare con il medico per chiarire
quale sia la via da utilizzare.
Come calcolare la dose prescritta : devo
somministrare 3 mg di un farmaco da
diluire.
Il farmaco si trova in confezioni da 100 mg
con fiale da 50 ml per la diluizione.
Quanto farmaco dovrò aspirare in siringa
per avere la giusta dose?
L’infermiere e la somministrazione
dei farmaci: GIUSTA DOSE
x ml
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
GIUSTA ORA
Il farmaco deve essere somministrato con la
corretta frequenza all’ora fissata in accordo
con i protocolli in uso.
I programmi di somministrazione dei farmaci
variano fra le diverse istituzioni.
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I criteri per definire gli orari di uno schema
terapeutico nelle 24 ore sono:
prescrizione medica
correlazione con i pasti, somministrazione
a stomaco pieno o vuoto
ritmi sonno/veglia del paziente
ritmi quotidiani e stili di vita della persona
assistita
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI FARMACI
Molti fattori influenzano la programmazione
utilizzata per somministrare i farmaci:
-
-
Un farmaco può essere più efficace se dato al
momento giusto quando viene somministrato
endovena
Un farmaco che interagisce con il cibo può
essere dato prima dei pasti
Un farmaco che causa irritazione gastrica può
dover essere data necessariamente durante i
pasti
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Esempio 1 la prescrizione prevede:
Aspirinetta (antiaggregante piatrinico) 100
mg 1 cs
Deltacortene (cortisonico) 25 mg 1 cs
Madopar (antiparkinsoniano) 125 mg due
volte al giorno
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI
FARMACI
GIUSTA REGISTRAZIONE
Procedere alla registrazione sulla documentazione
( scheda di terapia integrata/ unica) in seguito
all’avvenuta somministrazione
La registrazione del farmaco prevede:
- l’ora
- la via di somministrazione
- il dosaggio del farmaco
- La sigla di chi ha somministrato
GIUSTO APPROCCIO ALLA
PERSONA
Si intende l’informazione adeguata che
l’infermiere garantisce all’utente o al
caregiver circa la terapia da assumere;
un’informazione mirata e personalizzata
permette di ottenere consenso e
collaborazione dalla persona e favorisce
l’aderenza soprattutto per le terapie
protratte nel tempo
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GIUSTO MONITORAGGIO
Monitorare attentamente la risposta del
paziente al farmaco, soprattutto quando si
tratta di una prima somministrazione
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SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI
FARMACI
Una ulteriore modalità finalizzata alla
prevenzione degli errori nella
somministrazione dei farmaci è l’adozione
della regola delle 5 C:
Comprendere
Codificare
Calcolare
Controllare
Conoscere
13/03/11
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REGOLA DELLE 5 C
1. Comprendere: raccogliere i dati (
numerici, principio attivo, unità di misura
e di tempi), e interpretarli come
problema che richiede una soluzione
esatta
2. Codificare : tradurre il problema in un
linguaggio matematico, impostando
correttamente il calcolo richiesto
3. Calcolare: eseguire il calcolo e trovare
la soluzione/risultato corretto
13/03/11
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REGOLA DELLE 5 C
5. Conoscere: fase più complessa che richiede al
professionista competenze che vanno oltre le abilità
matematiche. L’infermiere deve essere in grado di
conoscere le interazioni tra farmaci, prevedere
l’insorgenza di eventuali effetti collaterali, scegliere la
sede più idonea alla somministrazione, controllare i
parametri vitali, laddove la situazione clinica lo richieda.
In questa fase al professionista viene richiesto di
applicare il pensiero critico alla situazione clinica
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REGOLA DELLE 5 C
4. Controllare: verifica delle tre fasi precedenti, in
questa fase rientra il confronto tra il farmaco prescritto
e la confezione disponibile, la scelta del diluente, il
controllo di integrità della confezione, della limpidezza
della soluzione e della scadenza. E’ raccomandato il
doppio controllo relativo a lettura e comprensione della
prescrizione, identità della persona, calcolo del dosaggio
del farmaco, modalità di preparazione e
somministrazione del farmaco (raccomandazione 7/2008
del Ministero della Salute)
13/03/11
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ATTO UNITARIO DELLA
SOMMINISTRAZIONE
quello della somministrazione della terapia
farmacologica è un:
ATTO UNITARIO in quanto deve
essere compiuto da una sola persona
SEQUENZIALE E CRONOLOGICO
perché consta di una serie di fasi che
devono essere eseguite nella loro
giusta successione e concatenazione
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ATTO UNITARIO DELLA
SOMMINISTRAZIONE
La registrazione del farmaco prevede:
- l’ora
- La via di somministrazione
- Il dosaggio del farmaco
- Il sito di somministrazione
- Le iniziali o la firma dell’infermiere che
somministra
ATTO UNITARIO DELLA
SOMMINISTRAZIONE
L’infermiere è responsabile anche di
documentare gli effetti terapeutici e
collaterali dei farmaci somministrati
Es. somministrazione di un antidolorifico, di
un antipertensivo
Se il paziente sviluppa un rush cutaneo
dopo la somministrazione di un
antibiotico, nella scheda del paziente
devono essere descritti dettagliatamente
la sede e il tipo di reazione
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Somministrazione
Non lasciare INCUSTODITI, nella camera
di degenza o nel corridoio, il vassoio o il
carrello contenenti farmaci da
somministrare
Non lasciare MAI nel COMODINO del
paziente i farmaci da assumere
Non SOSPENDERE la somministrazione
per dedicarsi ad altro, per non
commettere errori
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Fonti
di errore …
SOMMINISTRAZIONE SICURA DEI
FARMACI
TRIPLICE CONTROLLO
Inoltre va fatto il triplice controllo ogni volta che
si somministra un farmaco:
1. Al momento del prelevamento nell’armadio
farmaceutico
2. Nella stanza del paziente nel momento di
preparare il farmaco e di somministrarlo
(controllo crociato giusto prescrizione, giusto
paziente, giusto farmaco)
3. Dopo l’avvenuta somministrazione
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SOMMINISTRAZIONE
PER VIA ORALE
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ACCERTAMENTO
valutare la pertinenza del farmaco
rispetto alla persona assistita
Riconsiderare la storia clinica, le eventuali
allergie, valutare i valori degli esami di
laboratorio che possono condizionare la
somministrazione dei farmaci
Valutare la capacità del malato a deglutire
i farmaci
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DIAGNOSI
INFERMIERISTICHE
Deglutizione compromessa
Rischio di aspirazione
Ansia
Mancanza di conoscenza della procedura
Non adeguamento al piano terapeutico
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Somministrazione per os
Somministrazione per os
Prepararsi alla somministrazione
Verificare le priorità rispetto ai pazienti:
che necessitano di una terapia ad orario definito
digiuni per esami
Predisporre il carrello per la somministrazione con:
Prescrizioni
Acqua, bicchieri e cucchiai
Tagliapastiglie e dispositivo per frantumare le compresse
Prontuario farmaceutico
Sfigmomanometro e fonendoscopio
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Somministrazione per os
Considerazioni particolari
In casi particolari (pazienti detenuti, somministrazione di
metadone...) accertarsi dell’avvenuta assunzione
(ispezione cavo orale)
In presenza di diversi farmaci per os. seguire la sequenza:
• cp. - cps.
• gtt.
• sciroppi
• compresse sublinguali
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Somministrazione per os
Somministrazione al letto della persona
Verificare attivamente l’identità del paziente
Informare la persona
Valutare la capacità di deglutizione, lo stato di coscienza,il
grado di mobilità, l’assenza al riflesso della tosse, la
posizione supina obbligata, la presenza di nausea o
vomito, la presenza di un sondino naso-gastrico in
aspirazione
Se si rilevano limitazioni alla somministrazione orale dei
farmaci o dubbi sulla capacità di deglutire della persona
l’infermiere informa il medico che ha prescritto
Somministrazione per os
Preparare i farmaci
Eseguire il lavaggio delle mani
Preparare i farmaci per un paziente alla volta
Confrontare l’etichetta di ogni farmaco con la
prescrizione applicando “il triplice controllo”
Predisporre la dose di farmaco prescritta,
calcolando il dosaggio e disponendola nel
contenitore porta pillole
Evitare di toccare i farmaci con le mani
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Somministrazione per os
Per preparare i farmaci in forma liquida agitare
delicatamente il contenitore
Rimuovere il tappo del flacone
multidose e posizionarlo
sottosopra
Dosare il farmaco mantenendo
il
misurino al livello degli occhi
Prelevare con precisione i
volumi
inferiori a 10 ml con una siringa senza ago
Diluire le gocce in poca acqua
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Somministrazione per os
Somministrare
Aiutare il paziente a sedersi
Porgere al paziente il portapillole con i farmaci
Miscelare i farmaci in polvere con acqua al letto del
paziente
Somministrare le compresse effervescenti appena si
sono disciolte
Restare con il paziente fino a quando non ha assunto
tutti i farmaci, evitare di lasciare le compresse sul
comodino senza informare la persona
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Somministrazione per os
PIANIFICAZIONE E IDENTIFICAZIONE
DEGLI OBIETTIVI
Se necessario far aprire la bocca al paziente per
accertarsi dell’avvenuta assunzione
Aiutare il paziente a ritrovare una posizione
comoda
Suggerire al paziente di rimanere in posizione
seduta o semiseduta per circa 15-20 minuti
dopo l’assunzione della terapia
Registrare l’avvenuta somministrazione,
riordinare il carrello e riporre i farmaci utilizzati
I risultati da raggiungere quando si somministra un
farmaco per via orale:
il paziente possa deglutire il farmaco
Che ci sia l’effetto desiderato e non gli effetti
collaterali
Che non ci sia l’aspirazione del farmaco
nell’albero bronchiale
Che ci sia compliance da parte della persona
assistita
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Somministrazione per os
-
Una volta somministrato il
farmaco effettuare le appropriate
verifiche
Valutare gli effetti desiderati ( es.
diminuzione di dolore)
Valutare qualsiasi effetto avverso o
collaterale ( nausea , vomito)
Riferire al medico ogni alterazione
significativa rispetto alla norma
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CONSIDERAZIONI PEDIATRICHE
I
farmaci in forma liquida sono più
sicuri da deglutire
Il bambino spesso rifiuta i preparati
per bocca
Misurare le piccole quantità di
farmaco usando dosatori tarati
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Somministrazione per os
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
TRAMITE SONDINO NASO GASTRICO
I farmaci orali possono essere
somministrati attraverso
sonde nasogastriche (SNG),
attraverso sonde
nasointestinali o digiunali o
attraverso una gastroenterostomia percutanea
(PEG)
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
Verificare
Preparare i farmaci:
• Eseguire il lavaggio sociale delle mani
• Se il farmaco è in formulazione liquida
diluirlo con poca acqua (10-15 ml); non è
necessaria acqua sterile
• Se il farmaco è in compresse
frantumabili, polverizzarle e mescolarle e
mescolarle in acqua (10-15 ml). Non
tutte le compresse possono essere
frantumate; il limite riguarda in particolare
le compresse a rilascio prolungato
La corretta posizione del sondino nello stomaco,
duodeno o digiuno
Le possibili incompatibilità tra farmaco e nutrizione
Se i farmaci devono essere somministrati lontano dagli
alimenti, adattare gli orari di somministrazione in
relazione allo schema nutrizionale
Nel caso di nutrizione enterale in continuo sospendere
la nutrizione 30-45 minuti prima di somministrare i
farmaci
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
Le compresse gastroresistenti una volta
polverizzate possono venire a contatto con la
mucosa orale o gastrica provocando irritazione
gastrica o mucosite
Le compresse a lento rilascio una volta
polverizzate il farmaco viene assorbito
immediatamente, e questo può portare a livelli
iniziali di farmaco più alti di quelli attesi e ad una
minore durata dell’azione
Se il farmaco è in capsule gelatinose estrarre
il contenuto e diluirlo in acqua; le capsule
contenenti microgranuli non sono indicate per la
somministrazione tramite sondino perché
potrebbero ostruirlo
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
NOTA:
i farmaci non si mescolano alla miscela
enterale sia per il rischio di
contaminazione della stessa che per le
possibili incompatibilità tra il farmaco e gli
elementi nutrizionali. È indicato prevedere
regimi terapeutici semplici che
interrompono il meno possibile lo schema
di alimentazione
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
Somministrazione
Utilizzare una siringa cono-catetere(schizzettone) per somministrare la
soluzione o sospensione dei farmaci diluiti in acqua
Se è in corso la somministrazione di nutrizione enterale, sospenderla
momentaneamente
Lavare il sondino con 30 ml di acqua (5-10 ml nei bambini) prima della
somministrazione
Somministrare ogni farmaco separatamente e lavare il sondino con circa
10-15 ml di acqua tra un farmaco e l’altro
Al termine lavare con 30 ml di acqua per evitare che residui rimangano
nel sondino e lo ostruiscono
Riprendere la nutrizione enterale se in corso, altrimenti mantenere
chiuso il sondino per circa 30 minuti
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI TRAMITE
SONDINO NASO GASTRICO o PEG
Monitorare:
La
risposta del paziente alla terapia
farmacologica
Se il paziente ha in corso il monitoraggio
del bilancio idrico giornaliero conteggiare
l’acqua somministrata
VIA SUBLINGUALE
Le compresse, da sciogliersi in bocca,
vanno somministrate per ultime rispetto
all’insieme della terapia orale.
Spiegare alla persona che il farmaco deve
essere tenuto sotto la lingua, fino a quando
non si è disciolto e non va inghiottito
Fate sollevare la lingua e alla persona e
appoggiate la compressa nella zona
sublinguale.
Controllate che la cp. sia mantenuta in
sede e che compaia l’effetto desiderato.
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VIA TOPICA E TRANSDERMICA
SOMMINISTRAZIONE
PER VIA
TRANSCUTANEA E
TRANSMUCOSA
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I farmaci ad uso topico sono formulazioni
applicate localmente su cute integra o
mucose ed hanno prevalentemente effetti
localizzati
I farmaci per uso topico sotto forma di
lozioni, paste o unguenti vengono
applicati sulla cute attraverso medicazioni
o bagni medicati
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FARMACI TOPICI
VIA TOPICA E TRANSDERMICA
I farmaci topici sono posti sulla
superficie della pelle e delle mucose
Creme, lozioni e unguenti possono
essere utilizzati per trattare la pelle o le
infezioni delle ferite, per malattie della
pelle o per diminuire i sintomi da
alterazioni cutanee
I farmaci topici possono essere applicati
mediante un abbassalingua, tamponi
sterili a seconda della prescrizione
Vantaggi:
La via è indolore e gli effetti collaterali sono limitati
Il trattamento locale delle dermatopatie
Scarse reazioni gravi sistemiche
Svantaggi:
Le applicazioni estese possono essere voluminose e
causare difficoltà nei movimenti
Difficoltà di somministrare un dosaggio preciso
Imprevedibilità di eventuali effetti collaterali sistemici
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FARMACI TOPICI
FARMACI TOPICI
PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE
TECNICA
1.
Verificare la prescrizione medica
Conoscere il motivo per il quale
deve essere somministrato il
farmaco, le controindicazioni, il
giusto dosaggio e i risultati attesi
2.
3.
4.
5.
6.
7.
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Lavaggio sociale delle mani e indossare i guanti
Eseguire il secondo controllo: giusto paziente, giusto
farmaco, giusta dose
Informare il paziente spiegandone la procedura e
provvedere alla privacy
Far assumere al paziente una posizione comoda
Applicare il farmaco come prescrizione medica
provvedere al benessere del paziente dopo
l’applicazione del farmaco
registrare gli interventi infermieristici effettuati
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Somministrazione topica
Somministrazione topica
La CUTE è la prima linea di difesa
contro le infezioni
Adottare misure volte a conservare l’integrità della cute
Effetto prodotto dai farmaci generalmente locale, alcuni
farmaci inducono effetti sistemici (nitroglicerina)
Esistono diversi metodi di somministrazione a seconda del
medicamento da applicare:
Creme e unguenti
Lozioni disinfettanti
Spray
Applicazioni calde e fredde
Cerotti (nitroglicerina)
MATERIALI
Crema o unguento, spatola, guanti, fascia
TECNICA
Pulire la cute e asciugarla,
Spalmare uno strato sottile di farmaco, a seconda dei casi
può rendersi necessaria una leggera frizione o massaggio
per favorire l’assorbimento, mentre in altri casi è sconsigliato
A seconda della prescrizione la zona sarà lasciata scoperta
o medicata con garze e bende.
E’ preferibile che la confezione del farmaco sia
personalizzata per evitare contaminazioni.
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Somministrazione topica TINTURE
MATERIALI
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Somministrazione topica SPRAY
MATERIALI
Antisettico, pinze, tampone di garza, guanti, garze,
fascia
Contenitore del farmaco spray,
TECNICA
TECNICA
Pennellare con l’aiuto di tamponi di garza sterili
producendo un movimento rotatorio dal centro verso
l’esterno,
Non usare antisettici a base alcolica su cute lacerata o
mucose.
A seconda della prescrizione la zona sarà lasciata
scoperta o medicata con garze e bende.
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Pulire la cute e asciugarla,
Spruzzare il farmaco sulla zona da trattare,
Evitare che l’infermiere e la persona inalino il farmaco,
ruotando la testa dalla parte opposta del lato di
applicazione,
Se necessario coprire con una garza gli occhi e la bocca
della persona.
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VIA TOPICA E TRANSDERMICA
CONSIDERAZIONI GERIATRICHE
Somministrazione topica
Nella cute della persona anziana si verificano molti
cambiamenti:
Riduzione del grasso sottocutaneo, lassità
muscolare, degenerazione delle fibre elastiche
Riduzione dell’acqua extracellulare, dei liquidi
superficiali e dell’attività delle ghiandole sebacee
quindi la cute si presenterà desquamata, secca con
possibili segni di escoriazioni provocate dal prurito
APPLICAZIONI
CALDE-FREDDE
Parametri Vitali TC
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VIA TOPICA E TRANSDERMICA
CONSIDERAZIONI GERIATRICHE
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VIA TOPICA E TRANSDERMICA
I SISTEMI TRANSDERMICI
… e ancora
Aumento della fragilità capillare con formazione
di lividi
Riduzione dell’apporto ematico si presenta con
diminuzione dell’aspetto rosato della cute e
delle mucose, freddo al tatto; diminuita
percezione del dolore e del tatto
... per cui l’infermiere deve trattare la cute con
estrema delicatezza quando applica una pomata
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La via transdermica risulta essere una valida
alternativa alla via orale per i farmaci che
subiscono modificazioni sostanziali a livello
gastrointestinale
La via transdermica permette inoltre di ottenere
un effetto terapeutico costante e di migliorare
l’aderenza ai trattamenti, soprattutto per i
pazienti che hanno difficoltà a dosare le terapie
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SISTEMA TRANSDERMICO
SISTEMA TRANSDERMICO
In commercio esistono numerose tipologie ma tutte sono
costituite da elementi comuni:
La frequenza di applicazione varia a
seconda del principio attivo e
tipologia del sistema (12-24 ore
es. per i cerotti di nitroglicerina,
3 o 4 settimane per alcuni agenti
ormonali)
L’efficacia dell’adesione è il
maggiore determinante del
successo o della inefficacia di un
sistema transdermico
uno strato impermeabile esterno, flessibile e
semitrasparente che svolge la funzione di sostegno e di
protezione, che non permette la dispersione del principio
attivo all’esterno
Il deposito del farmaco detto anche reservoir
Una membrana che controlla la velocità de cessione del
farmaco
Uno strato adesivo che consente il posizionamento del
cerotto sulla cute e lo mantiene stabile
Un rivestimento protettivo che copre l’adesivo che va
rimosso prima dell’applicazione
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APPLICAZIONE DI UN SISTEMA
TRANSDERMICO
Informare la persona circa lo scopo della terapia
transdermica
Eseguire il lavaggio delle mani
All’avvio del trattamento selezionare la sede di
applicazione; le sedi preferenziali sono: zone glabre e
piane del torace, nella parte superiore o inferiore del
dorso, nella parte superiore del braccio. La cute in
sede di posizionamento deve essere integra, pulita ed
asciutta. Evitare la depilazione della zona perché questo
predispone all’insorgenza di irritazioni locali
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APPLICAZIONE DI UN SISTEMA
TRANSDERMICO
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A terapia già avviata, sostituire il sistema transdermico nei
tempi indicati dalla prescrizione medica
Togliere il cerotto già in sede prima di applicare quello
nuovo
Aprire la confezione ed applicare il cerotto senza toccare
la parte adesiva che poggerà sulla cute
Premere sul sistema con il palmo della mano per circa 30
secondi per favorire l’adesione
Posizionare un “copricerotto” se presente ed indicato; è
possibile indicarvi con un pennarello la data di
posizionamento
Documentare la sostituzione del cerotto e segnalare la
comparsa di segni di irritazione
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APPLICAZIONE DI UN SISTEMA
TRANSDERMICO
VIA TRANSMUCOSA
I trattamenti con sistema transdermico possono essere gestiti
autonomamente dal paziente o familiari a domicilio
fornendo ulteriori informazioni sull’uso:
Via
buccale: quei farmaci che
vengono tenuti in bocca a contatto
diretto con la mucosa delle guance
(es. pastiglie)
Via oculare
Via nasale
Via vaginale
Via rettale
I cerotti transdermici sono impermeabili e non è
necessario rimuoverli prima di fare la doccia
Se un cerotto si stacca accidentalmente non deve essere
riutilizzato ma va sostituito con uno nuovo
I cerotti non si possono tagliare o ridurre
Molti cerotti contengono nella loro struttura alluminio; è
raccomandato rimuoverli prima di alcune indagini
diagnostiche (risonanza magnetica)
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VIA TRANSMUCOSA
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Somministrazione per via MUCOSA :
INSTILLAZIONI OCULARI
INSTILLAZIONI OCULARI
INSTILLAZIONI NASALI
INSTILLAZIONI AURICOLARI
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INTRODUZIONE DI UNA
SOSTANZA TERAPEUTICA NEL
SACCO CONGIUNTIVALE
FARMACI SOTTO FORMA DI
GOCCE O POMATE NELLE
PATOLOGIE DI PERTINENZA
OCULISTICA
PRIMA DI TALI APPLICAZIONI
E’ NECESSARIO LIBERARE
L’OCCHIO DA EVENTUALI
SECREZIONI
LA SENSIBILITA’
DELL’ORGANO E LE SUE
CONDIZIONI POSSONO
RICHIEDERE DALL’IMPIEGO A
MATERIALE PULITO A QUELLO
STERILE
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Somministrazione per via MUCOSA :
Somministrazione per via MUCOSA :
INSTILLAZIONI OCULARI TECNICA
prima di procedere alla instillazione o all’applicazione di
pomate occorre considerare la capacita’ della persona di
collaborare mantenendo la posizione adeguata durante la
somministrazione e valutare le condizioni dell’occhio e
delle zone circostanti
rimuovere eventuali secrezioni con una garza inumidita di
sluzione fisiologica, procedendo dall’angolo interno
dell’occhio a quello esterno e cambiando la garza ad ogni
passaggio
INSTILLAZIONI OCULARI TECNICA
Aiutare il paziente a sedersi in posizione eretta, con
la testa iperestesa
Fornire al paziente un fazzoletto su cui asciugare il
farmaco o le lacrime che possono uscire dall’occhio
durante l’instillazione
Chiedere al paziente di guardare il soffitto
Porre una o due dita sulla parte inferiore dell’osso
orbitale e delicatamente tirare la palpebra verso il
basso
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Somministrazione per via MUCOSA :
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Somministrazione per via MUCOSA :
INSTILLAZIONI OCULARI
INSTILLAZIONI OCULARI TECNICA
Con l’altra mano appoggiata sulla fronte del
paziente, instillare il numero richiesto di gocce o
di pomata nella parte inferiore del sacco
congiuntivale
Rilasciare la palpebra e permettere al paziente di
chiudere l’occhio
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CONSIDERAZIONI PEDIATRICHE
Quando
si instilla il collirio in un neonato o in un
bambino piccolo chiedere la collaborazione dei
genitori
Per somministrare le gocce oculari ad un bambino
non collaborante, bisogna tenere delicatamente
bloccata la testa e sistemare le gocce nell’angolo
nasale ove le palpebre si incontrano. Quando il
bambino aprirà gli occhi il farmaco defluirà
nell’occhio
Le pomate oftalmiche si applicano con facilità
nell’occhio del bambino mentre dorme
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LE INSTILLAZIONI OCULARI
Abbreviazioni
Gocce = gtt
Entrambi gli occhi = EO
Occhio sinistro (sn) = OS
Occhio destro (dx) =OD
FARMACI OTOLOGICI
Le soluzioni possono essere instillate
nell’orecchio per trattare le infezioni esterne,
oppure per ammorbidire e rimuovere il
cerume.
Le soluzioni usate nell’orecchio dovrebbero
essere a temperatura ambiente, usare soluzioni
troppo calde o troppo fredde può causare
vertigine, nausea o dolore
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FARMACI OTOLOGICI
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FARMACI OTOLOGICI
Porre il paziente in posizione seduta,
o sdraiato con la testa girata sul lato
dell’orecchio sano
Scaldare la soluzione a temperatura
ambiente
Preparare la quantità di farmaco
necessaria nel contagocce
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Tendere il condotto uditivo esterno (CUE)
tirando delicatamente il padiglione auricolare
verso l’alto e all’indietro e instillare le gocce
Se indicato, porre un batuffolo di cotone o un
tamponcino all’esterno dell’orecchio, per
mantenere il farmaco nel CUE (senza forzare)
Se sono richieste delle gocce nell’orecchio
opposto, aspettare qualche minuto, quindi
ripetere la procedura
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FARMACI RETTALI
LA VIA RETTALE
L’introduzione di farmaci nel retto, sotto forma di
supposte è una pratica molto frequente.
Vantaggi:
- Evitare l’irritazione del tratto gastrointestinale
superiore
- Non dare al paziente farmaci con sapore o
odore sgradevoli
- Liberazione del farmaco ad una frequenza lenta
ma costante
- Fornire una maggiore concentrazione di farmaco
nel flusso sanguigno, poiché il sangue venoso del
retto inferiore non è filtrato dal fegato
Via alternativa a quella Orale:
- se è presente vomito,
- se la persona non è
cosciente,
- se il farmaco non è tollerato a
livello gastrico,
- nei bambini in alternativa alla via
intramuscolare
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LA VIA RETTALE
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LA VIA RETTALE
Nella via rettale il farmaco viene introdotto all’interno
dell’ampolla rettale sotto forma di SUPPOSTA o
CLISTERE medicamentoso per ottenere effetti locali o
sistemici. L’entità dell’assorbimento è massimo se la
somministrazione è preceduta da EVACUAZIONE
MATERIALE OCCORRENTE
Scheda terapeutica
Carrello o vassoio con farmaci
Contenitore rifiuti
VALUTARE NELLA PERSONA:
età, autosufficienza, presenza diarrea,
igiene perineale.
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Guanti, pomata lubrificante
Se necessario: Materiale per igiene intima
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LA VIA RETTALE
LA VIA RETTALE
Se è il caso aiutare la persona ad assumere una posizione adeguata,
(fianco sn con gamba dx flessa)
Se occorre eseguire una igiene perianale,
Preparare il farmaco: liberarlo dall’involucro e avvolgere l’estremità
distale in una garza, indossare i guanti monouso,
Accertarsi che il farmaco non venga
espulso (bambini)
Divaricare la zona perianale e inserire con movimenti rotatori la
supposta dopo essere stata lubrificata oltre lo sfintere anale,
Non scoprire eccessivamente la persona,
(PRIVACY)
Prestare attenzione nei pazienti con
emorroidi
Registrare l’avvenuta somministrazione e riordinare il materiale.
Accertarsi dell’identità della persona e informarla sulle modalità di
somministrazione,
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FARMACI VAGINALI
I farmaci vaginali vengono di solito
somministrati in una varietà di forme:
Schiuma
Gelatine
Liquidi (lavande)
Ovuli e tavolette
Le creme possono essere inserite
mediante applicatore
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FARMACI VAGINALI
MATERIALI
Farmaco sotto forma di ovuli, tavolette e pomate
Guanti, se necessario occorrente per igiene intima, pannolino
TECNICA
Garantire la privacy, Posizionare la persona in posizione
ginecologica,
Se occorre eseguire l’igiene intima,
Applicare l’ovulo con l’ausilio dei guanti e quindi applicare il
pannolino,
Consigliare di alla persona di mantenere la posizione per alcuni
minuti per alcuni minuti, per ottenere l’effetto terapeutico ottimale,
Se la persona è autosufficiente , spiegare le modalità per una
somministrazione autonoma
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IRRIGAZIONI VAGINALI
E’ un flusso di acqua sterile corrente con o senza
medicamenti, nella cavità vaginale
MATERIALI
Soluzione di irrigazione sterile, stativo, cannule vaginali sterili,
Guanti, occorrente per l’igiene intima, cerata biancheria per il letto,
TECNICA
Garantire la massima privacy,
Invitarla a urinare e poi eseguire l’igiene intima,
Applicare cerata e traversa, far assumere alla persona la posizione
ginecologica
Applicare la padella,
Inserire delicatamente la cannula, iniziare l’irrigazione,
Terminato, estrarre la cannula, e far sedere la persona sulla
padella in modo che la soluzione venga eliminata, asciugare e
riordinare il tutto.
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FARMACI NASALI
Quando si somministra uno spray nasale, il
paziente è seduto con la testa reclinata
all'indietro.
Il flaconcino di farmaco è tenuto in una
mano, con il beccuccio posto all’interno
della narice.
Il tappo erogatore va premuto mentre il
paziente inala
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TERAPIA INALATORIA
E’ l’introduzione dei medicamenti
attraverso le vie inalatoria,
SOMMINISTRAZIONE
PER VIA INALATORIA
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Scopo della somministrazione è:
APRIRE LE VIE AEREE ( brocodilatatori,
decongestionanti )
FLUIDIFICARE E RIMUOVERE LE SECREZIONI
BRONCHIALI
TRATTARE TOPICAMENTE INFEZIONI POLMONARI
TRATTARE RISPOSTE ALLERGICHE O
INFIAMMATORIE.
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TERAPIA INALATORIA
Esistono diversi metodi di somministrazione a seconda del
medicamento da applicare:
LIQUIDI
VAPORIZZAZIONE
AEROSOLIZZAZIONE
NEBULIZZAZIONE
GASSOSI
OSSIGENO
GAS ANESTETICI
FARMACI INALATORI
AEROSOLTERAPIA: introduzione nell’apparato
respiratorio, per via inalatoria, di una sostanza
medicamentosa allo stato di “sol” a scopo
terapeutico
Sol è uno stato della materia intermedia fra il
liquido e l’aeriforme (le particelle che lo
compongono non sono così disperse come
quelle di un gas, ma neanche così concentrate
come quelle di una sostanza liquida)
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FARMACI INALATORI aerosol
Con questa tecnica si possono raggiungere solo le
alte e medie vie aeree …
… in quanto il diametro delle goccioline è di circa 10
micron.
l’aerosol è una dispersione di particelle liquide in
un mezzo gassoso, che di norma è costituito da
ossigeno o aria …
… le apparecchiature che creano aerosol scindono
una soluzione medicamentosa in minuscole
goccioline
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FARMACI INALATORI aerosol
MATERIALI: (Carrello con)
Apparecchiatura completa,
Sorgente erogatrice di gas
Tubo di collegamento
Ampolla
Mascherina
Medicamento nella confezione originale,
Siringa monouso, fiale di fisiologica,
Fazzoletti monouso.
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FARMACI INALATORI aerosol
Aiutare la persona ad assumere una posizione ortopnoica, o
semiortopnoica,
Preparare il farmaco nella diluizione indicata e introdurlo
nell’ampolla,
Mettere in funzione l’apparecchio e regolarne il flusso,
Applicare la mascherina ben aderente alla bocca,
Insegnare al paziente a compiere dei respiri profondi con la
bocca e espirare con il naso,
Fornire la persona di fazzoletti di carta e sacchetto raccogli
rifiuti,
Terminato il farmaco nell’ampolla controllare l’espettorato
emesso, e riordinare il materiale dopo una adeguata
disinfezione.
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FARMACI INALATORI aerosol
•
ATTENZIONE A:
L’eventuale insorgenza di asma nei
pazienti con asma,
L’iperidratazione,
Le secrezioni abbondanti e il bisogno
di assistenza,
I parametri di base, respiro, F.C.
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FARMACI INALATORI vaporizzazione
FARMACI INALATORI nebulizzazione
Con questa tecnica si possono raggiungere solo le alte
Con questa tecnica si possono raggiungere le basse vie aeree
Si utilizzano apparecchiature che scindono una soluzione in
minuscole goccioline
La nebulizzazione è una dispersione di particelle liquide
piccolissime in un mezzo gassoso, che di norma è costituito da
ossigeno o aria
Gli apparecchi in uso sono a ultrasuoni o pneumatici
In genere il diametro delle goccioline è < 5 micron
vie aeree.
l’acqua viene riscaldata con dei vaporizzatori o
umidificatori per aggiungere vapore acqueo all’aria
inspirata (> umidità),
L’acqua calda evaporando trascina con sé il farmaco
La vaporizzazione - oltre alla somministrazione del
farmaco – dà un effetto emolliente che facilita
l’espettorazione
ATTENZIONE !!
ATTENZIONE !!
Nei bambini, pericolo di inondazione polmonare
Negli adulti, rischio di edema polmonare
Soprattutto nei bambini, pericolo di ustioni
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FARMACI INALATORI nebulizzazione
NEBULIZZATORI A ULTRASUONI
Impiegano la vibrazione ad alta frequenza che separa i liquidi in
piccolissime goccioline,
La vibrazione è provocata dal passaggio di una corrente
attraverso un disco di ceramica, il disco varia in spessore in
risposta alla corrente alternata stabilendo un cammino
ondulatorio attraverso il liquido sovrastante
Il liquido viene disgregato fino a produrre goccioline di diametro <
a 5 micron.
POCO INDICATO NEL BAMBINO (si usano apparecchi a
pistone)
FARMACI INALATORI
L’AREOSOL
TROVA INDICAZIONE IN CASO DI:
SPASMO ED EDEMA DELLA
MUSCOLATURA BRONCHIALE
FLUIDIFICARE LE SECREZIONI
FAVORIRNE L’ESPETTORAZIONE
UMIDIFICARE LE VIE RESPIRATORIE
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Materiali per terapia inalatoria
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FARMACI INALATORI
Perché ciò si realizzi, è necessario che questo
stato sia composto da particelle piccolissime
(micron); infatti, se le particelle avessero
dimensioni maggiori, tenderebbero a confluire
fra loro ritornando allo stato liquido
Vantaggi: enorme superficie che le particelle
realizzano, per effetto delle dispersione
Possibilità di penetrare nell’apparato respiratorio,
fino alle ultime terminazioni bronchiali ed agli
alveoli polmonari
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FARMACI INALATORI
FARMACI INALATORI
Nelle malattie respiratorie è prassi corrente somministrare
medicinali sotto forma di aerosol.
Le motivazioni, di estrema rilevanza farmacologica sono:
- Con l’aerosolterapia il farmaco raggiunge immediatamente
le vie respiratorie che sono l’organo bersaglio della
terapia. Si evita la distribuzione della sostanza ad altri
organi come potrebbe avvenire nel caso di
somministrazione orale e sistemica
- La dose erogata con l’aerosol può essere inferiore in
quanto raggiunge l’organo bersagli senza essere soggetta a
dispersioni riducendo, in questo modo, il rischio di effetti
indesiderati a carico di organi diversi dal polmone
La nebulizzazione si ottiene tramite un
compressore che produce un flusso di aria, a
forte pressione e velocità , il quale viene spinto
sull’estremità di una provetta che contiene il
farmaco; il liquido viene “polverizzato” in
particelle che possono essere inalate attraverso
la bocca o il naso, o da entrambi mediante
apposita mascherina
Le dimensioni delle particelle non devono
superare i 10 micron
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FARMACI INALATORI
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FARMACI INALATORI
Il gas ad elevata pressione necessario per il
funzionamento dei nebulizzatori meccanici
è garantito da un compressore che di
solito in ospedale ha origine centralizzata
con via di collegamento disponibile a
parete.
Il gas compresso è di solito aria, ma può
essere utilizzato ossigeno (dietro
prescrizione)
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FARMACI INALATORI
FARMACI INALATORI
In commercio esistono vari tipi di nebulizzatori
(meccanici, pneumatici e ultrasuoni)
Una ottimizzazione del trattamento dipende da:
- Farmaco da nebulizzare
- Dalle caratteristiche del paziente da trattare età,
grado di collaborazione, durata del trattamento
- Dalla patologia
- Dalla sede in cui si svolge l’aerosolterapia
( domicilio, ospedale)
TECNICA:
Verificare la prescrizione medica
Conoscere il motivo per il quale il
paziente riceve il farmaco, le
controindicazioni, gli effetti collaterali e i
risultati attesi
Informare la persona assistita
- Igiene nella manipolazione:
lavarsi le mani prima della preparazione
della inalazione; impiegare siringhe
monouso sterili per prelevare la
soluzione
- E’ preferibile usare fiale monodose
sterili non richiedenti diluizione per la
nebulizzazione
- Posizione seduta
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FARMACI INALATORI
-
Spiegare al paziente di inspirare lentamente e
profondamente, trattenere il respiro un momento ed
espirare lentamente e di no ingoiare l’espettorato quando si
tossisce
-
Effettuare l’inalazione per 5 – 10 minuti
-
Per le ampolle che prevedono l’apertura usare l’ampolla a
tappo aperto per le alte vie respiratorie, per le basse vie
respiratorie usare l’ampolla a tappo chiuso
-
Terminata l’erogazione areare il locale
Eseguire il lavaggio del viso e sciacquare la bocca
Subito dopo l’impiego risciacquare e asciugare accuratamente
il boccaglio o la maschera unitamente al serbatoio per il
farmaco
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FARMACI INALATORI
SICURI VANTAGGI:
- non è necessaria una grande capacità respiratoria né una
grande collaborazione da parte del paziente
- Utile nei soggetti con scarsa coordinazione come
bambini, anziani e portatori di handicap
- Possibilità di somministrare un amplissimo spettro di
farmaci
- larga possibilità di adattamento individuale alla posologia
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FARMACI INALATORI
FARMACI INALATORI
Il nebulizzatore con dosatore è un contenitore
pressurizzato di farmaco che può essere
impiegato dal paziente per inalare il farmaco
attraverso la bocca o il naso
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AEROSOL DOSATI (AD)
Questi piccoli dispositivi sono in commercio da
diversi anni sotto forma di bombolette
pressurizzate di piccole dimensioni e di uso facile
e rapido. Il farmaco è solubilizzato o sospeso nel
liquido propellente costituito da una miscela di
clorofluorocarburi (CFC), addizionati a piccole
quantità di tensioattivo per impedire
l’aggregazione delle particelle.
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i pazienti trattati con farmaci per
inalazione spesso soffrono di malattie
respiratorie croniche e poiché i pazienti
dipendono da tali farmaci per il controllo
della malattia, devono conoscerli e sapere
come somministrarli in sicurezza
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AEROSOL DOSATI (AD)
Particolarmente per i bambini, l'utilizzo degli spray dosati
comporta una serie di errori tecnici
◦ dimenticare di scuotere lo spray prima dell'uso (54%);
◦ dimenticare di espirare prima di erogare lo spruzzo
(66%);
◦ flettere il collo durante l'inalazione (17%);
◦ problemi di coordinamento tra erogazione e inalazione
(58%);
◦ inalare troppo rapidamente (68%);
◦ trattenere il respiro meno di 7 secondi (52%);
◦ bloccare l'inalazione subito dopo l'erogazione (46%)
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AEROSOL DOSATI
Per superare questi problemi, e
contemporaneamente aumentare la
quota polmonare del farmaco
somministrato sono stati introdotti i
distanziatori, o camere
distanziatrici, che presentano alcuni
vantaggi:
non è necessaria una fine
coordinazione;
viene ridotta la velocità delle
particelle, specie di quelle più
voluminose, che non hanno effetti
terapeutici e che si depositano sulle
pareti del distanziatore, anziché in
bocca e nelle alte vie respiratorie
(minore assorbimento sistemico del
farmaco e minori effetti collaterali)
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