Semimetalli Sono rappresentati da B, Si, As, Te, At, Ge, Sb e Po. Nell'immagine At è erroneamente non indicato. Elementi chimici, quali antimonio, arsenico, bismuto, che presentano proprietà in parte metalliche (aspetto lucente, conducibilità termica ed elettrica), in parte non metalliche (fragilità, mediocre conduzione elettrica, comportamento anfotero ecc.). Nel sistema periodico degli elementi costituiscono i termini di passaggio dai metalli ai non metalli. Non metalli e metalli Non metallo: elemento chimico che possiede caratteristiche chimiche e fisiche assai differenti da quelle che caratterizzano lo stato metallico (chiamato un tempo metalloide). I n. sono cattivi conduttori del calore e dell’elettricità, con l’ossigeno formano ossidi a carattere acido o neutro, in soluzione possono dare origine solo a ioni negativi (anioni). Alcuni n. sono gassosi a temperatura ordinaria (azoto, idrogeno, ossigeno) o facilmente liquefacibili (cloro); altri sono liquidi molto volatili (bromo) o solidi a basso punto di fusione (fosforo, zolfo, iodio); altri infine sono difficilmente fusibili, come il carbonio. I non metalli sono tutti gli elementi della tavola periodica che si trovano sulla tavola a destra della linea diagonale congiungente B, Si, As, Te, At, quindi non solo quelli evidenziati in figura. L'idrogeno viene considerato un non metallo. Metalli: sono la maggior parte degli elementi della tavola periodica (circa i 3/4), vi troviamo tutti gli elementi che nella tavola sono a sinistra della linea diagonale congiungente B, Si, As, Te, At (fatta eccezione per Ge, Sb e Po che sono semimetalli per H che è un non metallo). I metalli hanno diverse proprietà: conducibilità elettrica elevata, che all'aumentare della temperatura diminuisce; manifestano con poco dispendio energetico l'effetto fotoelettrico e termoionico, ossia possono liberare facilmente elettroni dalla loro superficie per azione della luce o del calore; straordinaria conducibilità termica; duttilità (si lasciano ridurre in fili sottili) e malleabilità (si lasciano ridurre in lamine sottili); hanno una lucentezza caratteristica; sono tipicamente elettropositivi, cioè tendono a cedere elettroni diventando ioni positivi; hanno un a struttura organizzata (reticolo cristallino). Alogeni In chimica il termine alogeni è stato utilizzato da Berzelius (1825) per gli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno (sali aloidi). Più specificamente, gli elementi chimici del gruppo VII o 17 del sistema periodico: fluoro, cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche e chimiche, gli a. sono gli elementi che differiscono maggiormente dai metalli. Gas nobili Si caratterizzano per una notevole stabilità e quindi scarsissima reattività con gli altri atomi. Appartengono al gruppo VIII o 18. Metalli alcalini Metalli del primo gruppo del sistema periodico (litio, sodio, potassio, rubidio, cesio e francio); elettropositivi, reagiscono facilmente e violentemente con l’acqua sviluppando idrogeno e dando idrossidi basici. Non si trovano liberi in natura ma sotto forma di composti; la reattività cresce gradualmente passando dagli elementi a minore a quelli a maggiore massa atomica. Metalli alcalino terrosi Sono rappresentati da berillio, calcio, magnesio, stronzio, bario e radio, che sono rubricati come appartenenti al secondo gruppo del sistema periodico perché i loro ossidi presentano reazione alcalina e perché non si alterano con il calore (proprietà delle ‘terre’ secondo gli antichi chimici). Metalli del blocco d Detti anche elementi di transizione, sono caratterizzati dal progressivo riempimento elettronico degli orbitali dei sottolivelli 3d, 4d, 5d e 6d o anche (n-1)d. Metalli del blocco p Gli elementi del blocco p metallici sono quelli evidenziati in figura, va però ricordato che il blocco p interessa i gruppi da 13 a 18 nella loro interezza e si caratterizza per il progressivo riempimento di sottolivelli p. Lantanidi Costituiscono gli elementi delle serie interne di transizione, in essi si realizza il progressivo riempimento elettronico di orbitali interni dei sottolivelli 4f secondo la regola (n-2)f. Attinidi Costituiscono gli elementi delle serie interne di transizione, in essi si realizza il progressivo riempimento elettronico di orbitali interni dei sottolivelli 5f secondo la regola (n-2)f. Elementi tipici o rappresentativi Corrispondono agli elementi dei gruppi I, II, III, IV, V, VI e VII o anche, secondo la numerazione IUPAC, 1, 2, 13, 14, 15, 16 e 17. Hanno una configurazione elettronica esterna variabile da ns 1 a ns2 np5. Secondo alcuni autori anche i gruppi 11 e 12 (famiglie del Cu - Cu, Ag, Au - e dello Zn – Zn, Cd, Hg) dovrebbero essere collocate in questa classe piuttosto che negli elementi di transizione in quanto hanno i sottolivelli d già riempiti ma le somiglianze notevoli di questi elementi con quelli che li precedono suggeriscono di considerarli comunque nelle serie di transizione. La tavola periodica