Volontariato Internazionale Canossiano Onlus (VOICA Onlus) C.F. 97242720585
Sede Legale: Via della Stazione di Ottavia, 70 - 00135 Roma
Sede Operativa: Via Aurelia Antica, 180 - 00165 Roma
Tel. 06 30828078 e-mail: [email protected]
Progetto 008/16
PROGETTO D’AIUTO
“CONGO BUNIA 2016”
TINTEGGIATURA ESTERNA E INTERNA DELLA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE
PAESE D’INTERVENTO: REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO
LOCALITÀ (villaggio – città): Bunia – Distretto Ituri
DURATA DEL PROGETTO
1 mese
DATA INIZIO PROGETTO
agosto 2016
ORGANIZZAZIONE PROPONENTE : Volontariato Internazionale Canossiano (VOICA) ONLUS
Via della stazione di Ottavia 70
00135, Roma
PERSONE RESPONSABILI DEL PROGETTO:
Madre Silvana Capretti, presidente VOICA ONLUS – Madre Daniela Balzarotti
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CONTENUTO DEL PROGETTO
Informazioni generali:
VO.I.CA - Il Volontariato Internazionale Canossiano VO.I.CA. (1996), è prima di tutto un’idea
pensata per la condivisione del carisma e dell’aspetto vocazionale missionario canossiano con i
laici, uomini e donne pronti ad offrire le loro energie spirituali, professionali e per il servizio
canossiano nella missio ad gentes. Nell’ambito progettuale, si è voluto nell’ottobre 2001, stabilire
il Voica come ONLUS, Organizzazione non-profit con personalità giuridica in forma di
Associazione. Il VOICA quindi non è solo un’idea, ma è una Organizzazione senza scopi di lucro,
riconosciuta dal Governo Italiano con personalità giuridica in forma di Associazione che ha poi
ottenuto riconoscimento nel 2003. Il Voica Onlus è perciò una realtà a sostegno del Volontariato
Internazionale Canossiano; essa raccoglie i volontari in una associazione riconosciuta dallo stato
italiano, ne tutela le attività e li rappresenta in forma legale e fiscale.
CONTESTO LOCALE
Bunia è una città della Repubblica Democratica del Congo ed è capoluogo della provincia di Ituri. Nel
2010 il numero di abitanti è stato stimato intorno a quota 327.900. La città si trova su un altopiano di
1275 m, ed è circa 30 km ad ovest del Lago Alberto, nella Rift Valley e circa 25 km ad est della foresta
di Ituri. La città è al centro della conflitto dell'Ituri fra Lendu e Hema. Durante la Seconda Guerra del
Congo la città e il distretto sono state teatro di molti scontri e morti fra i civili, oltre che di vere e
proprie battaglie fra i miliziani e forze nemiche stanziate in Uganda. Di conseguenza la città è una
centro importante per la MONUC, la missione organizzata dalle Nazioni Unite nel 2000 proprio allo
scopo di riportare la pace in quelle travagliate zone dell'Africa. Per la sua importanza, Bunia è il
quartier generale di questa missione nel nord-est del Paese. Nell'area sono anche presenti molte e
ricche miniere d'oro, spesso utilizzate dalle milizie durante i combattimenti come basi e nascondigli.
Le maggiori strade che collegano il nord-est del Congo con Kisangani a ovest e Butembo e Goma a sud
passano per Bunia, ma sono malmesse e quasi impercorribili, soprattutto nei periodi successivi alle
frequenti piogge. Bunia è distante solo 40 km dal confine con l'Uganda, aggirando il Lago Alberto, ma
non ci sono vie stradali attraverso la Rift Valley che conducano alle vicine città ugandesi di Toro e Fort
Portal. È però presente una strada che corre a nord-est verso Arua e Gulu, a nord del lago. Prima che la
guerra rendesse le strade impercorribili, questa era la più importante via per il commercio fra il Congo
e l'Uganda, così come era la strada migliore per giungere a Juba, nel Sudan, e Bunia era
un'importantissima città mercantile, sia per il commercio interno al Paese che per quello con le altre
nazioni. Un tratto progettato della Lagos-Mombasa passa proprio nella zona sud di Bunia, proprio in
riferimento all'importanza commerciale della città, per quanto quel tratto della Lagos-Mombasa non
esista nel tratto che attraversa la Repubblica Democratica del Congo. Bunia è collegata al piccolo porto
di Kisenye sul Lago Alberto da una strada per camion lunga 60 km e passante per Bogoro, che ha una
spettacolare e pericolosa discesa di 600 metri lungo il versante ovest della Rift Valley. A Kisenye è
presente un molo lungo 100 m dal quale i mercantili possono giungere a Mahagi-Port, sulla punta
settentrionale del lago, a Butiaba, sulla sponda ugandese, e a Pakwach, lungo il Nilo Alberto. Questa
Regione, come accennato sopra, è stata teatro degli scontri peggiori di questa guerra dimenticata.
Presunte rivalità etniche sono state usate ad arte da gruppi ribelli e signori della guerra, appoggiati da
questo o quell’altro Paese interessato alle grandi risorse estrattive della regione. Migliaia di persone
hanno lasciato le loro case e si sono rifugiate nella zona del Nord-Ituri, considerata un po’ più sicura
perché priva di giacimenti minerari. Dopo la guerra, la gente si è rimboccata le maniche e si è
impegnata nella ricostruzione di quanto distrutto, per un futuro migliore, ma sono ancora molto vive
nel cuore e nello spirito di molti le ferite lasciate dalle violenze subite.
Le Madri curano la pastorale in parrocchia e soprattutto nella prigione di Bunia dov’è possibile toccare
con mano la miseria fisica e morale che toglie dignità all’uomo, chiamato da Dio ad essere “figlio e
fratello”. Nel carcere, che ha la capacità di accogliere 220 persone, ne vivono oggi 650; non è assicurato
un pasto al giorno, né l’assistenza medica è organizzata in modo dai soccorrere i casi più gravi. In
dialogo con i responsabili, le Madri cercano di aiutare offrendo soprattutto assistenza medica e
religiosa!. la parola del Signore Gesù, fonte di liberazione e salvezza per tutti! Poi, secondo le
possibilità raccolgono aiuti che vengono offerti da persone generose, un po’ di cibo, a volte dei vestiti e
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medicinali per i casi urgenti. Tutto questo lavoro, per promuovere e difendere la vita, per garantire ad
ogni uomo il diritto di essere e vivere come uomo. Per farsi “buon samaritano” per chi soffre la
povertà, la violenza, l’emarginazione, l’ingiustizia. Per redimere da ogni forma di schiavitù e riempirci
di speranza. Accanto a questo lodevole servizio, a Bunia le Madri Canossiane hanno aperto una scuola
per permettere alle ragazze di studiare e, a fianco, una concreta attività di promozione della donna
attraverso l’educazione ambientale, medica, igienica e sessuale. Lo scorso anno poi, è stata iniziata la
costruzione di una scuola elementare che vedrà l’inaugurazione nell’anno 2015.
PROGETTO
TINTEGGIATURA INTERNA ED ESTERNA DELLA SCUOLA
E’ in fase di ultimazione la Scuola Elementare: i Volontari aiutaranno ad acquiswtare il materiale di
pittura e realizzare i lavori (sia esterni che interni). Inoltre è auspicabile l’organizzazione di un Grest
nel cortile delle Scuole. Tutto il materiale (pittura, pennelli,… ) si può comprare sul posto, mentre
è meglio portare il materiale per le varie attività di Grest.
COSTO:
Tinteggiatura interna ed esterna della scuola
3000 Eur.
TOTALE
3000 Eur.
RIFERIMENTO PER LE DONAZIONI
Bonifico a: Volontariato Internazionale Canossiano Onlus
Causale: Progetto CONGO ARU 2016
Banca PROSSIMA MILANO (Italia)
IBAN: IT84 k033 5901 6001 0000 0114 610
C/C Postale n° 85686830
Intestato a VOICA ONLUS
IMP. Si prega di indicare la causale del versamento (Progetto Missionario Voica Onlus nella
missione di Bunia, Rep. Dem. Congo, per l’anno 2016) e l’indirizzo del donatore.
Le donazioni inviate tramite banca sono deducibili fiscalmente, è sufficiente conservare il
riscontro dell’avvenuto pagamento.
Roma 15 febbraio 2016
Sr. Silvana Capretti
Presidente VOICA ONLUS
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