GLOSSARIO A Acuità visiva Nitidezza della visione. L'acuità si misura come frazione della visione normale. Una visione di 20/20 indica un occhio che vede alla distanza di circa 6 metri quello che dovrebbe vedere un occhio normale; una visione di 20/400 indica un occhio che vede a circa 6 metri quello che un occhio normale vede a 400. Adesione (Molecole di) Complesso recettore-ligando sulla superficie cellulare che, una volta attivato, determina l'adesione tra cellule diverse. AFO Vedi "Ortesi caviglia-piede". ALT (alanina transaminasi) Enzima i cui livelli aumentano nel sangue in caso di disfunzione epatica, e che per questo motivo viene utilizzato come marker della funzione del fegato. Alterazione cognitiva Alterazione delle funzioni cognitive provocata da un trauma o da un processo patologico. Un certo grado di alterazione cognitiva si riscontra in circa il 50-60% delle persone affette da SM e le alterazioni di più frequente riscontro riguardano la memoria, l'organizzazione delle informazioni e le funzioni esecutive. Vedi "Cognitività". Analgesico Sostanza che allevia il dolore. Anticorpo Proteina nel sangue sintetizzata in risposta ad un antigene specifico. Anticorpi monoclonali Anticorpi prodotti da una singola popolazione cellulare geneticamente identica perché derivata da un'unica cellula madre. Sono anticorpi molto specifici, in grado di legarsi in maniera selettiva ad un certo tipo di molecole e solamente quelle (per esempio i linfociti) ed in un certo senso rappresentano un meccanismo di immunosoppressione mirata. Gli anticorpi monoclonali finora proposti nello studio di nuove terapie per la SM sarebbero in grado di bloccare l’azione delle cellule immunitarie T, che rappresentano i responsabili della distruzione della mielina. Antigene Proteina che stimola una risposta del sistema immunitario. APC (Cellula che presenta l'antigene) Qualunque cellula che interagisce con le cellule T presentando un frammento di antigene legato a molecole HLA. Apparecchiatura di assistenza Qualsiasi strumento progettato e/o adattato per aiutare le persone a svolgere una funzione particolare, quali un bastone, un supporto per camminare, la sedia da doccia. Assone Processo neuronale che conduce l'impulso a partenza dal corpo cellulare. Ciascun neurone possiede un solo assone. AST (aspartato transaminasi) Enzima i cui livelli aumentano nel sangue in caso di disfunzione epatica, e che per questo motivo viene utilizzato come marker della funzione del fegato. Astrociti Tipo di cellula della neuroglia che forma la struttura del sistema nervoso centrale e contribuisce a mantenere l'integrità della barriera emato-encefalica. Atassia Mancanza di coordinazione e instabilità, provocate da un'incapacità del cervello di regolare la postura del corpo e la forza e la direzione dei movimenti degli arti. Frequentemente provocata da una patologia del cervelletto o delle sue connessioni con altre parti del cervello. Atrofia Logoramento o riduzione di una parte del corpo, provocato da una malattia o dalla mancanza di utilizzo. Atrofia cerebrale Modificazione morfologica e funzionale delle cellule nervose, che comporta una riduzione del numero e del volume delle cellule nervose e riduzione del numero delle sinapsi (le connessioni fra i vari neuroni) con associata progressiva perdita di peso del cervello con riduzione del volume corticale e dilatazione degli spazi ventricolari e subaracnoidei. Atrofia del midollo spinale Modificazione morfologica e funzionale delle cellule nervose, che comporta una riduzione del numero e del volume delle cellule nervose e riduzione del numero delle sinapsi (le connessioni fra i vari neuroni) con associata progressiva perdita di peso del midollo spinale e dilatazione degli spazi ventricolari e subaracnoidei. Atrofia ottica Perdita del disco ottico, provocata dalla degenerazione, completa o parziale, delle fibre del nervo ottico ed associata alla perdita di acutezza visiva. Attacco Vedi "Esacerbazione". Autoantigene Proteine che attivano il sistema immunitario dello stesso ospite. Auto-cateterizzazione intermittente (ISC) Procedura in cui la persona inserisce periodicamente un catetere nell'orifizio urinario per drenare l'urina dalla vescica. La ISC è utilizzata nella gestione delle disfunzioni vescicali per drenare l'urina che rimane in vescica dopo lo svuotamento, per prevenire i danni renali e per ristabilire la funzione vescicale. Autoimmunità Attivazione del sistema immunitario contro le strutture dello stesso ospite. B Autoiniettore Ausilio utilizzato per favorire l’autosomministrazione dei farmaci “ Disease modifying” B, (linfocita) Vedi “Cellula B”. Bande oligoclonali Segno diagnostico che indica la presenza di livelli anomali di alcuni anticorpi nel liquido cerebrospinale; si riscontra in circa il 90% delle persone affette da SM, anche se non è un segno specifico della malattia. Barriera ematoencefalica Meccanismo che previene il passaggio di cellule e molecole circolanti nei liquidi che circondano il sistema nervoso centrale. Barriera emato-encefalica (BEE) Strato di cellule endoteliali strettamente adese che prevengono il passaggio dalla circolazione ematica al sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), di molecole di grandidimensioni, di cellule, di sostanze potenzialmente dannose e di organismi in grado di provocare malattie, come i virus. Bastone a quadro Bastone con un'ampia base di appoggio, su quattro corti "piedi”, per aumentare la stabilità. Beta2-microglobulina Marcatore dell'attività biologica dell'interferone beta Beta, (cellula) Cellula immunitaria che produce anticorpi in risposta ad un antigene specifico. Blocco motorio Vedi "Blocco nervoso". C Blocco nervoso Procedura utilizzata per anestetizzare un nervo e per risolvere una contrattura spastica non trattabile in altro modo, comprese le contrazioni dolorose del muscolo flessore. L'iniezione di fenolo nel nervo interessato interferisce con la sua funzione fino a tre mesi, migliorando, potenzialmente, il benessere e la motilità della persona. Carico delle lesioni Volume totale di tessuto cerebrale interessato dal processo patologico della SM (visibile con le scansioni T2-pesate della RMN). Catetere Tubo flessibile inserito in un'apertura per l'introduzione o la rimozione di fluidi. Catetere condom Tubo collegato ad una guaina sottile e flessibile che viene posta sopra al pene per permettere il drenaggio dell'urina in un sistema di raccolta; può essere utile nell'incontinenza urinaria maschile. Catetere di Foley Vedi "Catetere permanente". Catetere permanente Tipo di catetere (vedi "Catetere") che rimane nella vescica in modo temporaneo o permanente. Si utilizza solamente nei casi in cui la cateterizzazione intermittente non sia attuabile o sia controindicata dal punto di vista medico. Cellule immunocompetenti Globuli bianchi (linfociti B e T ed altre cellule) che difendono il corpo dagli agenti invasori. Cellule NK (natural killer) Sono una frazione minore delle cellule ematiche di riconoscimento dell'antigene. Sono direttamente citotossiche (mortali) per le altre cellule. Cellule T CD 4+ Cellule T con proteine di superficie CD 4 - grosso modo equivalenti alle cellule Helper/Induttrici nella vecchia terminologia. Cellule T CD 8+ Cellule T con proteine di superficie CD 8, che possono svolgere funzioni soppressorie o citotossiche. Centrale, (sistema nervoso) Formato dal cervello, dal tronco encefalico e dal midollo spinale. Cervelletto Parte del cervello situata al di sopra del tronco cerebrale, che controlla l'equilibrio e la coordinazione dei movimenti. Chemiotassi Movimento di una cellula in risposta allo stimolo di un gradiente chimico di concentrazione. Cistoscopia Procedura diagnostica in cui si inserisce nell'uretra (un condotto tubulare che drena l'urina dalla vescica) uno speciale dispositivo per la visione, il cistoscopio, che consente di esaminare l'interno della vescica. Citochine Proteina secreta da una cellula per comunicare con altre cellule. Le citochine agiscono localmente a basse concentrazioni. Classificazione della forza Misura della forza muscolare, utilizzata per valutare il grado di debolezza o di paralisi. La valutazione della forza rientra nell'esame neurologico standard per la SM. Clonale, (espansione) Proliferazione di cellule T e B specifiche in risposta ad un antigene. Cognitività Funzioni di alto livello svolte dal cervello umano, fra cui la comprensione e l'uso della parola, la percezione e la costruzione visiva, la capacità di calcolo, l'attenzione (organizzazione delle informazioni), la memoria e le funzioni esecutive, quali la pianificazione, la capacità di soluzione dei problemi e l'auto-controllo. Cognizione Funzioni intellettive elevate come la memoria, il linguaggio, la capacità di calcolo, etc. Complemento Un sistema di proteine nel sangue che lavora con gli anticorpi per eliminare gli antigeni. Compromissione Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una compromissione è la perdita o un'anomalia della struttura o della funzione psicologica, fisiologica o anatomica. Rappresenta una deviazione, rispetto allo stato biomedico abituale di un individuo. Per compromissione, quindi, si intende qualsiasi perdita di funzione provocata direttamente da una lesione o da una malattia. Contrattura Accorciamento permanente dei muscoli e dei tendini adiacenti ad un'articolazione, che può essere provocato da una grave e non trattata spasticità e che interferisce con il movimento normale dell'articolazione coinvolta. Se non viene trattata, l'articolazione può irrigidirsi in una determinata posizione. Contrazione Accorciamento delle fibre muscolari, che porta al movimento di un'articolazione. Copolimero 1 Vecchia denominazione del glatiramer acetato. D Corteccia Lo spesso strato esterno del cervello, responsabile delle funzioni intellettive elevate e dei movimenti volontari. Corticosteroidi Ormoni steroidei naturali o di sintesi, utilizzati per sopprimere un'infiammazione. Cronico Di lunga durata, non acuto; termine utilizzato per descrivere una malattia che presenta un lento e graduale peggioramento. Demenza Perdita progressiva della funzione intellettiva, a volte associata ad un'alterazione della personalità, che deriva dalla perdita di sostanza cerebrale e che interferisce con le attività funzionali normali di un individuo. Demielinizzazione Distruzione della mielina nel sistema nervoso centrale, che provoca l'interruzione della comunicazione fra neuroni. Le zone di demielinizzazione sono definite "placche". Difetto pupillare afferente (Definito anche "Pupilla di Marcus Gunn"). Alterazione della risposta riflessa alla luce, indice di un danno delle fibre nervose (come nel caso della nevrite ottica). Difficoltà di riempimento (vescica) Tipo di disfunzione neurogena della vescica presente nella SM, che deriva dalla demielinizzazione delle vie nervose poste fra il midollo spinale ed il cervello. Caratteristica di una vescica piccola e spastica, la difficoltà di riempimento può provocare la comparsa di sintomi come l'urgenza e la frequenza della minzione, l'incontinenza e la nicturia. Difficoltà di svuotamento (vescica) Tipo di disfunzione neurogena della vescica presente nella SM, che deriva dalla demielinizzazione del centro del riflesso di svuotamento situato nel midollo spinale. La vescica tende a riempirsi in eccesso e a diventare flaccida, con la comparsa di urgenza, difficoltà ed incontinenza urinaria. Difficoltà urinaria Incapacità di eliminare l'urina spontaneamente in caso di forte necessità. Diplopia Visione doppia o percezione contemporanea di due immagini dello stesso oggetto, che deriva da un'incapacità dei due occhi di lavorare in modo coordinato. Disabilità Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la disabilità (derivante da un danno) è la limitazione o la perdita della capacità di svolgere un'attività nella maniera o nel range ritenuto normale per un essere umano. Disco ottico Zona situata sulla superficie della retina, in cui convergono le cellule retiniche per formare il nervo ottico; è l'unica parte della retina non sensibile alla luce ("zona cieca"). Disfagia Difficoltà a deglutire. E' un sintomo neurologico o neuromuscolare che può portare all'aspirazione (in cui il cibo o la saliva entrano nelle vie respiratorie), al rallentamento della deglutizione (con possibile inadeguatezza della nutrizione) o ad entrambi. Disfonia Disturbo della qualità della voce (tra cui scarso controllo del tono, raucedine, ansimazione ed eccessiva risonanza nasale), provocato da contrazio- ne spastica, da debolezza e da mancanza di coordinazione dei muscoli della bocca e della faringe. Disfunzione combinata (vescica) Tipo di disfunzione neurogena della vescica, presente nella SM (definita anche "dissinergia del detrusore-sfintere esterno" - DESD). La contrazione simultanea del muscolo detrusore della vescica e dello sfintere esterno provoca un intrappolamento dell'urina nella vescica, provocando la comparsa di urgenza e di incapacità minzionale, di sgocciolamento e di incontinenza urinaria. Dismetria Disturbo della coordinazione, causato da una lesione del cervelletto. Tendenza a sopra-sottostimare l'estensione del movimento necessario per porre un braccio o una gamba in una data posizione, come, ad esempio, l'oltrepassare un oggetto. Dispnea Fame d'aria con respiro doloroso. Si verifica normalmente durante l'esercizio fisico, mentre, in condizioni patologiche, deriva da un'alterazione della respirazione, da un disagio emotivo o da una alterazione della risposta nervosa. Dissinergia detrusoresfintere esterno (DESD) Vedi "Disfunzione (vescicale) combinata". DNA Acronimo di acido desossiribonucleico, una lunga molecola che forma i cromosomi e che contiene il codice completo per lo sviluppo delle cellule e del corpo. E Edema Condizione localizzata o sistemica in cui i tessuti del corpo contengono un'eccessiva quantità di liquido. EDSS Expanded Disability Status Scale. Scala utilizzata per misurare il livello di disabilità nella SM e le sue variazioni durante il decorso della malattia. Effetto placebo Risultato di una terapia, in apparenza positivo, che si verifica come conseguenza dell'aspettativa del paziente sull'utilità della terapia. Elettroencefalografia (EEG) Procedura diagnostica che registra, attraverso degli elettrodi posti in diverse zone della testa di un soggetto, l'attività elettrica generata dalle cellule cerebrali. Elettromiografia (EMG) Procedura diagnostica che registra i potenziali elettrici muscolari attraverso un ago o piccoli elettrodi a piastra. L'esame può misurare anche la capacità dei nervi periferici di condurre gli impulsi. Emiparesi Leggera paralisi che interessa un lato del corpo. Emiplegia Paralisi della metà destra o sinistra del corpo. Encefalo Parte principale del cervello, che occupa la parte superiore della cavità craniale. E' diviso in due emisferi, uniti dal corpo calloso, una massa arcuata di sostanza bianca, e costituisce la parte più ampia del sistema nervoso centrale dell'uomo. Endotelio Singolo strato cellulare che riveste internamente i vasi ematici. Endovenoso Epidemiologia Esacerbazione F Dentro una vena; si riferisce, spesso, all'iniezione in una vena di una sostanza medicinale sciolta in un liquido. Lo studio della presenza delle malattie in una comunità in uno specifico momento. Nella SM è la comparsa di nuovi sintomi o l'aggravamento di sintomi esistenti, della durata di almeno ventiquattro ore (sinonimi: attacco, recidiva, riacutizzazione o peggioramento); si associa, di solito, all'infiammazione e alla demielinizzazione del cervello e/o del midollo spinale. Estrazione spinale Vedi "Puntura lombare". Evocati, (potenziali) - PE Un test per evidenziare ritardi nella neurotrasmissione utilizzato per la diagnosi della sclerosi multipla. I soggetti vengono collegati ad un apparecchio elettroencefalografico collegato ad un computer che filtra l'attività elettrica cerebrale, consentendo all'apparecchiatura di rilevare la velocità di risposta a stimoli sensoriali, uditivi o visivi. Eziologia Studio di tutti i fattori che possono essere coinvolti nello sviluppo di una malattia, fra cui la predisposizione del paziente, la natura dell'agente che ha provocato la malattia e la via attraverso la quale l'agente è entrato nel corpo. Fagocitosi Inglobamento e digestione delle sostanze estranee da parte delle cellule immunitarie. Farmaci "Disease Modifying Drugs" (DMD) Comprendono i beta interferoni, il glatiramer acetato e gli immunosoppressori (mitoxantrone). I DMD sono essenziali per modificare il decorso della SM e, attualmente, sono la via di controllo della SM più efficace. Farmaci sintomatici Farmaci che aiutano ad alleviare alcuni dei sintomi presenti nella SM (stanchezza, dolore, disfunzioni urinarie, spasmi, etc.). Farmacogenetica Scienza, a cavallo tra la farmacologia e la genetica, che a partire dagli anni Cinquanta ha accumulato dati su diversi sistemi enzimatici geneticamente controllati, la cui variazione individuale si manifesta con risposte anomale o indesiderate a diversi farmaci. Di fatto si è visto che variazioni abbastanza comuni nei geni che codificano per enzimi implicati nel metabolismo dei farmaci sono responsabili dell’efficacia e della sicurezza dei trattamenti farmacologici. Per esempio, la famiglia dei geni del citocromo P-450 è una delle più studiate in quanto ne fanno parte i principali enzimi che metabolizzano i farmaci. Farmacogenomica Scienza che valuta l’utilizzazione delle strategie di ricerca genomiche per indirizzare in modo più sicuro, efficace ed efficiente l’uso e la scoperta di farmaci, sia allo scopo di trattare la malattia sia per controllarne le manifestazioni di dolore e sofferenza. La scienza genomica può rispondere all’esigenza di trasformare la clinica dei trattamenti farmacologici in modo da renderla più efficace ed economica, riducendo significativamente i rischi e i costi, ma soprattutto per scegliere il trattamento ottimale sulla base delle caratteristiche genetiche individuali che modulano l’azione del farmaco, nonché per rendere più efficienti e sicure le procedure di sviluppo di nuovi farmaci. G Fascio Un gruppo di fibre nervose che segue la stessa via ed esegue le stesse funzioni. Fibroblasti Cellule del tessuto connettivo. Frequenza urinaria Indica il numero di volte in cui si svuota la vescica durante il giorno. Gadolinio Mezzo di contrasto iniettato prima di eseguire la RMN. Attraversa i pori della barriera emato-encefalica ed è utilizzato per evidenziare le lesioni nuove e attive. L'impiego del gadolinio aumenta notevolmente la sensibilità della RMN T1-pesata. Gangli (singolare: ganglio) Colonie di neuroni autonomi e sensitivi (corpi cellulari), situati al di fuori del cervello e del midollo spinale, che controllano le funzioni locali o trasmettono informazioni al SNC. Genetica, (ingegneria) L'impianto di uno o più geni in una cellula differente, in modo che la nuova cellula possa produrre grandi quantità della proteina codificata dal gene. Glatiramer acetato Un farmaco per la sclerosi multipla prodotto dalla sequenza casuale di quattro aminoacidi che si riscontrano nella proteina basica della mielina. Gliali, cellule Vedi neuroglia. Glicosilazione Modificazione di una proteina, che avviene nelle cellule di mammifero e che consiste nell'aggiunta di catene di molecole di zucchero alla catena aminoa- cidica, formando una struttura di carboidrato simile a quella presente nelle proteine naturali, come l'interferone beta. H I Granulocitopenia Livelli abnormemente bassi di neutrofili e cellule simili circolanti del sistema immunitario. Grigia, sostanza Il tessuto più scuro del sistema nervoso centrale formato dai corpi cellulari dei neuroni, dai dendriti e dalla neuroglia. HLA, antigene leucocitario umano Un complesso di proteine sulla superficie cellulare che consente di identificare le cellule come self e non-self. Handicap Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'handicap è una condizione di svantaggio che deriva da un danno o da una disabilità che interferisce con gli sforzi di un individuo di ricoprire il ruolo normale per la sua persona. L'handicap, pertanto, è un concetto sociale, perché si riferisce alle conseguenze sociali ed ambientali che derivano da un danno o da una disabilità di un individuo. IL Abbreviazione per interleuchina, un tipo di citochina. Sino ad oggi sono state identificate più di una dozzina di interleuchine denominate IL-1, IL-2, etc.). Immune, (complesso) Antigene legato all'anticorpo. Immunità Capacità di resistere alle infezioni e di guarire. Il processo può coinvolgere l'immunità acquisita (capacità di riconoscere e di ricordare un agente infettivo specifico) o l'immunità naturale (sistema di risposta geneticamente programmato, che attacca, digerisce, rimuove, attiva il processo infiammatorio e la guarigione dei tessuti). Immunoglobulina Sinonimo di anticorpo. Immunoglobuline G (IgG) Un anticorpo prodotto dalle plasmacellule umane. Si ritrova anche nelle placche del sistema nervoso centrale patologico. I livelli di IgG nel liquido cerebrospinale aumentano nella maggior parte dei pazienti con SM. Immunosoppressione Nella SM è una forma di trattamento che rallenta, o inibisce, la risposta immunitaria naturale del corpo, compresa quella diretta contro i propri tessuti. Esempi di trattamenti immunosoppressivi impiegati nella SM sono la ciclosporina, il metotrexate, l'azatioprina e il mitoxantrone. Incidenza Numero di nuovi casi di una malattia in una specifica popolazione nell'ambito di un determinato periodo di tempo. Incontinenza Definita anche "svuotamento spontaneo"; consiste nell'incapacità di mantenere il controllo dell'urina o dei movimenti intestinali. Incontinenza urinaria Vedi "Incontinenza". Infiammazione Risposta immunologica di un tessuto ad una lesione, caratterizzata dalla mobilizzazione dei globuli bianchi e degli anticorpi, dalla formazione di edema e dall'accumulo di liquido. Iniezione intramuscolare Iniezione nel muscolo. Iniezione sottocutanea Iniezione appena sotto la cute. Interferone Gruppo di proteine del sistema immunitario - alfa, beta, gamma e tau prodotte da cellule differenti del corpo. Tutte hanno attività antivirale, ma agiscono in modo differente per controllare l'attività del sistema immunitario.Solo l'interferone beta, una proteina prodotta dai fibroblasti (cellule situate nella cute e nel tessuto connettivo), che contiene un carboidrato, ha dimostrato in maniera certa di essere efficace nel trattamento della SM. L'interferone beta è disponibile in commercio come interferone beta-1a e interferone beta-1b. Interferone beta-1a Interferone beta con una struttura molto simile a quella dell'interferone prodotto per via naturale nel corpo. Si sintetizza in laboratorio attraverso un processo di biotecnologia: il gene dell'interferone beta è inserito in cellule di mammifero coltivate in laboratorio, che, in seguito, sintetizzano la proteina. Interferone beta-1b Interferone beta con una struttura leggeremente differente, rispetto a quella dell'interferone prodotto per via naturale nel corpo. Si sintetizza in laboratorio attraverso un processo di biotecnologia: il gene dell'interferone beta è inserito in batteri che, in seguito, sintetizzano la proteina. L'interferone beta1b ha una struttura aminoacidica lievemente differente e non possiede il legame glicosilato presente, invece, nell'interferone beta naturale. L Lesione Vedi "Placca". Leucociti Globuli bianchi. Leucocitosi Aumento anomalo dei globuli bianchi, conseguenza, di solito, di un'infezione non virale. Leucopenia Diminuzione dei globuli bianchi. Linfociti Cellule specializzate del sistema immunitario, che riconoscono gli antigeni e che, successivamente, rilasciano sostanze che attivano altre cellule o che distruggono direttamente l'antigene. I linfociti si dividono in due gruppi principali: i linfociti T e i linfociti B. Linfociti T Globuli bianchi. Regolano le differenti funzioni di tutte le cellule del sistema immunitario, in cui svolgono il ruolo principale di distruggere i virus che invadono il corpo. Sono prodotti dal midollo osseo e maturano nel timo. Linfociti T-helper Globuli bianchi che svolgono un ruolo principale nella risposta infiammatoria del sistema immunitario nei confronti della mielina. Linfociti T-soppressor Globuli bianchi coinvolti nel sistema immunitario. Linfopenia Livelli abnormemente bassi di linfociti M Liquido cerebrospinale (LCS) Liquido chiaro, acquoso, incolore, situato nei ventricoli (tasche) del cervello, che circonda il midollo spinale ed il cervello. Alcune alterazioni del LCS, caratteristiche della SM, possono essere rilevate effettuando la puntura lombare (estrazione di liquido spinale), un esame che, talvolta, è utilizzato per aiutare nella diagnosi di SM. Vedi "Puntura lombare". Lobi frontali I lobi più larghi del cervello. La parte anteriore (fronte) di ciascuno degli emisferi cerebrali che formano il cervello. La parte posteriore dei lobi frontali è la corteccia motrice, che controlla i movimenti volontari; l'area del lobo frontale situata più in avanti è coinvolta nell'apprendimento, nel comportamento, nella capacità di giudizio e nella personalità. Lombare, (puntura) Raccolta di un campione di liquor cerebrospinale mediante inserzione di un ago alla base della colonna vertebrale. Malattia autoimmunitaria Processo in cui il sistema immunitario del corpo provoca la comparsa di malattia attaccando, per errore, le cellule, gli organi ed i tessuti sani. Si ritiene che la Sclerosi Multipla sia una malattia autoimmunitaria, come il lupus, l'artrite reumatoide, la sclerodermia e molte altre patologie. Non sono, tuttavia, ancora note le cause e le modalità con cui ciò può verificarsi. Macrofago Il tipo principale di fagocita nei tessuti diversi dal sistema nervoso centrale. Magnetica, (risonanza nucleare) (RMN) Tecnica per ottenere scansioni ad elevata risoluzione del cervello e di altri organi che non richiede l'esposizione ai raggi X e che pertanto può essere ripetuta nello stesso paziente molte volte senza rischi. Memoria recente Capacità di ricordare eventi, conversazioni, contenuto di letture o di pro- grammi televisivi per un breve periodo, cioè di una o due ore o dalla sera precedente. Le persone con alterazioni della memoria correlate alla SM manifestano, tipicamente, una difficoltà maggiore di ricordare questo genere di situazioni appartenenti al passato recente. Memoria remota Capacità di ricordare persone od avvenimenti appartenenti al passato lontano. MHC Complesso Maggiore di Istocompatibilità. Nell'uomo è il sistema HLA. In altri animali, il termine MHC viene impiegato per identificare gli antigeni equivalenti. Mialgia Abnorme sensibilità o dolore muscolare. Microglia Un tipo di cellule della neuroglia che, come i macrofagi negli altri tessuti, rimuove detriti cellulari e svolge funzioni fagocitarie potendo agire come cellula che presenta l'antigene. Mielina Sostanza di natura lipidica che circonda e isola numerosi assoni e accelera la velocità di conduzione degli impulsi nervosi. Mielina, (proteina basica della) Principale costituente della mielina. Mielite Patologia infiammatoria del midollo spinale. Nelle mieliti trasverse, l'infiammazione diffonde attraverso il tessuto del midollo spinale, provocando la perdita della funzione normale di trasmissione, in su e in giù, degli impulsi nervosi,come se il midollo spinale fosse stato tagliato parzialmente o completamente. Mielite trasversa Attacco acuto di demielinizzazione su base infiammatoria, che interessa entrambi i lati del midollo spinale che perde la capacità di trasmettere, in su e in giù, gli impulsi nervosi. Al di sotto della sede dell'infiammazione, si percepiscono paralisi e intorpidimento delle gambe e del tronco. Mielogramma Esame a raggi X, che permette di visualizzare il midollo spinale ed il canale vertebrale. Si effettua assieme alla puntura lombare e all'iniezione, nel midollo spinale, di un mezzo di contrasto particolare per i raggi X. Mielosoppressione Inibizione della produzione di cellule del sangue nel midollo osseo, che può determinare un aumento della suscettibilità alle infezioni, dello sviluppo di tumori e della tendenza alle emorragie. Monocita Cellula circolante che si differenzia in un macrofago nei tessuti e in una cellula della microglia nel sistema nervoso centrale. Monoparesi Debolezza a carico di un arto. Monoplegia Paralisi a carico di un arto. MUI (milione di unità internazionali) Metodo diffuso di misurazione dell'attività degli interferoni in base ad un dosaggio antivirale. La metodologia varia da laboratorio a laboratorio e pertanto i MUI non sono equivalenti tra i differenti tipi di interferoni. Muscolo detrusore Muscolo della vescica urinaria che si contrae provocando lo svuotamento vescicale. N Natalizumab Anticorpo monoclonale umanizzato. Legandosi alla proteina di membrana alfa-4-integrina, il natalizumab blocca la fuoriuscita dei linfociti T dai vasi sanguigni, con conseguente inibizione del loro ingresso nel tessuto nervoso, proteggendo così la mielina dai danni dell’infiammazione. Negli studi effettuati, il farmaco ha dimostrato di avere un buon profilo d’efficacia sulle ricadute e sulla progressione della disabilità nelle persone con sclerosi multipla recidivante-remittente. Il Natalizumab si somministra per via endovenosa. Tuttavia alcuni dubbi persistono sul profilo di sicurezza. Il farmaco infatti è stato recentemente reintrodotto sul mercato, dopo un periodo di ritiro conseguente a 3 casi di pazienti morti per attivazione nel sistema nervoso centrale del virus JC, la cui attivazione causa la leucoencefalopatia multifocale progressiva, nella maggior parte dei casi mortale. Necrosi Morte del tessuto o delle cellule. Neopterina Marcatore dell'attività biologica dell'interferone beta. Nervi craniali Nervi che trasportano fibre sensitive, motorie o parasimpatiche al volto ed al collo. Sono dodici nervi che comprendono, tra gli altri, il nervo ottico (visione), il nervo trigemino (sensazioni del volto), il nervo oculomotore (movimento oculare), il nervo facciale, il nervo uditivo ed il nervo vago (faringe e corde vocali). La valutazione della funzionalità dei nervi craniali rientra nell'esame neurologico standard. Nervo Fascio di assoni (fibre nervose). Le fibre sono sia afferenti (trasmettono al cervello gli stimoli sensoriali che percepiscono nella cute, nelle articolazio- ni, nei muscoli e negli organi interni), sia efferenti (trasmettono dal cervello e mediano le contrazioni dei muscoli). Neurodegenerazione La neurodegenerazione è il risultato del processo infiammatorio innescato dall’incontro tra i macrofagi, che imprigionano e presentano sulla loro superficie la molecola di MBP (Proteina Basica della Mielina), e i linfociti Th0 che, dopo questo incontro, si differenziano in Th1 ed iniziano a replicarsi e a produrre citochine proinfiammatorie. Si avvia, così, una vera e propria cascata infiammatoria; queste citochine, infatti, stimolano la proliferazione di macrofagi, linfociti T e B citotossici, generando in questo modo un fenomeno di autoalimentazione del processo infiammatorio. Questo processo non resta fine a se stesso ma produce il danno mielinico, che si sviluppa di pari passo con l’infiammazione. La mielina, aggredita da più fonti, viene distrutta lasciando scoperti gli assoni (prolungamenti di maggior lunghezza dei neuroni deputati alla trasmissione dell’impulso nervoso ad altri neuroni); a questo punto anche gli assoni sono in pericolo. Gli effetti del processo infiammatorio non si limitano al momento acuto, ma sono permanenti. Le lesioni cerebrali prodotte dal processo infiammatorio sono riassorbite solamente in piccola percentuale, scomparendo solo nel 5-10% dei casi. Il restante 90% delle lesioni non guarirà. Nel 70 % dei casi, questo danno sarà “limitato” alla perdita della guaina di mielina che protegge l’assone, ma nel 30% sarà lo stesso assone ad essere perduto: quando la demielinizzazione ha esposto la superficie assonale, le cellule T vi aderiscono, e rilasciano citochine che ne distruggono la membrana cellulare. Questo danno è concretamente osservabile con la Risonanza Magnetica Nucleare, che permette di vedere le aree di perdita assonale permanente, definite “black hole”. Si ritiene che la perdita assonale sia il fenomeno più rilevante al fine del peggioramento dei pazienti e della loro progressiva disabilità. Neurogeno Correlato all'attività del sistema nervoso, come nel caso della "vescica neurogena". Neuroglia Il tessuto connettivo del sistema nervoso centrale. Neurologia Studio del sistema nervoso centrale, periferico ed autonomo. Neurologo Medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie del sistema nervoso. Neurone La cellula base che costituisce il sistema nervoso. Il neurone è formato da un nucleo situato all'interno del corpo cellulare e da uno o più processi (prolungamenti), chiamati dendriti e assoni. I neuroni generano gli impulsi elettrici e trasmettono le informazioni in tutto il sistema nervoso. Neuroni motori Cellule nervose del cervello e del midollo spinale, che consentono il movimento delle diverse parti del corpo. Neuropatie Malattie dei nervi periferici. Neuropsicologo Psicologo specializzato nella valutazione delle funzioni cognitive. I neuropsicologi utilizzano una serie di test per valutare funzioni cognitive specifiche e per individuare le aree di alterazione cognitiva. Essi, inoltre, for- niscono un aiuto ai soggetti con alterazioni cognitive conseguenti alla SM. Vedi "Cognitività" e "Alterazione cognitiva". Neutrofilo Il principale fagocita in circolo. Nevralgia Dolore, a volte grave, che si manifesta lungo un nervo e che origina all'interno del nervo stesso e non nel tessuto da cui sembra abbia origine la sensazione di dolore. Nevralgia del trigemino Dolore acuto, simile ad una scarica, che colpisce il volto, provocato dalla demielinizzazione delle fibre nervose nella sede in cui le radici del nervo sensoriale (trigemino) che innerva quella parte del volto entrano nel tronco cerebrale. Nevrastenia Stanchezza o grave astenia, spesso eccessiva, rispetto alle cause puramente fisiche. Nevrite Infiammazione del nervo, accompagnata, di solito, da un danno diretto del nervo, che fa parte di un processo degenerativo. Nevrite ottica Infiammazione o demielinizzazione del nervo ottico (visivo), che provoca un'alterazione, temporanea o permanente, della visione e che si associa a dolore durante la fase acuta. Nevrite retrobulbare Vedi "Nevrite ottica". O Nicturia (o nucturia) Necessità di urinare durante la notte. Nistagmo Movimenti degli occhi rapidi e involontari, che avvengono in direzione orizzontale o, raramente, verticale. Oftalmoplegia internucleare Disturbo della coordinazione dei movimenti oculari in cui l'occhio, mentre gira all'esterno per guardare verso il lato, sviluppa un nistagmo (movimenti rapidi e involontari), mentre, contemporaneamente, l'altro occhio non riesce a girarsi completamente verso l'interno. Questo segno neurologico, della cui presenza la persona, di solito, non si rende conto, può essere rilevato durante l'esame neurologico. Oftalmoscopio Strumento progettato per esaminare la parte interna dell'occhio. Oligoclonali, (bande) Dopo elettroforesi di un campione di liquor cerebrospinale (che si esegue facendo passare una corrente elettrica per separare le proteine) profilo caratteristico delle IgG indicativo di attività immunitaria nel sistema nervoso centrale. Oligodendrocita Cellula della neuroglia che sintetizza la mielina. Oligodendrocito Tipo di cellula del sistema nervoso centrale, responsabile della sintesi e del rifornimento di mielina. Opsonizzazione Il rivestimento degli antigeni con il complemento per facilitare la fagocitosi. Ortesi Definita, anche, "ortosico"; un sussidio meccanico, come un supporto ortopedico per la gamba o un apparecchio di immobilizzazione, progettato appositamente per controllare, correggere o compensare un'alterazione funzionale dell'arto. Ortesi caviglia-piede (AFO) Apparecchiatura ortopedica, in genere in materiale plastico, che viene indossata sulla parte inferiore della gamba e sul piede come supporto per la caviglia e correzione della caduta del piede. Mantenendo il piede e la caviglia nella posizione corretta, la AFO favorisce il corretto movimento tallone-dita durante la camminata. (Vedi "Piede flaccido".) Ortotico Definito, anche, "ortesi"; un sussidio meccanico, come un supporto ortopedico per la gamba o un apparecchio di immobilizzazione, progettato appositamente per controllare, correggere o compensare un'alterazione funzionale dell'arto. Oscillopsia Movimenti oculari continui, involontari e disordinati, che causano un disturbo visivo in cui sembra che gli oggetti saltino o rimbalzino. Osteoporosi Decalcificazione delle ossa. Può svilupparsi in seguito alla mancanza di movimento nei soggetti obbligati alla sedia a rotelle. Ottica, (neurite) Infiammazione del nervo ottico, che determina sdoppiamento, offuscamento o addirittura perdita della vista. Ottici, (nervi) I nervi che arrivano agli occhi. Vengono classificati come nervi periferici, ma sono rivestiti di mielina esattamente come il sistema nervoso centrale e sono frequentemente colpiti dalla Sclerosi Multipla. P Paralisi Incapacità di muovere una parte del corpo. Paralisi di Bell Paralisi del nervo facciale, che può avvenire in seguito alla SM, ad infezioni virali o di altro tipo. Ha un esordio acuto e può essere transitoria o permanente. Paraparesi Debolezza di entrambe le braccia o entrambe le gambe. Paraplegia Paralisi di entrambe le braccia o entrambe le gambe. Passo a tandem Prova di equilibrio e di coordinazione, che prevede il posizionamento alternato del tallone di un piede direttamente contro le dita dell'altro piede. Paresi Paralisi parziale o completa di una parte del corpo. Parestesia Sensazione cutanea di bruciore, pizzicore, formicolio o di strisciamento, che insorge in modo spontaneo e che può associarsi, o meno, a qualsiasi alterazione fisica riscontrabile con l'esame neurologico. Patogenesi Il modo in cui si sviluppa una malattia. Percezione della posizione La capacità di descrivere, con gli occhi chiusi, la localizzazione spaziale delle dita della mano e di quelle del piede. La percezione della posizione si valuta nell'esame neurologico standard. Periferico, (sistema nervoso) La rete di nervi che si distribuisce a tutte le parti dell'organismo a partenza dal tronco encefalico e dal midollo spinale. Piede flaccido Condizione di debolezza dei muscoli della gamba, provocata da una limitata conduzione nervosa, che interferisce con la capacità dell'individuo di estendere la caviglia e di camminare con un andamento normale. Le dita toccano il piano prima del tallone, facendo si che la persona inciampi o perda l'equilibrio. Placca Una zona di tessuto infiammato o demielinizzato nel sistema nervoso centrale. Placebo Sostanza inattiva, non farmacologica, prodotta in modo da sembrare uguale al farmaco in studio. Si somministra ai soggetti del gruppo di controllo negli studi clinici in doppio cieco (nei quali né i ricercatori, né i soggetti conoscono chi sta assumendo il farmaco e chi il placebo) come mezzo di valutazione dei benefici e degli svantaggi del farmaco in studio assunto dai soggetti del gruppo sperimentale. Potenziali evocati (PE) Registrazione della risposta elettrica del sistema nervoso alla stimolazione di vie sensoriali specifiche (ad esempio, visive, uditive, sensoriali generali). Durante l'esame, le risposte registrate da un individuo sono evidenziate su un oscilloscopio ed analizzate da un computer che le confronta con i tempi nor- mali di risposta. La demielinizzazione provoca un rallentamento del tempo di risposta. I PE possono rendere evidenti lesioni lungo il decorso di un nervo specifico indipendentemente dal fatto che le lesioni siano sintomatiche, rendendo, pertanto, questo esame utile per confermare la diagnosi di SM. Potenziali evocati somatosensoriali Esame che misura l'attività elettrica cerebrale in risposta a stimoli elettrici (lievi) ripetuti, applicati in differenti parti del corpo. La demielinizzazione provoca un rallentamento del tempo di risposta. Questo test è utile nella diagnosi di SM, perché può confermare la presenza di una lesione sospetta (area di demielinizzazione) o identificare la presenza di una lesione che non è ancora diventata sintomatica. Potenziali evocati uditivi del tronco (PEU) Test in cui l'attività elettrica cerebrale di risposta ad uno stimolo uditivo (ad esempio, tintinnii) è registrata da un elettroencefalografo (EEG) ed analizzata da un computer. La demielinizzazione provoca un rallentamento del tempo di risposta. Questo test, talvolta, aiuta nella diagnosi di SM, perché può confermare la presenza di una lesione sospetta o identificare la presenza di una lesione che non è ancora diventata sintomatica. E' stato dimostrato che i potenziali evocati uditivi sono di minor utilità per la diagnosi di SM, rispetto ai potenziali evocati visivi o somatosensoriali. Potenziali evocati visivi (PEV) Test in cui l'attività elettrica cerebrale di risposta ad uno stimolo visivo (ad esempio, una scacchiera lampeggiante) è registrata da un l'elettroencefalografo ed analizzata da un computer. La demielinizzazione provoca un rallentamento del tempo di risposta. Poiché questo test è in grado di confermare la presenza di una lesione cerebrale sospetta (area di demielinizzazione) o identificare la presenza di una lesione che non è ancora diventata sintomatica, è di aiuto nella diagnosi della SM. I PEV risultano alterati in circa il 90% delle persone affette da SM. Prevalenza Numero di tutti i casi, nuovi e vecchi, di una malattia in una specifica popolazione in un particolare momento. Prognosi Predizione del decorso futuro di una malattia. Progressione della disabilità Accumulo progressivo nel tempo di deficit e di alterazioni neurologiche irreversibili, che si verifica in seguito ad un recupero incompleto delle recidive o fra le recidive. Propriocezione Il senso di posizione del corpo. Proteina basica mielinica (MBP) Principale componente proteica della mielina. Può essere un obiettivo dell'attacco immunitario contro la mielina nella sclerosi multipla. Pseudo-esacerbazione Peggioramento temporaneo dei sintomi di una malattia, che deriva da un aumento della temperatura corporea o da altri fattori stressanti (ad esempio, la febbre, uno stato di affaticamento grave) e che scompare una volta rimosso il fattore stressante. Una pseudo-esacerbazione è caratterizzata dalla riacutizzazione del sintomo, piuttosto che dall'attività di una nuova malattia o dalla progressione di una malattia. Puntura lombare Procedura diagnostica in cui un ago è inserito nel canale vertebrale al livello della terza-quarta o quarta-quinta vertebra lombare per prelevare il liquido cerebrospinale da analizzare. Tale procedura è utilizzata per valutare le alterazioni della composizione del liquido cerebrospinale che sono caratteristiche della SM (come l'aumento della conta dei globuli bianchi e del contenuto proteico, la presenza di bande oligoclonali). Q R Pupilla di Marcus Gunn Vedi "Difetto pupillare afferente". Quadriparesi Debolezza di tutti gli arti. Quadriplegia Paralisi di tutti gli arti. Recidiva Vedi "Esacerbazione". Regione lombare La parte inferiore del dorso, formata da cinque segmenti del midollo spinale e della colonna, posta fra l'osso sacro (la parte ossea terminale) e la regione toracica (torace). Remissione Attenuazione della gravità dei sintomi o "ritorno" ad un livello di benessere uguale (o simile) a quello presente prima dell'ultimo attacco. Riabilitazione cognitiva Tecniche studiate per migliorare la capacità funzionale degli individui la cui capacità cognitiva è alterata a causa di un trauma fisico o di una malattia. Le strategie di riabilitazione sono progettate per migliorare la funzione alterata, attraverso la ripetizione di esercizi o di attività, o per compensare le funzioni alterate destinate a non migliorare. La riabilitazione cognitiva è effettuata dagli psicologi e dai neuropsicologi, dagli specialisti della parola/linguaggio e dai terapisti occupazionali. Anche se tutti utilizzano strumenti di valutazione e strategie di trattamento diversi, essi condividono l'obiettivo comune di migliorare la capacità funzionale del singolo individuo, rendendolo il più possibile indipendente e sicuro nell'ambiente familiare e lavorativo. Riacutizzazione Vedi "Esacerbazione". Riflessi tendinei profondi Contrazioni involontarie dei muscoli, che si producono normalmente quando i tendini sono percossi con un martelletto che provoca il movimento di un arto. La valutazione dei riflessi rientra nell'esame neurologico standard. Ricombinante Prodotto in laboratorio attraverso un processo di biotecnologia. Riflesso Risposta involontaria del sistema nervoso ad uno stimolo, come il riflesso di stiramento che è stimolato percuotendo un tendine con un martelletto che provoca una contrazione. L'aumento, la riduzione o la scomparsa dei riflessi può essere indicativa di un danno neurologico, compresa la SM, e, pertanto, la valutazione dei riflessi rientra nell'esame neurologico standard. Riflesso di Babinski Segno neurologico presente nella SM: lo strofinamento della pianta del piede con uno stimolo doloroso provoca un movimento estensore (verso l'alto) dell'alluce, anziché il normale movimento di flessione (verso il basso). S Riflesso plantare Risposta riflessa che si ottiene applicando uno stimolo doloroso lungo il bordo esterno della superficie del piede, dal tallone al quinto dito. La risposta flessoria normale consiste in un accestimento e in un movimento verso il basso delle dita. Il movimento verso l'alto dell'alluce è definito "risposta estensoria", o riflesso di Babinski, ed è un indicatore sensibile di una patologia del cervello o del midollo spinale. Rimielinizzazione Riparazione della mielina danneggiata. Nella SM, alcune riparazioni della mielina possono avvenire spontaneamente, ma, di solito, si tratta di un processo molto lento e non controllabile. Risonanza magnetica nucleare (RMN) Tecnica per immagini che si basa sul rilevamento della risposta delle molecole di acqua sottoposte ad un forte campo magnetico. Fornisce immagini visive di differenti parti del corpo senza utilizzare i raggi X e può, quindi, essere effettuata ripetutamente. La RMN permette ai neurologi di individuare le lesioni della SM situate nel cervello e nel midollo spinale in stadi diversi del loro sviluppo. Le scansioni T1 e T2 si riferiscono a sequenze di scansioni differenti, che sono di aiuto per distinguere le caratteristiche del tessuto. Risultato clinico Osservazione effettuata durante un esame medico, che si riferisce ad un'alterazione o ad un danno di una funzione fisica o mentale. Scansioni T1-pesate della RMN Vedi "Risonanza magnetica nucleare". Scansioni T2-pesate della RMN Vedi "Risonanza magnetica nucleare". Sclerosi Indurimento di un tessuto. Nella SM, la sclerosi consiste nella sostituzione della mielina che circonda le cellule nervose del SNC con tessuto cicatriziale. Sclerosi Multipla (SM) Patologia del sistema nervoso centrale, di probabile origine autoimmunitaria, la cui causa non è nota e che colpisce, soprattutto, i giovani adulti. Danneggia la mielina (sostanza isolante delle fibre nervose) in modo casuale ed irregolare, provocando un'ampia serie di alterazioni neurologiche. Dal punto di vista clinico, è caratterizzata da sintomi che hanno un decorso tipicamente rallentato nei primi anni di malattia ma che, spesso, tendono a peggiorare gradualmente negli anni più tardivi. Sclerosi Multipla benigna Forma di sclerosi multipla recidivante-remittente che, dopo 10-15 anni di malattia, provoca una minima disabilità. I pazienti affetti da SM benigna incidono per circa il 10% della popolazione di pazienti affetti da SM. Sclerosi Multipla primaria progressiva (SMPP) Decorso clinico della SM, caratterizzato, fin dall'inizio, dalla progressione della malattia, senza periodi di stabilizzazione o di remissione, o con una fase di stabilizzazione sporadica e miglioramenti di durata molto breve e secondari. Sclerosi Multipla recidivante-remittente (SMRR) Decorso clinico della SM, caratterizzato dalla comparsa di nuovi sintomi o dal peggioramento di sintomi esistenti (recidive o esacerbazioni). I sintomi possono evolvere in parecchi giorni o settimane e, in seguito, scomparire com- pletamente o parzialmente. Gli attacchi hanno un andamento imprevedibile anche nella stessa persona. La SMRR incide per circa il 40% della popolazione di pazienti affetti da SM in un dato momento. Sclerosi Multipla secondaria progressiva (SMSP) Decorso clinico della SM che, all'inizio, è recidivante-remittente e, in seguito, progredisce con una velocità variabile. Nella SMSP, i sintomi neurologici tendono a peggiorare progressivamente. Nella fase iniziale, vi possono ancora essere alcune recidive, ma, in seguito, le recidive scompaiono completamente e la progressione della disabilità diventa lenta ma costante. Scotoma Presenza di una lacuna o di una macchia cieca nel campo visivo. Segno di Lhermitte Sensazione anomala di scossa elettrica o di "spilli e aghi", che scende dalla colonna vertebrale nelle braccia e nelle gambe e che si percepisce quando si piega il collo in avanti. Segno di Romberg Incapacità di mantenere l'equilibrio stando in posizione eretta, con i piedi e le gambe uniti insieme e gli occhi chiusi. Sensazione di oscillazione Capacità di percepire vibrazioni contro diverse parti del corpo. L'esame della sensazione di vibrazione (con un diapason) rientra nella valutazione sensoriale dell'esame neurologico standard. Sensoriale Correlato alle sensazioni del corpo, come il dolore, l'olfatto, il gusto, la temperatura, la visione, l'udito, l'accelerazione e l'orientamento spaziale. Sfintere Fascia circolare di fibre muscolari, che stringe, o chiude, un'apertura naturale del corpo, come lo sfintere anale esterno, che chiude l'ano, e gli sfinteri urinari, interno ed esterno, che chiudono il canale urinario. Sfintere urinario Muscolo che chiude l'uretra, che, in condizione di paralisi flaccida, provoca la comparsa di incontinenza urinaria e, in condizione di paralisi spastica, provoca un'incapacità ad urinare. SGOT e SGPT Test di valutazione degli enzimi epatici i cui livelli ematici sono, in condizioni normali, presenti in quantità minimali ed aumentano in una serie di situazioni, fra cui l'epatite e l'uso di farmaci. Simpatico Parte del sistema nervoso che ha il compito di regolare le funzioni involontarie del corpo, come quelle del cuore, degli organi e delle ghiandole. Il sistema nervoso simpatico origina dal midollo spinale. Sintomo Problema percepito dal soggetto o lamento riportato da un paziente. Nella sclerosi multipla, i sintomi frequenti comprendono problemi visivi, stanchezza, alterazioni sensoriali, debolezza o paralisi degli arti, tremore, perdita della coordinazione, riduzione dell'equilibrio, disfunzioni vescicali o intestinali e alterazioni psicologiche. Sintomo parossistico Uno qualsiasi dei diversi sintomi, che ha un esordio improvviso, apparentemente in risposta ad un tipo di movimento o di stimolo sensoriale, che dura pochi istanti e che, in seguito, si attenua. I sintomi parossistici tendono a verificarsi con frequenza negli individui colpiti ed hanno un andamento simile di episodio in episodio. Ne sono un esempio gli episodi acuti di nevralgia del trigemino (dolore facciale pungente), gli accessi epilettici tonici (contrazioni intense di un arto o degli arti di un lato del corpo), la disartria (eloquio difettoso, spesso accompagnato dalla perdita di equilibrio e di coordinazione) e le diverse parestesie (disturbi sensoriali che vanno dal formicolio al dolore grave). Sistema immunitario Sistema complesso composto di diversi tipi di cellule che proteggono il corpo dagli organismi che provocano malattie e da altri invasori estranei. Sistema limbico Sistema situato nel cervello, che si ritiene sia coinvolto nella mediazione delle emozioni e delle risposte primitive (mangiare, bere, etc.). Sistema nervoso Comprende tutte le strutture nervose del corpo: il sistema nervoso centrale è formato dal cervello, dal midollo spinale e dal nervo ottico, mentre il sistema nervoso periferico è costituito dalle radici nervose, dai plessi nervosi e dai nervi che innervano il corpo. Sistema nervoso autonomo La parte del sistema nervoso che regola le funzioni vitali involontarie, fra le quali l'attività del muscolo cardiaco (cuore), la muscolatura liscia (ad esempio, quella intestinale) e le ghiandole. Il sistema nervoso autonomo si divide in due parti: il sistema nervoso simpatico che accelera la frequenza cardiaca, stringe i vasi sanguigni ed aumenta la pressione arteriosa; il sistema nervoso parasimpatico che rallenta la frequenza cardiaca, aumenta l'attività intestinale e ghiandolare e rilascia gli sfinteri muscolari. Sistema Nervoso Centrale (SNC) Termine che si riferisce all'insieme di cervello, midollo spinale e nervo ottico. Sistema nervoso parasimpatico Parte del sistema nervoso autonomo che regola le normali funzioni digestive, riproduttive, cardiopolmonari e vascolari e che stimola la maggior parte delle secrezioni. Questo sottosistema lavora come antagonista della parte simpatica e la loro interazione mantiene l'equilibrio funzionale. Sostanza bianca Regione del cervello composta quasi interamente da fibre nervose mielinizzate che formano una struttura bianca situata al di sotto della sostanza grigia (strato neuronale) del cervello. Spasmo Sintomo di contrattura spastica, in cui le gambe e/o le braccia si raddrizzano o si flettono (piegano) improvvisamente in una posizione rigida e allungata. Questi spasmi, la cui durata varia tipicamente da pochi secondi a minuti, si verificano più frequentemente a riposo, durante la notte, ma possono comparire nel tentativo di fare un movimento. Possono essere estensori o flessori. Spasticità Aumento del tono muscolare accompagnato da contrazioni muscolari involontarie, da spasmi e da rigidità. Nella sclerosi multipla, la spasticità colpisce soprattutto gli arti inferiori. Spazio intratecale Spazio che circonda il cervello ed il midollo spinale e che contiene il liquido cerebrospinale. Specialisti dell'eloquio/linguaggio Specialisti nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell'eloquio e della deglutizione. Una persona affetta da SM può essere indirizzata presso uno specialista dell'eloquio/linguaggio per ricevere aiuto per la presenza di uno, o di entrambi, questi problemi. Per la loro esperienza con le difficoltà di eloquio e di linguaggio, questi specialisti forniscono anche un supporto cognitivo nei soggetti con alterazioni cognitive. Stato pseudo-bulbare Condizione caratterizzata dalla comparsa di episodi di riso e/o di pianto senza un motivo apparente. L'umore della persona in quel momento può non essere correlato all'emozione che esprime. Si ritiene che questa condizione sia provocata da lesioni che interessano la parte del cervello coinvolta nella percezione e nell'espressione emotiva. Stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) Metodo di controllo del dolore, che non provoca assuefazione e non è invasivo, in cui si applicano impulsi elettrici alle terminazioni nervose attraverso il posizionamento sulla cute di elettrodi collegati ad uno stimolatore mediante fili metallici flessibili. Gli impulsi elettrici bloccano la trasmissione dei segnali dolorifici al cervello. Stipsi Condizione caratterizzata da un rallentamento dei movimenti intestinali, rispetto alla frequenza normale per ogni individuo, o dall'emissione difficoltosa o dolorosa di feci in piccole quantità e dure. Studio clinico Valutazione formale di una procedura medica o di una sostanza farmaceutica. T Studio clinico in doppio cieco Studio in cui nessuno dei partecipanti, i pazienti, i medici valutatori, il personale infermieristico o qualsiasi altro membro dello staff, conosce chi sta assumendo il farmaco in studio e chi la sostanza di controllo o il placebo. Svuotamento spontaneo Vedi “Incontinenza” T, (linfociti) Vedi “Cellule T” T1, (pesata in) Un tipo di immagine alla risonanza magnetica nucleare che serve ad evidenziare lesioni nuove ed in via di sviluppo, così come le lesioni croniche con componente destruente le cosidette aree ipointense in T1 o “buchi neri”. T2, (pesata in) Un tipo di immagine alla risonanza magnetica nucleare che serve ad evidenziare lesioni già stabilite TAC Vedi “Tomografia Assiale Computerizzata” Tachifilassi La riduzione degli effetti di un farmaco durante l'uso continuo o somministrazioni ripetute. Temporale, (pallore) Pallore abnorme della parte visibile del nervo ottico, osservato attraverso l'oftalmoscopia, che indica un danno al nervo ottico. Tenotomia Tecnica chirurgica irreversibile, eseguita per sezionare i tendini muscolari gravemente contratti, che non rispondono a qualsiasi altro tipo di control- Terapista fisico (TF) Una persona specializzata nel valutare e nel migliorare il movimento e la funzione del corpo, con particolare attenzione alla motilità fisica, ell'equilibrio, alla postura, alla fatica ed al dolore. Un programma tipico di terapia fisica comprende (1) informare la persona affetta da SM dei problemi fisici provocati dalla malattia, (2) pianificare un programma personalizzato di esercizi specifici per i problemi, e (3) aumentare la motilità e ridurre il dispendio energetico ricorrendo all'uso di una serie di supporti per la motilità e di apparecchiature adattabili. Terapista occupazionale (TO) Valuta la capacità di svolgere le attività quotidiane, come il vestirsi, il lavarsi, il pulire, il cucinare, lo scrivere ed il guidare, che sono essenziali per una vita indipendente. Il TO indirizza i consigli terapeutici verso (1) la gestione della stanchezza, (2) la forza, il movimento e la coordinazione delle parti superiori del corpo, (3) l'adattamento all'ambiente domestico e lavorativo, comprendendo variazioni della struttura e apparecchiature speciali per svolgere attività particolari, e (4) strategie compensatorie delle alterazioni del pensiero, delle sensazioni e della visione. Test indice-naso E' una prova di valutazione della dismetria e del tremore intenzionale. Si chiede alla persona, con gli occhi chiusi, di toccare la punta del naso con la punta del dito indice. Il test rientra nell'esame neurologico standard. Test tallone-ginocchiotibia E' una prova di coordinazione, in cui si chiede al soggetto, con gli occhi chiusi, di appoggiare un tallone sul ginocchio opposto e di farlo scorrere su e giù lungo la tibia. Tinniti Suoni nelle orecchie. Titolazione Incremento graduale della dose di un farmaco. Permette al corpo di adattarsi e di abituarsi agli effetti della sostanza, riducendo, di conseguenza, la probabilità di comparsa e la gravità di effetti collaterali potenziali, che possono verificarsi all'inizio di un trattamento. Titubazione Forma di tremore, provocata dalla demielinizzazione del cervelletto, che colpisce per primo la testa ed il collo. TNF Fattore di Necrosi Tumorale, un tipo di citochina. Tomografia assiale computerizzata (TAC) Tecnica radiologica diagnostica non invasiva, che permette di esaminare i tessuti molli del corpo. Un computer analizza, integrandole, le scansioni con raggi X di "fette" del corpo, fornendone immagini trasversali. Tono muscolare Proprietà di un muscolo, dovuta all'impulso costante di stimoli nervosi, che descrive la resistenza del muscolo allo stiramento. Un'alterazione del tono muscolare può essere definita come: ipertonia (aumento del tono muscolare, come nel caso della contrattura spastica); ipotonia (riduzione del tono muscolare; paralisi flaccida); atonia (perdita del tono muscolare). La valutazione del tono muscolare rientra nell'esame neurologico standard. Tremore intenzionale Tremore ritmico che compare durante un movimento volontario, come allungarsi per raccogliere qualcosa o toccare il proprio naso con un dito disteso. U Tremore posturale Tremore ritmico che si verifica quando i muscoli sono tesi per prendere un oggetto o per mantenere una data posizione. Trombocitopenia Riduzione del numero di piastrine in circolo. In corso di SM, tale fenomeno può essere determinato da un effetto degli interferoni o per la presenza di autoanticorpi antipiastrine. Tronco cerebrale Parte del sistema nervoso centrale in cui sono situati i centri nervosi della testa, come pure il centro della respirazione e del controllo cardiaco, ed attraverso la quale passano tutti gli impulsi diretti e provenienti dalla parte periferica del cervello. Si estende dalla base del cervello al midollo spinale. Uretra Condotto o canale che drena l'urina dalla vescica. Urgenza urinaria Impossibilità di posticipare la minzione dal momento in cui se ne avverte la necessità. Urina residua Urina che rimane nella vescica dopo la minzione. Urologia Specialità della medicina che si occupa dei disturbi dell'apparato urinario (maschile e femminile) e di quello riproduttivo (maschile). Urologo Medico specializzato nella branca della medicina (urologia) che riguarda l'anatomia, la fisiologia, i disturbi e la cura dell'apparato urinario maschile e femminile, come pure dell'apparato genitale maschile. V W Vertigine Sensazione destabilizzante che l'ambiente giri, spesso accompagnata da nausea e da vomito. Vescica neurogena Alterazione della vescica associata ad una disfunzione del midollo spinale e caratterizzata da difficoltà di svuotamento e di riempimento o da entrambe. Questi tre tipi di disfunzione provocano la comparsa di sintomi fra cui l'urgenza, la frequenza e l'incapacità minzionale, la nicturia e l'incontinenza. WBC (Globuli bianchi) Comprendono sia le cellule dell'immunità naturale, come, fra le altre, i basofili, i neutrofili, gli eosinofili, i monociti, i macrofagi e sia quelle dell'immunità acquisita.