Feste, sagre, manifestazioni Queste manifestazioni comprendono diverse occupazioni tra cui la somministrazione di alimenti e bevande, vendita di beni di modico valore, tombole, pesche di beneficenza, lotterie, intrattenimenti musicali e di spettacolo. La realizzazione di queste attività richiede, oltre che l'organizzazione in senso stretto, anche una serie di conoscenze sugli adempimenti di tipo amministrativo e fiscale. Quali sono le prime indicazioni utili per realizzare un evento? Innanzitutto bisogna decidere chi all'interno dell'associazione (comitato, parrocchia, gruppo ecc.) assume il ruolo di riferimento organizzativo per tutti gli adempimenti e le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell'evento. Poi, per quanto riguarda gli adempimenti e le autorizzazioni necessarie variano in funzione delle tipologie di attività che si intende realizzare all'interno dell'evento. È da precisare che in caso di inadempienze le responsabilità sono comunque a carico dell'ente organizzatore. Durante le feste le associazioni, per raccogliere fondi, organizzano tombole, pesche di beneficenza e lotterie. Quali sono, allora, gli adempimenti da rispettare in questi casi? Per lotteria si intende l'estrazione a sorte effettuata con la vendita di biglietti, staccati da registri a matrice, che corrispondono a uno o più premi secondo l'ordine di estrazione. L'ambito territoriale in cui è permessa la vendita dei biglietti è quello della provincia in cui ha sede l'associazione promotrice. L'ammontare massimo degli introiti effettuabili con l'emissione dei biglietti, contrassegnati da serie e numerazioni progressive, non deve superare € 51.645,69. I premi possono consistere solo in servizi e in beni mobili (esclusi quindi denaro, metalli preziosi in verghe, i titoli pubblici e privati, le carte di credito, i valori bancari). Rientrano nella categoria delle lotterie anche le cosiddette "sottoscrizioni a premi". Infatti, per legge, le sottoscrizioni a premi sono definite "manifestazioni di sorte effettuate con la vendita di biglietti staccati da registri a matrice, concorrenti a uno o più premi secondo l'ordine di estrazione (…) contrassegnati da serie o numerazioni progressive". Per tombola s'intende una manifestazione effettuata con l'utilizzo di cartelle con indicate una data quantità di numeri, compresi tra l'1 e il 90. La tombola è consentita se la vendita delle cartelle è limitata al comune in cui si estrae la tombola e ai comuni limitrofi e le cartelle sono contrassegnate da una serie e una numerazione progressiva. Non c'è limite nell'emissione delle cartelle (che devono avere serie e numerazione progressiva come riportato sulle fatture di acquisto rilasciate dallo stampatore), tuttavia il valore dei premi posti in palio non può superare complessivamente l'ammontare di 12.911,42 euro. Per pesche o banchi di beneficenza s'intendono le manifestazioni a sorte effettuate con la vendita di biglietti senza matrice i quali danno diritto a un premio. Le pesche o banchi di beneficenza sono consentiti se la vendita dei biglietti è limitata al territorio del comune dove si effettua la manifestazione e il ricavato non ecceda la somma di € 51.645,69. I premi possono consistere solo in servizi e in beni mobili (esclusi quindi denaro, metalli preziosi in verghe, i titoli pubblici e privati, le carte di credito, i valori bancari). Inoltre è vietata la vendita dei biglietti e delle cartelle a mezzo di ruote della fortuna o con altri sistemi analoghi. Tutte questi sistemi di raccolta fondi hanno degli adempimenti precisi che i rappresentanti legali delle associazioni devono seguire con attenzione per non incorrere poi in spiacevoli sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 10mila euro. Che tipo di adempimenti devono osservare i rappresentanti legali delle associazioni organizzatrici? I rappresentanti legali degli enti organizzatori devono preparare una comunicazione scritta da inviare, almeno 30 giorni prima della data prevista per la vendita dei biglietti, al Prefetto competente e al Sindaco del comune in cui sarà effettuata l'estrazione. La comunicazione va anche inviata all'Ispettorato compartimentale dei Monopoli di Stato competente per sede territoriale. Nella comunicazione deve essere indicata la motivazione per la quale si organizza la manifestazione. Alla comunicazione scritta va allegata: * Per le lotterie: il regolamento nel quale sono indicati: la quantità, la natura e il valore dei premi e la precisazione circa l'acquisto o la donazione del bene posto in palio; la quantità e il prezzo dei biglietti da vendersi; il luogo in cui sono esposti i premi; la data e il luogo fissati per l'estrazione; l'eventuale modalità d'estrazione; il termine per la consegna dei premi ai vincitori (ALLEGATO A) * Per le tombole, il regolamento dove indicare: le modalità di svolgimento della manifestazione con l'elenco dei premi offerti (con indicazione del valore degli stessi); il prezzo di ciascuna cartella; la documentazione comprovante l'avvenuto versamento della cauzione in misura pari al valore complessivo dei premi promossi, determinato in base al loro prezzo di acquisto o in mancanza al valore nominale degli stessi. La cauzione è prestata in favore del comune nel cui territorio la tombola si estrae e ha scadenza non inferiore a tre mesi dalla data di estrazione. La cauzione, oltre che in denaro o in titoli di Stato o garantiti dallo Stato, può essere prestata mediante fideiussione bancaria o Assicurativa (ALLEGATO B). * Per le pesche o banchi di beneficenza: l'ente organizzatore deve indicare nella comunicazione il numero di biglietti che intende emettere, l'eventuale serie e il relativo prezzo (ALLEGATO C). Oltre alla comunicazione quali altre procedure devono osservare le organizzazioni? Siccome il compito di controllo del regolare svolgimento della manifestazione è affidato al Comune dove si realizza l'evento, bisogna consegnare allo stesso un rapporto circa lo svolgimento delle manifestazioni. L'estrazione della lotteria e della tombola sono pubbliche, quindi le modalità con cui saranno svolte devono essere a conoscenza di tutti i cittadini dei comuni interessati all'evento. Nell' "Avviso al pubblico" dovranno essere indicati gli estremi della comunicazione fatta in precedenza a Prefetto, Sindaco e ai Monopoli di Stato, e quindi: il programma della lotteria o della tombola, le finalità che ne motivano lo svolgimento, la serie e la numerazione dei biglietti o delle cartelle messe in vendita. Prima dell'estrazione sarà compito di un rappresentante dell'ente organizzatore ritirare tutti i biglietti della lotteria o le cartelle della tombola invenduti. L'estrazione dei biglietti della lotteria o della tombola deve essere effettuata alla presenza di un incaricato del Sindaco. Dovrà essere redatto un verbale dell'estrazione della lotteria o della tombola da parte del responsabile dell'ente organizzatore: una copia di questo verbale dovrà essere inviata al Prefetto mentre un'altra dovrà essere consegnata all'incaricato del Sindaco presente all'estrazione. Per le tombole, entro 30 giorni dall’estrazione, l’ente organizzatore presenta al Sindaco la documentazione attestante l’avvenuta consegna dei premi ai vincitori. Verificata la regolarità della documentazione prodotta, il Sindaco dispone l’immediato svincolo della cauzione. In caso di mancata consegna dei premi ai vincitori nel termine previsto, il Sindaco dispone l’incameramento della cauzione E per le pesche di beneficenza? Un responsabile dell'ente organizzatore deve controllare il numero dei biglietti venduti e procedere, alla presenza di un incaricato del Sindaco, alla chiusura delle operazione redigendo un verbale di cui una copia sarà inviata al prefetto e una consegnata all'incaricato del Sindaco. Come si conteggia il valore dei premi? Per il calcolo della base imponibile sul valore dei premi sulla quale effettuare la ritenuta ( vedi punto seguente) è necessario distinguere se si tratta di beni acquistati o beni ricevuti in dono da parte dell’ente non profit. Nel primo caso (beni acquistati) il valore è quello che risulta dalla fattura rilasciata dal venditore. Nel secondo caso ( beni ricevuti in dono) occorre distinguere se i beni sono stati ricevuti da un soggetto imprenditore o da un privato; se sono stati ricevuti da un soggetto imprenditore il valore è quello che risulta dal documento contabile rilasciato dallo stesso ( anche in donazione) ; se sono stati ricevuti da un privato occorre che il valore venga attribuito dall’ente non profit stesso facendo riferimento al “valore di mercato”. Il valore dei premi deve essere calcolato sull’imponibile escludendo l’Iva. Qual è, invece, il trattamento fiscale da seguire? Sul valore dei premi (sia acquistati che donati) dovrà essere effettuata una ritenuta alla fonte a titolo d'imposta nella misura del 10%. Questa imposta deve essere corrisposta all’Amministrazione Finanziaria a mezzo versamento da effettuarsi entro i primi 16 giorni del mese successivo alla manifestazione stessa , utilizzando il modello unico di versamento F24 e indicando nella sezione erario il codice tributo 1046 e l’anno di competenza. Ricordiamo che per i soggetti titolari di partita iva tale versamento va effettuato a mezzo F24 telematico. Questo versamento non è esente dagli obblighi dichiarativi: infatti il versamento della ritenuta d'imposta sui premi obbliga a inserire il quadro RZ nella dichiarazione dei redditi (modello UNICO) relativa all'anno nel quale l'ente non profit ha effettuato la ritenuta. Sono previste sanzioni e con quale ammontare? Il Regolamento, previsto dal DPR n. 430 del 26 ottobre 2001, ha previsto le seguenti sanzioni in caso di inosservanza delle norme previste per le manifestazioni di sorte locali. Si va dai 1.032,91 a 10mila 329,14 euro in caso di manifestazioni al di fuori dei casi consentiti: la sanzione è ridotta a metà nel caso in cui l'operazione sia circoscritta a poche persone e il premio risulti di scarso valore. Mentre si va da 309,87 a 3mila 89,74 euro a chi reclamizza manifestazioni non consentite: le sanzioni sono raddoppiate nel caso in cui la pubblicità è effettuata a mezzo stampa, radio o televisione. Infine da 154,93 a 1936,27 euro a carico del giocatore, compratore o sottoscrittore di biglietti relativi a manifestazioni non consentite. Qual'è, invece, il trattamento fiscale per le raccolte fondi occasionali? La norma prevede l'obbligo di rendicontare singolarmente e analiticamente in "un apposito e separato rendiconto" le operazioni finanziarie connesse con l'attività svolta in occasione delle pubbliche raccolte di fondi. L'esenzione da ogni imposta compete alla condizione che si tratti di raccolte svolte occasionalmente. Il documento (vedi allegato D) deve essere compilato indipendentemente dalla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, obbligatorio ai fini fiscali per gli enti in contabilità ordinaria che esercitano attività commerciale. Visto che si tratta di operazioni finanziarie dove l'aspetto economico ha scarsa rilevanza, il rendiconto deve dimostrare da una parte l'entità dei fondi raccolti e dall'altra degli impieghi effettuati. E' evidente che l'analiticità del rendiconto, così come la chiarezza della nota illustrativa di commento che accompagna il documento e ne chiarisce gli aspetti più rilevanti, sicuramente aiutano la comprensione delle operazioni di gestione fondi. Il rendiconto dovrà essere redatto entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, tenuto e conservato anche oltre i termini di accertamento. Anche se la raccolta pubblica di fondi è considerata un'operazione istituzionale ai fini fiscali e quindi il documento pur non avendo valenza di imponibile tributario, ha una piena valenza come documento fiscale, in quanto è importante dare un'informazione chiara ai donatori su come sono impiegati i fondi raccolti. In pratica si tratterà di contrapporre le entrate (incassi) e le uscite (spese) e riportare il saldo nel rendiconto generale dell'ente. Se, invece, l'organizzazione realizza un banco vendita di oggetti prodotti dai volontari, può farlo? In questo caso il fisco considera le attività di vendita occasionale in concomitanza di una festa come attività commerciali e produttive marginali. Quindi è senz'altro possibile realizzare un banco vendita di manufatti a condizione che la vendita sia curata direttamente dall'organizzazione senza alcun intermediario e sia svolta da un lato in funzione della finalità istituzionale dell'associazione di volontariato, dall'altro senza l'impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato, quali l'uso di pubblicità dei prodotti, di insegne elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di distinzione dell'impresa. Quali sono le regole da rispettare? In questo caso si tratta di entrate derivanti da attività commerciale marginale. Si consiglia di tenere un apposito rendiconto delle entrate e delle uscite (in aggiunta ai documenti da tenere in contabilità). Inoltre è necessario ricordare che non è permesso riconoscere compensi di qualunque natura (all'infuori dei rimborsi spese) ai soci dell'organizzazione di volontariato iscritta al registro. Se all'interno di una festa, una organizzazione decide di effettuare una raccolta fondi può farlo? E come si deve comportare? Le raccolte pubbliche di fondi sono subordinate alle seguenti condizioni: deve trattarsi di iniziative occasionali; la raccolta dei fondi deve avvenire in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione; i beni ceduti per la raccolta dei fondi devono essere di modico valore, come fiori, piante ecc. Qual'è il trattamento fiscale da seguire in questo caso? La norma prevede l'obbligo di rendicontare singolarmente e analiticamente in "un apposito e separato rendiconto" le operazioni finanziarie connesse con l'attività svolta in occasione delle pubbliche raccolte di fondi. L'esenzione da ogni imposta compete alla condizione che si tratti di raccolte svolte occasionalmente. Il documento deve essere compilato indipendentemente dalla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, obbligatorio ai fini fiscali per gli enti in contabilità ordinaria che esercitano attività commerciale. Visto che si tratta di operazioni finanziarie dove l'aspetto economico ha scarsa rilevanza, il rendiconto deve dimostrare da una parte l'entità dei fondi raccolti e dall'altra degli impieghi effettuati. E' evidente che l'analiticità del rendiconto, così come la chiarezza della nota illustrativa di commento che accompagna il documento e ne chiarisce gli aspetti più rilevanti, sicuramente aiutano la comprensione delle operazioni di gestione fondi. Il rendiconto dovrà essere redatto entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, tenuto e conservato anche oltre i termini di accertamento. Anche se la raccolta pubblica di fondi è considerata un'operazione istituzionale ai fini fiscali e quindi il documento pur non avendo valenza di imponibile tributario, ha una piena valenza come documento fiscale, in quanto è importante dare un'informazione chiara ai donatori su come sono impiegati i fondi raccolti. In pratica si tratterà di contrapporre le entrate (incassi) e le uscite (spese) e riportare il saldo nel rendiconto generale dell'ente Spesso le associazioni realizzano dei punti di ristoro che comprendono la vendita di bevande o di alimenti, in questo caso quali sono gli obblighi di legge? Per quanto riguarda gli adempimenti amministrativi, la normativa vigente dispone che in occasione di sagre, fiere e manifestazioni a carattere religioso, benefico o politico che prevedono la somministrazione di alimenti e bevande, in modo temporaneo, non sia necessaria l'iscrizione al Registro Esercenti il Commercio (REC) presso la Camera di Commercio, ma sia necessaria una comunicazione al Comune di inizio attività. In particolare per le "organizzazioni di volontariato iscritte ai registri", questa attività può essere svolta anche in occasione di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili, sempre a carattere occasionale, e può rientrare tra le attività commerciali e produttive marginali. Tali proventi derivanti da attività commerciali e produttive marginali non costituiscono redditi imponibili ai fini dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche e dell'imposta locale sui redditi, qualora sia documentato il loro totale impiego per i fini istituzionali dell'organizzazione di volontariato. Una volta i volontari addetti alla somministrazione di cibi e bevande dovevano avere il libretto sanitario, mentre adesso non serve più. Cosa prevede la nuova normativa? La legge regionale 12/2003 ha abolito il libretto sanitario e ha previsto per gli "operatori addetti alla produzione, preparazione, somministrazione e distribuzione di alimenti e bevande" una adeguata preparazione igienico sanitaria prima dell'inizio di ogni attività in cui si ha contatto con generi alimentari. Questa preparazione avviene attraverso corsi di formazione e deve essere aggiornata con periodicità biennale. La formazione deve fornire: - acquisizione di conoscenze tecnico-pratiche sull'epidemiologia dei rischi correlati agli alimenti, sui meccanismi di azione e sulle misure di prevenzione e controllo; correlazione tra contenuti della formazione e attività in cui i volontari operano. A chi spetta il compito di formare i volontari? Nel caso del volontariato l'onere della formazione è affidato al responsabile dell'organizzazione di volontariato, il quale può procedere al proprio interno alla formazione dei volontari o ricorrere a corsi organizzati. Chi, invece, effettua i controlli? Le ASL di competenza hanno l'obbligo di verificare l'adeguatezza della formazione e dell'aggiornamento a cadenza biennale e la corretta applicazione delle norme di buona prassi igienica da parte degli operatori. Pertanto in occasione di feste e manifestazioni nelle quali siano distribuiti alimenti e bevande è opportuno che il responsabile organizzativo abbia redatto un Piano di Autocontrollo specifico per le attività in cui siano evidenziate le buone prassi da adottare dagli operatori durante le iniziative e che dimostri che i propri volontari posseggano gli attestati di frequenza ai corsi di formazione. Se durante una festa sono previste delle attività di intrattenimento o di spettacolo, come devono comportarsi le associazioni? C'è una prima distinzione da fare: una cosa sono le attività di intrattenimento e un'altra sono le attività dello spettacolo. La separazione è stata definita con il decreto legislativo n.60/99. Dal 1° gennaio 2000 è stata, infatti, prevista la n ascita di una nuova imposta - imposta sugli intrattenimenti che interessa quelle attività in cui è prevalente l'aspetto ludico e di puro divertimento con la partecipazione attiva del pubblico come per esempio: esecuzioni musicali con balli e altro. Le attività dello spettacolo hanno una connotazione culturale e implicano la partecipazione passiva all'evento da parte degli spettatori che assistono allo spettacolo. Definire se un'attività sia rientrante tra gli spettacoli oppure fra gli intrattenimenti ha, dunque, una importanza fondamentale in quanto, a seconda della collocazione nell'una o nell'altra categoria, si rende applicabile un differente regime tributario. Inoltre è necessario rispettare quanto previsto in termini di adempimenti SIAE sul diritto d'autore e, in taluni casi, anche sugli adempimenti ENPALS qualora vi sia retribuzione (anche sotto forma di rimborso spese forfetario) degli artisti coinvolti. Bisogna prestare particolare attenzione nell'organizzare momenti di intrattenimento o di spettacolo perché sono previsti specifici adempimenti a cui bisogna attenersi per evitare spiacevoli sorprese come multe o sanzioni. Quali norme di sicurezza sono previste per le feste? Le feste e le sagre rientrano nelle manifestazioni temporanee di pubblico intrattenimento, cioè eventi con la durata massima di 15 giorni consecutivi. Se si tratta di una manifestazione che non richiede il montaggio di strutture precarie o prevede il montaggio di strutture con capienza complessiva pari o inferiore a 200 persone, o con strutture già collaudate, gli interessati devono presentare la domanda di rilascio autorizzazione al Comune competente. Se invece la manifestazione prevede l'installazione di strutture precarie (stand, palchi, tendoni ect) con capienza superiore alle 200 persone, si rende necessario il collaudo delle stesse da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza per Locali di Pubblico Spettacolo (CPVLPS) e pertanto deve essere presentata la domanda per la concessione della licenza di pubblico trattenimento al Comune. Fac-simile All.to A COMUNICAZIONE DI EFFETTUAZIONE DI LOTTERIA PUBBLICA (da presentarsi almeno 30 giorni prima della manifestazione al protocollo degli uffici destinatari) Al Sindaco del Comune di ……………… ufficio Polizia Amministrativa ……………………………. Al Prefetto di ……………. Settore Secondo – Ufficio Lotterie ………………………. All’Ispettorato compartimentale dei Monopoli di Stato Via …………………….. …………………………….. Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………….. nato a ………………………….…….. il …………………………….……… residente a …………………………….. in via ……………………………… n…………………. c.f. …………………………………………… tel. …………………………… COMUNICA ai sensi dell’art.14 del D.P.R. n.430 del 26/10/2001, che intende effettuare in data………………… una lotteria pubblica in ……….. in via ………………………………….presso…………………… ……………………………………………………………………………………………………….. per (specificare la finalità): …………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… nel seguente orario…………………………………………………………………………………….. A tal fine, consapevole, delle conseguenze amministrative e delle responsabilità penali conseguenti alle dichiarazioni mendaci o alle false attestazioni (artt. 75 e 76 del DPR 445/2000) DICHIARA 1. Di essere il rappresentante legale di …………………………..……………...………………., ente organizzatore 2. Che l’ente organizzatore è: Ente morale Associazione Comitato senza fini di lucro di cui agli artt.14 e ss del Codice Civile, avente scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi. Oppure che trattasi di Onlus di cui all’art.10 del d.lgs.4/12/1997 n.460 3. di essere consapevole che la vendita dei biglietti è limitata al territorio della Provincia di ….. e che l’estrazione della lotteria è pubblica 4. di impegnarsi a portare a conoscenza del pubblico le modalità di svolgimento della lotteria mediante avviso contenente: estremi della comunicazione effettuata a Sindaco e Prefetto, programma della lotteria, finalità che ne motivano lo svolgimento, serie e numerazione dei biglietti in vendita 5. di provvedere prima dell’estrazione a ritirare tutti i registri e i biglietti invenduti e a verificare che la serie e la numerazione dei registri corrispondano a quelle indicate sulle fatture d’acquisto 6. di predisporre il processo verbale che verrà consegnato all’incaricato del Sindaco e in copia inviato al Prefetto. 7. di impegnarsi ad assolvere il pagamento dell’importo corrispondente al 10% del valore dei premi erogati, dovuto a titolo di imposta IRPEF ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. n. 600 del 29/09/1973. Dichiara inoltre che l’importo complessivo dei biglietti che si emettono non supera la somma di € 51.645,69 e che i biglietti sono contrassegnati dalla serie e numerazione progressiva da…………a…………..(indicare). Monza, …………………… FIRMA ………………………… DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA COMUNICAZIONE: - Regolamento della lotteria contenente l’indicazione di quantità e natura dei premi - quantità e prezzo dei singoli biglietti - luogo ove vengono esposti i premi - luogo e tempo fissati per l’estrazione e la consegna dei premi ai vincitori - fattura di acquisto dei biglietti - autorizzazione di occupazione suolo pubblico o in alternativa, dichiarazione del privato con la quale concede l’utilizzo dell’area privata ed autorizza il personale incaricato dal Sindaco ad accedervi per l’espletamento delle attività istituzionali. - Fotocopia documento di identità del richiedente fac-simile All.to B PROCESSO VERBALE DI ESTRAZIONE TOMBOLA (redigere n.3 copie: una per l’organizzatore, una da consegnare all’incaricato del Sindaco, una da inviare al Prefetto) • • • • L’anno ….. addì ……… del mese di ………………., in ……, via ……...…….……………, in esecuzione dell’autorizzazione n. …………….. del dirigente del Settore Demografici/commercio del comune di ……., alla presenza del sig. ………………………………….. , incaricato del Sindaco del Comune di…….., si è svolta l’estrazione della tombola organizzata da ……………………...………………………., del che si è stilato il presente processo verbale per far constatare quanto segue: Sono state vendute complessivamente n. ………… cartelle al prezzo di € ……………. Si è verificato che la serie e la numerazione dei registri corrispondono a quelle indicate nelle fatture d’acquisto Non sono stati venduti o riconsegnati e pertanto vengono dichiarati nulli agli effetti dell’estrazione i blocchetti/cartelle n. …………………………….……... Si è proceduto allo svolgimento della tombola che ha portato al seguente risultato: AMBO TERNA QUATERNA CINQUINA TOMBOLA • • cartella n. …………… cartella n. …………… cartella n. …………… cartella n. …………… cartella n. …………… I risultati dell’estrazione e le modalità per il ritiro dei premi saranno resi pubblici mediante ………………………………………………………………. La manifestazione si è svolta regolarmente Il presente verbale, redatto in triplice copia viene chiuso alle ore ………………………………… ……., ………………… Il concessionario …………….…….. Il rappresentante del Sindaco ..………………………….. Fac-simile All.to C COMUNICAZIONE EFFETTUAZIONE DI PESCA/BANCO DI BENEFICENZA (da presentarsi almeno 30 giorni prima della manifestazione al protocollo degli uffici destinatari) Al Sindaco del Comune di ………….. ufficio Polizia Amministrativa ………………………….. Al Prefetto di ………. Settore Secondo – Ufficio Lotterie ………………………….. All’Ispettorato compartimentale dei Monopoli di Stato Via …………………….. ………………………… Il sottoscritto ………………………………………………………………………………………….. nato a ………………………….…….. il …………………………….……… residente a …………………………….. in via ……………………………… n…………………. c.f. …………………………………………… tel. …………………………… COMUNICA ai sensi dell’art.14 del D.P.R. n.430 del 26/10/2001, che intende effettuare in data……………… una pesca/banco di beneficenza in…………. in via………………………. presso…………………….………………………………………………………………………….. per (specificare le finalità): …………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………. A tal fine, consapevole delle conseguenze amministrative e delle responsabilità penali conseguenti alle dichiarazioni mendaci o alle false attestazioni (artt. 75 e 76 del DPR 445/2000) DICHIARA 1.Di essere il rappresentante legale di …………………………..……………...………………., ente organizzatore 2. Che l’ente organizzatore è: Ente morale Associazione Comitato senza fini di lucro di cui agli artt.14 e ss del Codice Civile, avente scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi. Oppure che trattasi di Onlus di cui all’art.10 del d.lgs.4/12/1997 n.460 3. Il numero di biglietti che intendere emettere è: n. …………… 4. Il prezzo del singolo biglietto è di €. …….. 5. La vendita dei biglietti è limitata al territorio del Comune di …….. 6. di predisporre, alla chiusura delle operazioni, il processo verbale che verrà consegnato immediatamente all’incaricato del Sindaco e in copia inviato al Prefetto. 7. di impegnarsi ad assolvere il pagamento dell’importo corrispondente al 10% del valore dei premi erogati, dovuto a titolo di imposta IRPEF ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. n. 600 del 29/09/1973. Monza, …………………… FIRMA ………………………… Allegare fotocopia documento d’identità del richiedente. Fac-simile All.to D Raccolta pubblica di fondi:criteri e schema di rendiconto 1. L’art. 8 del D.Lgs. 460/97 prevede l’obbligo, per ONLUS ed enti non commerciali, di rendicontare singolarmente ed analiticamente in “un apposito e separato rendiconto” le operazioni finanziarie connesse con l’attività svolta in occasione delle pubbliche raccolte di fondi. Si fa innanzitutto notare che deve trattarsi di raccolta pubblica di fondi, cioè le proposte dirette al pubblico, che vengono normalmente svolte mediante mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali, manifesti) anche mediante la vendita di oggetti di modico valore (es. fiori). 2. L’esenzione da ogni imposta compete alla condizione che si tratti di raccolte svolte occasionalmente (un apposito decreto dovrà chiarire il significato, sul piano fiscale, di questo termine). L’altra condizione è che la raccolta di fondi deve avvenire in occasione di particolari circostanze (celebrazioni, manifestazioni, ecc.). Si tratta di limiti chiaramente posti in funzione antielusiva. 3. Il documento previsto dal nuovo comma aggiunto all’art.20 deve essere compilato indipendentemente dalla redazione del rendiconto annuale economico e finanziario, obbligatorio ai fini fiscali per gli enti in contabilità ordinaria che esercitano attività commerciale. Visto che si tratta di dar conto di operazioni finanziarie (raccolta fondi), ove l’aspetto economico ha scarsa rilevanza, il rendiconto potrebbe avere natura finanziaria (entrate e spese), cioè dare la dimostrazione da una parte dell’entità dei fondi raccolti e dall’altra degli impieghi effettuati. E’ evidente che l’analiticità del rendiconto, così come la chiarezza della nota illustrativa di commento che accompagna il documento e ne chiarisce gli aspetti più rilevanti, sicuramente aiutano la comprensione delle operazioni di gestione fondi. Il rendiconto dovrà essere redatto entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, tenuto e conservato anche oltre i termini di accertamento (art.22 del D.P.R. 600/73). Anche se il documento non ha una valenza fiscale (la raccolta pubblica di fondi viene considerata un’operazione non imponibile dall’art.2 del decreto legislativo), appare tuttavia chiaro l’intento di favorire la massima trasparenza nella gestione di tali fondi nell’interesse di quanti (cittadini e imprese) intendano contribuire all’attività degli enti non commerciali, avendo una informazione chiara su come vengono impiegati i fondi a disposizione. In pratica si tratterà di contrapporre le entrate (incassi) e le uscite (spese) e riportare il saldo nel rendiconto generale dell’ente. Schema di rendiconto per raccolta pubblica di fondi MANIFESTAZIONE PUBBLICA: Data: Luogo: Euro Entrate: •Raccolta contanti •Mediante versamenti in c/c postale n. ________ •Mediante versamenti in c/c bancario n. ________ Spese: Euro •Per beni distribuiti durante la raccolta •Per altri beni utilizzati •Per servizi •Altre spese In caso di spese per servizi che raggiungono livelli significativi, si consiglia di dettagliare le categorie di costo in modo più analitico. Ad esempio: • • • • • • • • Utenze (telefono, luce, gas…) Spese per promozione e pubblicità (stampa manifesti/volantini, spazi su mass-media, inserzioni…) Consulenze Compensi per spettacoli Spese di viaggio e trasferte Stampe e spese postali Imposte (SIAE, pubblicità,..) Altri servizi