CAPANNORI – LUCCA - MARZO 2014 Dr Loris Stucchi – Agrate Brianza (MB) QUELLO CHE NON AVETE MAI OSATO FARE NELL’AMBULATORIO DI MEDICINA GENERALE Dr Loris Stucchi – MMG – Agrate Brianza (MI) UNA CAVIGLIA CEDE DISTORSIONE DI CAVIGLIA CRITERI DI OTTAWA • Riducono del 30-40 % le Radiografie della caviglia e del piede 5. • Sono Affidabili? Una review del BMJ conferma l’abilità dei criteri di evitare radiografie (sensibilità pari al 100%) quando applicate da medici, studenti e infermieri. • • • • • • DEFINIZIONE DI CAVIGLIA: Area compresa tra la parte distale della gamba (ultimi 6 centimetri della tibia e del perone) e la metà del dorso del piede (regione prossimale del piede) Palpa il profilo posteriore del malleolo laterale partendo dalla parte distale e risalendo per 6 cm Se c’è dolore è indicato l’Rx Palpa la base del 5 metatarso Se c’è dolore è indicato l’Rx . L’edema è di entità tale da interferire con la palpazione dei piani ossei richiesti nei precedenti step? è indicato l’Rx Passa all’esame della regione mediale della caviglia .Palpa il profilo posteriore del malleolo mediale partendo dalla parte distale e risalendo per 6 cm Se c’è dolore è indicato l’Rx Palpa l’osso navicolare (la sporgenza sul lato mediale) Se c’è dolore è indicato l’Rx Chiedete al paziente di fare 4 passi Se non ci riesce senza aiuto, è indicato l’Rx TAPING FUNZIONALE CON NASTRO INESTENSIBILE 1’.54’’ AFTE ORALI AFTOSI: SOLO 3 COSETTE • L’aftosi orale è una malattia che si manifesta con ulcerazioni dolenti, talora recidivanti, localizzate alla mucosa della bocca. • Eziologia sconosciuta. Le condizioni più frequentemente associate sono la deficienza di ferro, di ac.folico e di vitamina B12, la celiachia, il morbo di Crohn, l’anemia perniciosa, le immunodeficienze multiple (per es, l’infezione da HIV) • Sono ritenuti fattori scatenanti i traumi orali, lo stress, alcuni alimenti, la cessazione del fumo, la fase luteale del ciclo mestruale AFTE: terapia EFFICACIA IN STUDI CONTROLLATI: • Sucralfato locale • Cortisonici topici (Cortifluoral, Locorten Stomatologico…) • Antiffiammatori topici (Diclofenac, Clorexidina... ) UN TRATTAMENTO D’URTO Toccature con Nitrato di Argento • • • • • Efficace Economica Rapida Indolore (quasi) Risoluzione dei sintomi in 24-48 ore Prima Dopo 24 ore SPIDER NEVUS DUE NOTIZIE • Piccole dilatazione vasali (arteriola centrale con vasi a raggiera) di solito presenti nel territorio della vena cava superiore: viso, parte superiore del tronco, braccia. • La compressione del vaso centrale con una punta dissolve la lesione che riappare con il rilasciamento • Presenti in forma idiopatica nel 10-15% di adulti sani e bambini, nei quali possono scomparire con la crescita. • Solitamente associati a: • • • • • • Epatopatie Rosacea Gravidanza Farmaci: estrogeni Alcolismo Fumo • Possono essere trattate con buoni risultati estetici con laser o diatermocoagulazione RIZO-ARTROSI DUE NOTIZIE • Artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale • Clinicamente invalidante nelle fasi medio-avanzate • Diagnosi agevole: • Sintomi: dolore alla base del I metacarpo nei movimenti di opposizione del pollice • Spesso intuibile una lussazione articolare • Test di GRIND positivo: crepitazione al movimento del I raggio che aumenta con la compressione contro il carpo • Radiologia • Terapia: • • • • • Terapia fisica: ultrasuoni, laserterapia antalgica FANS Tutori a blocco dell’articolazione trapezio-metacarpale Infiltrazioni con corticosteroidi Chirurgia – Artrodesi trapezio-metacarpale – Artroplastica o tenoplastica in sospensione: asportazione trapezio e ricostruzione dell’articolazione con ancoraggio tendineo – Protesi (in casi superselezionati) TERAPIA MANUALE DELTORCICOLLO (da Murtagh - Professione: Medico generale- Modificata) SI BASA SUL PRINCIPIO CHE LA CONTRAZIONE DI UN MUSCOLO (AGONISTA) CAUSA L’AUTOMATICO RILASCIAMENTO DEL MUSCOLO ANTAGONISTA PRIMA DELLA TERAPIA DOPO 1’.34’’ di TERAPIA PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA MERALGIA PARESTESICA DI ROTH DUE NOTIZIE • Dovuta alla compressione del nervo femoro-cutaneo laterale in corrispondenza del legamento inguinale, presso la SIAS. • Si tratta di un nervo sensitivo che origina dalla radice L2-L3 • Dolore e parestesie nella zona “dove poggia sulla coscia il palmo della mano quando è infilato in una profonda tasca di pantaloni (Wessinghage, 1982) La sede del dolore non va mai oltre il ginocchio né oltrepassa la linea mediana. DUE NOTIZIE • Il dolore è descritto come URENTE, e si associa a formicolio e intorpidimento. • Più spesso presente alla stazione eretta e alla deambulazione, si calma o scompare con il riposo. • Nella sede del dolore può essere presente ipo-anestesia. • Più frequente nella mezza età in seguito all’ ispessimento del canale fibroso sotto il legamento inguinale. • Fattori predisponenti sono: – – – – – Traumi diretti Addome pendulo Ascite Gravidanza Compressione locale da cinture, corsetti, cinti … DIAGNOSI E TERAPIA • Clinica. – Sede e caratteristiche del dolore – Riproduzione dei sintomi con la pressione locale o con l’ iperestensione della coscia a paziente prono. – Diagnosi differenziale con la radicolopatia L2-3 che, però, coinvolge anche la natica • EMG (più affidabile nelle persone magre) • Terapia – Risoluzione spontanea (rimozione della causa, se possibile) – Infiltrazione con steroidi – Neurolisi chirurgica INFILTRAZIONE A LIVELLO DELLA SIAS MATERIALI ASPORTARE, ASPORTARE MATERIALI EMATOMA SUBUNGUEALE Una Pulsazione MATERIALI OCCORRENTI FASCITE PLANTARE LA FASCIA PLANTARE LA FASCIA PLANTARE è una robusta formazione costituita fa fibre collagene e elastiche disposte longitudinalmente tra la tuberosità mediale del calcagno e le teste metatarsali. AZIONE DI AMMORTIZZAZIONE, DI SOSTEGNO e STABILIZZAZIONE DELL’ARCO PLANTARE. LA FASCITE PLANTARE IN BREVE • PATOLOGIA INSERZIONALE (prevalentemente posteriore) : ripetuti microtraumi e microlacerazioni sulle inserzioni della fascia plantare con periostite reattiva da trazione. (recente dimostrazione, con prese bioptiche, che si tratta di un processo degenerativo più che infiammatorio) • PICCO TRA I 40 E 60 ANNI (> DONNE) • CAUSE, CONDIZIONI PREDISPONENTI e altro – Sovrappeso – Piede cavo o piatto – Calzature inadeguate o cambio calzature – Inizio, intensificazione, cambio attività fisica (camminate, corsa, salti, basket, tennis …) – SPIA di patologie sistemiche (Spondiloartriti sieronegative) SINTOMI e DIAGNOSI • Dolore calcaneale prevalentemente al carico dopo il risveglio o il riposo prolungato o alla fine della giornata. Dopo i primi passi, di solito, il dolore diminuisce per ripresentarsi con il mantenimento del carico. • La sede, per la più parte, è la tuberosità mediale del calcagno ma non è infrequente la sua irradiazione al centro della pianta del piede, di solito sul lato mediale • L’esordio è insidioso ma, raggiunto l’acme dopo qualche tempo, il dolore si mantiene costante. Il medico viene consultato, in genere, dopo qualche settimana dall’esordio. • Lasciata al proprio destino, la patologia si automantiene anche per molto tempo (mesi, anni) instaurandosi un circolo vizioso tra infiammazione, microlacerazioni scatenate dal carico, degenerazione delle fibre collagene. • Clinicamente si ha dolore con la palpazione decisa del tubercolo mediale del calcagno e, spesso, anche dell’arco mediale • La DIAGNOSI, è clinica: la storia e i sintomi sono dirimenti nella quasi totalità dei casi. • Nel dubbio, Rx piede, Ecografia, RMN, Scintigrafia ossea DIAGNOSI DIFFERENZIALE • ROTTURA DELLA FASCIA PLANTARE – • PATOLOGIA DEL CUSCINETTO ADIPOSO SOTTOCUTANEO – • Sintomi generali, dolore notturno e a riposo, laboratorio ESPRESSIONE DI UNA SPONDOLOARTRITE SIERONEGATIVA – • Sintomi e segni generali, laboratorio TUMORE OSSEO – • Sintomi generali, febbre, dolore notturno e a riposo, laboratorio MALATTIA DI PAGET – • Dolore influenzato solo dal carico OSTEOMIELITE – • Dolore simile al precedente ma mediale FRATTURA CALCANEALE DA STRESS – • Dolore irradiato a tutta la pianta del piede, bruciante, parestesie, anche notturno e in scarico NEUROPATIA DEL NERVO CALCANEALE MEDIALE – • Modalità cliniche simili ma dolore posteriore SINDROME DEL TUNNEL TARSALE (neuropatia n. tibiale posteriore) – • Tumefazione, dolore e arrossamento di solito retrocalcaneale PATOLOGIA DEL TENDINE D’ACHILLE – • Atrofia del cuscinetto adiposo che duole alla pressione BORSITE CALCANEALE – • Dolore improvviso, più intenso, possibili ecchimosi Sintomi e segni generali, laboratorio APOFISITE CALCANEALE – Dolore posteriore, adolescenti TERAPIA LE EVIDENZE Da: PreMEDLINE, THE COCHRANE DATABASE OF SYSTEMATIC REVIEWS, THE DATABASE OF ABSTRACTS OF REVIEWS OF EFFECTIVENESS AND THE AMERICAN COLLEGE OF PHYSICIANS JOURNAL CLUB SORT: KEY RECOMMENDATIONS FOR PRACTICE Evidence rating References Off-the-shelf insoles, but not magnetic insoles, should be considered to manage plantar fasciitis symptoms. B 13, 14 Custom-made insoles should be considered to decrease plantar heel pain, but they are not more effective than fabricated insoles. B 14, 16 Stretching of the plantar fascia is more effective than calf stretching and should be recommended for all patients with pain. B 17 Corticosteroid iontophoresis should be considered for short-term relief of plantar heel pain if initial therapy fails. B 16 Custom-made night splints should be considered to relieve plantar heel pain. B 16 Extracorporeal shock wave therapy is not effective and should only be used to treat runners with chronic heel pain. B 16, 19-22 Open or endoscopic surgery should be considered for patients with plantar fasciitis in whom all conservative measures have failed. B 24-28 Clinical recommendation Iontoforesi [è il termine usato per definire il trasporto attivo di molecole ioniche nei tessuti mediante il passaggio di corrente elettrica attraverso una soluzione che contiene le molecole da somministrare A = consistent, good quality patient-oriented evidence; B = inconsistent or limited quality patient-oriented evidence; C = consensus, disease-oriented evidence, usual practice, expert opinion, or case series. For more information about the SORT evidence rating system, see page 2160 or http://www.aafp.org/afpsort.xml. ALTRE TERAPIE PROPOSTE • RIPOSO • GHIACCIO • FANS • SPLINT (apparecchi di immobilizzazione ortopedica) • TAPING (bendaggio funzionale) • INFILTRAZIONE DI CORTISONE – Di solito viene proposta se la terapia conservativa fallisce ma il beneficio maggiore è all’inizio della sintomatologia. (fase infiammatoria) – Far eseguire sempre una radiografia prima dell’intervento – Alta percentuale di risposta sui sintomi (>70%) ma beneficio transitorio (1 mese) – Potenzialmente può causare atrofia del cuscinetto adiposo e, in uno studio retrospettivo, è stata associata a rottura della fascia in circa il 10% dei trattati. Di questo 10%, la metà ha cronicizzato i sintomi. Per contro, altri autori hanno dimostrato che la quasi totalità dei pazienti con rottura della fascia ha risolto completamente la sintomatologia, dopo un anno, con riposo e riabilitazione. LA MIA PROPOSTA • RIPOSO RELATIVO (EVITARE ATTIVITA’ CHE SCATENANO IL DOLORE) • STRETCHING • SOLETTA • GHIACCIO ALLA FINE DELLA GIORNATA • SPLINT NOTTURNI • FANS (facoltativi) • TAPING • INFILTRAZIONE DI CORTISONE (massimo 2 volte, alla distanza di 15gg) LE IMMAGINI RINFORZANO LA MEMORIA Al risveglio, nel letto Dopo colazione Di giorno La sera La notte INFILTRAZIONE DI CORTISONE CONTROINDICAZIONI - GRAVI INFEZIONI SISTEMICHE - TERAPIA CON ANTICOAGULANTI (relativa) - COAGULOPATIE (relativa) - INFEZIONE CUTANEA (nella sede di infiltrazione) - DIABETE MELLITO SCOMPENSATO (relativa) EFFETTI COLLATERALI - ROTTURA DELLA FASCIA (studio retrospettivo: circa il 10% dopo una serie di infiltrazioni) - INFEZIONE (eccezionale) - RIACUTIZZAZIONE DEL QUADRO CLINICO - DOLORE DELLA PROCEDURA - FLUSHING (transitorio) - ATROFIA ADIPOSA (in genere si risolve spontaneamente entro un anno) - DEPIGMENTAZIONE CUTANEA (?) RACCOMANDAZIONI AL PAZIENTE - RIACUTIZZAZIONE DEL DOLORE (per 24-48 ore) - TUMEFAZIONE LIEVE LOCALE (tessuti molli) - RIPOSO RELATIVO DELL’ARTICOLAZIONE TRATTATA - IL GHIACCIO MIGLIORA IL DOLORE - FANS PER 2-3 GIORNI - RIFERIRE PRONTAMENTE AL MEDICO EVENTUALI SEGNI DI INFEZIONE, TUMEFAZIONE MARCATA O DOLORE INTENSO MATERIALE OCCORRENTE LA MAPPA UNA BELLA EPICONDILITE EPICONDILITE LATERALE (Tennis Elbow) • PATOLOGIA INSERZIONALE DOVUTA A MICROTRAUMI RIPETUTI ALL’INSERZIONE OMERALE DELLA MUSCOLATURA ESTENSORIA DELL’AVAMBRACCIO. SEMBRA MAGGIORMENTE INTERESSATO L’ESTENSORE RADIALE BREVE DEL CARPO • A DISPETTO DEL TERMINE INGLESE LA RESPONSABILTA’ DEL TENNIS NON SUPERA IL 5%. MOLTO PIU’ IMPLICATI I COMUNI LAVORI DOMESTICI O LAVORATIVI. MARTELLARE, RUOTARE, AVVITARE, SPOSTARE, IMPUGNARE, STRINGERE … SONO AZIONI POTENZIALMENTE CAUSALI SE RIPETITIVE O INTENSE. UNA VOLTA INSTAURATA LA SINTOMATOLOGIA ANCHE PICCOLI E LIEVI MOVIMENTI SONO IN GRADO DI ESACERBARE I SINTOMI • A DISPETTO DELLA DESINENZA, L’EPICONDILITE NON E’ UNA PATOLOGIA INFIAMMATORIA (almeno nella fase NON di esordio) MA DEGENERATIVA. (Degenerazione fibre collagene, presenza di fibroblasti e neoangiogenesi) LE EVIDENZE : CONCLUSIONI CORTISONE FISIOTERAPIA ATTESA ALTRE TERAPIE PROPOSTE • AGOPUNTURA: studi contrastanti (beneficio a breve termine) • LASERTERAPIA: inefficace • ECSWT: per la maggior parte degli studi è inefficace • FASCIA CONTENITIVA: evidenze insufficienti. Utile coadiuvante • TOSSINA BOTULINICA: studi contrastanti. Effetti collaterali • SANGUE AUTOLOGO: efficace in un studio (79 % nei 9 mesi). NO gruppo controllo • CONCENTRATI PIASTRINICI: Vs Anestetico, efficacia > a 2 e 6 mesi • FANS TOPICI: più efficaci del placebo a 6-8 settimane • CHIRURGIA: efficace nei casi resistenti alla terapia conservativa … E ALLORA ? • ALL’ ESORDIO, SE SI RIESCE AD INDIVIDUARE L’AZIONE PRECIPITANTE – – – – • Riposo selettivo (se possibile) Fascia di protezione Ghiaccio FANS e/o INFILTRAZIONE DI CORTISONE e/o FISIOTERAPIA FASE DI STABILIZZAZIONE DEI SINTOMI – – – – – Riposo (se possibile) Fascia di protezione Ghiaccio FANS Secondo il paziente e il contesto dove si opera • • • • Infiltrazione di cortisone Fisioterapia Sangue autologo e concentrati piastrinici Agopuntura ULTRASUONI MASSAGGIO PROFONDO ESERCIZI PER GLI IMPAZIENTI (medico e paziente) CONTROINDICAZIONI - GRAVI INFEZIONI SISTEMICHE - TERAPIA CON ANTICOAGULANTI (relativa) - COAGULOPATIE (relativa) - INFEZIONE CUTANEA - DIABETE MELLITO SCOMPENSATO (relativa) EFFETTI COLLATERALI - INFEZIONE (eccezionale) - RIACUTIZZAZIONE DEL QUADRO CLINICO - DOLORE DELLA PROCEDURA - FLUSHING (transitorio) - ATROFIA ADIPOSA (in genere si risolve entro un anno) - DEPIGMENTAZIONE CUTANEA (?) RACCOMANDAZIONI AL PAZIENTE - RIACUTIZZAZIONE DEL DOLORE (per 24-48 ore) - TUMEFAZIONE LIEVE LOCALE (tessuti molli) - RIPOSO RELATIVO DELL’ARTICOLAZIONE TRATTATA - IL GHIACCIO MIGLIORA IL DOLORE - FANS PER 2-3 GIORNI - RIFERIRE PRONTAMENTE AL MEDICO EVENTUALI SEGNI DI INFEZIONE, TUMEFAZIONE MARCATA O DOLORE INTENSO MATERIALE OCCORRENTE LA MAPPA EPICONDILO LATERALE CISTI GANGLIONARI Palloncini da sgonfiare DEFINIZIONE Formazione cistica sottocutanea contenente materiale mucogelatinoso. Il piu’ delle volte presenta una comunicazione con un’ articolazione o una guaina tendinea . EZIOLOGIA Sconosciuta. Si pensa a micro o macrotraumi che determinano fissurazioni nella capsula articolare o nella guaina tendinea con fuoriuscita di materiale articolare . SINTOMI Da nulla a dolore spontaneo o ai movimenti articolari. Quando è collegata ad un tendine si può avvertire una certa debolezza del muscolo interessato. DIAGNOSI Donne piu’ colpite. Esordio all’età di mezzo. Rara prima dei 10 anni. Sede tipica: 60-70% dorsalmente alla mano e al polso (sono le piu’ voluminose: Aumentano flettendo il polso). Polso ventrale, lato radiale. Sedi meno comuni: palmo delle mani, punta delle dita, anche, ginocchia e dorso del piede. La consistenza varia da molto dura, da sembrar ossea, a molliccia, secondo le dimensioni e la quantità di fluido. La mobilità di solito è scarsa ed è in relazione alla sede, alle dimensioni e alla tensione determinata dal contenuto liquido. La massa può comparire repentinamente o ingrandirsi lentamente, rimpicciolirsi e anche sparire per poi ritornare. Nei casi davvero dubbi, Ultrasonografia o RMN. (così è scritto) EVOLUZIONE • • Risoluzione spontanea fino nel 50% dei casi. Ingrossamento o variabilità delle dimensioni. TERAPIA • Nulla. • Se sintomatica o anche solo per estetica: -Bible Therapy: trauma volontario. NON consigliato per frequenti recidive nel medio periodo. -Aspirazione semplice -Aspirazione e iniezione di steroidi nella sacca svuotata (il 74% guarisce con la prima aspirazione. Diventa l’85% dopo la terza. -Rimozione chirurgica, che non azzera le recidive. DITO A SCATTO (tenosinovite del tendine flessore) MATERIALI NEUROTAPING SOMATOSENSORIALE ELASTICO DI COSA SI TRATTA ? • Tecnica di nastratura, con l’utilizzo di un nastro adesivo elastico, codificata circa 20 anni fa da un CHIROPRATICO giapponese, il Dr KENZO KASE, con l’intento di mantenere più a lungo gli effetti della terapia manipolativa. • Negli anni il metodo è stato affinato e, oggi, è possibile nastrare, efficacemente e in modo codificato, quasi tutti i muscoli, tendini, legamenti e articolazioni del corpo. • Secondo il modo con cui si applica il nastro è possibile proteggere un’articolazione, limitarne l’escursione, mettere a riposo un legamento lesionato, rilassare o rendere più tonico un muscolo, creare spazio nel connettivo, indirizzare il movimento di alcuni segmenti , isolare (almeno parzialmente) alcune aree corporee. COME AGISCE? • Meccanismo prettamente meccanico – Limitazione escursione articolare – Limitazione della flessione o estensione di un tendine o scarico della sua inserzione – Protezione di un legamento • Stimolazione meccanorecettori muscolo-tendinei (fusi, Golgi) per rilassare o tonificare un muscolo • Attivazione recettori cutanei (diminuzione del dolore) • Trazioni continue sulla pelle con riverbero a livello dell’interstizio e del connettivo (fare spazio) con miglioramento del drenaggio linfatico e del microcircolo MATERIALI OCCORRENTI IL NASTRO: CARATTERISTICHE • Elastico solo in senso longitudinale • Resistente all’acqua • Non contiene lattice • Collante acrilico ipoallergenico sensibile al calore • Colorato e coreografico CONTROINDICAZIONI E EFFETTI COLLATERALI • Ferite, abrasioni (posizionare solo su pelle integra e sana) • Intolleranza al collante • Dermatite da contatto • Peggioramento dei sintomi se si posiziona in modo scorretto ESEMPI DI NASTRATURA TECNICA DELLO SPAZIO LA STELLA LA CIAMBELLA LA GABBIA LE CIRCONVOLUZIONI IL POLIPO IL POLIPO CON LE CIRCONVOLUZIONI LA RAGNATELA NASTRATURA A “Y” IL PUNTO DOLOROSO TECNICA CONTENITIVA TECNICA CONTENITIVA TECNICA CONTENITIVA TENOSINOVITE DI DE QUERVAIN TENDINITE D’ ACHILLE - FASCITE PLANTARE IPERPRESSIONE ROTULEA HO FINITO. Ciao a tutti voi