COMUNICATO STAMPA
Il professor Andrea De Luca è il nuovo direttore delle Malattie Infettive Universitarie
Sarà attivato alle Scotte un sistema unico in Toscana
per il monitoraggio dei farmaci antivirali per HIV ed epatite
Nominato il nuovo direttore delle Malattie Infettive Universitarie del policlinico Santa Maria alle
Scotte. Si tratta del professor Andrea De Luca, ricercatore presso l’Università Cattolica del Sacro
Cuore e dirigente medico presso la clinica di Malattie Infettive al policlinico Gemelli di Roma.
“L’arrivo di Andrea De Luca alle Scotte – commenta Gian Maria Rossolini, preside della Facoltà di
Medicina - rappresenta evidentemente un’acquisizione molto importante anche per la Facoltà di
Medicina, che potrà avvalersi delle sue elevate competenze scientifiche e professionali per le
proprie attività istituzionali”. De Luca, romano, ha 45 anni ed ha al suo attivo oltre 160 lavori
scientifici, con un’attività di ricerca focalizzata principalmente su trattamento dell’HIV, studi clinici
sui virus dell’epatite, terapia delle infezioni da poliomavirus, papilloma virus, virus influenzali e
studio della resistenza ai farmaci antiretrovirali. “Ho già iniziato a lavorare su un forte
potenziamento dei servizi ambulatoriali e di day hospital – spiega De Luca – rivolti in particolare ai
pazienti con malattie infettive croniche quali HIV ed epatiti virali, che potranno avvalersi di nuove
competenze cliniche e di accessi a modalità di monitoraggio all’avanguardia, come tutta la
diagnostica microbiologica e virologica molecolare disponibile presso l’Azienda”. Una novità per la
Toscana è l’attivazione di un nuovo sistema di monitoraggio per il dosaggio dei farmaci antivirali
per HIV ed epatite, il TDM, presente solo a Torino, Genova e Roma. “In collaborazione con la
Farmacologia Clinica del policlinico Gemelli di Roma – aggiunge De Luca - stiamo attivando il
Therapeutic Drug Monitoring, un nuovo sistema che consentirà una ottimizzazione individualizzata
dell’efficacia dei trattamenti ed una riduzione della loro tossicità. Questi particolari farmaci, infatti,
che vengono somministrati in molto casi ‘a vita’, vanno dosati a seconda di quelle che sono le
caratteristiche genetiche e fisiologiche degli individui, perchè dosi troppo elevate o troppo esigue
possono provocare problemi di tossicità o inefficacia”. Dal 2002 il professor De Luca ha contribuito
allo sviluppo di programmi pilota per il trattamento antiretrovirale ed il suo monitoraggio nei Paesi
in via di sviluppo. E’ inoltre consulente presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità per il
network delle farmacoresistenze di HIV.