Associazione Astrofili Urania Le possibilità di ricerca per gli astrofili nello spettro radio. Stefano Bologna, IZ1BPN La radioastronomia amatoriale Le osservazioni astronomiche si basano sull’analisi della radiazione elettromagnetica proveniente dal cosmo. La radioastronomia studia i corpi celesti analizzando la radiazione elettromagnetica emessa nell'intervallo spettrale delle radioonde. La radioastronomia amatoriale Un po’ di storia La trasparenza dell’atmosfera alle radioonde era già nota dagli anni ’20 ma la prima ricezione di radiosegnali cosmici avvenne casualmente pochi anni dopo ad opera di Karl Jansky, un ingegnere dei Bell Telephone Labs. Mentre era impegnato in una ricerca sui rumori e disturbi naturali che interferivano con le radiocomunicazioni commerciali, si rese conto di aver ricevuto un emissione radio proveniente dallo spazio profondo: in particolare era riuscito a rilevare le radioonde provenienti dal centro galattico. La radioastronomia amatoriale Un po’ di storia Le osservazioni di Jansky furono confermate e sviluppate da G. Reber che realizzò i primi apparati (antenna e ricevitore) appositamente concepiti per uso radioastronomico, compilando la prima mappa radio della nostra galassia alle lunghezze d’onda metriche. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, stimolata dal consolidarsi della tecnologia elettronica associata ai radar, la radioastronomia ebbe uno sviluppo rapidissimo. Le tappe più importanti segnate dalla radioastronomia, a partire dagli anni ’50, sono le seguenti.: 1951 osservazione dell’emissione a 21cm dell’idrogeno neutro (Ewen e Purcell); 1965 scoperta della radiazione cosmica di fondo a 2.75 ºK (4.08 GHz) da parte di Penzias e Wilson, sempre dei Bell Labs. 1967 scoperta delle pulsar (Hewish e Bell). La radioastronomia amatoriale Un po’ di fisica Qualsiasi oggetto cosmico in grado di produrre onde radio viene denominato radiosorgente. Le caratteristiche fisiche dell’oggetto ed i meccanismi che ne originano l’emissione radio possono essere molto diversi ma riconducibili a due tipologie fondamentali: •RADIAZIONE TERMICA : in base alla legge di Planck, ogni corpo con temperatura superiore allo zero assoluto emette, più o meno efficientemente, radiazioni elettromagnetiche. Oggetti con emissioni di questo tipo sono: Luna, stelle, alcuni pianeti e gas interstellare se nelle vicinanze di una stella. •RADIAZIONE NON TERMICA: è attribuibile a meccanismi fisici più complessi, caratterizzati da energie ben più elevate, come la radiazione di sincrotrone. E’ tipica di oggetti quali radiogalassie, Sole in periodi di elevata attività, gas interstellare sottoposto a forti campi magnetici ecc. La radioastronomia amatoriale Un po’ di fisica Come in ottica, in radioastronomia lo studio dell’energia ricevuta dallo strumento può distinguersi in fotometria (studio e misura quantitativa dell'emissione a spettro continuo) e spettroscopia (studio delle righe radio). La radioastronomia amatoriale Cosa ascolta la radioastronomia Caratteristica comune alle emissioni dei corpi celesti è di produrre segnali radio aleatori ed incoerenti tipici della materia eccitata da meccanismi naturali. Ad eccezione delle righe spettrali di emissione di alcuni elementi (idrogeno neutro, deuterio e molte molecole organiche), la radiazione diffusa dagli oggetti celesti è a spettro largo, del tutto equivalente al rumore di fondo presente negli apparati elettronici. Chiunque utilizzi un apparecchio radio può facilmente sperimentare questo fenomeno ascoltando il fruscio di sottofondo in una zona della banda libera da stazioni trasmittenti. La radioastronomia amatoriale Come è fatto un radiotelescopio Radiazione cosmica Sistema di acquisizione ed elaborazione Antenna Radioricevitore Nella struttura più semplice si tratta di un radiometro equipaggiato con un adatto sistema d'antenna, cioé un radioricevitore a larga banda molto sensibile e stabile, progettato per misurare rumore, cosi’ come un termometro misura una temperatura. La radioastronomia amatoriale Come è fatto un radiotelescopio Un radiotelescopio sarà generalmente costituito dai seguenti componenti: Preamplificatore a basso rumore (LNA) Antenna Sistema di acquisizione Linea coassiale a bassa perdita Ampli RF e filtro passa banda Ampli e filtro I.F. Oscillatore locale Ricevitore radio Rivelatore quadratico Integratore La radioastronomia amatoriale Come è fatto un radiotelescopio Analizzando il percorso del segnale ricevuto, attraverso i vari stadi del ricevitore, é immediato rendersi conto delle tipiche trasformazioni operate dallo strumento sul debole segnale della radiosorgente captato dall'antenna. La radioastronomia amatoriale Analogie e differenze con l’ottico ≈ Strumento con specchio primario parabolico che concentra l’energia in un punto ≈ Misura dell’intensità del segnale ricevuto (astrometria) ≈ Aumentare il tempo d’integrazione (media) è simile ad aumentare quello di esposizione nell’ottico. ≠ Potere risolutore molto inferiore nel radio: circa 3.5º con antenna da 4m. ≠ Tolleranze molto meno spinte nella realizzazione dello specchio primario e del sistema d’inseguimento: λ >>. ≠ Nel radio è più facile fare spettroscopia. La radioastronomia amatoriale Cosa è alla portata dell’astrofilo. L’intensità del segnale radio emesso da una radiosorgente si misura in Jansky. 1 Jy = 10-26 Le più intense sorgenti radioastronomiche sono: W m 2 • Hz La radioastronomia amatoriale Osservazioni e ricerche possibili La costruzione di un radiotelescopio per frequenze fino a 10GHz è ormai alla portata di chiunque abbia un minimo di dimestichezza con l’elettronica e soprattutto con la meccanica. Gli strumenti per la ricerca radioastronomica amatoriale possono essere autocostruiti, con livelli di difficolta’ crescenti, in un range di frequenze che va dalle VLF (decine di kHz) alle SHF (fino a 10 GHz). A seconda della frequenza prescelta, sara’ possibile effettuare diversi tipi di osservazioni: VLF ed HF ( f < 30 MHz) → antenne filari: studio della ionosfera terrestre e della propagazione delle onde radio, emissioni radio di Giove, sorgenti non termiche (Cassiopea, Cygnus ecc.); VHF ( f < 200 MHz) → antenne filari o direttive yagi: studio degli sciami meteorici, emissioni radio del Sole e misura della sua attivita’. UHF ed SHF ( f < 20 GHz) → antenne paraboliche: studio dell’emissione termica di Sole e Luna, mappatura della Via Lattea per l’idrogeno neutro ed altri elementi chimici (in particolare di alcune molecole organiche), misura spettroscopica delle velocita’ radiali di nubi di gas ecc. La radioastronomia amatoriale Alcuni esempi... Misura del flusso di radiosorgenti: Taurus A 3 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2.5 dB 2 1.5 1 0.5 2092 1969 1846 1723 1600 1477 1354 1231 1108 985 862 739 616 493 370 247 1 124 2398 2257 2116 1975 1834 1693 1552 1411 1270 1129 988 847 706 565 424 283 1 0 142 dB Sole Time [s] Time [s] Sole Taurus A (resto di supernova) f = 1420 MHz (idrogeno neutro) f = 1420 MHz (idrogeno neutro) Flux: 400000 Jy Flux: 700 Jy Antenna: 4m dish Antenna: 5m dish Integrazione: 10s Integrazione: 20s (periodo della pulsar 30 ms ) La radioastronomia amatoriale Alcuni esempi... Mappa dell’idrogeno neutro nella Via Lattea: Alla frequenza di 1420 MHz l’idrogeno neutro emette naturalmente onde radio, per un meccanismo detto inversione di spin. Le antenne per tale banda (parabole con diametro di almeno 3m) riescono ad avere gia’ un potere risolutore sufficiente a distinguere le diverse regioni della nostra galassia consentendo una mappatura della distribuzione dell’ idrogeno. L’immagine a lato e’ stata ottenuta con una parabola da 5m. La radioastronomia amatoriale Alcuni esempi... Indagini spettroscopiche sulla struttura e le dinamiche della galassia : La fig. (a) mostra il profilo delle velocita’ di rotazione delle varie parti della nostra galassia rispetto alla distanza dal centro. Questo movimento introduce uno spostamento Doppler significativo, osservabile nel segnale radio ricevuto. Se il moto dell’idrogeno fosse uniforme e circolare, il segnale dovrebbe avere l’andamento teorico di fig. (b). Alla frequenza di 1420 MHz, se si dispone di ricevitori ad alta stabilita’ in frequenza o stabilizzati dal GPS, e’ possibile osservare le anomalie introdotte dai moti turbolenti e dalla disomogenea distribuzione di massa nella galassia. La linea continua in fig. (c) mostra l’andamento atteso e le due linee tratteggiate, invece, due osservazioni. La risoluzione permette di rilevare variazioni di velocita’ di pochi km/s. (a) (b) (c) La radioastronomia amatoriale Le pulsar Gli strumenti amatoriali sono certamente in grado di rilevare e misurare i segnali emessi dalla maggior parte delle sorgenti elencate precedentemente. Oggetti più esotici e sfuggenti sono sicuramente le pulsar. PULSAR PERIODO [s] DURATA IMPULSO [ms] FLUSSO MEDIO [Jy] FLUSSO DI PICCO [Jy] 3 PSR 033-45 0.089 1.7 4.5 235 1 PSR 0329 + 54 0.714 8.7 1.7 138 PSR 1749 - 28 0.562 6.0 0.9 83 PSR 0531 + 21 0.033 1.9 0.5 8 PSR 1919 + 21 1.337 25 0.1 8 PSR 1133 + 16 1.187 18 0.1 7 PSR 2016 + 28 0.557 14 0.2 7 PSR 0834 + 06 1.273 17 0.1 6 PSR 0950 + 08 0.253 9.5 0.2 6 2 La radioastronomia amatoriale Il suono delle pulsar Alcune pulsar sono relativamente facili da ricevere come sorgenti continue; tuttavia rilevare il loro segnale rapidamente pulsante diventa complesso in quanto il processo di integrazione, che migliora la sensibilità dello strumento, non è applicabile perché tende a cancellare i singoli rapidi impulsi. Per tali oggetti é assolutamente necessaria un’antenna con guadagno elevato, dunque di grandi dimensioni. Ecco cosa può ascoltare un’antenna da 26m di diametro (Green Bank Observatory): psr 0033 +45 0.089 s psr 0950 +08 0.253 s psr 0329 +54 0.714 s La radioastronomia amatoriale Oltre la radioastronomia... Il radiotelescopio e’ uno strumento molto versatile, che si presta ad impieghi ed indagini scientifiche che oltrepassano i limiti della radioastronomia classica. Ecco alcune altre applicazioni interessanti. E.M.E (Earth Moon Earth) S.E.T.I. La radioastronomia amatoriale Cos’e’ l’ E.M.E (Earth-Moon Earth) o riflessione lunare (Moon bounce) Il concetto e’ semplice: due stazioni sulla Terra anche molto distanti ma che vedano simultaneamente la Luna, possono farvi rimbalzare un segnale radio ed effettuare un collegamento tra di loro. Questa tecnica assume una grande importanza, specie per i radioamatori: la strada dei collegamenti su lunghe distanze si apre anche per le frequenze più elevate. La radioastronomia amatoriale E.M.E. I parametri fisici Attenuazione di tratta A ≈ λ2 /(4π πD)2 Esprime l’attenuazione subita dal segnale radio nel percorrere la distanza Terra-Luna-Terra. per f = 432 MHz (banda TV UHF) Efficienza di riflessione del suolo A ≅ 260 dB ovvero 0.000…(26 zeri)…1 !! Difficilmente quantificabile, dipende dall’irregolarità della superficie lunare. I risultati migliori si ottengono per frequenze prossime ai 2GHz (λ = 15cm) ove comunque solo il 7% dell’energia incidente viene riflessa ! La radioastronomia amatoriale Radioastronomia ⇔ E.M.E. DIMENSIONI DELLE ANTENNE ⇔ SEGNALI DEBOLI IN ENTRAMBE LE DISCIPLINE Potenza di trasmissione Gli amplificatori a valvole vanno ancora per la maggiore La radioastronomia amatoriale Ascoltiamo gli “Echi dalla Luna” Ecco qualche esempio di echi radio dalla Luna. Nelle nostre registrazione, in telegrafia ed in voce, potrete ascoltare: prima l’operatore radio che trasmette il proprio segnale da terra (telegrafia o voce); di seguito il debole eco riflesso dalla Luna, che arriva con circa 2s di ritardo, il temo impiegato dal segnale radio a compiere il percorso alla velocità della luce. Echi IZ1BPN cw Echi IZ1BPN fonia DF4PV fonia: “Delta Fox Four Papa Victor…” La radioastronomia amatoriale Cosa e’ S.E.T.I. ? Searching for Extra Terrestrial Intelligence Progetto finalizzato alla ricerca di segnali radio e ottici prodotti da civiltà non terrestri. E’ un progetto di ricerca nato alla fine degli anni ‘60 da un’idea del raadioastronomo Frank Drake. Negli anni ‘70 venne finanziato dalla NASA ma dal 1993 prosegue, a ritmi ridotti, solo grazie a finanziamenti privati ed all’opera di volontariato di radioastronomi professionisti e non, come nel caso del SETI@HOME. La radioastronomia amatoriale S.E.T.I. : Strategie di ricerca. Su Su quali quali frequenze frequenze cercare cercare ?? Il diagramma a lato mostra il livello di rumore radio del cielo dovuto ai vari contributi di origine naturale. La banda delle microonde (1-10GHz), dove il rumore naturale e’ minimo, e’ senz’altro favorita per condurre ricerche S.E.T.I. La radioastronomia amatoriale S.E.T.I. : Strategie di ricerca. Segnali radio artificiali: banda stretta = energia tutta concentrata su di una sungola frequenza Di origine TERRESTRE (RFI) DA SORGENTI REMOTE: Che Che segnale segnale radio radio cercare cercare ?? Effetto doppler confronto con seconda antenna omnidirezionale (RFI) Segnali radio naturali: emissione a banda larga confronto con antenne distanti La radioastronomia amatoriale L’osservatorio Urania La radioastronomia amatoriale L’osservatorio di Luserna S.Giovanni (TO) L’impianto: Antenna da 4m altazimutale ⇒ ricevitore per la riga H (1420MHz) ⇒ analizzatore spettrale da 1M di canali (S.E.T.I.) ⇒ ricetrasmettitore e PA per EME in banda 23cm (1296MHz) La radioastronomia amatoriale L’osservatorio di Luserna S.Giovanni (TO) Radioastronomia S.E.T.I. E.M.E 2398 2257 2116 1975 1834 1693 1552 1411 1270 988 1129 847 706 565 424 283 1 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 142 dB Sole Time Studio dell’attività solare Progetto Argus (Seti League) www.setileague.org Collegamenti via Luna nel corso di manifestazioni EME internazionali La radioastronomia amatoriale L’osservatorio di Luserna S.Giovanni (TO) Lavori in corso... Nuova parabola da 8m La radioastronomia amatoriale L’osservatorio di Luserna S.Giovanni (TO) Lavori in corso... Ricevitore Software Defined Radio per RA e SETI ⇒ Studio delle nubi di H galattiche ⇒ mappatura della galassia sulla riga H ⇒echi lunari anche in fonia (voce) Nuovo amplificatore per EME ⇒SETI e studio dei N.E.O. mediante echi radio La radioastronomia amatoriale Sviluppi futuri Mappatura di radiosorgenti estese e ricezione di sorgenti deboli Studio dei N.E.O. in collaborazione con il CNR di Medicina(BO) S.E.T.I. di nuova generazione (ottico e radio)