galapagos 3d

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Presentano
GALAPAGOS 3D
UN VIAGGIO MOZZAFIATO
IN 3D ATTRAVERSO UNO DEI PARADISI NATURALI PIÙ
MISTERIOSI E SPETTACOLARI AL MONDO:
LE ISOLE GALAPAGOS
I 3 episodi realizzati da David Attenborough andranno in onda
domenica 16, 23 e 30 giugno alle ore 20 su Sky 3D e Nat Geo Wild HD
Nella vastità dell’Oceano Pacifico si trova un paradiso unico al mondo, le Galapagos, isole
vulcaniche incantate dove la vita si è manifestata, in isolamento dal resto del mondo, con
risultati straordinari.
Dopo Nel regno segreto delle piante e The Penguin King 3D, David Attenborough torna con un
nuovo spettacolare documentario per tutta la famiglia. Da domenica 16 giugno alle 20, in prima
tv e in contemporanea con Nat Geo Wild HD (canale 409 di Sky), Sky 3D, l’unico canale
televisivo in Italia al 100% in 3D, visibile sul canale 150 della piattaforma Sky, trasmetterà in 3
episodi Galapagos 3D. Il naturalista inglese, all’età di 86 anni, ha intrapreso un viaggio attraverso
questo regno selvaggio, misterioso e ricco di meraviglie naturali, per continuare a scoprire i segreti
delle creature animali e vegetali che le abitano, gli stessi che già 200 anni fa condussero Charles
Darwin a formulare la sua teoria sull’evoluzione delle specie per selezione naturale.
“Solo ora gli ultimi sviluppi della tecnologia delle telecamere ci hanno dato la possibilità di riprendere
in 3D l’intera fauna selvatica e il primo luogo nel quale le ho volute testare sono le isole Galapagos,
dichiara Attenborough. Le isole sono abitate da animali carismatici che, non avendo paura
dell’uomo, possono essere facilmente avvicinati e filmati”.
ED è proprio utilizzando al massimo le tecnologie stereoscopiche di ultima generazione che
Attenborough e la sua equipe hanno saputo sfruttare al massimo le meraviglie naturali che si sono
rivelate ai loro occhi: dalle iguane, che si sono perfettamente adattate all’oceano e sputano via il
sale dal naso, alle tartarughe giganti che si aggirano liberamente all’interno di vasti crateri vulcanici,
alla ricchezza di piante straordinarie, di insetti bizzarri e animali unici, alcuni dei quali non sono mai
stati filmati prima d’ora.
Tra questi l’iguana rosa - specie in via d’estinzione che ha avuto origine circa 5,7 milioni di anni fa
sull’Isola Isabela, la più grande delle Galapagos - lunga tra i 100 e 120 centimetri per un peso di circa
10 chilogrammi. Attenborough è inoltre riuscito a filmare per l’ultima volta Lonesome George, l’ultimo
esemplare di tartaruga gigante dell’Isla Pinta, scomparsa nel 2012 all’età di 100 anni.
Nel primo episodio, Origini, in onda domenica 16 giugno, si va alla scoperta delle origini e della
formazione delle Isole Galapagos, nate dalla violenta attività vulcanica nei fondali marini
dell’Oceano Pacifico. Dapprima colonizzate dagli uccelli marini, che portavano con sé semi e spore, le
isole hanno velocemente attirato, portati dai venti e dalle correnti oceaniche, organismi da ogni
parte del mondo, creando un habitat di flora e fauna esclusivo. Tutte queste creature raccolte nel
medesimo luogo rappresentano, per gli studiosi, molto più di una semplice e curiosa rarità, bensì il
più grande esperimento naturale del nostro pianeta, un crogiolo evolutivo in cui tutto è possibile.
Immagini mozzafiato di milioni di pinguini, strani uccelli dalle zampe blu, cormorani che non sanno
volare dimostrano, una volta di più, che le Galapagos sono un vero paradiso terrestre, terra di magia
e di scoperta.
Il secondo e il terzo episodio, Adattamento e Evoluzione, andranno in onda rispettivamente
domenica 23 e domenica 20 giugno alle 20.
Galapagos - Origini: domenica 16 giugno, su Sky 3D e Nat Geo Wild HD
Galapagos - Adattamento: domenica 23 giugno, su Sky 3D e Nat Geo Wild HD
Galapagos - Evoluzione: domenica 30 giugno, su Sky 3D e Nat Geo Wild HD
Ufficio Stampa Sky
[email protected]
Isabella
Ferilli
3467207561
[email protected];
Fox International Channels Italy – Nat Geo Wild
Francesco Carbonari – tel. 06.88284628 [email protected]
Susanna Gianni – tel. 06.88284643 [email protected]
Elena
Basso
348
5707783
SINOSSI DEGLI EPISODI
Episodio 1 – Origini
In questo episodio David Attenborough indaga l’origine e la formazione delle Galapagos, risultato della
violenta ed impetuosa attività vulcanica nel fondale marino del Pacifico. Una volta costituito, l'arcipelago che è ancora una delle zone vulcanicamente più attive della Terra - fu velocemente colonizzato dai primi
arrivi: gli uccelli marini che portavano con sé semi e spore nel tentativo di appigliarsi alle barriere rocciose.
Questi furono presto seguiti da ondate di organismi provenienti da tutti gli angoli del Pacifico, portati dai
venti e dalle correnti oceaniche. Storie di viaggi pericolosi, compagni improbabili e sopravvivenza. Lungo il
suo percorso, Attenborough incontra una selezione bizzarra di flora e di fauna: un pinguino residente
all’equatore, un uccello danzante con le zampe blu, cormorani che hanno completamente perso la
capacità di volare. L’esperto spiega come il raduno di questa miriade di creature insolite e straordinarie
rappresenti più di una semplice e curiosa rarità: tale fenomeno, infatti, può essere considerato anche
come il più grande esperimento naturale del nostro pianeta , un crogiolo evolutivo in cui tutto è possibile.
Episodio 2 - Adattamento
Il secondo episodio ci svela le forze che hanno determinato la trasformazione dei nuovi arrivati sulle isole
Galapagos. Il motore dell’innovazione è costituito dalle isole stesse, le quali cambiano forma così
velocemente da costringere le differenti forme di vita ad adattarsi continuamente e mantenersi al passo.
Le isole giovani e selvagge sono colonizzate da iguane che si evolvono in rettili marini i quali, simili a draghi,
si immergono nelle acque dell’oceano e si riconoscono per la particolarità di sputare il sale in eccesso dal
naso. I semi dei soffioni, chiamati anche denti di leone, vengono trasportati dal vento e danno vita a
piante dalle dimensioni giganti, le scalesie, le quali dominano l’altopiano avvolgendolo di verde. Le grotte
sotterranee, invece, diventano calderoni dell’adattamento, in cui insetti e ragni perdono il colore e la vista
e assumono sembianze aliene. Le isole più antiche, esposte all’erosione, diventano paradisi idilliaci per i
leoni marini e per l’allevamento degli uccelli di mare, tra cui gli albatros.
Attenborough ci rivela come anche i processi che portano alla scomparsa delle isole Galapagos
continuino ad influenzare la storia naturale dell’Oceano Pacifico. In particolare ci porta l’esempio del
pesce più grande al mondo, lo squalo balena, che utilizza i residui vulcanici sommersi come atlanti stradali
durante le sue attraversate epiche del Pacifico.
Episodio 3 - Evoluzione
David Attenborough ci rivela l’ultimo elemento che contribuisce al grande esperimento della natura:
l’impercettibile deriva di una placca continentale che ha trasformato la rarità evolutiva delle Galapagos in
un paradiso biologico. La tettonica a placche ha fatto sì che le Galapagos diventassero un gruppo di
piccole isole, portando la vita ad evolversi in isolamento su ciascuna isola. Le singole specie si sarebbero
suddivise in tutto l’arcipelago e in questo ultimo episodio Attenborough esplora questo crogiolo
evolutivo. Tartarughe giganti, fringuelli succhiasangue in grado di utilizzare arnesi, lucertole che
comunicano l’una con l’altra attraverso piegamenti. Ma queste straordinarie creature rappresentano
qualcosa di ancor più spettacolare e profondo nel momento in cui Attenborough disfa gli indizi che
Charles Darwin evidenziò nella formulazione della sua teoria sull’evoluzione per selezione naturale.
Osservando le tartarughe giganti e i fringuelli, Attenborough ricostruisce i passi di Darwin per trovare una
giustificazione alla straordinaria diversità delle Galapagos.
Ma alla teoria di Darwin si aggiunge oggi un elemento che influenza negativamente i processi evolutivi
delle isole, l’ultimo arrivato alle Galapagos: l’uomo. L’influenza dell’uomo, ci spiega Attenborough, ha
rappresentato un’arma a doppio taglio. Se da un lato la presenza umana ha disturbato e influenzato
l’equilibrio naturale dell’arcipelago, dall’altro le isole sono state utilizzate come laboratorio naturale
finalizzato ad accrescere la nostra comprensione dei meccanismi della natura.
In questo modo oggi siamo in grado di svelare le prove dell’evoluzione più rapidamente di quanto Darwin
avrebbe mai potuto immaginare. E siamo riusciti a scoprire nuove specie come l’iguana rosa, protagonista
d’eccezione di questo terzo episodio, filmata per la prima volta per il grande pubblico.
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