Gestione sostenibile della trota Marmorata (S. t. marmoratus) nel Bacino dell’AdigE: caratterizzazione genetica, fenotipica ed ecologica finalizzate alla conservazione. (denominato progetto GAME) Francesca Baraldi^, Andrea Gandolfi^; Fernando Lunelli^, Laura de Siervo*, Renato Angheben* ^ Istituto Agrario San Michele all’Adige, Centro Sperimentale Limnologia e Pescicoltura, Via Edmondo Mach 1, 38010 San Michele all’Adige (TN) * Autorità di Bacino dell’Adige, Piazza A. Vittoria 5, 38100 Trento Le attività di studio avviate in questi primi diciotto mesi, e altre che lo saranno nel corso del Progetto e le relative tempistiche vengono di seguito descritte. Durante i primi mesi dall’avvio del progetto è stata completata la ricerca di materiale bibliografico, costituito da articoli scientifici, divulgativi e libri, relativo alle attuali conoscenze sulla biologia, ecologia, morfologia e genetica del complesso Salmo trutta. Un elevato numero di articoli è quindi attualmente disponibile. La ricerca non è comunque da considerarsi conclusa, e il database costituito viene continuamente mantenuto aggiornato, in particolare per quanto riguarda nuovi articoli scientifici inerenti il taxon oggetto di studio o, più in generale, pratiche gestionali di popolazioni a rischio ed altri temi di interesse. Sono state inoltre acquisite le Carte ittiche delle Province di Trento e di Verona. La Carta ittica di Trento ed il relativo piano speciale di gestione della marmorata sono stati tenuti in particolare considerazione. A partire dal primo mese dall’inizio del progetto è stato possibile avviare la fase di campionamento mediante elettropesca, affiancando un’attività già prevista ed autorizzata dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento, nell’ambito del monitoraggio per la carta Ittica. Questo ha permesso di iniziare la raccolta dei campioni con un netto anticipo rispetto ai programmi. La campagna di campionamento è quindi proseguita, nell’estate del 2006 e in quella del 2007, sui territori delle Province di Bolzano, Trento e Verona, con la debita autorizzazione e la collaborazione dei rispettivi Uffici competenti e con la partecipazioni delle Associazioni dei Pescatori. L’elenco dei campioni fino ad ora raccolti (tabella 1), seppure la prima classificazione degli stessi si basi su una valutazione preliminare visiva e quindi poco affidabile, evidenzia immediatamente la limitata abbondanza di trota marmorata e la rilevanza del fenomeno di ibridazione tra marmorata e fario. Per ciascun individuo pescato, dopo opportuna anestesia, sono stati raccolti un frammento di pinna caudale per l’indagine genetica e la determinazione dell’età e le immagini fotografiche dei due lati per la successiva analisi fenotipica, inoltre è stato determinato il peso, lunghezza e quando possibile, sesso di ciascun campione catturato. L’animale è stato quindi rilasciato nell’ambiente. Il numero dei campioni complessivamente raccolti, oltre 1300, può essere ritenuto più che soddisfacente ed è comunque superiore al numero di individui per cui era inizialmente prevista l’analisi. La possibilità di integrazione del campionamento con nuove uscite in siti ritenuti strategici sarà comunque valutata a seguito dei primi risultati ottenuti a seguito dell’indagine genetica e morfometrica. Per ciascun sito campionato sono stati raccolti i principali dati ecologico-ambientali per la caratterizzazione degli stessi. Oltre alla raccolta di materiale fotografico, sono stati valutati alcuni parametri secondo lo schema utilizzato nella descrizione dei siti campionati nell’ambito delle campagne di monitoraggio per la Carta Ittica della Provincia di Trento (tabella 2). Tab 1 Elenco dei campioni raccolti, suddivisi sulla base di una preliminare valutazione visiva in marmorata (M), fario (F) e ibridi (I). data località 07/03/2006 Cadino 07/03/2006 Trento – Calliano 1 09/03/2006 Calliano – Mori 4 09/03/2006 Ala – Borghetto 6 –Zambana M I F Tot data località M I F To 3 02 14 17 22/11/2006 Rio 11 14 6 31 4 7 23/11/2006 Rovereto 6 31 10 47 7 4 15 29/11/2006 IASMA 20 0 0 20 10 15 31 21/03/2007 Loc: 2 18 5 25 Molino Leno Ossenigo (ponte) 15/03/2006 Mori – Ala 3 11 15 29 21/03/2007 Murolongo (ferrovia) 0 13 8 21 15/03/2006 Leno basso 1 23 17 41 22/03/2007 Ceraino 0 4 14 18 17/03/2006 Ala 8 19 9 36 22/03/2007 Volargne (Gaium) 0 0 8 8 22/03/2006 Noce – Ossana 2 9 18 29 07/05/2007 Egna 8 14 0 22 22/03/2006 Bassa 0 3 15 18 07/05/2007 Sette 9 6 1 16 Querce (Terlano) 23/03/2006 Terzolas-S.Giustina 4 8 21 33 07/05/2007 Rifiano (Luferkeller) 12 15 15 42 23/03/2006 Rabbies basso 4 27 7 38 09/05/2007 Campodazzo 3 27 6 36 18/05/2006 Rocchetta – Mezzoc 2 11 12 49 09/05/2007 Bressanone 4 10 9 23 6 09/08/2006 Mezzocorona foce 9 13 10 32 09/05/2007 Vipiteno 4 21 8 33 30/08/2006 Noce – Sabino 0 0 4 4 10/05/2007 Malles 3 25 8 36 30/09/2006 Op.presa 2 2 8 12 10/05/2007 Coldrano (Ponte 5 9 13 27 Agroveronese 02/10/2006 Sava Morter) 2 6 11 38 15/05/2007 Vandoies (Ober Vintl) 2 10 11 23 1 03/10/2006 Milani 0 4 5 9 15/05/2007 Gais 2 14 11 27 30/10/2006 Cavizzana 4 0 0 40 11/06/2007 Denno 6 11 7 24 0 09/11/2006 Novella 0 2 14 16 11/06/2007 Tassullo 2 9 13 24 09/11/2006 Pescara 5 22 4 31 11/06/2007 Trambileno 1 23 7 31 13/11/2006 Cavalese 2 0 8 33 18/06/2007 Masi di Val Floriana 8 23 7 38 5 15/11/2006 Predazzo 3 1 0 31 18/06/2007 Piazzo Prà 2 27 3 32 0 16/11/2006 Lavis 5 7 5 17 26/06/2007 Ponte Alto 5 27 10 42 22/11/2006 Brentino Belluno 1 10 7 27 26/06/2007 Fersina Corona 0 5 17 22 TOTALE 32 55 42 13 0 Tab. 2 Esempio di scheda per la raccolta dei dati ecologico-ambientali utilizzata per la caratterizzazione dei siti di campionamento nell’ambito dei monitoraggi per l’aggiornamento della Carta Ittica di Trento. Il campionamento con il contributo diretto delle Associazioni di pescatori dilettanti (pesca con canna) è stato rimandato a tempi successivi rispetto ai programmi poiché si è deciso di limitare al massimo l’utilizzo di materiale di provenienza che potesse risultare dubbia. Per questo motivo, tale metodo di campionamento verrà proposto dopo opportuna definizione di un protocollo di raccolta da trasmettere direttamente ai pescatori. Tale occasione verrà offerta dall’incontro che verrà proposto alle Associazioni entro la fine dell’anno, principalmente finalizzata ad ottenere un coinvolgimento e la disponibilità delle stesse per la pianificazione di una sperimentazione diretta sul materiale da incrocio nelle campagne ittiogeniche. La stabulazione di individui, presso gli incubatoi di valle o impianti ittiogenici per il futuro l’utilizzo degli individui caratterizzati e selezionati come riproduttori, marcati con Pit tag per il riconoscimento successivo, da utilizzarsi in prove di incrocio è stata quindi differita a un periodo successivo rispetto a quanto previsto, per avere la possibilità di lavorare su materiale geneticamente caratterizzato. Ciò è possibile evidentemente solo in una fase in cui l’approccio genetico sia stato già definito nel dettaglio e sia stata completata la messa a punto dei marcatori selezionati. L’analisi del fenotipo (caratteristiche cromatiche, morfologiche, morfometriche) e del genotipo analizzati per ciascun individuo e confrontati con quelli di tutti gli altri individui analizzati nel presente studio con quelli di individui di confronto (ad es. trota fario) e con dati di studi precedenti, consentirà di formulare un’ipotesi relativamente al grado di purezza di ciascun individuo, e alle caratteristiche di similarità o unicità delle diverse popolazioni. Nel corso del primo anno e mezzo di durata del progetto, è stato definito nei dettagli l’approccio ed affrontata e completata la messa a punto, in laboratorio, delle metodologie di indagine sia per l’analisi morfometrica e fenotipica sia per quella genetica. Completate queste fasi, con l’applicazione dei protocolli così ottimizzati, è prevista nel corso dei prossimi mesi una rapida acquisizione dei dati di interesse a partire, per ciascun campione, dal materiale fotografico archiviato e dal tessuto isolato, da cui già è stato estratto e purificato mediante opportune procedure il DNA genomico. L’analisi morfometrica verrà effettuata su ogni individuo campionato per ciascun lato del corpo al fine di individuare eventuali asimmetrie, possibile indice di alterata fitness, e in modo indipendente da almeno due persone diverse, al fine di eliminare, o quanto meno stimare, l’errore legato alla rilevazione delle misure. Relativamente all’indagine genetica, è stato individuato un metodo di estrazione e purificazione del DNA già utilizzato in precedenza presso il laboratorio IASMA per organismi affini. Dopo alcune prove preliminari, per valutare quantità e qualità (integrità) del DNA estratto, si è proceduto all’estrazione da tutti i campioni raccolti. Alcune prove preliminari di amplificazione del marcatore nucleare LDH-C1 (24 individui) e del marcatore mitocondriale D-loop/control region (16 individui) hanno dato una resa soddisfacente. I prodotti di amplificazione sono stati sottoposti a sequenziamento ed è stata quindi ottenuta una sequenza di buona qualità e leggibile in tutta la lunghezza. I dati così ottenuti in questa fase, peraltro su un numero di individui chiaramente limitato, non sono dunque stati utilizzati per un interpretazione della diversità genetica ma piuttosto per validare l’approccio e i protocolli scelti per l’analisi genetica dei polimorfismi di sequenza (SNP) nei marcatori scelti. Parallelamente è stata completata la scelta e la messa a punto dei marcatori microsatellite (SSR), operazione che ha certamente comportato maggiori difficoltà e richiesto un più elevato numero di prove. Partendo da dati di letteratura, sono stati individuati circa 40 marcatori SSR seguendo un doppio criterio di selezione: probabilità che potessero funzionare sul taxon di interesse e possibilità che potessero risultare informativi in termini di individuazione della variabilità genetica. I marcatori SSR così individuati sono stati progressivamente testati fino a raggiungere il numero di marcatori funzionanti prefissato nel progetto: complessivamente sono stati testati 26 marcatori, di cui 10 (6 dinucleotidici e 4 tetranucleotidici) hanno fornito dati di qualità soddisfacente e un rilevante livello di variabilità. Completata la messa a punto, è stata iniziata la fase di analisi dei campioni fino ad ora raccolti, che salvo imprevisti dovrebbe concludersi già nei prossimi mesi. Mentre una prima rilevazione dei potenziali siti riproduttivi è stata effettuata nelle zone in cui sono stati prelevati i campioni, una verifica più accurata ed estesa a maggiore copertura delle acque del bacino dell’Adige verrà effettuata durante il seguito dello studio. I dati così raccolti, unitamente alla descrizione delle caratteristiche ambientali e ai dati di portata, consentiranno di ipotizzare la vocazionalità teorica e potenziale e di stimare, secondo modelli disponibili in letteratura, produttività e capacità portante teoriche della trota marmorata nei diversi siti. Per un significativo numero di campioni rappresentativo delle diverse classi dimensionali sono state raccolte oltre al materiale per l’analisi genetica alcune scaglie. L’analisi scalimetrica consentirà la determinazione dell’età degli individui e, conseguentemente, offrirà la possibilità di individuare una correlazione tra classi di età e classi dimensionali e di ipotizzare la struttura per età dei popolamenti studiati. Il progetto prevede anche la realizzazione di una proposta di un piano di gestione sostenibile alle Amministrazioni coinvolte, contenente anche proposte di modifica alle attuali regolamentazioni di tutela del taxon di interesse e del suo habitat, e la preparazione di un protocollo, basato sui metodi di indagine rivelatisi maggiormente informativi, per la prosecuzione delle attività di analisi necessaria alle successive fasi gestionali. Questa fase, come da programma verrà affrontata nell’ultimo anno di progetto, alla luce dei risultati ottenuti dall’analisi dei dati. Riferimenti bibliografici essenziali: Bernatchez L., 2001. The evolutionary history of brown trout (Salmo trutta L.) inferred from phylogeographic, nested clade, and mismatch analyses of mitochondrial DNA variation. Evolution 55 (2): 351-379. Bianco P.G., 1995. Mediterranean endemic freshwater fishes of Italy. Biological Conservation 72: 159-170. Delling B., 2002. Morphological distinction of marble trout, Salmo marmoratus, in comparison to marbled Salmo trutta from river Otra, Norway. Cybium 26: 283-300. Gandolfi G., Zerunian S., Torricelli P., Marconato A., 1991. I pesci delle acque interne italiane. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 617 pp. Kottelat M., 1997. European freshwater fishes. Biologia 52, Suppl. 5: 1-271. Tortonese E., 1970. Osteichthyes, parte I, Fauna d'Italia. Vol. X, Edizioni Calderini, Bologna, 545 pp.