LA TERRA Gilioli Luca 3° A 2012-2013 INDICE La struttura interna della Terra. I terremoti. “Misurare” i terremoti. I vulcani. I tipi di eruzione. Gli edifici vulcanici. La distribuzione di vulcani e terremoti. La teoria della tettonica delle placche. Le correnti convettive nel mantello. I margini delle placche. LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA La Terra al suo interno presenta vari strati: • la crosta terrestre; parte sottile e superficiale distinta in crosta continentale e crosta oceanica. • il mantello; strato più interno della crosta, è costituito da rocce dense, in uno stato fisico intermedio tra solido e liquido. Raggiunge i 2900 km. • il nucleo; la parte più interna formata da materiali densi. È suddiviso in nucleo esterno, allo stato fuso, e dal nucleo interno, allo stato solido. La terra si può anche suddividere in: • litosfera; comprende crosta terrestre e una parte del mantello, raggiunge i 700 km di profondità • astenosfera; comprende lo strato precedente al mantello, è formata da rocce ad uno stato liquido. I TERREMOTI UN TERREMOTO è una vibrazione della crosta terrestre, più o meno intensa. ORIGINE TERREMOTO ORIGINE TETTONICA: terremoto provocato dall’apertura di grandi spaccature nelle rocce seguite da movimenti lungo linee di frattura. ORIGINE VULCANICA: terremoto provocato dalla risalita di materiale fuso che, rompendo le rocce, si fa strada e sbocca in superficie. “MISURARE” I TERREMOTI La scala Mercalli, suddivisa in 10 gradi di La scala Richter, è una scala della magnitudo intensità, poi modificati in 12. Viene chiamata introdotta nel 1935. Possiede 10 gradi. anche MCS, ovvero Mercalli-Cancani-Sieberg. I VULCANI UN VULCANO è una qualsiasi spaccatura della crosta terrestre dall’interno della quale escono materiali fusi che salgono in superficie. CHE COSA PRODUCONO Oltre al magma, i vulcani producono: gas e prodotti solidi quali: ceneri, lapilli e bombe. COME SI EVOLVONO - vulcani attivi; - vulcani quiescenti: inattivi, non spenti - vulcani spenti: hanno esaurito la loro attività. I TIPI DI ERUZIONE A seconda della violenza le eruzioni vulcaniche possono distinguersi in: ERUZIONI EFFUSIVE; quando la lava è molto fluida con poco gas e scorre facilmente a valle, senza dar vita a fenomeni violenti. ERUZIONI ESPLOSIVE; quando la lava è più acida, viscosa, con grandi quantità di gas, può solidificarsi all’imboccatura creando un tappo. Il tappo viene distrutto dal gas che preme dal basso e si ha un’eruzione violenta. Se la lava è tanto acida si può formare una nube ardente. ERUZIONI LINEARI; si hanno quando la fessura è piccola e lunga. Si verificano soprattutto sui fondali marini, ma sono visibili anche sui continenti. ERUZIONI CENTRALI; si hanno quando la fessura è un cratere, cioè quasi circolare. Il cratere si collega ad un camino sottostante sotto al quale si trova il serbatoio magmatico. GLI EDIFICI VULCANICI EDIFICIO VULCANICO è quell’insieme di materia che si forma attorno ad una spaccatura della crosta terrestre in migliaia di anni. VULCANI LINEARI; si formano da una rottura lineare dalla quale il magma esce e si solidifica in più strati. VULCANI A SCUDO; si formano da lava fluida che si espande velocemente. Ha una forma conica e i fianchi poco ripidi. VULCANI A STRATI; si formano da lava acida che si solidifica insieme a sostanze solide. Se l’attività del vulcano è violenta l’edificio crolla e lascia spazio alla caldera. VULCANI PELEANI; sono formati da lava che sale lenta e si solidifica prima di salire in superficie. Esce quindi una protrusione solida che si innalza dal cratere. LA DISTRIBUZIONE DI VULCANI E TERREMOTI I vulcani e i terremoti non sono distribuiti uniformemente su tutta la Terra anzi, si concentrano in piccole zone. Spesso le aree vulcaniche coincidono con quelle sismiche. LA TEORIA DELLA TETTONICA DELLE PLACCHE Le esplorazioni sistematiche dei fondali marini condotte (con dragaggi, perforazioni, immersioni con batiscafi e uso di sonar) a partire dagli anni Cinquanta hanno permesso di effettuare una mappatura dei territori sommersi e si è visto che sono caratterizzati da cime e depressioni, come nelle zone continentali. In particolare si sono rilevate due strutture caratteristiche: LE DORSALI Sono catene montuose sottomarine con intensa attività vulcanica. La crosta vicino alle dorsali è più giovane di quella via via più distante. LE FOSSE Sono avvallamenti del suolo, spesso in corrispondenza ad arcipelaghi vulcanici detti archi insulari. In esse la crosta oceanica sprofonda sotto quella continentale e finisce per fondersi nel mantello. Dopo questi studi che integrano e completano l’ipotesi della deriva dei continenti, è stata formulata la teoria della tettonica a placche che afferma che la litosfera risulta suddivisa in un certo numero di placche o zolle. Ogni zolla risulta essere una zona tranquilla di litosfera mentre i suoi margini hanno un’intensa attività sismica e vulcanica. LE CORRENTI CONVETTIVE NEL MANTELLO LE PLACCHE DELLA LITOSFERA si muovono lentamente, a causa delle correnti convettive del mantello. Esistono correnti ascendenti, che formano le dorsali, e correnti discendenti, che formano le fosse. I MARGINI DELLE PLACCHE I MARGINI DELLE PLACCHE posso essere di tre tipi: • margini divergenti, quando le placche si allontanano; • margini convergenti, quando le placche si avvicinano; • margini con scorrimento laterale, quando le placche scivolano una di fianco all’altra. Margini divergenti Quando due placche si allontanano si forma una dorsale; Lungo la dorsale si forma un nuovo fondo, che accresce la superficie oceanica; La dorsale presenta un’intensa attività vulcanica, dovuta al risalire del magma del mantello e ha un’intensa attività sismica, causata da fratture nella crosta terrestre. Margini convergenti tra due placche oceaniche Quando due placche oceaniche si avvicinano una si incunea sotto l’altra formando una fossa; una parte della crosta oceanica si incunea e si fonde nel mantello, un’altra parte risale sotto la placca di fronte alla fossa generando vulcani che nel tempo possono formare un arco insulare ; l’attività sismica e vulcanica è dovuta al movimento delle placche e alle fratture che si generano nelle rocce. tra una placca oceanica e una placca continentale Una parte di crosta oceanica si incunea sotto quella continentale e si fonde nel mantello e in parte risale sotto la placca continentale generando vulcani; la crosta continentale si corruga e genera montagne. L’attività sismica è dovuta ai movimenti delle placche e a fratture nelle rocce; tra due placche continentali Quando si scontrano due placche continentali si genera una catena montuosa; molta crosta vecchia viene corrosa; intensa attività sismica dovuta alle forti spinte che fratturano la crosta. Margini con scorrimento laterale Quando due placche scorrono una in parte all’altra si forma una faglia trasforme; È presente un’intensa attività sismica. LE ROCCE INDICE Che cosa sono le rocce. Le rocce ignee. Le forze esogene. Le rocce sedimentarie. I fossili. La datazione dei fossili CHE COSA SONO LE ROCCE LE ROCCE sono corpi solidi costituiti dall’unione di sostanza minerali. COME SI CLASSIFICANO ROCCE IGNEE: create dal solidificarsi di magma; generate da forze endogene. ROCCE SEDIMENTARIE: create da rocce esistenti modificate da fenomeni naturali. ROCCE METAMORFICHE: formate per trasformazione di rocce già esistenti, sotto l’azione di temperatura e pressione che agiscono all’interno della crosta terrestre. LE ROCCE IGNEE Esistono due tipi di rocce ignee: ROCCE IGNEE INTRUSIVE Sono create dal raffreddamento del magma. La roccia acquista un aspetto cristallino . ROCCE IGNEE EFFUSIVE Sono create dalla lava che fuoriesce dai vulcani. Si possono formare cristalli o rocce vetrose come l’ossidiana. LE FORZE ESOGENE Tutti i tipi di rocce sono soggette all’azione di forze esogene. Questo fenomeno è detto erosione. Le principali forze esogene e l’erosione IL CALORE: il caldo e il freddo portano le rocce a frantumarsi dopo essersi espanse e contratte. IL GHIACCIO può disgregare le rocce e levigarle. L’ ACQUA nei fiumi erode le rocce trasportandole attraverso vari percorsi. Il moto ondoso dei mari agisce sulle rocce modellandole . IL VENTO erode e modella le rocce scolpendole. Trasporto e deposito IL FENOMENO DEL TRASPORTO è dovuto a varie forze quali: il vento, l’acqua e il ghiaccio. L’AZIONE DI DEPOSITO avviene quando le forze erodenti diminuiscono di intensità. Il deposito produce sedimenti, che potranno trasformarsi in rocce. LE ROCCE SEDIMENTARIE LE ROCCE SEDIMENTARIE si formano per il deposito di materiali provenienti da rocce già esistenti. Sono fatte a strati soprattutto orizzontali. Tipi di rocce sedimentarie ROCCE CLASTICHE: formate da frammenti di rocce (clasti). I materiali vengono compressi e uniti. ROCCE ORGANOGENE: formate dopo l’accumulo di minerali di resti di esseri viventi. ROCCE DI PRECIPITAZIONE CHIMICA: si formano quando i Sali presenti nell’acqua si accumulano sul fondo e con il tempo si trasformano in rocce. ROCCE PIROCLASTICHE: si formano con la solidificazione e unione di sostanze eruttate de un vulcano. I FOSSILI UN FOSSILE è un resto di un organismo vissuto in epoche passate. LA DATAZIONE DEI FOSSILI Età relativa I fossili sono più antichi se si trovano più in profondità, al contrario sono più recenti se si trovano in strati più superficiali. L’età relativa dei fossili è il confronto tra le loro età. Età assoluta L’età assoluta è l’età determinata in anni. Il 1 metodo fu introdotto da Willard Frank Libby.