QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'i mmagine. Gentile Paziente, attraverso la lettura di questo breve scritto vorrei fornirle le informazioni necessarie per affrontare , in maniera preparata, il trattamento chirurgico artroscopico necessario per risolvere il problema della sua spalla. Il trattamento chirurgico per via artroscopica consente di trattare con maggiore precisione ed in maniera meno traumatica le lesioni presenti nell’articolazione, consentendo un più rapido recupero dell’attività lavorativa e sportiva. A tal fine è importante eseguire un programma di rieducazione postoperatoria. L’impossibilità ad eseguire un opportuno programma di riabilitazione postoperatoria rappresenta una controindicazione all’esecuzione dell’intervento. La spalla è un’articolazione piuttosto complessa perché formata dall’insieme di ben 5 articolazioni azionate da numerosi gruppi muscolari (26 in tutto ) . tutto ciò rende la spalla l’articolazione più mobile del nostro organismo. La sua stabilità è dovuta a numerose strutture anatomiche stabilizzatrici capitanate dai muscoli e dai tendini della cuffia dei rotatori. La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo tendineo costituito dall’insieme di 4 muscoli e dai rispettivi tendini: 1. sovraspinato 2. sottoscapolare 3. sott’opinato 4. piccolo rotondo QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. questi muscoli con la loro contrazione stabilizzano la spalla ed i loro tendini formano una vera e propria cuffia che avvolge la parte superiore dell’omero. L’apparato muscolare ed i suoi tendini con il passare degli anni può però andare in contro a fenomeni degenerativi con diminuzione delle loro proprietà meccaniche che possono condurre alla rottura dei tendini anche senza un vero e proprio trauma . QuickTi me™ e un decompressore sono necessari per visual izzar e q uest' immag i ne. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzar e quest' immagine. Quella che in passato veniva chiamata periartrite di spalla viene oggi considerata come un gruppo di diverse patologie dolorose che possono colpire questa articolazione. I muscoli della cuffia dei rotatori ed i loro tendini passano in un vero e proprio canale osseo formato superiormente dall’acromion, quella sporgenza scapolare che i sarti chiamano “ spallina “. A causa della ristrettezza dello spazio tra acromion e testa dell’omero, le strutture contenute in questo spazio ed aderenti alla testa omerale ( tendini della cuffia dei rotatori e borsa sottoacromiale) urtano contro la superficie inferiore dell’acromion durante i movimenti di sollevamento del braccio. Se il movimento fosse ripetuto costantemente ( come in alcuni lavori ), o se l’acromion presentasse alterazioni tali da ridurre ulteriormente lo spazio sotto acromiale , i tendini verrebbero costantemente compressi dall’osso. L’attrito e la compressione sono responsabili inizialmente di uno stato di infiammazione della borsa e l’usura dei tendini della cuffia .nel tempo , la persistenza del fenomeno può causare la rottura di uno o più tendini della cuffia. La rottura della cuffia dei rotatori può avvenire a causa di traumi acuti, rari o microtraumi ripetuti nel tempo. Le lesioni della cuffia dei rotatori non devono necessariamente essere operate, ed i pazienti affetti da queste lesioni possono , in un numero rilevante dei casi muovere il braccio con poco dolore o addirittura in assenda di dolore. Le lesioni che meritano un trattamento chirurgico sono quelle che permettono un movimento con dolore o quelle in cui il movimento della spalla è difficoltoso e doloroso. Le cause principali di rottura sono: - caduta diretta sull’arto - lavoro manuale che obbligano l’esecuzione ripetuta di un gesto con il braccio - movimenti ripetuti nello sport Le lacerazioni della cuffia dei rotatori si definiscono: 1) parziali. Rotture incomplete che non interessa tutto lo spessore del tendine 2) completa. Rottura che interessa tutto lo spessore del tendine 3) massiva. Rotture di più di un tendine della cuffia dei rotatori Scopo dell’intervento è la sutura del tendine rotto all’osso mediante ancorette inserite nell’osso ridando così la giusta tensione. Le instabilità di spalla sono una patologia che interessa prevalentemente la popolazione giovane ( 18-35aa ) e vengono divise in costituzionali e traumatiche . le prime sono imputabiliad una lassità legamentosa generalizzata per cui la testa omerale ha la possibilità di slittare rispetto alla glena omerale. Le traumatiche invece sono le più frequenti, sono molto dolorose e necessitano di una riduzione immediata. Il complesso capsula-labrale, ovvero cercine glenoideo ed i legamenti gleno omerale medio ed inferiore vengono staccati dall’osso. L’intervento consiste quindi nel reinserire il complesso capsula-labrale all’osso mediante ancorette inserite nell’osso ristabilendo così la giusta tensione allo stesso in modo che possa esercitare la sua funzione più importante che è quella di contenere la testa omerale all’interno della concavità della glena. La Capsulite adesiva è un processo flogistico frequente della spalla che interessa la casula irritandola e rendendola anelastica può manifestarsi dopo un trauma , anche di scarsa rilevanza , o comparire spontaneamente ed è frequente nelle donne tra i 45 ed i 60aa, nei soggetti diabetici. Può manifestarsi anche negli uomini ed interessare tutte le fasce di età. Si manifesta con dolore alla spalla che aumenta la notte con progressiva difficoltà ad alzare e ruotare il braccio. Tendenzialmente la guarigione avviene spontaneamente in 7\8mesi, ma un trattamento infiltrativi e fisioterapico possono agevolare la guarigione. La capsulite adesiva può far parte di un quadro clinico detto “ neuroalgodistrofia riflessa” - I trattamenti artroscopici della spalla più comuni sono: Riparazione della cuffia dei rotatori Valutazione ed eventuale trattamento di lesioni cartilaginee Rimozione di frammenti liberi ossei o cartilaginei Asportazione di tessuto sinoviale infiammato Stabilizzazione Riequilibrio dell’arco corano-acromiale Asportazione di calcificazioni Diagnostici e valutativi QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTi me™ e un decompressore sono necessari per visual izzar e q uest' immag i ne. Quic kTime™ e un dec ompres sore s ono nec es sari per visualiz z are ques t'immagine. L’intervento chirurgico La tecnica artroscopica prevede che si eseguano delle piccole incisioni ( 5mm ) per l’introduzione dell’ottica e degli strumenti chirurgici necessari per eseguire l’intervento. Un bendaggio ed un tutore in abduzione a 20° che deve essere mantenuto giorno e notte . Per la tranquillità dei suoi familiari, informo che il tempo di permanenza in sala operatoria potrà superare le 2 ore per consentire all’equipe degli anestesisti di effettuare la prevista preparazione anestesiologica e di seguirla sino al completo periodo postoperatorio. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Postoperatorio Dopo la chirurgia artroscopica di spalla si consiglia di eseguire movimenti di polso e mano per riattivare la circolazione, impugnando una pallina morbida o un gomitolo di lana. Dolore postoperatorio: è possibile notare la persistenza di dolore, seppur attenuato rispetto a prima dell’intervento. Tale sintomatologia è legata alla fase di adattamento dell’articolazione Complicazioni: l’infezione articolare e la flebite sono complicanze descritte in letteratura con incidenza variabile. L’infezione articolare ha un incidenza del 12% ed è trattabile con l’usuale terapia antibiotico prolungata per due tre mesi. Talora si rende necessario rimuovere il materiale infetto dall’articolazione mediante nuova artroscopia all’insorgere dell’infezione. Talvolta si può verificare una capsulite in esiti di intervento con rigidità articolare conseguente. Ricovero Il suo ricovero è previsto la mattina stessa del giorno programmato dell’intervento, presso la Casa di Cura. Alcuni giorni prima del ricovero sarà contattato direttamente dalla Segreteria Ricoveri della Casa di Cura che prenderà nota delle sue esigenze e le fornirà tutte le informazioni e le modalità del ricovero. La mattina del ricovero verrà eseguita la stesura della cartella clinica, molto importante quindi fornire in maniera precisa le modalità relative all’evento traumatico poiché non è consentito in alcun modo modificare successivamente quanto riportato in cartella. Tutti gli esami strumentali antecedenti al ricovero devono essere portati la mattina del ricovero stesso. Anestesia Per poter effettuare l’intervento chirurgico artroscopico è necessario ricorrere ad una anestesia completa e valida. Tale scopo può essere raggiunto con diverse metodiche ( anestesia generale, Plessica, ecc. ). La scelta dell’anestesia è di stretta competenza del Collega Anestesista che durante la visita preoperatoria le illustrerà i vantaggi e gli svantaggi dei diversi tipi di anestesia. Nella speranza che questo piccolo opuscolo sia stato utile rimango a completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Dr. Ettore La Bruna [email protected] Casa di cura “ Giovanni XXIII “ Monastier ( Tv )– Casa di Cura “ Villa Maria Cecilia “ Cotignola ( Ra ) Casa di Cura “ Città di Udine “ Udine