Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco SCUOLA PRIMARIA “ANGELO SPINI” DI CREMOSANO Organizzata dall’Amministrazione Comunale di Cremosano, in collaborazione con i bambini e le docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria Sabato 20 marzo 2010 dalle ore 9,00 alle ore 12,30 in Piazza Garibaldi Per fare un ALBERO ci vuole un SEME, per farlo crescere ci vuole rispetto (slogan pensato dagli alunni della classe 5^) Il progetto La manifestazione EXIT L'iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare i bambini al senso di responsabilità, di condivisione di valori e di rispetto di alcune regole, nelle quali si inserisce il discorso ecologico (ponendo particolare attenzione alla vita dell‟albero) I destinatari sono i bambini che frequentano la scuola dell'Infanzia e la scuola Primaria di Cremosano e i loro genitori. Obiettivi Aderendo a questa iniziativa le insegnanti avviano la formazione di atteggiamenti e abilità di tipo esplorativo, osservativo e di scoperta dell’ambiente circostante, prendendo in cosiderazione l'albero. In particolare si pone l'attenzione sull’alternarsi delle stagioni e dei fenomeni climatici. Attraverso il ciclo vitale dell’albero si scopre che il regno vegetale è un “mondo vivente”: la pianta respira, si trasforma, può morire e necessita di cure di cui i bambini possono diventare responsabili. Si affronta il discorso del rispetto della vita e della natura e si crea l'occasione per conoscere gli alberi tipici della nostra campagna. Collaborazioni Per questa iniziativa le scuole collaborano soprattutto con l'Amministrazione Comunale che si avvale del coinvolgimanto della Scuola Agraria di Crema, di operatori specializzati del settore ambientale e dell'E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) Nel corso della manifestazione sono distribuite piante, fiori ed essenze autoctone. Ci sono gli stands espositivi delle Guardie Ecologiche Volontarie e del Gruppo Micologico di Crema. I bambini della scuola dell'Infanzia e della scuola Primaria intrattengono i presenti con una simpatica rappresentazione. Per l‟occasione viene consegnato un pensiero di benvenuto ai bimbi nati nel precedente anno. COSA SI FA A SCUOLA CON I BAMBINI TORNA COSA SI FA IN CLASSE Oltre ad affrontare gli obiettivi previsti dalle progettazioni delle varie classi in tema di rispetto dell'ambiente, si svolgono attività più “creative” che variano a seconda dell'età dei bambini e che si concentrano nei mesi di febbraio e marzo: – – – – preparazione di cartelloni con varie tecniche da esporre in piazza invenzione di filastrocche e/o poesie in italiano e/o in dialetto cremasco produzione di testi descrittivi memorizzazione di canzoni, filastrocche e/o poesie da recitare durante la manifestazione Scuola Primaria Scuola dell'Infanzia TORNA I bimbi della scuola del'Infanzia hanno preparato un bell'albero e gli hanno dedicato una canzone: BRAVISSIMI! CLASSE 1^ Buongiorno a tutti. Siamo proprio contenti di essere qui, oggi con le nostre maestre per partecipare alla festa dell'albero nel nostro paese. PER FARE UN ALBERO CI VUOLE UN SEME, PER FARLO CRESCERE CI VUOLE RISPETTO e chi rispetta la natura, rispetta anche la vita, le cose e ha cura del proprio paese, questo è il messaggio che vogliamo lasciarvi quest'anno. CLASSE 2^ CLASSE 3^ CLASS E 4^ CLASSE 5^ I bambini più piccoli, i nostri amici di classe 1^ , hanno cantato una bella canzoncina. C‟E‟ UN ALBERO PIANTATO IN MEZZO AL PRATO C’è un albero piantato in mezzo al prato (2v.) E sopra l’albero indovina cosa c’era,c’erano i rami, i rami sopra l’albero. C’è un albero piantato in mezzo al prato (2v.) E sopra i rami indovina cosa c’era, c’erano le foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero. C’è un albero piantato in mezzo al prato (2v.) E sulle foglie indovina cosa c’era, c’era il nido, il nido sulle foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero. C’è un albero piantato in mezzo al prato (2v.) E dentro il nido indovina cosa c’era, c’era l’uccellino, l’uccellino dentro il nido, il nido sulle foglie, le foglie sopra i rami, i rami sopra l’albero. I bambini di 2^ hanno imparato delle simpatiche filastrocche. Albero nel cielo Albero caro tocchi il cielo blu. Vedo l’arcobaleno sopra la tua cima. Le foglie tue verdi si rivestono di giallo ma in primavera, insieme ad una foglia nasce un melo. L’Albero dell’autunno Albero dell’autunno tu sei giallo come il sole. I tuoi rami accarezzano dolcemente la brezza e i bambini ti abbracciano, come se fossi il loro amico del cuore. Albero colorato Albero di primavera È arrivata la primavera che esiste già da un’era. Profumata e colorata è veramente color dorata. Con i suoi bei fiorellini colorati e molto fini. Albero di primavera Tu hai dei fiori magnifici E dei rami alti sino al cielo. Le rose, le margherite tue amiche Ti fanno tanta compagnia. Filastrocca degli Alberi Alberi verdi, rossi e gialli coprite il cielo come mantelli. Vi veste la primavera di mille colori e l’aria profumate con i vostri fiori. In autunno perdete le foglie, vi preparate a dormire perché l’inverno sta per venire. Arriva di nuovo la bella stagione, il tempo migliora, il cielo si colora, e voi alberi spogli tornate a vivere con nuovi germogli. Albero d’autunno Albero d’autunno che hai perso le foglie, quando ti guardo provo tristezza, ma stai tranquillo ritornerai ad essere vestito. I bambini di 3^ hanno pensato alla Regina della pianura. Sapete chi è? La quercia, albero forte e saggio. Le hanno dedicato una poesia in dialetto cremasco scritta da loro. La regìna da la pianüra Al rùer l’è ‘na pianta maestùza e l’è tant bèla cumè ‘na spuza. Le sò giànde le par uregì e le piàs pròpe ai purselì. Sòi sò bròch gh’è ‘n bèl muimént: sö e zó dal trunch va ‘n schiràt che ‘l cor sempre cumè ‘n mat; an nànc e ‘ndré gula i’uzelì e i salta déte e fóra dal nì. Le sò fòie i’è pròpe tante e pèr la sò grandèsa a i’òm la fa freschèsa. Sòta le frunde sa tróa pusès: per an brìs sa müscüra ’nfin i’infès. O ruèr, pianta da cültüra, rèsta la regìna da la nòsta pianüra. Traduzione La regina della pianura Il rovere (una qualità di quercia diffusa nella nostra pianura) è una pianta maestosa ed è bella come una sposa. Le sue ghiande sembrano orecchini e piacciono molto ai maialini. Sui suoi rami c'è un bel movimento: uno scoiattolo va su e giù dal tronco e corre come un matto; gli uccellini volano avanti e indietro e saltano dentro e fuori dal nido. Le sue foglie sono proprio tante e per la sua grandezza agli uomini porta freschezza: sotto le sue fronde si trova riposo e per un po' ci si dimentica persino delle preoccupazioni. Oh, rovere, pianta di cultura, resta la regina della nostra pianura. Ora tocca agli alunni di 4^. Come sono Cremosano e Campagnola nelle varie stagioni dell'anno? Quali sono i profumi, i colori? Come si trasformano con la nebbia e la neve? Com'è il tramonto in primavera e in estate? E cuma l'è la pastòcia 'n dialèt? Semtèm an pó: “Al nòst paìs” (E com‟è la storia in dialetto?) AN PRIMAÉRA Da matìna, an primaéra, al nòst paizì 'l g’a an pröföm d’èrba frèsca e da fiór apéna sbuciàt. An piàsa le piante i’è istìde da fòie nuèle e i'è sperànsa da 'na bèla éta. Sóta i tèc da le cà le prime rundàne le circa le gnade per fa le cuàde. An vèrs sera 'l ciél, sfümàt da tinte ligére, al salüda le giùrnade sempre püsé lunghe. AN ESTÀT 'Ndale matìne d‟estàt al nòst paizì 'l sént d‟aria cólda. Al sul duràt e cóld pelèt al pàsa a fadìga 'n mès a le fòie spèse e scüre da le piante. Alùra la zént la va a regàta per nà a seàs zó sö le banchète e ciapà 'mpó da frescüra. Antant sa spèta la sera che la rüa 'n ritàrd 'nsèma al rós dal tramùnt. AN AÖTÖN An aötön al nòst paìs al sa 'mpiéna da udùr da tèra bagnàda. A la matìna prèst l‟è querciàt zó da na burda ligéra che la fa pensà a l‟aqua ignìda zó 'l dé prima e al sul ömét che „l vegnarà fóra. An piàsa sa furma 'n tapé culuràt con le fòie crudàde dai bròch; se le va „n dal fòs le sta a gala cumè grasiùze barchète. Rüa prèst al fósch, dopo ìga culuràt da 'n ròza scür i mür da töte le cà. AN INVÈRNE ‘N dal nòst paizì an invèrne, gh’è da spès an pó da néf e sa sent an udùr da frèsch e da nèt. Sa pénsa söbét ai nazì rós dai bagaì, a le gnàde frège da i' uzelì e ai tèc töc bianch da le cà. 'Ntrà i bròch nüc da le piante sa èt le talamóre con sö la galavróda: le par curdìne d’argént. Pó 'l fòss che ‘l traèrsa la piàsa 'l sà culùra d’argént perchè al g’à ciapàt an po’ da sul ignit fóra 'n chèl mumént. La sera, frègia giasàda, la sa ‘mpésa pèr magia con le lüs da le cà e da la via. Traduzione Il nostro paese In primavera Nelle mattine di primavera il nostro paesino ha un profumo di erba fresca e di fiori appena sbocciati. In piazza le piante vestite di foglie tenere e verdi sono speranza di bella vita. Sotto i tetti delle case intorno, le prime rondini tornano nei loro nidi per depositare le uova. Le anatre nel fosso starnazzano allegramente e insegnano a nuotare ai loro piccoli sotto gli occhi incuriositi dei passanti. Il tiepido sole saluta il freddo dell'inverno e riscalda l'aria profumata che preannuncia l'arrivo dell'estate. Al tramonto, il cielo, sfumato di teneri colori, saluta le giornate sempre più lunghe. In estate Nelle mattine d’estate nel mio paesino si diffonde un odore d’aria calda. Fin dalle prime luci dell’alba, possiamo ascoltare il cinguettio degli uccelli allegri che trovano un rifugio sicuro fra le chiome degli alberi ormai folte e piene. Il sole caldo e luminoso filtra a fatica tra le foglie spesse e scure delle piante. Molte persone cercano di raggiungere le panchine ombreggiate per godersi la verde frescura: mentre ascoltano il gorgoglio dell’acqua che scorre lenta nel fosso vicino, si regalano una pausa piacevole nella calura estiva. Si attende l’arrivo della sera, che tarda a venire, con le varietà di rossi e rosa che invadono il cielo sereno. In autunno Nelle mattine d’autunno il nostro paese si riempie di odori forti di terra umida. Spesso all’alba lo troviamo avvolto in una triste foschia, ricordo della pioggia del giorno passato e attesa di un sole tenue. Nei campi e nei giardini le foglie delle piante iniziano a ingiallirsi. Nella piazza si srotola un tappeto variopinto che lascia nudi i rami degli alberi, segno del freddo che verrà. L’acqua abbondante del fosso trasporta lentamente le foglie secche come se fossero graziose barchette. Giunge presto la sera colorando di un rosa cupo i muri delle case. In inverno Nelle mattine d’inverno, nel nostro paesino, a volte, si può scorgere uno spesso strato di neve. Si sente, allora, un odore fresco e pulito che fa pensare ai nasi rossi dei bambini, ai nidi freddi degli uccellini e ai tetti bianchi delle case. Le piante sono avvolte da un leggero strato di nebbia che, pur essendo poca, le rende quasi invisibili, ma nelle ore pomeridiane vengono illuminate da un debole raggio di sole. Tra i rami degli alberi spogli vi sono alcune ragnatele interamente ricoperte di brina che le fa sembrare spessi fili d’argento. I giardini sono popolati da alberi spogli che diventano luoghi di incontro per passeri solitari e affamati. Il fosso che attraversa la piazza è luccicante e argenteo perché è riuscito ad catturare i raggi di sole che hanno deciso di mostrarsi per qualche istante. Nel freddo della sera si accendono, come per magia, le luci nelle strade e nelle case. Le esibizioni sono quasi terminate, ma manca ancora qualcosa, o meglio, qualcuno... I bambini di classe 5^, pochi ma buoni, hanno ideato il disegno del volantino, hanno realizzato un bel cartellone e hanno recitato alcune poesie dedicate all'albero. Gli Alberi Gli alberi bisbigliano tra loro e compongono una canzone d'oro. Sognano tanti bei frutti abbondanti per tutti. Loro fieri del frutteto se ne vanno orgogliosi a letto. Gli alberi sono famosi per i loro doni numerosi. Sono amici di tutti e per questo ci regalano tanti frutti. La Quercia Le querce d'estate sono spuntate di bei germogli si sono ornate. Nei rami più belli si posan gli uccelli cantando cantilene dai mattini alle sere. E mentre una pioggia scende pian piano un fiore spuntato si vede lontano. Albero L'albero in primavera è sorridente con fiori e frutta è splendente. Gli uccelli si dan da fare perchè i loro figli devono sfamare. Gli scoiattoli le ghiande devono portare perchè l'autunno sta per arrivare. Tutti sono indaffarati perchè dall'albero si sentono amati.