Integrazione dei
sistemi locali
Regione
Lombardia
Descrizione
Sistema sanitario regionale (70% pubblico)
Popolazione servita
10 milioni
Ospedali pubblici/medici specialisti 15 aziende sanitarie locali; 29 aziende ospedaliere;
5 istituti di cura e ricerca scientifica; 7900 medici
specialisti
Visione sanità integrata
Migliorare la qualità dell’assistenza e dei servizi sanitari
ai cittadini
Obiettivo chiave dell’iniziativa
Sistemi EMR locali connessi tramite la rete SISS
Architettura
Modello federato che integra i sistemi esistenti
Finanziamento
Finanziamento pubblico, 2% del budget di 17 miliardi di
euro spesi per i sistemi informatici
Nel 1999 la regione Lombardia
ha avviato uno sforzo mirante
a sviluppare una robusta
infrastruttura per i servizi
informatici nel settore sanitario
e lo scambio di informazioni
sanitarie. Con le riforme intraprese
in Lombardia si intende creare un
nuovo modello di servizi su misura
per il cittadino, improntati sulla
centralità del paziente e orientati
ad una migliore integrazione con
un forte accento sulla promozione
della salute.
La strategia incentrata
sull’introduzione e l’impiego di
una “Carta Regionale dei Servizi
della Lombardia” (CRS), una smart
card che garantisce l’accesso alle
informazioni dei pazienti e sullo
sviluppo del Sistema Informativo
Socio Sanitario (SISS) che connette
tutti gli operatori all’interno di un
unico sistema informativo. I due
sistemi combinati insieme vengono
chiamati CRS–SISS.
L’approccio della Lombardia
per un sistema sanitario
integrato
L’obiettivo generale della Regione
Lombardia è quello di promuovere la
condivisione di informazioni e lo scambio
tra i vari operatori socio-sanitari al fine
di migliorare sia la qualità delle cure
sia i servizi ai cittadini. Condividendo
dati clinici tra gli operatori del settore
sanitario si intende semplificare le
procedure, riducendo i tempi di attesa e
migliorando la qualità. Ciò implica anche
in un miglioramento dei processi interni
degli operatori socio-sanitari attraverso
l’uso di servizi informatici dedicati. Grazie
al sistema CRS–SISS è possibile rendere
disponibili informazioni a livello analitico,
in modo da monitorare la qualità dei
servizi sanitari e delle relative spese oltre
che i processi amministrativi, consentendo
pertanto una migliore pianificazione a
livello regionale.
Il SISS è un sistema modulare che
permette l’integrazione graduale
in rete di tutti i sistemi locali e di
tutte le tecnologie esistenti. Questo
approccio “non invasivo” tiene conto
dell’indipendenza dei sistemi informativi
ospedalieri e intende integrarli piuttosto
che sostituirli. Da ciò ne risulta un
modello federato per la condivisione e lo
scambio di informazioni. La responsabilità
della qualità dei dati condivisi nella rete
continua ad essere di pertinenza degli
erogatori dei servizi sanitari.
Infrastruttura del sistema di scambio di informazioni sanitarie
La rete informativa del SISS è basata
su una rete virtuale privata(VPN) che
funziona a tre livelli di architettura: il
data warehouse regionale centrale, i
database dei sistemi informativi sanitari
locali dove vengono memorizzate le
informazioni sanitarie ed un middleware
d’integrazione che li connette. Utilizzando
le informazioni contenute nel Fascicolo
Sanitario Elettronico (FSE), il data
warehouse consente inoltre di eseguire
l’analisi dei dati per scopi epidemiologici
ed amministrativi come, ad esempio, la
pianificazione sanitaria e l’esigenza di
risorse correlata.
I principi essenziali sui quali si fonda
il progetto comprendono l’utilizzo di
tecnologie di Internet, l’integrazione
(piuttosto che la sostituzione) delle
applicazioni esistenti, l’osservazione
rigorosa della tutela della sicurezza e
della segretezza dei dati, la fruibilità,
l’impatto minimo sulle attività giornaliere
ed una diffusione su larga scala della
firma digitale.
La Lombardia ha messo in atto diverse
strategie per incoraggiare l’adozione del
SISS, anche con incentivi finanziari ed
apposite disposizioni. Dal 2003 al 2004,
i medici di base ed i farmacisti hanno
ricevuto incentivi finanziari per utilizzare
attivamente il sistema alimentandolo con
dati e promuovendolo tra i loro pazienti.
Inoltre, una legge regionale del 2007 ha
reso obbligatoria (con qualche eccezione)
la partecipazione al SISS per tutto il
settore pubblico.
Iniziative chiave del sistema
sanitario integrato
La Regione Lombardia definisce la strategia di e-Health, supervisiona le organizzazioni incaricate dell’attuazione e stabilisce
l’assegnazione dei fondi. Il disegno e
l’esecuzione del sistema CRS–SISS oltre
alla manutenzione dei sistemi esistenti
sono stati assegnati al Lombardia Informatica, una società di servizi informatici
a capitale interamente regionale. Fondata
nel 1981, l’unico cliente di Lombardia
Informatica è la Regione Lombardia, che
nomina il top management dell’azienda e
ne definisce la mission in conformità alla
propria strategia e-Health. Negli ultimi
anni, l’attenzione di Lombardia Informatica si è spostata sempre più dalla fornitura
diretta di servizi all’attività di program
management di progetti e servizi appaltati ad altresocietà con procedure
ad evidenza pubblica.
Il progetto CRS–SISS è stato il motore
principale dello scambio di informazioni
sanitarie nell’ultimo decennio. In seguito
ad un’analisi di fattibilità condotta nel
1999, il progetto è stato avviato in fase
pilota nella provincia di Lecco. Una valutazione positiva ha portato al lancio della
rete SISS nel resto della Lombardia tra il
2003 e il 2009. Nel 2005 la maggioranza
delle Province era connessa in rete e ha
cominciato a farsi strada l’espansione
verso ilsettore privato.
Le prescrizioni sono il veicolo attraverso il
quale i cittadini sono in grado di accedere
ai servizi di richiesta di visite specialistiche, laboratori, esami diagnostici ed
altri servizi socio-sanitari non erogati dal
loro medico di base. Tutte le prescrizioni
di farmaci e servizi in Lombardia sono
create, inviate e firmate elettronicamente
attraverso il SISS (sebbene la legislazione
a livello nazionale necessiti anche di una
prescrizione cartacea da consegnare al
paziente).
Nell’ambito del progetto CRS-SISS è stato
impiegato anche un sistema di identificazione elettronico (CRS) utilizzando smart
card che consentono ai cittadini ed agli
operatori socio-sanitari di accedere alla
rete. Esistono due tipi di smart card: una
per i cittadini che serve a scopi di identificazione ed autenticazione, consente di
accedere ai servizi della amministrazione
pubblica e certifica la presenza del cittadino presso le strutture dove vengono
erogati i servizi sanitari, mentre la carta
per gli operatori socio-sanitari autorizza
gli enti erogatori ad accedere alla rete
SISS e funge da firma elettronica, che
deve essere utilizzata su tutti i documenti
resi disponibili al SISS.
Inoltre, il SISS comprende un sistema di
prenotazione elettronica al quale i cittadini possono accedere online o telefonicamente per prenotare esami diagnostici o
visite specialistiche. Tale sistema automatizzato riduce notevolmente il numero
delle doppie prenotazioni e il tasso di
no-show
Gli operatori socio-sanitari connessi al
SISS possono accedere a una serie di
referti che complementano leinformazioni
presenti nel loro patient record locale,
accedendo quindi ai dati prodotti da altri
operatori quali le farmacie e le strutture
ospedaliere. I documenti come i referti
ambulatoriali, le lettere di dimissione da
Day Hospital e da ricovero, i referti di
laboratorio, le richieste di visite specialistiche e le prescrizioni elettroniche
vengono pubblicate all’interno della rete
SISS e l’originale rimane all’interno del
sistema elettronico di archiviazione dei
dati del paziente. I servizi di memorizzazione e catalogazione del SISS consentono
di mantenere aggiornata la storia clinica
completa di ogni cittadino residente in
Lombardia e di renderla disponibile a tutte
le strutture ospedaliere ed agli operatori
socio-sanitari regionali.
Inizialmente, i cittadini devono esprimere
il loro consenso per tutte le informazioni
personali che vengono rese disponibili
attraverso il SISS. Una volta fornito tale
consenso, viene creato il loro FSE al quale
possono accedere sia gli operatori sociosanitari che i pazienti stessi, anche se
questi ultimi hanno un accesso limitato.
I medici di base possono accedere in ogni
momento ai dati contenuti nel FSE dei
loro pazienti. Gli operatori socio-sanitari
autorizzati presso gli ospedali, invece,
hanno generalmente bisogno della carta
del paziente ogni volta che vogliono accedere ai documenti disponibili in altri
sistemi della rete SISS. I cittadini hanno
il potere di autorizzare o negare l’accesso
ad alcuni o a tutti gli operatori sociosanitari a tutte o solo ad una parte delle
informazioni contenute nel loro fascicolo.
La Regione Lombardia ha inoltre sviluppato delle Reti di Patologia per la messa
a disposizione e lo scambio di dati , supportate dalla rete SISS. Queste reti raccolgono i dati in modo da consentire studi
approfonditi su determinate patologie, per
definire percorsi sanitari migliori e confrontare i diversi tipi di trattamento. Gli
erogatori sanitari che partecipano alle reti
si scambiano dati e referti di laboratorio
al fine di creare la loro base di evidenze.
Sono impegnati nello sviluppo di protocolli edeterminano quali dati che devono
essere contenuti nel SISS per continuare a
raccogliere le necessarie evidenze.
Impatto e benefici
Il SISS influenza tutti i servizi sanitari
pubblici in Lombardia, dall’assistenza
sanitaria di primo livello presso gli
studi dei medici di famiglia a quella di
secondo livello specialistico per i pazienti
ambulatoriali e/o ricoverati in ospedale.
Inoltread agosto 2010 circa l’80% delle
350 strutture socio-sanitarie private
della regione e 2500 farmacie erano
connessi al SISS.
Attualmente, il sistema contiene le
richieste di visite specialistiche in
ospedale redatte dai medici della medicina
di primo livello, gli esami di laboratorio, le
prescrizioni e somministrazioni di farmaci,
oltre all’accesso alle informazioni del
paziente in situazioni di emergenza. Per i
pazienti il SISS facilita l’accesso ai servizi
e le prenotazioni degli appuntamenti.
Negli ultimi anni, l’utilizzo del SISS è
aumentato progressivamente ed il numero
di prescrizioni inserite elettronicamente
è quintuplicato dal 2004 al 2007, mentre
le transazioni all’interno del SISS sono
passate da un qualche milione all’anno ad
oltre 100 milioni nel 2009.
Finora i vantaggi principali hanno
riguardato la condivisione dei dati ed il
sistema elettronico di prenotazione. La
condivisione dei dati rende più sicura
la fornitura di servizi di assistenza
sanitaria, soprattutto in quei casi in
cui i pazienti non hanno con sé la loro
richiesta di visita specialistica o la
lettera di dimissioni. In questo modo, gli
operatori socio-sanitari possono validare
i dati, controllare i risultati degli esami,
preparare consulti e collaborare all’uso
di nuovi modelli di assistenza sanitaria
risparmiando tempo ed aumentando la
produttività. Le prenotazioni elettroniche
invece migliorano la pianificazione
e l’assegnazione di risorse degli enti
erogatori, aiutano a risparmiare tempo
e spese di viaggio rendendo molto più
comoda la procedura di prenotazione
per i pazienti.
Le Reti di Patologia forniscono vantaggi
aggiuntivi mettendo a disposizione un
forum per la condivisione e lo sviluppo
di best practice cliniche a livello
professionale. Esiste un grande potenziale
di miglioramento della qualità del sistema
sanitario in tutta la regione mediante
un utilizzo diffuso delle linee guida
di assistenza sanitaria sviluppate da
queste reti. Se un numero consistente di
operatori socio-sanitari utilizzerà queste
linee guida ciò si tradurrà in un aumento
della coerenza nell’assistenza sanitaria e
nella medicina basata sulle evidenze.
Si stima che l’investimento totale nel SISS
in 10 anni sia stato compreso tra 800
milioni e 1 miliardo di euro. Da uno studio
di impatto del FSE condotto nel 2010 da
Empirica Communication and Technology
Research e da TanJent Consultancy
emerge che la piattaforma per lo
scambio di informazioni sanitarie SISS
ha avuto un impatto socio-economico
complessivamente positivo in 10 anni.
Nel 2007, cioè cinque anni dopo l’avvio
del SISS, il programma ha cominciato a
mostrare i primi benefici netti. Dopo una
temporanea crescita accelerata nel 2007
e nel 2008, i benefici netti anni hanno
raggiunto un livello sostenibile e stabile.
Nel 2010 i benefici netti accumulati
ammontavano a circa 143 milioni di euro.
Un altro studio condotto nel 2009 dal
Politecnico di Milano in collaborazione
con l’Università Bocconi ha rivelato un
risparmio del 2% all’anno sulle spese
sanitarie regionali. Per gli anni successivi
si prevedono risparmi ulteriori. Questi
vengono calcolati come risparmio diretto
e indiretto sulla catena del valore della
salute – dalla regione alle aziende
sanitarie locali ed ai medici di base – e si
prevede che in questo modo sia possibile
controllare meglio le spese, migliorando
la produttività, l’efficienza dei processi e
l’ottimizzazione delle risorse.
Le sfide
L’implementazione dell’infrastruttura per
il sistema CRS–SISS non è stata priva di
difficoltà. L’esperienza di oltre 12 anni
di implementazione, manutenzione e
sviluppo continuo ha anche consentito di
meglio comprendere tematiche come lo
scambio di informazioni sanitarie e l’uso
avanzato dei dati clinici.
Alcuni aspetti che contraddistinguono
le norme italiane sulla privacy sono così
stringenti che si ha la sensazione che
ciò possa ostacolare l’avanzamento del
sistema. I pazienti devono optare per il
sistema (opt-in) oltre ad autorizzare ogni
accesso ai loro dati da parte di soggetti
diversi dal proprio medico di base. Inoltre
le norme nazionali sulla privacy
limitano la possibilità del governo di
utilizzare i dati presenti all’interno del
SISS per scopi di ricerca.
Per consentire ad ogni struttura
ospedaliera e ad ogni medico di base di
mantenere i propri sistemi informatici si
è reso necessario scegliere un approccio
che rendesse assolutamente integrabili e
interoperabili i sistemi. Ciò ha richiesto
un impegno consistente in termini di
assistenza tecnica e di tempo da parte
del personale di Lombardia Informatica.
C’erano approssimativamente 30 diversi
sistemi in uso presso gli ambulatori dei
medici di base, alcuni dei quali erano
usati solo da due o tre ambulatori. In
particolare, i medici di base hanno
spesso trovato difficile tenere il passo
con il progresso tecnologico. Dal 2004
l’amministrazione regionale ha richiesto ai
medici di base di usare sistemi che siano
certificati e conformi al sistema SISS ed
ora sta operando per estendere questo
requisito ai laboratori, alle cliniche
ed agli ospedali.
Sebbene quasi tutti gli operatori sociosanitari siano ora integrati nella rete
SISS, molti di loro non usano il sistema al
massimo delle capacità possibili. Alcuni
lo usano solo per vedere i referti di
laboratorio dei pazienti. Si stima inoltre
che solo il 50-60% dei cittadini abbia
dato il proprio assenso iniziale per rendere
accessibili i propri dati. Molti non sanno
nemmeno che cosa sia la loro smart
card o quali servizi siano disponibili
attraverso il SISS.
La Regione Lombardia e gli erogatori
sanitari pubblici sul territorio hanno
potuto analizzare i dati amministrativi
per migliorare e modificare i servizi resi.
Purtroppo, lo stesso tipo di analisi non
sono disponibili per i dati clinici, in gran
parte perché i dati non sono strutturati
(in genere all’interno di documenti statici
in formato PDF). Tuttavia, le Reti di
Patologia scambiano già documenti basati
su dati strutturati e cinque tra i maggiori
laboratori ospedalieri della regione stanno
conducendo un progetto pilota che
prevede lo scambio di dati strutturati. I
dati strutturati richiedono standard di
codifica. La Regione Lombardia avrebbe
voluto attuare inizialmente una propria
strategia per la codifica ma ha incontrato
molti ostacoli quali le strategie sub
regionali per la codifica, la necessità
di conformarsi agli standard ufficiali
validi a livello nazionale (il “listino prezzi
nazionale”),le procedure di codifica usate
dai diversi sistemi ospedalieri ed in ultimo
anche gli standards europei.
La smart card che inizialmente ha
agevolato notevolmente il successo del
SISS, ora sembra sia diventata un fattore
limitante. Attualmente la Carta deve
essere usata in combinazione con un
lettore e la maggior parte dei cittadini
non ne possiede uno. È possibile accedere
ai propri dati personali solo laddove vi
sia un lettore,come ad esempio nelle
farmacie. Mentre da una parte vi è il
desiderio di aumentare l’accesso dei
pazienti ai propri dati sanitari affinché
possano essere aiutati nella gestione della
propria salute e del proprio benessere,
dall’altra è proprio il fatto di dipendere
da questa tecnologia a creare problemi.
Lombardia Informatica sta attualmente
studiando con i suoi partners altre
opzioni come l’autenticazione tramite
password o l’utilizzo di telefoni cellulari
per l’autenticazione.
Lombardia: ecco i prossimi
passi della sanità integrata
Per molti anni, la strategia regionale
dell’e-Health è rimasta concentrata quasi
esclusivamente sull’infrastruttura del
SISS, ma si sta sempre più espandendo
al fine di inglobare obiettivi più ampi
in tale materia. Per il prossimo futuro,
l’obiettivo è quello di portare a termine
l’introduzione del sistema e di integrarlo
nel settore privato. Inoltre, sono in
fase di sviluppo piani concreti volti a
migliorare l’entità dei dati sanitari e dei
Fascicoli Sanitari Elettronici (FSE) e a
usare formati strutturati in modo tale da
rendere possibile un utilizzo e un’analisi
più avanzanti dei dati. Il passaggio a dati
strutturati e l’uso di standard unificati
sono importanti priorità.
La sfida consisterà nell’usare la grande
quantità di dati disponibili attraverso il
SISS per migliorare la qualità clinica e
i costi dei servizi sanitari. La Lombardia
è ancora agli inizi per quanto concerne
l’uso dei dati clinici nel SISS nella ricerca
e nel supporto alle decisioni in ambito
clinico, per i quali il passaggio a dati
strutturati è fondamentale. L’introduzione
delle funzioni di supporto alle decisioni
in ambito clinico è particolarmente
importante perché la maggior parte dei
singoli sistemi dei medici di base è molto
semplice e non fornisce loro le funzioni di
registrazione, di sollecito e di supporto.
Lombardia Informatica sta studiando
un’alternativa all’attuale smart card per
consentire di creare nuove opportunità
che permettano ai cittadini di occuparsi
maggiormente della propria assistenza
sanitaria. Affrontando questo problema
sarà possibile semplificare lo sviluppo di
una personal zone (zona personale) che
consentirà ai cittadini di prendere visione
delle informazioni nel FSE e di
aggiungervi informazioni personali
qualora lo desiderino.
Cosa possiamo imparare dalla
Lombardia?
e la sicurezza dei dati sanitari hanno
notevolmente intralciato l’efficienza dello
scambio di dati in Lombardia.
Il modello del sistema sanitario integrato
attuato dalla Lombardia fornisce ai
professionisti del settore sanitario e
ai policy maker alcuni insegnamenti
fondamentali in materia.
Modelli federati di scambio hanno sia
costi che benefici. Poiché la Lombardia ha
deciso di avvicinarsi allo scambio di dati
consentendo agli operatori socio-sanitari
di mantenere i loro sistemi informatici si è
reso necessario fornire notevole assistenza
tecnica in modo da aiutare a creare e
mantenere le connessioni di dati. È stato
costoso sviluppare complessi motori
dotati di interfaccia in grado di trovare e
scambiare dati tra diversi prodotti e data
store. Tuttavia, questo approccio riduce
l’interruzione di diffuse sostituzioni di
sistemi e promuove la manutenzione
centralizzata dei dati.
Una leadership sistematica e una stabilità
organizzativa sono fattori vitali. Questi
due fattori sono necessari al fine di
mantenere una visione, una linea di
condotta e obiettivi sistematici che sono
alla base di efficienti programmi di sanità
integrata. Lombardia Informatica sembra
essere un’istituzione forte e stabile in
grado di rimanere concentrata sugli
obiettivi prefissati, sui valori fondamentali
e sul proprio impegno a favore di
miglioramenti a lungo termine. Una
leadership politica stabile consente anche
di favorire prospettive a lungo termine e
investimenti sistematici.
Dallo scambio di dati clinici non
strutturati si possono trarre benefici.
Nonostante la Lombardia non sia ancora
in condizioni di poter fare un buon
uso dei dati strutturati, il suo focus
sulle conoscenze, sull’accesso e sullo
scambio efficiente di dati ampiamente
non strutturati le ha consentito di trarre
benefici di prim’ordine derivanti dallo
scambio di informazioni senza dover
affrontare problemi più complessi
legati alla standardizzazione e alla
codifica dei dati.
Alcuni requisiti relativi alla privacy e
alla sicurezza possono essere gravosi.
Leggi complesse e a volte in conflitto
tra loro che regolamentano la privacy
Copyright © 2012 Accenture
Tutti i diritti riservati.
Accenture, la sua firma e
High Performance Delivered
sono marchi di Accenture.
Valutazione se le soluzioni saranno in
grado di soddisfare le esigenze future.
Fare previsioni sull’estensibilità delle
architetture è una cosa alquanto
complessa ed è raro trovarne una che
continui ad essere efficiente dopo dieci
anni. La smart card ha fornito una
risposta chiara alle questioni legate
all’identificazione e al consenso del
paziente ed ha pertanto consentito
molto del progresso fatto nella regione
nell’ultimo decennio. Ora, tuttavia, si sta
dimostrando essere un ostacolo al futuro
del programma e occorre sostituirlo con
un meccanismo aggiornato.
Accenture: Insight Driven
Health
Accenture è un’azienda globale di Insight
driven health (ovvero un sistema sanitario
basato sulle informazioni acquisite
digitalmente) rappresenta la base su
cui fondare una sanità più efficace,
più efficiente ed economicamente
più accessibile. Questo è il motivo per
cui gli enti fornitori di servizi sanitari
e i programmi sulla sanità scelgono
Accenture per migliorare e creare
un’ampia gamma di servizi sanitari basati
sulle informazioni sanitarie. I nostri
professionisti sono in grado di combinare
l’esperienza e le informazioni aziendali e
cliniche con tecnologie innovative al fine
di sfruttare a pieno il potenziale della
sanità basata sulle informazioni sanitarie
digitalizzate. Per maggiori dettagli
visitare:
www.accenture.com/insightdrivenhealth
Chi Siamo
Accenture è un’azienda globale di
consulenza direzionale, servizi tecnologici
e outsourcing che conta oltre 244 mila
professionisti in oltre 120 paesi del
mondo. Combinando un’esperienza unica,
competenze in tutti i settori di mercato
e nelle funzioni di business e grazie a
un’ampia attività di ricerca sulle aziende
di maggior successo al mondo, Accenture
collabora con i suoi clienti per aiutarli
a divenire aziende e governi ad alta
performance. A livello globale, i ricavi
netti per l’anno fiscale 2011 (settembre
2010 – agosto 2011) ammontano a 25,5
miliardi di dollari. La sua pagina Web è
www.accenture.com
For more information please contact:
Daniela Novvelli
[email protected]
+39 06 595 66278