L’ISOLOTTO DI MEGARIDE, L’ATTUALE CASTEL DELL’OVO urbano dell’epoca. La città si estendeva a nord tra via Foria e Piazza Cavour per poi scendere lungo via San Giovanni a Carbonara fino ad arrivare al mare. Dopo piazza Calenda le mure avevano bisogno anche di difese naturali per cui attraverso la collina di Monterone e quella di Sant’Agostino risalica per via Mezzocannone. Nel V secolo la popolazione della città era di circa 30mila abitanti e la lingua parlata e scritta era quella greca. All’epoca e nei secoli successivi la tradizione culturale greca rimase ben salda a Napoli e, come vedremo, determinò un grande rispetto da parte del mondo romano. Proprio Roma, riscontrando la crescita anche strategica sul mare di Neapolis, la pose al centro delle proprie attenzioni e nel 326 a.C, mentre era impegnata nella seconda guerra sannitica, cinse d’assedio Neapolis che all'inizio era schierata con la popolazione italica. La città venne conquistata ma i Romani le concessero ampia autonomia e le attribuirono il ruolo di "civitas foederata". Il trattato di pace garantì ai napoletani ampia libertà e limitò le incombenze alla sola fornitu- ra di armi e marinai in caso di guerra. Per Neapolis questa situazione risultò particolarmente vantaggiosa perché grazie alla protezione di Roma poté ampliare il suo porto, e vide fiorire i traffici marittimi, aumentò la lavorazione delle ceramiche e soprattutto attivò a pieno ritmo la sua famosa zecca che cominciò a coniare monete anche per conto di Roma. Nell’89 a.C. Neapolis ricevette la cittadinanza romana diventando, di fatto, municipio romano. La lingua latina cominciò a diffondersi rapidamente, ma il greco rimase ancora l'idioma più in voga. In realtà Neapolis per molti secoli restò una città bilingue, con una forte influenza della cultura greca. Nel l’82 a.C., quando scoppiò la guerra civile che contrappose Mario a Silla, Neapolis si schierò con il primo facendo la scelta sbagliata. Silla dopo la sua vittoria punì pesantemente la città. Confiscò la flotta ed eliminò economicamente e fisicamente il ceto mercantile con metodo delle proscrizioni. Il porto militare venne dislocato a Miseno e privato del possesso di Pithecusa (Ischia) e del ruolo guida nel campo commerciale. Di conseguenza capitali e attività imprenditoriali lentamente si spostarono a Puteoli (Pozzuoli) che diventò il centro commerciale della zona e per Neapolis iniziò una lenta decadenza. La città rimase, però, ben viva sotto il profilo culturale. Era la meta preferita e il punto di riferimento dell’intero mondo romano. Le era riconosciuto il ruolo di depositaria del patrimonio culturale ellenico e delle sue tradizioni. I Patrizi romani erano attratti dalle bellezze naturali e climatiche. Venne definita città oziosa ma nell’accezione romana “otioso” non aveva un significato negativo. Era, al contrario, il termine usato per indicare tutto ciò che era contrapposto all'agire fisico e produttivo, per cui oziosa era anche la filosofia e la poesia che fiorirono a Napoli più che in ogni altra città dell'Impero. La poesia si sviluppò a tal punto da invogliare Virgilio a risiedere per lungo tempo in una villa fuori città. L’importanza culturale di Neapolis attirò persino Nerone che nel 65 d.C., giunse a Neapolis, con un grande seguito, per esibirsi nei famosi teatri della città. Non sappiamo quanto successo ottenne con le sue “performance” ma quello che è certo è che al termine di una sua rappresentazione una violenta scossa di terremoto distrusse parte del teatro in cui si era esibito. Neapolis nonostante il ruolo portuale di secondo piano assunto dopo aver ceduto giocoforza la prevalenza a Puteoli, diventò crocevia di razze e culture differenti. Fiorirono le comunità orientali, come quella alessandrina testimoniata anche dalla Statua del dio Nilo, venerato appunto dagli alessandrini, nell’omonima piazza del quartiere Nilensis. Nella Neapolis dell’età imperiale cominciarono a diffondersi numerose religioni, ma ben presto, nonostante le persecuzioni, il Cristianesimo prese il sopravvento sulle altre. Il primo vescovo napoletano fu Aspreno che visse durante l'impero di Traiano tra il primo e il secondo secolo d.C. TERME ROMANE DEL II SECOLO D.C. SCOPERTE PRESSO IL CHIOSTRO DELLA CHIESA DI SANTA CHIARA A PIAZZA DEL GESÙ NUOVO 13 PREVENZIONE E INFORMAZIONE