9. MEDICINA: Influenza A: favorisce infezioni batteri che complicano cure Per disarmare il virus A/H1N1 che sta dilagando in Europa bisogna anche controllare le infezioni batteriche eventualmente co-presenti nel paziente con sospetta influenza, perché la suina sembra essere spesso associata a tali infezioni e complicata da esse. Serve dunque un esame batteriologico e poi una cura antibiotica ad hoc in caso di test positivo. E' il suggerimento di AMCLI, Associazione Microbiologi Clinici Italiani, ai medici che nelle prossime 4 settimane si troveranno a gestire il picco dell'influenza invernale. In Europa, Italia compresa, il 70% delle infezioni in corso è dovuto al ceppo A/H1N1 pandemico. Il virus A/H1N1 ha una maggior capacità di moltiplicarsi nelle basse vie respiratorie rispetto ad altri virus influenzali e questo in parte spiega il numero consistente di infezioni che portano ad insufficienza respiratoria. Secondo una nota AMCLI, inoltre, l'insorgenza di mutazioni che rendano più aggressivo il virus H1N1 costituisce una incognita del prossimo futuro anche perché pochi italiani si sono vaccinati e sono coperti, quindi il virus è libero di crescere. L'influenza da A/H1N1, ribadisce la nota, è legata ad alta frequenza di infezioni batteriche (in particolar modo Streptococchi di gruppo A, Pneumococchi e Meningococchi). La determinazione di infezioni contemporanee e del giusto antibiotico per risolverle sono due passi fondamentali per una rapida guarigione del paziente.