sviluppi un CPE caratteristico. L’isolamento del RSV è complicato
a causa della labilità del virus e dell’insensibilità di alcune colture
cellulari22. Le tecniche di coltura cellulare sono costose, laboriose
ed inadeguate per una rapida diagnosi di infezione da RSV.
IMAGEN Respiratory
Syncytial Virus (RSV)
K610211-2..........................50 Tests
IT
1. USO PREVISTO
IMAGEN™ Respiratory Syncytial Virus (RSV) test è un test di
immunofluorescenza qualitativo per la determinazione diretta in
campioni clinici che presentano RVS.
2. SOMMARIO
Il Virus respiratorio sinciziale è un virus a RNA sferico, con
inviluppo, appartenente alla famiglia dei paramixovirus,
classificato nel genere dei pneumovirus. Questo genere ha
quattro appartenenti: RSV umano, RVS bovino, virus polmonare
murino e virus della rinotracheite del tacchino1,2.
RSV costituisce la causa primaria delle malattie delle vie
respiratorie inferiori nei bambini e nei giovani adulti, causando
ogni anno, epidemie stagionali di malattie respiratorie3,4. RSV
viene trasmesso attraverso le goccioline di secrezione delle vie
respiratorie cariche di virus degli individui infetti.
L’infezione può manifestarsi con una varietà di sintomi,
varianti da rinite a polmonite, influenzati da fattori come età,
sesso e background socio-economico degli individui infetti5.
Approssimativamente il 50% dei bambini infettati durante il
primo anno di età sviluppa una malattia delle vie respiratorie
inferiori, con bronchite, bronchiolite, broncopolmonite e croup,
che può richiedere ricovero in ospedale6.
I bambini con sottostanti complicanze come malattia cardiaca
congenita, displasia broncopolmonare e congenita o altre
immunodeficienze possono essere soggetti a gravi infezioni da
RSV, a volte con rischio di mortalità7,8. Infezioni meno severe,
ricorrenti, si manifestano in tutti i gruppi di età, occasionalmente
risultanti in polmonite nei bambini e negli anziani9,10. Infezioni da
RSV concomitanti con infezioni da altri micro-organismi possono
aggravare la severità della malattia respiratoria9,11,12. Epidemie in
reparti geriatrici sono state associate a considerevole morbilità
e occasionale mortalità. La trasmissione nosocomiale del
RSV avviene in reparti pediatrici e nelle unità neonatali, con
conseguente ricovero prolungato e trattamento dei bambini
affetti13,14,15,16,17,18.
Un test di immunofluorescenza diretto che utilizza anticorpi
monoclonali specifici offre un metodo rapido, sensibile e
specifico per la determinazione diretta del RSV in campioni clinici
come aspirati rino-faringei.
5. REAGENTI FORNITI
50- Ogni kit contiene materiale sufficiente per 50 campioni
diretti o preparati di coltura cellulare.
- La conservabilità del
kit su scaffale è quella indicata sull'etichetta della confezione
esterna.
5.1. IMAGEN RSV REAGENT
Un opuscolo di istruzioni per l’uso.
IMAGEN RSV è un test di immunofluorescenza diretto per
la determinazione e l'identificazione di RSV in campioni
clinici umani. Il test utilizza tre anticorpi monoclonali per la
determinazione delle specifiche proteine strutturali espresse in
tutti i tipi di virus respiratorio sinciziale umano.
3. PRINCIPIO DEL TEST
Il test IMAGEN RSV contiene anticorpi monoclonali coniugati
con isotiocianato di fluoresceina (FITC). Gli anticorpi coniugati
si legano in modo specifico agli antigeni virali presenti in tutti
i tipi di RSV umano. Il reagente viene utilizzato in una tecnica
di immunofluorescenza diretta mono-passaggio. I campioni
vengono incubati con il reagente a base di anticorpi FITCconiugati per 15 minuti, successivamente l'eccesso di reagente
viene dilavato con soluzione fisiologica in tampone fosfato
(PBS). Le zone colorate vengono montate e visualizzate al
microscopio, utilizzando illuminazione epifluorescente. Se è
presente RSV, all'interno delle cellule infette viene visualizzata
una caratteristica fluorescenza verde mela vivo, contrastante con
la colorazione rossa delle cellule non infette dello sfondo.
Riconoscimenti
Gli anticorpi monoclonali utilizzati in questo test sono stati
prodotti da The Institute for Research on Animal Diseases,
Compton, Berkshire, Regno Unito.
Vetrini per microscopia in vetro, ricoperti di teflon con pozzetto
singolo da 6mm di diametro (100 vetrini per confezione)
disponibili presso la filiale o il distributore Oxoid competenti,
(codice n. S611430-6).
IMAGEN RSV Positive Control Slide (codice n. S610830-2).
2 x 1 vetrino di controllo positivo con
pozzetto contenente cellule epiteliali
umane, fissate in acetone (Hep-2)
infettate con RSV.
Un flacone di quanto segue:
3mL di liquido di montaggio. Il liquido
di montaggio contiene un inibitore
fotosbiancante in soluzione di glicerolo
(pH 10,0).
1,4mL di IMAGEN RSV reagent. Il
reagente consiste in una miscela di
anticorpi monoclonali murini purificati
specifici per RSV, FITC-coniugati. Gli
anticorpi monoclonali sono diretti contro
la proteina di fusione e la nucleoproteina
del RSV.
5.2. PREPARAZIONE, CONSERVAZIONE E RIUTILIZZO DEI
COMPONENTI DEL KIT
7. ATTREZZATURA
E' necessaria la seguente attrezzatura:
pipette di precisione e puntali mono-uso per la dispensazione
di 25µL
Bagno di lavaggio
Coverslip per la copertura del pozzetto da 6mm di diametro
Olio per immersione non fluorescente
Microscopio epifluorescente con sistema di filtraggio per FITC
(max. lunghezza d'onda eccitazione 490nm, emissione media
lunghezza d'onda 520nm) e ingrandimento x200-x400
Incubatrice a 37°C
Centrifuga a bassa velocità
Estrattore di muco (solo per campioni rino-faringei)
8. PRECAUZIONI
- Per uso diagnostico in vitro. Chiunque effettui analisi con
questo prodotto deve essere qualificato al suo uso ed esperto
nelle procedure di laboratorio.
5.3. VETRINI CON CONTROLLO POSITIVO -
8.1. PRECAUZIONI DI SICUREZZA
8.1.1
Consultare le istruzioni per l’uso
I vetrini vengono forniti individualmente in sacchetti di pellicola
metallizzata sigillati, contenenti azoto. Conservare i vetrini non
utilizzati a 2-8°C. La confezione contenente il vetrino deve essere
esposta a temperatura ambiente (15-30°C) per 15 minuti prima
di essere aperta.
Contenuto sufficiente per <N> test
Colorare il vetrino subito dopo l'apertura.
IMAGEN RSV reagent contiene 15mmol/L di azide
sodica, che è un prodotto tossico. L’azide sodica
può reagire con le tubature in piombo e in rame,
formando azidi metalliche esplosive. Smaltire sempre
i materiali contenenti azide sodica, sciacquando
abbondantemente con acqua.
8.1.2
L'RSV presente sui vetrini di controllo positivi è risultato
non infettivo nella coltura cellulare, tuttavia il vetrino
deve essere maneggiato e smaltito come se fosse
potenzialmente infettivo.
8.1.3
Il reagente contiene il colorante Evans blu che può
essere cancerogeno, quindi evitare il contatto con la
pelle.
8.1.4
Osservare la massima attenzione nell'uso del liquido di
montaggio, in quanto può provocare irritazione della
pelle. In caso di contatto, la cute deve essere sciacquata
abbondantemente con acqua.
8.1.5
Non mangiare, bere, fumare, conservare o preparare
alimenti o utilizzare cosmetici nell'area di lavoro
designata.
8.1.6
Non pipettare i materiali con la bocca.
8.1.7
Prima di maneggiare campioni clinici e cellule infette,
indossare guanti monouso e lavare sempre le mani
dopo aver trattato materiali infettivi.
Codice del prodotto e numero di catalogo
Fabbricante
Dispositivo medico-diagnostico in vitro
5.4. LIQUIDO DI MONTAGGIO Pronto all'uso. Conservare il liquido di montaggio non utilizzato
a 2-8°C. Il reagente deve essere esposto a temperatura ambiente
(15-30°C) per 5 minuti prima dell'uso.
Utilizzare entro
5.5. REAGENTE -
La diagnosi di laboratorio del RSV gioca un ruolo importante nella
gestione dei pazienti e nel controllo delle epidemie15,16,17,19.
Codice del lotto
I metodi comunemente impiegati per la diagnosi di laboratorio
delle infezioni da RSV comprendono determinazione diretta del
virus o delle proteine virali in campioni clinici, come aspirati
rino-faringei e isolamento del virus vivo in colture cellulari
monostrato, inoculate con secrezioni delle vie respiratorie20,21.
Limiti di temperatura per la conservazione
Pronto all'uso. Conservare il reagente non utilizzato al buio a
2-8°C. Il reagente deve essere esposto a temperatura ambiente
(15-30°C) per 5 minuti prima di essere utilizzato.
L’isolamento del RSV in campioni clinici può essere effettuato
in linee cellulari continue, come cellule HeLa e Hep2 in cui si
sviluppa un caratteristico effetto citopatico (CPE) con formazione
di sincizie. La diagnosi corretta mediante isolamento del virus è
lunga e possono essere necessari da 5 a 20 giorni prima che si
I seguenti prodotti sono stati studiati per essere utilizzati con
IMAGEN RSV. Per qualsiasi richiesta contattare la filiale o il
distributore Oxoid competenti.
Al fine di garantire una performance ottimale del kit, è importante
che i componenti del kit non utilizzati vengano conservati in base
alle seguenti istruzioni:
4. DEFINIZIONI
I seguenti simboli sono stati utilizzati nelle informazioni del
prodotto.
N
6.2. ACCESSORI
6. REAGENTI AGGIUNTIVI
6.1. REAGENTI
Acetone fresco (per il fissaggio).
Soluzione fisiologica in tampone fosfato (PBS) pH 7,5 per il
lavaggio dei campioni colorati e per la preparazione dei campioni.
8.1.8
Lo smaltimento di tutti i campioni clinici deve avvenire
nell'osservanza della legislazione locale.
8.1.9
Le schede con i dati sulla sicurezza sono disponibili su
richiesta degli utenti professionisti.
8.2. PRECAUZIONI TECNICHE
8.2.1
8.2.2
Non utilizzare i componenti dopo la data di scadenza
stampata sulle etichette. Non miscelare o scambiare fra
di loro diverse partite/lotti di reagenti.
I reagenti vengono forniti in concentrazioni di lavoro
fisse. La performance del test sarà influenzata in modo
negativo dall’uso di reagenti modificati o conservati in
condizioni diverse da quelle descritte alla sezione 5.
8.2.3
Preparare esclusivamente il quantitativo di soluzione
fisiologica in tampone fosfato (PBS) necessario all'uso
giornaliero.
8.2.4
Evitare la contaminazione microbica dei reagenti.
8.2.5
Non congelare il reagente.
9. PRELIEVO E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI22
Il prelievo e la preparazione dei campioni è di importanza
fondamentale
nella
diagnosi
del
RSV
mediante
immunofluorescenza diretta e tecniche di coltura cellulare. I
campioni devono essere raccolti dal sito dell'infezione durante il
periodo di massima virulenza e devono essere preparati in modo
da preservare intatte le cellule esenti da muco aderente.
Se tutte le secrezioni restano nel tubetto di aspirazione, senza
raggiungere l'estrattore di muco, dilavare le secrezioni dal
tubetto con PBS. L'operazione risulta più efficace inserendo
una pipetta pasteur nel lato terminale del tubetto inserito
sull'estrattore. Inserire la quantità di liquido adeguata nel
tubetto ed espellerla ripetutamente fino a che tutte le secrezioni
aderenti alle pareti del tubetto non saranno staccate. Pipettare
su e giù la sospensione fino a che il muco non sarà frantumato
adeguatamente.
Preparazione dei vetrini
Dopo aver effettuato il processo di separazione cellulare,
centrifugare la sospensione cellulare ottenuta a temperatura
ambiente (15-30°C) per 10 minuti a 380g ed eliminare il
surnatante. Risospendere il deposito cellulare in un quantitativo
sufficiente di PBS per diluire il muco rimanente, mantenendo allo
stesso tempo un'alta densità cellulare. Inserire 25µL del deposito
cellulare risospeso nella zona del pozzetto del vetrino. Lasciare
asciugare completamente il campione all'aria a temperatura
ambiente (15-30°C) e fissarlo in acetone fresco a temperatura
ambiente (15-30°C) per 10 minuti. Se il campione non viene
colorato immediatamente, conservare a 4°C per tutta la notte o
congelare a -20°C per periodi di conservazione prolungati.
10. PROCEDURA DEL TEST
FARE RIFERIMENTO ALLA SEZIONE 8.2 PRECAUZIONI TECNICHE
PRIMA DI EFFETTUARE LA PROCEDURA DI TEST.
10.1.AGGIUNTA DEL REAGENTE
Il campione raccomandato è costituito da aspirato rino-faringeo,
che se prelevato correttamente, contiene un grande numero di
cellule epiteliali delle vie respiratorie.
Aggiungere 25µL di IMAGEN RSV reagent per fissare la
preparazione cellulare sul vetrino (vedi sezione 9) o su un vetrino
di controllo positivo. Accertare che il reagente copra tutta l'area
del pozzetto.
9.1. ASPIRATISECRETI RINOFARINGEI
10.2.PRIMA INCUBAZIONE
Prelievo
Incubare i vetrini con il reagente in una camera di umidificazione
per 15 minuti a 37°C. Non lasciare asciugare il reagente sul
campione, in quanto ciò potrebbe risultare in una colorazione
non specifica.
Raccogliere le secrezioni dalla zona rinofaringea in un estrattore
di muco attraverso un tubetto di aspirazione di 8mm di diametro.
Inviare l'estrattore e il tubetto in laboratorio il prima possibile
per la procedura. Sono necessarie tecniche di separazione
cellulare per la colorazione di immunofluorescenza diretta.
Per l’inoculazione della coltura virale possono esser utilizzati
campioni o il surnatante derivante da tecniche di separazione
cellulare.
10.3.LAVAGGIO DEL VETRINO
Dilavare l’eccesso di reagente con soluzione salina in tampone
fosfato (PBS) e lavare delicatamente il vetrino per 5 minuti in un
bagno di agitazione contenente PBS. Drenare la PBS e lasciare
asciugare il vetrino a temperatura ambiente (15-30°C).
Separazione cellulare
10.4.AGGIUNTA DI LIQUIDO DI MONTAGGIO
Se necessario aggiungere 2mL di soluzione fisiologica in
tampone fosfato (PBS) al campione prima di centrifugarlo, per
ridurre la viscosità e per diluire il muco. Centrifugare l'estrattore
di muco a temperatura ambiente (15-30°C) per 30 minuti a
380g. Rimuovere il surnatante che può essere utilizzato per la
coltura cellulare. Sospendere il deposito cellulare in 2mL di PBS
e pipettare delicatamente su e giù le cellule con una pipetta a
foro largo o agitare delicatamente su vortex fino a che il muco
si frantuma, evidenziando il materiale cellulare. Non pipettare/
agitare su vortex con forza per evitare danni alle cellule. Una
volta ottenuta una sospensione cellulare omogenea, aggiungere
ulteriore PBS, se necessario, e pipettare o agitare su vortex dopo
aver aggiunto altra soluzione per lavare ulteriormente le cellule.
Rimuovere ed eliminare le macchie di muco ancora visibili. Il
muco in eccesso deve essere rimosso in quanto impedirebbe
una adeguata penetrazione del reagente, con conseguente
fluorescenza non specifica.
Aggiungere una goccia di IMAGEN RSV mounting fluid al centro
di ogni pozzetto e posizionare un coprivetrino sul liquido di
montaggio e sul campione, verificando che non vi siano bolle
d'aria.
10.5.LETTURA DEL VETRINO
Esaminare tutta la zona del pozzetto contenente il campione
colorato, utilizzando un microscopio epifluorescente.
La fluorescenza (vedi sezione 11) dovrà essere visibile a
ingrandimento x200-x500. (I vetrini che evidenziano i risultati
migliori dovranno essere esaminati subito dopo la colorazione,
ma possono essere conservati a 2-8°C al buio per max. 72 ore).
11. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEI TEST
11.1.CONTROLLI
11.1.1 Vetrini di controllo positivo
ll vetrino di controllo positivo, colorato e visualizzato (vedi
sezione 10) deve evidenziare cellule con fluorescenza granulare
intracellulare, citoplasmatica di colore verde mela, contrastante
con il fondo rosso del materiale di controcolorazione. Queste
cellule sono leggermente più grandi delle cellule delle vie
respiratorie, ma devono evidenziare fluorescenza citoplasmatica
simile, se infettate con RSV. I vetrini di controllo positivo devono
essere utilizzati per verificare che la procedura di colorazione sia
stata eseguita correttamente.
11.1.2 Controllo negativo
Se è necessario un controllo negativo, si consiglia di utilizzare
cellule intatte, non infettate, del tipo utilizzato per la coltura e
l'isolamento del RSV. Le cellule devono essere preparate, fissate
e colorate (vedi sezione 10).
11.2.CAMPIONI CLINICI
11.2.1 Aspetto delle cellule infettate con RSV
Nelle cellule epiteliali delle vie respiratorie si evidenziano granuli
citoplasmatici intracellulari con fluorescenza verde-mela.
Negli stadi successivi dell’infezione, l’antigene RSV può essere
limitato a zone isolate del citoplasma, dall’aspetto di piccoli
granuli mal-definiti, singoli o in cluster.
Le cellule non infettate si colorano di rosso con controcolorante
Evans blu.
11.2.2 Interpretazione
La diagnosi è positiva se una o più cellule del campione fissato e
colorato evidenziano la tipica fluorescenza descritta.
La diagnosi è negativa se i campioni fissati e colorati non
evidenziano fluorescenza dopo la colorazione con il reagente.
Nei campioni di aspirati rino-faringei colorati direttamente, sul
vetrino devono essere visibili almeno 20 cellule epiteliali delle
vie respiratorie non infette, prima che possa essere riportato
un risultato negativo (vedi sezione 11.2.3 se non sono presenti
cellule sufficienti).
11.2.3 Cellule insufficienti
Se nel preparato del vetrino con pozzetto non sono presenti
cellule sufficienti, il resto del campione clinico dovrà essere
centrifugato a 380g per 10 minuti a temperatura ambiente
(15-30°C). Risospendere le cellule in un volume minore di PBS
prima della ridistribuzione (25µl) sul vetrino, altrimenti ripetere
il campione clinico.
12. LIMITI DI PERFORMANCE
12.1.Il reagente FITC può colorare in modo non specifico i ceppi
di Staphylococcus aureus contenenti grandi quantità di
proteina A. Ciò è dovuto a interazione non immune della
proteina A con la regione Fc dell’anticorpo monoclonale,
un'osservazione riportata anche in altre analisi fluorescenti
monoclonali e policlonali23. Tuttavia, questa colorazione
non conferisce il tipico pattern fluorescente intracellulare
descritto nelle cellule infette con RSV (vedi sezione 11.2.1)
e deve essere interpretata come colorazione non specifica.
12.2.Utilizzare esclusivamente il liquido di montaggio fornito.
12.3.L'aspetto visivo dell'immagine fluorescente ottenuta può
variare a causa del tipo di microscopio e della sorgente
luminosa utilizzati.
12.4.Si raccomanda di utilizzare 25µL di reagente per coprire
la zona del pozzetto di 6mm. Un volume minore potrebbe
non essere sufficiente per coprire la zona del campione e
potrebbe ridurre la sensibilità.
12.5.I reagenti vengono forniti in concentrazioni di lavoro fisse.
La performance del test può essere influenzata da eventuali
modifiche ai reagenti o se questi non vengono conservati
secondo le condizioni raccomandate alla sezione 5.
12.6.La mancata determinazione di RSV può essere attribuita
a un prelievo inadeguato, a una campionatura e/o a un
trattamento inadeguato del campione, a coltura cellulare
insufficiente, ecc. Un risultato negativo non esclude la
possibilità di un'infezione da RSV.
12.7.La presenza di RSV nelle secrezioni rinofarinegee non
esclude necessariamente la possibilità di una concomitante
infezione da parte di altri agenti patogeni9,12. I risultati
dei test devono essere interpretati congiuntamente
alle informazioni disponibili sugli studi epidemiologici,
nel contesto della diagnosi clinica del paziente e di altre
procedure diagnostiche.
12.8.I risultati dei test devono essere interpretati congiuntamente
alle informazioni disponibili sugli studi epidemiologici, nel
contesto della valutazione clinica del paziente e di altre
procedure diagnostiche.
13. VALORI PREVISTI
La determinazione di RSV viene influenzata dall’epoca del prelievo
e di trattamento del campione, nonché dalla conservazione e dal
trasporto dei campioni. Sono fattori determinanti anche l’età, lo
stato di salute generale, la localizzazione geografica e lo stato
socio-economico della popolazione testata. I virus respiratori
sinciziali sono diffusi in tutto il mondo e sono associati a
infezioni delle vie respiratorie stagionali, significative in regioni
temperate e tropicali. Nei climi temperati le epidemie di infezioni
da RSV avvengono prevalentemente durante i mesi invernali.
Le infezioni delle vie respiratorie inferiori sono in genere
più numerose durante questi periodi e l’RSV viene ritenuto
responsabile del 20% delle infezioni delle vie respiratorie.
Pertanto, durante epidemie stagionali, si può prevedere che un
numero significativo di aspirati rino-faringei sia positivo per RSV.
Le infezioni da RSV possono manifestarsi in ogni gruppo di età,
ma i sintomi sono più gravi nei neonati. E’ prevedibile che il 50%
dei bambini manifesti infezione da RSV durante il primo anno di
vita. L'RSV è stato ritenuto responsabile di epidemie di infezioni
delle vie respiratorie negli ospedali, in particolare nei reparti
pediatrici e nelle istituzioni geriatriche, dove è stato associato a
un aumento di morbilità e mortalità.
14. CARATTERISTICHE DI PERFORMANCE SPECIFICHE
14.1.SPERIMENTAZIONI CLINICHE
IMAGEN RSV test è stato studiato in due centri di sperimentazione
clinica per l'impiego diretto su secrezioni rino-faringee, prelevate
da bambini e da adulti ricoverati con sintomatologia da infezione
delle vie respiratorie.
Il centro di sperimentazione 1 ha analizzato 305 campioni
prelevati durante le epidemie invernali 1982-83 e 1983-84,
utilizzando IMAGEN RSV test e i test diagnostici standard utilizzati
nel centro (isolamento del virus in coltura cellulare monostrato
HeLa e immunofluorescenza policlonale bovina indiretta).
Il risultato dei metodi di riferimento veniva considerato positivo
se la fluorescenza policlonale bovina indiretta o la coltura
cellulare erano positive. In 8 campioni, in cui la fluorescenza
indiretta aveva evidenziato un legame non specifico, la diagnosi è
stata effettuata esclusivamente in base al risultato della coltura.
Il centro di sperimentazione 2 ha analizzato 200 campioni
prelevati durante l’epidemia invernale 1983-84 e 50 campioni di
cui era nota la positività, prelevati durante le epidemie dei 5 anni
precedenti, utilizzando IMAGEN RSV test e immunofluorescenza
policlonale indiretta. Anche la coltura destinata all’isolamento
del virus è stata inoculata al momento del prelievo dei campioni
per tutti i campioni, ma la coltura è stata interrotta nei campioni
successivamente risultati positivi all'immunofluorescenza. Sono
stati sottoposti a coltura i campioni RSV negativi a seguito di
immunofluorescenza e i campioni di pazienti in cui l’infezione
da parte di un secondo virus oltre a RSV era ritenuta possibile.
Il risultato veniva considerato positivo se la coltura cellulare
o l'immunofluorescenza indiretta erano positive. 8 campioni
hanno evidenziato deterioramento dell’antigene imputabile alla
conservazione del vetrino (come misurato attraverso modifica del
risultato dell’immunofluorescenza indiretta dopo conservazione
e osservazione di scarsa fluorescenza con entrambi i reagenti).
IMAGEN RSV test ha consentito di diagnosticare infezioni da
RSV in campioni di cui era nota la positività, prelevati durante
5 epidemie consecutive, evidenziando che gli anticorpi
monoclonali utilizzati sono diretti contro gli antigeni RSV stabili.
Pertanto, sembra inverosimile che la capacità diagnostica del
reagente venga compromessa da alterazioni antigeniche minori
note2,24.
I risultati delle due sperimentazioni sono indicati nella tabella
14.1 Su 547 campioni testati, IMAGEN RSV test era correlato ai
test RSV diagnostici standard in 525 casi (correlazione del 96%).
La sensibilità e la specificità generale di IMAGEN RSV test è stata
rispettivamente del 93% e 98%, assumendo una specificità e una
sensibilità dei metodi standard pari al 100%.
I valori predittivi dei test positivi e negativi erano rispettivamente
pari al 98% ed al 94%.
La sensibilità, la specificità e i valori predittivi sono stati calcolati
come descritto in precedenza25
Tabella 14.1 Comparazione dei risultati di IMAGEN
RSV test e dei test diagnostici RSV standard
utilizzati in due centri di sperimentazione
TEST RISULTATO
Tabella 14.2 Organismi testati con IMAGEN
RSV test e rivelatisi non reattivi
Plorde J.J. (1983)
E valuation of direct immunofluorescence, enzyme immunoassay,
centrifugation culture and conventional culture for the detection
of respiratory syncytial virus.
Neisseria gonorrhoeae
Branhamella catarrhalis
Neisseria lactamica
Isolation of respiratory syncytial and influenza virus from the
sputum of patients hospitalized with pneumonia.
Chlamydia trachomatis
Neisseria meningitidis
Journal of Infectious Diseases 147: 181-184.
Coxsackie Virus tipi A9, B1, B3
Neisseria perflava
10.Spelman D.W., Stanley P.A. (1983)
Cytomegalovirus
Virus parainfluenzali tipo 1, 2 e 3
Respiratory syncytial virus pneumonitis in adults.
Virus del Herpes Simplex tipo 1 e 2
Picornavirus
11.Zaroukian M.H., Kashyap G.H., Wentworth B.B. (1988)
Virus dell’influenza tipo A e B
Polio virus tipi 1 e 2
Mycoplasma pneumoniae
Rhinovirus
ase Report: respiratory syncytial virus infection: a cause of
C
respiratory distress syndrome and pneumonia in adults.
Neisseria cinerea
Streptococcus pneumoniae
Am J Med Sci 295: 218-222.
Virus varicella zoster
12.Mathur U., Bentley D.W., Hall C.B. (1980)
Echovirus tipi 3, 6, 9
Medical Journal of Australia 1: 430-431.
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17.Goldson E.J., McCarthy J.T., Welling M.A., Todd J.K. (1979)
Neg
eport of a workshop on respiratory syncytial virus and
R
parainfluenza viruses.
IMAGEN RSV test
Neg
Pos
Neg
Pos
Journal of Infectious Diseases 148: 588-598.
Centro di sperimentazione 1
220
74
6
5
Centro di sperimentazione 2
64
167
11
0
N. COMPLESSIVO di campioni
284
241
17
5
7.Gardner P.S., Turk D C., Aherne W.A., Bird T., Holdaway M D.,
Court S.D.M. (1967)
Deaths associated with respiratory tract infection in childhood.
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8.MacDonald N.E., Hall C.B., Suffin S C., Alexson C., Harris P.J.,
Manning J.A. (1982)
espiratory syncytial viral infection in infants with congenital
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Neg
IMAGEN RSV test è stato eseguito su preparati di altri virus e
microrganismi presumibilmente presenti nelle secrezioni delle
vie respiratorie. Tutti gli organismi testati (tabella 14.2) sono
risultati negativi con l'IMAGEN RSV test reagent.
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Adenovirus 1-4, 7, 21
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