I tagli al sostegno colpiscono le superiori

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INIOP111
22/09/2011
SCUOL A Scaringella: "L'Unione seguirà 12 7 ragazzi"
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I tagli al sostegno
colpiscono le superiori
— La scuola è cominciata per tutti, anche per gli alunni con handicap, la fascia più
debole dell'utenza scolastica,
la prima a risentire delle conseguenze di tagli e razionalizzazioni. Sul fronte del sostegno, le
riduzioni di organico hanno colpito in particolare le superiori,
mentre per quanto riguarda elementari e medie sono stati grosso modo mantenuti i parametri
dell'anno scorso.
Là dove il sistema scuola
mostra i suoi limiti, subentrano
le Amministrazioni dei comuni dell'Unione che, sul fronte
dell'inserimento scolastico degli
alunni con handicap, dispongono ancora di risorse sufficienti a
pianificare interventi mirati. Il
principale di questi interventi
riguarda l'arruolamento dei
"pea", ovvero del personale
educativo assistenziale, il cui
compito è quello di lavorare
in tandem con l'insegnante di
sostegno, affiancando l'alunno
disabile e aiutandolo a raggiungere l'autonomia nei piccoli gesti quotidiani. A curare
cioè l'abbigliamento, l'igiene
personale e l'alimentazione,
favorendo al contempo il suo
inserimento nel gruppo classe.
«Quest'anno attraverso i pea —
spiega Francesco Scaringella,
responsabile del settore Istruzione dell'Unione — seguiremo
127 alunni, di cui 76 a Carpi,
15 a Campogalliano, 19 a Novi
e 17 a Saliera. Il nostro personale assicurerà la copertura di
oltre 1.450 ore alla settimana.
Se contiamo che un educatore
assistenziale costa all'Amministrazione 23 euro all'ora, si può
avere un'idea della rilevanza
dell'investimento che, solo per
quanto riguarda i pea, è di 1 milione e 100 mila euro. Contando
anche tutti gli altri interventi a
favore dell'handicap — aggiunge — si superano i 2 milioni. Va
detto che, nonostante le tante
difficoltà, l'Unione ha deciso di
non tagliare questi servizi, come
hanno fatto altri territori e altre
province. Noi invece abbiamo
mantenuto i livelli dello scorso
anno».
L'assegnazione dei pea avviene in base a parametri che
variano in base alla gravità
dell'handicap e alla disponibilità del sostegno assicurata
dalla scuola. Non è prevista la
compre senza dell'insegnante
e dell'educatore assistenziale.
Di conseguenza, le due figure si
alternano al fianco dell'alunno.
Per un disabile di fascia A (i casi
più gravi) è prevista la copertura
totale del tempo scuola, mentre
per i ragazzi di fascia B (media
gravità), la copertura varia dal
50 al 75 per cento delle ore trascorse in aula. Il resto del tempo,
l'alunno lo trascorre quindi con
la classe durante le normali ore
di lezione. «Ci sono tanti percorsi — puntualizza Scaringella —
che variano in base alle esigenze
dell'alunno. Si valuta di volta in
volta a seconda dei casi. Siamo
chiamati a intervenire anche in
Presenza di situazioni di disagio e di dsa, disturbi specifici
dell'apprendimento come per
esempio la dislessia. Per tutti
questi casi abbiamo previsto
l'attivazione di altri canali».
Per favorire l'inserimento
scolastico degli alunni con
handicap, l'Unione ha messo
in campo anche altri interventi.
Ha arruolato 20 insegnanti di
appoggio, 7 per i nidi e 13 per
le scuole d'infanzia, da inserire
direttamente nelle strutture comunali. In più ha provveduto ad
assegnare 3 pea alla Sacro cuore,
per il sostegno dei disabili che
frequentano la scuola privata.
L'unica perplessità riguarda un
aspetto in apparenza marginale
ma in realtà di vitale importanza
per il benessere scolastico degli
alunni con handicap, specie se
impossibilitati a muoversi in autonomia. Chi deve provvedere al
loro accompagnamento ai sevizi
igienici? Non i pea che, secondo Scaringella, non sarebbero
tenuti a svolgere questo tipo di
mansioni, ma nemmeno i bidelli. E allora chi? La questione
rimane aperta.
ROSSANA CAPFtARI
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colpiscono le superiori
•baghon"
ella Nazareno:
vediamo di li paga
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