IDROCOLTURA
Aglaonema Maria
Pianta erbacea sempreverdi ambientata in Cina ed Indocina
dove si trova naturalmente nelle paludi e nel sottobosco della
foresta tropicale del posto.
Ha foglie generalmente lanceolate, di colore verde scuro
verso l’esterno e macchie di dimensioni limitate verde chiaro
all’interno, con crescita intorno ad un tronchetto alto qualche
decina di centimetri e frutti piccoli e tondeggianti.
Appartiene alla famiglia delle Aracee e deve il nome al fiore
tipico di questa famiglia: in greco agláos sta per ‘bello’ e
néma per ‘filamento’, riferendosi al caratteristico spadice
visibile durante la fioritura, che nonostante il nome non è
particolarmente appariscente.
Il suo successo come pianta d’appartamento è notevole,
dato che si adatta molto bene alla penombra ed agli ambienti
riscaldati d’inverno e quindi spesso non sufficientemente
umidi. Non gradisce l’esposizione diretta ai raggi solari, né le
temperature inferiori ai 15°.
Si riproduce in genere per talea o per divisione dei cespi.
Risalta particolarmente quando associata a vasi tondeggianti
o cilindrici, magari colorati.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Bassa
200/400 lux
>15°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
Pianta da interno; contornante
CURA
Scarsa manutenzione, pulizia periodica
delle foglie dalla eventuale polvere
accumulata
COLORI DEI FIORI
Fiori verdi, molto allungati
COLORI DELLE FOGLIE
Verde scuro variegato con macchie
verde chiaro
CRESCITA
Lenta in altezza
CICLO
Perenne
FIORITURA
Insignificante
FORMA DELLA PIANTA
Diritta
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 5-6 settimane
DIMENSIONE
Altezza media 30-50 cm
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15 / 19 cm
(abbinabile a miriadi di vasi decorativi)
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie cotonosa, marcescenza
VASI DECORATIVI ABBINABILI
Giardango - Il Garden di Carimate e lo Specialista dell’Idrocoltura | T: +39 031 789 128 | [email protected]
IDROCOLTURA
Aglaonema Maria
Christina
Pianta erbacea sempreverdi ambientata in Cina ed Indocina
dove si trova naturalmente nelle paludi e nel sottobosco della
foresta tropicale del posto.
Ha foglie generalmente lanceolate, di colore verde scuro verso
l’esterno e macchie verde chiaro all’interno di dimensioni
più grandi che nel caso della Aglaonema Maria, con crescita
intorno ad un tronchetto alto qualche decina di centimetri e
frutti piccoli e tondeggianti.
Appartiene alla famiglia delle Aracee e deve il nome al fiore
tipico di questa famiglia: in greco agláos sta per ‘bello’ e
néma per ‘filamento’, riferendosi al caratteristico spadice
visibile durante la fioritura, che nonostante il nome non è
particolarmente appariscente. Il suo successo come pianta
d’appartamento è notevole, dato che si adatta molto bene
alla penombra ed agli ambienti riscaldati d’inverno e quindi
spesso non sufficientemente umidi.
Non gradisce l’esposizione diretta ai raggi solari, né le
temperature inferiori ai 15°. Si riproduce in genere per talea
o per divisione dei cespi. Risalta particolarmente quando
associata a vasi tondeggianti o cilindrici, magari colorati.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Bassa
200/400 lux
>15°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
Pianta da interno; contornante
CURA
Scarsa manutenzione, pulizia periodica
delle foglie dalla eventuale polvere
accumulata
COLORI DEI FIORI
Fiori bianchi
COLORI DELLE FOGLIE
Argentato
CRESCITA
Crescita lenta in altezza
CICLO
Perenne
FIORITURA
Insignificante
FORMA DELLA PIANTA
Diritta
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 5-6 settimane
DIMENSIONE
Altezza media 30-50 cm
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 cm
((abbinabile a miriadi di vasi decorativi)
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglia cotonosa, marcescenza
radicale per eccesso di bagnatura
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Aglaonema Silver Bay
Pianta erbacea sempreverdi ambientata in Cina ed Indocina
dove si trova naturalmente nelle paludi e nel sottobosco della
foresta tropicale del posto.
Ha foglie generalmente lanceolate, di colore verde scuro
verso l’esterno e macchie verde chiaro di grandi dimensioni
dimensioni all’interno, con crescita intorno ad un tronchetto
alto qualche decina di centimetri e frutti piccoli e tondeggianti.
Appartiene alla famiglia delle Aracee e deve il nome al fiore
tipico di questa famiglia: in greco agláos sta per ‘bello’ e
néma per ‘filamento’, riferendosi al caratteristico spadice
visibile durante la fioritura, che nonostante il nome non è
particolarmente appariscente.
Il suo successo come pianta d’appartamento è notevole,
dato che si adatta molto bene alla penombra ed agli ambienti
riscaldati d’inverno e quindi spesso non sufficientemente
umidi.
Non gradisce l’esposizione diretta ai raggi solari, né le
temperature inferiori ai 15°. Si riproduce in genere per talea o
per divisione dei cespi.
Risalta particolarmente quando associata a vasi tondeggianti
o cilindrici, magari colorati.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Bassa
200/400 lux
>15°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
Pianta da interno; contornante
CURA
Scarsa manutenzione, pulizia periodica
delle foglie dalla eventuale polvere
accumulata
COLORI DEI FIORI
Fiori bianchi
COLORI DELLE FOGLIE
Argentato chiaro
CRESCITA
Crescita lenta in altezza
CICLO
Perenne
FIORITURA
Insignificante
FORMA DELLA PIANTA
Diritta, foglia larga
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 5-6 settimane
DIMENSIONE
Altezza Media 40-70 cm
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 cm
((abbinabile a miriadi di vasi decorativi)
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglia cotonosa, marcescenza
radicale per eccesso di bagnatura
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Aeschinantus
Originaria dell’Indonesia e del Borneo, di un genere
che comprende moltissime (ca. 80) specie rampicanti e
sempreverdi, spesso molto dissimili tra loro per colore delle
foglie e forma dei fiori, che nella maggior parte delle specie
sono rossi o arancioni e sbocciano a grappoli sulle estremità
dei rami in estate e con forma tubolare, è una pianta adatta
alla coltivazione in cestini pensili.
Il nome deriva dal greco aischyne, vergogna, e ànthos,
fiore, come se i fiori fossero diventati rossi per vergogna o
pudore. In condizioni climatiche particolarmente favorevoli
possono adattarsi anche a vivere in un giardino roccioso.
Aeschynanthus speciosus: caratterizzato da una crescita
vigorosa e da un aspetto disordinato, risulta più basso
delle altre specie del genere (15-35 cm), con foglie grandi
coriacee, lanceolate e di colore verde chiaro e fiori con calice
relativamente corto e corolla di forma tubolare, lunga, ricurva
e gonfia. Aeschynanthus lobbianus: può raggiungere i 50
cm di altezza. I fusti lunghi e ricadenti portano piccole foglie
ellittiche di colore verde scuro e consistenza carnosa. In
maggio-giugno produce fiori che presentano le corolle cremisi
(con la gola giallo-crema) e i calici ricoperti di una fitta peluria
di colore marrone-porpora.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
COLORI DEI FIORI
COLORI DELLE FOGLIE
Medio / Alta 15°C - 28°C
CURA DELLA PIANTA
Pianta da interno; tappezzante
A. speciosus: fiori tubulosi rosso-arancione
riuniti in racemi.
B. lobbianus: foglie verdi e lucide, fiori
marrone porpora e corolla cremisi
A. speciosus: foglie verdi chiaro
B. lobbianus: foglie verdi e lucide
Ogni
6 mesi
CURA
Scarsa manutenzione, pulizia periodica
delle foglie dalla eventuale polvere
accumulata
CRESCITA
Crescita dei rami, se in buona luminosità
FIORITURA
Abbondante se in buona luminosità,
specialmente in estate
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 5-6 settimane
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Rampicante o prostrata
DIMENSIONE
Può allungare i tralci anche di vari metri
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 cm (abbinabile a miriadi di fioriere)
POSSIBILI PARASSITI
Afidi, ragnetto rosso
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Anthurium s.v.
Appartenente alla famiglia delle Araceae, è originaria delle
foreste pluviali dell’America centrale e meridionale, dove
generalmente si trova all’ombra dei grandi alberi. I suoi fiori,
che a seconda della specie hanno colorazioni dal rosso al
rosa, bianco, arancione, viola e verde, sono in realtà grandi
infiorescenze, simili a quelle delle calle, costituite da una
foglia modificata in una brattea cuoriforme, detta spata,
grande, lucida e leggermente coriacea, avvolta attorno ad
uno spadice, un cilindro su cui sbocciano i piccoli fiori bianchi
o giallastri. L’insieme da’ origine ad un’infiorescenza molto
appariscente.
L’Anthurium si suddivide in diverse specie accomunate
dalla necessità di ambienti umidi e temperature elevate.
Predilige la penombra luminosa, mai in piena luce o al sole
diretto e lontano dalle possibili correnti d’aria. In condizioni
di allevamento ottimale (con temperature tra i 21/27°C) può
fiorire tutto l’anno. Contribuisce ad abbassare l’inquinamento
atmosferico degli ambienti chiusi, assorbendo benzene e
formaldeide.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Media
600/800 lux
10°C - 28°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
Pianta da interno; contornante
CURA
Asportazione dei fiori secchi per favorirne
dei nuovi, asportazione delle foglie vecchie
e macchiate per eccesso di bagnatura
COLORI DEI FIORI
Fiori rossi, rosa, viola, bianchi, arancione,
verde
COLORI DELLE FOGLIE
Verde brillante
CRESCITA
Cespuglio tondeggiante di circa 30-60 cm
CICLO
Perenne
FIORITURA
Abbondante, se in media luminosità
FORMA DELLA PIANTA
Cespuglio tondeggiante di circa 30-60 cm
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-5 settimane,
non eccedere
DIMENSIONE
Altezza Media 40-70 cm
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19 cm
(abbinabile a miriadi di fioriere)
POSSIBILI PARASSITI
Tripidi sui fiori, teme gli sbalzi
di temperatura
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Areka s.v.
Il genere Areca della famiglia delle Arecacee comprende
piante meglio conosciute come “palme” originarie della
Malesia e delle Filippine e molto coltivate nelle zone caldoumide dell’Africa e dell’Asia.
In natura sono piante che diventano dei veri e propri alberi,
mentre in vaso non superano i due metri di altezza. Sono
piante caratterizzate da un fusto rigido dal quale si dipartono
lunghe foglie di colore verde scuro brillante, pennate vale
a dire composte da un asse centrale (rachide) a destra e a
sinistra del quale sono inserire numerose foglioline.
In natura le Areca sono piante che fioriscono generosamente,
mentre in vaso è abbastanza raro anche se può capitare, se le
condizioni di coltivazione sono molto favorevoli.
Hanno necessità di una buona esposizione alla luce, ma non ai
raggi diretti del sole, e amano l’aria, pertanto bene arieggiare
spesso gli ambienti che le ospitano, senza però creare correnti
d’aria, specialmente se fredda, che non sono gradite.
Media
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; solitaria
COLORI DEI FIORI
Bianchi o crema
COLORI DELLE FOGLIE
Verde
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Diritta, foglie ad imbuto
DIMENSIONE
Altezza 80-350 cm fino a 12 m
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Media / Alta 15°C - 28°C
800/1500 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Scarsa manutenzione
CRESCITA
Crescita veloce fino ai 180 cm in altezza,
poi molto lenta
FIORITURA
Difficilmente fiorisce in casa
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-5 settimane
POTATURA
Solo delle foglie rovinate dal continuo
sfregamento
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglia cotonosa e a scudetto,
marcescenza radicale per eccesso
di bagnatura
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Beaucarnea s.v.
La Beaucarnea, conosciuta anche come “pianta mangiafumo”
è una bellissima pianta sempreverde originaria delle zone calde
e asciutte dell’America centrale. Il termine “mangiafumo” deriva
dalla sua capacità di assorbire i gas ed i fumi nocivi, senza subirne
le conseguenze. E’ una pianta a crescita lenta la cui caratteristica è
il fusto che forma una sorta di rigonfiamento nella parte basale che
serve per immagazzinare l’acqua. La sommità del fusto termina con
un ciuffo di foglie di un bel verde intenso, lunghe, sottili e ricurvate
verso il basso, fino a 2 m di lunghezza e 2,5 cm di larghezza. I fiori
appaiono solo nelle piante di una certa età e molto raramente. La
particolarità della Beaucarnea è di essere una pianta dioiche, ciò
significando che esiste un genere maschile ed uno femminile, vale
a dire piante che portano solo fiori femminili e piante che portano
solo fiori maschili. I fiori sono bianco-panna e poco appariscenti. Il
frutto è una piccola capsula che contiene al suo interno 2-3 semi.
Non particolarmente difficile da coltivare, può essere allevata
tranquillamente in vaso ed in appartamento, richiedendo solo
delle temperature invernali non troppo rigide (<10°C). Mentre in
natura la Beaucarnea si sviluppa come un vero e proprio albero,
raggiungendo 7-9 m di altezza di altezza e con la parte ingrossata fino
a 3,5 m di larghezza, in vaso non supera i 2 m di altezza. L’elemento
fondamentale per una buona crescita della Beaucarnea è la luce
che deve essere abbontante in tutto l’arco dell’anno. Può essere
collocata anche al sole diretto. La Beaucarnea, infine, ama l’aria, per
cui bene esporla ad un buon ricambio, comunque con attenzione
alle correnti d’aria fredda che non sono in alcun modo gradite.
Bassissima
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; solitaria
COLORI DEI FIORI
Pannocchia a fiori bianchi
COLORI DELLE FOGLIE
Verde, sottili e lunghe
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
DIMENSIONE
VASO DI COLTURA ø / h
A tronco o ramificata
Altezza 60-250 cm in vaso e anche fino
a 7-9 m in natura
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Alta
1500 lux
8°C - 40°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Pulizia delle foglie, se impolverate
CRESCITA
Crescita molto lenta del tronco
FIORITURA
Solo in natura
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 8-12 settimane con ulteriore
rallentamento in autunno e inverno
POTATURA
No
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglia cotonosa e a scudetto,
marcescenza del tronco per eccesso
di bagnatura
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Croton s.v.
Di provenienza dalle isole del Pacifico (Ceylon), nonché
dall’India meridionale e dalla Malesia,il Croton comprende
15 specie sempreverdi, di cui la più diffusa in Europa è il
Codiaeum variegatum.
Risulta molto adatto alla coltivazione in serra e in appartamento
e riscontra grande successo per la bellezza del fogliame
variamente e vivacemente colorato.
Nelle isole del Pacifico, dove cresce anche spontaneamente,
è utilizzato per le sue proprietà medicamentose: la corteccia
è indicata nelle infezioni intestinali e viene anche ridotta in
polvere aromatica; i semi hanno proprietà lassative e vengono
spremuti, per ottenere un olio particolare; dalle foglie si
possono poi ottenere delle tisane.
Le foglie, ovali o allungate, sono asimmetriche e più o meno
incise, con la lamina fogliare talvolta nastriforme liscia o
arrotolata e talvolta a spirale, con splendide sfumature che
vanno dal rosso, al giallo, verde, e marrone, oltre a tutte le
tonalità intermedie.
La taglia in altezza varia tra i 30 e i 200 cm. Il Croton richiede
una forte esposizione alla luce, in ispecie le sue varietà sui
toni del rosso, ma mai deve essere posizionato in pieno sole
o vicino ai vetri, per evitare eventuali ustioni.
Attenzione anche alle correnti d’aria che non sono in alcun
modo tollerate.
Bassa
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; contornante
COLORI DEI FIORI
Infiorescenze insignificanti
COLORI DELLE FOGLIE
Variegate, di molteplici colori e tonalità
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Arbusto sempreverde
DIMENSIONE
Altezza 30-200 in natura, ma anche oltre
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm (abbinabile
a miriadi di fioriere)
Alta
1500 lux
15°C - 32°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Pulizia delle foglie se impolverate,
asportazione delle infiorescenze
CRESCITA
Crescita a cespuglio
FIORITURA
Infiorescenza insignificante
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-5 settimane
POTATURA
No
POSSIBILI PARASSITI
Afidi, acari, cocciniglia
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Dracaena Deremensis
La Dracaena o Dracena, appartiene alla famiglia delle Liliaceae
e rappresenta una delle specie più presenti nelle nostre case
oltre che per la bellezza delle sue fronde, anche per la sua
longevità e semplicità di coltivazione. E’ una pianta originaria
dell’Africa tropicale e dell’Asia, il cui nome deriva dal greco
drakaina, ovvero femmina di drago, probabilmente dovuto al
fatto che dalla specie dracaena draco si estrae da millenni una
resina utilizzata come colorante, per ottenere la tonalità sangue
di drago. La specie deremensis, originaria di Derema, nell’Africa
orientale (tipica delle foreste di Usambara in Tanzania) è la più
comune tra le dracene e se ne coltivano diverse varietà a foglie
affusolate e lineate di bianco o di giallo, ricadenti verso il basso
e portate da dei fusti rigidi; si riconosce per il bel fogliame
nastriforme allargato e ricadente ed è molto apprezzata per la
sua rusticità, la facilità di coltivazione e la rapidità di crescita. E’
una pianta che non raggiunge mai dimensioni notevoli, arrivando
al massimo a un metro e mezzo di altezza. Le due varietà più
diffuse sono la dracaena deremensis Bausei, con foglie provviste
di venature centrali bianche e la dracaena deremensis Warneckii,
con due bande chiare ai lati delle foglie ed una banda centrale
bianca. Ha un’enorme capacità di contribuire ad abbassare
l’inquinamento atmosferico degli ambienti chiusi, assorbendo
benzene, tricloroetilene e toluene. Si adatta facilmente a vivere
in appartamenti ben scaldati d’inverno, non ama il sole diretto,
ma necessita di buona luce
Bassa
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
Bassa
400 lux
17°C - 28°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Pulizia delle foglie se impolverate,
asportazione delle infiorescenze a fine
inverno. Rinvaso ogni due anni
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Infiorescenza invernale dall’odore intenso
da eliminare
Perenne
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-6 settimane
FORMA DELLA PIANTA
Arbustivo, arborescente con foglie a
rosetta agli apici dei tronchi
POTATURA
No
DIMENSIONE
Altezza 30-200 cm
POSSIBILI PARASSITI
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm (abbinabile
a miriadi di fioriere)
Cocciniglie, specie sul tronco, che vanno
debellate rapidamente; malattie fungine
del fogliame e delle radici si manifestano
invece, in genere, con maculature di vario
tipo sul fogliame
TIPO
Pianta da interno; dominante; contornante
COLORI DEI FIORI
Infiorescenze bianche di odore intenso
COLORI DELLE FOGLIE
Variegate verdi e bianche, verdi e gialle e
con varie tonalità
CICLO
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Dracaena Fragrans
La Dracaena o Dracena Fragrans, meglio nota come “tronchetto
della felicità”, è originaria della Nigeria, del Burundi e della
Guinea. E’ una pianta sempreverde con dei fusti spogli e legnosi
(giusto appunto tronchetti) che nel loro habitat naturale possono
crescere fino ad un massimo di 6 metri di altezza.
Verso la sommità i fusti presentano dei cespugli di foglie,
completamente verdi scuro o leggermente lineate di verde più
chiaro o di giallo, ricadenti verso il basso.
Coltivata in casa può invece raggiungere i 2 metri di altezza.
La pianta adulta, seppur difficilmente fiorisca in vaso ed in
ambienti interni, produce un fiore a spiga di color crema e dal
profumo molto intenso e dolciastro, lungo al massimo 50 cm.
Dopo la fioritura spuntano i germogli laterali lungo il tronco
centrale che possono dar vita a nuove piante mediante talea.
La Dracaena fragrans è una specie con foglie completamente
verdi, mentre la cultivar «massageana», conosciuta anche come
“pianta della felicità” o “lucky bamboo” è stata selezionata per
le foglie variegate con una striscia gialla al centro.
Come tutte le Dracaene, anche la fragrans offre un notevolissimo
contributo ad abbassare l’inquinamento atmosferico degli
ambienti chiusi, assorbendo benzene, tricloroetilene e toluene.
Bassa
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
Bassa
400 lux
17°C - 28°C
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Pulizia delle foglie se impolverate,
asportazione delle infiorescenze fine
inverno. Rinvaso ogni due anni
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Infiorescenza invernale dall’odore intenso
da eliminare
Perenne
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-6 settimane
FORMA DELLA PIANTA
Arbustivo con foglie a rosetta agli apici
dei tronchi
POTATURA
No
DIMENSIONE
Altezza 30-200 cm
POSSIBILI PARASSITI
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Acari; cocciniglie, che vanno debellate
rapidamente; malattie fungine del
fogliame e delle radici si manifestano
invece, in genere, con maculature di vario
tipo sul fogliame.
TIPO
Pianta da interno; dominante; contornante
COLORI DEI FIORI
Infiorescenze bianche di odore intenso
COLORI DELLE FOGLIE
Verdi, variegate verdi e verde/giallo,
CICLO
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Dracaena Godseffiana
La Dracaena o Dracena appartiene alla famiglia delle liliaceae e
rappresenta una delle specie più presenti nelle nostre case oltre
che per la bellezza delle sue fronde, anche per la sua longevità e
semplicità di coltivazione.
Il suo nome deriva dal greco drakaina, ovvero femmina di drago,
probabilmente dovuto al fatto che dalla specie dracaena draco
si estrae da millenni una resina utilizzata come colorante, per
ottenere la tonalità sangue di drago.
Originaria del Congo, la specie godseffiana o surculosa presenta
un portamento arbustivo e accestito, con fusti sottili e penduli
o zigzaganti ai nodi, dai quali originano 2-3 foglie verticillate, di
forma ellittica, con apice acuminato e lamina coriacea di colore
variabile a seconda dello stadio: verde chiaro con macchie
gialle, allo stadio giovanile, verde scuro con macchie bianche, a
maturità.
Di solito non raggiunge il metro di altezza, ma in taluni casi può
oltrepassarlo. Contrariamente alle altre specie del suo genere è
una pianta che necessita di media luminosità, pur non gradendo
i raggi diretti del sole.
Come tutte le Dracaene, anche la fragrans offre un notevolissimo
contributo ad abbassare l’inquinamento atmosferico degli
ambienti chiusi, assorbendo benzene, tricloroetilene e toluene.
Bassa
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; contornante; dominante
COLORI DEI FIORI
Infiorescenze bianche/rosa
COLORI DELLE FOGLIE
Gialle maculate, verdi maculate
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Arbustivo e accestito
DIMENSIONE
Altezza 30-200 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Bassa 17°C - 28°C
500/600 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Pulizia delle foglie se impolverate,
asportazione delle infiorescenze
CRESCITA
Crescita lenta con getti lunghi e verticali
FIORITURA
Diffusa durante l’anno
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 4-6 settimane
POTATURA
No
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, che vanno debellate
rapidamente
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Ficus Benjamina
Originaria dell’India e del sudest asiatico comprese Malesia e
Filippine. Nel loro habitat naturale singoli individui di alcune varietà
formano da soli, con le loro radici aeree che scendendo dai rami si
affrancano al terreno, interi boschetti molto estesi, con piante di
altezza anche di 25-30 m. Nell’antichità i Ficus Benjamina erano
considerati i protettori delle pagode, tant’è che ancor oggi il nome
comune è Ficus pagoda. Possiedono una chioma caratteristica
perché i loro rami si sviluppano in forma disordinata, a pennacchi,
ma sopportano bene le potature, per cui si prestano molto come
piante ornamentali. Le foglie sono piccole, ovate, appuntite
all’estremità, di colore verde intenso, seppur esistano anche
delle varietà con foglie striate color crema. Così come tutte le
piante appartenenti alla famiglia delle Moraceae, anche il Ficus
Benjamina produce all’interno dei suoi tessuti un lattice di colore
biancastro, denso e piuttosto appiccicoso. In natura questa
sostanza è prodotta per difendersi da parassiti ed erbivori e non
stupisce che sia piuttosto irritante per gli occhi e per l’epidermide.
Il Ficus Benjamina è persino stato oggetto di ricerche da parte
della NASA, l’ente spaziale americano. I ricercatori statunitensi,
infatti, già nel 1985 dimostrarono come questa pianta fosse in
grado di filtrare efficacemente le sostanze tossiche contenute
nell’aria, contribuendo perciò alla purificazione degli ambienti
chiusi. In particolare, il Ficus Benjamina è in grado di assorbire
dall’aria la formaldeide prodotta dalla combustione delle sigarette
ed emessa da vernici, plastiche e tessuti.
Alta
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; solitaria
COLORI DEI FIORI
Non appariscenti
COLORI DELLE FOGLIE
Verdi, variegate verdi chiaro e scuro,
verde/giallo, verde e bianco
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Cespugli ed alberi, anche di varie forme
DIMENSIONE
Altezza 80 - 450 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Alta
8°C - 32°C
1000/2000 lux
Ogni
4 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e luminosi e teme
le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Non visibile. Successivamente compaiono
numerosi frutti chiamati siconi.
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Per contenere la chioma o conferire forme
desiderate
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, acari
VASI DECORATIVI ABBINABILI
Giardango - Il Garden di Carimate e lo Specialista dell’Idrocoltura | T: +39 031 789 128 | [email protected]
IDROCOLTURA
Ficus Longifolia
Originaria dell’Asia tropicale, il Ficus longifolia è una pianta
perenne, molto resistente e di semplice coltivazione, che nel suo
habitat naturale per raggiungere svariati metri in altezza.
Questa varietà di ficus si caratterizza per avere delle foglie
estremamente strette, verde intenso e lucide, lunghe fino a 25
cm e con un portamento piuttosto ricadente.
La larghezza delle foglie dipende dalla varietà, andando, ad
esempio, dai 2-3 cm per il l’Alii ai quasi 6 cm per l’Amstel King.
Così come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle
Moraceae, anche il Ficus longifolia produce all’interno dei
suoi tessuti un lattice di colore biancastro, denso e piuttosto
appiccicoso. In natura questa sostanza è prodotta per difendersi
da parassiti ed erbivori e non stupisce che sia piuttosto irritante
per gli occhi e per l’epidermide.
Contribuisce ad abbassare l’inquinamento atmosferico degli
ambienti chiusi, assorbendo dall’aria il benzene e la formaldeide
prodotta dalla combustione delle sigarette ed emessa da vernici,
plastiche e tessuti
Alta
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; solitaria
COLORI DEI FIORI
Non appariscenti
COLORI DELLE FOGLIE
Foglie lunghe, verdi, verdi/gialle
per le varietà colorate
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Cespugli ed alberi, anche di varie forme
DIMENSIONE
Altezza 80-450 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Alta
700/1200 lux
8°C - 32°C
Ogni
4 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e luminosi e teme
le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Non visibile. Successivamente compaiono
numerosi frutti chiamati siconi
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Per contenere la chioma
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, acari
VASI DECORATIVI ABBINABILI
Giardango - Il Garden di Carimate e lo Specialista dell’Idrocoltura | T: +39 031 789 128 | [email protected]
IDROCOLTURA
Ficus Elastica
Il Ficus elastica è una pianta arborea originaria delle zone umide
tropicali dell’Asia. Allo stato spontaneo è un albero alto più di
30 m e conosciuto anche con il nome comune di albero della
gomma o fico del caucciù, per il suo lattice bianco usato per la
produzione del caucciù.
Allo stato spontaneo è un albero alto più di 30 m, mentre in vaso
ha un modesto sviluppo, raggiungendo l’altezza di 2,5 m con
forma eretta e decisa e fiorendo difficilmente.
Il tronco produce numerose radici pensili che, dopo aver toccato
il suolo, si interrano e svolgono la funzione di fusti ausiliari.
Le foglie sono grandi, ovali, terminanti a punta e di consistenza
coriacea, con un robusto picciolo.
La lamina, di un bel verde scuro lucente, presenta le due metà
disposte ad angolo rispetto alla nervatura centrale; il germoglio è
di colore rosso o rosa e diventa verde man mano che si sviluppa.
E’ una pianta che si presta bene ad essere allevata in
appartamento, tollera gli ambienti secchi grazie alla spessa
cuticola delle sue foglie e non ha particolari esigenze, per cui può
essere coltivata con successo anche dai neofiti.
Contribuisce ad abbassare l’inquinamento atmosferico degli
ambienti chiusi, assorbendo dall’aria il benzene e la formaldeide
prodotta dalla combustione delle sigarette ed emessa da vernici,
plastiche e tessuti
Alta
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; secondaria
COLORI DEI FIORI
Non appariscenti
COLORI DELLE FOGLIE
Verde lucente, variegate bianco, rosso
e verde, verde/giallo, verde e bianco
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Cespugli ed alberi, anche di varie forme
DIMENSIONE
Altezza 80-450 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Alta
700/1500 lux
8°C - 32°C
Ogni
4 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e luminosi e teme
le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Non visibile. Successivamente compaiono
numerosi frutti chiamati siconi
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Per contenere la chioma
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, acari, antracnosi
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Ficus Lyrata
Originario dell’Africa tropicale occidentale, in vaso il Ficus
lyrata può raggiungere un’altezza pari a 1,5 m, mentre in
natura può arrivare anche a 12 m.
Le foglie sono molto grandi e dalla colorazione verde scuro,
ondulate, con pagina lucida e cuoiosa, solcata da venature
gialle. La chioma, con una corretta potatura, si sviluppa
in modo fitto, creando una trama di foglie elegante ed
essenziale, in grado di adattarsi esteticamente a qualsiasi tipo
di ambiente.
In natura il Ficus lyrata produce dei frutti che però non sono
commestibili e che in ogni caso è molto difficile che si
sviluppino negli esemplari coltivati in appartamento.
Così come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle
Moraceae, anche il Ficus lyrata produce all’interno dei suoi
tessuti un lattice di colore biancastro, denso e piuttosto
appiccicoso. In natura questa sostanza è prodotta per
difendersi da parassiti ed erbivori e non stupisce che sia
piuttosto irritante per gli occhi e per l’epidermide.
Sopporta abbastanza l’ombra anche per lunghi periodi, ma per
svilupparsi al meglio preferisce una luminosità diffusa, seppur
lontana dalla luce diretta.
Alta
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; dominante; solitaria
COLORI DEI FIORI
Non appariscenti
COLORI DELLE FOGLIE
Verdi
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Cespugli e alberi, anche di varie forme
DIMENSIONE
Altezza 80-450 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm mastello
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Alta
700/1200 lux
8°C - 32°C
Ogni
4 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e mediamente
luminosi e teme le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Non visibile. Successivamente compaiono
numerosi frutti chiamati siconi
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Per contenere la chioma
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, acari
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Ficus Repens
Originario della Cina e del Giappone, il ficus repens, noto
anche come ficus stipulata, ovvero con il suo nome scientifico
di ficus pumila, è uno dei pochi ficus a portamento prostrato
e rampicante: è una pianta elegante da tenere anche in
appartamento e resistente ai parassiti.
Proprio come rampicante, grazie alle sue radici aeree che gli
permettono di aderire a diverse superfici, viene spesso usato
per coprire muri spogli e sottolineare e decorare elementi
architettonici, quali scalinate, colonne e financo facciate,
creando una congiunzione tra elementi artificiali e naturali
all’interno della casa come all’esterno, in più ampi giardini.
Il ficus repens presenta una fitta chioma di foglie cuoriformi
dalla superficie piacevolmente increspata, lucide e di medie
dimensioni, di colore verde brillante e monocromatico per
alcune varietà e, per altre varietà, con un gradevole contrasto
di colori, verde più scuro all’interno e bordate di verde chiaro
verso l’esterno.
Rispetto, ad esempio, al ficus elastica presenta minori
esigenze luminose e vive bene in zone con luce diffusa e mai
diretta.
Alta
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; tappezzante
COLORI DEI FIORI
Non appariscenti
COLORI DELLE FOGLIE
Verdi, variegate verde e bianco
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Cadenti, tappezzanti
DIMENSIONE
Altezza 15 cm, lunghezza anche vari metri
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 (abbinabile a miriadi di fioriere)
Alta
4°C - 32°C
1000/2000 lux
Ogni
4 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e luminosi
e teme le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita abbastanza veloce
FIORITURA
Non visibile
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Come contenimento
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Kentia
Originaria dell’isola di Lord Howe, al largo dell’Australia, è una
palma sempreverde dalle lunghe fronde ricandenti, di semplice
manutenzione, coltivabile alle nostre latitudini, prevalentemente
in interni. Si caratterizza per avere un fusto piuttosto breve e
fronde eleganti e ricadenti costituite da pinnule (foglie con apici
appuntiti e nervature in rilievo) lunghe anche 60 cm. Quando
compare, l’infiorescenza è a forma di spiga cilindrica; all’interno
delle sue cavità, nasconde dei piccoli fiorellini a cui faranno
seguito frutti a forma di oliva. In natura alcuni esemplari possono
raggiungere 15 metri di altezza, mentre in appartamento arrivano
ai 3 m. Le due specie più diffuse sono la Howea forsteriana e la
Howea belmoreana. La prima, grazie alla forma delle sue fronde,
si sviluppa molto anche in larghezza; la seconda è più stretta
e slanciata. Entrambe hanno un accrescimento molto lento ed
impiegano tanti anni per raggiungere le dimensioni di palma
adulta. Sono piante che si prestano bene ad essere allevate in
appartamento in quanto tollerano molto bene sia gli ambienti
poco luminosi che i microclimi caldo - secchi tipici degli ambienti
chiusi soprattutto nel periodo invernale. Le kentia sono piante a
crescita lenta ed emettono in genere non più di una foglia l’anno.
Le singole foglie, se danneggiate, possono essere tagliate
avendo cura di non rovinare in alcun modo il fusto. Questo
perchè la pianta ha un unico fusto, che cresce in continuazione
e dal quale si sviluppano le foglie. Se viene rovinato l’apice
terminale, non ricrescerà più e la pianta sarà compromessa.
Regolare
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Regolare
COLORI DEI FIORI
Medio/bassa (600-800 lux)
COLORI DELLE FOGLIE
12°C - 28°C
CICLO
Ogni 6 mesi (per tutte le piante quindi
si potrebbe omettere ed indicare
esternamente per tutte)
FORMA DELLA PIANTA
Cadenti, tappezzanti
DIMENSIONE
Altezza 15 cm, lunghezza anche vari metri
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 (abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Bassa 12°C - 28°C
600/800 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e teme
le correnti d’aria
CRESCITA
Crescita lenta verticale con 1 o raramente
2 foglie annuali per pianta
FIORITURA
Grossa spiga a forma cilindrica
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
No
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, acari
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IDROCOLTURA
Pothos
Il genere Scindapsus (o Epipremnun), meglio noto come Pothos
o Potos, appartiene alla famiglia delle Araceae ed è originario
delle isole Salomone, nell’Oceano Pacifico meridionale.
Comprende specie e varietà sempreverdi, molto apprezzate
soprattutto per la loro facilità di coltivazione.
I Pothos sono vegetali rampicanti che possono svilupparsi per
diversi metri sia in altezza che in lunghezza e essere coltivati
sia come piante ricadenti che come rampicanti, beninteso se
dotate di opportuno tutore, ad esempio in plastica, ricoperto
da un sottile strato di muschio o di spugna, su cui andremo
ad avvolgere parte della pianta, lasciando che poi si sviluppi
liberamente.
Provvisti di radici aeree che si sviluppano ai nodi dei fusti, i
Pothos hanno foglie di un bel colore verde intenso, coriacee,
lucide che presentano spesso delle screziature bianche, gialle o
argentate. Sono talvolta usati negli acquari per assorbire nitrati
e purificare l’acqua.
Regolare
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
Pianta da interno; tappezzante; cadente
COLORI DEI FIORI
Spata color cremisi
COLORI DELLE FOGLIE
Verdi variegate di giallo e bianco
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Rampicante, coprente
DIMENSIONE
Tralci lunghi anche vari metri fino a 20
VASO DI COLTURA ø / h
15/19 (abbinabile a miriadi di fioriere)
Medio / Bassa 15°C - 28°C
400/600 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi
CRESCITA
Crescita veloce
FIORITURA
Spata
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
POTATURA
Solo per contenere la lunghezza dei tralci
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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IDROCOLTURA
Spathiphyllum
Della famiglia delle Araceae e quindi “cugini” delle Aglaonema,
gli Spathiphyllum sono piante originarie dell’America centrale,
dove in natura crescono sui bordi di stagni e corsi d’acqua.
Comprendono circa 30 specie tropicali dalla forma elegante
che raggiungono il metro di altezza, con lunghe foglie di colore
verde scuro, lucide, leggermente arcuate, appuntite e portate
da un lungo picciolo rigido e fiori, che, così come accade
nell’Anthurium e nella Stella di Natale sono in realtà delle foglie
modificate, generalmente bianchi ma anche di altri colori, come
il rosso, riuniti in uno spadice avvolto in una spata bianca o
verdastra, quasi a forma di cucchiaio, da cui il nome di “pianta
cucchiaio”. La particolarità degli Spathiphyllum è la totale
mancanza di fusto: le foglie crescono, infatti, direttamente da
un rizoma sotterraneo.
Gli Spathiphyllum non sono difficili da coltivare e sono piante
molto resistenti che fioriscono dalla primavera fino all’autunno.
Tra l’altro contribuiscono ad abbassare l’inquinamento
atmosferico degli ambienti chiusi, assorbendo tricloroetilene,
formaldeide e benzene.
Regolare
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
Medio / Bassa 15°C - 28°C
400/600 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Richiede ambienti umidi e teme
mancanza d’acqua. Evitare eccessi
d’acqua in condizioni di bassa temperatura
e luminosità
Verde
CRESCITA
Crescita vigorosa a cespuglio
CICLO
Perenne
FIORITURA
Spata bianca presente solitamente
tutto l’anno
FORMA DELLA PIANTA
Cespuglio
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 3-4 settimane
DIMENSIONE
Altezza 60-80 cm
POTATURA
Non necessaria
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm
(abbinabile a miriadi di fioriere)
POSSIBILI PARASSITI
Afidi, tripidi, acari
TIPO
Pianta da interno; contornante; solitaria
COLORI DEI FIORI
Bianco
COLORI DELLE FOGLIE
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IDROCOLTURA
Sansevieria
La Sansevieria è un genere delle liliaceae, originario sia delle
Indie che dell’Africa sudoccidentale, che conta circa 50 specie
erbacee perenni con radici rizomatose, foglie carnose lanceolate
e variegate, che spuntano a gruppi dal rizoma (un fusto che
cresce appena sotto la superficie del terreno e funzionante
come organo di riserva simile ad una radice, ma con foglie e
con apice vegetativo), erette, spesse e coriacee, marmorizzate
di verde scuro, a volte con strisce dorate lungo i margini e con
altezze variabili da 30 cm ad oltre 1 metro.
Fondamentalmente le Sansevieria possono essere di due grandi
tipi: piante con foglie diritte e lanceolate e piante con foglie che
si sviluppano a rosetta. In entrambi i casi l’apice fogliare è molto
importante perchè se per qualunque ragione si danneggia, la
foglia smette di crescere.
Producono, in genere alla fine dell’estate, dei fiori piccoli, non
particolarmente decorativi, riuniti in un’infiorescenza biancastra
a forma di spiga, che emana un acuto odore dolciastro. In
appartamento le piante fioriscono molto raramente.
Ci sono diverse opinioni circa l’origine del nome Sansevieria.
La più curiosa è quella che lo vorrebbe dedicato a Raimondo di
Sangro (Torremaggiore 30/01/1710 - Napoli 22/03/1771), principe
di Sansevero, nobile napoletano. La Sansevieria contribuisce ad
abbassare l’inquinamento atmosferico degli ambienti chiusi,
assorbendo fattori tossici e combattendo l’effetto delle radiazioni
elettromagnetiche di computer e monitor.
Bassa
DESCRIZIONE GENERALE DELLA PIANTA
TIPO
COLORI DEI FIORI
Pianta da interno; solitaria; secondaria;
contornante
Spighe con fiorellini bianchi verdastri
di profumo intenso
COLORI DELLE FOGLIE
Lunghe foglie carnose, verde scuro,
screziate di verde chiaro e argento,
in alcune specie a forma tubolare
CICLO
Perenne
FORMA DELLA PIANTA
Rizomatosa, talvolta a rosetta eretta
rigida o singole foglie
DIMENSIONE
Altezza 40-120 cm
VASO DI COLTURA ø / h
15/19; 18/19; 22/19; 28/19 cm
(abbinabile a miriadi di fioriere)
Media
12°C - 32°C
600/1000 lux
Ogni
6 mesi
CURA DELLA PIANTA
CURA
Quasi non necessaria
CRESCITA
Generalmente abbastanza lenta,
ma dipendente dalla specie
FIORITURA
-
SUBSTRATO E IRRIGAZIONE
Innaffiare ogni 5-6 settimane
POTATURA
Non necessaria
POSSIBILI PARASSITI
Cocciniglie, marcescenza radicale
per eccesso di acqua
VASI DECORATIVI ABBINABILI
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