Per la versione Italiana e francese della nuova produzione internazionale I WAS A RAT!/ERO
UN TOPO!, regia di Teresa Ludovico, il Teatro Kismet cerca:
- Un giovanissimo danzatore con corporatura adolescenziale, ottima preparazione danza
contemporanea e\o acrobatica e attoriale
- Un danzatore (danza contemporanea) e attore
- Un danzatore (danza contemporanea) e musicista professionista (violoncello o violino o
fisarmonica)
- Un attore e musicista professionista (violoncello o violino o fisarmonica)
Le audizioni si terranno dall’8 al 12 aprile 2013 (h 9-19.00) presso il Teatro Kismet di
Bari – Strada San Giorgio martire 22/F Bari
Per partecipare alle audizioni è necessario inviare un curriculum vitae a
[email protected] entro il 15 marzo 2013 specificando nell’oggetto
AUDIZIONI I WAS A RAT!/ERO UN TOPO!
Nel curriculum e importante allegare foto intera e primo piano e specificare:
- Livello di conoscenza della lingua francese
- I propri impegni da giugno 2013 a giugno 2014 inoltre
- Conoscenza musicale, canto, uso trampoli ecc.
Per informazioni Tel. 080 579 76 67 int. 123, Teatro Kismet OperA Strada San Giorgio
martire 22/F Bari www.teatrokismet.org
Birmingham Repertory Theatre Company
Nottingham Playhouse Theatre Company
The New Wolsey Theatre Ipswich
Teatro Kismet OperA
Debutto 15 febbraio 2013 - Birmingham Repertory Theatre
I Was A Rat !
di Philip Pullman
riscrittura e regia di Teresa Ludovico versione inglese David Watson lighting and set design
Vincent Longuemare costumi Luigi Spezzacatene musiche Frank Moon con la collaborazione dei
The Destroyers sound designer Dan Hoole
Teresa Ludovico dirige la produzione internazionale I Was A Rat! di Philip Pullman che
debutterà in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni del Birmingham Repertory Theatre.
Tre i produttori che ospiteranno, insieme ad altri importanti teatri inglesi, la lunga tournee
(febbraio – giugno 2013) di uno spettacolo, che come Bella e Bestia, La regina delle nevi, La
principessa Sirena o Tabi to Aitsu to Ohimesama ,(produzione Za Koenji –Japan), Teresa
Ludovico dedica a quella infanzia che abita in ognuno di noi. Il racconto e di Philip Pullman, uno
degli scrittori inglesi più sensibili e attenti alle domande delle nuove generazioni. Roger e un
bambino diverso che si porta dietro una storia che sembra una fiaba,non si sa da dove viene,
non ha famiglia, non conosce le regole sociali, e curioso, puro, ma il suo stupore spaventa e
crea diffidenza. Il suo mondo sospeso, fragile e il mondo delle istituzioni con le sue regole,
trovano il loro punto d’ incontro nei genitori adottivi che accoglieranno e ameranno il “ragazzo
topo”. In scena otto attori, danzatori e musicisti inglesi, per uno spettacolo contemporaneo e
visionario.
TEATRO KISMET OperA
Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventu - come sancisce il MIBAC nel 1996 – il Teatro
Kismet ha sempre prestato grandissima attenzione al teatro ragazzi, al lavoro su teatro e
handicap mantenendo alto anche il livello delle produzioni per il pubblico adulto. E infatti su
questi tre assi che si snoda la storia della compagnia, nata nel 1981 da un progetto formativo
condotto da Carlo Formigoni e maturata nei trent’anni successivi fra debutti, tournee e premi.
Dopo i primissimi spettacoli diretti da Formigoni (Storia di Peppì, Del giovane Bertold Brecht: la
rabbia, l’ironia, Doppio Sogno, Amore e Psiche, La tragica storia dell’Imperatore II di Svevia),
la compagnia inizia a specializzarsi nel teatro per l’infanzia e ad ottenere i primi riconoscimenti
nazionali. Nel 1986, con Cenere, e nel 1991 con Cappucetto rosso - entrambi diretti da Carlo
Formigoni – il Kismet vince il prestigioso Premio Eti/Stregagatto, confermandosi tra le migliori
compagnie rivolte al pubblico dei ragazzi.
Mentre inizia a testare anche le esperienze con il teatro sperimentale, la compagnia prosegue
la sua produzione di spettacoli per l’infanzia, realizzando Pinocchio del regista Martin Duncan,
coprodotto dal Nottingham PlayHouse. Dall'incontro con Laurent Dupont e con il Theatre
Athenor di St. Nazaire, nasce Piccoli Misteri, uno spettacolo con Rossana Farinati dedicato alla
primissima infanzia, vincitore del premio Eti/Stregagatto 2001. Nel 2001 il debutto di Bella e
Bestia, riscrittura della celebre fiaba affidata a Teresa Ludovico, vincitore del premio Eti
Stregagatto. Coprodotto dal Teatro Comunale Rossini di Gioia del Colle, dall'Istituto Italiano di
Cultura di Tokyo, dal Setagaya Public Theatre e da Gunma International Association, ha
rappresentato l'Italia in Giappone con una lunga tournee che ha attraversato diverse regioni
giapponesi. E questo il momento in cui le collaborazioni internazionali si fanno per il Kismet
sempre piu forti e si vanno consolidando con ottimi risultati.
Nel 2003 la produzioni Che accada! di Rossana Farinati prosegue la ricerca dedicata alla piccola
infanzia e nel 2004 una coproduzione con il REP di Birmingham e la Comedie de Valence da
vita a Attraverso il bosco della Farinati. Ancora dedicato all'infanzia lo spettacolo Un regalo per
Quicha del 2005 scritto e interpretato da Monica Contini e Lucia Zotti, per raccontare alcune
delle piu belle parabole della tradizione maya. Forte dell’enorme successo riscosso da Bella e
Bestia, la regista Teresa Ludovico prosegue il suo lavoro su quella forma di teatro che lei
stessa definisce per “tutto pubblico” (mutuando l’espressione francese tout public): una forma
di espressione che, pur partendo dalla tradizione della fiaba per l’infanzia, elabora degli
allestimenti e dei messaggi vicini a tutte le fasce d’eta. In questo disegno si collocano allora i
lavori successivi Il principe porcaro, un’operina lirica prodotta dalla Fondazione lirico sinfonica
Petruzzelli, La Regina delle Nevi tratto da Andersen, presentata in anteprima internazionale nel
“Festival di Atene” e che vive poi cinque lunghissime stagioni di tournee fra l’Inghilterra, la
Francia, la Svizzera e chiaramente l’Italia e La principessa Sirena, ugualmente esportato in
tutta Europa e coprodotto con il Setagaya Public theatre di Tokyo, struttura ormai attentissima
al lavoro della Ludovico. Nel frattempo nel 1997 il Kismet da vita al festival Maggio all’Infanzia,
vetrina del teatro ragazzi che nel giro di pochissimi anni – prima a Gioia del Colle e poi a Bari –
si impone divenendo luogo di crescita e confronto per le compagnie teatrali di tutta Italia. E
nelle varie vetrine del Maggio all’Infanzia che vengono presentati gli spettacoli di Lucia Zotti e
Monica Contini, anime della compagnia presenti fin dagli esordi. Nel 2006 debutta Storie di
streghe e nel 2008 il loro Il gatto e gli stivali, fra i maggiori successi del Kismet, impegnato in
una tournee lunghissima e non ancora terminata. L’anno dopo, il 2009, e la volta de Il viaggio
di Arjun. In questo panorama si radica inoltre l’attenzione degli artisti della compagnia nei
confronti dell’adolescenza: la cosa si traduce nello spettacolo In tumulto di Rossana Farinati, il
cui sottotitolo e proprio “nei moti dell’adolescenza”. Il lavoro viene accolto con un progetto di
residenza in tre diversi istituti superiori della citta di Bari che si trovano ad ospitare pubblico
(di giovanissimi, spesso accompagnati dai loro genitori) proveniente da diverse scuole del
territorio. Sempre dedicato all’adolescenza e alle tematiche urgenti del nostro tempo e lo
spettacolo Bones che, con delicatezza e ironia, affronta le questioni riguardanti la chirurgia
plastica e le sue possibili degenerazioni. Firmato da Lucia Zotti e interpretato da Monica Contini
e Deianira Dragone, Bones nasce per il Napoli Teatro Festival nel 2009 e si amplia di anno in
anno in progetti di residenza e laboratorio nelle scuole, coinvolgendo insegnanti e ragazzi e
consolidando la pratica della produzione teatrale intesa come piu ampio progetto tematico.
Ancore nel segno dell'impegno per l'infanzia, la coppia Zotti Contini presenta a novembre del
2011 il nuovo lavoro La principessa sul pisello, salutato con grande favore sia dalla critica che
ha modo di apprezzarlo in occasione del Festival Zona Franca di Parma sia dagli spettatori che
affollano tutti i teatri nei quali viene proposto. Dopo i gia citati esordi dei primi anni, la
compagnia inizia ad avvicinarsi ad un teatro sempre più di ricerca nel 1989, quando Carlo
Formigoni dirige Amleto, che inaugura un percorso di laboratori e attività rivolte ai giovani
delle scuole superiori: da questo percorso nascerà il pubblico di spettatori del cartellone di
teatro sperimentale che porta per la prima volta a Bari compagnie come I Magazzini,
Katzenmacher, Valdoca, Teatro di Leo, Teatri Uniti. Intanto nelle sue lunghe tournee, la
compagnia incontra il regista Alan Maratrat, tra i maggiori rappresentanti della scuola di Peter
Brook, con cui produce Liliom (1991), dal testo di Ferenc Molnar. In questi stessi anni si
avvicina al Kismet, per diventarne colonna portante e ora direttrice artistica, Teresa Ludovico,
attrice e regista che porta nell'Opificio una sua specifica ricerca intorno al rapporto con il mito
e gli archetipi femminili del patrimonio classico. Il primo lavoro Reputi di Medea incontra la
collaborazione del musicista Giovanni Tamborrino e precede il fortunato Ecuba e i suoi figli,
presentato al Festival di Santarcangelo. Teresa Ludovico tornerà poi dopo oltre vent’anni alla
mitologia e alla tragedia classiche, quando presenterà il bellissimo e moderno Piccola Antigone
e Cara Medea, su testi del drammaturgo contemporaneo Antonio Tarantino (2011).
Nel 1994 nasce la collaborazione con Marco Martinelli, che da vita al primo affresco
aristofanesco: All'Inferno che vede in scena il Kismet, il Teatro delle Albe e il Tam Teatro
Musica. Successivi, sempre con la regia di Martinelli, Uccelli da Aristofane e Miles da Plauto,
entrambi dedicati a un pubblico di giovani e di adulti e tesi a un recupero poetico della linguadialetto. Nel segno, come si diceva, degli innesti e delle contaminazioni si sviluppano in questi
anni anche le collaborazioni con la compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata, con
Pontedera Teatro e con il CREST di Taranto: nasce con i colleghi pugliesi lo spettacolo Prima
dell'ultima battaglia, diretto da Lello Tedeschi nel 2004.
Questo periodo e anche quello in cui il Kismet cresce rispetto ai progetti di teatro civile, quel
teatro che in molti casi parte da situazioni limite (il carcere o la disabilita) per arrivare ad una
sintesi artistica carica di senso. Di questo riferiamo in maniera piu dettagliata nel paragrafo
successivo dedicato proprio ai progetti di Teatro e Handicap e piu in generale al teatro civile.
Tra teatro di tradizione e innovazione contemporanea, la compagnia prosegue il suo lavoro di
ricerca senza rinunciare al rapporto con i classici della drammaturgia. Teresa Ludovico sceglie
Il malato immaginario di Molière come titolo da presentare nella stagione 2009 del Comune di
Bari. Il suo riadattamento, con il titolo Il malato immaginario ovvero le Molière imaginaire, si
avvale delle musiche che Nino Rota scrisse per la suite di Maurice Bejart e delle scene
realizzate dal maestro Vincent Longuemare, Premio Ubu nel 2008 e storico collaboratore del
Kismet. Lo spettacolo riceve un ottimo consenso e riesce a coinvolgere tipologie di pubblico
diverso, a partire dai giovani e dalle scuole che in diversi matinee lo apprezzano e lo
applaudono in tre diverse stagioni. Il malato immaginario comincia la sua tournee alla fine del
2009 e tocca tutta Italia, la Francia e l’Inghilterra, incassando costantemente favore da
spettatori e critici, che ne riconoscono la forza pop mista alla ricerca. Mentre quindi
proseguono le repliche del classico di Molière, la Ludovico comincia a lavorare su un
autore contemporaneo: il magistrato, scrittore e sentore Gianrico Carofiglio e il nuovo
interlocutore della compagnia che dai suoi testi realizza Il paradosso del poliziotto e Tex Willer,
con Augusto Masiello, Michele Cipriani e Giulio de Leo. Lo spettacolo ha debuttato al Piccolo
Eliseo di Roma nel gennaio del 2012 e si prepara alla tournee nella stagione 2012/2013.
Contestualmente, l’incontro con Carofiglio porta anche alla messa in scena del suo La
manomissione delle parole che debutta a Ravenna nell’aprile 2012 e che questa volta vede in
scena lo stesso autore insieme con il maestro Michele Di Lallo al fagotto.
Come si accennava, nel 2011/2012, Teresa Ludovico torna alle sue origini e mette in scena
Piccola Antigone e Cara Medea, spettacolo che la vede regista e interprete insieme con Vito
Carbonara. Rilettura moderna delle due tragedie greche, il lavoro si presenta come specchio di
una condizione di solitudine femminile universale e dolorosa. Inoltre, la Ludovico nella
medesima stagione, avvia un attento lavoro dedicato alla piccola infanzia, insieme con l’attrice
Marta Lucchini. Insieme avviano dei laboratori all’interno di alcune scuole primarie di Bari e a
partire dalla relazione con i bambini nasce lo spettacolo “Balbettio”, che ha debuttato al festival
“Maggio all’infanzia” del 2012.
TERESA LUDOVICO
La regista e autrice Teresa Ludovico e nata a Gioia del Colle (Ba). Dopo la laurea, ha compiuto
un lungo percorso artistico sotto la guida di diversi maestri, in Italia e all’estero. Ha collaborato
con il Teatro Koreja di Lecce in qualità di attrice. E stata assistente alla regia di Marco
Martinelli e attrice in alcuni suoi spettacoli. Si e avvicinata al teatro musicale scrivendo e
interpretando, Medea, “Opera senza canto” del compositore Giovanni Tamborrino.
Dal 1993 fa parte del Teatro Kismet OperA di Bari e dal 1998 e regista stabile per cui scrive e
dirige gli spettacoli Nairice,Reputi di Medea Opera senza canto( in collaborazione con il M°
G.Tamborrino), Ecuba e i suoi figli, Bella e Bestia (premio Eti Stregagatto 2002), Gilgameŝ,Il
compagno di viaggio,La regina delle nevi, presentati in festival e teatri in Europa ed Asia. Per
la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli,Teatro Kismet e conservatorio N. Piccinni cura la regia
dell’Opera lirica Il principe porcaro di Nino Rota diretta dal maestro N. Scardicchio che
riallestisce, per Birmingham Repertory Company e City of Birmingham Symphony Orchestra.
E’voce recitante nel concerto dell’Orchestra Sinfonica del conservatorio N.Piccini di Bari Peer
Gynt ,autrice dei testi e interprete del concerto teatrale Simurgh, realizzato in collaborazione
con i Radiodervish ,interprete e regista de Fairy queen di Olivier Cadiot e Niente di umano di
M. N’Dyae nell’ambito della rassegna” Face a face” , regista e interprete de Le parole
raccontano. Letture di scritti di Aldo Moro, regista dell’ opera lirica contemporanea Elia di
G.Tamborrino, con testi di E.Quarto, per la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, regista e
voce recitante nell’opera La leggenda di Santa Cecilia di E. Chausson per il Collegium Musicum
diretto dal M° Rino Marrone, regista e drammaturga de Il malato immaginario ovvero Le
Moliere imaginaire prodotto dal Teatro Kismet OperA e de La principessa Sirena.
Nel 2012 firma la regia de IL paradosso del poliziotto e Tex Willer e La Manomissione delle
Parole di Gianrico Carofiglio, di Piccola Antigone e Cara Medea, di Antonio Tarantino, di cui e
anche interprete. Scrive e dirige Balbettio un progetto per la piccola infanzia e cura
l’adattamento e la regia di Vite spezzate. Dal 2011 cura la Direzione Artistica del Teatro Kismet
OperA di Bari. Inoltre dal 2002 collabora con il Setagaya Public Theatre ( Japan) e cura la regia
e la drammaturgia di 雪の女王Yuki no Joou e にんぎょひめNingyohime.Nel 2008 per Za Koenji
Public Theatre di Tokyo firma regia e drammaturgia di 旅とあいつとお姫さま Tabi to Aitsu to
Ohimesama che nel 2011 vince il premio Jido Fukushi Bunka sho come“ Migliore opera per le
nuove generazioni.